(S. Valdarchi) – La Roma fa la Roma e passa sul campo del Brescia, trovando la seconda vittoria consecutiva e allontanando le ombre di una ripartenza più che incerta post lockdown. I capitolini si impongono nel secondo tempo, grazie alle reti di Fazio e Kalinic, prima della ciliegina sulla torta confezionata dal ritorno al gol di Nicolò Zaniolo, 204 giorni dopo l’ultima volta (Fiorentina-Roma 1-4 del 20 dicembre 2019). Grazie ai tre punti conquistati al Rigamonti la Roma mantiene il quinto posto a quota 54, con 3 lunghezze di distacco dal Napoli, impegnato in serata nello scontro diretto per l’Europa League con il Milan. Per la prima gara dalla ripartenza del campionato la Roma non va in svantaggio, era accaduto anche nelle sfide vinte contro Sampdoria e Parma, e mantiene la porta inviolata quasi 4 mesi dopo l’ultima volta, Roma-Lecce 4-0 del 23 febbraio scorso, ottenendo il terzo clean sheet del 2020. Niente riposo per i giallorossi che sono attesi dalla sfida casalinga all’Hellas Verona, in programma mercoledì sera alle 21:45.
I numeri
Si gioca poco o nulla al Rigamonti, con 44 minuti e 35 secondi di tempo effettivo (pari al 46% del totale). Gara ricca di interruzioni e dominata per larghi tratti dagli ospiti, che legittimano la vittoria. Possesso palla ad appannaggio della Roma, che chiude con il 59%, tradotto in 28’20”, 12 minuti in più rispetto al Brescia. I dati raccontano di una squadra, quella vincente a fine gara, in grado di creare il doppio delle chance subite: 16 a 8 in favore dei capitolini i tiri, 9 a 4 quelli in porta, così come 9 a 4 è il conteggio delle occasioni da gol. 466 a 276 per la Roma il numero di passaggi riusciti, con i giallorossi più precisi nella gestione della manovra: 89% di passaggi riusciti contro il 79% della squadra di Diego Lopez. 59 a 43, sempre in favore di Pellegrini e compagni, il computo dei recuperi.
Bisogna riconoscere a Fonseca di aver mantenuto una certa lucidità nell’analisi delle gare, anche nei momenti più complicati. In piena crisi di risultati, infatti, il tecnico portoghese non aveva mai puntato il dito sulla forma fisica dei suoi giocatori, ma ricercava piuttosto il difetto della squadra nell’atteggiamento mentale e nel primo approccio. In effetti nelle ultime due partite la Roma pur vincendo ha corso meno rispetto agli avversari, al contrario di quanto fatto nelle gare perse in precedenza. 108,8 km a 105,4 km in favore del Brescia il calcolo dei chilometri percorsi, con le rondinelle capaci di essere anche più veloci in media: 6,7 km/h a 6,5 km/h. Dal punto di vista tattico, dopo averci lavorato a lungo a Trigoria, i calciatori romanisti stanno migliorando la loro affinità al nuovo modulo: 3-4-2-1. La costruzione dell’azione viene affidata al reparto difensivo e si cerca spesso la soluzione sulle fasce dove i “quinti” di difesa, Bruno Peres e Kolarov in quest’occasione, attaccano con continuità. Guardando le posizioni medie, sorprende quella di Jordan Veretout. Il centrocampista francese invece che stare in linea con Diawara, gioca davanti all’ex Napoli. Al guineano è affidato il ruolo di prima regia e filtro davanti alla difesa, mentre Veretout è libero di fare incursione negli spazi. Nonostante la capacità realizzativa sia aumentata notevolmente nei secondi 45 minuti, la ripresa ha visto la Roma abbassare il proprio baricentro: la squadra di Fonseca è passata dai 57,57 m di baricentro medio della prima frazione ai 51,35 m del secondo tempo.
Le prestazioni individuali
Partiamo con l’elogio di un giocatore che spesso, soprattutto nel nuovo schieramento tattico adottato dalla Roma, rimane nell’ombra, ma fa un lavoro prezioso per la squadra. Si tratta di Amadou Diawara. Il centrocampista, come detto in precedenza, si abbassa piazzandosi davanti alla difesa ed è il fulcro del gioco di Fonseca. Per i suoi piedi passano praticamente tutte le azioni romaniste. Il guineano chiude con 82 palle giocate, almeno 12 in più di qualunque altro giocatore in campo, e 69 passaggi riusciti, con una percentuale di passaggi riusciti del 97%, altissima visto l’elevato numero di tocchi effettuati. Dopo una ripresa di campionato appannata, macchiata da diversi errori in fase di impostazione, Diawara si è ripreso le chiavi della mediana ed è uno dei punti fermi della rosa.
Un altro giocatore andato spesso in difficoltà, ma in grado di offrire una buona prestazione a Brescia, è Federico Fazio. Il difensore centrale, viste le contemporanee assenze di Smalling e Cristante, è chiamato in causa dal primo minuto e risponde presente. Se non fosse per una disattenzione risultata poi ininfluente visto l’errore di Torregrossa da pochi passi nella ripresa, la gara del numero 20 è pulita. Condivide insieme a Kolarov il primato di palloni recuperati, 11, più di ogni suo compagno di reparto. Che il suo piede sia educato lo si sapeva già e Fazio risulta a fine partita il terzo nella Roma per passaggi riusciti, 48, alcuni dei quali sono lanci illuminanti a scavalcare la difesa, su tutti l’assist per Carles Perez nel primo tempo. Inoltre ha il merito di sbloccare il risultato, battendo a rete con il sinistro sugli sviluppi di un corner calciato da Pellegrini. 1 tiro in porta, 1 gol.
Chiudiamo con Nikola Kalinic. Il croato non capitalizza qualche occasione nel primo tempo, ma è l’uomo che i compagni cercano per finalizzare l’azione. Crea 3 occasioni da gol, al pari di Torregrossa e più di ogni altro giocatore, calcia per 3 volte fuori dallo specchio e 2 in porta. Sigla il raddoppio che chiude i conti, portando a 3 le sue marcature in Serie A, dopo la doppietta pre-Covid-19 di Cagliari. Considerando i numerosi impegni e l’età di Edin Dzeko, se il centravanti ex Milan, Fiorentina ed Atletico Madrid dovesse riuscire a garantire un rendimento positivo sarebbe una gran bella notizia per Fonseca e per tutti i romanisti.
(S. Valdarchi)