Che fine hanno fatto? Roma Primavera 2013/14

(S. Valdarchi) – Torna l’appuntamento con la rubrica: “Che fine hanno fatto?”. Prosegue il nostro viaggio nel tempo durante il quale analizziamo le annate della Roma Primavera, andando a scoprire il presente dei calciatori che hanno indossato la maglia giallorossa nelle giovanili. Analizziamo oggi il destino ed i percorsi dei giocatori che erano a disposizione di mister Alberto De Rossi nella stagione 2013/14. Dall’elenco sono stati tolti i seguenti calciatori, dei quali abbiamo già scritto negli scorsi episodi: Gabriele Marchegiani, Arturo Calabresi, Michele Somma, Elio Capradossi, Massimo Sammartino, Matteo Adamo, Lorenzo Pellegrini, Lorenzo Di Livio, Jacopo Ferri, Daniele Verde, Franck Cedric, Francesco Di Mariano, Tommaso Taviani, Tomas Vestenicky, Edoardo Soleri e Aimone Calì.

Francesco Proietti Gaffi

Una volta lasciata la Capitale, il portiere classe ’94 nato a Roma passa un anno e mezzo al Feralpisalò in Serie C, raccogliendo solo 6 presenze. Per gli ultimi 6 mesi della stagione 2015/16 passa all’US Città di Pontedera, senza mai esordire con la maglia del club toscano. Da lì in poi comincia a giocare in diverse squadre del Lazio, passando tra la Serie D ed il campionato d’Eccellenza. Queste le maglie indossate da Proietti Gaffi nel tempo: Flaminia, Lupa Roma, Astrea ed Eretum Monterotondo.

Lorenzo Zonfrilli

Dopo aver trovato poco spazio nella Primavera romanista, trascorre due anni da titolare in Serie C, con le maglie di Viterbese e Rieti. Nel luglio del 2016 rescinde il suo contratto con il club laziale, rimanendo senza una squadra fino al dicembre dello stesso anno, quando viene tesserato dal Valle Tevere. Dopo due stagioni passate in maglia biancoviola, passa al Boreale, dove tutt’ora gioca come titolare nel campionato d’Eccellenza.

Alessio Romagnoli

Nel 2013/14, sua ultima stagione con la maglia della Roma, gioca poco in Primavera, soltanto 4 presenze, in quanto viene messo a disposizione della Prima Squadra per la maggior parte delle gare. Raccoglie 11 presenze in Serie A, prima di passare in prestito per un anno alla Sampdoria, dove gioca da titolare, trovando anche due reti nella massima competizione. Nell’estate del 2015 viene ceduto al Milan, squadra della quale è divenuto il capitano e dove gioca ancora oggi. In maglia rossonera ha totalizzato 181 presenze, siglando 7 gol. Un rendimento che gli ha permesso di entrare ormai nel giro della Nazionale.

Tin Jedvaj

Il suo arrivo a Roma è accompagnato da grandi aspettative, che si sono dimostrate nel tempo giustificate, ma non a Roma. Il difensore croato trascorre una sola annata in giallorosso, dividendosi tra Prima Squadra e Primavera. Al termine della stagione 2013/14 passa al Bayer Leverkusen, prima in prestito, poi a titolo definitivo. Con il club tedesco colleziona oltre 100 presenze e con la Croazia raggiunge la finale dei mondiali di Russia 2018, trascorrendo però in panchina il match decisivo contro la Francia. La scorsa estate viene ceduto in prestito all’Augusta, ma a giugno è previsto il suo rientro al Bayer Leverkusen.

Mihai Balasa

Gioca una sola stagione con la Roma, diventando un titolare nella formazione di Alberto De Rossi. Il difensore romeno viene poi ceduto in prestito biennale al Crotone, dove gioca con regolarità per due anni in Serie B. Conclusa l’esperienza in Calabria, ecco un altro prestito, questa volta al Trapani. In Sicilia lo spazio per lui non è molto e così dopo soltanto sei mesi passa alla Steaua Bucarest, questa volta a titolo definitivo. In patria arrivano anche le prime presenze in Europa, tra qualificazioni per la Champions League e gare di Europa League. Dopo due anni e mezzo passati alla Steaua, approda lo scorso agosto all’Universitatea Craiova.

Deian Boldor

Il difensore centrale classe ’95 nato in Romania è un vero e proprio giramondo. 7 club in meno di 6 anni, qualche volta senza neanche esordire mai, come accaduto nei suoi due passaggi al Bologna. Per il resto molta esperienza in Serie B con le maglie di: Pescara, Virtus Lanciano, Hellas Verona e Foggia; una presenza anche in Serie A con gli scaligeri ed una parentesi nel 2017 negli Stati Uniti D’America. Nell’MLS gioca 5 gare con il Montreal Impact, prima di fare ritorno a Verona. Attualmente si trova in Albania, dove gioca per il FK Partizani. A giugno tornerà ancora una volta all’Hellas Verona.

Vlad Marin

Altro ragazzo nato nel 1995 in Romania, passato per il Fulvio Bernardini solo in prestito per 6 mesi dalla Juventus, club nel quale ha completato la sua formazione calcistica dopo aver vestito le maglie di Lazio e Manchester City. Resta di proprietà dei bianconeri fino all’estate 2016, giocando in prestito prima al Messina e poi al Rimini, in Serie C. La Juventus lo cede poi a titolo definitivo in Belgio, più precisamente al Denver, dove trascorre due stagioni. La scorsa estate è tornato in Italia, questa volta vestendo la maglia del Cuneo, sempre in terza divisione.

Luca Mazzitelli

Gioca e convince tutti in Primavera, con la fascia di capitano al braccio. La Roma però, prima di aggregarlo in Prima Squadra, preferisce fargli giocare due stagioni in prestito con Sudtirol e Brescia. Le due esperienze vanno bene e, in Serie B, Mazzitelli raccoglie 36 presenze. Attira l’attenzione del Sassuolo, che l’estate successiva lo acquista a titolo definitivo. Dal 2016 al 2018 gioca nei neroverdi, diventando un titolare nella formazione emiliana. Con l’arrivo di altri centrocampisti dal mercato, il suo ruolo da protagonista è a rischio ed il Sassuolo decide di mandarlo in prestito prima al Genoa e poi alla Virtus Entella, dove gioca attualmente. A giugno ritornerà al Sassuolo, per definire il suo futuro.

Simone Battaglia

La carriera del centrocampista centrale nato nel ’95 non è mai sbocciata definitivamente. Dal 2014 al 2017 tanti prestiti per lui, fino alla separazione al termine del contratto con la Roma, avvenuta nel luglio del 2017. Battaglia non è mai riuscito ad andare oltre alla Serie C, giocando spesso anche in Serie D ed in Eccellenza. Queste le maglie che ha vestito dal 2014 ad oggi: Vigor Lamezia, Monopoli, Ancona, Melfi, Calcio Flaminia, Pomezia e Falaschelavinio.

Alberto Tibolla

L’avventura alla Roma del centrocampista originario di Feltre è durata soltanto 6 mesi, dal gennaio al luglio 2014, in prestito dal ChievoVerona. Non è mai riuscito ad esordire con la Prima Squadra dei gialloblù, pur rimanendo a disposizione fino all’agosto del 2016. Tante le presenze raccolte in Serie D, con le seguenti squadre: Union Ripa La Fenadora, Gubbio, Eclisse Carenipievigna e Union San Giorgio Sedico, club con il quale gioca in questa stagione.

Romeo Shahinas

Nell’estate del 2014 si trasferisce al Latina, dove completa il suo percorso nelle giovanili, giocando per due anni in Primavera e facendo il suo esordio in Serie B nel 2016. Nel 2016/17 arriva l’esperienza in prestito alla Racing Roma in Serie C, dove totalizza 18 presenze, prima di trasferirsi a titolo definitivo in patria, al Partizani. In Albania però gioca soltanto due gare e rescinde il suo contratto, restando svincolato da novembre 2017 a settembre 2018. Da lì in poi, tre esperienze tra Serie D ed Eccellenza con la Rotonda Calcio, l’Arce 1932 ed il Falaschelavinio.

Federico Ricci

Battezzato come giovane promessa da Luis Enrique, fa il suo esordio con la Roma nel 2013/14, giocando 4 spezzoni di gare in Serie A. L’anno successivo passa al Crotone in prestito, dove resta per due stagioni, diventando un titolare in Serie B. Torna a Crotone qualche anno più tardi, nel gennaio del 2018, giocando 14 partite in Serie A. Nella massima competizione indossa le maglie di Sassuolo e Genoa, prima di tornare in Serie B con il Benevento l’anno scorso. Attualmente si trova allo Spezia, in prestito dal Sassuolo, dove tornerà al termine del campionato.

Valerio Trani

Completa il suo percorso nel calcio giovanile con Torino, Latina e Frosinone, giocando con regolarità e segnando in tutto 5 reti. Una volta terminati questi tre prestiti, si svincola dalla Roma alla fine del contratto e firma qualche mese dopo, nel settembre del 2016, per la Polisportiva Ciampino. Gioca ancora oggi con la maglia del Ciampino, nel campionato d’Eccellenza.

Lorenzo Musto

Passiamo a Lorenzo Musto, punta centrale nata nel ’96 a Roma. Dopo due stagioni con la Primavera giallorossa, Musto viene venduto al Perugia, dove si mette a disposizione della Primavera umbra, prima di passare alla Torres, in Serie D. Nell’agosto del 2016 arriva il passaggio al Bologna, squadra con la quale però non è mai riuscito a debuttare. Musto rimane sotto contratto con i rossoblù fino al 2018, trascorrendo i due anni in prestito in 4 squadre diverse: Gubbio, Lumezzane, Renate ed Arzachena. Nell’estate del 2018 viene ceduto al Chiasso, in Svizzera, rimanendo un anno lì prima di rescindere il suo contratto. Resta ancora oggi svincolato.

Valmir Berisha

Arriva a Roma nell’estate del 2013, con l’appellativo pesante di nuovo Ibrahimovic. Nella Capitale non riesce mai ad affermarsi, raccogliendo solo 6 presenze nel campionato Primavera 2013/14. Dopo una stagione in prestito al Panathinaikos, nella quale gioca 10 minuti in tutto, viene ceduto a titolo definitivo in Olanda al Cambuur-Leeuwarden. Dopo altre esperienze in alcuni campionati del Nord Europa (in Danimarca ed in Islanda), va in Bosnia al Velez Mostar. Attualmente gioca per il Chindia Targoviste, in Romania.

(S. Valdarchi)

Primavera, le pagelle di Roma-Inter 3-3: Bove tuttofare, bentornato Diawara

(S. Valdarchi) – Una Roma da montagne russe, come del resto lo è stata per tutta la stagione, pareggia per 3 a 3 contro l’Inter in un Tre Fontane vuoto a causa del Coronavirus. La squadra di Alberto De Rossi produce molto dal punto di vista offensivo, ma ogni volta che viene attaccata rischia. Da evidenziare, con un’accezione negativa, l’aspetto mentale dei giovani romanisti, ancora una volta incapaci di gestire il vantaggiofacendosi rimontare per due volte nel corso del match. I padroni di casa sbloccano subito la gara al sesto, quando D’Orazio scappa sull’out di sinistra e dal fondo lascia partire un cross teso dove Riccardi colpisce di prima intenzione, battendo Stankovic. Il resto della prima frazione scorre senza particolari emozioni. Da segnalare la prova positiva di Diawara, per la prima volta in campo dopo l’infortunio dello scorso 23 gennaio. Il centrocampista guineano sembra in forma, non ha paura di andare di andare a contrasto e la sua qualità di gioco spicca tra i colleghi più giovani. Buona notizia per Fonseca in vista dei prossimi impegni.

Nella ripresa l’Inter entra in campo con un altro piglio, spingendo fin dalle prime battute alla ricerca del pareggio. A trovare la rete, però, è ancora una volta la squadra di casa: sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla destra, Stankovic si scontra con Pirola, lasciando il pallone a Bianda che, da pochi passi, trasforma. I nerazzurri non demordono e in pochi minuti pareggiano. Al 57′ Mulattieri, servito in area da Satriano, sfrutta un errore in copertura di Semeraro e mette alle spalle di Cardinali con il destro. 4 minuti più tardi, su cross di Gianelli dalla destra, Parodi devia nella propria porta realizzando il 2 a 2. La gioia dura poco, perché al 64′ Bove, al termine di una lunga manovra romanista, riceve da Simonetti e spiazza con il destro Stankovic per il nuovo vantaggio della Roma. Non basta neanche il terzo gol ai giallorossi per portare a casa i tre punti. Da quel momento in poi in campo c’è solo l’Inter, la Roma si chiude nella propria trequarti sperando di sentire al più presto il triplice fischio. Ad annullare le speranze di vittoria è Agoumé, che a tre minuti dal 90′ lascia partire un tiro violento dal limite per il definitivo 3 a 3. Nel recupero sono ancora gli uomini di Madonna ad andare vicini al gol. Oristanio gira di testa su suggerimento di Agoumé, ma la traversa salva Cardinali e la Roma. Un punto a testa dunque, con la formazione di De Rossi che rimane quinta a quota 32, aspettando la gara di domani tra Sampdoria ed Empoli.

Cardinali 6: due buoni interventi tra i pali, uno per tempo, ma risulta incerto nelle uscite. Non ha grosse colpe sui tre gol interisti, fatto salvo forse il primo in cui potrebbe accelerare l’intervento in presa bassa su Mulattieri.

Parodi 4,5: soffre l’estro di Schirò ad inizio partita, tardando spesso il rientro in difesa dopo le sue avanzate offensive. Viene ammonito per un fallo ingenuo al 37′ ed è lo sfortunato protagonista dell’autogol che regala il momentaneo pareggio all’Inter.

Trasciani 5,5: riesce a neutralizzare per quasi tutta la durata della gara Satriano, avversario difficile da contenere. Andando avanti cala fisicamente ed è poco reattivo ad uscire su Agoumé in occasione del 3 a 3.

Bianda 6,5: il migliore del pacchetto arretrato romanista. Gioca da leader, guidando la linea sul fuorigioco e chiamando sempre le marcature ai compagni. Bene anche in fase di impostazione, dove dimostra coraggio nelle uscite palla al piede. Sua la rete di rapina del raddoppio romanista.

Semeraro 5: scopre di dover scendere in campo nel corso del riscaldamento, quando Calafiori si ferma per un affaticamento al quadricipite destro. Si propone spesso in avanti, ma commette un errore grave in marcatura in occsaione del 2-1, facendosi passare alle spalle Mulattieri.

Simonetti 6,5: instancabile. Gioca una partita intensa, pressando costantemente il portatore di palla avversario. Ha poche chance per mettersi in luce in attacco, ma riesce comunque a servire l’assist a Bove per il 3 a 2.

Diawara 6,5: un’ora di gioco per lui, al rientro dal brutto infortunio al menisco esterno datato 23 gennaio. Segnali positivi per la Roma, il mediano va a contrasto senza paura e la sua frequenza di passo aumenta con il passare dei minuti. Dal 16′ st Tripi 5,5: da quando prende il posto di Diawara, la Roma fatica ad uscire palla al piede e soffre gli attacchi avversari per vie centrali.

Bove 7: il migliore in campo per quel che riguarda la squadra di casa. Recupera una serie infinita di palloni, riuscendo quasi sempre a capovolgere l’azione creando superiorità numerica. Bravo e lucido davanti a Stankovic al 64′, quando lo batte con l’interno destro. Dal 17′ st Nigro 5,5: con una Roma arroccata nella propria trequarti, non si riesce a mettere in mostra, limitandosi alla fase di copertura.

Riccardi 6: ha il merito di sbloccare il risultato, con un bel tiro di prima intenzione dall’interno dell’area di rigore. Dopo però si innervosisce e le sue giocate appaiono confuse. Sbaglia, come gli altri attaccanti, qualche scelta in contropiede, graziando l’Inter sul 3 a 2.

Providence 5: agisce da prima punta, ma con le sue caratteristiche fisiche non riesce ad imporsi. Perde praticamente tutti i duelli aerei contro i centrali interisti. Nella ripresa ha un buono spunto sul centro sinistra, ma sfiora il palo lungo della porta difesa da Stankovic. Dal 17′ st Zalewski 5: con l’uscita di D’Orazio diventa l’unico riferimento in avanti per la Roma, al fianco di Riccardi, ma non si fa mai trovare dai lanci lunghi dei suoi compagni.

D’Orazio 6: parte in quarta con l’assist al bacio per Riccardi, al termine di una bella percussione solitaria sulla sinistra. Cala durante la partita, fino a sbagliare clamorosamente il gol all’inizio dell’azione che porta poi alla rete di Bove. Dal 36′ st Buttaro SV

All. De Rossi 5: un copione già visto, la sua Roma gioca e diverte in attacco, ma fa paura al livello difensivo. Negli ultimi venti minuti rinuncia completamente ad attaccare, dando fiducia ad un’Inter in palese difficoltà.

(S. Valdarchi)

Primavera, Sassuolo-Roma 0-3: una doppietta di D’Orazio e un gol di Celar regalano i tre punti a De Rossi

Luca Fantoni – La Roma Primavera si porta sul 3-0 e stavolta non si fa rimontare. Vendicata la clamorosa sconfitta dell’andata quando il Sassuolo ribaltò la partita e vinsero per 5-3. Nel primo tempo è D’Orazio, entrato al posto di Chierico, a spaccare la partita con una doppietta. Nella ripresa poi Celar ha chiuso i conti con il suo 19esimo gol in campionato. Doppia espulsione per gli emiliani: rosso per Ferraresi e Giani.

TABELLINO

U.S. SASSUOLO CALCIO (4-3-3): Campani; Mastrippolito, Pilati, Perazzolo, Merli (Dal 46′ Ferraresi); Ahmetaj (Dal 46′ Giani), Ghion (Dal 81′ Artioli), Viero; Aurelio, Raspadori  (Dal 77′ Pellegrini), Manzari (Dal 69′ Romeo).
A disposizione: Montanari, Turati, Agnelli, Bellucci, Giordano, Bartoli, Mattioli.
Allenatore: Stefano Morrone.

A.S. ROMA (4-3-3): Greco; Santese (Dal 72′ Trasciani), Bianda, Cargnelutti, Greco (Dal 37′ Semeraro); Darboe (Dal 72′ Sdaigui), Pezzella, Chierico (dal 26′ D’Orazio); Riccardi, Celar, Cangiano (Dal 72′ Besuijen).
A disposizione: Zamarion, Coccia, Nigro, Simonetti, Bucri, Buso.
Allenatore: Alberto De Rossi.

Arbitro: Cristian Cudini.
Assistenti: Giuseppe Trischitta e Milos Tomasello Andulajevic.

Marcatori: 30′ e 34′ D’Orazio, 52′ Celar.
Ammoniti: 39′ Pezzella (ROMA), 56′ Ferraresi (SASSUOLO).
Espulsi: 59′ Giani (SASSUOLO), 74′ Ferraresi (SASSUOLO).

LIVE 

SECONDO TEMPO

93′ – Dopo 3 minuti di recupero finisce la partita. ROMA BATTE SASSUOLO 3-0.

88′ – Besuijen se ne va sulla fascia e serve Celar in posizione arretrata. Il tiro d’esterno dell’attaccante finisce fuori di poco.

81′ – Ultima sostituzione per il Sassuolo. Esce Ghion ed entra Artioli.

77′D’Orazio cerca la conclusione al volo di esterno ma la palla finisce sull’esterno della rete. Cambio per il Sassuolo: entra Pellegrini ed esce Raspadori.

74′ – Espulso anche Ferraresi per doppia ammonizione. Il Sassuolo chiude in 9.

70′ – Crampi per Darboe. Buona la prova del giovane giallorosso che viene sostituito da Sdaigui. Escono anche Santese e Cangiano ed entrano Trasciani e Besuijen.

69′ – Cambio per il Sassuolo. Entra Romeo ed esce Manzari.

62′ – Aurelio prova la percussione in area e il tiro ma la sua conclusione viene deviata in angolo da Greco.

59′Espulso Giani del Sassuolo dopo che da terra aveva provato a dare un calcio a Bianda che gli aveva rubato il pallone.

56′ – Bruttissimo intervento di Ferraresi su D’Orazio. Il terzino viene solamente ammonito.

52′ – LA ROMA CALA IL TRIS! Cross preciso dalla destra di D’Orazio e Celar deve solo appoggiare la palla in rete per la sua 19esima rete in campionato.

48′ – Giani di testa sfiora subito il gol che avrebbe accorciato le distanze.

46′Inizia la ripresa. Per il Sassuolo entrano Giani e Ferraresi ed escono Merli e Ahmetaj.

PRIMO TEMPO

47′ – Al secondo minuto di recupero Darboe va vicino al tris ma il portiere avversario devia in angolo che non c’è tempo di battere perché l’arbitro fischia la fine della prima frazione.

39′ – Ammonito Pezzella per un fallo a centrocampo.

37′ – Altro problema fisico per la Roma. Infortunio al ginocchio per Freddi Greco che viene sostituito da Semeraro.

34′ – 2-0 DELLA ROMA! D’Orazio è straripante. Il neo entrato se ne va in contropiede e serve Cangiano sulla fascia. La palla gli ritorna in mezzo all’area e di piatto batte Campani.

30′ – ROMA IN VANTAGGIO. Appena entrato in campo Ludovico D’Orazio segna l’1-0 sfruttando un fortunato rimpallo su Cangiano

26′Chierico è costretto ad uscire per un problema al ginocchio. Al suo posto entra D’Orazio che giocherà nel tridente con Riccardi che scala a centrocampo.

21′ – Cross di Aurelio dalla sinistra ma la girata di Raspadori viene bloccata dalla difesa. Ritmi bassi in campo.

9′ – Roma pericolosa ma in difficoltà quando deve costruire dal basso.

5′ – Sul seguente angolo la palla arriva a Pezzella che tira centralmente permettendo a Campani di bloccare.

4′Celar si rende subito pericoloso ma il suo tiro ravvicinato è deviato in angolo da un difensore.

1′ – Al via la sfida tra Sassuolo e Roma, si parte!

Luca Fantoni

Coppa Italia Primavera, Atalanta-Roma 4-0. Partita senza storia tra giallorossi e nerazzurri, che volano in semifinale

Simone Burioni – Prima delusione stagionale per la Roma Primavera. I ragazzi di Alberto De Rossi sono stati eliminati ai quarti di finale di Coppa Italiadall’Atalanta, in una partita assolutamente dominata dagli orobici. Il primo tempo si era chiuso col vantaggio nerazzurro, grazie ad un gol segnato da Kulusevski in avvio di gara. Nella ripresa la squadra di Brambilla dilaga e abbatte i giallorossi: in rete ColleyPiccoliTraoré. L’Atalanta elimina la Roma e vola in semifinale.

IL TABELLINO

ATALANTA BC (4-3-3): Carnesecchi; Zortea, Okoli (90′ Bencivenga), Guth, Girgi; Gyabuaa (45′ Colpani), Del Prato (C) (77′ Traoré), Kulusevski; Peli (77′ Capanna), Piccoli (84′ Cortinovis), Colley.
A disposizione: Gelmi, Bergonzi, Milani, Brogni, Cambiaghi, Kobacki, Moukam.
Allenatore: Massimo Brambilla.

AS ROMA (4-3-3): S.Greco; Parodi, Bianda (69′ Trasciani), Cargnelutti (C), Semeraro (69′ Besuijen); Riccardi, Pezzella, J.Greco; Cangiano (45′ Chierico), Celar, D’Orazio (69′ Darboe).
A disposizione: Zamarion, Coccia, Santese, Sdaigui, Simonetti, Bucri, Buso.
Allenatore: Alberto De Rossi.

Arbitro: Santoro di Messina.
Assistenti: Pappalardo e Salvatori.

Marcatori: 14′ Kulusevski (A), 63′ Colley (A), 72′ Piccoli (A), 89′ Traoré (A).
Ammoniti: 21′ Okoli (A), 32′ Cangiano (R), 71′ Cargnelutti (R).
Espulsi: -.

LIVE 

SECONDO TEMPO

94′ – Triplice fischio del signor Santoro, l’Atalanta batte la Roma per 4-0 e si qualifica alla semifinale di Coppa Italia.

93′ – Palo interno di Celar: Carnesecchi la tocca appena e riesce a dire no ad un gran tiro. Sfortunata la squadra giallorossa.

90′ – Assegnati quattro minuti di recupero. Okoly viene sostituito da Bencivenga.

89′ – GOL DELL’ATALANTA! Chierico tenta di anticipare Cortinovis, ma sfortunatamente serve Traoré, che elude il difensore con una finta e dai 16 metri trafigge Greco.

84′ – Piccoli è costretto a lasciare il terreno di gioco per crampi, entra Cortinovis.

82′ – Sussulto d’orgoglio della Roma: Trasciani pressa al limite dell’area avversaria e serve Pezzella, che calcia di collo sfiorando il gol della bandiera.

77′ – Brambilla fa riposare alcuni dei suoi in questo finale di gara: entrano Traoré e Capanna, fuori Peli e Del Prato.

72′ – GOL DELL’ATALANTAPiccoli chiude i giochi ribadendo in rete una respinta di Greco su un tiro di Colpani dal limite dell’area. 3-0 con il più facile dei tap-in e partita finita.

71′ – Giallo per simulazione per Cargnelutti, crollato in area sugli sviluppi di una punizione in zona offensiva.

69′ – Tripla sostituzione per la Roma: dentro DarboeBesuijen e Trasciani. Vanno a sedersi in panchina Semeraro, Bianda e D’Orazio.

63′ – GOL DELL’ATALANTAColley recupera palla con il pressing offensivo, poi scambia con Kulusevski e sul passaggio di ritorno calcia di prima ad incrociare. Nulla da fare per Greco, 2-0 degli orobici.

61′ – Colpani rischia di segnare con un tiro-cross su cui non arriva Greco. La palla va fuori per un soffio.

57′ – Sale il ritmo dei giallorossi: cross di Riccardi per l’accorrente Greco, tiro a botta sicura e muro di Zortea.

56′ – Si riaffaccia la Roma nell’area avversaria: Pezzella mira all’angolino sul passaggio di Celar, blocca Carnesecchi.

53′ – Altra parata di Stefano Greco, che respinge in angolo un tiro da fuori di Zortea.

50′ – Atalanta vicina al raddoppio in apertura di ripresa, ma Greco ferma Piccoli lanciato in contropiede.

45‘ – Inizia la seconda frazione di gioco. All’intervallo l’Atalanta sostituisce Gyabuaa con Colpani, la Roma toglie Cangiano e lancia Chierico.

PRIMO TEMPO

46′ – Finisce il primo tempo: 1-0 per l’Atalanta.

45′ – Ci sarà un minuto di recupero.

43′ – Buon tiro di Piccoli da fuori area. Greco segue la traiettoria e devia in calcio d’angolo.

42′ – Celar è bravo a tentare di sfondare la retroguardia bergamasca, ma Okoli ferma l’attaccante giallorosso facendo valere il proprio fisico.

36′ – Buona uscita di Greco fuori dalla propria area. Nell’occasione Piccoli era lanciato a rete.

32′ – Prima ammonizione per la Roma. Giallo a Cangiano che si prende il cartellino per un fallo tattico.

28′ – Ancora Celar! Il giallorosso sovrasta Okoli di testa, ma il pallone finisce tra le braccia di Carnesecchi.

27′ – Gran cross di Peli dalla destra, Piccoli impatta a pochi passi da Greco ma il portiere giallorosso è bravissimo a respingere con i piedi.

22′ – Celar batte la punizione, ma il tiro si infrange sulla barriera.

21′ – Ammonito Okoli dell’Atalanta per un fallo al limite dell’area nerazzurra. Buona occasione per la Roma.

18′ – Prova a reagire la Roma con Celar. Il tiro del giallorosso non trova la porta dopo che il pallone era rimasto a centro area per un rimpallo.

14′ – GOL dell’Atalanta con Kulusevski! Il nerazzurro si libera al centro dell’area e lascia partire un tiro apparentemente non irresistibile, ma che si insacca all’angolino prendendo in contro tempo Greco.

10′ – Ci prova l’Atalanta con Colley, ma la sua conclusione è centrale e facile preda di Greco.

4′ – Buona azione di Piccoli che si libera al centro e fa partire un tiro dal limite dell’area che Greco alza sopra la traversa.

0′ – Inizia il match. Atalanta alla battuta.

Simone Burioni

Primavera, Juventus-Roma 1-3. La doppietta di Celar e un gol di Pezzella stendono i bianconeri

Simone Burioni – La Roma Primavera batte a Vinovo la Juventus di Baldini. I ragazzi di mister Alberto De Rossi hanno sconfitto i bianconeri per 3-1 grazie alla doppietta di Celar e al gol di Pezzella. Inutile la rete di Nicolussi che ha solo illuso i padroni di casa. I giallorossi si avvicinano così alla vetta della classifica guidata dall’Atalanta e raggiungono quota 26 punti scavalcando proprio la Juventus. Da segnalare l’assenza di Bianda a causa di un’influenza che lo ha costretto al forfait.

TABELLINO

JUVENTUS FC (4-3-3): Loria; Rafael Bandeira (75′ Meneghini), Capellini, Boloca, Anzolin; Nicolussi Caviglia, Morrone (75′ Leone), Portanova (45′ Pablo Moreno); Fagioli, Monzialo (54′ Baden Frederiksen), Petrelli.
A disposizione: Garofani, Gozzi Iweru, Boloca, Makoun, Pinelli, Francofonte, Penner, Di Francesco, Tongya, Markovic.
Allenatore: Baldini.

A.S. ROMA (4-3-3): S.Greco; Parodi (88′ Santese), Trasciani (79′ Coccia), Cargnelutti, Semeraro; Riccardi, Pezzella, F.Greco; D’Orazio (63′ Cangiano), Celar, Besuijen (63′ Sdaigui).
A disposizione: Zamarion, Masangu, Nigro, Simonetti, Chierico, Silipo, Bucri, Bamba, Meo, Buso.
Allenatore: Alberto De Rossi.

Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara.
Assistente 1: Dario Gregorio di Bari.
Assistente 2: Giovanni Mittica di Bari

Marcatori: 43′ e 48′ Celar (Roma); 56′ Nicolusso (Juventus); 58′ Pezzella (Roma).
Ammoniti: 26′ Morrone (Juventus); 28′ Trasciani (Roma); 66′ Cargnelutti (Roma), 69′ Rafael Bandeira (Juventus).
Espulsi: –

LIVE

SECONDO TEMPO

90 + 4′ – Termina qui il match. La Roma batte la Juventus 3 a 1.

90′ – Saranno quattro i minuti di recupero.

88′ – Altro cambio per la Roma: fuori Parodi, dentro Santese.

88′ – Petrelli trova lo spazio alle spalle della linea difensiva della Roma, viene servito e lascia partire un buon tiro, ma Greco è bravissimo a bloccare la conclusione in due tempi.

85′ – Semeraro si smarca sulla sinistra e lascia partire un tiro che termina sul fondo.

84′ – La Roma mantiene la palla lontana dalla propria area guadagnando un corner con Cangiano.

82′  La Juventus reclama per un presunto rigore. Il direttore di gara però non concede il penalty e fa cenno a Petrelli di rialzarsi.

79′ – Cambio anche per la Roma: fuori Trasciani, dentro Coccia.

75′ – Doppio cambio per la Juventus: escono Rafael Bandeira e Morrone, entrano Meneghini e Leone.

71′  Petrelli lascia partire un tiro dal limite dell’area, ma la conclusione è centrale e non impensierisce Greco.

69′ – Ammonito anche lo juventino Rafael Bandeira.

66′ – Giallo per Cargnelutti per un fallo sulla linea mediana.

63′ – Doppio cambio per la Roma: escono Besuijen e D’Orazio, entrano Sdaigui e Cangiano.

61′ – Celar raccoglie un ottimo cross di Riccardi. Il giallorosso stoppa e lascia partire un buon tiro, Loria è bravo a respingere.

58′ – GOOOOOL!!!!! La Roma risponde subito a Nicolussi con Pezzella. 3-1 per i giallorossi adesso.

56′ – Gol della Juventus! Nicolussi trova la rete e accorcia le distanze.

54′ – Cambio per la Juventus. Esce Monzialo ed entra Baden Frederiksen.

48′ – GOOOOOOOL!!!!! Raddoppio della Roma, di nuovo Celar! Il giallorosso vince un duello di forza, supera i due centrali bianconeri e a tu per tu con Loria non sbaglia.

47′ – Subito Roma in avanti con Greco che conclude di poco a lato da posizione defilata.

45′ – Inizia il secondo tempo.

45′ – Primo cambio per la Juventus all’intervallo: esce Portanova, entra Pablo Moreno.

PRIMO TEMPO

45′ – Roma vicinissima al 2-0. Conclusione insidiosissima di Semeraro da fuori area, il pallone sfiora la traversa nella discesa e termina sulla rete esterna. Si chiude qui la prima frazione di gioco.

44′ – Ottimo intervento di Greco che alza il tiro di Fagioli sopra la traversa.

43′ – GOOOOOOL!!!! La Roma è in vantaggio grazie alla rete di Celar!

41′ – Petrelli colpisce di testa al centro dell’area giallorossa ma il suo tiro è troppo morbido e diventa facile preda di Greco. Sul capovolgimento di fronte è bravo Loria ad uscire al limite della propria area e a sventare il pericolo.

36′ – Roma ad un passo dal vantaggio con D’Orazio! Il calciatore giallorosso fa partire un magnifico tiro indirizzato verso il sette della porta bianconera, ma Loria compie un autentico miracolo e devia la sfera sulla traversa.

33′ – Rinvio corto di Trasciani, la Juventus recupera il pallone e arriva al tiro con Portanova, ma la sua conclusione termina alta.

28′ – Ammonito anche un calciatore della Roma. Si tratta di Trasciani che ha atterrato un bianconero in posizione defilata.

26′ – Fallo tattico di Morrone che blocca una ripartenza giallorossa. Giusta l’ammonizione.

23′ – Petrelli vicinissimo al gol! Il suo tiro a giro sfiora il palo alla sinistra di Greco e termina sul fondo.

19′ – Ancora giallorossi in avanti! D’Orazio sposta la palla e tira un bolide da fuori area, ma è bravissimo Loria a deviare il pallone in corner.

14′ – Gran tiro di Riccardi da fuori area, ma Loria è bravo ad alzare la sfera sopra la traversa.

12′ – Cargnelutti allontana un pallone pericoloso a pochi passi dalla porta di Greco. Contropiede della Roma che entra in area con Celar ma il suo tiro viene ribattuto.

10′ – Roma frizzante in questo avvio soprattutto sulla fascia destra: Riccardi guadagna una punizione sulla trequarti.

7′ – La Roma protesta per un presunto rigore su Trasciani, ma l’arbitro concede una punizione per la Juventus.

5′ – Ottima parata di Greco che risponde a Fagioli, l’azione viene però fermata per fuorigioco dell’attaccante bianconero.

4′ – La Juventus risponde subito con Anzolin che conclude da ottima posizione superando Greco, ma il tiro viene salvato sulla linea dalla difesa giallorossa.

2′ – Parte fortissimo la Roma che va subito vicina al gol. Riccardi crossa dalla destra, Loria non trattiene la sfera e Celar batte a colpo sicuro, ma il tiro si infrange sulla schiena di Capellini. Corner per i giallorossi.

0′ – Inizia il match.

Simone Burioni

Primavera, Roma-Sassuolo 3-5. I giallorossi si fanno rimontare l’iniziale vantaggio di tre reti, Celar espulso nel finale

Simone Burioni – Roma sconfitta nell’esordio casalingo al Tre Fontane. I giallorossi sono stati battuti dal Sassuolo di pari età. 5 a 3 il risultato finale in favore dei neroverdi che sono riusciti a ribaltare l’iniziale svantaggio di tre reti. I ragazzi di mister Alberto De Rossi infatti erano riusciti ad andare sul 3-0 grazie ai gol di Celar, Pezzella e Bouah. Sembrava tutto in discesa per i capitolini che hanno poi peccato di concentrazione concedendo prima un parziale recupero nel primo tempo al Sassuolo, in gol con Raspadori e Kolaj, poi il definitivo ko che porta le firme di Kolaj(doppietta per lui), Manzari e Viero.

IL TABELLINO

AS Roma (4-3-3): Cardinali; Bouah, Bianda, Cargnelutti, Greco; Marcucci, Pezzella (67′ Buso), Riccardi; D’Orazio (67′ Bucri) , Celar, Besuijen (60′ Cangiano).
A disposizione: Zamarion, Trasciani, Parodi, Santese, Semeraro, Simonetti, Nigro, Calafiori, Silipo.
Allenatore: Alberto De Rossi.

U.S. Sassuolo Calcio (4-3-3): Campani; Agnelli, Pilati, Ferraresi, Merli (33′ Aurelio); Bartoli (71′ Castelluzzo), Ghion, Giordano (33′ Viero); Manzari, Raspadori, Kolaj.
A disposizione: Turati, Dembacaj, Bechini, Bellucci, Artioli, Bolla, Pellegrini, Vitello, Mattioli.
Allenatore: Stefano Morrone.

Arbitro: Gianpiero Miele di Nola.
Assistente 1: Emilio Micalizzi di Palermo.
Assistente 2: Giuseppe Licari di Marsala.

Marcatori: 9′ Celar (Roma), 15′ Pezzella (Roma), 27′ Bouah (Roma), 38′ Raspadori (Sassuolo), 43′ e 62′ Kolaj (Sassuolo), 63′ Manzari (Sassuolo), 84′ Viero (Sassuolo).
Ammoniti: Cargnelutti (Roma), Celar (Roma), Kolaj (Sassuolo).
Espulsi: Celar (Roma).
Recupero: 3′ nel primo tempo, 6′ nel secondo tempo.

LIVE

SECONDO TEMPO

90 + 6′ – Termina la partita, giallorossi sconfitti dopo l’iniziale vantaggio di tre gol.

90′ – Saranno sei i minuti di recupero.

86′ – Cartellino rosso per Celar! Il giallorosso viene espulso per proteste nei confronti del direttore di gara. Roma in dieci uomini.

84′ – GOL del Sassuolo. Viero sfrutta un assist di Kolaj e deposita la palla in rete. Emiliani vicinissimi ai tre punti.

80′ – Ancora Kolaj pericolosissimo, 20 metri palla al piede e conclusione che Cardinalirespinge benissimo.

79′ – De Rossi prova a cambiare modulo: 4-2-4 per i giallorossi, trazione totalmente offensiva.

78′ – Giallo a Kolaj per simulazione su un intervento di Bianda.

72′ – Cross insidioso di Cangiano, nessuno arriva sulla sfera e la palla sfila a lato del palo.

71′ – Cambio per il Sassuolo. Fuori Bartoli per Castelluzzo.

67′ – Doppio cambio per la Roma. Dentro Buso per Pezzella e Bucri per D’Orazio.

66′ – Sassuolo vicino al gol del 5 a 3, ma l’azione non trova il tocco vincente. Roma che sembra aver accusato il quarto gol neroverde dopo un buon inizio di ripresa.

63′- 4 a 3 del Sassuolo! Incredibile al Tre Fontane, i neroverdi ribaltano il risultato con Manzari.

62′ – GOL del Sassuolo! Kolaj trafigge Cardinali e porta il risultato sul 3-3.

61′ – Il Sassuolo reclama per un fallo di mano in area giallorossa.

60′ – Cambio per la Roma. Esce Besuijen, entra Cangiano.

59′ – Palo del Sassuolo con Raspadori. Il neroverde si era trovato a tu per tu con Cardinali, ma il calciatore ha sprecato la chance calciando sul legno.

57′ – Ancora Besuijen vicinissimo al gol su cross di Riccardi. Il giallorosso aveva sfruttato l’assist del compagno, ma la sua conclusione non ha trovato di poco lo specchio della porta.

54′ – Altro cartellino giallo per la Roma: questa volta è Celar ad essere ammonito.

52′ – Tiro insidioso di Besuijen che termina di poco a lato. La conclusione aveva dato l’illusione ottica del gol.

45′ – Inizia il secondo tempo. Roma avanti di un gol, ma il Sassuolo ci crede. Nessun cambio nei giallorossi.

PRIMO TEMPO

45 + 3′ – Termina qui il primo tempo ricco di emozioni. Roma in vantaggio 3-2 grazie alle reti di Celar, Pezzella e Bouah. Il Sassuolo però è stato bravo a riaprire la partita con Raspadori e Kolaj. 

45′ – Saranno tre i minuti di recupero. 

43′ – Gol del Sassuolo! Kolaj è bravo ad accentrarsi dalla sinistra e a sorprendere Cardinali con un tiro rasoterra ben angolato.

42′ – Ci prova ancora D’Orazio dalla distanza, ma il suo tiro è debole e centrale.

41′ – Primo cartellino giallo del match: Cargnelutti viene ammonito per un fallo a centrocampo ai danni di Raspadori.

38′ – Gol del Sassuolo! Raspadori resiste a Bianda nel duello fisico e davanti a Cardinalinon sbaglia accorciando le distanze.

33′ – Doppio cambio per il Sassuolo: fuori Merli e Giordano, dentro Aurelio e Viero.

31′ – Cooling break: le due squadre si avvicinano alle rispettive panchine per bere un po’ d’acqua.

27′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOL! La Roma segna anche la terza rete grazie a Bouah. Il terzino giallorosso è bravo a correggere in rete con tap-in un pallone finito prima sulla traversa dopo un colpo di testa.

23′ – Prima grande occasione per il Sassuolo. Raspadori è bravo ad infiltrarsi nell’area giallorossa ma non altrettanto a superare la copertura di Bouah. Il difensore riesce a coprire bene ed evita problemi spazzando via.

20′ – Annullato un gol di testa a Celar. L’attaccante giallorosso secondo l’arbitro Miele ha spinto un avversario per prendere posizione. La Roma continua ad attaccare forte del doppio vantaggio.

15′ – GOOOOOOOOOOOOOL! La Roma trova il raddoppio con Pezzella direttamente da calcio di punizione. Il pallone messo in mezzo dal centrocampista finisce in porta dopo essere stato sfiorato da diversi giocatori.

12′ – Ci prova ancora la Roma con un tiro dalla distanza di D’Orazio. La sfera però arriva troppo debolmente tra le braccia di Campani.

9′ – GOOOOOOOOOOOOOL! La Roma trova subito la rete del vantaggio grazie a Zan Celar. Bel cross dalla sinistra di Pezzella per l’attaccante sloveno. La punta capitolina di testa in area di rigore anticipa Ferraresi e supera Campani portando in vantaggio la propria squadra.

7′ – Errore di Cardinali sul rinvio. Il pallone finisce sui piedi di Kolaj, che prova subito il tiro in porta. La conclusione viene respinta in angolo dall’estremo difensore giallorosso.

4′ – Prima occasione da gol per la Roma. Calcio d’angolo battuto da Pezzella sul quale arriva Bianda. Il difensore francese prova a concludere con il destro, ma Ferraresi è bravo ad anticiparlo ed a mettere in corner.

2′ – Primi minuti di studio da parte delle due squadre. I giallorossi provano subito ad alzare i ritmi aggredendo gli avversari.

1′ – Inizia il match al Tre Fontane, il Sassuolo gioca il primo pallone.

Simone Burioni

Primavera, Napoli-Roma 2-2. Corlu porta in vantaggio i giallorossi, ribaltati da Gaetano. Sdaigui regala il pareggio in extremis

Simone Burioni – La Roma Primavera pareggia con il Napoli fuori casa al termine di una partita ricca di colpi di scena. Gli uomini di Alberto De Rossi si portano in vantaggio con Corlu, recuperato nei primi dieci minuti del secondo tempo dalla doppietta di Gaetano. Roma che non si arrende trovando il pareggio in extremis con Sdaigui che regala un punto ai giallorossi.

IL TABELLINO

Marcatori: 13′ Corlu (Roma), 48′ e 56′ Gaetano (Napoli), 94′ Sdaigui (Roma).
Note: 1′ di recupero nel primo tempo e 4′ nel secondo tempo.

NAPOLI (4-2-3-1): Schaeper; Schiavi, Esposito, Marie-Sainte, Scarf; Otranto, Basit; Mezzoni, Gaetano, Zerbin; Russo.
A disposizione: D’Andrea, Maisto, Bartiromo, Pizza, Micillo, Energe, Coglitore, Sgarbi, D’Alessandro, Palmieri.
Allenatore: Lorentino Beoni

AS ROMA (4-3-3): Romagnoli; Bouah, Ciavattini (C), Cargnelutti, Valeau; Sdaigui, Marcucci, Riccardi; Corlu, Antonucci, Besuijen.
A disposizione: Greco, Zamarion, Diallo, Kastati, Semeraro, Meadows, Cappa, D’Orazio, Pezzella, Petrungaro, Trucescu, Petruccelli.
Allenatore: Alberto De Rossi

Arbitro: Vincenzo Fiorini di Frosinone
Assistenti: Domenico Palermo di Bari e Michele Falco di Bari

LIVE

SECONDO TEMPO

95′ – FINISCE QUI. La Roma pareggia in extremis al termine di una partita ricca di occasioni.

94′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOOL!!! Pareggio all’ultima occasione con Sdaigui che insacca su corner dopo una ribattuta. Pareggio della Roma!

90′ – Antonucci sfonda sulla destra e mette in mezzo, ma non c’è nessuno a raccogliere il passaggio.
I minuti di recupero saranno quattro.

87′ – Riccardi conclude dal limite dell’area di rigore, ma il portiere blocca a terra. Sul ribaltamento di fronte Napoli pericoloso con un tiro ravvicinato.

84′ – Cargnelutti colpisce bene di testa su un bel cross, senza però trovare lo specchio della porta. Roma vicina al gol.

76′ – Corlu! Conclusione potentissima dalla destra, grande risposta di Schaeper.

72′ – Cambio per mister Beoni, esce Zerbin ed entra Palmieri.

70′ – Roma che chiude il Napoli nella propria metà campo e conquista un calcio d’angolo.

69′ – Antonucci calcia dalla sinistra, ma il tiro è debole e non impensierisce Schaeper.

67′ – A calciare va Corlu, ma la palla finisce sulla barriera.

66′ – Riccardi scatenato. Conquista un ottimo calcio di punizione da posizione centrale.

64′ – Buona azione dei giallorossi sulla destra, Riccardi arriva al tiro da ottima posizione, ma c’è una deviazione e la palla termina sul fondo. Sarà calcio d’angolo.

62′ – Doppia chance per Cargnelutti, prima viene anticipato dalla difesa del Napoli, poi ci riprova di testa sugli sviluppi di un corner, ma la conclusione è centrale e il portiere blocca.

61′ – La Roma torna in attacco e lo fa conquistando una punizione sulla destra.

58′ – Roma pericolosa con Marcucci che va direttamente in porta su punizione, buon intervento di Schaeper che respinge.

57′ – Ammonito Esposito per un fallo sulla sinistra.

56′ – Raddoppio del Napoli! Ancora Gaetano che raccoglie un cross basso dalla destra e insacca da pochi passi. Roma recuperata e superata.

54′ – Buona azione della Roma che non riesce a sfondare in area.

48′ – Goal del Napoli! Gaetano batte Romagnoli con un bel diagonale, ma la Romaprotesta per un presunto fallo dei partenopei in avvio di azione.

45′ – Inizia il secondo tempo con il Napoli in battuta. Nessun cambio per Alberto De Rossi.

PRIMO TEMPO

45′ + 1 – Cambio per il Napoli: Marie-Sainte non ce la fa, dentro Bartiromo.

45′ – Un minuto di recupero.

43′ – Roma che prova a chiudere il primo tempo in attacco, ma senza impensierire il Napoli.

38′ – Fantastica azione di Russo che supera tre uomini in area, ma nessuno riesce a raccogliere il suo cross.

35′ – Partita a ritmi altissimi con continui ribaltamenti di fronte. Roma ancora avanti nel risultato, ma il Napoli è vivo.

34′ – Russo riesce a concludere da posizione defilata, Romagnoli è attento e blocca.

29′ – Giallorossi pericolosi in due occasioni. Prima Sdaigui conquista un corner dopo un tiro al volo, poi Roma che sfiora il raddoppio su un colpo di testa terminato qualche centimetro sopra la traversa.

25′ – Napoli che sfiora il pareggio con un tiro al volo di Zerbin, ma il gioco viene fermato per posizione di offside.

22′ – Ancora Corlu ci prova dopo una buona azione in solitaria, ma la sua conclusione termina a lato lontana dallo specchio.

18′ – Partenopei pericolosi con un colpo di testa di Esposito che termina sul fondo.

15′ – Roma vicina al raddoppio con Antonucci che non spara alto da buona posizione.

13′ – GOAL DELLA ROMA!!! Corlu raccoglie un passaggio orizzontale e insacca con un bel sinistro a giro, nulla da fare per Schaeper.

9′- Grande parata di Romagnoli sugli sviluppo del corner. Napoli che continua a pressare e va vicino al gol con un tiro in diagonale.

8′ – Zerbin fa una bella discesa sulla fascia e conquista un calcio d’angolo.

2′ – Roma in avanti, costringe il Napoli al doppio corner.

0′ – Inizia la partita, batte la Roma.

Simone Burioni

Lotti: “Come Governo vogliamo fare di tutto affinché lo Stadio della Roma si realizzi”

Simone Burioni – Luca Lotti, Ministro per lo Sport, questo pomeriggio alle ore 15:00 ha partecipato alla partita di calcio a sette per dire no alla violenza sulle donne. Il politico al termine dell’evento ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni riguardo allo Stadio della Roma. Queste le sue parole:

E’ stanco dopo questa partita?
Sono molto stanco (ride, ndr). Ci siamo divertiti, abbiamo giocato, ma quello che contava era il messaggio che abbiamo lanciato oggi. Quindi un calcio alla violenza e questo credo che sia l’unico messaggio di questa giornata.

Il suo intervento di ieri durante la Conferenza dei Servizi per lo stadio della Roma è stato decisivo?
Confermo che come Governo vogliamo fare di tutto affinché lo stadio si realizzi. C’è una Conferenza dei Servizi aperta e quindi aspettiamo lunedì l’esito. L’importante è che ci siano tutte le carte in regola, come abbiamo sempre chiesto in questi mesi, che però finalmente si arrivi all’approvazione definitiva. Se servirà mettersi tutti intorno al tavolo, le istituzioni, il Comune, il Governo, la Regione, per far si che ci sia un qualcosa in più per chiudere il progetto il Governo c’è. L’importante è che si riesca a mettere la parola fine alla Conferenza dei Servizi e finalmente dare il via libera a questi lavori di un progetto atteso da troppo tempo dai romani e dai romanisti soprattutto.

Come intendete finanziare il ponte di Traiano e quale sarà l’iter che si seguirà per la realizzazione?
Non è un problema di ponte, o meglio, c’è una Conferenza dei Servizi in corso. Noi daremo la nostra disponibilità per migliorare la viabilità. Quello che conta è arrivare alla fine del progetto, poi se ci saranno degli interventi per migliorare la viabilità, tutti insieme troveremo il modo di metterci a sedere e realizzarli.

Il tutto rientrerà nella legge di bilancio?
Vediamo quello che dirà lunedì la Conferenza dei Servizi e poi faremo tutte le nostre valutazioni.

Simone Burioni

Moscardelli: «Grazie Totti per le emozioni che mi hai dato. Scudetto? La Roma c’è. Vinciamo il derby»

Simone Burioni – Davide Moscardelli, giocatore dell’Arezzo ma noto per la sua fede romanista, è stato intervistato dalla nostra redazione. Tra i diversi argomenti trattati, l’ex Bologna e Chievo ha parlato di Nazionale, di TottiDe Rossi e, immancabilmente, di derby. Queste le sue parole:

Due anni che sei ad Arezzo, come ti trovi?
Bene, molto bene. Soprattutto l’anno scorso ho fatto un buon campionato con la squadra, quest’anno stiamo trovando un po’ di difficoltà specialmente nelle partite in casa, l’opposto dell’anno scorso, quindi dobbiamo migliorare quello. Di strada ancora ce n’è da fare, speriamo di migliorare il prima possibile.

Hai iniziato come terzino sinistro, poi come sei finito in attacco?
Ero meno di un bambino quindi i miei ricordi sono da attaccante vero, forse stavo troppo avanti e al mister non piaceva questa cosa quindi mi ha spostato in avanti comunque è sempre stato il ruolo che mi piace di più anche perché il calcio si basa tutto sul gol, volevo un ruolo da protagonista.

29 agosto 2010. Il tuo primo gol in Serie A all’esordio contro il Catania. Ci racconti questa giornata?
Ho dormito poco prima e dopo. È un ricordo bellissimo, finalmente la Serie A a trent’anni, già solo quello era stupendo. Il pensiero era di godermi quella partita, poi è arrivato anche il gol e la vittoria quindi per un calciatore è stata la giornata perfetta.

La tua prima partita allo stadio Olimpico è stata all’addio di Bruno Conti. Com’è andata? Ti sei emozionato?
Si, ero veramente piccolo, ma mio padre mi ha portato per la prima volta allo stadio per una festa. Mi ricordo che per salire in tribuna Tevere dalle scalinate ho visto quello stadio enorme, tutta quella gente, è stata una grande emozione. È una delle poche cose che ricordo di quando ero bambino e rimarrà sempre dentro di me.

Veniamo alla Nazionale, ti aspettavi un fallimento del genere?
Nessuno se lo aspettava. Erano alla nostra portata, devo ancora metabolizzare perché sarà dura quando inizieranno i Mondiali, è un peccato, ma possiamo prendere questa cosa per iniziare una rivoluzione totale per tutto il movimento e ripartire dai giovani, dai vivai e da qualsiasi altra cosa. In questo l’Italia è forte, riesce a ripartire dalle cose più brutte e questa calcisticamente è la pagina peggiore del calcio italiano. Bisogna pensare a ripartire subito.

Daniele De Rossi ha lasciato la maglia azzurra. Vuoi mandargli un messaggio?
E’ stato un grande, lo è e lo sarà ancora per me. Mi spiace che ha chiuso così, come Buffon, Barzagli e gli altri veterani dopo tante partite in Nazionale, tante vittorie e anche qualche sofferenza. Però come giocatore e come uomo lo conosciamo, dà sempre tutto sia per la maglia della Roma che per quella della Nazionale. Dispiace che ha finito così, ma non ha niente da rimproverarsi perché ci ha sempre messo la faccia.

Che pensi della Roma di Di Francesco?
Penso che stia facendo un ottimo campionato, forse sopra le aspettative di tutti, però non è così strano perché ha sempre fatto bene come allenatore, poi conoscendo l’ambiente sapeva quanto potesse essere difficile, ma lui è andato avanti con le sue idee giustamente e adesso i frutti si stanno vedendo. L’importante è che continui così.

Una delle idee fondamentali di Di Francesco è il turnover. Da giocatore come vivevi questi continui cambi?
Se danno i risultati bene, perché quando arriva il risultato tutto passa in secondo piano, quella è la cosa principale. Penso sia un fatto di responsabilizzare tutti, ognuno si sente importante e tutti si sentono di dare qualcosa in più perché poi l’occasione arriva e se non la sai cogliere ci rimetti solo tu. Quello deve essere il pensiero del giocatore e credo sia quello che stanno facendo.

Quando giocavi contro la Roma come vivevi il pre-partita e la partita stessa?
Era un’emozione diversa, sentita di più. Poi quando inizia la partita queste cose vengono meno perché il pensiero è sempre quello di far bene per la tua squadra, ma prima era sicuramente un’emozione diversa.

L’attaccante della Roma è Dzeko. Che pensi del bosniaco?
Io sono sempre stato un suo ammiratore dato anche il ruolo. Il primo anno lo ha fatto un po’ così alla Roma, ma data la sua storia si poteva immaginare che avrebbe fatto un po’ di fatica. Poi anno scorso ha fatto vedere a tutti quello che è e quest’anno lo sta dimostrando di nuovo, ultimamente meno con i gol, ma con la prestazione che c’è sempre stata, con l’impegno di aiutare la squadra ed entrare sempre nel vivo del gioco che per una prima punta non è sempre facile o scontato. Mi piace molto per quello, poi per un attaccante il gol è tutto, ma la squadra giocando così crea tantissime occasioni anche per gli altri giocatori quindi lui riesce ad aiutare il gruppo per il risultato finale.

Che hai pensato durante l’addio al calcio di Francesco Totti?
Come te lo spiego? Ci sono cresciuto, è difficile. Si sapeva che prima o poi sarebbe arrivato quel giorno, è stata dura digerire e ancora lo è adesso. Quando vedi la Roma pensi sempre al capitano, è normale. Posso solo che ringraziarlo per le emozioni che mi ha regalato per una vita intera.

Da avversario com’era? Come lo si affrontava?
Sperando che non fosse in giornata, ma anche se non lo era il colpo da campione ce l’ha sempre avuto. O con un passaggio o con un tiro poteva risolvere la partita quindi attenzione massima su di lui che a volte neanche bastava perché con il pensiero e la tecnica era avanti.

Che dirigente può diventare?
Sicuramente non forte come è stato da calciatore. Potrà dare una mano ai giovani che si affacciano con questa società e con questa maglia, sarà molto importante e saprà dare dei consigli importanti soprattutto a loro.

Favorita per lo Scudetto? Le prime posizioni?
La Juve è quella da battere quindi ci si deve mettere per forza. Per quanto riguarda il gioco metto il Napoli che sta facendo un campionato importante. L’Inter per l’allenatore che ha in panchina, che conosciamo bene. Naturalmente ci metto anche la Roma. È più livellato, ci sono più squadre ma alla fine il pensiero va alla Juve e al Napoli, la Roma sta dietro ad aspettare qualche passo falso.

Oltre a Juve e Napoli nelle prime posizioni c’è anche la Lazio. Da giocatore quando giocavi contro di loro avevi qualcosa in più?
Si, pensavo di sì, ma da come sono andate le partite no, perché forse la sentivo troppo. Non ho fatto le mie migliori prestazioni. Peccato perché era una partita a cui tenevo tanto, quasi da dimenticare.

Passando alla Champions League, dove può arrivare la Roma dopo questo inizio folgorante?
Anche lì l’inizio è stato sopra le aspettative di tutti, può finire il girone da prima in classifica, sta facendo grandi cose anche in Champions League. Vediamo di passare questo girone, poi ulteriori considerazioni saranno fatte dopo l’abbinamento con la prossima squadra da affrontare.

Tu sei nato in Belgio come Nainggolan: che idea hai di questo giocatore e che avversario era in campo?
Era tosto (ride, ndr), era tosto già a 19 anni quando giocavamo insieme a Piacenza. Glielo dicevo sempre: hai una forza che neanche tu te ne rendi conto. Era ancora giovanissimo e adesso è uno dei centrocampisti più forti al mondo, quindi sono contento che sia rimasto a Roma e spero rimanga ancora per molto. Posso tifare per lui e per il Belgio in questo Mondiale, gli faccio sicuramente un grosso in bocca al lupo.

Sempre a proposito di Belgio, i rapporti con il ct Martinez ultimamente sono un po’ burrascosi. Ti sei fatto un’idea sul perché? Cosa diresti all’allenatore?
No, non ho la più pallida idea del perché di questo comportamento. Ultimamente lo ha richiamato, Nainggolan è un giocatore troppo importante per la Nazionale e per qualsiasi altra squadra, quindi dovrà fare un passo indietro e portarlo ai Mondiali perché non può fare a meno di un giocatore così.

Tornando al campionato, sabato c’è il derby. Come si avvicinano Roma e Lazio a questa gara?
Si avvicinano benissimo tutte e due, mi auguro sia un derby con uno stadio pieno e con tanta gente. Sicuramente una bellissima partita, sperando che alla fine si parli solo e soltanto di quello, poi il risultato mai come quest’anno potrebbe essere in bilico perché stanno tutte e due facendo un campionato fantastico. Sicuramente spero che vinca la Roma, lo vivo sempre con il pensiero che possa vincerlo ma i derby sono strani, potrebbe essere uno dei derby più belli degli ultimi anni.

C’è un derby a cui sei particolarmente legato?
Sono tanti. E’ scontato dire il 5 a 1 con i quattro gol di Montella, ma ne ricordo anche un altri non per forza vinti, come quello del 3 pari dove la Roma perdeva per 3 a 1, riuscì a fare il 3 pari e poi venne annullato a Delvecchio il gol del 4 a 3, mi ricordo quell’esultanza poi vana. Quello fu un derby vissuto dall’inizio alla fine come dovrebbe essere vissuto, poi il risultato magari ti penalizza ma durante la partita è quella l’emozione che ti deve dare un derby.

Sulle panchine di Roma e Lazio siedono due allenatori giovani ma molto bravi. La tua idea su Di Francesco ed Inzaghi?
Stanno facendo bene, Di Francesco aveva un ruolo difficile da prendere e Inzaghi lo stesso. Inzaghi sta facendo veramente bene e gli faccio i complimenti, la squadra lo segue e si fa ben volere da tutti, sa gestire bene il gruppo e giocano bene, ha fatto veramente un gran lavoro, così come Di Francesco. Anche in panchina quindi è un bel derby tra due allenatori che stanno facendo veramente bene, potrebbe essere una sfida nella sfida ma spero che la vinca mister Eusebio.

Risultato secco?
2 a 1 per la Roma.

Simone Burioni

Graziani: “Ventura dovrebbe dimettersi, è una disfatta che non si cancellerà mai. Sulla panchina metterei Ancelotti”

Simone Burioni – Francesco ‘Ciccio’ Graziani,Campione del Mondo con la nazionale italiana in Spagna nel 1982 ed ex giocatore della Roma, con la quale ha sfiorato una storica vittoria in Coppa dei Campioni, è intervenuto ai nostri microfoni. Dopo l’inaspettata eliminazione dell’Italia ai playoff di Russia 2018, l’ex azzurro ha voluto dire la sua sulla disfatta contro la Svezia e sul futuro del movimento calcistico italiano. Ecco le sue parole:

Che cosa ne pensi della mancata qualificazione dell’Italia per i Mondiali di Russia 2018?
Non si rimedia più, siamo fuori da una competizione importante per il nostro calcio, per i calciatori e per i tifosi. Siamo andati fuori ai playoff contro una squadra ben organizzata, ma modesta. Abbiamo commesso degli errori e non siamo stati bravi ad esaltare le nostre qualità: noi eravamo più forti, ma questo non si è concretizzato sul campo, ci sono grandi demeriti. Oggi è la giornata della tristezza, del rammarico e della delusione. Lo sport è questo, a volte ci sono momenti esaltanti ed a volte quelli deprimenti. E’ un momento difficile per il calcio italiano.

Il Ct Gian Piero Ventura ha commesso degli errori? 
Sì, anche se ha una percentuale più bassa rispetto a quella dei calciatori. Possiamo discutere alcuni comportamenti e alcune scelte, ma in campo ci vanno i calciatori ed hanno dato molto meno di quello che ci si aspettava. Noi, con tutto il rispetto per la Svezia, che non ha le nostre qualità, il nostro estro e la nostra fantasia, eravamo più forti, ma non è bastato. A volte la presunzione, il pensare di essere più bravo e che fosse un turno abbordabile ci ha fatto abbassare la guardia e diventiamo vulnerabili. Nel doppio confronto cinque o sei calciatori hanno dato meno di quello che si aspettava, non siamo stati neanche troppo fortunati negli episodi. Il nostro strapotere tecnico non si è visto, soprattutto sul campo, ed ha determinato un’eliminazione che fa rabbia. Non siamo riusciti in tre ore di gioco non solo a fare un gol, ma nemmeno a prendere una punizione dal limite dell’area. Alcune scelte di Ventura non le ho capite, non ha fatto giocare il miglior talento italiano, cioè Insigne, è un peccato mortale; sacrificandolo in virtù di un assetto tattico che poi non ci ha dato nulla, perché questo 3-5-2 che cosa ci ha regalato? Solo delusioni. Non sono gli assetti tattici che fanno vincere le squadre, ma gli uomini, per come stanno in campo e per la qualità che esprimono. I calciatori devono assumersi le loro responsabilità, perché non sono riusciti a mettere in campo le loro qualità. Non discuto che ci abbiano messo impegno, dedizione e cuore, ma nel calcio questo non basta, ci vuole qualcosa di più.

Ventura dovrebbe dimettersi?
Mi stupisco del fatto che ancora non l’abbia fatto, anche se ha un contratto fino al 2020. Se fossi stato in Federazione non glielo avrei fatto, perché prima si raggiungono i traguardi e poi si parla di progetti e prospettive nuove. Dopo la gara con la Spagna persa in quel modo, fare il contratto a Ventura fino al 2020 è stata una follia, non lo condivido questo comportamento della Federazione e del suo Presidente. In cuor mio, se fossi stato nei panni di Ventura, avrei subito chiesto scusa ai tifosi italiani, prendendomi le mie responsabilità, perché ci sono, ma dicendogli anche che le scelte erano frutto della convinzione che fossero le migliori, ma i risultati non mi hanno dato ragione e quindi mi dimetto, perché vorrei uscirne pulito, contestato, ma pulito dal punto vista morale. Il Presidente Federale non si dimette, l’allenatore nemmeno, ragazzi siamo all’assurdo.

Chi vedi sulla panchina della Nazionale?
Bisognerà far passare qualche giorno e riflettere a mente fredda su quelle che possono essere le prospettive future, io penso che la prima persona a cui fare riferimento è Carlo Ancelotti che al momento è libero, ha allenato i più grandi club d’Europa ed ha vinto tantissimo, chissà che magari gli venga la voglia di programmare quattro anni diventando il selezionatore della nostra Nazionale. Credo che lui possa essere allettato da questa ipotesi e la prima cosa che farei sarebbe proprio quella di andare a cercare Carlo in maniera che se lui dovesse accettare c’è la possibilità, con i tanti giovani che abbiamo, di ricostruirci un futuro e ritornare a vederlo con più ottimismo, anche perché io credo che nei prossimi anni torneremo ad essere competitivi.

Una delusione così grande può influire anche sui giocatori in campionato?
Sì, sicuramente, è un contraccolpo psicologico che è peggio di dieci bastonate alla schiena. Anche io ho vissuto dei momenti difficili calcisticamente parlando e ci è voluto del tempo, tanto tempo e a volte non ti permette nemmeno di assorbire al 100% la delusione. Se oggi dovessi immaginare l’aspetto psicologico dei giocatori che hanno preso parte alla spedizione, tranne alcuni che non si sentono assolutamente responsabili, come Insigne, che ha giocato solo pochi minuti e si sente comunque in negativo dal punto di vista psicologico, questa disfatta diventerà per loro una macchia indelebile che non si cancellerà mai. Nei tanti momenti belli che ricorderanno ci sarà purtroppo da ricordare anche questo momento così brutto.

De Rossi ha dato l’addio alla Nazionale, il prossimo anno probabilmente lascerà anche la Roma. Quanto mancherà un giocatore con il suo carisma?
Daniele ha fatto un percorso straordinario in Nazionale, è diventato Campione del Mondo, ha fatto tantissime presenze e tanti gol perché se andiamo a vedere ha fatto 19 gol. Credo che sia uno dei centrocampisti più prolifici della nostra Nazionale, nel bene o nel male anche lui rimane all’interno di una storia meravigliosa che ha avuto con la Nazionale. In questo momento il dispiacere mette da parte tutte le cose belle perché anche ieri l’abbiamo visto soffrire tantissimo in panchina: non poter dare il proprio apporto, mettere in campo l’esperienza che ha sempre messo. Sapevamo che era soltanto questione di mesi perché se ci fossimo qualificati Daniele avrebbe fatto parte di quella spedizione, non sappiamo se avrebbe giocato oppure no e alla fine del Mondiale del 2018 avrebbe dato l’addio alla Nazionale. Darlo in questo modo, come per Buffon, per Barzagli e per Chiellini, suscita un’amarezza incredibile che si porteranno dietro per molto tempo, forse per tutta la vita.

Simone Burioni