Ci prova il Milan, ma la Roma recupera

Alice Dionisi – Il Milan va in vantaggio tre volte nello scontro diretto contro la Roma a San Siro, ma i giallorossi riescono sempre a pareggiare il risultato. Rossoneri in vantaggio dopo soli due minuti grazie ad un gol di Ibrahimovic, ma al 14’ risponde Dzeko e ristabilisce la parità, in un botta e risposta tra bomber. Nella ripresa Milan di nuovo in vantaggio dopo due minuti, con Saelemaekers che firma il 2-1. Disastrosa la gestione dalla gara da parte dell’arbitro Giacomelli, che prima concede un rigore generoso ai giallorossi, trasformato da Veretout al 71’, poi compensa 8 minuti dopo, concedendo il penalty (inesistente) anche agli uomini di Pioli. L’assistente Nasca al VAR non pervenuto. Va Ibrahimovic dagli 11 metri e mette a segno la rete del 3-2, che decreta la doppietta dello svedese. La Roma però non si lascia abbattere e all’84’ trova nuovamente il pareggio grazie al gol di Kumbulla, attento sul corner di Veretout. Male anche la gestione dei cartellini da parte dell’arbitro: nessuna sanzione nel primo tempo, abbondano nel secondo. Incredulo Dzeko che al secondo rigore si lamenta con l’arbitro, “Ma che siamo venuti a fare?!”. Anche il difensore rossonero Kjaer non le manda a dire: “Il gol del 2-2 è meglio che non lo commenti. L’altro rigore secondo me lo hanno dato perché l’arbitro sapeva di aver sbagliato. Noi lavoriamo ogni giorno, poi durante la partita succede questo: è difficile accettarlo”. Alla fine, i giallorossi fermano sul pareggio la capolista e confermano la striscia di risultati utili ottenuti sul campo (esclusa la sconfitta a tavolino contro il Verona). Il Milan rimane primo in classifica, ma interrompe la striscia di vittorie consecutive. Un pareggio equo, che lascia la sensazione di una Roma in crescita e, a gara conclusa, Fonseca non può che ritenersi soddisfatto della prestazione dei suoi: “Siamo stati bravi a reagire sempre, purtroppo abbiamo commesso molti errori, soprattutto nelle scelte offensive. Avrei voluto vincere questa partita, ma dato che eravamo sempre di rincorsa, il pareggio va letto come un buon risultato. È stata una partita equilibrata”.

Alice Dionisi

Le statistiche di Milan-Roma 2-0: Veretout e compagni corrono di più, ma a vuoto. Mirante non basta

(S. Valdarchi) – Luci soffuse a San Siro per la Roma. I capitolini sul campo del Milan abbandonano forse definitivamente le speranze per il quarto posto. Con il successo in esterna dell’Atalanta infatti, i bergamaschi allungano a +9 e agli uomini di Fonseca non resta che difendere la quinta posizione, puntando tutto poi sull’Europa League che si disputerà ad agosto. In una gara dai ritmi lenti, colpa del grande caldo di fine giugno e della forma fisica non eccezionale delle due squadre, i rossoneri si impongono nell’ultimo quarto d’ora grazie alle reti di Rebic e Calhanoglu, entrambe viziate da errori individuali dei giocatori in maglia blu.

I numeri

Stare fermi per mesi e ripartire giocando ogni tre giorni non è facile, in queste prime gare del post Covid-19 i ritmi sono stati quasi sempre lenti ed il caldo del pomeriggio milanese non ha aiutato lo spettacolo. Come sottolineato da Veretout all’intervallo però, queste condizioni erano comuni ad entrambe le squadre, quindi la forma fisica non può essere un alibi per la squadra di FonsecaLa Roma infatti ha corso più del Milan106,423 km a 106,168 km, con una velocità maggiore6,7 km/h di media, contro i 6,4 km/h dei milanisti. Il problema dunque non è da ricercare in questo, ma nella qualità della corsa. Quella dei romanisti è stata più che altro una corsa passiva, per portare una pressione, minima e non efficace, ai portatori di palla avversari.

Il pallino del gioco, fatta eccezione per il primo quarto di gara, è stato in mano ai padroni di casa. I dati finali non lasciano spazio ad interpretazioni: la vittoria del Milan è stata meritata. Gli uomini di Pioli hanno raccolto il 56% del possesso palla, riuscendo ad andare al tiro in 11 occasioni, contro le 3 conclusioni della Roma7 a 2 i tiri in porta. Dato analogo per le occasioni da gol7 a 1 in favore di Rebic e compagni.

passaggi riusciti del Milan sono 485, molti di più rispetto ai 345 della Roma. Gli interpreti giallorossi hanno faticato a costruire dal basso, affidando spesso la loro manovra a lanci lunghi alla ricerca di Edin Dzeko prima e Nikola Kalinic poi. I lanci lunghi effettuati dai romanisti sono stati 42, 12 in più rispetto ai colleghi rossoneri.

A differenza del primo tempo, in cui la Roma ha sfiorato anche il gol del vantaggio con Dzeko, nella ripresa la gara è stata a senso unico e per la maggior parte del tempo il pallone è transitato nella metà campo romanista. Questo anche per il posizionamento della squadra di Fonseca in campo, che durante la seconda frazione si è abbassata di qualche metro, con un baricentro di 47,93 metri.

Le prestazioni individuali

Cercare delle note positive in casa Roma non è semplice, ma la gara di Antonio Mirante va sottolineata. L’estremo difensore si dimostra ancora una volta affidabile e, con un Pau Lopez in fase di recupero, un’ottima carta a disposizione per mister Fonseca. Il campano effettua 5 parate, 4 delle quali decisive. Sembra cresciuto anche con la palla tra i piedi, visto il suo dribbling su Rebic nel corso del primo tempo. Spesso è chiamato ad uscire dalla sua area di rigore, su lanci lunghi del Milan e lo fa sempre con ottimo tempismo. Sul primo gol effettua due salvataggi miracolosi prima di arrendersi all’ennesimo tentativo di Rebic, mentre va vicino a respingere il tiro dal dischetto di Calhanoglu in occasione del 2-0.

L’altra sufficienza, probabilmente, se la merita Jordan Veretout. Con un Diawara in confusione e Cristante ancora troppo macchinoso, il francese è forse l’unico titolare fisso in mediana al momento. Palla alla Roma, Fonseca gli chiede di abbassarsi sulla linea dei difensori, andando a posizionarsi largo a sinistra per aiutare la squadra nell’impostazione. Come contro la Sampdoria è lui il romanista con più palloni giocati (65) e passaggi riusciti (51). È il secondo della Roma per chilometri percorsi10,396, dietro soltanto a Zappacosta. Recupera 3 palloni ed un suo break nella ripresa rappresenta uno dei pochi lampi giallorossi in un timido secondo tempo.

(S. Valdarchi)

Milan all’ultimo respiro, la Roma crolla a San Siro (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Vince il Milan, crolla nel finale la Roma. L’anticipo della 3.a giornata di campionato a San Siro premia la grinta e la voglia di rivalsa dei rossoneri, che grazie al guizzo di Patrick Cutrone al 95′ trovano i primi tre punti della loro stagione. Resta al palo la squadra di Di Francesco che gioca male e non riesce a tenere neanche il pareggio.

Milan molto aggressivo fin dai primi minuti, con un 4-3-3 standard che mette in difficoltà il modulo ‘speciale’ della Roma, schierata con la difesa a tre e con il tandem Dzeko-Schick in attacco. I rossoneri dominano e trovano il vantaggio al 40′ dopo diverse occasioni già create: Kessié raccoglie il cross basso di Rodriguez e segna da pochi passi l’1-0 meritato. Nella ripresa Di Francesco ridisegna la Roma con un assetto più conosciuto e i giallorossi crescono, trovando il pareggio con Fazio al 59′ minuto. Le squadre si allungano e le occasioni fioccano, tanto che la VAR deve intervenire per annullare prima una rete in offside di Higuain, poi un gol in mischia di Nzonzi. Nel finale, con entrambe le squadre destinate al pari, è Cutrone l’ultimo ad arrendersi e trovare la rete della vittoria che rilancia le ambizioni di Gattuso e compari e fa crollare quelle di una Roma in difficoltà.

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