Dentro-fuori: il mercato estivo della Roma

Alice Dionisi – Nel giorno dell’ufficialità del closing, con il passaggio di proprietà dalle mani di James Pallotta a quelle di Dan Friedkin, Pedro è arrivato nella Capitale, pronto a sottoporsi alle visite mediche e iniziare la sua avventura con la Roma. La nuova era inizia con la presentazione del calciatore spagnolo, arrivato a titolo gratuito dopo aver trascorso le ultime cinque stagioni nel Chelsea. La sessione di mercato è stata gestita dall’amministratore delegato Guido Fienga e dal dirigente Morgan De Sanctis, in attesa di scoprire quale sarà il profilo che i Friedkin riterranno più adatto per ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Acquistato dall’Hellas Verona Marash Kumbulla, in prestito biennale fino al 2022 con obbligo di riscatto fissato a 22 milioni. Nell’operazione che ha portato il difensore nella Capitale, conteso anche da Lazio e Inter, la Roma ha pattuito con i gialloblù anche la cessione a titolo temporaneo biennale di Mert Cetin e i due baby Matteo Cancellieri e Aboudramane Diaby. In attacco arriva Borja Mayoral: prestito biennale anche per lo spagnolo, proveniente dal Real Madrid. Ai blancos 2 milioni per il prestito, l’accordo prevede il diritto di riscatto fissato a 15 milioni qualora avvenga nel corso della prima stagione sportiva, 20 milioni se nel corso della seconda. Tornano a titolo definitivo nella Capitale anche due grandi protagonisti della scorsa stagione: Chris Smalling è stato acquistato dal Manchester United, a seguito di una trattativa durata tutta l’estate, mentre Mkhitaryan ha rescisso il contratto che lo legava all’Arsenal per potersi stabilire alla Roma in maniera definitiva. Per il ritorno del difensore inglese in giallorosso, il club verserà nelle casse dello United 15 milioni di euro. Dopo il mancato riscatto da parte del Lipsia, Patrik Schick torna in Bundesliga: l’attaccante ceco è stato ceduto a titolo definitivo al Bayer Leverkusen per 26.5 milioni di euro. Definitive le cessioni di Maxime Gonalons al Granada e di Gregoire Defrel al Sassuolo, dopo il verificarsi delle condizioni pattuite nei prestiti dei due giocatori la scorsa stagione. Ceduto Aleksandar Kolarov all’Inter di Antonio Conte, ai giallorossi andranno 1.5 milioni più un eventuale bonus di 0.5 milioni. Alessandro Florenzi va in prestito al Paris Saint-Germain, con diritto di riscatto per il club francese. In prestito anche Cengiz Under, che debutterà in Premier League con il Leicester.

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Dzeko-Milik in stand-by e intanto arriva Kumbulla

Alice Dionisi – Il “sì” di Arkadiusz Milik alla Roma sblocca anche Edin Dzeko in ottica Juventus. Da Trigoria è stata decisiva la chiamata del tecnico Fonseca all’attaccante polacco, che lo ha persuaso a scegliere il trasferimento nella Capitale, promettendogli “Sei il nostro numero 9 ideale”. Mancano ancora da limare gli ultimi dettagli tra Milik e il Napoli. De Laurentiis non vuole rinunciare alla multa relativa all’ammutinamento dei giocatori partenopei dopo Napoli-Salisburgo in Champions League (quando non vollero tornare a Castelvolturno per il ritiro), ma ci sarebbero anche degli stipendi in arretrato da pagare. Il polacco ha svolto la prima parte delle visite mediche all’estero, in Austria, dove alcuni giorni fa è stato operato anche Nicolò Zaniolo. Il costo totale dell’operazione sarà di 27 milioni, suddivisi in prestito (3 milioni), riscatto obbligatorio (15) e bonus (9), mentre il calciatore percepirà uno stipendio da 4.8 milioni netti a stagione. La Roma attende Milik prima di poter dare il via libera alle visite di rito di Dzeko con la Juventus. Il costo dell’operazione che porterà il bosniaco alla corte di Pirlo è di 15 milioni, con un contratto da 7.5 milioni netti a stagione per due anni. I giallorossi così facendo non si libereranno solo dell’ingaggio -pesante- del numero 9, ma potranno mettere a bilancio anche una plusvalenza da 12.5 milioni. In attesa che Milik e Napoli risolvano le loro querelle, la Roma accoglie Marash Kumbulla nella Capitale: al Verona vanno in prestito Cetin, Diaby e Cancellieri. Prestito biennale per il difensore, con riscatto fissato a 13.5 milioni più 3.5 di bonus. Cengiz Under invece andrà in prestito al Leicester: alla Roma 3 milioni per il prestito, con il diritto di riscatto (e non obbligo, come inizialmente pattuito) fissato a 24 milioni. Resta in una situazione di stallo la trattativa con il Manchester United per il ritorno di Chris Smalling a Roma.

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Pedro e il palmarès da sogno: “Ci auguriamo che possa ampliare il suo curriculum con la Roma”

Alice Dionisi – È finalmente arrivata l’ufficialità, Pedro è un nuovo giocatore della Roma. Il calciatore spagnolo, svincolato, ha firmato un contratto con il club giallorosso fino al 2023 dopo aver trascorso le ultime cinque stagioni al Chelsea. Il neoacquisto della Roma, sbarcato nella Capitale già la scorsa settimana, è il primo della nuova società targata Friedkin. I giallorossi dovranno ancora attendere per vederlo in campo, poiché lo spagnolo dovrà prima sottoporsi al percorso di fisioterapia in seguito all’infortunio alla spalla rimediato nella finale di FA Cup disputata con i Blues contro l’Arsenal.

Un palmarès da capogiro quello di “Pedrito”: 25 titoli totali, 3 Champions League vinte con il Barcellona, 3 Supercoppe UEFA (sempre con i blaugrana), 2 Mondiali per club, una Europa League con il Chelsea. Cinque volte vincitore del campionato spagnolo, una Premier League, una Coppa d’Inghilterra, 3 Coppe di Spagna e 4 Supercoppe spagnole. Un Mondiale e un Europeo vinti con la nazionale spagnola. L’amministratore delegato della Roma, Guido Fienga, si augura che Pedro possa aggiungere un’altra casella alla voce trofei, indossando la maglia giallorossa: “È per noi un privilegio poter accogliere nella famiglia giallorossa un calciatore del suo spessore. L’augurio che rivolgiamo a lui e a noi stessi è che possa ampliare con l’AS Roma il suo straordinario curriculum di successi”.

A 17 anni inizia a giocare nelle giovanili del Barcellona, per poi debuttare in prima squadra quattro anni dopo, a gennaio del 2008. Nel 2015 passa al Chelsea per 27 milioni di euro (più tre di bonus), dopo aver collezionato 321 presenze, 99 gol e 20 trofei in Spagna. Va a segno nel suo esordio in Premier League, nel match vinto 3-2 contro il West Bromwich. Con i blues conquista l’Europa League nella stagione 2018/2019, trovando il gol nella finale contro l’Arsenal e aggiungendo l’ultimo tassello mancante alla sua bacheca trofei. Nonostante abbia già ottenuto tutto quello che un calciatore possa ottenere nella sua carriera, Pedro non è ancora sazio: “Come prima cosa, quando arrivi in ​​un nuovo club vuoi vincere ancora. Capisco che sia difficile, ma questo è l’obiettivo. La mia ambizione è sempre molto alta e una volta arrivato qui il mio obiettivo deve essere quello di voler vincere con la Roma, assieme a tutto lo staff. Vincere un trofeo è possibile e capisco che rappresenti una grande sfida per la squadra e per tutti.

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Mercato Roma, tripletta in entrata

Alice Dionisi – Ha inizio l’avventura romana del nuovo acquisto scelto dal ds giallorosso Petrachi per rinforzare la rosa della Roma. Il brasiliano Roger Ibanez è sbarcato nella Capitale e ha svolto le consuete visite mediche nella clinica di Villa Stuart, prima di firmare il contratto con il club. Il difensore arriva in prestito gratuito dall’Atalanta, dove ha collezionato appena 2 presenze in un anno, per 18 mesi, fino a giugno 2021. Il suo riscatto è fissato a 8 milioni di euro, con pagamento variabile in base al raggiungimento di determinati obiettivi. Inoltre la Roma si impegna a riconoscere ai bergamaschi il 10% del prezzo di cessione qualora essa avvenga entro giugno 2024, o di un milione più il 10% se dopo tale data.

Concluso il capitolo difesa, Petrachi si è mosso anche a centrocampo: Gonzalo Villar del Fraile, classe 1998, proveniente dall’Elche (Segunda División), è atteso a Roma in giornata, per poi svolgere le visite mediche domani. Il mercato dei giallorossi rimane in terra spagnola, perché continuano i contatti con il Barcellona per Carlez Perez. A Trigoria attendono la risposta del club catalano dopo il summit: la Roma ha offerto 15 milioni per l’esterno d’attacco, ma non intende concedere ai blaugrana il diritto di recompra. Non solo arrivi, ma anche partenze: Mirko Antonucci andrà in prestito secco per sei mesi al Vitoria Setubal, in Portogallo.

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Spinazzola, andata e ritorno

Alice Dionisi – Antonello Venditti cantava “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Così ha fatto Leonardo Spinazzola, partito il 15 gennaio in direzione Milano per svolgere le visite mediche prima di poter firmare con l’Inter. Antonio Conte ha richiesto che il terzino svolgesse un ulteriore test di condizione ad Appiano Gentile, dopo quelli di rito già previsti, ma la Roma ha negato il permesso al suo calciatore. È saltato lo scambio con i nerazzurri anche a causa del mancato accordo sui termini del prestito, costringendo Politano a rinunciare al suo sogno di tornare nella Capitale. Il danno d’immagine procurato a Spinazzola (ritenuto idoneo dal Coni) potrebbe spingere i giallorossi a fare causa all’Inter. Il terzino ha così fatto ritorno a Roma, dopo un’avventura durata appena due giorni, ed è già pronto per tornare ad allenarsi a Trigoria. “Deluso? Penso solo a domenica e al Genoa” ha dichiarato il calciatore, che cercherà la rivincita sul campo del Marassi. Tiene banco la questione legata alle foto ritraenti Politano nella clinica di Villa Stuart con la sciarpa della Roma, scattate prima della firma sul contratto. Il direttore generale dell’Inter Beppe Marotta lancia una frecciatina al club capitolino: “Non dipende dalla nostra gestione, Spinazzola non ha fatto nessuna foto con noi”. Amareggiato Matteo Politano, su cui adesso si è fatto avanti il Napoli. Il calciatore, classe 1993, è cresciuto nelle giovanili della Roma e avrebbe voluto fare ritorno nella sua squadra del cuore, ma le tensioni tra i due club per le questioni legate a Spinazzola lo hanno costretto a tornare a Milano. “Nella sua testa era già a Roma– ha dichiarato il tecnico nerazzurro Conte in conferenza stampa, in vista del match contro il Lecce- e voleva restare. C’è ancora tempo per trovare una soluzione. Io ho fatto una scelta tecnica”.

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Roma, acquisti e cessioni: il calciomercato dei giallorossi

Alice Dionisi – Suona la campanella che segna la fine della sessione estiva di calciomercato. La Roma del nuovo tecnico Fonseca e del direttore sportivo Gianluca Petrachi si è resa protagonista di molte operazioni, sia in entrata che in uscita.

Spiccano, tra i nomi dei calciatori sbarcati nella Capitale, quelli di Chris Smalling e Henrikh Mkhitaryan, rispettivamente dal Manchester United e dall’Arsenal. Con i Red Devils è stato trovato l’accordo per il prestito secco del difensore inglese, con un corrispettivo fisso di tre milioni di euro, così come anche il prestito di Mkhitaryan, al quale va aggiunto un corrispettivo variabile di 0.1 milioni di euro al raggiungimento di determinati obiettivi. Il vice-Dzeko sarà invece Nikola Kalinic. Il calciatore croato arriva dall’Atletico Madrid a titolo temporaneo: prestito di 2 milioni per un anno, con diritto di riscatto fissato a 9 milioni di euro. Dalla Premier League, sponda Chelsea, arriva anche Davide Zappacosta. Il terzino sbarca a Roma in prestito gratuito fino a gennaio 2020, ma con l’opzione per l’estensione fino a giugno. In difesa spazio anche a Gianluca Mancini, in arrivo dall’Atalanta in prestito per 2 milioni di euro, con obbligo di riscatto a 13 milioni, più un bonus variabile fino ad un massimo di 8 milioni. Nello scambio con la Juventus che ha portato Luca Pellegrini a Torino (valutato 22 milioni di euro), nella Capitale è arrivato anche Leonardo Spinazzola, a titolo definitivo, per 29.5 milioni di euro, pagabili in tre esercizi. Dalla Fiorentina arriva anche Jordan Veretout, che ha firmato con il club un contratto fino al 2024. Il francese arriva in prestito (1 milione) più obbligo di riscatto (16 milioni di euro), più bonus fino ad un massimo di 2 milioni. Dal Betis Siviglia arriva il nuovo portiere: Pau Lopez ha firmato con la Roma fino al 2025, costo dell’operazione 23.5 milioni di euro. La cessione di Kostas Manolas al Napoli (36 milioni di euro) è legata invece all’arrivo di Amadou Diawara in giallorosso: il guineano ha firmato un contratto quinquennale con il club, ai partenopei vanno 21 milioni. Chiude la lista degli acquisti Mert Cetin, difensore acquistato dal Gençlerbirliği per 3 milioni di euro. Al club turco il 10% del futuro prezzo di cessione eccedente i 5 milioni di euro.

Il ds Petrachi è riuscito a piazzare molti degli esuberi presenti a Trigoria al suo arrivo, a partire da Patrik Schik, ceduto in prestito al Lipsia per un anno, a fronte di un corrispettivo fisso di 3.5 milioni e un bonus di 0.5 milioni legati al raggiungimento di determinati obiettivi. Rimarranno in Serie A Defrel (in prestito al Sassuolo per 3 milioni, con obbligo di riscatto fissato a 9 milioni di euro) e Robin Olsen (in prestito al Cagliari). Stephan El Shaarawy è invece un nuovo giocatore dello Shanghai Greenland Shenhua FC: il club cinese ha versato nelle casse della Roma 16 milioni di euro per il classe 1992. Maxime Gonalons al Granada in prestito a titolo gratuito, con obbligo di riscatto fissato a 4 milioni di euro. Il Galatasaray invece è la meta scelta da Steven Nzonzi per il suo prestito, qualora il club turco lo riscattasse entro il 30 giugno 2020, il costo d’acquisto sarà di 16 milioni di euro, se esercitato invece entro il 30 giugno 2021 sarà di 13 milioni di euro. Ante Coric in prestito all’Almeria per 0.4 milioni di euro, con diritto di riscatto a 6 milioni. Gerson è stato invece ceduto a titolo definitivo al Flamengo per 11.8 milioni di euro: alla Roma rimarrà il 10% del prezzo di cessione qualora eccedesse il corrispettivo d’acquisto. Ezequiel Ponce è invece un nuovo giocatore dello Spartak Mosca: ai giallorossi 3 milioni di euro più 3 di bonus.

Alice Dionisi

 

 

Identikit: Chris Smalling, il muro inglese

Alice Dionisi – Gianluca Petrachi mette a segno un altro colpo per la Roma: è Chris Smalling, difensore in arrivo dal Manchester United in prestito per 3 milioni di euro fino a giugno 2020.

Classe 1989, ha trascorso le ultime nove stagioni vestendo la maglia dei Red Devils, collezionando 323 presenze totali. 194 cm per 81 kg, è un centrale difensivo dentro che però all’occasione può essere impiegato anche come terzino sinistro. Dopo le giovanili nel Milwall, nel 2006 inizia la sua carriera professionistica nel Maidstone United, per poi venir acquistato nel 2008 da Fulham, dove esordisce per la prima volta in Premier League nell’ultima gara della stagione, mentre l’anno successivo fa anche la prima apparizione in Europa League. Nel mercato di riparazione a gennaio 2010 viene acquistato dal Manchester United per 8 milioni di euro, ma rimane in prestito al Fulham fino al termine della stagione. Nella stagione successiva i Red Devils si laureano campioni d’Inghilterra e Smalling conquista il primo titolo della sua carriera. Nella stagione 2012-2013 replicheranno, vincendo per la seconda volta il campionato inglese. Nel corso dei suoi 9 anni all’Old Trafford, il difensore vince quattro volte la Community Shield, ma può vantare anche una Coppa d’Inghilterra e una Coppa di Lega Inglese. In ambito internazionale, nella stagione 2016-2017 conquista anche l’Europa League sotto la guida di José Mourinho.

Siamo contenti di aver portato alla Roma un calciatore con l’esperienza internazionale di Smalling”, ha dichiarato infatti il direttore sportivo della Roma Gianluca Petrachi, “Siamo certi che sarà utile alla crescita della squadra e a quella dei ragazzi che si confronteranno con lui”.

Chris Smalling è un convinto sostenitore del veganismo e ritiene che si possa recuperare meglio da un infortunio grazie all’assenza della carne, pesce, uova e latticini. In giallorosso ha scelto di vestire la maglia numero 6, un’eredità pesante in casa Roma. “Sono molto contento di essere qui e lo sono stato non appena ho saputo dell’interesse della Roma e della possibilità di fare un’esperienza con una grande squadra, con grandi ambizioni”, ha dichiarato l’inglese, “era quello di cui avevo bisogno e sono fortunato a essere qui”.

Alice Dionisi

Mancini e Veretout, chi sono i due nuovi acquisti della Roma

Alice Dionisi – Nell’arco di un paio di giorni la Roma ha ufficializzato due nuovi giocatori. Gianluca Mancini arriva in prestito dall’Atalanta per 2 milioni di euro, con diritto di riscatto fissato a 13 milioni (più un bonus di 8). Jordan Veretout arriva invece in prestito dalla Fiorentina (1 milione) più obbligo di riscatto (16 milioni) e bonus (fino ad un massimo di 2 milioni).

MANCINI

Gianluca Mancini, classe 1996, nasce a Pontedera e cresce nel settore giovanile della Fiorentina, dove si fa notare anche dal tecnico Montella, che lo schiera titolare per alcune amichevoli, senza però mai utilizzarlo in partite ufficiali. A luglio del 2015 viene ceduto in prestito in Serie B al Perugia, che lo riscatta al termine della stagione. A gennaio del 2017 il difensore viene acquistato dall’Atalanta, che però lo lascia in prestito al Perugia fino al termine della competizione. Nel corso delle due stagioni a Bergamo colleziona 48 presenze e 7 reti, partecipando nella storica qualificazione alla Champions League dei nerazzurri. “Essere un giocatore di un club prestigioso come la Roma è un motivo d’orgoglio e ripaga dei tanti sacrifici fatti da quando ho iniziato a giocare a calcio” ha dichiarato il difensore ai canali ufficiali della Roma, in occasione del suo annuncio, “non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”.

VERETOUT

Jordan Veretout inizia la sua carriera da calciatore nelle giovanili del Nantes, dove scala posizioni fino al suo esordio con la prima squadra nel 2011. Rimane nel club francese fino al 2015, prima di essere ceduto in Premier League all’Aston Villa. Nella stagione successiva fa il ritorno in Ligue 1, passando in prestito al Saint-Etienne. Nell’estate del 2017 la Fiorentina lo acquista in prestito con obbligo di riscatto a 17 milioni (un milione in meno di quanto lo ha pagato la Roma), dove colleziona 15 reti e 4 assist in 75 presenze. “Sono molto felice di giocare in questo grande Club, con grandi giocatori” ha dichiarato Veretout nel giorno del suo annuncio alla Roma. “Avrò l’occasione e la fortuna di condividere questa esperienza con grandi compagni di squadra”.

Alice Dionisi

Roma, prende quota Mihajlovic: Fonseca, Gattuso e De Zerbi le alternative

Gianluca Notari – Sembra non avere fine il caos all’interno del mondo Roma: dopo il campionato fallimentare, il burrascoso addio di Daniele De Rossi alla maglia giallorossa e l’articolo di ieri del quotidiano La Repubblica – che ha proiettato più ombre che luci sul dietro le quinte della società di Pallotta -, tiene banco il rebus legato al prossimo allenatore. Claudio Ranieri ha salutato insieme al suo capitano domenica scorsa nella partita contro il Parma, ma il suo successore deve ancora essere nominato: sfumati Antonio Conte – ufficiale da stamattina il suo approdo all’Inter – prima e Gian Piero Gasperini poi, la rosa dei nomi papabili si fa sempre più stretta.

MIHAJLOVIC – Il nome che più ha preso quota nelle ultime ore è quello di Sinisa Mihajlovic. Accostato anche alla prestigiosa panchina della Juventus, l’attuale tecnico del Bologna sarebbe un profilo che non farebbe contenti i tifosi giallorossi per diversi motivi: oltre al suo passato da laziale – e presente, vista la sua presenza sugli spalti dell’Olimpico in occasione della finale di Coppa Italia tra biancocelesti e Atalanta – il serbo non è considerato dai più un tecnico all’altezza di un palcoscenico come quello della Roma. Seppure reduce da un ottima stagione che lo ha visto portare in salvo il Bologna dopo la negativa esperienza con Pippo Inzaghi, Mihajlovic ha sempre allenato in contesti più o meno provinciali, fatto eccezione per un anno e mezzo sulla panchina della Nazionale serba – esperienza terminata con la mancata qualificazione ai Mondiali del 2014 – e una stagione neanche terminata sulla panchina del Milan, dove venne esonerato e sostituito da Cristian Brocchi.

FONSECA, GATTUSO E DE ZERBI – Questi i nomi che fanno da contraltare a quello di Mihajlovic. Uomini con tre idee di calcio differenti tra loro, accomunati però dalla giovane età e dall’ambizione. Il primo, Paulo Fonseca, ha incontrato la Roma lo scorso anno, agli ottavi di Champions League: un piede di Bruno Peres ed un gran gol di Dzeko gli sono costati l’eliminazione, ma il suo Shakhtar Donetsk impressionò tutti, Pep Guardiola compreso, che si spese a mezzo stampa elogiando il portoghese. Il suo è un calcio dinamico improntato su un possesso palla massiccio e sul recupero palla veloce. Non un dogmatico, ma il suo è un sistema impegnativo, che richiede tanto lavoro, ma forse anche il più adatto ad una squadra che si appresta ad avere una rosa con molti giocatori giovani. Simile a lui, anche se con meno esperienza, è il profilo di Roberto De Zerbi: ovunque è andato ha fatto bene, anche se come detto le esperienze fino ad ora sono state poche. Un vantaggio rispetto al collega lusitano sarebbe quello di conoscere già la Serie A e il calcio italiano, caratteristica discretamente importante visti i tanti italiani presenti in squadra. Infine, un po’ più in ombra rispetto agli altri, c’è Rino Gattuso: fresco di divorzio con il Milan, l’allenatore calabrese ha dimostrato quest’anno un temperamento ed un umiltà che gli hanno permesso di lottare per i primi posti in classifica con squadre certamente più attrezzate del Milan di quest’anno come Napoli e Inter. Il suo però non è un profilo che entusiasma all’interno degli uffici di Viale Tolstoj, anche se avere uno sponsor come Francesco Totti può sempre tornare utile.

Gianluca Notari

Roma, sfuma anche Gasperini: tutte le alternative per la panchina giallorossa

Gianluca Notari – Solo qualche giorno fa l’arrivo di Giampiero Gasperini sulla panchina della Roma sembrava cosa fatta. Ieri, invece, è arrivata la doccia gelata per i dirigenti giallorossi: l’incontro con il presidente Percassi è stato molto positivo e Gasperini è pronto a firmare oggi un rinnovo di contratto che lo legherà all’Atalanta fino al 2022. La Roma, dal canto suo, dovrà ora ricominciare la ricerca dell’allenatore per la prossima stagione, scandagliando al meglio il mercato e individuando il profilo giusto per ripartire dopo un’annata da dimenticare.

SARRI IN POLE – Il primo candidato rimane Maurizio Sarri. L’attuale tecnico del Chelsea è certamente la prima scelta dei dirigenti giallorossi, considerata anche la sua amicizia con Franco Baldini, consigliere personale di James Pallotta. Stasera Sarri giocherà la finale di Europa League a Baku contro l’Arsenal, dopodiché dovrà capire il suo futuro: se non fosse confermato da Abramovich e se la Juventus decidesse di non puntare su di lui, ecco che a questo punto la Roma diverrebbe un’opportunità concreta. Per quanto riguarda i costi non ci dovrebbero essere problemi: se i giallorossi avevano provato a prendere Antonio Conte, allora potranno pagare serenamente anche l’ingaggio di Sarri, inferiore rispetto a quello dell’ex Juventus.

Un altro nome che a Trigoria metterebbe d’accordo tutti è quello di Massimiliano Allegri: il suo nome era già stato molto vicino alla Roma, tanto che qualcuno parla addirittura di un contratto firmato tra le parti e nascosto poi in qualche cassetto. In ogni caso, Allegri è un allenatore che farebbe contenti i tifosi in quanto top, ma il suo approdo alla Roma sembra complicato anche da possibili inserimenti del Milan.
A proposito di Milan, un terzo profilo accostato a più riprese alla Roma è quello di Rino Gattuso: dimessosi dal club rossonero non più tardi di un paio di giorni fa, quest’anno ha lottato con due potenze come Inter e Napoli nonostante la sua rosa non fosse all’altezza delle due avversarie. Non è un allenatore che ama molto l’estetica, ma così come era in campo è un tecnico tosto e che bada al concreto. Può avere ancora delle pecche vista la poca esperienza, ma un progetto a medio-lungo termine potrebbe fare al caso suo.

ALTERNATIVE – Le alternative non sono poi molte. O meglio sono diverse, ma per un motivo o l’altro non sembra convincere a pieno i dirigenti capitolini. Un nome che potrebbe stuzzicare la fantasia dei tifosi è quello di Roberto De Zerbi: autore di un campionato rivelazione con il Sassuolo, il tecnico bresciano è un allenatore tatticamente preparatissimo. Il suo calcio è molto offensivo, fatto di possesso e superiorità numerica in zona palla, ma la poca esperienza accumulata finora lo rendono un profilo forse troppo acerbo. Ci sono poi i nomi di Giampaolo – anche lui già vicino ai giallorossi nelle stagioni passate -, Mihajlovic, Fonseca, Blanc e Benitez. Profili tra loro molto diversi con storie e curriculum più o meno importanti, ma che per svariati motivi non riescono a riscuotere il favore assoluto della piazza e ad accendere le speranze di una tifoseria fiaccata da una stagione molto negativa.
La ricerca dunque continua, ma il tempo non è tantissimo: se il Milan fosse confermato nelle coppe europee, la stagione della Roma inizierà il prossimo 25 luglio. Ai dirigenti della Roma serve un nome, e serve anche in fretta.

Gianluca Notari