Gianluca Notari – È il 2 maggio 2016, sono le ore 22.55 e si è appena conclusa Chelsea-Tottenham. Il 2 a 2 finale sancisce la fine del campionato, almeno per ciò che riguarda la lotta al titolo: il Leicester di Claudio Ranieri vince per la prima volta una storica Premier League. Per i giocatori delle Foxes la gioia è incontenibile, la stagione appena conclusa li consacra per sempre nella storia come i protagonisti della più incredibile delle avventure. Schmeichel, Huth e Morgan, Kante, Drinkwater, Okazaki, Vardy ma soprattutto lui: Riyad Mahrez, la vera stella di questa squadra.
Mahrez nasce il 21 febbraio del 1991 a Sarcelles, nell’Ile de France, da genitori algerini. Inizia la sua carriera nelle giovanili nella squadra della sua città, l’AAS Sarcelles, ma l’esordio tra i professionisti avviene con la squadra del Quimper. Successivamente, nel 2010 si trasferisce nella seconda squadra dell’AC Le Havre, entrando in pianta stabile in prima squadra dalla stagione 2011/2012. Nel gennaio del 2014 arriva la chiamata del Leicester, squadra di Championship che raggiunse la promozione in Premier League dopo un purgatorio di 10 anni, Mahrez successivamente racconterà che, alla prima chiamata delle Foxes, credeva si trattasse una squadra di rugby, ma superate le prime diffidenze accettò la proposta trasferendosi in Inghilterra. Mai scelta fu più azzeccata.
I primi sei mesi di Mahrez in Championship si chiudono con il bottino striminzito di 3 gol e 5 assist, ma al termine della stagione il club raggiunge la promozione in Premier League dopo 10 anni di purgatorio. Nel primo anno nella massima serie inglese l’algerino fatica ad imporsi: soltanto 3 gol e 4 assist nelle 32 gare stagionali, con il Leicester che riesce a salvarsi solamente alla fine del campionato grazie alla striscia di sette vittorie nelle ultime nove partite della stagione. Per motivi extra calcistici, e nonostante la salvezza raggiunta, il manager Nigel Pearson non viene confermato per la stagione successiva e a prendere il suo posto viene chiamato Claudio Ranieri, che torna in Inghilterra dopo l’esperienza con il Chelsea di 10 anni prima. Non lo sa ancora nessuno, ma questo è l’esatto momento in cui la storia prende una piega totalmente inaspettata. Dopo un’annata trionfale, il Leicester City vince la prima Premier League della sua storia: Mahrez e Vardy compongono un tandem da sogno, con l’algerino che strappa applausi e consensi in ogni stadio che lo vede protagonista. Il fantasista conclude la sua stagione con 18 reti e 10 assist, viene poi nominato calciatore africano dell’anno e arriva settimo nella classifica del Pallone d’oro 2016.
La stagione successiva rimane a Leicester per giocare la Champions League, ma a fine anno la sensazione è che ormai la sua dimensione sia un’altra. Monchi lo ha capito prima di tutti e sembra determinato ad assicurarsi l’attaccante nord africano per rimpiazzare Salah, volato a Liverpool. La richiesta delle Foxes sembra essere di 40 milioni di euro: una cifra importante, difficilmente raggiungibile per i parametri della Roma. Ma forse è arrivato il momento di osare per provare finalmente a vincere: per eventuali consigli, chiedere a Mahrez.
Gianluca Notari