Calciomercato Roma, gli obiettivi per il centrocampo

Gianluca Notari – Lo shopping compulsivo di Monchi non sembra volersi fermare: sono già tante lo operazioni dello spagnolo sia in entrata che in uscita ma, come confermato in settimana dal presidente James Pallotta (“Monchi ha fatto una buona campagna acquisti, e non abbiamo ancora finito. I soldi della cessione di Alisson ci danno la possibilità di rinforzare almeno un altro paio di ruoli. Io, Monchi e Baldini abbiamo parlato per più di un’ora riguardo alcuni di giocatori in diversi ruoli“), le sorprese non sono finite. In particolare, il direttore sportivo sembra essersi concentrato su due diversi profili.

TONALI – Il primo di questi è Sandro Tonali, regista classe 2000 del Brescia. Tonali sembra essere un profilo perfetto per il tipo di mercato della Roma: un giocatore di assoluta qualità, giovane e che costa ancora relativamente poco. Tornando a parlare di Tonali, a prima offerta dei giallorossi è infatti di 10 milioni di euro: probabilmente non basteranno, ma la sensazione è che i capitolini stiano tentando di bruciare la concorrenza di Inter e Juventus. A conferma dell’interesse della Roma, sono anche arrivate le parole di Roberto La Florio, agente del giocatore: “Sì, la Roma lo ha cercato, si è fatta avanti direttamente con il Brescia. Ci sono delle situazioni in ballo, vediamo cosa deciderà il presidente Cellino. Nel calciomercato può succedere di tutto. Tonali comunque è molto tranquillo e felice al Brescia“. La candidatura del centrocampista del Brescia sarebbe ulteriormente rilanciata soprattutto nel caso in cui Monchi decidesse di privarsi di Maxime Gonalons: il francese nella sua prima stagione in Serie A non ha convinto ed Eusebio Di Francesco sembra volerlo scaricare. Su di lui sono vigili l’Everton e il Crystal Palace, ma al momento non c’è nulla di concreto.

NZONZI – Un altro nome, sempre per il ruolo di centrocampista centrale, è quello di Steven Nzonzi del Siviglia. Il suo è un profilo totalmente diverso da quello di Tonali: Nzonzi, 12 anni più grande del centrocampista del Brescia, si è infatti appena laureato Campione del Mondo con la maglia della Francia e il suo cartellino costa certamente di più di quello di Tonali. Tuttavia, non è escluso che Monchi possa fare un tentativo per provare a riacquistare un giocatore che lui stesso aveva portato al Siviglia negli anni scorsi. Le cifre dell’operazione si aggirano attorno ai 30 milioni di euro, forse qualcosina in più, anche se ciò che spaventa maggiormente la dirigenza giallorossa è l’ingaggio che dovrebbe garantire al giocatore, non meno di 4 milioni a stagione. Tanti, forse, ma Nzonzi sarebbe un assoluto valore aggiunto nella rosa della Roma, garantendo anche quella dose di esperienza che i tanti giovani presenti in squadra potrebbero non avere.

ALTERNATIVE – Non solo Tonali e Nzonzi, anche se questi due restano i nomi più caldi in orbita Roma. Le alternative sono diverse: su tutti, Nicolò Barella del Cagliari, già accostato ai giallorossi nella sessione di mercato invernale. Il giocatore piace molto dalle parti di Trigoria, ma il prezzo di 50 milioni fissato dal club sardo ha allontanato anche i più temerari. Altri due nomi annotati sul taccuino di Monchi sono quelli di Tanguy Ndombele del Lione ed Hector Herrera del Porto, ma anche qui le alte valutazioni dei rispettivi cartellini potrebbero costringere il direttore sportivo a guardare altrove.

Gianluca Notari

Calciomercato Juventus, ufficiale l’acquisto di Ronaldo: colpo da 112 milioni

Gianluca Notari – Quello di Cristiano Ronaldo era un sogno a cui in pochi avevano creduto. Eppure, da ieri, il sogno è diventato realtà: CR7 è un ufficialmente un nuovo giocatore della Juventus. Artefice di tutta l’operazione è stato il potentissimo agente FIFA Jorge Mendes: dopo l’acquisto di Cancelo e ora quello di Ronaldo, il manager portoghese si è aperto un importante canale di contatto con uno dei più grandi club al mondo, sinergia che potrebbe fare la fortuna di tutte le parti coinvolte in causa. Lo sa bene Andrea Agnelli, presidente del club bianconero: appena fiutato l’affare, il patron si è messo in volo per la Grecia e raggiungendo Costa Navarino, l’isola in cui Mendes e CR7 stavano passando le vacanze. Accordo fatto, brindisi di rito e il portoghese che potrebbe sbarcare in Italia già domani per le visite mediche a la firma sul contratto.

La cifra complessiva sborsata dai bianconeri per l’acquisto di Ronaldo è di 112 milioni di euro, così divisi: 100 al Real Madrid, pagabili in due tranche, più 12 milioni di oneri accessori accessori previsti dalla FIFA. L’asso portoghese ha firmato un contratto fino al 2022, con uno stipendio che, anche se non c’è ancora nessuna cifra ufficiale, dovrebbe ammontare a 31 milioni di euro a stagione. Una vera e propria rivoluzione quindi in casa Juventus, che con l’acquisto di Ronaldo dà una dimostrazione di forza incredibile per puntare dritta alla conquista della Champions League, diventata ormai un’ossessione nei dintorni della Continassa. Fino allo scorso anno la Juve ci è arrivata vicina, perdendo però entrambe le finali conquistate da Allegri.
Adesso la musica è cambiata: Cristiano Ronaldo è un nuovo giocatore della Juventus, e con lui non c’è obiettivo che non possa essere raggiunto.

Gianluca Notari

 

Clamoroso: la Juventus ci prova per Cristiano Ronaldo. Affare possibile!

(Keivan Karimi) – Quella che sembrava la classica boutade estiva di mercato potrebbe clamorosamente trasformarsi in una trattativa seria e concreta. La Juventus sogna il colpo della vita, ovvero l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, colui che assieme a Leo Messi e Neymar è considerato non solo uno dei calciatori più forti al mondo, ma anche tra i talenti più iconici e seguiti di sempre.

Il programma tv spagnolo Jugones ha spiegato oggi i motivi per cui il passaggio di CR7 alla Juve non sembra essere così assurdo: Ronaldo avrebbe ormai rotto con il patron del Real Madrid, il vulcanico Florentino Perez, già dopo le dichiarazioni su un presunto addio annunciate dopo la finale di Champions League. La volontà del numero 7 madrileno di cambiare aria è dunque ormai nota ed un’esperienza italiana lo stuzzica non poco. Addirittura il Real sarebbe pronto ad accettare l’offerta da 100 milioni della Juventus per il suo campione ormai 33enne, per poi reinvestire tutto sull’assalto a Neymar. Ovvio che i costi dell’ingaggio di Ronaldo sarebbero poi davvero enormi per il club di Vinovo, ma tale operazione frutterebbe un guadagno sul merchandising indescrivibile. Ed il sogno di riportare la Champions a Torino potrebbe diventare realtà.

 

Javier Pastore, il lungo cammino da Cordoba a Roma

Simone Burioni – Con un ritardo di circa venti minuti, alle ore 18.05 di ieri Javier Pastore è atterrato all’aeroporto di Ciampino. Sorridente e con i capelli legati, l’argentino ha posato per le classiche foto di rito con la sciarpa giallorossa e si è concesso per autografi e selfie insieme ai tifosi presenti per accoglierlo. Nei giorni in cui si è concretizzata la dolorosa cessione di Radja Nainggolan all’Inter, El Flaco promette di raccogliere l’impegnativa eredità del belga.

Pastore nasce a Cordoba, Argentina, nel giugno del 1989. Muove i suoi primi passi nel Talleres, squadra locale militante nella Primera Divisiòn argentina, prima di trasferirsi all’Huracàn nel 2008. Il costo dell’operazione fu di 500 mila euro, anche se inizialmente il presidente del club di Buenos Aires non aveva tutto quel denaro: innamoratosi del trequartista, chiese un prestito ad una holding che di fatto rimase in possesso del cartellino di Pastore fino a fine stagione, quando il trequartista si trasferì a Palermo. Da qui parte il lento e inesorabile cammino del Flaco: a forza di passi doppi e giocate di classe Pastore arriva in Europa, facendo sborsare a Zamparini la cifra di 6,5 milioni di euro, rappresentando così uno degli acquisti più esosi nella storia del club rosanero. Quella siciliana, nel 2009, è una realtà giovane, dinamica, piena di talento e di contraddizioni, specchio della gestione Zamparini e della mente vulcanica di Walter Sabatini, deus ex machina dell’operazione Pastore. In coppia con Edinson Cavani prima e con Abel Hernàndez poi, nelle stagioni passate in Italia l’argentino fa spellare le mani ai tifosi di tutti gli stadi che lo vedono protagonista. Il suo talento non sfugge ai direttori sportivi dei top club europei e così, dopo appena due anni, l’argentino prende il volo per Parigi.

43 milioni di euro spesi dal Paris Saint-Germain hanno rappresentato per anni il più grande investimento nella storia della Ligue 1, record naturalmente frantumato dall’acquisto schock di Neymar per la bellezza di 222 milioni. Pastore fa parte della prima era degli investimenti da parte della nuova proprietà del PSG: sotto la Tour Eiffel l’argentino ritroverà i compagni di squadra ai tempi di Palermo Cavani e Sirigu, insieme ai quali farà man bassa di trofei: 5 campionati, 5 Coppe di Lega, 5 Supercoppe di Francia e 4 Coppe di Francia.
Gli anni passati in Francia sono stati in totale sette, ma nell’ultima stagione l’argentino ha trovato via via sempre meno spazio, complici naturalmente gli acquisti di fuoriclasse assoluti come Neymar, Mpabbé, Di Maria e Draxler.
Così El Flaco fa fagotto e riprende il suo cammino: Pastore torna finalmente in Italia, ma stavolta si è fermato a Roma. Per assicurarselo, i capitolini hanno versato 18 milioni nelle tasche del PSG, e firmato un accordo con l’argentino da 3,5 milioni di euro per tre anni.
I tifosi giallorossi sognano le sue giocate, e c’è qualcuno che già vorrebbe dargli la maglia numero 10, ma per questo la camminata è ancora lunga.

Simone Burioni

Calciomercato Roma, il punto sugli obiettivi: Kluivert in dirittura d’arrivo, Ziyech quasi

Gianluca Notari – Con quello di Bryan Cristante, sono già tre gli acquisti messi a segno dalla Roma. Dopo Marcano e Coric, il centrocampista ex Atalanta arriva a rinforzare un reparto già pieno di risorse. Troppe, forse: in quel reparto, infatti, non si escludono partenze, vista la concorrenza spietata che ci sarebbe se le cose rimanessero così e viste, soprattutto, le tante voci di mercato attorno ai giocatori giallorossi. Su tutti, i maggiori indiziati sarebbero Nainggolan e Strootman: dopo tante stagioni a Trigoria, se arrivasse la giusta offerta almeno uno dei due potrebbe salutare la Capitale. Oltre alle cessioni, però, sono diversi gli acquisti che Monchi sta provando a definire.

Come detto, per la Roma quello di Cristante è il terzo colpo in entrata dell’estate: per assicurarsi il centrocampista, la Roma verserà nelle casse dell’Atalanta ben 30 milioni di euro – prestito biennale da 5 milioni e obbligo di riscatto fissato a 25. Ma Monchi non è certo intenzionato a fermarsi: sembrano infatti vicini sia Justin Kluivert che Hakim Zyech, entrambi giocatori dell’Ajax. Per il primo – in scadenza di contratto nella prossima stagione – le cose sembrano praticamente fatte: nelle ultime ore l’account Twitter del club giallorosso ha postato un’immagine di Marcano, Coric e Cristante con alle spalle una quarta sagoma con una maschera da lupo indosso e con l’indice della mano alzato.

Questa posa, che come notato da molti followers sembra proprio quella di Kluivert nella sua classica esultanza, ha già scatenato l’entusiasmo di molti tifosi, ansiosi di vedere ufficializzato quello che rappresenterebbe un sicuro colpo in prospettiva futura.

Per Zyech, invece, le cose sono tutt’altro che definite, anche se negli ultimi giorni le parti si sono notevolmente avvicinate. La Roma, come spesso accade in questi casi, ha formulato un’offerta ufficiale all’Ajax forte del ‘‘ del giocatore. Classe 1993, nazionale marocchino, contratto in scadenza nel 2021, Ziyech sembra un profilo perfetto per la Roma di Eusebio Di Francesco: autore di 9 reti e ben 17 assist nell’ultima stagione, l’ex Twente è in grado di ricoprire sia il ruolo di mezzala sia quello di esterno destro nel tridente d’attacco, andando a coprire finalmente la casella rimasta vuota dopo l’addio di Salah la quale vede, al momento, il giovanissimo Cengiz Under come unico interprete di ruolo. La cifra offerta dai giallorossi sarebbe vicina ai 30 milioni di euro, ma probabilmente servirà uno sforzo maggiore per convincere i Lancieri a liberarsi del talento nordafricano.

Ziyech non è però l’unico profilo su cui si sono posate le attenzioni di Monchi. Sullo sfondo è infatti sempre presente il profilo di Domenico Berardi: che Di Francesco straveda per lui non è mai stato un mistero e le pretese del Sassuolo, dopo le ultime deludenti stagioni, si sono abbassate di molto rispetto ai 50 milioni richiesti fino a un paio di anni fa. La priorità rimane il marocchino, ma attenzione ai possibili sviluppi.

Un altro reparto da puntellare è invece quello della difesa: se al centro le cose sembrano esser state sistemate con l’arrivo di Ivan Marcano, sulla sinistra c’è bisogno di un sostituto che permetta a Kolarov di rifiatare. Per questo, come riportato alcuni giorni fa dal quotidiano Tuttosport, la Roma avrebbe messo gli occhi su Antonio Barreca. Sul terzino sinistro, classe 1995, avrebbero già chiesto informazioni la Fiorentina e il Monaco, ma i buoni rapporti tra il club giallorosso e il Torino potrebbero facilitare l’operazione qualora la Roma decidesse di affondare il colpo.

Gianluca Notari

 

Calciomercato Roma, il punto sulle cessioni: Nainggolan sul piede di partenza, Manolas resta

Gianluca Notari – Già tre i colpi messi a segno dalla Roma: dopo Marcano e Coric, un paio di giorni fa il club giallorosso ha ufficializzato attraverso i propri canali l’acquisto di Bryan Cristante. Per assicurarselo, il club capitolino sborserà 5 milioni di euro per il prestito biennale più 25 per l’obbligo di riscatto, per un totale di 30 milioni di euro. La Roma in questa sessione di mercato godrà di una posizione differente rispetto a quella degli scorsi anni: se nelle stagioni precedenti era costretta a cedere per esigenze di bilancio, i nuovi sponsor ed il cammino trionfante in Europa permetteranno a Pallotta e i suoi di cedere alle proprie condizioni. Insomma, eventuali operazioni in uscita saranno frutto di una scelta della società, ma è inevitabile che un paio di cessioni ci saranno. A tal proposito, gli indiziati principali a lasciare la Roma sono diversi: Florenzi, Nainggolan, Alisson, e Manolas.

FLORENZI – Nonostante l’affetto che lega le parti in causa, Florenzi e la Roma non riescono a trovare un accordo sul rinnovo di contratto. Da Trigoria trapela tranquillità, sottolineata anche dalla conclamata voglia di trattenere il laterale di Vitinia. Eppure, il contratto in scadenza il prossimo anno è ancora lì: per questo, alcuni club si sono già interessati alla situazione, su di tutti la Juventus, che già negli scorsi anni aveva chiesto informazioni sul classe ’91. La valutazione si aggira attorno ai 30 milioni, anche se il contratto in scadenza rappresenterebbe un ottimo voucher sconto.

NAINGGOLAN – È forse il caso a cui sono maggiormente interessati i tifosi giallorossi, ma è anche il più vicino ad una cessione. Il Guangzhou Evergrande di Fabio Cannavaro è fortemente interessato ed il belga ci starebbe pensando su. Anche qui, la cifra per una possibile partenza sarebbe vicina ai 30 milioni di euro, forse anche qualcosa in più. Il Guangzhou non è però l’unico club ad aver messo gli occhi sul centrocampista: non è un mistero che all’Inter il belga goda di ottima stima e, soprattutto, Luciano Spalletti farebbe di tutto per poterlo allenare nuovamente, memore della stagione di Nainggolan sotto la sua gestione.

ALISSON – Il brasiliano è il classico esempio di quando un giocatore diventa più forte del club in cui gioca. È una situazione ambigua, spesso inedita, dove tutte le parti in causa cercano di trarre il massimo profitto. Dopo la stagione di cui si è reso protagonista, la valutazione di Alisson è la più alta di tutta la rosa della Roma: al momento è uno dei migliori portieri al mondo, e la cifra di un’eventuale cessione dovrà essere congrua. Il problema è che i club che si sono fiondati su di lui non hanno di questi problemi: Real Madrid in primis, ma anche Chelsea e soprattutto Liverpool. A Trigoria sembrano essere arrivate offerte che oscillano tra i 50 e i 60 milioni di euro: per queste cifre i dirigenti giallorossi non aprono neanche la casella email, ma la sensazione è che nelle prossime settimane l’asticella possa alzarsi ancora.

MANOLAS – Un anno fa era stato praticamente ceduto allo Zenit, poi il ripensamento, la permanenza ed quest’anno una stagione da urlo, proprio come quello lanciato dopo il gol al Barcellona. Kostas Manolas, tra i giocatori elencati fino al momento, è l’unico che ha una clausola rescissoria sul contratto che lo lega alla Roma. La cifra è di 36 milioni di euro, ma lo scoglio più grande per eventuali pretendenti è quello di convincere il greco a partire. Sempre più dentro al progetto e con un campionato così alle spalle, il classe ’91 sembra voler giurare amore eterno ai colori giallorossi. Per lui si era parlato di Arsenal, pronta, a quanto sembra, a pagare i milioni della clausola. Ma come detto, Manolas si sente dentro al progetto come non mai ed è pronto a ricominciare un’altra stagione con la maglia della Roma addosso.

Gianluca Notari

Calciomercato Roma, ufficiale l’arrivo di Marcano. Svincolato, contratto fino al 2021

Gianluca Notari – Il calciomercato non è ancora ufficialmente iniziato, ma i movimenti tra i club sono già entrati nel vivo. La Roma, sempre molto attiva con il suo direttore sportivo Monchi, ha infatti già ufficializzato Ivan Marcano:Il Club rende noto di aver raggiunto con il difensore un accordo per le prossime tre stagioni sportive con rinnovo automatico, condizionato al verificarsi di determinate situazioni sportive, per un’ulteriore stagione“, si legge sul sito del club capitolino.

Marcano è cresciuto nel Racing Santander, per poi giocare in patria con Getafe e Villarreal. Poi le esperienze all’estero con Olympiakos, con il quale vince due campionati e una Supercoppa di Grecia, poi Rubin Kazan, con il quale ha vinto anche la Supercoppa di Russia, fino all’approdo, nel 2014, al Porto. Qui il centrale classe ’87 diventa presto uno dei leader dei Dragões, arrivando a vincere anche il camponato lusitano nella stagione 2017/2018. L’esperienza in Portogallo si chiude quindi con la bellezza di 157 presenze, di cui 28 in Champions League, mettendo a segno ben 14 reti. “Sono molto felice di essere qui perché la Roma è un grande Società che sta lavorando molto bene, seguendo un progetto sportivo ben definito. Credo inoltre che la filosofia di gioco della squadra si sposi bene con le mie caratteristiche” ha dichiarato Marcano, il quale – salvo sorprese – comporrà insieme a Manolas, Fazio e Juan Jesus un pacchetto di centrali difensivi di assoluta affidabilità. Per lo spagnolo, che arriva da svincolato, un contratto da circa 2 milioni a stagione.

Con l’ingaggio di Marcano arriva un calciatore che arricchirà la rosa della Roma con le sue qualità, le sue doti atletiche e la sua esperienza internazionale. Gli auguro le migliori fortune“. Queste le parole di Monchi rilasciate al sito del club, che mette dunque a segno il secondo colpo di questa sessione di mercato dopo quello di Ante Corìc, centrocampista classe 1997 prelevato dalla Dinamo Zagabria.

Gianluca Notari

Calciomercato, il punto sulla Roma: Talisca e Ziyech obiettivi concreti, Under può partire

Gianluca Notari – Sarà un’estate diversa rispetto a quelle scorse, questo è sicuro. Le nuove partnership con gli sponsor e l’exploit in Champions League porteranno entro il 30 giugno più di 100 milioni nelle casse della Roma, che potrà per la prima volta fare mercato scegliendo di vendere – e non essendo obbligata, come nelle scorse sessioni di mercato. Questo, però, non significa che i giallorossi manterranno tutto il parco giocatori: su di loro verranno fatte delle valutazioni e alcuni verranno ceduti ugualmente. Si è però entrati in un circolo virtuoso, con la Roma in crescita sia sul campo – come dimostrato dalla semifinale di Champions raggiunta – che fuori.

ACQUISTI – Rimanendo sul calciomercato, alcuni nomi in orbita giallorossa sono già stati fatti. Il primo di questi è Anderson Talisca, centrocampista brasiliano che con ogni probabilità a fine stagione verrà riscattato dal Besiktas. Su di lui si è parlato negli ultimi giorni di Liverpool, Manchester United ma anche di Roma. Il mistero si è fatto più fitto qualche giorno fa, quando dalla Turchia sono arrivate indiscrezioni contrastanti: al quotidiano Millyet, Talisca ha dichiarato che preferirebbe, per la prossima stagione, trasferirsi in Premier League. Ma proprio in quelle ore, il portale Fanatik riportava una frase attribuita proprio al centrocampista, il quale avrebbe confidato ad alcuni compagni di squadra di aver accettato la corte di Monchi. Insomma, un vero e proprio mistero che non si risolverà prima di qualche giorno, quando la questione contrattuale del brasiliano – su cui, come detto, il Besiktas potrà esercitare un diritto di acquisto – non verrà finalmente definita.

Altri due nomi che sarebbero finiti sulle scrivanie di Trigoria sarebbero quelli Justin Kluivert e Hakim Ziyech: entrambi giocatori dell’Ajax, i due ricoprono rispettivamente i ruoli di esterno offensivo e trequartista, anche se il marocchino si adatta facilmente anche alle posizioni di ala e interno di centrocampo. Profili diversi, ma entrambi molto interessanti. Per parlare con l’Ajax, la Roma ha messo il mandato in mano a Mino Raiola: il club capitolino vorrebbe offrire 40 milioni complessivi, visto anche il contratto in scadenza di Kluivert, ma la sensazione è che ce ne vorranno almeno una decina in più per chiudere in fretta il duplice colpo.

CESSIONI –  Come detto, la relativa stabilità economica raggiunta dalla Roma non esclude colpi in uscita. Tra i nomi più caldi ci sono quelli di Radja Nainggolan, Cengiz Under e Alessandro Florenzi. L’ex Cagliari è da tempo nel mirino di diversi club europei, ma la squadra disposta a spendere di più sembra essere l’Inter. La stagione del Ninja non è stata positiva come quella precedente con Spalletti, e nell’economia della trattativa un peso specifico potrebbe averlo proprio il tecnico toscano, smanioso di poter allenare nuovamente il belga. Sempre sull’asse Roma-Inter, si è fatto il nome di Alessandro Florenzi. Il vice-capitano giallorosso non ha ancora rinnovato il suo contratto e l’ipotesi di un trasferimento a Milano non sembra così impossibile, anche se la volontà principale è certamente quella di rimanere nella Capitale. Infine, c’è il capitolo dedicato a Cengiz Under: negli ultimi mesi il turco ha giustificato l’investimento estivo fatto da Monchi, attirando su di sé le attenzioni di alcuni top club europei come Atletico Madrid, Arsenal e Chelsea. La valutazione, vista la giovane età dell’attaccante, è di almeno 40 milioni: a queste cifre, Monchi e il suo staff potrebbero seriamente prendere in considerazione la possibilità di privarsene.

Gianluca Notari

Nainggolan-Cina, la Luxury-Tax blocca tutto. A gennaio Radja non si muove

Simone Burioni – Cinquanta milioni di euro. È questa la cifra che il Guangzhou Evergrande, club cinese, sarebbe pronto a versare nelle casse della Roma per Radja Nainggolan. Il centrocampista ha attirato su di sé anche l’interesse di società extraeuropee e l’ingaggio che il club di Liu Jong Zhuo potrebbe offrirgli si aggirerebbe intorno ai 12 milioni di euro.

IPOTESI GIUGNO – Il Ninja potrebbe veder apparire l’orizzonte cinese già dalla prossima sessione di mercato. Il belga però difficilmente si sposterà da Trigoria durante l’attuale finestra di calciomercato, ma il pressing del Guangzhou Evergrande potrebbe farsi più insistente con l’avvicinarsi dell’estate. Il giallorosso adesso è concentrato sul campionato, ma non si esclude una sua partenza nella prima parte del mercato estivo.

RADJA TAX – La Roma non chiude alla possibile partenza del belga: “Di fronte ad un’offerta significativa – ammettono da Trigoria ai microfoni dell’Ansa – ogni trattativa può essere aperta”. Il più grande ostacolo tra Nainggolan e la Cina è però rappresentato dalla Luxury-Tax, ovvero una tassa esistente nella Repubblica Popolare Cinese che è volta a tutelare i vivai del Paese e che apporterebbe un costo aggiuntivo di 44 milioni, che andrebbero nelle casse della Federcalcio locale, per un costo complessivo di 94 milioni. I tifosi gridano all’unisono: “Non toccate Radja”. Il club giallorosso fa sapere che “Non è assolutamente detto che nelle prossime sessioni di mercato ci debba necessariamente essere una partenza eccellente”. Il bilancio è in rosso, ma c’è ancora un possibile auto-finanziamento: proseguire il cammino in Champions League.

Simone Burioni

Studio ed organizzazione: quando i soldi non scendono in campo

Gianluca Notari – Quante volte si è detto “senza i campioni non si vince“? A chi è appassionato di calcio, questa frase non risulterà di certo nuova. Le vittorie si ottengono con i grandi giocatori, ovvio, nessuna squadra scarsa ha mai vinto nulla. Eppure, non tutte le squadre possono avere le rose di Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco. Le squadre di minore cabotaggio devono arrangiarsi. Non c’è altro da fare.

Eppure, non sono sempre le squadre di maggior talento, o quelle che spendono di più sul mercato, a vincere titoli e a raggiungere traguardi importanti. Ne sa qualcosa il Milan, esempio ultimo di squadra spendacciona e perdente. Ma non si senta solo, perché il diavolo è in buona compagnia. Per anni campagne acquisti faraoniche di squadre come il Malaga, il Paris Saint Germain o lo stesso Manchester City hanno dimostrato che i soldi contano, certo, ma fino ad un certo punto. La differenza, benché se ne dica, la fa l’organizzazione. “La potenza è nulla senza il controllo” recitava qualche anno fa una nota pubblicità di pneumatici: se non è un concetto buono aprioristicamente e universalmente, lo si può di certo applicare al calcio. Nell’era degli iPad, delle stats, del mental coaching e dei match analysts, l’organizzazione di gioco, scandagliata e sviluppata in ogni più piccolo particolare, è quantomai necessaria. Il campione – o i campioni – presi da sé possono portare qualche risultato, certo, ma senza una buona organizzazione ed un buono studio delle metodologie di gioco, non si costruisce nulla di duraturo.

A conferma di ciò c’è l’assurdo caso del Monaco: la squadra del principato, nel 2011, fu acquistata da Dmitry Rybolovlev, ricco magnate russo che, dopo aver riportato in Ligue 1 la squadra monegasca, investe sul mercato fiumi di euro, acquistando giocatori come James Rodriguez, Falcao, Kondogbia e Joao Moutinho. Nonostante i buoni risultati – un secondo e due terzi posti in campionato – i traguardi raggiunti sono ben oltre sotto le aspettative e questo, insieme a problemi di natura personale incorsi negli anni, costringono il magnate russo ad un forte ridimensionamento. Vengono ceduti diversi giocatori, come Ocampos, Carrasco e lo stesso Kondogbia, nel tentativo di rientrare un po’ in un investimento che, fino a quel momento, si era dimostrato fallimentare. Così, la società è costretta a rimpinguare il proprio organico promuovendo giocatori dal settore giovanile o comprando giovani dalle belle speranze, politica questa in totale rottura con le campagne acquisti in pompa magna degli anni precedenti. Nel frattempo, però, sulla panchina del Monaco si siede un tecnico sconosciuto ai più, che pur avendo ottenuto ottimi risultati con il Braga e lo Sporting Club de Portugal, era rimasto senza panchina: Leonardo Jardìm. Una scommessa, niente più: ma il tecnico portoghese, in sole tre stagioni, vince un campionato francese – interrompendo la striscia del PSG – e conquista i quarti di finale di Champions League, perdendo contro la futura finalista Juventus. Jardìm ha dimostrato come, con il lavoro sul campo – poche idee, semplici come il 4-4-2 utilizzato in campo, ma chiare – ed un ottimo lavoro di scouting – in patria prima, nel resto d’Europa e del mondo poi – si possono raggiungere risultati ed obiettivi perseguiti per anni, senza successo, sprecando inutilmente milioni su milioni.

Alisson, Manolas, Moreno, Fazio e Juan Jesus: questi 5 nomi sono, ad oggi, la migliore difesa possibile che si può trovare in Italia in questo momento. Certo, nel conteggio dei gol presi manca una gara insidiosa come quella di Genova contro la Sampdoria, e si, la difesa non la fanno solo i difensori ma è la squadra intera a lavorare in transazione difensiva. Ma i numeri questo dicono, e i numeri non mentono mai. 3 su 5 non sono certo dei campioni, due forse lo sono – o comunque sono più vicini al “pianeta campioni” rispetto agli altri – ma sta di fatto che il calcio a livello europeo e mondiale sa offrire certamente di meglio. L’organizzazione però, come abbiamo visto, non si compra sul mercato. La si studia, ci si lavora, si sbaglia e si corregge. Non si compra. Eusebio Di Francesco questo lo sa, lo sa fare e gli riesce anche molto bene. A discapito dei molti detrattori di inizio stagione, ora il suo carro è pieno di gente, tanta, forse troppa, che fa festa e lo venera esaltandone le qualità. Ma in fondo, tra le molteplici qualità che un allenatore può avere, ce n’è una fondamentale, senza la quale non si può fare questo mestiere: sapere allenare. E Di Francesco, in questi primi mesi di Roma, ha dimostrato di saper allenare davvero bene. Amen.

Gianluca Notari