Smalling, un difensore esperto e fisico per Fonseca. Le amnesie difensive però spaventano

Luca Fantoni – Lovren e Rugani, Rugani e Lovren. L’estate romanista è stata caratterizzata da questo ping pong tra Torino e Liverpool senza che nessuna delle due parti riuscisse a vincere la partita. Un giorno l’ago della bilancia pendeva verso uno, il giorno dopo verso l’altro. Ed è in questa oscillazione che a quattro giorni dalla fine del mercato la Roma ha scelto la terza via. Dalla sponda rossa di Manchester è arrivato Chris Smalling, difensore centrale inglese di 192 cm per 90 kg. Chiuso da Maguire, Lindelof e dalla repentina crescita di Tuanzebe, per Smalling era arrivato il momento di cambiare aria. Arriva a Trigoria con la formula del prestito secco, oneroso, per un costo totale di tre milioni di euro.

LE CARATTERISTICHE – Fonseca voleva un difensore veloce ed è stato accontentato. Se dovessimo indicare un punto di forza di Smalling sarebbe sicuramente la forza fisica. Abbastanza rapido nonostante la stazza, il centrale inglese tende ad entrare spesso duro e in scivolata nel tentativo di recuperare il pallone. Sulle palle alte se la cava piuttosto bene soprattutto in fase difensiva ma anche in quella offensiva, avendo segnato 14 gol nel corso dei suoi 9 anni allo United, durante i quali non sempre è stato titolare. Smalling darà il suo apporto anche sotto il profilo dell’esperienza internazionale: sono 65 le presenze totali in carriera tra Champions ed Europa League, e ha giocato da titolare anche la finale con l’Ajax del 2016/17. Nel complesso un buon difensore quindi, anche se ci sono delle pecche da dover sottolineare. Spesso, soprattutto durante i big match, si è lasciato andare ad alcune amnesie difensive che poi sono costate il risultato ai Red Devils. Ad inizio 2018 per esempio, nella partita contro il Tottenham, prima si fa sovrastare da Kane e poi, sull’autogol di Jones, qualora il pallone fosse passato, non sarebbe arrivato in tempo a chiudere sull’attaccante. Proprio la coppia con l’altro centrale inglese è stata spesso criticata dai supporter dallo Unitedma anche dai propri allenatori, soprattutto da Mourinho e Van Gaal che definì l’ex Fulham “non intelligente” dopo un’espulsione rimediata nel derby contro il Manchester City. La sua aggressività in effetti dovrà essere messa sotto controllo, perchè in un campionato fisico come quello inglese si sorvola su molte entrate dure ma in quello italiano no e il rischio del cartellino rosso è dietro l’angolo.

NELLA ROMA DI FONSECA – Dopo un periodo di adattamento, Smalling probabilmente farà il titolare vicino a Mancini. Ha quasi sempre giocato con una difesa a 4 ma gli servirà del tempo per abituarsi al campionato italiano. Tempo che però non c’è dopo quello che si è visto nella prima partita di Serie A. Le prestazioni di giocatori inglesi nei campionati esteri di sicuro non aiutano ad essere ottimisti (l’ultimo passato per la Capitale è stato Ashley Cole) ma con una bella infarinatura tattica da parte di Fonseca e con l’aiuto dei compagni di squadra, Chris Smalling potrà dare una mano alla Roma.

Luca Fantoni

Roma-Genoa 3-3, le pagelle: Under e Dzeko i migliori, la difesa è da incubo

Luca Fantoni – Pirotecnica la prima giornata della Serie A 2019/20. La Roma non riesce a battere il Genoa pareggiando per 3-3 tra le mura amiche dell’Olimpico. I giallorossi si sono fatti recuperare per ben tre volte dimostrando una fragilità difensiva che dovrà essere al più presto colmata sul mercato. Il primo vantaggio dei capitolini è di Under, poi in sequenza segnano Pinamonti, Dzeko, Criscitoe Kolarov. Il definitivo pareggio lo segna Kouamè che sfrutta l’ennesima disattenzione della retroguardia romanista.

ROMA

PAU LOPEZ: 6 – Sui gol non può fare nulla. Riesce quasi a prendere il rigore calciato da Criscito ma per pochi millimetri non riesce a deviare la palla fuori. È ancora difficile poter dare un giudizio completo sullo spagnolo.

FLORENZI: 6 – Il Capitano della Roma fa tutto benissimo, soprattutto le diagonali difensive, fino al gol di Kouame. Sulla rete genoana è in ritardo in chiusura. Davanti si fa vedere parecchio e si rende pericoloso con un paio di tiri da fuori.

FAZIO: 5.5 – Rispetto al compagno di reparto riesce a riprendersi un minimo nella ripresa ma anche lui nel primo tempo va in forte difficoltà. È molto lento nell’accorciare su Lerager sul primo gol mentre sul secondo si fa sovrastare da Kouamè.

JUAN JESUS: 5 – Sul primo gol lascia saltare Romero con troppa facilità, mentre sul secondo è troppo imprudente nell’intervenire in scivolata in area di rigore. C’è molto da rivedere.

KOLAROV: 6.5 – Su calcio di punizione è un cecchino. Dopo la splendida prodezza nel precampionato, il serbo si ripete contro il Genoa. Non ha particolari colpe sui gol.

CRISTANTE: 6 – Insieme a Fazio è un po’ lento nell’accorciare su Lerager sul primo gol. In fase d’impostazione fa meglio quando deve giocare verticalmente piuttosto che in orizzontale. Da un suo passaggio nasce il gol di Dzeko.

PELLEGRINI: 6.5 – Molte volte è costretto a lunghe corse all’indietro che ne pregiudicano l’apporto offensivo. Quando riesce però a ritagliarsi uno spazio in avanti riesce sempre a trovare i compagni con qualità come con Under nel primo tempo.

UNDER: 7 – Primo tempo da incorniciare per il giovane talento giallorosso. Il turco è imprendibile per i difensori del Genoa, realizzando anche il gol del primo vantaggio. Ottima anche la palla che serve a Dzeko ma il bosniaco si fa anticipare da Radu. Nella ripresa cala fisicamente.

ZANIOLO: 6.5 – Quando ha la palla tra i piedi si ha la sensazione che possa sempre succedere qualcosa. Positiva la sua prova e con un po’ più di fortuna poteva anche trovare il gol. Molto meglio da trequartista piuttosto che da esterno.

KLUIVERT: 6 – Nel tridente dietro Dzeko è quello meno in partita. L’olandese prova ogni tanto qualche giocata senza però riuscire mai a rendersi veramente pericoloso. Ha il merito di far partire l’azione del 1-0 ma sul terzo gol del Genoa poteva coprire meglio sulla destra.

DZEKO: 7 – Come per Cengiz Under, le belle prestazioni del precampionato sono state confermate alla prima con i punti in palio. Nel gestire il pallone è forse l’attaccante più forte della Serie A, aiuta la squadra a salire e a creare occasioni da rete. Il gol è da fenomeno assoluto.

MANCINI (Dal 66′): 6 – Fa il suo esordio in maglia giallorossa senza essere particolarmente impegnato.

PASTORE (Dal 73′): S.V. Nei pochi minuti a disposizione continua sulla falsa riga dello scorso anno. Non dà la scossa.

ZAPPACOSTA (Dal 78′): S.V. Sbaglia un’occasione colossale per il possibile 4-3.

ALL. FONSECA: 6 – Senza il difensore centrale di livello è difficile interpretare al meglio il sistema di gioco del portoghese. Al di là degli uomini in campo, un approccio così offensivo lascia comunque qualche perplessità.

Luca Fantoni

Roma-Athletic Bilbao 2-2, le pagelle. Errore di Diawara sul gol, la punizione di Kolarov è da cineteca

Luca Fantoni – Dopo l’amichevole vinta in rimonta contro il Lille, la Romapareggia 2-2 contro l’Athletic Bilbao e lo fa giocando metà del secondo tempo in superiorità numerica. I giallorossi nel primo tempo hanno faticato tantissimo e sono andati sotto a causa di un gol di Muniain, ben servito da Williams che era stato bravo ad approfittare di un errore in impostazione di Diawara. Nella ripresa Kolarov ha pareggiato con una bellissima punizione. Dopo l’espulsione di Yuri per un brutto fallo su Defrel, i baschi si sono riportati avanti grazie al rigore di Raul Garcia, causato da un fallo di mano di Mancini. Nel finale viene fischiato un penalty anche per la Roma, realizzato da Pellegrini, che però non c’era perché è Zaniolo a toccare il pallone di mano e non il difensore spagnolo.

ROMA

Mirante: 6 – Oggi gioca al posto di Pau Lopez ma, al contrario dello spagnolo contro il Lille, deve fare pochissimi interventi. Sul gol non ha nessuna colpa trovandosi in mezzo a due giocatori dell’Athletic.

Florenzi: 6.5 – Prestazione sicuramente migliore di quella di quattro giorni fa. Spinge sulla fascia destra e si intende alla perfezione con Pellegrini che un paio di volte pesca alla perfezione i suoi inserimenti.

Mancini: 5.5 – Nessun errore in particolare per l’ex Atalanta. Mezzo voto in meno per il rigore causato.

Juan Jesus: 6 – Come il compagno di reparto non è molto impegnato ma ha il merito di compiere una bellissima chiusura su Williams lanciato a rete.

Spinazzola: 6.5 – Prestazione senza infamia e senza lode. Spinge meno del collega sull’altra fascia ma quando lo fa si rende pericoloso. Da una sua percussione nasce l’unico tiro del primo tempo.

Diawara: 4.5 – Sbaglia una prima volta e viene graziato. Alla seconda Williams si invola verso Mirante e la appoggia a Muniain che realizza. Non è il primo errore di questo tipo nelle amichevoli in cui lo abbiamo visto in campo. Questo aspetto è sicuramente da migliorare.

Pellegrini: 7 – Preciso nei passaggi ed è l’unico centrocampista che prova la giocata. Bellissimi i due lanci che trovano gli inserimenti di Florenzi nel primo tempo. Nel finale segna il rigore (che non c’era) del 2-2.

Under: 5.5 – Lontano parente dell’Under visto in tutto il precampionato. Non incide mai e non riesce a creare situazioni pericolose. L’atteggiamento della squadra nella prima frazione sicuramente non lo aiuta.

Antonucci: 5.5 – Il giovane ragazzo del vivaio giallorosso non riesce ad entrare nel vivo del gioco toccando pochissimi palloni. Ha sul piede l’unica occasione del primo tempo ma calcia male.

Perotti: 5.5 – L’argentino rischia parecchio in fase difensiva quando tiene troppo il pallone tra i piedi e in fase offensiva prova qualche dribbling senza troppa fortuna.

Defrel: 5.5 – Il francese davanti riceve pochissimi palloni giocabili ma quelli che ha non riesce a trasformarli in occasioni pericolose. Protagonista del bruttissimo intervento di Yuri che poteva causargli un brutto infortunio.

Pau Lopez (dal 46′): S.V. – Lo spagnolo è ancora meno impegnato di Mirante.

Fazio (dal 46′): 6.5 – Segnali di ripresa per l’argentino che è sempre attento nelle chiusure e si avventura anche in avanti con un paio di dribbling da brividi ma riusciti.

Kolarov (dal 46′): 7.5 – L’ex Manchester City dimostra ancora una volta quanto sia educato il suo piede sinistro. La punizione con cui pareggia il risultato è una perla rara.

Cristante (dal 46′): 6 – Difficilmente tenta la giocata in verticale ma almeno non sbaglia.

Zaniolo (dal 46′): 6.5 – Sicuramente più in palla rispetto alla partita di Lille. Sulla destra tiene impegnati tutti i difensori spagnoli.

Kluivert (dal 68′): 5.5 – Sulla sinistra non si vede mai. La situazione del manto erboso per lui non è proprio il massimo ma questo non può essere un alibi.

Dzeko (dal 68′): 5.5 – Al contrario di Lille non riesce a spaccare la partita. Il bosniaco viene poco a prendersi la palla e resta spesso in area di rigore ma i palloni non arrivano e per lui è difficile riuscire a rendersi pericoloso.

Luca Fantoni

Lille-Roma 2-3, le pagelle. Dzeko in versione assist man. Weah meglio di Kluivert nella sfida tra figli d’arte

Luca Fantoni – Una Roma a due facce. Male nel primo tempo e bene nella ripresa. Efficace in attacco e traballante dietro. Quello contro il Lille è stato un test molto indicativo per Fonseca per capire dove la squadra deve migliorare per cercare di apprendere i suoi dettami tattici il più velocemente possibile. Allo stadio Pierre-Mauroy termina 3-2 per i capitolini con i francesi che sono passati in vantaggio nel primo tempo grazie a Timothy Weah. Nella ripresa prima Zaniolo e Under hanno ribaltato il risultato poi, dopo il gol del pareggio di Luiz Araujo, nei minuti di recupero Cristante ha deciso il match con un bel tiro da fuori.

ROMA

Pau Lopez: 6.5 – Finalmente il portiere spagnolo viene impegnato e lui risponde piuttosto bene. L’ex Betis si fa trovare pronto sulle conclusioni di Remy mentre sui gol può ben poco. Se la cava anche nelle uscite.

Florenzi: 5.5 – Spinge pochissimo per quelli che sono i suoi standard e quando lo fa e arriva al cross è quasi sempre impreciso. In fase difensiva soffre parecchio l’esplosività di Bamba. A metà prima tempo rischia di regalare il raddoppio ai francesi ma l’egoismo di Remy lo grazia.

Fazio: 5 – Nuova stagione ma vecchio Fazio. L’argentino si fa passare il pallone sotto le gambe in occasione del primo gol e va in grossa difficoltà quando Weah lo punta. Posizionato male anche sulla rete di Araujo.

Juan Jesus: 6 – Va meglio del suo compagno di reparto ma non brilla per qualche chiusura particolare.

Kolarov: 6.5 – Nel primo tempo si adatta al ritmo basso dei compagni di squadra ma nella ripresa cresce tantissimo ed è una spina nel fianco per il Lille. Da un suo affondo nasce il gol del raddoppio di Zaniolo.

Diawara: 6 – Il voto è una media tra il 5 del primo tempo quando sbaglia un passaggio sanguinoso che per poco non permette a Ikonè di segnare il 2-0, e il 7 del secondo quando da un suo passaggio in verticale nasce il gol di Under.

Cristante: 6.5 – Quando deve impostare è leggermente impreciso. Accusa la fisicità dei francesi ma nel finale segna il gol che regala la vittoria alla Roma.

Under: 7 – Il turco nel primo tempo è l’unico che prova a saltare l’uomo. Nella ripresa ha il merito di segnare il gol del pareggio. Continua ad essere uno dei migliori in questo precampionato.

Zaniolo: 6.5 – Non entra particolarmente nel vivo del gioco ma sul suo piede capitano tutte le occasioni migliori dei giallorossi. Segna il gol del momentaneo 2-1 facendosi trovare ben appostato in area.

Kluivert: 5.5 – L’olandese prova a creare qualcosa ma si trova molto spesso in una posizione molto arretrata. Davanti è inconcludente, ha una buona occasione ma non la sfrutta cercando il tacco.

Dzeko: 7.5 – Oggi il bosniaco è in versione assist man. Nella prima frazione viene servito poco ma comunque quando ha il pallone tra i piedi riesce a mettere ordine. Nei secondi 45′ mette a referto l’assist per Under, propizia il gol di Zaniolo con il passaggio per la corsa di Kolarov e infine serve l’assist per il 3-2 di Cristante. Dimostra ancora una volta la sua grande professionalità, oltre che il suo talento.

Pellegrini (dal 70′): S.V. Il tempo di qualche bel lancio e di iniziare a riprendere il ritmo partita.

Antonucci (dal 70′): S.V. Si fa notare solo per una palla persa sulla trequarti.

Perotti (dal 70′): S.V. Tocca pochissimi palloni.

Spinazzola (dal 72′): S.V. Nei pochi minuti a disposizione Spinazzola dimostra di poter giocare tranquillamente anche a destra.

Luca Fantoni

Roma-Tor Sapienza 12-0: finisce la gara. I giallorossi senza fatica sugli ospiti

Luca Fantoni – Prima amichevole stagionale per la nuova Roma di Paulo Fonseca. I giallorossi guidati dal tecnico portoghese affrontano il Pro Calcio Tor Sapienza, squadra della capitale che milita nell’attuale Serie D. Subito spazio ai nuovi acquisti: Fonseca schiera dal primo minuto Pau Lopez tra i pali e Leonardo Spinazzola sulla fascia sinistra, mentre per vedere Gianluca Mancini ci sarà ancora da aspettare, dopo l’ufficializzazione arrivata ieri. Calcio d’inizio previsto per le 17:30 a Trigoria.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Karsdorp, Santon, Juan Jesus, Spinazzola; Spinozzi, Nzonzi; Defrel, Pastore, Perotti, Schick.
A disp.: Olsen, Mirante, Fazio, Fuzato, Greco, Bouah; Florenzi, Mancini, Capradossi, Santon, Coric, Dzeko, Antonucci.
All.: Fonseca.

PRO CALCIO TOR SAPIENZA (4-3-3):De Angelis; De Nicola (35′ Panella), D’Astolfo, Sallusti (35′ Forte), Ruggiero; Cannizzo (35′ Marzulli), Della Penna (35′ Chiti), Marra (35′ Le Rose); Toracchio, Di Giovanni (35′ Joshua), Montesi (35′ Ilari).
A disp.: Mattia, Anselmi, Joshua, Spatara, Procaccianti, Mancini, Barba, Vendemmia, Taricone, Santoni, Bastianelli.
All.: Anselmi

Arbitro: Colelli Alessandro.
Assistenti: Corsini – Pancani.

LIVE

SECONDO TEMPO

88′ – GOL DELLA ROMA! E’ tripletta per Antonucci, che anticipa tutti su un cross di Bouah e mette in rete.

86′ – Cristante pesca Dzeko con un bel lancio, ma il bosniaco si fa anticipare.

82′ – Altra bella occasione per il Tor Sapienza con Barba, che si divora il gol della bandiera per gli ospiti.

78′ – GOL DELLA ROMA! Subito dopo il cooling break, Florenzi trova la rete dell’11-0 e sigla la sua doppietta personale.

71′ – GOL DELLA ROMA! Antonucci ricambia il favore a Florenzi e gli offre la palla per il decimo gol della Roma.

66′ – Tentativo del Tor Sapienza con Vendemmia, che solo davanti a Olsen prova a soprendere lo svedese con un cucchiaio bloccato dal portiere romanista.

60′ – GOL DELLA ROMA! Bello scambio tra Kolarov, Florenzi e Antonucci, con il giovane giallorosso che raccoglie l’assist di Florenzi e trova la sua doppietta personale.

58′ – GOL DELLA ROMA! Mette il suo timbro sulla gara anche Edin Dzeko, che di piatto raccoglie un cross di Bouah e segna l’ottavo gol della giornata romanista.

56’ – GOL DELLA ROMA! Antonucci calcia da dentro l’area di rigore. Palla che sbatte sul palo e finisce in rete

47′GOL DELLA ROMA! Bel lancio di Dzeko per Under, che a tu per tu con il portiere del Tor Sapienza non sbaglia e segna la sesta rete giallorossa.

46′ – Inizia la ripresa. La Roma scende in campo con: Olsen, Bouah, Capradossi, Fazio, Kolarov, Bordin, Cristante, Under, Antonucci, Florenzi, Dzeko.

PRIMO TEMPO

48′ – Fine primo tempo.

46′GOL DELLA ROMA! In rete anche Schick, che tira a giro dai 16 metri e insacca alle spalle del portiere avversario.

45′GOL DELLA ROMA! Ci pensa il centrocampista Spinozzi a spingere in rete da pochi metri l’assist di Rick Karsdorp e a calare il poker.

39′ – GOL DELLA ROMA!. Spinazzola si accentra e lascia partire un rasoterra imprendibile all’angolino per il terzo gol giallorosso.

38′ – Sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva a Juan Jesus che da pochi passi calcia centrale e il portiere del Tor Sapienza respinge.

35′ – Il Tor Sapienza effettua alcuni cambi. Dentro Panella, Forte, Marzulli, Chiti, Le Rose, Joshua e Ilari.

33′ – Joshua riceve un passaggio filtrante ma prima che possa concludere a rete Juan Jesus interviene e mette in calcio d’angolo.

30′ – Le due squadre si fermano per un cooling break.

29′ – Nzonzi prova il tiro da fuori ma De Angelis è attento.

26′ – GOL DELLA ROMA! Cross di Karsdorp e Schick di tacco raddoppia. Decisiva comunque la deviazione del difensore del Tor Sapienza. 2-0 per i giallorossi.

24′ – Schick riceve palla dalla destra e calcia a giro. Il tiro è centrale e viene facilmente bloccato da De Angelis.

22′ – Defrel se ne va in dribbling e crossa in mezzo. Spinozzi non arriva per centimetri.

20′ – Percussione sulla sinistra di Diego Perotti che viene però fermato da un difensore.

14′ – Sbaglia Spinozzi a pochi metri dal portiere avversario, che la devia in calcio d’angolo.

13′ – Bella percussione sulla destra di Karsdorp. Sul cross basso dell’olandese non arriva però nessuno.

11′ – GOL DELLA ROMA! Diego Perotti realizza il tiro dagli undici metri e porta la Roma sull’1-0.

10′ – Calcio di rigore per la Roma! Perotti viene atterrato in area. Dal dischetto

6′ – Gran tiro da fuori di Pastore ma è bravo il portiere del Tor Sapienza a deviare in calcio d’angolo.

2′ – Calcio d’angolo per la Roma guadagnato da Perotti.

1′ – Inizia la partita, a dare il calcio d’inizio è la Roma.

Luca Fantoni

Mancini conclude le visite mediche di rito a Villa Stuart. I tifosi: “Facci un gol al derby”

Luca Fantoni – Dopo essere arrivato a Roma in mattinata, Gianluca Mancini si è diretto a Villa Stuart per svolgere le visite mediche di rito. Il giocaotore ha concluso le visite intorno alle 13.45. Adesso arriverà il momento della firma sul contratto con giallorossi. I tifosi lo hanno accolto calorosamente dicendogli: “Facci un gol al derby“.

Luca Fantoni

Villa Stuart, inizia la stagione della Roma con le visite mediche dei giocatori

Luca Fantoni – Il 26 maggio scorso si concludeva la stagione della Roma, con l’addio di De Rossi e una grande sensazione d’incertezza guardando al futuro. Dopo un mese turbolento, scosso anche dalle dimissioni e dalle parole di Francesco Totti, i giallorossi sono però pronti a ricominciare. Ieri è sbarcato nella Capitale il nuovo allenatore, Paulo Fonseca, che con il suo entusiasmo sta provando a rivitalizzare un ambiente scarico dopo un’annata difficile. Oggi, con le visite mediche dei giocatori a Villa Stuart, la Roma ripartire, ma non al completo. Saranno assenti infatti i nazionali Olsen, Mirante, Florenzi, Manolas, Luca Pellegrini, Lorenzo Pellegrini, Kolarov, Cristante, Zaniolo, El Shaarawy, Dzeko, Under e Schick.

Luca Fantoni

Fonseca e il “metus hostilis” per ricostruire la Roma

Luca Fantoni – “Fonseca deve trovare un ambiente sereno e tranquillo, una strada percorribile senza intoppi”. Parole di Francesco Totti, alla conferenza stampa d’addio. Ovviamente, dopo tutto quello che è successo in questi ultimi due mesi, non sarà così. Paulo Fonseca si troverà ad affrontare una situazione spinosa e intricata e un clima tutt’altro che tranquillo. L’addio di De Rossi, insieme a quello di Totti, la delusione per un mercato che non sembra promettere grandi colpi, hanno depresso i tifosi romanisti tanto da renderli quasi indifferenti a questi sconvolgimenti giornalieri. Da un lato quindi, l’avventura di Fonseca a Roma inizia sicuramente con un handicap. Non potrà contare su quell’entusiasmo che si era vissuto per esempio con il ritorno di Spalletti che aveva permesso ai giallorossi, forti comunque di una delle migliori squadre degli ultimi anni, di rendere l’Olimpico un fortino, con 16 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. L’allenatore portoghese dovrà essere bravo a costruirselo questo entusiasmo, ed è qui che entra in gioco il metus hostilis. All’epoca dei romani, la presenza di un nemico comune, riusciva a compattare il popolo rendendolo più forte e stabile. La stessa cosa deve riuscire a costruire Fonseca, facendo leva su tutto quello che è successo in questo periodo e creando un nemico contro cui i giocatori possano unirsi. Si può puntare sullavoglia di rivalsa dei singoli dopo le brutte critiche ricevute quest’anno, o sulla voglia di dimostrare a qualcuno che ha snobbato la Roma che ha sbagliato, o anche, e forse sarebbe l’idea migliore, sulla volontà di far ricredere i tifosi. L’importante è che Fonseca riesca a ricreare, con l’aiuto degli acquisti giusti, quel grande gruppo che si era venuto a formare nell’anno della semifinale di Champions League.

GARCIA E DIALETTICA – Per gli allenatori stranieri ormai sembra quasi una maledizione arrivare alla Roma. L’ultimo fu Garcia che sbarcò nella capitale dopo la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio, probabilmente il punto più basso della storia recente della Roma. Il francese arrivò tra lo scetticismo generale ma in poche settimane riuscì a far ricredere tutti, raggiungendo quota 85 punti a fine anno. Quella stagione è l’esempio perfetto di come avere un nemico comune possa compattare una squadra. Garcia, fin dal primo momento, difese i suoi giocatori arrivando anche ad attaccare i tifosi quando dal ritiro di Riscone di Brunico disse: “Quelli che criticano la società e i giocatori non sono tifosi della Roma. Al peggio, sono tifosi della Lazio”. L’atteggiamento fu molto rischioso ma pagò, con i calciatori che sembravano seguire il loro allenatore alla lettera. Entrò in gioco un elemento che Garcia sfruttò alla perfezione e che sapeva di poter padroneggiare: la dialettica. Molte delle uscite pubbliche dell’ex allenatore del Marsiglia sono poi risultate perfette sia per accendere nuovamente l’entusiasmo della tifoseria, sia per ricostruire la tenuta mentale di una squadra distrutta dopo quel 26 maggio. Tra una chiesa rimessa al centro del villaggio e i derby che non si giocano ma si vincono, l’anno magico di Garcia divenne tale proprio per la dialettica più che per una preparazione tattica perfetta. La stessa cosa dovrà fare Fonseca perché in momenti come questi è meglio un buon comunicatore piuttosto che un ottimo tattico. Se poi il portoghese riuscirà ad essere entrambi, la Roma avrà fatto bingo.

Luca Fantoni

Paulo Fonseca è sbarcato a Roma: “Sono molto felice e motivato”

Luca Fantoni – È il giorno di Paulo Fonseca a Roma. Il tecnico giallorosso con un volo da Kiev è sbarcato nella Capitale intorno alle ore 7.00 presso l’aeroporto di Fiumicino. L’allenatore prima andrà in albergo e poi si recherà a Trigoria per conoscere il nuovo ambiente e i dirigenti che non erano presenti all’incontro a Londra. Il portoghese martedì, assieme al suo staff e ai giocatori, sosterrà le visite mediche a Villa Stuart mentre per mercoledì è previsto il primo allenamento stagionale.

Queste le sue prime parole all’uscita dall’aeroporto: “Sono molto felice e motivato“.

Luca Fantoni

La cronistoria degli ultimi due, terribili, mesi della Roma

Luca Fantoni – C’è mai fine al peggio? È la domanda che si stanno facendo tutti i tifosi romanisti e la cui risposta, da due mesi a questa parte, sembra essere solo no. 91esimo minuto di Genoa-Roma. Romero svetta in mezzo a Schick e Nzonzi e pareggia la partita, distruggendo le flebili ma residue speranze di qualificazione alla Champions League. Da quel momento, a cadenza quasi settimanale, i tifosi della Roma si trovano davanti a situazioni incredibilmente difficili da digerire. La prima è il rifiuto di Antonio Conte di venire ad allenare nella capitale. Il 7 maggio, con un’intervista uscita sulla prima pagina de ‘La Gazzetta dello Sport’, l’allenatore salentino specifica che in quel momento “non ci sono le condizioni” per un suo arrivo a Roma, ridimensionando le aspettative di una piazza e di una tifoseria che, con la voce di un possibile arrivo dell’ex Juventus, aveva cominciato a sognare. Ce ne sarà un altro di rifiuto ma questo è sicuramente il più rumoroso.

DE ROSSI – La seconda situazione surreale è l’addio di De Rossi. Il 14 maggio, con uno scarno tweet, la società annuncia che Roma-Parma sarebbe stata l’ultima partita del capitano con la sua storica maglia addosso. Il giorno dopo c’è la conferenza, che per quanto si mantienga su toni pacati, evidenzia il netto distacco tra la posizione di De Rossi che si sentiva ancora utile alla causa e quella della società, convinta di agire per il bene tecnico della Roma. Nella stessa esternazione con la stampa c’è stato il primo riferimento chiaro, da parte di un componente della società, a Franco Baldini con il ruolo ingombrante che occupa pur non essendo nell’organigramma giallorosso. Il giorno dopo, il 16, in tutti i telefoni di Roma arriva un audio di Daniele De Rossi dove accusa la società mentre a Trigoria scoppia la protesta dei tifosi con anche Ranieri che conferma di non rimanere a Roma e che è Franco Baldini, “Testagrigia“, a prendere le decisioni. Il 17 la protesta si sposta sotto la sede dell’Eur dove circa 500 tifosi esprimono la propria rabbia contro la decisione della società. Nelle successive due settimane a Roma non si parla d’altro e tutti i tifosi sembrano finalmente riuniti sotto un’unica bandiera, quella di Daniele De Rossi. Il 26 maggio non è la giornata delle polemiche ma è solo una giornata piena di amore per un capitano, una leggenda, una bandiera che se ne va. Da sottolineare anche il ringraziamento dell’Olimpico a Ranieri, da brividi.

GASPERINI, ROMA GATE E FONSECA – Il 26 maggio poteva essere il ground zero della Roma, il punto da cui ricostruire. Tre giorni dopo invece arriva il rinnovo di Gasperinicon l’Atalanta, seconda scelta dopo Antonio Conte. Anche il tecnico di Grugliascopreferisce altri lidi rispetto a Trigoria. Non passano neanche 24 ore e la mattina del 30 maggio il quotidiano ‘La Repubblica’ esce in edicola con una lunga inchiesta che racconta i rapporti intestini e fratricidi nello spogliatoio giallorosso. I senatori, tra cui De Rossi, vorrebbero la testa di Monchi, Di Francesco e Totti, e tutto è raccontato da una email che Ed Lippie invia a Pallotta a dicembre scorso. L’articolo distrugge anche gli ultimi equilibri rimasti ed alimenta la visione di Trigoria come un trono di spade, in cui tutti vogliono comandare, pieno di segreti e sotterfugi che ovviamente non possono che danneggiare chi la Roma la tifa. In giornata arriva la smentita della società e poi il giorno dopo quella di De Rossi ma ormai la frittata è fatta. Sempre il 31 Pallotta fa uscire una lunga lettera che riassume gli ultimi 12 mesi e forse è la sua migliore uscita pubblica da quando è presidente della Roma, cercando di ricostruire un minimo di empatia con i tifosi. Nel frattempo il tempo scorre, il 5 giugno Massara risolve consensualmente il contratto con la Roma e i giallorossi si trovano ufficialmente senza direttore sportivo. Questo è un altro aspetto che non si può posizionare su una linea del tempo ma che comunque rientra nelle situazioni surreali: trovarsi a pochi giorni dal ritiro senza avere un direttore sportivo ufficiale in grado di operare con la completa libertà. L’11 giugno arriva la prima decisione di questa nuova stagione: Paulo Fonseca diventa il nuovo allenatore. Può piacere o non piacere ma l’importante era comunque prendere una direzione e seguirla. Solo 6 giorni dopo però, l’ambiente nella capitale esplode.

TOTTI – Il 17 giugno Francesco Totti mette fine alla sua carriera da dirigente nella Roma con una conferenza stampa, da lui convocata, nel salone del CONI. La notizia gira già da qualche giorno ma questo intervento pubblico di Totti sancisce la definitiva rottura tra colui che, insieme a De Rossi, rappresenta la gran parte della tifoseria e la società. Qui torniamo al discorso iniziale. Dopo ciò che è successo tra ieri e oggi, la Roma si trova nel punto di massima difficoltà dell’era americana. Ma siamo sicuri che ora si possa ripartire? Ormai questi ultimi due mesi hanno insegnato che può succedere di tutto e il tifoso della Roma non sa più cosa può accadere da qui a 10 giorni. La speranza è che si possano rimettere insieme i pezzi di questo giocattolo che più volte si è rotto ma quello che è certo è che mai come oggi quel 10 aprile 2018, il giorno in cui la Roma scrive la storia rimontando il Barcellona, sembra un giorno lontano, molto lontano.

Luca Fantoni