Inter, Nainggolan: “Roma? Non è finita per colpa mia. La Juve mi ha cercato per cinque anni di fila”

Gianluca Notari – Un addio, quello di Radja Nainggolan alla Roma, che a distanza di mesi fa ancora male ai tifosi giallorossi. Il Ninja era entrato nel cuore di tutti loro, visto come un idolo al pari di icone come Dzeko, De Rossi e Strootman, anche lui ceduto la scorsa estate. A pochi giorni dal suo primo derby di Milano, che affronterà vestendo la maglia della sua nuova squadra, l’Inter, il belga ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Tanti i temi trattati, partendo proprio dalla stracittadina: “Vivo l’avvicinamento con serenità, questo è un mio pregio. Riesco a preparare le partite allo stesso modo. Certo, sono curioso di giocare il mio primo derby di Milano, partite come queste mi piacciono“. Tante le differenze con la Capitale, anche se un derby è sempre un derby: “A Milano è tutto più tranquillo, a Roma i compagni mi caricavano di continuo e se perdevamo i tifosi ce lo ricordavano per mesi. Ora Spalletti mi ripete di continuo che le due gare con il Milan valgono un campionato a parte. Allo stadio il boato sarà impressionante, sono sicuro“.
D’obbligo il passaggio sull’addio alla Roma: “Non è finita per colpa mia, almeno non del tutto. Certi comportamenti mi hanno deluso, non li posso accettare come uomo. Io ho sbagliato, di sicuro, come quel video di Capodanno. Loro però hanno fatto tutto di nascosto invece di dirmi le cose in faccia da uomini veri. La Roma voleva vendermi per fare cassa, lo sono venuto a sapere dopo che avevano già trovato l’accordo con dei club stranieri che non avrei mai accettato. Mi sono sentito un giocatore non importante. Ecco perché quando mi ha chiamato Spalletti non ci ho pensato un attimo. Differenze? L’Inter ha alle spalle una società molto preparata e presente. Steven Zhang è sempre a Milano, a Roma Pallotta veniva una volta all’anno. Credo che una persona dovrebbe seguire la sua azienda. A Roma poi ogni anno cambiavao 3-4 giocatori importanti, se Pallotta fosse presente potrebbe spiegare lui in prima persona il motivo“.

Al netto delle differenze tra Roma e Inter, però, qualcosa in comune c’è. Il nemico, ad esempio: la Juventus: La Juve vince da 7 anni, sono forti. Il campionato però è lungo, ci sono stati pochi scontri diretti. Dovremo essere bravi a sbagliare il meno possibile. La pressione dev’essere su di loro, devono sapere che siamo pronti ad approfittare dei loro passi falsi. Perché mi stanno antipatici? Ne ho subite tante, a un certo punto non ce la fai più. Loro comunque mi hanno cercato per cinque anni di fila, io ho sempre detto di no. Forse per questo ce l’hanno con me“.
Infine, un ricordo delle notti passate a Trigoria insieme a Luciano Spalletti, oggi insieme a lui all’Inter: “Un giorno mi prese da parte, mi disse che voleva proteggermi e che per 4-5 giorni avrei dormito con lui nel centro sportivo. Io accetto, arrivo in ritiro e lo trovo lì con grande piacere. Pur di stare con me aveva rinunciato al suo tempo libero. So di avere aspetti negativi nel mio carattere, faccio ragionamenti particolari dovuti al mio passato. Ma mi piace vivere sempre al massimo“.

Gianluca Notari

Roma Femminile, Greggi: “Bavagnoli allenatrice di grande spessore. Vorrei vincere lo Scudetto”

Gianluca Notari – La stagione 2018-19 passerà alla storia per essere la prima ad aver visto la squadra femminile della Roma. Un risultato eccezionale per il club di James Pallotta, che ha deciso di investire in un mondo che ha spesso – purtroppo – incontrato non poche resistenze all’interno delle maglie della società. Eppure, la Roma Women rappresenta un fiore all’occhiello per la società capitolina: oltre agli ottimi risultati, la Roma è una vetrina dove molte giovani calciatrici si sono messe in mostra. Martina Piemonte, Emma Lipman, Agnese Bonfantini ma soprattutto lei, Giada Greggi, talentuosa attaccante classe 2000, che ieri ha rilasciato un’intervista al portale LFootball.

Greggi parte dalla conquista della fase finale dell’Europeo con la maglia della Nazionale U19: “È stata una esperienza bellissima, formativa e sicuramente importante per la mia crescita. Il risultato è stato eccezionale, siamo riuscite a conquistare il primo posto con 9 punti. Guardando in maniera più ampia è stato un momento decisivo per il nostro percorso, siamo cresciute come gruppo, come squadra e questo sarà qualcosa che ci ritroveremo più avanti. Sono felicissima di come sia andata e ovviamente della qualificazione alla fase finale dell’Europeo“. Un percorso fatto con la maglia numero 10 sulle spalle: “Indossare la maglia della Nazionale è una emozione continua, saper di rappresentare un intero Paese ed un movimento in crescita come il calcio italiano femminile è motivo di orgoglio. Per quanto riguarda il numero 10 è un onore visto che nella storia del calcio è stato sempre indossato da giocatrici e giocatori talentuosi“.

Greggi si sofferma poi sul suo club, la Roma:La nostra allenatrice, Elisabetta Bavagnoli, la sto conoscendo adesso, ma dal primo allenamento mi ha trasmesso subito sensazioni positive, si vede da come parla e come gestite il gruppo che è una allenatrice di grandissima esperienza e spessore. Cerco di imparare dalle mie compagne, ma non ne seguo una in particolare. Devo dire che seguo con attenzione tutte, ammiro molte di loro e, al di là delle mie compagne con le quali giocavo alle Res Roma, posso citarvi Bartoli, Di Criscio, Bernauer, Piemonte, Lipman ma dovrei onestamente nominarle tutte. Per me è una grandissima occasione, sono giovane e devo prendere il meglio da ognuna di loro. Sono tutte atlete e persone di grande spessore“.
Infine, un auspicio per il futuro:Con il club l’obiettivo è quello di vincere il Campionato e raggiungere la qualificazione in Champions League, abbiamo tutte le qualità per fare una stagione importante. Lo stesso discorso vale con l’Under 19, vogliamo essere protagoniste all’Europeo. In futuro vorrei conquistare la Nazionale maggiore e anche se oggi è un sogno, vincere la Coppa del Mondo“.

Gianluca Notari

 

Bologna-Roma 2-0, giallorossi in crisi. Di Francesco a rischio?

Simone Burioni– Bologna-Roma è stata sicuramente una delle partite più brutte da quando Eusebio Di Francesco siede sulla panchina giallorossa. Una partita assolutamente anonima, che la Roma ha perso giustamente contro un Bologna che conquista i primi tre punti stagionali e scaccia momentaneamente la crisi. Crisi che invece sta investendo in queste ore i capitolini: da più di un mese infatti la Roma non riesce a vincere, e l’unica vittoria fino ad ora – alla prima di campionato contro il Torino – è arrivata allo scadere dei 90 minuti grazie ad una magia di Dzeko. Le prossime due gare – entrambe casalinghe, contro Frosinone e Lazio – risultano già decisive per il futuro del tecnico abruzzese: ben altra storia rispetto a quando, solamente pochi mesi fa, la Roma di Di Francesco ha sfiorato una clamorosa qualificazione alla finale di Champions League.
Al Bologna è bastato coprire gli spazi in modo ordinato tenendo un baricentro basso e le linee molto strette; al resto hanno pensato Mattiello e Santander: il laterale sinistro è arrivato alla rete dopo una bella azione personale, mentre l’attaccante sudamericano ha sfruttato l’assist del suo partner d’attacco Falcinelli, il quale si è involato verso la porta di Olsen in solitaria, con la difesa giallorossa ancora posizionata sulla linea di metà campo.
La Roma è in evidente stato confusionale, come evidenziato dai tanti errori sotto porta di Dzeko, Pellegrini e Pastore.

FUTURO – “Sono totalmente disgustato” il commento di James Pallotta, arrivato direttamente da Boston nelle ore successive alla partita. E chissà che lo statunitense non voglia prendere in mano la situazione e agire in prima persona, come fu nel caso dell’esonero di Rudi Garcia. Per il momento, però, Di Francesco sarà confermato sulla panchina, ma i prossimi appuntamenti saranno cruciali per il suo futuro: in caso fallisse le gare contro Frosinone e Lazio, sono già diversi i nomi degli allenatori che potrebbero sostituirlo.
Il primo nome è quello di Antonio Conte, anche se forse è anche la pista più complicata da percorrere: oltre all’ingaggio esorbitante, l’ex Juventus difficilmente prenderebbe in mano una squadra non sua. Un’altro nome finito sul taccuino di Monchi è quello di Paulo Sousa: l’ex Fiorentina è finito ad allenare il Tianjin Quanjian, ma l’avventura cinese sembra arrivata alla fine. Il suo agente proprio in questi giorni sta trattando la rescissione di contratto del suo assistito, perciò il portoghese potrebbe presto tornare su piazza. Infine, le suggestioni Laurent Blanc e Vincenzo Montella, i quali però, per differenti motivi, non convincono a pieno la dirigenza della Roma.

Simone Burioni

Monchi: “Acquisti e cessioni? Convinto sia il metodo migliore. La Roma ha obiettivi a lungo termine”

Simone Burioni– Rispetto a molti suoi colleghi, e rispetto agli standard di segretezza del suo lavoro, Monchi è uno di quelli che difficilmente si nega alla stampa. Come se non bastasse, per spiegare il suo modo di vedere il calcio, il ds ha scritto anche un libro, “Il metodo Monchi“, mettendo a nudo l’uomo prima e il dirigente poi. A pochi giorni dalla sfida della sua Roma a Madrid contro il Real, lo spagnolo torna a parlare: stavolta, approfittando della sua presenza in Spagna, ha parlato ai microfoni dei network iberici El Mundo e ABC.

Cominciando a parlare della nuova sfida intrapresa con il club giallorosso dopo una vita spesa a Siviglia, Monchi fa il punto su quanto questa esperienza lo abbia fino ad ora gratificato: “Ho cominciato questa nuova avventura conoscendo il club, la città, l’atmosfera e la filosofia con la quale si lavorava, i meccanismi interni e le ripercussioni mediatiche che ha la squadra sul pubblico. Un anno dopo aver iniziato, dopo aver raggiunto una semifinale di Champions e il terzo posto in campionato, posso dire di essere soddisfatto. Sono cresciuto molto a livello professionale, dopo Siviglia avevo bisogno di nuovi stimoli e di una nuova sfida. Il romanista è di un’incredibile emotività, paragonabile ai sivigliani. Devi tenerne conto quando porti avanti la tua politica, senza però evitare delle scelte impopolari”. Sul momento più bello della sua esperienza a Roma ci sono pochi dubbi: “La rimonta con il Barcellona? Ha portato autostima e una spinta per un progetto a lungo termine, basato sulla crescita internazionale del marchio Roma. Se si guarda al nostro lavoro sui social si può capire bene, il club ha un profilo davvero moderno“.

Ma lasciandosi la stagione passata alle spalle, Monchi ha scelto vendere pezzi importanti – Nainggolan, Strootman e Alisson su tutti – e ricostruire la squadra per dare linfa nuova al nuovo ciclo che sembra essersi aperto: “È un compito molto difficile, non voglio negarlo. Veniamo da un risultato molto alto, capace di generare grandi aspettative e dobbiamo mantenere tutto questo. Se si comprano dodici nuovi giocatori è perché sono convinto che sia questo il modo per raggiungere un obiettivo del genere. Ma dobbiamo essere cauti, non si deve pensare che tutto possa funzionare da subito, serve tempo e lavoriamo affinché ne occorra il meno possibile”.
L’obiettivo è naturalmente quello di migliorarsi, anche se non sarà facile, a partire dalla prossima partita contro il Real Madrid: “Non abbiamo avuto molta fortuna con il sorteggio, questa è la verità. Non è il massimo cominciare contro la squadra più vincente degli ultimi anni, ma andremo al Bernabéu per giocarcela, come abbiamo fatto su tutti i campi. Con l’addio di Ronaldo vedo un Real con più motivazioni, vogliono dimostrare di poter ottenere gli stessi risultati anche senza di lui. Sono loro i favoriti per la vittoria finale”. Infine, un punto sul campionato, non certo iniziato con il piede giusto: “Questo inizio non ha fatto arrabbiare solo i tifosi, ma anche me e l’allenatore. Non siamo contenti ma ho tanta fiducia in questa squadra e nello staff tecnico. Capisco la delusione dei tifosi ma la Roma se vuole crescere deve comprendere che un brutto inizio di campionato è solo un momento di crisi. Questo sarebbe da grande club, con obiettivi a lungo termine”.

Simone Burioni

Primavera, Roma-Sassuolo 3-5. I giallorossi si fanno rimontare l’iniziale vantaggio di tre reti, Celar espulso nel finale

Simone Burioni – Roma sconfitta nell’esordio casalingo al Tre Fontane. I giallorossi sono stati battuti dal Sassuolo di pari età. 5 a 3 il risultato finale in favore dei neroverdi che sono riusciti a ribaltare l’iniziale svantaggio di tre reti. I ragazzi di mister Alberto De Rossi infatti erano riusciti ad andare sul 3-0 grazie ai gol di Celar, Pezzella e Bouah. Sembrava tutto in discesa per i capitolini che hanno poi peccato di concentrazione concedendo prima un parziale recupero nel primo tempo al Sassuolo, in gol con Raspadori e Kolaj, poi il definitivo ko che porta le firme di Kolaj(doppietta per lui), Manzari e Viero.

IL TABELLINO

AS Roma (4-3-3): Cardinali; Bouah, Bianda, Cargnelutti, Greco; Marcucci, Pezzella (67′ Buso), Riccardi; D’Orazio (67′ Bucri) , Celar, Besuijen (60′ Cangiano).
A disposizione: Zamarion, Trasciani, Parodi, Santese, Semeraro, Simonetti, Nigro, Calafiori, Silipo.
Allenatore: Alberto De Rossi.

U.S. Sassuolo Calcio (4-3-3): Campani; Agnelli, Pilati, Ferraresi, Merli (33′ Aurelio); Bartoli (71′ Castelluzzo), Ghion, Giordano (33′ Viero); Manzari, Raspadori, Kolaj.
A disposizione: Turati, Dembacaj, Bechini, Bellucci, Artioli, Bolla, Pellegrini, Vitello, Mattioli.
Allenatore: Stefano Morrone.

Arbitro: Gianpiero Miele di Nola.
Assistente 1: Emilio Micalizzi di Palermo.
Assistente 2: Giuseppe Licari di Marsala.

Marcatori: 9′ Celar (Roma), 15′ Pezzella (Roma), 27′ Bouah (Roma), 38′ Raspadori (Sassuolo), 43′ e 62′ Kolaj (Sassuolo), 63′ Manzari (Sassuolo), 84′ Viero (Sassuolo).
Ammoniti: Cargnelutti (Roma), Celar (Roma), Kolaj (Sassuolo).
Espulsi: Celar (Roma).
Recupero: 3′ nel primo tempo, 6′ nel secondo tempo.

LIVE

SECONDO TEMPO

90 + 6′ – Termina la partita, giallorossi sconfitti dopo l’iniziale vantaggio di tre gol.

90′ – Saranno sei i minuti di recupero.

86′ – Cartellino rosso per Celar! Il giallorosso viene espulso per proteste nei confronti del direttore di gara. Roma in dieci uomini.

84′ – GOL del Sassuolo. Viero sfrutta un assist di Kolaj e deposita la palla in rete. Emiliani vicinissimi ai tre punti.

80′ – Ancora Kolaj pericolosissimo, 20 metri palla al piede e conclusione che Cardinalirespinge benissimo.

79′ – De Rossi prova a cambiare modulo: 4-2-4 per i giallorossi, trazione totalmente offensiva.

78′ – Giallo a Kolaj per simulazione su un intervento di Bianda.

72′ – Cross insidioso di Cangiano, nessuno arriva sulla sfera e la palla sfila a lato del palo.

71′ – Cambio per il Sassuolo. Fuori Bartoli per Castelluzzo.

67′ – Doppio cambio per la Roma. Dentro Buso per Pezzella e Bucri per D’Orazio.

66′ – Sassuolo vicino al gol del 5 a 3, ma l’azione non trova il tocco vincente. Roma che sembra aver accusato il quarto gol neroverde dopo un buon inizio di ripresa.

63′- 4 a 3 del Sassuolo! Incredibile al Tre Fontane, i neroverdi ribaltano il risultato con Manzari.

62′ – GOL del Sassuolo! Kolaj trafigge Cardinali e porta il risultato sul 3-3.

61′ – Il Sassuolo reclama per un fallo di mano in area giallorossa.

60′ – Cambio per la Roma. Esce Besuijen, entra Cangiano.

59′ – Palo del Sassuolo con Raspadori. Il neroverde si era trovato a tu per tu con Cardinali, ma il calciatore ha sprecato la chance calciando sul legno.

57′ – Ancora Besuijen vicinissimo al gol su cross di Riccardi. Il giallorosso aveva sfruttato l’assist del compagno, ma la sua conclusione non ha trovato di poco lo specchio della porta.

54′ – Altro cartellino giallo per la Roma: questa volta è Celar ad essere ammonito.

52′ – Tiro insidioso di Besuijen che termina di poco a lato. La conclusione aveva dato l’illusione ottica del gol.

45′ – Inizia il secondo tempo. Roma avanti di un gol, ma il Sassuolo ci crede. Nessun cambio nei giallorossi.

PRIMO TEMPO

45 + 3′ – Termina qui il primo tempo ricco di emozioni. Roma in vantaggio 3-2 grazie alle reti di Celar, Pezzella e Bouah. Il Sassuolo però è stato bravo a riaprire la partita con Raspadori e Kolaj. 

45′ – Saranno tre i minuti di recupero. 

43′ – Gol del Sassuolo! Kolaj è bravo ad accentrarsi dalla sinistra e a sorprendere Cardinali con un tiro rasoterra ben angolato.

42′ – Ci prova ancora D’Orazio dalla distanza, ma il suo tiro è debole e centrale.

41′ – Primo cartellino giallo del match: Cargnelutti viene ammonito per un fallo a centrocampo ai danni di Raspadori.

38′ – Gol del Sassuolo! Raspadori resiste a Bianda nel duello fisico e davanti a Cardinalinon sbaglia accorciando le distanze.

33′ – Doppio cambio per il Sassuolo: fuori Merli e Giordano, dentro Aurelio e Viero.

31′ – Cooling break: le due squadre si avvicinano alle rispettive panchine per bere un po’ d’acqua.

27′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOL! La Roma segna anche la terza rete grazie a Bouah. Il terzino giallorosso è bravo a correggere in rete con tap-in un pallone finito prima sulla traversa dopo un colpo di testa.

23′ – Prima grande occasione per il Sassuolo. Raspadori è bravo ad infiltrarsi nell’area giallorossa ma non altrettanto a superare la copertura di Bouah. Il difensore riesce a coprire bene ed evita problemi spazzando via.

20′ – Annullato un gol di testa a Celar. L’attaccante giallorosso secondo l’arbitro Miele ha spinto un avversario per prendere posizione. La Roma continua ad attaccare forte del doppio vantaggio.

15′ – GOOOOOOOOOOOOOL! La Roma trova il raddoppio con Pezzella direttamente da calcio di punizione. Il pallone messo in mezzo dal centrocampista finisce in porta dopo essere stato sfiorato da diversi giocatori.

12′ – Ci prova ancora la Roma con un tiro dalla distanza di D’Orazio. La sfera però arriva troppo debolmente tra le braccia di Campani.

9′ – GOOOOOOOOOOOOOL! La Roma trova subito la rete del vantaggio grazie a Zan Celar. Bel cross dalla sinistra di Pezzella per l’attaccante sloveno. La punta capitolina di testa in area di rigore anticipa Ferraresi e supera Campani portando in vantaggio la propria squadra.

7′ – Errore di Cardinali sul rinvio. Il pallone finisce sui piedi di Kolaj, che prova subito il tiro in porta. La conclusione viene respinta in angolo dall’estremo difensore giallorosso.

4′ – Prima occasione da gol per la Roma. Calcio d’angolo battuto da Pezzella sul quale arriva Bianda. Il difensore francese prova a concludere con il destro, ma Ferraresi è bravo ad anticiparlo ed a mettere in corner.

2′ – Primi minuti di studio da parte delle due squadre. I giallorossi provano subito ad alzare i ritmi aggredendo gli avversari.

1′ – Inizia il match al Tre Fontane, il Sassuolo gioca il primo pallone.

Simone Burioni

Nzonzi è sbarcato a Roma per le visite mediche a Villa Stuart e la firma che verrà apposta a Trigoria

Luca Fantoni –  L’arrivo di Steven Nzonzi è realtà. Il giocatore francese è atterrato all’aeroporto di Ciampino alle 14.22 con un volo privato, insieme al padre e ad un amico, da Siviglia. Subito dopo il centrocampista si è recato alla clinica di Villa Stuart per svolgere le visite mediche di rito per poi apporre la firma sul quadriennale che lo legherà alla Roma. L’operazione costerà al club giallorosso circa 35 milioni compresi bonus.

Luca Fantoni

Roma, quanti infortuni durante la sosta! Ma i giallorossi ritrovano Perotti

(Keivan Karimi) – Non porta fortuna alla Roma la sosta per le nazionali, come si evince dal report di Trigoria degli ultimi giorni. I giallorossi, tra calciatori volati in giro per il mondo per le varie convocazioni internazionali e coloro che sono rimasti ad allenarsi in casa, hanno dovuto constatare numerosi problemi fisici e muscolari.

A cominciare da Javier Pastore, uno di quei calciatori che avrebbero potuto approfittare della sosta per prendere ritmo e confidenza con gli schemi di mister Di Francesco. L’argentino ha però subito un fastidio al polpaccio che gli farà saltare molto probabilmente le sfide a Chievo e Real Madrid.

Al ‘Flaco’ si sono aggiunti già giorni fa i vari Florenzi e Mirante, in realtà infortunati già da una decina di giorni ed indisponibili pure per l’amichevole di Benevento. Non sono stati da meno, purtroppo, alcuni romanisti convocati dalle Nazionali: il ceco Patrik Schick si è fermato nel ritiro della Repubblica Ceca per un risentimento all’adduttore, che però potrebbe rientrare in poche ore. Così come la lieve distorsione per Kostas Manolas durante Ungheria-Grecia di ieri sera.

Non infortunati ma comunque in trend negativo altri calciatori della Roma: stanco e affaticato Edin Dzeko dopo i 90 minuti giocati con la Bosnia, tanto da restare fuori dall’allenamento odierno a Trigoria. Nervoso e poco stimolato il portiere Robin Olsen, massacrato invece dalla stampa svedese dopo le ultime prove tra Roma e Nazionale.

Ünder e Kluivert all’unisono: “Roma è la nostra città, ora pronti a tutto”

(Keivan Karimi) – In molti criticano le scelte di mercato del d.s. romanista Monchi nelle ultime sessioni, ma il club giallorosso grazie alle intuizioni dello spagnolo si è assicurato le prestazioni future di due talenti assoluti in attacco: Cengiz Ünder e Justin Kluivert. Le due ali d’attacco formano una coppia tutta estro, rapidità e voglia di esplodere. 40 esatti in due, età verdissima ma già grande personalità.

Ünder, convocato dalla Nazionale turca, ha parlato oggi così della sua esperienza romana: “Ormai mi sto abituandoo all’Italia. Io amo i tifosi e la città. Mi auguro di poter disputare una buona stagione. Per ora devo dire che sto bene e tutto è a posto”.

Un augurio che si è fatto anche Kluivert, pure lui intervistato dal ritiro della sua selezione, l’Olanda: “Voglio diventare titolare, sono partito per quello. Sicuramente non è ancora arrivato il mio momento, ma ho giocato diversi minuti e sono felice. Tutti sapevano che l’inizio a Roma sarebbe stato difficile perché si aspettano tanto. All’Ajax ero più libero in campo, mentre qui devo giocare più verso l’interno. Mi sento sempre più a mio agio”.

Due ragazzi con le idee chiare che, se dovessero confermare le buone impressioni, sarebbero gli elementi giusti per il salto di qualità.

Calciomercato Roma: si allontana Nzonzi, ma Monchi ha in mente il piano B

Gianluca Notari – La fine del mercato è sempre più vicina ma Monchi sembra deciso a mettere a segno almeno un paio di colpi entro il 17 agosto, termine ultimo del mercato di Serie A, per coprire a dovere i ruoli di mediano ed esterno d’attacco. Uno dei nomi più vicini alla Roma è quello di Steven Nzonzi, centrocampista del Siviglia appena laureatosi Campione del Mondo con la Francia. Il suo è un profilo top, che garantirebbe un ricambio di tutto rispetto a capitan Daniele De Rossi, arrivato alla sua diciottesima stagione con la maglia giallorossa. Quello di Nzonzi sarebbe però un acquisto molto esoso, non tanto per le richieste degli andalusi – non meno di 30 milioni – quanto per quelle del giocatore: la richiesta del francese è stata di 4,5 milioni annui, stipendio che non sarebbe assolutamente in linea con la politica di ringiovanimento intrapresa dalla dirigenza capitolina. Uno sforzo del genere Monchi lo farebbe molto più volentieri per un giocatore giovane e futuribile, difficilmente per uno di 30 anni. Eppure il tempo stringe e al mercato della Roma mancano ancora un paio di pezzi.

ZIYECH – Il suo nome è stato accostato alla Roma per tutta l’estate. Con l’arrivo di Pastore il suo acquisto sembrava ormai saltato, ma non è certo un segreto che Monchi straveda per lui. La richiesta dell’Ajax sarebbe simile a quella del Siviglia per Nzonzi, ma le richieste di stipendio del marocchino sarebbero certamente inferiori a quelle del francese. I due hanno ruoli certamente diversi: il giocatore del Siviglia è un mediano, perno dei tre centrocampisti, mentre il marocchino è un trequartista che si adatta molto bene anche al ruolo di mezzala. Ziyech è un classe 1993, Nzonzi un ’88, una differenza di età non trascurabile quando ci sono in ballo tanti soldi.

NERES – In coppia con Ziyech, potrebbe arrivare anche David Neres: classe 1997, brasiliano, Neres sembra essere il classico colpo ‘a là Monchi‘, simile a quello che era stato Malcom prima dello scippo operato dal Barcellona. Esterno d’attacco di piede mancino, quello di Neres sarebbe un acquisto chiaramente in ottica: il suo prezzo si aggira attorno ai 35 milioni di euro, ma non è escluso che Monchi possa far recapitare un’offerta da circa 60 milioni di euro sia per lui che per Ziyech.

ALTERNATIVE – Sul taccuino di Monchi i nomi annotati sono diversi. Uno di questi è quello di Mateo Kovacic: il classe 1994 sarebbe stanco di fare la panchina al Real Madrid ed una sua permanenza in Spagna è tutt’altro che scontata. Con 25 milioni si potrebbe convincere Florentino Perez, ma il profilo dell’ex Inter non è il primo nella lista dei desideri di Eusebio Di Francesco, il quale preferirebbe Nicolò Barella del Cagliari. Il classe ’97 ha però un costo nettamente più alto: il presidente Giulini, a chi si è avvicinato, ha fatto capire che per meno di 50 milioni il centrocampista non si muove dalla Sardegna. Infine, per il ruolo di esterno d’attacco, si è fatto il nome di Suso del Milan. Anche qui si parla di parecchi soldi, almeno 35 milioni, e i rossoneri non sembrano disposti a privarsi si uno dei suoi punti di riferimento a meno di due settimane dall’inizio del campionato.

Gianluca Notari

Calciomercato Roma, gli obiettivi per l’attacco

Gianluca Notari – Superata la delusione Malcom, la dirigenza romanista è ancora alla ricerca di un esterno d’attacco. In quest’ottica, sono tanti i nomi accostati nelle ultime ore alla Roma. Uno di questi è quello di David Neres: classe 1997, brasiliano, di proprietà dell’Ajax. Monchi, con l’acquisto di Justin Kluivert e la trattativa per Hakim Ziyech, ha dimostrato di guardare con estremo interesse in casa dei Lancieri, ma il costo del cartellino potrebbe essere molto alto: tra i 40 e i 50 milioni di euro. Non è escluso che il ds provi a fare un tentativo, ma l’operazione rimane molto difficile.

Nel caso in cui non riuscissero ad abbassare le richieste del club di Amsterdam, i giallorossi hanno già alcuni nomi di riserva: il primo di questi è Suso, per cui la Roma ha già dimostrato un certo interesse nei giorni scorsi. L’offerta di Monchi sarebbe di 20 milioni di euro più il cartellino di Diego Perotti, ma per il momento il Milan non ne vuole sentir parlare. Altri giocatori che interessano allo staff giallorosso sono quelli di Leon Bailey del Leverkusen, Federico Chiesa della Fiorentina oltre alla suggestione di Angel Di Marìa del Paris Saint-Germain, dato per sicuro partente dai media francesi.

Per quanto riguarda Bailey, si tratta di un ritorno di fiamma: il giocatore di origini giamaicane era stato vicino ai giallorossi nel 2016, quando vestiva la maglia del Genk, ma nel gennaio del 2017 optò per il trasferimento in Germania. Il valore del suo cartellino, ad oggi, si aggira attorno ai 40 milioni di euro, ma si potrebbe abbassare verso la fine del mercato.
Non costerebbe certo meno Federico Chiesa: Monchi sembra innamorato del giocatore della Fiorentina, ma le richieste dei viola, per il momento, sono state altissime: 70 milioni. A queste cifre l’affare è infattibile, ma con alcune contropartite il prezzo potrebbe abbassarsi notevolmente. Infine, il caso Di Marìa: chiuso dagli acquisti di Neymar e Mbappé, l’argentino sembra già con le valigie in mano, pronto a lasciare Parigi. Per lui si è parlato soprattutto di Inter e Atletico Madrid, ma a costi contenuti Monchi potrebbe fare un tentativo.

Gianluca Notari