Entella, Icardi: “Possiamo mettere in difficoltà anche la Roma. Al gol di Manolas con il Barcellona mi ha sentito tutta Chiavari”

Luca Fantoni – Simone Icardi è stato il protagonista dell’incredibile vittoria dell’Entella contro il Genoa in Coppa Italia. Il centrocampista romano ha timbrato il passaggio del turno con una doppietta e ora, agli ottavi di finale, si troverà contro proprio la Roma, squadra di cui è tifoso. Questa l’intervista che ha concesso alla nostra redazione:

Dalla Racing Roma alla doppietta contro il Genoa in Coppa Italia. Come e quanto è cambiato Simone Icardi in questi tre anni e mezzo?
Sono cambiato parecchio già da quando ho vinto il campionato in Serie D e mi sono rapportato alle prime partite in Serie C. La cosa che mi ha cambiato di più è stata quando da una “squadretta” di Roma senza storia, senza un grande pubblico, senza nulla, sono passato ad una squadra del blasone del Catanzaro che ha una grande storia alle spalle, che ha una curva che fa 5000 abbonati all’anno e lì ho cominciato a capire com’è il calcio. Poi sono arrivato all’Entella e ho visto il palcoscenico della B e quanto è difficile il campionato e estenuante per la sua lunghezza, fino all’altra sera contro il Genoa che è stata un sogno.

Dopo l’estate turbolenta per il caos dei ripescaggi in Serie B, vivete questo successo in Coppa Italia come una rivincita?
Si, la rivincita è un po’ totale anche per quanto riguarda i risultati in campionato. Lo abbiamo iniziato a fine ottobre e abbiamo fatto tante vittorie, 6 di fila, e una sola sconfitta. Siamo andati a Genova, abbiamo fatto la nostra partita e abbiamo portato a casa un risultato storico. Tutte queste cose per noi sono una rivincita per quello che ci è stato fatto quest’estate e per quello che ci aspetta perché noi ora giocheremo ogni tre giorni. Finiremo i recuperi delle partite ad Aprile, dovremmo giocarne tante ravvicinate ma dobbiamo trasformare questo fattore in un punto di forza per arrivare all’obiettivo che è la Serie B. Quello che è successo quest’estate è inspiegabile.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri? E quelli dell’Entella?
Quelli della squadra sono di salire il prima possibile in Serie B e, visto che siamo andati avanti in Coppa, vogliamo toglierci lo sfizio di giocare all’Olimpico e di fare una figura come quella che abbiamo fatto a Genova. Personalmente voglio continuare come sto facendo, lavorando sempre per arrivare ad un qualcosa che mi dirà il tempo in base a quello che metterò io sul campo. Il sogno è arrivare più in alto possibile, mantenendo i piedi per terra e lavorando.

Tu sei nato qui a Roma. Qual è il tuo rapporto con la città? Torni spesso?
Fino allo scorso anno quando avevo l’opportunità tornavo insieme alla mia ragazza, sopratutto per la famiglia e per gli amici che ho a Roma. Adesso con il fatto che abbiamo iniziato il campionato e abbiamo molte partite non riusciamo quasi mai a tornare e ci siamo stabiliti a Chiavari in maniera fissa. Però tornerò sempre a Roma. Chi nasce a Roma muore a Roma.

Oltre ad essere romano, sei anche romanista e il caso ha voluto che nel prossimo turno affronterete proprio la società giallorossa. Quali saranno le emozioni nel venire all’Olimpico?
Penso di non essere in grado di descriverlo. Me ne renderò conto nel momento in cui salirò le scalette ed entrerò in campo per fare riscaldamento. Ho fatto il raccattapalle quando ero più piccolo e sono stato a bordocampo ma dall’interno sarà diverso. Entrare in campo, vedere quella curva dove sono stato per tanto tempo con mio padre e con gli amici, sarà una cosa unica e la porterò sempre dentro.

Come si può battere questa Roma?
Come c’è stato un modo per mettere in difficoltà e battere il Genoa, forse c’è anche per la Roma. Poi certo la difficoltà aumenta perché i giallorossi sono superiori e anche lo stadio farà il suo effetto. Mai dire mai però perché anche del Genoa si diceva che era impossibile. Magari riusciremo a metterli in difficoltà in qualche modo anche se ancora non ci stiamo pensando a come affrontare questa partita. Quando arriverà il momento sarà bello capire come giocarla.

Sei cresciuto nel settore giovanile della Roma e sei stato allenato anche da Montella. Cosa ricordi di quel periodo?
Ho un ricordo molto bello di Montella. Io con lui ho giocato e mi sentivo apprezzato. Anche quando allenava noi aveva dei concetti che poi ha riportato in Serie A e si vedeva la differenza, si vedeva che poteva fare bene a livello internazionale. Mi sono trovato veramente bene.

Un tuo ex compagno delle giovanili è Lorenzo Pellegrini che sta stupendo tutti. Ti aspettavi questa sua grande crescita?
Con Lollo siamo compagni dai pulcini. Sinceramente, avendolo conosciuto dal settore giovanile, non così tanto perché me lo ricordavo diverso. Poi però al Sassuolo è stato bravissimo con Di Francesco a capire subito quello che doveva fare per rimanere in Serie A e per diventare un giocatore così bravo come sta dimostrando. Quando ho visto come stava andando in neroverde ho pensato che potesse arrivare e infatti il suo percorso l’ha fatto e lo sta facendo molto bene.

Come credi che continuerà la stagione giallorossa?
Sono sempre stato fiducioso per quanto riguarda la Roma. Non ho mai criticato nessuno neanche quando si andava veramente male. Da quando la vedo, la Roma è sempre stata una squadra forte con bei giocatori e secondo me li ha anche quest’anno. Hanno cambiato tanto a livello di mercato: hai perso Alisson che forse è il portiere più forte al mondo al momento, hai perso giocatori come Nainggolan e Strootman che ti tiravano il carro nei momenti di difficoltà e magari adesso hai giocatori che devono capire come tirarlo. Ci sono molti giovani che se dovessero esplodere nell’arco di uno o due anni potrebbero portare la Roma anche ai livelli della Juventus, vedi Kluivert, Under o Schick anche se ultimamente sta facendo fatica. Io reputo Di Francesco un grandissimo allenatore e se la squadra tiene botta in questi ultimi incontri un po’ sfortunati arriverà dove deve arrivare, non al primo posto perché la Juventus è imprendibile, ma tranquillamente in Champions. Si sono qualificati nel girone e non era semplicissimo. Se ci si gioca le partite tra andata e ritorno non è poi impossibile passare gli altri turni. Ci vuole un po’ di pazienza anche se so benissimo che ai tifosi della Roma non si può chiedere, soprattutto se gli si promettono cose che non arrivano mai (ride ndr). Ormai io la Roma la vedo molto da esterno, da osservatore, anche se ovviamente lo scorso anno al gol di Manolas con il Barcellona mi ha sentito tutta Chiavari.

Luca Fantoni

Roma-Inter, ex ed Europa

Simone Burioni – Tutte le gare valgono tre punti, sì, ma esistono partite che possono significare molto di più. Per diversi motivi, Roma-Inter è una di queste: da Spalletti a Santon, da Zaniolo a Nainggolan. Da qualunque parte la si osservi, questo Roma-Inter sarà uno di quei Roma-Inter: non più decisivo per lo scudetto come fino a qualche anno fa, ma ugualmente emozionante ed estremamente importante.

Passato, presente e futuro – Partiendo dagli ex, la gara tra nerazzurri e giallorossi di quest’anno non può non avere il nome di Radja Nainggolan: dopo tre stagioni di amore, il Ninja ha dovuto lasciare la Capitale per scelte calate dall’alto. Non ci sarà, ma se Nanni Moretti ci ha insegnato qualcosa, forse la sua assenza sarà notata più della sua presenza.
L’altro grande ex della serata sarà Luciano Spalletti: dopo la prima, bellissima esperienza nei primi anni 2000, il tecnico di Certaldo è tornato dalle parti di Trigoria nel gennaio del 2016, rimanendo per un anno e mezzo sulla panchina della Roma e siglando il record di punti della storia del club, 87. Andato via tra le polemiche per il burrascoso rapporto con Totti, Spalletti si è accasato all’Inter, dove sembra aver finalmente trovato la quadra.

Un altro ex, ma a casacche invertite, è Davide Santon. La sua storia è quella di un talento sbocciato in giovanissima età, bruciatosi in un club troppo grande per lui, emigrato all’estero e poi tornato a casa per cercare il riscatto. Ma Roma-Inter è da sempre una partita dove è facile che i destini che si insi incrocino: Santon arriva a Roma nell’operazione Nainggolan e, insieme a lui, Nicolò Zaniolo: enfant prodige classe 2000, Zaniolo è stata la carta che ha convinto Monchi a cedere il belga all’Inter. Fino ad ora il giovane trequartista ha convinto tutti, dimostrando una maturità difficile da trovare in un ragazzo di appena 18 anni.

A caccia di punti – Se l’Inter gode di una certa tranquillità, per quanto riguarda la classifica della Roma la situazione è molto differente: i giallorossi sono momentaneamente al nono posto, ma vincendo tornerebbero in zona Europa, a meno 3 punti dal Milan quarto. Le tante assenze certo non aiutano, ma Di Francesco dovrà necessariamente inventarsi qualcosa: non solo per non perdere di vista le prime quattro della classifica, ma anche per restare saldamente sulla panchina dei capitolini. Uomo avvisato.

Simone Burioni

Roma, quanti errori con il Real Madrid. E l’infermeria è sempre più piena

Simone Burioni – Poteva essere la partita della svolta, invece è stato solamente un altro buco nell’acqua. Certo, sembra strano avere recriminazioni in un Roma-Real Madrid, ma le tante occasioni sprecate e gli errori grossolani lasciano ai tifosi sensazioni di amarezza che difficilmente riusciranno a mandar giù.

Ci sono stati, però degli aspetti positivi: il primo da annoverare è sicuramente quello del passaggio agli ottavi di Champions. Nel pomeriggio, la vittoria del Plzen sul campo del CSKA Mosca aveva infatti sancito il passaggio al prossimo turno sia dei giallorossi che dei blancos, che all’Olimpico si giocavano il primo posto e con questo la possibilità di affrontare, nel turno successivo, una squadra più abbordabile rispetto ai top club europei.
Altra nota positiva sono state alcune (poche) prestazioni individuali: Under, fino all’erroraccio nel finire di primo tempo, ha giocato su livelli discretamente alti dimostrando una certa affidabilità. Conferme sono inoltre arrivate da Zaniolo, decretato unanimemente come migliore in campo, e da Florenzi, che ha coperto bene e attaccato con continuità nonostante gli avversari che si ritrovava di fronte non fossero dei più facili da affrontare. In ripresa anche Cristante, nonostante sia ancora lontano da quello ammirato nella scorsa stagione.

Passiamo alle note dolenti. Il primo punto è che la difesa continua a traballare: oltre ai meccanismi collettivi che necessitano di una profonda revisione, gli errori individuali cominciano ad essere un problema non più trascurabile. Prima Jesus in Udinese-Roma, ieri lo sciagurato retropassaggio di Fazio: così diventa troppo facile per gli avversari e troppo difficile per i giallorossi. Specialmente se quando vai in attacco poi non la butti dentro: tante le occasioni sciupate dalla squadra di Di Francesco, su tutte quella di Under, che non può permettersi leggerezze in nessun momento, figurasi con il Real Madrid.
Ultimo aspetto da dover considerare sono gli infortuni: nelle ore prima della gara la Roma ha saputo di non poter contare su Dzeko, fermato da un fastidio muscolare, mentre durante il match si è fermato anche El Shaarawy. Entrambi, saranno difficilmente recuperati per la partita di domenica contro l’Inter.

La situazione in infermeria si fa sempre più critica, così come quella in campo. Di Francesco è chiamato a trovare soluzioni, ed in fretta anche: il tempo passa e la Roma non può permettersi ulteriori passi falsi.

Simone Burioni

Conferenza Solari: “Il Real si è sempre rialzato quando è caduto. Adesso dobbiamo voltare pagina, siamo a Roma”

Luca Fantoni – Santiago Solari, tecnico del Real Madrid, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. Queste le sue parole:

Domani affrontate una squadra in testa al girone, quali sono le chiavi della partita?
Fare quello che abbiamo fatto in questo torneo, come abbiamo fatto sempre fatto in Champions nella nostra storia, e la nostra storia è grande. Cosa che sembra facile ma è difficile.

Ramos ha parlato di mancanza di atteggiamento nell’ultima partita. Farà dei cambi per domani?
Mi dispiace non rispondere sempre alle vostre domande, ritengo che siano questioni del nostro spogliatoio, è mia responsabilità. Mi spiace ma non rispondo.

Dopo la sconfitta di Eibar i tifosi e i dirigenti erano arrabbiati, lei che pensa?
La sconfitta è stata dura, abbiamo analizzato la gara, appartiene al passato, dobbiamo voltare pagina, avevamo fatto lo stesso quando avevamo vinto. Siamo in Italia, a Roma, è un altro torneo e la nostra forza deve essere focalizzata per domani.

Domani sarà la sua prova del fuoco, la prima partita di Champions…
Qui tutte le partite sono decisive, anche gli allenamenti. Il Real ha fatto questo nel corso della sua storia e quando si è sempre rialzato, per questo è la squadra più vincente della storia del calcio.

Nella sua gestione finora Isco non è mai partito titolare, cosa succede?
Isco sta lavorando bene così come tutti i compagni, conto su di lui come sugli altri che compongono la rosa.

Difficile sostituire Casemiro…
Tutte le partite sono diverse tra loro, abbiamo diversi giocatori che possono occupare quel ruolo con caratteristiche diverse, come Ceballos o Kroos. C’è anche Llorente, che come caratteristiche è il giocatore più simile. Abbiamo tante soluzioni. E’ evidente che vogliamo recuperare Casemiro il prima possibile, come gli altri giocatori che non sono disponibili.

Questione Sergio Ramos e doping, gli ha parlato per sostenerlo?
Ramos è una persona onesta, emblema del calcio, del Real e dello sport spagnolo. E’ un dovere di tutti proteggerlo, anche della stampa che deve cercare la verità. Poi ci sono le opinioni, ma non è opinabile questo.

Qual è il vero Real, quello prima della sosta o dell’ultima sconfitta?
Nel calcio la verità è sempre il domani. Domani c’è un’altra partita, alla nostra portata.

Non vuole entrare in merito a discussioni dello spogliatoio, ma lei nella sua esperienza le è mai capitato di affrontare avversari senza il giusto atteggiamento?
Ci sono tanti fattori, ma i risultati sono il frutto delle nostre azioni. Le responsabilità sono collettive. Si parla di difendere insieme e se si farà la squadra sarà rinforzata.

Caso Isco, sembra apatico e demotivato, qual è la chiave per rimotivarlo?
Ti ripeto abbiamo 24 giocatori, vogliamo il meglio per loro e vogliamo recuperare anche gli infortunati per avere 24 giocatori e non 21.

Pensi che il Real possa soffrire domani l’atmosfera allo stadio?
Qui in Italia ho vissuto il mio periodo migliore nell’Inter. Di questo stadio ricordo un gol contro la Lazio, non ricordo però la porta. Ho un bel ricordo di questo stadio, ricordo Totti e i giocatori storici, anche se ormai siamo vecchi (ride, ndr). Ricordo anche i tifosi che rendono l’atmosfera molto bella, non smettono mai di cantare.

Luca Fantoni

Conferenza Carvajal: “La Roma scenderà in campo per cercare di fare la partita. Dovremo essere concentrati ma senza timore”

Luca Fantoni – Daniel Carvajal, difensore del Real Madrid, ha parlato in conferenza stampa – insieme al tecnico Solari – in vista del match di domani contro la Roma. Queste le sue parole:

Come stai in vista della Roma?
Sono dovuto entrare in campo per sostituire un compagno infortunato e non è mai il massimo. Comunque per essere entrato senza il riscaldamento, ho ricevuto delle buone sensazioni. Purtroppo il risultato è stato negativo, ma personalmente sono stato felice di essere tornato in campo che è dove mi piace essere.

Si è parlato molto di carattere e di giusto atteggiamento. La partita di domani si vince con 11 guerrieri in campo?
Domani è difficile, sarà una battaglia. Se vogliamo essere primi e vincere il girone dobbiamo dimostrarlo in campo e vincere questa partita. Per farlo dobbiamo mettere gli attributi, come dice il mister, ma serve anche freddezza e saper gestire i momenti della gara.

L’altro giorno Ramos è molto stato duro dopo la sconfitta dicendo che la squadra senza carattere diventa una squadra qualsiasi, ne avete parlato tra di voi?
E’ vero, è un dato di fatto. Il calcio oggi è molto equilibrato, chiunque ti può battere se non sei al massimo. Ma questo è il momento di parlare poco e di fare molto in campo, è il momento di chiederci cosa vogliamo fare in questa stagione e se vogliamo vincere. Siamo soltanto a novembre e siamo ancora in tempo per lottare su tutti i fronti, a partire da domani contro una squadra buona e una partita impegnativa.

Il campo non è in buone condizioni, questo può crearvi problemi?
Ancora non abbiamo visto le condizioni del campo, adesso ci alleneremo e le valuteremo. In ogni caso, il terreno sarà lo stesso sia per noi che per loro, però è chiaro che la speranza è che il campo sia adatto ed in buone condizioni.

Cosa vi succede in campionato?
Se sapessi il perché lo direi. Noi scendiamo sempre con le migliori intenzioni, per dare il massimo, ma è chiaro che le cose a volte non riescono come si vorrebbe. Non è facile in un club di tale portata in cui ti viene richiesto sempre un livello altissimo. In più, giochiamo contro squadre che quando giocano contro di noi cerchiano la data sul calendario. Ma siamo ancora a novembre, siamo in tempo per lottare per tutto e possiamo dire la nostra.

Domani affrontate una squadra che è arrivata in semifinale nella scorsa stagione, che avversario ti aspetti?
Partita difficile e complicata, abbiamo visto tutti cosa ha fatto la Roma in questo torneo nella scorsa stagione. Si tratta di un avversario organizzato che gioca bene. Dobbiamo essere concentrati ma senza nessun timore.

Nelle scorse settimane avevi difeso Lopetegui, adesso ci sono differenze con Solari?
Non era per difendere nessuno, Julen non è più con noi e questo perché comandano i risultati. Senza quelli è difficile essere l’allenatore del Real Madrid. Con il cambio le cose stanno andando bene. Il mister ci trasmette fiducia, e anche se è da poco tempo che è con noi sono sicuro che Solari farà grandi cose.

Che differenze di atteggiamento vi aspettate rispetto all’andata, ora che voi e la Roma siete primi in classifica?
Immagino che la Roma scenderà in campo per pressarci alto, gioca di fronte al suo pubblico, cercherà di fare la partita, ma sta a noi trovare le giuste soluzioni. Per il resto non saprei cosa dirti, siamo concentrati su noi stessi e sul lavoro fatto tutta la settimana con il mister.

Luca Fantoni

Allenamento Roma, squadra in campo nella rifinitura pre Real Madrid. Individuale per Perotti, De Rossi e Pastore

Luca Fantoni – Dopo le parole in conferenza stampa di Di Francesco e Kolarov, la Roma questo pomeriggio scende in campo per svolgere la rifinitura in vista della gara di Champions League contro il Real Madrid. Lavoro individuale in campo per Diego Perotti, solo palestra invece per Javier Pastore e Daniele De Rossi. Infine terapie per Lorenzo Pellegrini.

Luca Fantoni

Un segno di rossetto contro la cultura del bomber

Simone Burioni – In un sabato di pioggia, oltre all’acqua, a piovere sono le accuse contro la Roma, che perde 1-0 a Udine e compie un passo indietro rispetto alla vittoria contro la Sampdoria. Unica nota positiva, anche se passata sotto traccia, la manifestazione contro la violenza sulle donne. In occasione della giornata mondiale contro questa indicibile pratica, i giocatori della Roma, dell’Udinese e anche la squadra degli arbitri hanno sfoggiato un segno rosso di rossetto sulla guancia sinistra proprio in segno di vicinanza verso la donna, spesso vittima di una cultura che troppo spesso la relega ad un ruolo subalterno.

Per molti sarà stato un frivolo segnale di disturbo che interrompe la linea retta dell’attenzione tra poltrona e televisore, altri non l’avranno neanche notato, mentre altri ancora avranno pensato ad un’inutile perdita di tempo. In effetti, cosa c’entra il calcio con la violenza sulle donne?

Eppure, la cultura del machismo e del bomberismo, che ha le proprie basi nelle più becere menti del tifoso medio, si è resa spesso complice silente di un immaginario in cui la donna è arredo del salotto televisivo in cui si discute di un rigore o di un fuorigioco, o che ha reso il calcio femminile un ‘non sport‘. Oppure, più comunemente, la donna nel calcio è sempre stata il perfetto corredo all’idolo sportivo di turno, rapace in area di rigore così come a letto.
Veline, letterine, modelle, wags: ce n’è sempre stato per tutti i gusti, dalla mora alla bionda, dallo stile nostrano a quello esotico. Ciò che nel mondo del calcio invece non c’è mai stata, per la donna, è la dignità.
Risale a poche settimane fa il volantino distribuito nella Curva Nord della Lazio, la zona più calda – e a quanto pare più stupida – della tifoseria biancoceleste, in cui veniva ordinato alle donne di non posizionarsi nelle prime dieci file del settore poiché il tifo è roba da uomini, che non siamo mica al centro commerciale. Oppure, non sono rari i commenti da parte di aitanti ragazzoni che, nei profili delle sezioni femminili di alcuni club di Serie A come Roma e Juventus, si improvvisano cabarettisti di second’ordine twittando cose come “la domenica dovreste stare in cucina” o “tornate a stirare le camicie“.
Ogni commento a questo tipo di esternazione risulta superfluo. Probabilmente, non è con una striscia di rossetto sulla guancia che si combatte questo genere di subumani (che speravamo ormai estinto nel terzo millennio). La speranza, però, è che almeno qualcuno, seduto sulla poltrona di casa o sul seggiolino dello stadio, abbia notato quel segno rosso sul viso e, per un momento, sia stato fiero di essere profondamente diverso dallo spettatore seduto al suo fianco.

Simone Burioni

Primavera, Roma-Inter 4-2: un super Celar regala i tre punti ai ragazzi di De Rossi

Luca Fantoni – Bella vittoria della Roma Primavera contro i pari categoria dell’Inter. I giallorossi si sono portati sul doppio vantaggio grazie ai gol di Cangiano e Celar, ma si sono fatti recuperare a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo da Adorante e Salcedo. Nella ripresa poi, ci ha pensato il solito Celara realizzare la sua tripletta e fissare il risultato sul definitivo 4-2. I ragazzi di Alberto De Rossi diventano primi in solitaria ma attendono la partita dell’Atalanta, prevista per domani.

IL TABELLINO

AS ROMA (4-3-3): Zamarion; Bouah, Cargnelutti, Trasciani (87′ Bianda), Semeraro; Pezzella, Marcucci (87′ Simonetti), Riccardi; D’Orazio (68′ Buso), Celar, Cangiano (68′ Chierico).
A disposizione: Pagliarini, Coccia, Santese, Meo, Nigro, Besuijen, Bucri, Silipo.
Allenatore: Alberto De Rossi.

FC INTER (4-3-3) : Dekić; Zappa, Nolan, Van Den Eynden, Corrado; Rorič (77′ Vergani), Pompetti (64′ Merola), Schirò; Grassini (64′ Demirovic), Adorante, Salcedo.
A disposizione: Milani, Pozzer, Colombini, Rizzo, Ballabio, Gavioli, Rizzo Pinna, Colidio, Mulattieri.
Allenatore: Armando Madonna.

Arbitro: Sig. Daniele Paterna di Teramo.
Assistente 1: Sig. Giulio Basile di Chieti.
Assistente 2: Sig. Thomas Ruggieri di Pescara.

Ammoniti: 80′ Marcucci (R), 91′ Chierico (R).
Espulsi: –
Marcatori: 9′ Celar (R), 21′ Cangiano (R), 40′ Adorante (I), 47′ Salcedo (I), 54′ Celar (R), 76′ Celar (R)

LIVE

SECONDO TEMPO

94′ – Dopo 4 minuti di recupero termina Roma-Inter con il risultato di 4-2. Decisiva la tripletta di Celar.

91′ – Ammonito anche Chierico sempre per un fallo tattico in mediana.

87′ – Altri due cambi per De Rossi. Entrano Simonetti e Bianda ed escono Marcucci e Trasciani.

85′ – Tiro a giro di Marcucci indirizzato all’incrocio ma Dekic vola e mette in angolo.

80′ – Ammonito Marcucci per un fallo tattico a centrocampo.

77′ – Cambio per l’Inter. Esce Roric ed entra Vergani.

76′Tripletta di Celar! L’attaccante sfrutta un passaggio arretrato di Pezzella e di sinistro batte Dekic.

69′Marcucci ha l’occasione di chiudere la partita ma scivola al momento del tiro e Dekic para.

68′ – Cambia anche la Roma. Entrano Buso e Chierico al posto di Cangiano e D’Orazio.

64′ – Doppio cambio per l’Inter. Escono Grassini e Pompetti ed entrano Merola e Demirovic.

54′ – Cross di Cangiano e Celar di testa riporta in vantaggio i giallorossi.

47′Salcedo si accentra e questa volta batte Zamarion. Roma rimontata!

46′ – Inizia la ripresa.

PRIMO TEMPO

45′ – Finisce il primo tempo. La Roma conduce per 2-1

41′ – Grande azione di Zappa sulla destra. Il terzino va al tiro ma Zamarion compie un miracolo. Sul campanile seguente Adorante si coordina e in rovesciata ribadisce in porta.

39′ – Conclusione a giro di Cangiano ma Dekic è attento e respinge a lato.

37′ Salcedo prende il palo! L’attaccante dell’Inter tira da lontano e Zamarion devia sul palo.

35′ – Salcedo in area si accentra ma tira centralmente e per Zamarion è facile parare.

21′ – Cross di Bouah dalla destra e Cangiano mette in rete, firmando il raddoppio giallorosso!

14′ – Reazione dell’Inter ma il tiro di Salcedo finisce alto.

9′Celar porta in vantaggio la Roma! con un tiro da fuori deviato da un difensore.

4′ – Tiro di Riccardi da lontano, Dekic non trattiene e la palla finisce in angolo.

1′ – Inizia la partita.

Luca Fantoni

Youth League, Roma-CSKA 3-1: giallorossi vittoriosi grazie a Riccardi, Bouah e D’Orazio

Luca Fantoni –Vittoria importante della Roma Primavera che riapre il discorso qualificazione del suo girone di Youth League battendo per 3-1 il CSKA Mosca. Nonostante le numerose assenze, i ragazzi di De Rossi hanno mostrato un buon gioco e anche una buona solidità difensiva, non facendosi rimontare come successo spesso in questa stagione. Di Riccardi, Bouah e D’Orazio i gol giallorossi, con quest0’ultimo che ha fallito anche un rigore sul 3-1.

LIVE

SECONDO TEMPO

94′ – Finisce la partita dopo 4 minuti di recupero. La Roma vince e riapre il discorso qualificazione.

88′ – Altri tre cambi per la Roma. Escono Riccardi, Cargnelutti e D’Orazio ed entrano Chierico, Trasciani e Bamba.

83′ – Altro cambio per il CSKA. Dentro Streltsov e fuori Zhironkin.

76′ – Cambi per i russi. Dentro Shekhov, Abramushin e Krachkovskii, fuori Ignatovich, Yanov e Fedorov.

73′ – Rigore per la Roma conquistato da D’Orazio! Sul dischetto va proprio il numero 7 che però calcia centrale e sbaglia. Sulla respinta il colpo di testa di Simonetti finisce alto.

69′ – Cambio per la Roma. Escono Marcucci e Bucri ed entrano Simonetti e Buso.

68′ – Cross in mezzo di Cangiano per la testa di Bucri che, da due passi, la prende male e permette a Zirikov di parare.

63′ – La Roma cala il tris! D’Orazio ristabilisce le distanze con una deviazione sul secondo palo.

62′ – 1-2 CSKA! Eleev ha spazio sulla destra e supera Zamarion con anche una deviazione di Bianda.

57′ – Cambio per il CSKA. Esce Popov ed entra Vostrikov.

54′ – Pezzella si presenta da solo davanti al portiere ma calcia incredibilmente addosso all’estremo difensore ospite.

49′ – CSKA vicino ad accorciare le distanze con Zhironkin che salta tutti in area ma il suo tentativo a botta sicura è fermato da Bianda.

46′ – Inizia il secondo tempo.

PRIMO TEMPO

45′ – Si chiude il primo tempo sul risultato di 2-0 per la Roma.

42′ – Ammonito Bianda dopo un fallo a centrocampo.

38′ – Dopo un’azione sulla sinistra, Pezzella appoggia per Marcucci che calcia in porta. Il pallone si stampa sulla traversa e finisce sul fondo.

24 – Raddoppio della Roma! Palla in verticale per Marcucci che di tacco premia l’inserimento di Bouah. Il terzino destro supera poi agevolmente il portiere e firma il 2-0.

20′– Tiro di Cangiano ma il portiere avversario devia sopra la traversa.

14′La Roma passa in vantaggio! Alessio Riccardi da fuori area controlla e di destro a giro la mette sotto al sette.

4′Zhironkin si invola verso la porta della Roma ma calcia a lato di sinistro, sfiorando il vantaggio.

1′ – Inizia la partita.

IL TABELLINO

ROMA (4-3-3): Zamarion; Bouah, Cargnelutti (88′ Trasciani), Bianda, Semeraro; Riccardi (88′ Chierico), Marcucci (70′ Simonetti) , Pezzella; D’Orazio (88′ Bamba), Bucri (70′ Buso), Cangiano.
A disposizione: Pagliarini, Nigro.
Allenatore: Alberto De Rossi.

CSKA (4-4-2): Zirikov; Zakarov, Savinykh, Ignatovich (77′ Abramushkin), Fedorov (77′ Krachkovskii); Eleev, Yanov (77′ Shekov), Maradishivili, Tiknizyan; Zhironkin (83′ Streltsov), Popov (57′ Vostrikov).
A disposizione: Edapin, Lobanov.
Allenatore: Andrey Aksenov.

Arbitro: Stoyanov (BUL).
Assistenti: Kolev (BUL) – Vene (BUL).
Quarto uomo: Marini (ITA).

Ammoniti: 42′ Bianda (R), 60′ D’Orazio (R).
Espulsi: –
Marcatori:  13′ Riccardi (R), 23′ Bouah (R), 62′ Eleev (C), 63′ D’Orazio (R).

Luca Fantoni

Roma-Spal 0-2. I giallorossi cadono dopo quattro vittorie consecutive

Simone Burioni – Sconfitta schock quella della Roma, che perde in casa contro la Spal per 0-2 dopo quattro vittorie consecutive tra campionato e Champions League. I giallorossi appaiono fin troppo rilassati dopo la sosta per le nazionali e, nonostante le tante occasioni create, perdono una grande occasione che potrebbe costare cara nella corsa al quarto posto.

LA GARA – Eusebio Di Francesco si concede un po’ di turnover in vista dell’impegno europeo contro il CSKA Mosca, nonostante l’indisponibilità di due pedine fondamentali come De Rossi, Kolarov e Schick: i capitolini scendono in campo con Olsen tra i pali; difesa a quattro con Florenzi, Fazio e le due sorprese Marcano e Luca Pellegrini. Centrocampo a tre con Cristante e Pellegrini ai lati di Nzonzi, tridente d’attacco con El Shaarawy e Under a supporto dell’unica punta Dzeko. La Spal, reduce da tre sconfitte consecutive contro Sassuolo, Sampdoria e Inter, si schiera con il consueto 3-5-2: esordio in porta per Vanja Milinkovic-Savic, difesa composta da Vicari, Bonifazi e Cionek; folto centrocampo formato da Lazzari, Missiroli, Valdifiori, Valoti e Costa, tandem d’attacco composto da Petagna e Paloschi.

La gara comincia bene per i padroni di casa e già dopo 8 minuti arriva la prima occasione: Pellegrini ruba un pallone a centrocampo, mette in moto il contropiede dei suoi ma la conclusione finale di Dzeko viene deviata da Milinkovic-Savic in calcio d’angolo. Dopo dieci minuti di pressing alto è ancora Dzeko ad avere un’occasione da gol, ma il portiere avversario si fa nuovamente trovare pronto. La Spal in questa fase si affida Lazzari, cercato spesso con il lancio lungo dalle retrovie: proprio da una di queste iniziative scaturisce il rigore per la Spal, con Pellegrini che spinge ingenuamente Lazzari all’interno dell’area di rigore. Dal dischetto si presenta Petagna che non sbaglia: 0-1 per gli ospiti. Nei 5 minuti finali del primo tempo la Roma sbanda vistosamente, con gli emiliani che ne approfittano cercando costantemente l’imbucata sul solito Lazzari.
I primi minuti della seconda frazione le cose non sembrano essere cambiate, con la Roma che palleggia lentamente e la Spal che stringe le linee lasciando poco spazio alle iniziative avversarie. Al 54° però i giallorossi si fanno pericolosi ancora con Dzeko, ma il bosniaco in scivolata non riesce a capitalizzare l’assist di esterno fornitogli di El Shaarawy. Solo tre minuti dopo, la Spal trova il secondo gol: Valdifiori calcia dalla bandierina e Bonifazi colpisce di testa anticipando tutti: 0-2 e Roma allo sbando.
Nei minuti seguenti i giallorossi tentano di accorciare le distanze, ma è ancor la Spal ad andare vicina al gol con Petagna, ma Olsen risponde alla grande. È poi la Roma a rendersi pericolosa, ma il sinistro a giro di Pellegrini trova prima la mano di Milinkovic-Savic e poi la traversa. Il portiere serbo viene poi espulso dall’arbitro Pairetto per somma d’ammonizioni, ma neanche la superiorità numerica riesce a destare la Roma, che appare stanca e senza idee.
Dopo l’ennesima occasione per la Spal, con Petagna che spreca a tu per tu con Olsen, termina la partita: storica vittoria per gli emiliani, i quali ritrovano la vittoria in casa della Roma che mancava dal 1965. I giallorossi, tornati scarichi dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, sciupano un’altra occasione e vedono allontanarsi il treno per la Champions League.

Simone Burioni