Roma, prende quota Mihajlovic: Fonseca, Gattuso e De Zerbi le alternative

Gianluca Notari – Sembra non avere fine il caos all’interno del mondo Roma: dopo il campionato fallimentare, il burrascoso addio di Daniele De Rossi alla maglia giallorossa e l’articolo di ieri del quotidiano La Repubblica – che ha proiettato più ombre che luci sul dietro le quinte della società di Pallotta -, tiene banco il rebus legato al prossimo allenatore. Claudio Ranieri ha salutato insieme al suo capitano domenica scorsa nella partita contro il Parma, ma il suo successore deve ancora essere nominato: sfumati Antonio Conte – ufficiale da stamattina il suo approdo all’Inter – prima e Gian Piero Gasperini poi, la rosa dei nomi papabili si fa sempre più stretta.

MIHAJLOVIC – Il nome che più ha preso quota nelle ultime ore è quello di Sinisa Mihajlovic. Accostato anche alla prestigiosa panchina della Juventus, l’attuale tecnico del Bologna sarebbe un profilo che non farebbe contenti i tifosi giallorossi per diversi motivi: oltre al suo passato da laziale – e presente, vista la sua presenza sugli spalti dell’Olimpico in occasione della finale di Coppa Italia tra biancocelesti e Atalanta – il serbo non è considerato dai più un tecnico all’altezza di un palcoscenico come quello della Roma. Seppure reduce da un ottima stagione che lo ha visto portare in salvo il Bologna dopo la negativa esperienza con Pippo Inzaghi, Mihajlovic ha sempre allenato in contesti più o meno provinciali, fatto eccezione per un anno e mezzo sulla panchina della Nazionale serba – esperienza terminata con la mancata qualificazione ai Mondiali del 2014 – e una stagione neanche terminata sulla panchina del Milan, dove venne esonerato e sostituito da Cristian Brocchi.

FONSECA, GATTUSO E DE ZERBI – Questi i nomi che fanno da contraltare a quello di Mihajlovic. Uomini con tre idee di calcio differenti tra loro, accomunati però dalla giovane età e dall’ambizione. Il primo, Paulo Fonseca, ha incontrato la Roma lo scorso anno, agli ottavi di Champions League: un piede di Bruno Peres ed un gran gol di Dzeko gli sono costati l’eliminazione, ma il suo Shakhtar Donetsk impressionò tutti, Pep Guardiola compreso, che si spese a mezzo stampa elogiando il portoghese. Il suo è un calcio dinamico improntato su un possesso palla massiccio e sul recupero palla veloce. Non un dogmatico, ma il suo è un sistema impegnativo, che richiede tanto lavoro, ma forse anche il più adatto ad una squadra che si appresta ad avere una rosa con molti giocatori giovani. Simile a lui, anche se con meno esperienza, è il profilo di Roberto De Zerbi: ovunque è andato ha fatto bene, anche se come detto le esperienze fino ad ora sono state poche. Un vantaggio rispetto al collega lusitano sarebbe quello di conoscere già la Serie A e il calcio italiano, caratteristica discretamente importante visti i tanti italiani presenti in squadra. Infine, un po’ più in ombra rispetto agli altri, c’è Rino Gattuso: fresco di divorzio con il Milan, l’allenatore calabrese ha dimostrato quest’anno un temperamento ed un umiltà che gli hanno permesso di lottare per i primi posti in classifica con squadre certamente più attrezzate del Milan di quest’anno come Napoli e Inter. Il suo però non è un profilo che entusiasma all’interno degli uffici di Viale Tolstoj, anche se avere uno sponsor come Francesco Totti può sempre tornare utile.

Gianluca Notari

Roma, sfuma anche Gasperini: tutte le alternative per la panchina giallorossa

Gianluca Notari – Solo qualche giorno fa l’arrivo di Giampiero Gasperini sulla panchina della Roma sembrava cosa fatta. Ieri, invece, è arrivata la doccia gelata per i dirigenti giallorossi: l’incontro con il presidente Percassi è stato molto positivo e Gasperini è pronto a firmare oggi un rinnovo di contratto che lo legherà all’Atalanta fino al 2022. La Roma, dal canto suo, dovrà ora ricominciare la ricerca dell’allenatore per la prossima stagione, scandagliando al meglio il mercato e individuando il profilo giusto per ripartire dopo un’annata da dimenticare.

SARRI IN POLE – Il primo candidato rimane Maurizio Sarri. L’attuale tecnico del Chelsea è certamente la prima scelta dei dirigenti giallorossi, considerata anche la sua amicizia con Franco Baldini, consigliere personale di James Pallotta. Stasera Sarri giocherà la finale di Europa League a Baku contro l’Arsenal, dopodiché dovrà capire il suo futuro: se non fosse confermato da Abramovich e se la Juventus decidesse di non puntare su di lui, ecco che a questo punto la Roma diverrebbe un’opportunità concreta. Per quanto riguarda i costi non ci dovrebbero essere problemi: se i giallorossi avevano provato a prendere Antonio Conte, allora potranno pagare serenamente anche l’ingaggio di Sarri, inferiore rispetto a quello dell’ex Juventus.

Un altro nome che a Trigoria metterebbe d’accordo tutti è quello di Massimiliano Allegri: il suo nome era già stato molto vicino alla Roma, tanto che qualcuno parla addirittura di un contratto firmato tra le parti e nascosto poi in qualche cassetto. In ogni caso, Allegri è un allenatore che farebbe contenti i tifosi in quanto top, ma il suo approdo alla Roma sembra complicato anche da possibili inserimenti del Milan.
A proposito di Milan, un terzo profilo accostato a più riprese alla Roma è quello di Rino Gattuso: dimessosi dal club rossonero non più tardi di un paio di giorni fa, quest’anno ha lottato con due potenze come Inter e Napoli nonostante la sua rosa non fosse all’altezza delle due avversarie. Non è un allenatore che ama molto l’estetica, ma così come era in campo è un tecnico tosto e che bada al concreto. Può avere ancora delle pecche vista la poca esperienza, ma un progetto a medio-lungo termine potrebbe fare al caso suo.

ALTERNATIVE – Le alternative non sono poi molte. O meglio sono diverse, ma per un motivo o l’altro non sembra convincere a pieno i dirigenti capitolini. Un nome che potrebbe stuzzicare la fantasia dei tifosi è quello di Roberto De Zerbi: autore di un campionato rivelazione con il Sassuolo, il tecnico bresciano è un allenatore tatticamente preparatissimo. Il suo calcio è molto offensivo, fatto di possesso e superiorità numerica in zona palla, ma la poca esperienza accumulata finora lo rendono un profilo forse troppo acerbo. Ci sono poi i nomi di Giampaolo – anche lui già vicino ai giallorossi nelle stagioni passate -, Mihajlovic, Fonseca, Blanc e Benitez. Profili tra loro molto diversi con storie e curriculum più o meno importanti, ma che per svariati motivi non riescono a riscuotere il favore assoluto della piazza e ad accendere le speranze di una tifoseria fiaccata da una stagione molto negativa.
La ricerca dunque continua, ma il tempo non è tantissimo: se il Milan fosse confermato nelle coppe europee, la stagione della Roma inizierà il prossimo 25 luglio. Ai dirigenti della Roma serve un nome, e serve anche in fretta.

Gianluca Notari

Roma, Panucci in pole per il dopo Di Francesco

Gianluca Notari – Sono giorni caotici quelli della Roma, che deve fare i conti con l’eliminazione dalla Champions League – fatale la sconfitta di Oporto – e, soprattutto, la ricerca forsennata di un nuovo allenatore pronto a rimpiazzare Eusebio Di Francesco. A questo punto della stagione non è cosa semplice: la priorità è quella di trovare un uomo che, visto il poco tempo che rimane alla fine dell’anno sportivo, sia in grado di lavorare principalmente sulla testa e sullo spirito della squadra più che sul gioco e sui tatticismi. Il problema, però, è che in questo momento non sembrano esserci tecnici liberi che riescano a convincere del tutto la Roma. Le strade percorribili dalla dirigenza giallorossa sono due: o prendere un allenatore che firmi un contratto di quattro mesi e che dopo una stretta di mano lasci la squadra senza pretese, oppure ingaggiare un tecnico su cui poter puntare anche nel prossimo anno. Dalle parti di Trigoria filtra una netta preferenza per la prima opzione, ma se già sono pochi gli allenatori liberi, ancor di meno sono quelli che accetterebbero senza riserve una soluzione di questo tipo.

PANUCCI – Per convincere un allenatore a firmare per soli quattro mesi – e in questa situazione – è evidente che le armi a disposizione della società siano ben poche. Una di queste, però, potrebbe essere il senso di appartenenza e la dedizione alla causa giallorossa. Per questi motivi, si stanno sondando i nomi di numerosi ex i quali, legati alla Roma da questioni sentimentali, potrebbero accettare l’incarico di traghettatore. Il nome che più sembra in voga al momento è quello di Christian Panucci, ex difensore della Roma e attuale ct dell’Albania.

Panucci, da quanto filtra, sarebbe entusiasta di giocarsi le proprie chance, e svincolarsi dal ruolo di ct non sarebbe un problema irrisolvibile. Lo spogliatoio – guidato da De Rossi – e parte della dirigenza – con Totti in prima fila – sembrano orientati verso questa scelta, anche se quello di Panucci non è l’unico nome in lizza.

RANIERI – Un altro tecnico a cui la dirigenza affiderebbe la guida tecnica della Roma fino a fine stagione è Claudio Ranieri. A lui i tifosi romanisti guardano sempre con ammirazione e con un pizzico di nostalgia, complice quello scudetto sfiorato nella stagione 2009/2010, quando l’allenatore testaccino subentrò a Luciano Spalletti. Reduce da un’esperienza piuttosto negativa con il Fulham, Ranieri è tornato disponibile solamente da pochi giorni: una sua risposta affermativa alla chiamata alle armi non è scontata, anche se il sentimento che lega Ranieri alla Roma potrebbe rappresentare un fattore.

ALTERNATIVE – Altre piste percorribili sono quelle che portano i nomi di Fabio Capello e Roberto Donadoni: per il primo sarebbe un clamoroso ritorno nella Capitale dopo il travagliato addio nel 2004, mentre per il secondo l’avventura sulla panchina della Roma rappresenterebbe un incredibile upgrade rispetto alle sue ultime esperienze. Infine, rimane appesa ad un filo la candidatura di Paulo Sousa: il suo nome è stato accostato prepotentemente alla Roma nei giorni precedenti all’ottavo di finale di Oporto, ma il tecnico portoghese non accetterebbe un contratto di soli quattro mesi. I dirigenti, dal canto loro, non sono affatto sicuri di voler puntare su di lui anche nella prossima stagione, per questo Sousa si sta allontanando sempre di più dalla Roma e si appresta a dire sì al Bordeaux.

Gianluca Notari