La prima vittoria dell’era Fonseca. Esordio con gol per Mkhitaryan

Alice Dionisi – La Roma dilaga nel match casalingo contro il Sassuolo. 4 gol in 20 minuti e la partita è già decisa al primo tempo, nonostante i tentativi di Berardi di riaprirla nel secondo. Fonseca trova la prima vittoria sulla panchina giallorossa dopo i pareggi con Genoa e Lazio, portandosi a cinque punti in classifica in Serie A. Esordio e gol per Mkhitaryan, in rete anche Cristante, Dzeko e Kluivert. Inutile ai fini del risultato la doppietta di Berardi nella ripresa, ma dimostra che alla difesa giallorossa manca ancora un po’ di concentrazione, in attesa di Chris Smalling.

Pellegrini porta a casa tre assist contro la sua ex squadra ed esce tra gli applausi dei tifosi presenti all’Olimpico. “Sono molto felice. Quando faccio segnare sono contento come facessi gol. Era importante tornare alla vittoria” ha dichiarato il numero 7 della Roma. L’ultimo giocatore giallorosso a fare tre assist in una partita era stato El Shaarawy nel 2017, in Pescara-Roma 1-4. “Abbiamo fatto un primo tempo eccellente, si avvicina molto a quello che chiedo e pretendo dalla squadra. Esistono margini di crescita importanti, aver vinto oggi non significa che non possiamo migliorare. Dobbiamo correggere le note negative, anche se sono state poche” ha dichiarato il tecnico portoghese, “La squadra ha beneficiato dei movimenti di Mkhitaryan e Pellegrini. Speriamo che sia la prima di molte vittorie, abbiamo fatto una bellissima partita, potevamo segnare 7-8 gol. Alcuni giocatori di ritorno dalle Nazionali sono stanchi in questo momento, ma penso che tutti abbiano fatto una buona partita”.

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Roma, acquisti e cessioni: il calciomercato dei giallorossi

Alice Dionisi – Suona la campanella che segna la fine della sessione estiva di calciomercato. La Roma del nuovo tecnico Fonseca e del direttore sportivo Gianluca Petrachi si è resa protagonista di molte operazioni, sia in entrata che in uscita.

Spiccano, tra i nomi dei calciatori sbarcati nella Capitale, quelli di Chris Smalling e Henrikh Mkhitaryan, rispettivamente dal Manchester United e dall’Arsenal. Con i Red Devils è stato trovato l’accordo per il prestito secco del difensore inglese, con un corrispettivo fisso di tre milioni di euro, così come anche il prestito di Mkhitaryan, al quale va aggiunto un corrispettivo variabile di 0.1 milioni di euro al raggiungimento di determinati obiettivi. Il vice-Dzeko sarà invece Nikola Kalinic. Il calciatore croato arriva dall’Atletico Madrid a titolo temporaneo: prestito di 2 milioni per un anno, con diritto di riscatto fissato a 9 milioni di euro. Dalla Premier League, sponda Chelsea, arriva anche Davide Zappacosta. Il terzino sbarca a Roma in prestito gratuito fino a gennaio 2020, ma con l’opzione per l’estensione fino a giugno. In difesa spazio anche a Gianluca Mancini, in arrivo dall’Atalanta in prestito per 2 milioni di euro, con obbligo di riscatto a 13 milioni, più un bonus variabile fino ad un massimo di 8 milioni. Nello scambio con la Juventus che ha portato Luca Pellegrini a Torino (valutato 22 milioni di euro), nella Capitale è arrivato anche Leonardo Spinazzola, a titolo definitivo, per 29.5 milioni di euro, pagabili in tre esercizi. Dalla Fiorentina arriva anche Jordan Veretout, che ha firmato con il club un contratto fino al 2024. Il francese arriva in prestito (1 milione) più obbligo di riscatto (16 milioni di euro), più bonus fino ad un massimo di 2 milioni. Dal Betis Siviglia arriva il nuovo portiere: Pau Lopez ha firmato con la Roma fino al 2025, costo dell’operazione 23.5 milioni di euro. La cessione di Kostas Manolas al Napoli (36 milioni di euro) è legata invece all’arrivo di Amadou Diawara in giallorosso: il guineano ha firmato un contratto quinquennale con il club, ai partenopei vanno 21 milioni. Chiude la lista degli acquisti Mert Cetin, difensore acquistato dal Gençlerbirliği per 3 milioni di euro. Al club turco il 10% del futuro prezzo di cessione eccedente i 5 milioni di euro.

Il ds Petrachi è riuscito a piazzare molti degli esuberi presenti a Trigoria al suo arrivo, a partire da Patrik Schik, ceduto in prestito al Lipsia per un anno, a fronte di un corrispettivo fisso di 3.5 milioni e un bonus di 0.5 milioni legati al raggiungimento di determinati obiettivi. Rimarranno in Serie A Defrel (in prestito al Sassuolo per 3 milioni, con obbligo di riscatto fissato a 9 milioni di euro) e Robin Olsen (in prestito al Cagliari). Stephan El Shaarawy è invece un nuovo giocatore dello Shanghai Greenland Shenhua FC: il club cinese ha versato nelle casse della Roma 16 milioni di euro per il classe 1992. Maxime Gonalons al Granada in prestito a titolo gratuito, con obbligo di riscatto fissato a 4 milioni di euro. Il Galatasaray invece è la meta scelta da Steven Nzonzi per il suo prestito, qualora il club turco lo riscattasse entro il 30 giugno 2020, il costo d’acquisto sarà di 16 milioni di euro, se esercitato invece entro il 30 giugno 2021 sarà di 13 milioni di euro. Ante Coric in prestito all’Almeria per 0.4 milioni di euro, con diritto di riscatto a 6 milioni. Gerson è stato invece ceduto a titolo definitivo al Flamengo per 11.8 milioni di euro: alla Roma rimarrà il 10% del prezzo di cessione qualora eccedesse il corrispettivo d’acquisto. Ezequiel Ponce è invece un nuovo giocatore dello Spartak Mosca: ai giallorossi 3 milioni di euro più 3 di bonus.

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Identikit, Henrikh Mkhitaryan: chi è l’armeno scelto da Petrachi per rinforzare la Roma

Alice Dionisi – È Henrikh Mkhitaryan l’uomo scelto da Petrachi per rinforzare il reparto offensivo della Roma. Capitano della nazionale armena, di cui è anche il miglior marcatore di tutti i tempi, il trequartista (i cui interessi vengono curati da Mino Raiola) è arrivato questa mattina nella Capitale per le visite mediche a Villa Stuart prima di firmare il contratto con la Roma. L’armeno arriva in prestito dall’Arsenal per 3 milioni di euro più un bonus di 0.1 milioni legato al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi.

Inizia la carriera da calciatore nelle giovanili del P’yownik, dove esordisce in prima squadra nel 2006. Con il club armeno vince quattro campionati, una coppa nazionale e due Supercoppe. Nel 2009 si trasferisce al Metalurh Donetsk, per poi essere ceduto ad agosto 2010 allo Shakhtar Donetsk per 7.5 milioni, dove conquista campionato, Coppa e Supercoppa d’Ucraina ed esordisce per la prima volta in Champions League. Nel 2013 viene acquistato dal Borussia Dortmund, con cui vince due supercoppe tedesche in tre stagioni. Nel 2016 viene acquistato dal Manchester United di José Mourinho, con il quale conquista l’Europa League, la Football League Cup e la Community Shield. A gennaio 2018 viene ceduto all’Arsenal in uno scambio che porta Alexis Sanchez ai Red Devils, dove però non riesce a trovare il giusto spazio anche a causa dei rapporti tesi con il tecnico Emery. Lo scorso 29 maggio è stato costretto a saltare la finale di Europa League che si disputava a Baku, vinta poi dal Chelsea, a causa delle tensioni internazionali tra Armenia e Arzebaigian.

La sua esperienza e il suo palmares hanno convinto Petrachi ad ingaggiarlo per contribuire all’obiettivo Champions League: “Mkhitaryan risponde alla nostra volontà di inserire in rosa calciatori che possano rappresentare un punto di riferimento per i più giovani e che abbiano un bagaglio tecnico tale da imporsi rapidamente nel nostro campionato”. 

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Identikit: Chris Smalling, il muro inglese

Alice Dionisi – Gianluca Petrachi mette a segno un altro colpo per la Roma: è Chris Smalling, difensore in arrivo dal Manchester United in prestito per 3 milioni di euro fino a giugno 2020.

Classe 1989, ha trascorso le ultime nove stagioni vestendo la maglia dei Red Devils, collezionando 323 presenze totali. 194 cm per 81 kg, è un centrale difensivo dentro che però all’occasione può essere impiegato anche come terzino sinistro. Dopo le giovanili nel Milwall, nel 2006 inizia la sua carriera professionistica nel Maidstone United, per poi venir acquistato nel 2008 da Fulham, dove esordisce per la prima volta in Premier League nell’ultima gara della stagione, mentre l’anno successivo fa anche la prima apparizione in Europa League. Nel mercato di riparazione a gennaio 2010 viene acquistato dal Manchester United per 8 milioni di euro, ma rimane in prestito al Fulham fino al termine della stagione. Nella stagione successiva i Red Devils si laureano campioni d’Inghilterra e Smalling conquista il primo titolo della sua carriera. Nella stagione 2012-2013 replicheranno, vincendo per la seconda volta il campionato inglese. Nel corso dei suoi 9 anni all’Old Trafford, il difensore vince quattro volte la Community Shield, ma può vantare anche una Coppa d’Inghilterra e una Coppa di Lega Inglese. In ambito internazionale, nella stagione 2016-2017 conquista anche l’Europa League sotto la guida di José Mourinho.

Siamo contenti di aver portato alla Roma un calciatore con l’esperienza internazionale di Smalling”, ha dichiarato infatti il direttore sportivo della Roma Gianluca Petrachi, “Siamo certi che sarà utile alla crescita della squadra e a quella dei ragazzi che si confronteranno con lui”.

Chris Smalling è un convinto sostenitore del veganismo e ritiene che si possa recuperare meglio da un infortunio grazie all’assenza della carne, pesce, uova e latticini. In giallorosso ha scelto di vestire la maglia numero 6, un’eredità pesante in casa Roma. “Sono molto contento di essere qui e lo sono stato non appena ho saputo dell’interesse della Roma e della possibilità di fare un’esperienza con una grande squadra, con grandi ambizioni”, ha dichiarato l’inglese, “era quello di cui avevo bisogno e sono fortunato a essere qui”.

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Sorteggi Europa League, Roma contro Erdogan. Lazio girone di ferro

Alice Dionisi – Alle italiane non basta essere testa di serie per evitare squadre insidiose nei sorteggi a Montecarlo per la fase a gironi di Europa League. La Roma finisce nel gruppo J e sarà chiamata ad affrontare Borussia Moenchengladbach, Istanbul Basaksehir e Wolfsberger. “Ci è capitato un girone nel quale dovremo esprimerci al meglio, ma siamo consapevoli della nostra forza e vogliamo passare il turno” ha commentato il tecnico Paulo Fonseca. Girone di ferro per la Lazio, che si giocherà l’accesso alla fase successiva contro Celtic, Rennes e Cluj, definito “Difficile, ma affascinante” dall’allenatore Inzaghi.

La formazione tedesca e i campioni in carica di Scozia erano tra le avversarie più temibili in seconda fascia per i due club capitoli. La Roma cercherà la qualificazione affrontando il Basaksehir, la squadra di Erdogan e degli ex-campioni Robinho, Turan e Inler (osservato speciale Under, che tornerà in Turchia per sfidare i suoi ex compagni) oltre agli “altri lupi”, gli austriaci del Wolfsberger.

Sponda Lazio, attenzione al Rennes, che è attualmente primo in classifica in Ligue 1, a punteggio pieno, reduce dalla vittoria dell’ultima edizione della Coppa di Francia, dove hanno sconfitto il Paris Saint-Germain in finale. L’urna di Montecarlo non sorride ai biancocelesti, ma il ds Tare ha fiducia nei suoi: “Penso che siamo favoriti e questo ruolo ci fa piacere, possiamo vincere il girone”.

Per le altre “big”, girone di velluto per il Siviglia, che pesca Apoel Nicosia, Qarabag e Dudelange nel gruppo A, mentre l’Arsenal se la vedrà con Eintracht Francoforte, Standard Liegi, Vitoria Guimaraes. Bilanciato il sorteggio del gruppo G con Porto, Young Boys, Feyenoord e Rangers Glasgow, sorride anche il Manchester United che capita Astana, Partizan Belgrado e Az Alkmaar.

La Roma non vuole sprecare l’occasione, dopo la splendida cavalcata in Champions League dello scorso anno: “Abbiamo il dovere di affrontare la competizione per arrivare in fondo” ha commentato il vice-presidente Baldissoni, “L’abbiamo fatto anche in Champions e con un po’ di fortuna saremmo arrivati in finale“.

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Sorteggi Champions League, i gironi delle italiane

Alice Dionisi – Il Napoli nel girone dei campioni in carica del Liverpool, per l’Inter ci sono Barcellona e Borussia Dortmund. A Montecarlo prendono forma i raggruppamenti per la fase a gironi della Champions League 2019/2020, che vedono Atalanta, Juventus, Napoli e Inter a rappresentare l’Italia. I bergamaschi, allo storico esordio nella massima competizione europea, pescano Manchester City, Shakhtar Donetsk e Dinamo Zagabria nel turno C. La Juventus di Maurizio Sarri, testa di serie nel gruppo D, dovrà invece vedersela con Atletico Madrid, Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca. Girone di ferro per l’Inter, che affronterà Barcellona, Borussia Dortmund e Slavia Praga. Il Napoli, oltre ai vincitori della scorsa edizione, si giocherà l’accesso agli ottavi contro Salisburgo e Genk.

Gironi complicati per le italiane, ma non impossibili. L’Inter potrà puntare sulla doppia sfida contro lo Slavia Praga, battendosi con i tedeschi del Borussia Dortmund (che nella scorsa edizione della Bundesliga sono arrivati al secondo posto, a soli due punti dal Bayern Monaco) per la qualificazione al turno successivo. L’Atalanta, nonostante partisse dalla quarta fascia, superato l’ostacolo City può giocarsela ad armi pari con Dinamo Zagabria e Shakhtar. Il Napoli ha già affrontato il Salisburgo agli ottavi di finale di Europa League la scorsa stagione, vittoria per 3-0 al San Paolo e sconfitta per 3-1 in trasferta. Genk avversario alla portata dei partenopei. Nonostante fosse testa di serie, la Juventus dovrà mantenere la concentrazione alta: oltre al pericolo Atletico Madrid, dalla terza fascia non bisogna sottovalutare neanche il Bayer Leverkusen.

Premiati anche i miglior calciatori della scorsa stagione a Montecarlo: Virgil Van Dijk è stato eletto giocatore dell’Anno dalla UEFA, vincendo anche nella categoria difensori. Premiato anche il portiere del Liverpool, ex Roma, Alisson, come il migliore tra i pali nella scorsa edizione della Champions League. A centrocampo vince De Jong (ex Ajax, oggi al Barcellona), mentre Messi ottiene il riconoscimento come miglior attaccante, battendo Cristiano Ronaldo e Sadio Manè.

Negli altri gironi, riflettori puntati su PSG-Real Madrid, nel gruppo A insieme a Brugge e Galatasaray. Il Bayern Monaco affronterà il Tottenham, l’Olympiakos e lo Stella Rossa (gruppo B), Zenit con Benfica, Lione e Lipsia (girone G), chiude il Chelsea, contro Ajax, Valencia e Lille.

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Fernando Torres si ritira dal calcio giocato. Il “Niño” che ha vinto tutto

Alice Dionisi – Il 21 giugno aveva annunciato che la partita contro il Vissel Kobe di Iniesta sarebbe stata l’ultima della sua carriera da calciatore e così è stato. Fernando Torres all’età di 35 anni appende gli scarpini al chiodo, terminando il suo percorso calcistico nel Sagan Tosu, in Giappone. Il Niño è uno dei soli cinque calciatori al Mondo (insieme a Pedro, Juan Mata, Kohler e Moller) ad aver vinto Champions, Europa League, Mondiale ed Europeo. Nato a Fuenlabrada nel 1984, inizia a giocare nei settori giovanili dell’Atletico Madrid a 11 anni. “Quando ero bambino, nella mia classe su 25 bambino, 24 tifavano Real e uno Atletico…”. Il più giovane capitano di sempre con la maglia dei colchoneros (a soli 19 anni), trascorre 12 anni nella sua squadra del cuore, di cui 6 in prima squadra. Poi nel 2007 viene ceduto al Liverpool per la consacrazione a livello internazionale, a fronte di un corrispettivo di circa 27 milioni di sterline.

A 17 anni l’esordio “tra i grandi” dell’Atletico, una settimana dopo il primo gol contro l’Albacete. Torna a Madrid a dicembre del 2014, dopo gli anni al Liverpool, Chelsea e in seguito alla breve esperienza con il Milan in Serie A. Con i colchoneros colleziona 121 reti in 351 presenze totali, prima di chiudere la carriera in Giappone col Sagan Tosu. L’eterna faccia da bambino gli fa ottenere il soprannome Niño, in Inghilterra raggiunge l’apice della sua carriera diventando uno dei migliori centravanti al mondo, ma nell’immaginario collettivo resta sempre un fanciullo.

Nel Liverpool diventa l’unico calciatore, insieme a Roger Hunt, ad andare a segno per otto partite casalinghe consecutive, nella cornice dell’Anfield, dove i tifosi impazziscono per lui. Nella sua prima stagione in Inghilterra batte il record, precedentemente appartenuto a Michael Owen, per il maggior numero di reti stagionali vestendo la maglia del Liverpool, 33. Nella stagione 2007/2008 viene eletto miglior calciatore della Premier League e nello stesso anno si piazza al terzo posto per il Pallone d’Oro.

A gennaio 2011 il trasferimento al Chelsea per 50 milioni di sterline, l’acquisto -al tempo- più costoso nella storia del calcio inglese. Non lascia il segno nel suo triennio a Stamford Bridge, ma nella sua prima stagione con i Blues conquista il titolo nazionale. L’anno successivo conquista la Champions (2012-2013), poi l’Europa League in quello dopo (2013-2014). Ad agosto del 2014 passa in prestito al Milan (una sola rete nella sua parentesi in Serie A), poi a dicembre dello stesso anno fa ritorno nell’Atletico Madrid del Cholo Simeone. Perde ai rigori in finale di Champions nel derby contro il Real Madrid nel 2016, ma due anni dopo vince il suo primo trofeo internazionale con la sua squadra del cuore, conquistando l’Europa League grazie alla vittoria per 3-0 sul Marsiglia. Segna una doppietta nella sua ultima partita con l’Atletico, il 20 maggio 2018, congedandosi con un emozionante messaggio per i tifosi: “Quando ero piccolo, nessuno capiva perché a scuola volessi indossare la maglia dell’Atletico dopo una sconfitta. Sapevo cosa avrei dovuto sopportare, ma non mi importava, mi rendeva più forte. Sapevo che un giorno avremmo avuto una squadra capace di rappresentarci, ci sarebbe voluto molto lavoro ma alla fine ce l’avremmo fatta. Grazie a tutti i miei compagni che hanno combattuto con me in Segunda Division. E grazie per avermi fatto sentire così fortunato, non ho mai avuto bisogno di un titolo per sentirmi il giocatore più amato del mondo. Ho avuto bisogno di una carriera per trovarmi dove desideravo 11 anni fa ma vi assicuro che ne è valsa la pena”.

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Al via la Serie A, tra vecchi e nuovi allenatori

Alice Dionisi – Inizia una nuova stagione di Serie A. Dopo un’estate movimentata, si sono definite le nuove panchine per le venti squadre che si sfideranno in campionato: sette cambi per i club partecipanti, di cui quattro nelle squadre che si sono classificate nelle prime sei posizioni lo scorso anno. Tra le big, soltanto Napoli e Atalanta hanno confermato la precedente guida tecnica, mentre Juventus, Inter, Roma e Milan hanno deciso di affidarsi a nuovi protagonisti. Cambi anche in casa Genoa, Sampdoria e Verona.

ATALANTA

Dopo un ottimo campionato e la storica qualificazione alla Champions League, i bergamaschi confermano Gian Piero Gasperini. Nella scorsa stagione, terzo posto alle spalle di Juventus e Napoli.

BOLOGNA

Sarà ancora Sinisa Mihajlovic a guidare il Bologna la prossima stagione. Confermato dopo aver ottenuto il decimo posto in campionato lo scorso anno, con 44 punti, salvando la squadra da una situazione che sembrava già compromessa.

BRESCIA

Neopromosso in Serie A, il Brescia ha deciso di continuare ad affidarsi ad Eugenio Corini, che ha guidato la squadra al primo posto della Serie Cadetta la scorsa stagione.

CAGLIARI

Il presidente Tommaso Giulini conferma Rolando Maran sulla panchina del club sardo dopo aver ottenuto il quindicesimo posto lo scorso anno.

FIORENTINA

Viola a rischio retrocessione nella scorsa stagione dopo l’addio di Stefano Pioli, ma la nuova società di Rocco Commisso ha deciso di continuare a dare fiducia a Vincenzo Montella.

GENOA

Dopo il brivido dello scorso campionato, in cui il Genoa si è classificato diciassettesimo, a pari punti con l’Empoli retrocesso, il presidente Preziosi ha deciso di puntare proprio sull’ex-Empoli Aurelio Andreazzoli per la prossima stagione.

INTER

Torna in Italia Antonio Conte. Dopo le esperienze sulle panchine di Juventus, Chelsea e Nazionale Italiana, il tecnico prenderà il posto di Luciano Spalletti sulla panchina nerazzurra.

JUVENTUS

Dopo aver vinto lo scorso campionato grazie alla guida di Massimiliano Allegri, i bianconeri scelgono l’ex Napoli Maurizio Sarri per questa stagione. Il tecnico toscano arriva dopo una stagione in Premier League sulla panchina del Chelsea, con il quale ha conquistato l’Europa League prima dell’addio.

LAZIO

Nonostante le voci di mercato che lo davano in partenza verso panchine di maggior spessore, il tecnico biancoceleste dopo la vittoria della Coppa Italia ha deciso di continuare la sua avventura con la Lazio.

LECCE

Neopromosso, secondo in Serie B, il Lecce conferma Fabio Liverani, che avrà il compito di guidare i suoi nel massimo campionato italiano dopo un’assenza che dura dal 2012.

MILAN

Dopo l’addio di Rino Gattuso, i rossoneri si affidano a Marco Giampaolo, ex-Sampdoria, il quale però non potrà disputare con la sua nuova squadra l’Europa League, nonostante il piazzamento del Milan nella passata stagione (quinto), a causa del fair play finanziario.

NAPOLI

Continua l’esperienza sulla panchina del Napoli per Carlo Ancelotti, secondo nella stagione 2018-19 alle spalle della Juventus con 79 punti.

PARMA

Confermato Roberto D’Aversa dopo il quattordicesimo posto in campionato la scorsa stagione. Un campionato altalenante quello del Parma lo scorso anno, iniziato bene ma che ha perso d’intensità nel girone di ritorno.

ROMA

Sarà Paulo Fonseca a guidare la Roma la prossima stagione. Dopo l’esonero di Eusebio Di Francesco a marzo e la breve esperienza del traghettatore Ranieri, sarà l’allenatore ex Shakhtar Donetsk il nuovo volto dei giallorossi.

SAMPDORIA

Ferrero pesca in casa Roma per la panchina della Sampdoria, scegliendo Eusebio Di Francesco per guidare i blucerchiati nella nuova stagione. Il tecnico abruzzese prenderà il posto di Giampaolo, che aveva condotto la Samp al nono posto lo scorso anno.

SASSUOLO

In attesa della chiamata di una big, Roberto De Zerbi continua la sua avventura col Sassuolo, undicesimo in campionato lo scorso anno.

SPAL

La Spal conferma Leonardo Semplici, nella speranza di replicare la più che positiva stagione trascorsa.

TORINO

Confermato Walter Mazzarri sulla panchina granata. Il tecnico vuole continuare il percorso iniziato dal club piemontese e trascinare la squadra in Europa League.

UDINESE

L’Udinese conferma Igor Tudor. Nonostante una stagione a rischio retrocessione lo scorso anno, il tecnico proverà a giocarsi le sue carte in campionato e conquistare la salvezza in anticipo.

VERONA

Quinto in Serie B, promosso nella massima serie a seguito dei play-off, l’Hellas Verona sceglie l’ex allenatore del Genoa Ivan Juric e non conferma Aglietti.

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Mancini e Veretout, chi sono i due nuovi acquisti della Roma

Alice Dionisi – Nell’arco di un paio di giorni la Roma ha ufficializzato due nuovi giocatori. Gianluca Mancini arriva in prestito dall’Atalanta per 2 milioni di euro, con diritto di riscatto fissato a 13 milioni (più un bonus di 8). Jordan Veretout arriva invece in prestito dalla Fiorentina (1 milione) più obbligo di riscatto (16 milioni) e bonus (fino ad un massimo di 2 milioni).

MANCINI

Gianluca Mancini, classe 1996, nasce a Pontedera e cresce nel settore giovanile della Fiorentina, dove si fa notare anche dal tecnico Montella, che lo schiera titolare per alcune amichevoli, senza però mai utilizzarlo in partite ufficiali. A luglio del 2015 viene ceduto in prestito in Serie B al Perugia, che lo riscatta al termine della stagione. A gennaio del 2017 il difensore viene acquistato dall’Atalanta, che però lo lascia in prestito al Perugia fino al termine della competizione. Nel corso delle due stagioni a Bergamo colleziona 48 presenze e 7 reti, partecipando nella storica qualificazione alla Champions League dei nerazzurri. “Essere un giocatore di un club prestigioso come la Roma è un motivo d’orgoglio e ripaga dei tanti sacrifici fatti da quando ho iniziato a giocare a calcio” ha dichiarato il difensore ai canali ufficiali della Roma, in occasione del suo annuncio, “non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”.

VERETOUT

Jordan Veretout inizia la sua carriera da calciatore nelle giovanili del Nantes, dove scala posizioni fino al suo esordio con la prima squadra nel 2011. Rimane nel club francese fino al 2015, prima di essere ceduto in Premier League all’Aston Villa. Nella stagione successiva fa il ritorno in Ligue 1, passando in prestito al Saint-Etienne. Nell’estate del 2017 la Fiorentina lo acquista in prestito con obbligo di riscatto a 17 milioni (un milione in meno di quanto lo ha pagato la Roma), dove colleziona 15 reti e 4 assist in 75 presenze. “Sono molto felice di giocare in questo grande Club, con grandi giocatori” ha dichiarato Veretout nel giorno del suo annuncio alla Roma. “Avrò l’occasione e la fortuna di condividere questa esperienza con grandi compagni di squadra”.

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Ceduto El Shaarawy in Cina per 16 milioni di euro, il percorso del Faraone nella Capitale

Alice Dionisi – Adesso è ufficiale: la Roma ha raggiunto un accordo con lo Shanghai Greenland Shenhua FC per la cessione, a titolo definitivo, di Stephan El Shaarawy. Ai giallorossi 16 milioni per il trasferimento del Faraone, arrivato in prestito nella Capitale a gennaio del 2016 dal Milan.
139 presenze in carriera con la Roma, 40 gol in maglia giallorossa: due in Champions League (doppietta nel 3-0 al Chelsea), 2 in Europa League, 2 in Coppa Italia e 34 in campionato. Il calciatore classe 1992 si era presentato nella Capitale nella finestra di mercato invernale nel 2016. Il Milan lo aveva mandato in prestito al Monaco, il quale però aveva deciso di rispedirlo al mittente dopo 24 presenze in squadra (alla 25 sarebbe scattato l’obbligo di riscatto), così si intromette la Roma, che lo prende in prestito per 1.4 milioni di euro. Il Faraone si presenta con un gol al suo esordio in giallorosso, il 30 gennaio nella sfida contro il Frosinone sigla il secondo dei tre gol dei capitolini con un colpo di tacco al volo. Un mese dopo, nella trasferta in casa dell’Empoli, mette a segno la sua prima doppietta con la maglia della Roma. Nel maggio dello stesso anno viene riscattato per 13 milioni di euro, firmando un contratto con il club fino al 2020. “Oggi è un giorno davvero importante per me perché sono diventato a tutti gli effetti un giocatore della Roma. Vorrei ringraziare il presidente Pallotta, il direttore sportivo Sabatini, il mister Spalletti, i miei compagni e tutta l’AS Roma per la fiducia che mi hanno dimostrato fin dal primo giorno e soprattutto i tifosi giallorossi che mi hanno accolto con calore ed affetto. Ci toglieremo grandi soddisfazioni insieme” aveva dichiarato il classe 1992 al momento della firma. Nella stagione successiva realizza 12 gol in 44 presenze e nel 2017-2018 prende parte alla cavalcata in Champions League, entrando nel secondo tempo nella storica rimonta contro il Barcellona nei quarti di finale. Prima di trasferirsi in Cina ringrazia i tifosi romanisti: “Resteranno sempre nel mio cuore, come le persone con cui ho lavorato”.

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