Roma-Lazio 1-3: le pagelle. De Rossi l’unico a provarci. Poco orgoglio per gli uomini di Spalletti

Simone Indovino – La Roma non rivendica l’eliminazione subita in Coppa Italia uscendo sconfitta nel derby. Buon inizio dei giallorossi che si riversano diverse volte nella metà campo avversaria ma poco dopo è Keita a portare avanti i biancocelesti sfruttando una marcatura leggera da parte di Emerson e Fazio. De Rossi agguanta il pareggio su calcio di rigore allo scadere del primo tempo ma il ritorno in campo per i ragazzi di Spalletti è poco incisivo; Basta (con una fortunosa deviazione) e nuovamente Keita in contropiede mettono la definitiva parola fine alla gara.

ROMA

Szczesny 5.5 – Salva in almeno due situazioni la sua squadra da un passivo più ampio, ma la poca reattività nel primo gol subito pesa e non poco.

Rudiger 5 – Nell’arco di 90 minuti copre diverse posizioni difensive, soffrendo in ogni caso la velocità degli attaccanti avversari. Con dedizione e impegno arriva spesso al cross dalla fascia destra; i traversoni risultano tuttavia preda troppo facile per i difensori biancocelesti. Perde la testa alla fine venendo giustamente espulso, salterà il Milan.

Manolas 5.5 – Prende parte anche lui alla pochezza difensiva della giornata giallorossa.

Fazio 5 – Sovrasta spesso Milinkovic sulle palle aeree, ma condivide con Emerson la colpa per la fievole marcatura su Keita in occasione del primo svantaggio. Sfortunata la sua deviazione col ginocchio sulla conclusione di Basta che riporta avanti la squadra di Inzaghi. Rischia grosso su un intervento scomposto nei confronti di Lukaku.

Emerson 5 – Brutta gara quella messa in mostra dal terzino brasiliano che è costantemente impreciso in fase difensiva. Non stringe la marcatura su Keita facendo sì che lo spagnolo calci indisturbato. Anche in avanti non garantisce i soliti affondi che l’hanno contraddistinto in questa stagione.

Strootman 5 – Rigore conquistato a parte, gara quasi nulla per l’olandese. Sempre sovrastato e saltato a centrocampo, non riesce mai a conferire la giusta congiunzione tra fase difensiva e offensiva.

De Rossi 6.5 – Il capitano odierno è l’unico a mettere un po’ di orgoglio dentro la partita. Forse spinto dall’ormai grande esperienza maturata, prova a caricarsi la squadra sulle spalle realizzando con freddezza il rigore del momentaneo pareggio. Buona anche la gestione dei palloni a centrocampo.

Nainggolan 5.5 – Prova a riempire la partita con la solita grinta che lo contraddistingue ma la sua prova risulta troppo avulsa. Come già avvenuto nelle gare di coppa, Inzaghi gli costruisce attorno una gabbia che non dà respiro al belga.

El Shaarawy 5 – Appena 45 minuti per l’italo-egiziano. Poco movimento e Poca incisività da parte del classe ’92 che non bissa la buona prestazione della giornata scorsa a Pescara.

Salah 5.5 – Partenza sprint per l’ex Chelsea che è l’uomo più pericoloso sul fronte offensivo; riesce a mettere più volte in apprensione il terzino avversario con le sue accelerazioni, peccando però nel passaggio o nella conclusione finale. Secondo tempo più a folate, è notevole il calo fisico che accusa sul finale di gara.

Dzeko 5 – Due buone occasioni per il bosniaco, entrambe vanificate da Strakosha. Specie nella prima poteva tuttavia far di più. Per il resto è poco partecipe alla manovra giallorossa.

Bruno Peres 4.5 – Impatto totalmente negativo sulla gara da parte del brasiliano. Sbaglia tutto quello che si può sbagliare, mostrandosi impreciso e poco lucido in tutte le situazioni in cui è chiamato in causa.

Perotti 5.5 – Entra col piglio giusto creando due pericoli alla Lazio, ma poco dopo si spegne e affonda con tutto il resto della squadra.

Totti 5.5 – 20 minuti per il Capitano in quello che potrebbe essere il suo ultimo derby. La sua classe non basta per accendere la luce nella Roma.

Spalletti 5 – Ancora una volta è imbrogliato dalle mosse tattiche di Inzaghi che, cambiando spesso le posizioni degli uomini in campo, non dà punti di riferimento ai giallorossi. Sconfitta che può pesare in ottica secondo posto, considerato l’insidioso calendario che attende i capitolini.

Simone Indovino

Pescara-Roma 1-4: le pagelle. Goleada giallorossa, Salah protagonista. Napoli ricacciato a -4

Simone Indovino – La Roma non delude le aspettative e allunga sul Napoli grazie al successo esterno contro il Pescara per 4-0. Risultato tondo maturato grazie alle reti allo scadere del primo tempo di Strootman e Nainggolan, che hanno indirizzato la gara sui binari più congeniali ai giallorossi. A scrivere la definitiva parola fine è stata la doppietta di Salah, cinico sotto porta ma impreciso in altre circostanze. Buona prova in regia per Paredes; Fazio dirige a modo suo la difesa. Nota di merito per El Shaarawy, protagonista di un match polivalente. Piccolo neo il gol subito a pochi istanti dalla fine. Può sorridere il neo d.s. Monchi, giunto in Abruzzo per vedere la prestazione del suo nuovo club.

ROMA

Szczesny 7 – Inoperoso per gran parte del match, si rende protagonista nella seconda metà di secondo tempo grazie ad alcuni interventi agili che non sono tuttavia sufficienti per mantenere la porta inviolata.

Rudiger 6.5 – Primo tempo di alto livello sia difensivo che offensivo, ripresa leggermente in calando. Il tedesco accusa un black out di circa 10 minuti (a risultato ampiamente raggiunto) facendosi scappare per due volte alle spalle prima Biraghi e poi Bahebeck.

Manolas 5.5 – Prova non positiva del greco. Soffre la velocità degli attaccanti abruzzesi che lo bruciano diverse volte durante i primi 45 minuti. Affannato anche in alcuni disimpegni, è partecipe in negativo del gol dei padroni di casa facendosi superare in maniera netta da Benali.

Fazio 7 – Si conferma il leader della retroguardia giallorossa di quest’anno. Neutralizza con lucidità e calma olimpica tutte le avanzate degli uomini di Zeman grazie alla sua impeccabile precisione nel posizionamento.

Emerson 6.5 – Buono il rientro dal primo minuto del terzino brasiliano dopo i problemi fisici accusati nelle ultime settimane. Schierato da Spalletti nello scacchiere a 4, difende con ordine e mette in mostra le sue consuete qualità atletiche con diverse sgroppate sulla fascia.

Paredes 6.5 – In campo al posto dell’acciaccato De Rossi, l’argentino ripaga la scelta con un match ordinato dal punto di vista della regia. Un suo lancio al millimetro per El Shaarawy scaturisce la prima rete romanista, quella che dà il via alla goleada.

Strootman 7 – In netta ripresa rispetto le ultime uscite. Oltre all’importante marcatura che sblocca il risultato, l’olandese si è dimostrato in netta ripresa atletica. Questa lunga settimana di pausa ha certamente consentito all’ex Psv di riprende un po’ di lucidità.

Nainggolan 6.5 – Tanta corsa al servizio della squadra per il Ninja che non si risparmia neanche un secondo, andando a sradicare numerosi palloni dai piedi degli avversari. Timbra il suo decimo gol stagionale ma ne fallisce uno, forse più semplice, quando ancora il risultato era ancorato sullo 0-0 spaccando la traversa.

Salah 7 – Tanto cinismo per l’egiziano che realizza una doppietta (tripletta, se non gli fosse stato ingiustamente annullato un gol), che garantisce la sicurezza del risultato alla sua squadra. La sua valutazione potrebbe essere più altra ma sono tuttavia troppi gli appoggi imprecisi e i contropiedi sprecati per errori banali.

El Shaarawy 7 – Partita di sacrificio e dedizione quella del Faraone giallorosso. Pronti via potrebbe far meglio davanti a Fiorillo ma si riscatta ampiamente grazie agli assist forniti a Strootman e Salah. Tanto aiuto anche in fase di copertura al collega di fascia Emerson.

Dzeko 6 – Ha un’enorme smania di far gol per issarsi in cima alla classifica dei capocannonieri e questo lo penalizza mentalmente. Si intestardisce non sfruttando le occasioni capitate sui suoi piedi, anche a causa della non perfetta precisione dei suggerimenti dei compagni. Spalletti lo rileva a metà secondo tempo scatenando in lui l’ira.

Grenier 6 – 20 minuti per il francese che svolge il suo compitino in maniera ordinata.

J.Jesus s.v. – In campo per far rifiatare Emerson, potrebbe marcare in maniera più decisa Memushaj, autore del cross che ha portato la rete del Pescara.

Perotti s.v. – Pochi giri d’orologio per l’esterno.

Spalletti 6.5 – Era necessario vincere e la Roma non ha deluso le attese. Considerato l’insidioso calendario capitolino, diventano fondamentali i 4 punti di vantaggio rispetto al Napoli che insegue. Toccherà a lui tenere alta la concentrazione nei prossimi impegni, a partire dal derby di domenica prossima.

Simone Indovino

Coppa Italia Primavera. Roma-Virtus Entella 2-0, i giallorossi trionfano all’Olimpico grazie alle reti di Soleri e Marchizza

(Dallo stadio Olimpico E.Bandini) – Tutto in una notte tra Roma e Virtus Entella. Allo Stadio Olimpico va in scena la finale di ritorno di Coppa Italia Primavera. Due settimane fa a Chiavari terminò per 1-1 con Marchizzaprotagonista della partita con un gol su rigore alla fine del primo tempo ed un autogol che condannò la squadra di De Rossi al pareggio. Per vincere il tecnico romano si affida al tridente perfetto con KebaTumminello e Soleri. A centrocampo recupera Frattesi che però finisce soltanto in panchina, il reparto sarà composto da AnocicBordin e Spinozzi. A proteggere Crisanto ci saranno De SantisCiavattiniMarchizza e Pellegrini.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

AS ROMA (4-3-3): Crisanto; De Santis, Ciavattini, Marchizza, Pellegrini; Anočić, Bordin (90+1′ Nani), Spinozzi (72′ Frattesi); Soleri, Tumminello, Keba Coly (81′ Grossi).
A disposizione: Romagnoli, Greco, Antonucci, Marcucci, Franchi, Cappa, Valeau, Kastrati, Meadows.
Allenatore: Alberto De Rossi.
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: –

VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Šiaulys; Cléùr, Ferrante, Ba, Casagrande (81′ Ganea); Castagna (55′ Carullo), Di Paola, Alluci; Zaniolo; Puntoriere (61′ Semprini), Dany Mota.
A disposizione: Gaccioli (GK), Battaglia Busacca, Cusato, Urso, Vaccarezza, Giunta, Traversari, De Marco, Mattera.
Allenatore: Castorina.
Squalificati: Da Silva.
Indisponibili: Havlena.
Diffidati: –

Arbitro: Antonello Balice di Termoli.
Assistente I: Pepe.
Assistente II: Manzolillo.
IV Uomo: Natilla.

Marcatori: 74′ Marchizza (Roma), 41′ Soleri (Roma).
Ammoniti: 44′ Di Paola (Virtus Entella), 49′ Soleri (Roma), 75′ Marchizza (Roma), 79′ Ciavattini (Roma).
Espulsi:-.

LIVE 

SECONDO TEMPO

93′ – All’Olimpico finisce 2-0 per la Roma. I giallorossi si aggiudicano la Coppa Italia Primavera e possono alzare il secondo trofeo stagionale.

91′ – Terzo ed ultimo cambio per la Roma: esce Bordin, entra Nani.

90′ – Saranno tre i minuti di recupero.

85′ – La Virtus Entella vicina al gol del 2-1. Di Paola a pochi metri dalla linea di porta colpisce incredibilmente il palo.

81′ – Cambi per entrambe le squadre. Per la Roma esce Keba, entra Grossi. Per l’Entellainvece esce Casagrande, entra Ganea.

79′ – Altro cartellino giallo per i giallorossi. Ammonito Ciavattini per una vistosa trattenuta ai danni di Mota.

75′ – Cartellino giallo per la Roma. Marchizza viene ammonito dopo i festeggiamenti per il gol.

74’ – GOOOOOOOOOOOOOLLLLLL!!!!!! Riccardo Marchizza dagli undici metri non sbaglia. Il numero 5 giallorosso tira una bordata centrale spiazzando Siaulys, che si era buttato alla sua sinistra. La Roma dopo numerose occasioni in questo secondo tempo riesce a trovare la rete del 2-0.

73′ – Calcio di rigore per la RomaCasagrande atterra Keba in area di rigore e l’arbitro Balice concede il penalty ai giallorossi.

72′ – Cambio per la Roma: esce Spinozzi, entra Frattesi.

62′ – Spinozzi ci prova dalla distanza. Il suo destro rasoterra viene parato agevolmente da Siaulys.

61′ – Secondo cambio per l’Entella: esce Puntoriere, entra Semprimi.

60′ – Roma ancora una volta vicina alla rete del 2-0. Sempre sull’ase Pellegrini-Tumminello i giallorossi sfiorano il raddoppio. Siaulys compie un vero e proprio miracolo sul colpo di testa del numero 9 capitolino e devia in angolo.

55′ – Grandissima occasione per il raddoppio della Roma. Pellegrini dalla fascia sinistra crossa in area di rigore. Sul bel traversone arriva Tumminello, che di testa dal limite dell’area piccola non inquadra di pochi centimetri la porta difesa da Siaulys.

54′ -Primo cambio per la Virtus Entella: esce Castagna, entra Carullo.

49′ – Prima ammonizione in casa Roma. Cartellino giallo per Soleri che a centrocampo atterra Casagrande.

46′ – I liguri partono subito in quarta alla ricerca del gol del pareggio. Puntoriere si gira bene al limite dell’area di rigore e tira verso la porta di Crisanto con un bel destro a giro. Il tiro del numero 11 biancoceleste però finisce di un paio di metri sopra la traversa.

45′ – Inizia il secondo tempo. La Virtus Entella gioca il primo pallone della ripresa.

PRIMO TEMPO

45′ – Termina il primo tempo all’Olimpico. La Roma torna negli spogliatoi in vantaggio per 1-0 grazie alla bella rete di Soleri.

44′ – Prima ammonizione del match. Cartellino giallo per Di Paola, che a centrocampo ha atterrato Keba.

41′ – GOOOOOOOOOOLLLLLLL! Edoardo Soleri porta in vantaggio la Roma. Marco Tumminello dopo una percussione solitaria nell’area di rigore dell’Entella serve splendidamente con un cross rasoterra il numero 11 giallorosso, che tutto solo davanti a Siaulys non sbaglia e segna la rete dell’uno a zero.

39′ – Ennesima occasione per l’Entella. Questa volta è Puntoriere da posizione defilata a cercare la rete del vantaggio con un destro. L’esito però è sempre lo stesso: il tiro termina abbondantemente altro sopra la porta della Roma.

35′ – Continua il pressing dell’Entella. Dopo una bella percussione centrale palla al piede di Zaniolo, Mota dal limite dll’area di rigore riesce a concludere con il destro. La sfera però termina di un paio di metri alla sinistra di Crisanto.

27′ – Ancora la Virtus Entella in attacco. Cross dalla metà campo di Di Paola sul quale arriva Mota che di testa inquadra lo specchio della porta ma Crisanto manda la sfera in calcio d’angolo.

18′ – Prova a rispondere la Roma con un colpo di testa di Tumminello servito in area di rigore da una punizione dalla trequarti campo di Bordin. La conclusione dell’attaccante giallorosso però esce di un paio di metri alla destra di Siaulys.

14′ – La Virtus Entella vicinissima al gol del vantaggio con Mota Carvalho. Il numero 25 ligure dal limite dell’area di rigore tira di potenza con il destro, ma Crisanto compie un vero e proprio miracolo e devia la sfera in calcio d’angolo.

10′ – Prima chance anche per la Roma, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva alla conclusione con Pellegrini. Il suo sinistro al volo termina di poco alto sopra porta difesa da Siaulys.

7′ – Prima potenziale occasione per la Virtus EntellaZaniolo dai 25 metri calcia verso lo specchio della porta giallorossa. Il tentativo del numero 10 biancoceleste però termina abbondantemente alto sopra la traversa.

5′ – Nei primi minuti del match le due squadre si sono limitate a studiarsi reciprocamente.

1′ – Inizia la partita all’Olimpico. E’ la Roma a giocare il primo pallone della finale della Coppa Italia Primavera.

PRE-PARTITA

Ore 20.45 – Le due squadre scendono in campo.

Ore 20.40 – Tutto pronto per l’inizio della finale della Coppa Italia Primavera. Anche il trofeo fa il suo ingresso in campo.

Ore 20.30 – Le due squadre rientrano negli spogliatoi.

Ore 20.07 – Anche la Roma è scesa in campo per il riscaldamento. Torello per i ragazzi della panchina. Scatti, allunghi, esercizi sulla rapidità, sul possesso palla e sulle conclusioni verso lo specchio della porta per i giallorossi titolari.

Ore 20.05 – Questa la formazione ufficiale della Virtus Entella (4-3-1-2): Siaulys; Casagrande, Ferrante, Ba, Carullo; Cleur, Castagna, Alluci; Zaniolo; Mota Carvalho, Puntoriere.

Ore 20.00 – La Virtus Entella è scesa sul prato dell’Olimpico per iniziare il riscaldamento. In campo anche i portieri della Roma. 

Ore 19.55 – Questa la formazione ufficiale della Roma (4-3-3): Crisanto; De Santis, Ciavattini, Marchizza, Pellegrini; Anocic, Bordin, Spinozzi; Tumminello, Soleri, Keba.

Ore 19.45 – Per la Roma tra poco comincerà il riscaldamento, questa la concentrazione dei ragazzi e di Alberto De Rossi.

Ore 19.37 – Tramite il Twitter di Linkem Daniele De Rossi dà forza ai ragazzi della RomaPrimavera. Queste le sue parole:

Un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi della Roma Primavera. Forza“.

Ore 19.24 – La Roma è in campo per la ricognizione.

Ore 19.17 – La Roma Primavera è arrivata allo Stadio Olimpico.

Ore 19.08 – Il Twitter della Roma ci porta nello spogliatoio giallorosso.

Ore 18.51 – Il Twitter ufficiale della Serie A ci porta negli spogliatoi di Roma ed Entella.

Assemblea degli azionisti della Roma – Baldissoni: “La Champions aumenterebbe quasi di quattro volte le nostre finanze”

(Da Trigoria E.Bandini) – I Signori Azionisti sono convocati presso la Sede Sociale in Roma, Piazzale Dino Viola n. 1, per il giorno 10 aprile 2017, alle ore 15.00, in prima convocazione ed, occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 11 aprile 2017, alle ore 21.00, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

1) provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 cod. civ.; delibere inerenti e conseguenti.

Il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, chiamata a deliberare in ordine ai provvedimenti di cui all’art. 2446 cod. civ., di assumere la seguente deliberazione:

L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di A.S. Roma S.p.A.:

    • – preso atto della situazione patrimoniale della Società alla data del 31 dicembre 2016 che chiude con una perdita di Euro 48,710,728.95, tale da far ricadere la stessa nella fattispecie prevista dall’art. 2446 del Codice Civile;
    • – preso atto della Relazione ex art. 2446 del Codice Civile e art. 74 del Regolamento Consob n. 11971/99 predisposta dagli Amministratori e depositata;
    • – tenuto conto delle osservazioni svolte dagli Amministratori nella suddetta Relazione;
    • – tenuto conto delle osservazioni del Collegio Sindacale rese ai sensi dell’art. 2446 Codice Civile;

delibera

    • – di rinviare all’Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2017 l’eventuale adozione, ricorrendone i presupposti, dei provvedimenti previsti dall’art. 2446 comma 2 del Codice Civile.”.

Si precisa che laddove le condizioni di risanamento non si realizzassero il Consiglio di Amministrazione si attiverà, senza indugio, al fine di convocare l’Assemblea degli Azionisti in seduta straordinaria per assumere prontamente i provvedimenti ex art. 2446 cod. civ. che allo stato, per tutte le valutazioni di opportunità illustrate nella presente Relazione, si è ritenuto di poter posticipare.

LIVE

Ore 17.52 – L’Assemblea viene chiusa.

Ore 17.50 – Votano 28 partecipanti su 28 con il 99,94% favorevoli, contrari solo 10 azioni pari allo 0,0000003%. L’ordine del giorno viene approvato.

Ore 17.45 – Staderini replica: “La catastrofe di Pallotta era per la Roma e non in generale, potete controllare il tweet della Roma con le sue parole. La mia domanda finale è questa: l’accordo per lo stadio non è risolto, giusto? Non capisco infine perché non avete chiesto i tempi per trovare questo accordo. Per fare la Roma-Ostiense e potenziare la Roma Lido ci vogliono 5 anni. Non ci sono ancora le previsioni per i ricavi della Roma dallo stadio“. Gandini risponde: “L’accordo per lo stadio è in corso. Non facciamo gli indovini, ma siamo ottimisti di giocare nel nostro stadio nella stagione 2020-21“.

Ore 17.39 – Fabio Palma replica: “Spero proprio che lo stadio della Roma sia veramente tutto della Roma. Poi intorno allo stadio io avrei costruito una città dello sport. Dal punto di vista finanziario il capitale è ancora del tutto insufficiente per le ambizioni della Roma e avrei voluto uno straccetto di un bilancio finanziario. Se tutto fosse più chiaro e trasparente tutti saremmo più contenti e sereni. Anche i tifosi sarebbero tranquilli quando intervengono nelle pessime radio romane. Ora siamo secondi e cerchiamo di vivere più serenamente tutta questa situazione. Questo piazzamento è fondamentale per il futuro bilancio“.

Ore 17.35 – Walter Campanile replica: “Capisco tutto, ma nell’unico documento che abbiamo si legge chiaramente che la Roma è estranea al progetto stadio Tor di Valle. Come si fa a tutelare gli azionisti con degli investimenti estranei a Trigoria? Bisogna essere chiari. Lei dice una cosa che i suoi documenti non affermano, anzi. La proprietà è una cosa e la Roma è un’altra. Non capisco poi se nell’allegato C i punti vadano bene alla Roma. Poi quando saranno trovati questi accordi si farà un evento per noi azionisti?“. Risponde Baldissoni: “L’azienda di Tor di Valle è la stessa di quella della Roma. Poi si valuterà la mossa più utile economicamente parlando per la società. Infine quando avremo trovato tutti gli accordi saremo lieti di invitarvi tutti quanti per farvi vedere il progetto definitivo“.

Ore 17.04 – Baldissoni risponde agli azionisti: “Andiamo in ordine sparso cercando di rispondere a tutti. Credo che sia più utile fare un discorso generico. Facendo una brave cronistoria delle finanze della società in quest’anno siamo arrivati ad un bilancio di ricavi di 220 milioni con soli 14 milioni di perdite. Nei due anni precedenti al nostro arrivo, la società aveva chiuso in perdita di 33 e 31 milioni. Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario l’ultimo bilancio era addirittura positivo. Questi sono degli indici chiari di una crescita finanziaria. Il bilancio poi è tornato ad essere positivo. Il patrimonio è arrivato a oltre 130 milioni. Importanti sono state le molte plusvalenze attuate in questi anni. La scelta è stata quella di provvedere ad un risanamento finanziario ma anche a come farlo. Si potevano ridurre i costi di gestione che avrebbe però determinato la competitività della squadra. E’ stato fatto questo percorso che ha mantenuto alta la competitività e i ricavi a lungo raggio saranno sicuramente migliori. Questo sottolinea un contrasto rispetto a quello che avete detto voi azionisti. Dire di ridurre i costi e chiedere di aumentare i ricavi è quindi una contraddizione. Più si spende e più si raggiungono i risultati. Il calcio è un’industria economica. I giocatori migliori che ti fanno raggiungere dei risultati e costano ovviamente di più. La scelta è stata quella quindi di mantenere o aumentare la competitività. Ieri è stato raggiunto un record storico di media punti: sarà la stagione della Roma con più punti fatti. Era un percorso stretto, ma questa è una scelta che ha portato a non vendere nessuno quest’estate. Anche se ci sono state delle perdite nell’ultima semestrale. Abbiamo fatto questo perché si riteneva necessario raggiungere la Champions League, visto che solo dall’anno prossimo ci si qualificherà ai gironi grazie al piazzamento tra i primi 4 posti. Il capitale non è sceso a 59 milioni, ma anzi è salito a 59 dai 19 di base. Gli 86 milioni versati non andranno restituiti. Ripeto che chi investe nella Roma ha fatto queste scelte per mantenere sempre alta la competitività. Noi vogliamo ridurre dei costi, ci proveremo. Ma il nostro obiettivo principale è quello di aumentare la competitività. Qualificarsi alla Champions League aumenterebbe quasi di quattro volte le nostre finanze attuali. La ricerca dello sponsor è in corso. Stiamo cercando un partner ai nostri livelli, non abbiamo preso uno sponsor poverissimo perché sarebbe stato inutile. Brevemente parlo del mercato. Unicredit non è il finanziatore principale, non ha niente a che vedere con il tasso di interesse. I nostri finanziatori sono esteri. Parliamo anche dello stadio cercando di chiarire tutto. Non esiste una società di Pallotta, anche la Roma allora sarebbe di Pallotta. Poche settimane fa siamo andati a giocare a Lione e abbiamo fatto i complimenti per lo stadio. Nessuno ha pensato che lo stadio possa essere del presidente del Lione. Ma la loro struttura societaria è uguale alla nostra e a quella dell’Arsenal. C’è una holding che gestisce le finanze dello stadio. E’ una necessità tecnica per consentire di realizzare una struttura così grande, con un finanziamento corposo. Ho citato il Lione e l’ma potrei far esempi anche di industrie elettriche che hanno un società di supporto che aiuta la costruzione. Non prendo quindi altri soldi da nessuno e non sono in conflitto economico quando mi occupo di stadio. Spero di aver tranquillizzato l’azionista Staderini. Il tema dello stadio prevederà che tra Roma e la società ci sia un accordo sui ricavi, che rimarranno alla società fino al risanamento dei debiti. Questa società non è di Pallotta, l’accordo quindi non c’è. Non siamo ancora entrati nella fase della costruzione e quindi non ci sono gli elementi per trovare questo accordo. Non è vero che la conferenza dei servizi si è chiusa con la bocciatura definitiva del progetto. Ha soltanto fornito un parere sul vecchio progetto. Il progetto è stato rivisitato. Sono in corso nuovi passaggi sia tecnici che amministrativi. In questi passaggi la Regione ha avviato la chiusura del vecchio progetto. La stessa Regione ci ha dato tempo fino a giugno per le controdeduzioni sul vecchio progetto o con la sostituzione con il nuovo progetto. Noi pensiamo che si andrà alla sostituzione del progetto con uno nuovo. Non capisco perché non vi piaccia il sito della Regione e di Tor di Valle, chiarisce tutto in maniera dettagliata. La Roma ed Eurnova hanno scelto Tor di Valle insieme al Comune e la zona è assolutamente idonea. Non ci sarà nessuna catastrofe, lo stadio si costruirà. Pallotta ha parlato di catastrofe perché si riferiva anche alla possibile appetibilità di investitori esteri nella città di Roma e in Italia, perché se questa procedura falliva mostrava grandi lacune nelle istituzione italiane. I fatti hanno dimostrato che le istituzioni pubbliche e il sistema in Italia funzionano e le autorità stanno lavorando cercando di non danneggiare chi vuole investire nel nostro paese. In merito a Zanzi poi è stato eletto a.d. molti mesi prima dell’accordo con il Comune, lui non fa parte di questo accordo visto che è stato nominato nel novembre 2013 e che l’accordo è stato firmato nel 2014. Inoltre, Trigoria non cambierà destinazione d’uso perché lo stadio riguarderà solo la prima squadra. Spero di aver chiarito tutti i passaggi“.

Ore 17.04 – Vengono firmate le presenze, gli azionisti che potranno votare rimangono 28.

Ore 17.02 – L’Assemblea si riapre.

Ore 16.28 – La seduta è sospesa per permettere alla dirigenza di rispondere agli azionisti.

Ore 16.25 – L’azionista Mario Staderini: “Pallotta il 22 febbraio via Twitter aveva detto di aspettarsi un esito positivo sullo stadio, altrimenti sarebbe stata una catastrofe per la Roma. Il soggetto proponente non sarà la Roma, lo sappiamo. Il progetto stadio ha visto la Roma mettere il brand e anticipare le prime spese. Il nome stadio della Roma è una bella proposta mediatica. Il progetto è stato bocciato, la Roma chiederà il risarcimento del danno alla società che ha scelto la location di Tor di Valle e anche ai proponenti che hanno preparato un progetto che è stato bocciato? Quali saranno le conseguenze della bocciatura e cosa intendeva Pallotta quando ha detto che sarebbe stata una catastrofe per la Roma la bocciatura del progetto stadio? È vero che l’accordo di maggio 2014 per lo stadio è stato firmato da Zanzi prima ancora che diventasse CEO? È vero che quell’accordo ora non vale più, dopo la bocciatura dell’accordo? Se ci dovesse essere un nuovo progetto ci sarà anche un nuovo accordo con Eurnova? Per fare le opere pubbliche previste nell’accordo con la Raggi ci vogliono almeno 4 anni e, visto che le opere pubbliche devono essere realizzate contestualmente allo stadio, come si fa a dire che l’impianto sarà aperto in due anni? Chiedo alla Roma di prendere in esame progetti alternativi. La Roma sia attenta a distinguere i ruoli tra gli interessi della Roma e la società che vorrebbe costruire lo stadio. Direttore Baldissoni ha accordi economici con la società proponente?“.

Ore 16.18 – L’azionista Fabio Palma: “Soltanto 59 milioni di fatturato è una cosa inaccettabile. Si doveva almeno arriva a 100. Dobbiamo mettere una toppa al bilancio. Mi permetto di ricordare a Baldissoni che qualche volta dovremmo guardare in casa nostra e usare un po’ di disciplina nel trattare i nostri giocatori. Qua tutti fanno i capricci e nessuno prende provvedimenti. Solo da noi i giocatori e gli allenatori si permettono di parlare. E’ inutile pagare e strapagare alcuni stipendi. Finiamola poi con Totti e De Rossi, il cui contratto pesa. Lavoriamo sui giovani con un nuovo allenatore. Visto che quello che abbiamo per tutto l’anno ha detto che non vuole rimanere se non si vince niente. Abbiamo avuto tantissimo dirigenti, ma nessuno ha trovato un poverissimo o minimo sponsor. Spendiamo soldi che non abbiamo, commettiamo sempre gli stessi errori. Abbiamo allenatori che non hanno il coraggio di mandare in campo i ragazzi della Primavera. I grandi allenatori lo fanno, da noi i giocatori devono essere maturi. Noi regaliamo i giocatori del vivaio e li riprendiamo a costi esagerati. La Roma in teoria doveva giocare con almeno 8 giocatori italiani, ma ne abbiamo utilizzati solo 5. Forse potevamo arrivare a questo punto non cotti e morti. Noi commentiamo sempre le stesse cose. Ma poi perché paghiamo lo spread di 6,25? Mi sembra esagerato. E’ quasi da strozzinaggio. Se paghiamo il denaro non va bene. Ma il problema vero è che ve ne fregate. Perché non pensate che noi possiamo essere delle fonti di finanziamento. Ci incontrate soltanto per legge, non c’è rapporto. Noi siamo disposti a tutto ma a voi ve ne fregate. Sullo stadio poi c’è tanto da parlare, ma la cosa è più semplice. Unicredit con noi applica dei tassi quasi da usura. Tanto ve ne fregate, gli azionisti di minoranza non sono mai stati una risorsa. Sullo stadio: non c’è bisogno di fare operazioni complicate. La società potrebbe vendere con un leasing lo stadio alla Roma. Così guadagnano tutti. E le nostre azioni potrebbero salire e non rimanere a quel maledetto 0,4 euro per azione“.

Ore 16.05 – L’azionista Walter Campanile: “Quello che chiederò sarà abbastanza giusto: la questione stadio. E’ dal 2014 che è stato deciso di aumentare il capitale. Ma noi dal 2015 abbiamo avanzato documentazione chiedendo delle delucidazioni. Il rapporto tra la Roma e la società sarà sancito sa un documento che noi non abbiamo ancora visto“. Interviene Baldissoni: “Non c’è perché non esiste lo stadio“. Continua Campanile: “Noi non abbiamo capito se alcuni aspetti alla società vanno bene. Chiedo quindi all’AS Roma di avere più impegno. Questo stadio è stato presentato a tutti tranne che agli azionisti della Roma. Si dovrebbe fare un evento in cui ci si spiega bene la situazione. Sarebbe opportuno dirci in quale modo si intendano stabilizzare i ricavi della Roma tramite il progetto stadio“.

Ore 16.00 – L’azionista Franco Angeletti: “Mi permetto di ringraziare il direttore Gandini per farci entrare nel parcheggio, ha mantenuto la parola. Ora dobbiamo parlare dell’ordine del giorno, che è molto doloroso. Questa società ha mantenuto la continuità aziendale, ma non c’è stato il salto di qualità. Dobbiamo sempre vendere i nostri prezzi pregiati per prendere qualcuno. Ormai si punta soltanto alle plusvalenze e così non si vincono i trofei. Ora ci sono anche da pagare 40 milioni per i riscatti di alcuni giocatori. Tra cui poi c’è Perotti che verrà pagato nel 2018. Incidono molto poi anche i prestiti di Doumbia e Iturbe. Non capisco perché Iago Falque è stato venduto a soli 5 milioni quando noi l’abbiamo pagato 10. Qua escono soltanto soldi, mentre alla Juve entrano. L’allenatore e il d.s. chi saranno? Poi non ho capito bene perché abbiamo dovuto dare 1 milione di euro alla Fiorentina. L’attualità non mi sembra entusiasmante e il futuro è pieno di incognite. Io mi aspetto dei numeri importanti in futuro. Per noi incalliti tifosi i patimenti hanno i secoli contati“.

Ore 15.48 – Sempre Gandini sullo Stadio della Roma: “Gli impegni finanziari per il nuovo stadio della Roma sono a carico interamente della società costituita appositamente per la costruzione e la gestione dello stadio, società controllata dalla Neep Roma Holding. La riduzione delle cubature non ha impatto alcuno sull’intero iter dello stadio della Roma“.

Ore 15.38 – Presenti 28 persone che hanno diritto al voto, pari all’82,04% del capitale della società.

Ore 15.35 – Gandini spiega la diminuzione dei ricavi: “La partecipazione all’Europa League, meno redditizia rispetto alla Champions, lo stipendio dei tesserati tra cui pesano gli incentivi alla risoluzione dei contratti o alla cessione a titolo temporaneo e le minori plusvalenze rispetto all’anno precedente“.

Ore 15.16 – Inizia l’Assemblea. Presenti anche la consigliere Navarra, Claudia Cattanei (collegio sindacale), Luca Amato (notaio) e il consigliere Cambareri.

Ore 15.00 – All’Assemblea sono presenti il direttore generale Mauro Baldissoni e l’amministratore delegato Umberto Gandini.

Bologna-Roma 0-3: le pagelle. Fazio ritorna a essere comandante, bene Salah. 24 reti per Dzeko

Simone Indovino – Prova convincente della Roma che espugna il Dall’Ara con un rotondo 3-0. I ragazzi di Spalletti dopo un leggero affanno iniziale passano in vantaggio grazie a una bella girata di Fazio sugli sviluppo di un angolo. Un’azione da manuale firmata Strootman-Dzeko-Salah porta al raddoppio dell’egiziano. Da quel momento inizia una gestione piuttosto tranquilla dei capitolini che hanno anche la capacità di siglare la terza rete proprio con Dzeko, puntuale ad accogliere un assist del neo entrato Perotti. La Juventus rimane così in scia: sono sempre i punti che separano i giallorossi dalla vetta.

ROMA

Szczesny 6 – Mai realmente operoso, corre l’unico pericolo in occasione del palo di Di Francesco in cui non è sembrato particolarmente reattivo. Per il resto, il solito buon lavoro con i piedi che permetta alla sua squadra di ripartire.

Rudiger 6.5 – Solida gara del tedesco che nella posizione di terzino destro compie in maniera adeguata i suoi compiti. Ancora qualche pecca di troppo in fase di cross: nessuno dei suoi lanci coglie in maniera precisa l’attacco giallorosso.

Manolas 5.5 – È il più distratto della retroguardia romanista. Specialmente nei primi 20 minuti si lascia scappare diverse volte alle spalle Destro. Impreciso anche su Di Francesco quando si sdraia in maniera troppo frettolosa permettendo al giovane attaccante di calciare. Rilevato a pochi minuti dalla fine per un problemino fisico.

Fazio 7 – Dopo un leggero periodo di annebbiamento dovuto anche a qualche acciacco, oggi l’argentino ha fatto rivedere il livello che l’aveva contraddistinto negli scorsi mesi. Nessuna sbavatura difensiva e il grande merito di sbloccare la gara su calcio da fermo.

Juan Jesus 6.5 – Bissa la buona prestazione del derby. È solido in fase di contenimento e adempie in maniera egregia ai suoi compiti.

De Rossi 6.5 – Nonostante i pochi allenamenti alle spalle la gara del centrocampista romano è ordinata e precisa. Gestisce con precisione la fase di regia.

Strootman 6 – Piccolo miglioramento rispetto martedì per l’olandese ma la condizione fisica è sembrata ancora una volta in leggero ritardo rispetto ad alcuni avversari. In maniera comprensibile accusa l’enorme quantità di partite disputate in stagione. Fa partire l’azione che porta al secondo gol di Salah.

Nainggolan 6 – Discorso simile a quello dell’olandese. Sempre tanta corsa e sacrificio per il belga che risulta tuttavia poco preciso in situazioni in cui avrebbe dovuto incidere in maniera maggiore.

El Shaarawy 6 – Poco convinto in fase offensiva, sopratutto negli uno contro uno. Compensa la sua prestazione dando una preziosa mano in fase di ripiegamento a Juan Jesus.

Salah 7.5 – Gol di pregevolissima fattura per l’egiziano, che supera Mirante con un dolce pallonetto. Sempre molto coinvolto nella manovra romanista, risponde presente sfoderando un pomeriggio di qualità.

Dzeko 6.5 – Non di certo uno dei suoi match più memorabili, il bosniaco mette comunque in saccoccia un gol e un assist. Buono lo scavetto che libera Salah; al momento giusto nel posto giusto per timbrare il ventiquattresimo gol stagionale.

Perotti 6 – Nulla da fare, il gol su azione tarda ad arrivare. Prova tre volte la conclusione a giro ma i tiri si spengono sempre a lato. Generoso e altruista quando regala un pallone che Dzeko deve solo appoggiare in porta.

Vermaelen s.v. – Rileva Manolas disputando circa 10 minuti.

Totti s.v. – Giusto il tempo di meritarsi gli applausi di tutto lo stadio.

Spalletti 6.5 – Reagire dopo l’eliminazione in coppa non era semplice ma i ragazzi hanno risposto presente. Successo tondo che lascia vive ancora delle fievoli speranze in ottica scudetto. Sarà adesso fondamentale mantenere alta la concentrazione per le ultime 7 partite.

Simone Indovino

Coppa Italia Primavera, Virtus Entella-Roma 1-1. Al rigore di Marchizza risponde all’ultimo respiro Semprini

(Cronaca E.Bandini) – La Roma Primavera impatta nel finale contro la Virtus Entella nella gara d’andata della finale di Coppa Italia. Al rigore nel primo tempo di Riccardo Marchizza, ha risposto nel finale il colpo di testa di Mauro Semprini. Il match di ritorno è in programma venerdì 21 allo stadio Olimpico di Roma.

IL TABELLINO

VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Siaulys; Casagrande (85′ Semprini), Ferrante, Joao Alfonso; Carullo, Alluci, Di Paola, Cleur; Zaniolo (67′ Castagna); Puntoriere (82′ Ganea), Mota.
A disposizione: Gaccioli, Battaglia Busacca, Ciceri, Urso, Ba, Giunta, Traversari, De Marco, Mattera.
Allenatore: Castorina.

AS ROMA (4-3-3): Crisanto; De Santis, Ciavattini, Marchizza, Pellegrini; Spinozzi (87′ Meadows), Grossi, Anocic; Tumminello, Soleri, Keba (73′ Frattesi).
A disposizione: Romagnoli, Greco, Nani, Valeau, Kastrati, Marcucci, Antonucci, Franchi, Cappa.
Allenatore: De Rossi.

Arbitro: D’Apice di Arezzo.
Assistenti:
 Fusco e Rossi.
IV uomo: Tursi.

Marcatori: 45′ Marchizza (Roma), 95′ Semprini (Virtus Entella).

Ammoniti: 41′ Keba (Roma), 71′ Ciavattini (Roma), 84′ Grossi (Roma).
Espulsi:-.

LIVE

SECONDO TEMPO

96′ – Dopo 5 minuti di recupero finisce la gara d’andata della finale di Coppa Italia Primavera. A Marchizza risponde Semprini.

95′ – GOL della Virtus Entella. Semprini con un colpo di testa deviato da Marchizza riesce a trovare all’ultimo respiro il gol del pareggio.

93′ – Terzo ed ultimo cambio per la Roma: esce per un problema alla caviglia Frattesi,entra Valeau.

93′ – Grande occasione per la Virtus Entella. Cleur crossa in area di rigore, Semprini di testa sfiora di poco il secondo palo.

90′ – Saranno cinque i minuti di recupero. 

87′ – Cambio per la Roma: esce Spinozzi, entra Meadows.

85′ – Terzo ed ultimo cambio per la Virtus Entella: esce Casagrande, entra Semprini.

84′ – Altro cartellino giallo tra le file della Roma. Ammonito Grossi per un fallo a centrocampo su Mota.

82′ – Cambio per la Virtus Entella: esce Puntoriere, entra Ganea.

79′ – Di Paola lancia in velocità Mota. L’attaccante ligure entra in area di rigore e con il sinistro spara contro Crisanto, che riesce a disinnescare in due tempi il tiro.

73′ – Primo cambio anche per la Roma: esce Keba, entra Frattesi.

71′ – Secondo cartellino giallo per la Roma. Ammonito Ciavattini per un fallo sulla trequarti su Mota.

69′ – Altra chance per i padroni di casa. Bella iniziativa personale palla al piede da parte di Di Paola, che dai 20 metri calcia verso lo specchio della porta. Il tiro però termina di poco alto sopra la traversa.

67′ – Primo cambio per la Virtus Entella: esce Zaniolo, entra Castagna.

66′ – Clamorosa occasione per la Virtus EntellaPuntoriere scappa sulla fascia sinistra e riesca a crossare. La palla arriva al limite dell’area di rigore sui piedi di Cleur, che conclude con il destro. Il tiro molto potente è centrale, Crisanto riesce con qualche difficoltà a mandare la sfera in angolo.

59′ – Prima occasione del secondo tempo per la Roma. Anocic, che probabilmente voleva crossare, è andato vicino al gol del 2-0 con un lob. Siaulys però non si fa sorprendere e manda la sfera in calcio d’angolo.

56′ – Carullo, dopo un calcio d’angolo, riesce a calciare a rete di prima intenzione. Il mancino ad incrociare del numero 3 biancoceleste è bloccato in due tempi dall’estremo difensore giallorosso Crisanto.

53′ – Dopo un’azione insistita della Virtus EntellaDi Paola dal limite dell’area di rigore riesce a concludere verso lo specchio della porta di Crisanto. Il portiere giallorosso para agevolmente il tiro rasoterra.

50′ – La Virtus Entella vuole il gol del pareggio e dall’inizio del secondo tempo è rimasta con insistenza nella metà campo della Roma.

46′ – Ricomincia la partita allo stadio Comunale di Chiavari. E’ la Virtus Entella a giocare il primo pallone della ripresa.

PRIMO TEMPO

46′ – Finisce il primo tempo a Chiavari. La Roma è avanti 1-0 grazie ad un calcio di rigore nel finale realizzato da Marchizza.

45′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLL! Riccardo Marchizza realizza il calcio di rigore. Il difensore giallorosso dagli undici metri non sbaglia e spiazza Siaulys.

45′ – RIGORE PER LA ROMA! Joao Alfonso atterra Tumminello in area di rigore. L’arbitro D’Apice non ha dubbi e decreta il calcio di rigore per i giallorossi.

41′ – Primo cartellino giallo del match: ammonito Keba per un brutto intervento a centrocampo su Di Paola.

38′ – La Virtus Entella spreca una clamorosa opportunità per andare in vantaggio. Lancio lungo per Mota che supera in grande stile Crisanto, ma Ciavattini chiude in calcio d’angolo con un intervento miracoloso.

36′ – Pellegrini dai 30 metri ci prova. Il mancino a mezz’altezza ad incrociare del numero 3 giallorosso è bloccato dall’estremo difensore biancoceleste Siaulys.

34′ – Altra occasione per i giallorossi. Carullo regala il pallone a centrocampo a Tumminello, che con un sinistro deviato prova a trovare il gol del possibile 1-0. Ma ancora una volta Siaulys è molto attento e non si fa sorprendere.

32′ – Tocco in verticale di Anocic per lo scatto dalla sinistra di Keba. Siaulys però legge in anticipo il pericolo ed è bravo a scegliere il tempo dell’uscita con la quale anticipa l’attaccante giallorosso.

24′ – Anocic cerca di sorprendere su punizione Siaulys: la conclusione del giallorosso però si spegne sul fondo.

18′ – Conclusione velleitaria dai 35 metri di Cleur: anche in quest’occasione la sfera di gioco finisce sugli spalti.

15′ – Zaniolo entra con forza nell’area di rigore della Roma, ma con il sinistro spara alle stelle

14′ – Ci prova da lontanissimo Tumminello: il tiro finisce ampiamente fuori dallo specchio della porta.

7′ – Pericolosa la Virtus Entella grazie ad un bel tiro a giro di destro dal limite dell’area di rigore di Puntoriere. La palla esce di poco sopra la traversa.

5′ – Prima chance anche per la Virtus Entella. Bella azione personale di Puntoriere, che entra nell’area di rigore giallorossa e prova a crossare al centro per un compagno di squadra, ma De Santis di testa chiude in calcio d’angolo.

2′ – La prima occasione del match è della Roma. Edoardo Soleri con un tiro debole al volo di sinistro inquadra lo specchio della porta ma Siaulys para agevolmente.

1′ – Inizia la finale d’andata di Coppa Italia allo stadio Comunale di Chiavari. Sono i giallorossi a giocare il primo pallone.

Roma-Lazio 3-2: le pagelle. Difesa non pervenuta, successo inutile. Cala il sipario sulla Coppa Italia

Simone Indovino – Niente da fare, il sogno remuntada svanisce. La Roma è costretta ad abbandonare la Coppa Italia dopo il 3-2 interno con la Lazio, che godeva già dei favori del pronostico grazie alla partita d’andata. Poco carattere mostrato dai ragazzi di Spalletti che non riescono mai a incidere in maniera decisiva sin dai primi minuti: Dzeko spreca una palla gol d’oro dopo appena 4 giri d’orologio. La poco costanza giallorossa permette agli avversari di passare in vantaggio con Milinkovic. El Shaarawy rimette in parità la gara ma la difesa capitolina non è in serata di grazia e regala una prateria a Immobile che trasforma. Ininfluente la doppietta di Salah, anche l’obiettivo della competizione nazionale è svanito.

ROMA

Alisson 6 – Compie un miracolo su Immobile, non può nulla sul conseguente tap-in di Milinkovic. Anche sul secondo gol subito risulta incolpevole ma solo succube della serata da horror dei suoi compagni di reparto.

Rudiger 5.5 – Nel primo tempo ha il compito di attaccare ma la scarsa qualità del suo piede influisce in maniera negativa sulla manovra giallorossa. Rientra al centro della retroguardia nei secondi 45 minuti ma è trascinato dalla pochezza della difesa capitolina di questa sera.

Manolas 4.5 – Notte da incubo per il greco che non ne azzecca una. Pasticcia su Immobile in occasione della prima rete incassata e perde alle spalle lo stesso attaccante che realizza indisturbato l’1-2. In generale, subisce la velocità degli attaccanti biancocelesti.

Juan Jesus 6.5 – Gioca solo 45 minuti ma è il più positivo del pacchetto arretrato. Fin quando il brasiliano è in campo Felipe Anderson e compagni riscontrano difficoltà nell’affondare. Viene sostituito per far posto a Bruno Peres.

Emerson 5.5 – Ha perso un po’ di smalto fisico rispetto i mesi scorsi e si sapeva dallo scarso utilizzo nell’ultimo periodo. Qualche sgroppata delle sue e poco più; imprecisi tutti i cross indirizzati verso l’area.

Paredes 4.5 – Piccolo passo indietro per l’argentino che si dimostra forse ancora troppo fragile mentalmente. Mai nel vivo del gioco, rallenta spesso la manovra venendo spesso richiamato da Spalletti. Cerca diverse volte la gloria personale ma le sue conclusione terminano tutte abbondantemente a lato.

Strootman 5 – Brutta gara dell’olandese che è sempre sovrastato fisicamente dagli avversari. In ritardo in numerose circostanze, è anche impreciso con i piedi. Ha alcune buone occasioni in cui potrebbe fare sicuramente di più considerata la sua qualità.

Nainggolan 5 – Assente ingiustificato, è la vittima prediletta del folto modulo difensivo messo in piedi da Inzaghi. Spazia molto intorno al campo per tentare di toccar palla ma la sua gara risulta ampiamente sottotono. Ha anche lui diverse ghiotte possibilità per segnare che vengono tutte sprecate.

El Shaarawy 6 – Protagonista di due delle tre reti giallorosse. Realizza prima il pari; successivamente consente a Salah di timbrare il cartellino. Potrebbe tuttavia far di più, in alcune situazioni risulta troppo poco “tignoso”.

Salah 6 – Due reti, utili solamente per suggellare una vittoria che serve a poco, e nient’altro. Sono troppi i crossi e i passaggi sbagliati dall’egiziano che spesso permettono alla Lazio di ripartire in contropiede.

Dzeko 5 – Serata amara per il bosniaco che dopo pochi minuti si divora l’occasione che avrebbe potuto cambiare le sorti della Coppa Italia. L’ex City si abbatte psicologicamente risultando impreciso in tutte le circostanza in cui è chiamato in causa, sia sottoporta che sotto il profilo del gioco.

Bruno Peres 5 – Conferisce un po’ di vivacità all’attacco romanista non risultando mai decisivo. E’ colpevole in coabitazione con Manolas della seconda rete subita; il brasiliano sale in ritardo non mettendo Immobile in fuorigioco.

Perotti 5.5 – Poco più di 20 minuti per l’argentino che prova qualche affondo sulla fascia sinistra non rivelandosi mai troppo pericoloso.

Totti s.v. – Potrebbe essere stato l’ultimo squarcio di gara per il Capitano in Coppa Italia. Un peccato che debba salutare la competizione con questa amarezza.

Spalletti 5.5 – La sua Roma non rispetta le attese. La grinta non è quella che sarebbe realmente servita e di conseguenza i calciatori sono distratti in diversi momenti della gara. Il tecnico saluta così il secondo obiettivo stagionale dopo l’Europa League: è un chiaro indizio per il futuro?

Simone Indovino

Roma-Empoli 2-0: le pagelle. Dzeko dritto nella storia, difesa non troppo precisa. Bene Paredes in regia

Simone Indovino – Massimo risultato con il minimo sforzo per la Roma che sconfigge l’Empoli per 2-0 allo Stadio Olimpico. Vittoria firmata da una doppietta di Edin Dzeko, che raggiunge quota 33 gol stagionali entrando di diritto nella storia dei capitolini. Gara non semplice almeno inizialmente con i toscani riversati diverse volte in avanti ma la prima rete del bosniaco ha spianato la strada agli uomini di Spalletti. Altro match positivo da parte di Paredes che sta dimostrando di essere nella strada giusta per il raggiungimento della completa maturità. Adesso i giallorossi vedranno da spettatori interessati la partita di domani sera tra Napoli e Juventus.

ROMA

Szczesny 6.5 – Poco chiamato in causa nel primo tempo, salva il risultato a inizio ripresa con un riflesso felino con cui smanaccia una pericolosissima conclusione di Marilungo.

Manolas 6 – Troppa sofferenza nei primi 25 minuti nei confronti di Thiam. L’attaccante azzurro si muove moltissimo e il greco soffre questo fattore. Col passare dei minuti la qualità della sua partita cresce; termina acciaccato a causa di un problema al polpaccio.

Fazio 6 – Match senza infamia e senza lode per il gigante argentino che compie in maniera diligente il suo lavoro.

Rudiger 6 – E’ un po’ il jolly difensivo di Spalletti. Nel corso dell’intera partita ricopre diversi ruoli, da centrale di sinistra nella difesa a 3 a terzino destro nel quartetto arretrato composto dopo l’ingresso di Jesus. Potrebbe essere leggermente più lucido in determinate situazioni.

Paredes 6.5 – Conferma il buon periodo di forma con un’altra buona partita dal punto di vista della qualità. Il destro è davvero elegantissimo e, oltre ad andare vicino alla rete con una bordata da fuori area, gestisce con calma olimpica il possesso palla facendo ripartire la manovra.

Nainggolan 6.5 – Rispolverato nel ruolo di mediano, Radja dimostra che in qualsiasi parte del campo venga messo rende al meglio. Ottimo il suo lavoro di contenimento e di aiuto alla fase difensiva, spesso pericoloso anche in avanti.

Mario Rui 6 – Una buona partita quella disputata dal portoghese che ha dimostrato la qualità del suo piede mancino con diversi cross che tuttavia Dzeko non è mai riuscito a capitalizzare.

Bruno Peres 6 – Molto coinvolto dai compagni, non disdegna le sue solite sgroppate sulla fascia destra. Leggero passo avanti rispetto alle ultime uscite sul piano delle qualità delle giocate nei determinati momenti del match.

Perotti 5.5 – Da un calciatore tecnico come lui ci aspetta sempre di più. Spreca delle buone chance in cui potrebbe finalmente timbrare su azione, a testimonianza di come l’ex Genoa veda troppo poco la porta.

Salah 6.5 – Strano ma vero le migliori cose della sua serata sono fatte con la testa. Regala l’assist per il secondo gol di Dzeko e poco dopo coglie la traversa. Potrebbe essere più incisivo in fase di uno contro uno.

Dzeko 7.5 – 33 gol stagionali e posto di diritto nella storia della Roma. La doppietta realizzata questa sera è solo un altro segno della sua stagione a dir poco esaltante. Adesso dovrà essere bravo a trascinare i suoi nella delicata sfida con la Lazio.

Grenier 6 – Rileva Perotti e gestisce con precisione i palloni che gravitano nella sua zona.

Totti 6 – Tanta voglia di scendere in campo per il Capitano che imbuca diverse volte per Salah con la sua giocata migliore: l’assist di prima.

Juan Jesus s.v. – Pochi minuti per il brasiliano.

Spalletti 6.5 – Era importante riprendere la marcia con una vittoria per avvicinarsi al meglio al derby di Coppa. I suoi non deludono le attese anche se i primi minuti di gara troppo sottotono faranno riflettere e non poco l’allenatore.

Simone Indovino

300 punti

(E.Bandini) – “Io devo difendere la Roma, perché qui si fa apparire un mondo diverso di quello che c’è alla Roma. Trigoria è un giardino fiorito, c’è qualcuno che vuole far sembrare tutto brutto, ma qui c’è un ambiente bello”. Chissà se Luciano Spalletti quando pronunciava queste parole in diretta Sky dopo Roma-Sassuolo avrà pensato al fatto che la Roma con la vittoria sulla squadra di Di Francesco avesse raggiunto i 300 punti negli ultimi quattro campionati. 300, sì. 300 sono tondi e indicano l’importante livello raggiunto dalla società, nonostante spesso il dibattito cittadino – tirato in ballo da Spalletti nel virgolettato sopra citato – dipinga una realtà diversa. È opinione comune e diffusa, negli ultimi tempi si ha una percezione più alta della Roma fuori dai confini del Grande Raccordo Anulare. Tant’è. Si diceva, 300 punti. Il conteggio parte da quando i giallorossi sono tornati a frequentare in pianta stabile il podio del campionato, ovvero dalla Serie A 2013-2014. Da allora la formazione capitolina è sempre arrivata almeno a quota 70 e non è mai scesa oltre il terzo gradino. 85 punti il primo anno, 70 il secondo, 80 il terzo e 65 quest’anno (numero parziale alla ventinovesima giornata). Non è dato sapere se anche al termine del torneo in corso si resterà nelle prime tre posizioni, ma il margine di sicurezza sulla Lazio quarta (+8) può far guardare con ottimismo alla possibile qualificazione in Champions (diretta o meno). Ammesso che i biancocelesti di Inzaghi vincano le restanti 9 gare, servirebbero altri 20 punti – sui 27 a disposizione – per avere l’aritmetica certezza dell’Europa che conta.

In Italia solo la Juventus ha sforato il tetto dei 300, arrivando a 353. I 53 punti di differenza sui capitolini certificano il dominio bianconero nell’ultimo quinquennio con cinque scudetti di fila. Ma se la Juve è oggettivamente la più forte, il discorso cambia se si vanno ad analizzare i dati degli altri competitor nazionali. A 300 punti non ci è arrivato nessun altro: il Napoli (286), la Fiorentina (241), l’Inter (237), la Lazio (236), il Milan (219). Nessuno. Non solo, la Roma nel corso degli anni ha maturato 14 lunghezze più del Napoli, 59 sulla Fiorentina, 63 sull’Inter, 64 sulla Lazio, addirittura 81 sul Milan. Nonostante opinionisti stimati come l’ex CT azzurro Arrigo Sacchi continuino a sponsorizzare la causa milanese: “Milan e Inter sono le uniche che potrebbero contrastare la Juve. Roma e Napoli non hanno storia”. Sarà, ma le statistiche parlano chiaro e misurano il presente. La media punti romanista in un campionato si è attestata a 75, mentre nelle 143 partite disputate siamo a 2,097. Questo per quanto riguarda l’Italia. E nel resto d’Europa chi altro ha fatto più di 300 punti? Contando i campionati più competitivi del continente, Premier League, Liga, Ligue1 e Bundesliga, solo cinque squadre sono davanti alla Roma. Si tratta di – in ordine di punteggio – Paris Saint Germain (336), Barcellona (335), Real Madrid (334), Bayern Monaco (319), Atletico Madrid (311). Invece, seguendo il medesimo criterio, alle spalle della Roma ci sono Manchester City e Chelsea (288), Monaco (287), Arsenal (275), Liverpool e Tottenham (262), Manchester United (252), Lione (251), Siviglia (248), Borussia Dortmund (241).

In Inghilterra nessuno è arrivato a 300, ma la Premier è un torneo più equilibrato rispetto agli altri e nel 2016 ha dovuto fare i conti con l’exploit del Leicester che ha scombinato le solite gerarchie. È un fatto che la Serie A sia livellata verso il basso con poche eccellenze, ma anche in Liga la dittatura Barca-Real è una realtà consolidata e difficilmente attaccabile. Discorso simile per Francia e Germania dove Paris e Bayern comandano senza troppe difficoltà, a parte la recente leadership del Monaco in Ligue1. La Roma fa eccezione solo in una regola: chi ha totalizzato più di 300 punti nel periodo preso in considerazione, ha conquistato almeno un titolo nazionale. Ed è un peccato perché in questo lasso di tempo la Roma ha fatto sue il 62% delle gare disputate. Significa che su 143 partite di Serie A ne ha vinte 89, pareggiate 33 e perse 21. In altre parole, la chiave degli ultimi quattro anni è stata la programmazione del club. 300 punti in Serie A non si fanno per caso.

Cena dirigenziale tra Pallotta, F.Baldini, Spalletti, Baldissoni, Gandini, Massara e Zecca

(E.Bandini) – Serata importante per la Roma perché James Pallotta è stato a cena con Luciano Spalletti, appena rientrato nella capitale dopo due giorni in Toscana. All’incontro, in zona via Veneto, erano presenti anche il direttore generale Mauro Baldissoni, il direttore sportivo Ricky Massara, l’amministratore delegato Umberto Gandini, il braccio destro di Pallotta, Alex Zecca e a sorpresa il consulente personale del Presidente, Franco Baldini. Il tecnico e il numero uno americano si erano già incontrati a Trigoria prima della partita contro il Sassuolo, ma non avevano approfondito i discorsi sul futuro e sul rinnovo del contratto dell’allenatore. Durante la cena la sala dove i protagonisti stavano mangiando è stata chiusa e neanche i camerieri potevano entrare. Il tecnico avrebbe posto delle condizioni precise per essere competitivi e per dare un messaggio ai giocatori. La società condivide il suo discorso. Le strategie sono state delineate durante le riunioni allo Studio Tonucci.

Alla fine della cena Spalletti e Massara, che non hanno risposto alle domande sul prorio futuro, se ne sono andati insieme preceduti da PallottaBaldissoniGandini e Zecca. Queste le parole del numero uno giallorosso ai cronisti presenti: “Sono sempre fiducioso. Come è andata? La pizza era buona“. Soltanto il Presidente ha rilasciato qualche dichiarazione mentre gli altri protagonisti della serata hanno lasciato il ristorante sorridentiSpalletti, invece, era super sorridenteBaldini è andato via in solitaria, cercando di sottrarsi ai cronisti.

Secondo Sky Pallotta avrebbe detto a Spalletti: “Si continuerà a fare trading, bisognerà puntare sui giovani, nessuna possibilità di prendere giocatori top“. Mentre, sempre secondo l’emittente satellitare il tecnico avrebbe detto: “E’ andata bene“.