La Roma in attesa dell’Atletico Madrid

Lavinia Colasanto – Carica e riposata. Così si presenterà la Roma all’esordio in Champions League contro l’Atletico Madrid, dopo non aver giocato la terza giornata di campionato per maltempo.

Simeone e Di Francesco dovranno decidere con cura l’11 da schierare per partire col piede giusto anche se è il tecnico giallorosso ad avere più difficoltà. La Roma sta cercando ancora il perfetto equilibrio dopo molti cambiamenti estivi e la condizione fisica dei giocatori non aiuta. Contro gli spagnoli non ci sarà Schick, per un edema al retto femorale sinistro, mentre è aperto un ballottaggio tra Florenzi e Bruno Peres per la fascia destra, con Karsdorp a fare da spettatore interessato. Stessa battaglia per chi affiancherà Manolas al centro della difesa. Il posto se lo giocano Fazio, Moreno e Juan Jesus con quest’ultimo favorito. Non ha problemi Kolarov essendo l’unico terzino sinistro a disposizione. I tre califfi del centrocampo saranno De Rossi, Nainggolan e Strootman che sta scalpitando. La sua ultima apparizione nei gironi di Champions è datata 25 novembre 2014 contro il CSKA Mosca dove, da un suo errore, scaturì il gol dei russi che mise la Roma con un piede e mezzo fuori dagli ottavi. In attacco il conto è presto fatto. Perotti, Defrel e Dzeko garantiscono copertura, qualità e quantità e starà a loro cercare di fare male alla difesa dell’Atletico. Il bosniaco è diventato da poco papà per la seconda volta e questo potrebbe dargli nuova forza, come quando nacque la sua prima figlia. I due esterni dovranno fare entrambe le fasi e cercare di mettere in difficoltà le corsie della squadra spagnola, forti delle presenze di Filipe Luis e Juanfran, due baluardi di Simeone.

Il Cholo può sorridere perché, a differenza del campionato, potrà contare su Griezmann, vero spauracchio della difesa romanista. Lo zoccolo duro dell’Atletico è sempre lo stesso: Oblak in porta, Godin e Gimenez, che piace molto a Monchi, in difesa, Koke e Saul a centrocampo e Ferreira Carrasco, ad un passo dalla Roma qualche anno fa, in attacco. Molti di questi giocatori hanno fatto la fortuna dei Colchoneros che negli ultimi anni ha conquistato una Liga, due finali di Champions League, due Europa League e due supercoppe europee.

I precedenti tra le due squadre non sorridono alla Roma che è sotto due a zero. L’ultimo incontro è datato 3 marzo del 1999, nei quarti di ritorno di Coppa UEFA. L’arbitro della sfida era l’olandese van der Ende, ricordato con poco affetto dal popolo giallorosso per aver mostrato un cartellino rosso a Wome ed aver annullato un gol a Delvecchio. Il direttore di gara questa volta sarà un serbo, Milorad Mazic che in passato ha già arbitrato la Roma nella sfida decisiva, poi persa, contro il Manchester City.

Sotto gli occhi del Presidente Pallotta, e di un pubblico molto caldo, anche se al momento si contano soltanto 30 mila presenze, Di Francesco farà il suo esordio assoluto in Champions League e chissà che non cominci una favola come la sua storia con la Roma.

Lavinia Colasanto

Mahrez, un mese dopo

Simone Burioni – Sembra ormai passata un’eternità da quando è spuntato fuori il nome di Riyad Mahrez per la fascia destra della Roma. Un obiettivo irraggiungibile, si diceva, vista la concorrenza dell’Arsenal (smentita pochi giorni fa da Wenger, ndr) e di numerosi club europei. Un mese esatto, per la precisione. 31 giorni di offerte, rifiutate, e di rilanci. Classe, velocità e dribbling, l’algerino sembra la fotocopia a colori di Mohamed Salah. E’, anzi, sarebbe, il giocatore ideale per riaccendere il cuore dei tifosi giallorossi. La trattativa però è bloccata: Shakespeare, l’allenatore delle Foxes, fa muro e difende il suo giocatore con le unghie e con i denti. La speranza del club inglese è che si scateni un’asta e che il prezzo lieviti. Con il tempo la Roma ha cambiato diverse strategie: all’inizio hanno lavorato sotto traccia (“Mahrez? Chi sarebbe?” del Presidente Pallotta) e dopo qualche settimana sono usciti allo scoperto, dichiarando interessamenti e persino cifre in conferenza stampa.

“La Roma ha offerto 30 milioni fissi più bonus. Non ci saranno altre proposte”, ha ribadito qualche giorno fa in conferenza stampa il ds Monchi. L’accordo con il giocatore c’è, ma non si può remare controcorrente. Se non bastano 35 milioni di euro, l’accordo e la volontà del giocatore, allora forse è meglio lasciar perdere e virare verso altri lidi. E’ un po’ la storia della Volpe e dell’Uva di Esopo riadattata ai tempi moderni. L’uva, Mahrez, vuole andare via, ma la Volpe, invece di dire che è acerba, perché non ci arriva, fa di tutto per tenerla solo per sé. Schierarlo contro l’Arsenal è una semplice e pura provocazione di una società che “non ha bisogno di vendere“. Sarà difficile per il Leicester trattenere un giocatore scontento e la cessione sembra inevitabile, ma, si sa, nel calcio può succedere di tutto. Nel frattempo, però, la Roma ha lanciato l’ultimatum: entro Ferragosto deve arrivare l’ultima, definitiva, risposta all’offerta giallorossa di 35 milioni di euro. Monchi si guarda attorno e valuta le possibili alternative. In pole ci sono Promes dello Spartak Mosca e Cuadrado della Juventus, anche se Di Francesco non molla l’opzione Berardi.

Simone Burioni

Tocca a Diego Perotti: adesso è pronto a prendere in mano la Roma

Simone Indovino – Negli scorsi anni si è sempre discusso su chi potesse essere, dei calciatori che hanno militato nella Roma, un degno erede di Francesco Totti. Vero, l’ormai ex numero 10 non sarà probabilmente mai eguagliato da nessuno in termini di qualità, presenze e marcature, ma di giocatori tecnicamente validi ne sono passati svariati nel corso delle ultime stagioni. Fino ad appena 365 giorni fa si pensava che Miralem Pjanic potesse raccogliere l’investitura del classe ’76, salvo trasferirsi poi alla Juventus spezzando il cuore di tutti i tifosi giallorossi. Attualmente è considerato all’unanimità Diego Perotti l’attaccante dotato di maggior estro e fantasia, caratteristiche alla base del suo modo di giocare.

MATURITÀ – Come gran parte dei colleghi di reparto che militano nei campionati in giro per il mondo anche Perotti fino a qualche stagione fa era considerato totalmente “genio e sregolatezza”, a causa della discontinuità di prestazioni. Tormentato dai problemi fisici a Siviglia, aveva trovato al Genoa la dimensione ideale per riprendere il giusto ritmo fino a quando la chiamata della Roma nel gennaio 2016 gli svolta la carriera. Appena poche ore dopo il suo arrivo è già protagonista nello scacchiere di Spalletti, che gli affida le chiavi dell’attacco nei restanti sei mesi di campionato con eccellenti risultati.

POCO CINISMO – Nell’anno e mezzo trascorso nella Capitale fino a questo momento Perotti ha saputo trascinare a suon di prestazioni la squadra in numerose occasioni, a fronte tuttavia di una scarsa vena realizzativa. Senza considerare la micidiale freddezza dagli undici metri, il primo gol su azione della scorsa stagione è arrivato solamente all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Vero, è stato di un’importanza a dir poco fondamentale, ma per un calciatore col suo talento ci si aspetta certamente di più. È su questo punto di vista che dovrà lavorare con costanza il classe ’88 per compiere il decisivo step nella sua carriera.

FORMA FISICA – Il gioco dell’argentino è basato su strappi e accelerazioni, ragion per cui la sua forma fisica deve essere eccellente per rendere al meglio. Nella seconda parte dello scorso campionato la condizione non era al massimo e questo ha influito nella qualità delle sue giocate. A oggi, sembra eccellente la qualità messa in mostra durante i due ritiri estivi della Roma, grazie anche agli allenamenti personalizzati che l’ex Genoa ha svolto durante le vacanze. Un leggero calo si è percepito durante l’amichevole contro la Juventus: comprensibile a causa dei numerosi carichi di lavoro che si svolgono nel pre campionato.

LEADER – Perotti è certamente un calciatore che piace non poco a Di Francesco, che ha sempre ammesso di prediligere il gioco offensivo sulle fasce senza disdegnare i ripiegamenti. La Roma si ritrova orfana di Salah (e ancora in attesa su chi rimpiazzerà l’egiziano) e con El Shaarawy che non sprizza salute a causa di un problema alla schiena accusato in queste settimane. Per queste ragioni adesso tocca a lui: a 29 anni da poco compiuti è tempo per Diego Perotti di prendere in mano la Roma e trascinarla verso gli obiettivi comuni.

Simone Indovino

Roma-Juventus 5-6 d.c.r.: le pagelle. Sottotono Strootman, Nainggolan e Perotti. Bene Kolarov, positivo l’ingresso di Under

Simone Indovino – Rimane un pizzico di amaro in bocca per la sconfitta ai rigori contro la Juventus nonostante il titolo di amichevole della gara. La Roma deve arrendersi solo dagli 11 metri dopo il pareggio maturato nell’arco dei minuti regolamentari. Mandzukic e Dzeko sono stati gli autori delle marcature per le rispettive squadre, che non si sono risparmiate in vista del campionato. Buone indicazioni per Di Francesco e qualche piacevole conferma come quella di Under, autore di un’altra gara positiva.

ROMA

Alisson 6 – Saltato forse in maniera un po’ troppo morbida da Mandukic, si dimostra attento nelle altre occasioni in cui è chiamato in causa sopratutto nella ripresa.

Bruno Peres 6.5 – Altri novanta minuti per il brasiliano che è il più utilizzato da Di Francesco in questa tournèe. Presta una buona attenzione difensiva operando le necessarie coperture.

Fazio 5.5 – Sua la distrazione che consente a Mandzukic di scappargli alle spalle e involarsi indisturbato verso Alisson.

Juan Jesus 5.5 – Soffre la velocità di Dybala che opera per gran parte del primo tempo nella sua zona di campo.

Kolarov 6.5 – Arrivato da pochi giorni, sembra subito calato nell’identità della Roma. Gara positiva e propositiva del serbo che ha il merito di fornire il preciso assist che permette a Dzeko di trasformare.

De Rossi 6 – Manovra in mediana ai limiti dell’ordinaria amministrazione.

Strootman 5.5 – Più incisivo in fase offensiva quando colpisce una clamorosa traversa che in fase difensiva. Viene spesso preso in velocità dai più freschi calciatori della Juventus.

Nainggolan 5.5 – Non esegue gli strappi fisici decisivi a cui ci ha abituato nel corso di questi anni. Considerata la non ancora perfetta forma fisica è comprensibile una gara al di sotto delle potenzialità del belga.

Defrel 5.5 – Sulla fascia destra non incide come Di Francesco spera e tenta spesso di accentrarsi, con altrettanti scarsi risultati. Da segnalare qualche buon ripiegamento difensivo.

Dzeko 6 – 83 minuti per il bosniaco che, dopo aver sprecato una buona occasione nel primo tempo, riesce a stabilire la parità sfruttando un perfetto assist di Kolarov.

Perotti 5 – Sottotono, non conferma le buone cose fatte vedere nelle scorse apparizioni. Forse accusa, comprensibilmente, un po’ di affaticamento fisico dopo gli ottimi ritiri in Trentino e negli USA.

Moreno 6 – 45 minuti senza patemi d’animo per il messicano.

Castan s.v. – Appena 7 minuti a disposizione del brasiliano.

Pellegrini 6 – Conferisce freschezza atletica a un centrocampo scarno di queste qualità nel primo tempo.

Gerson 6 – Si cala bene nello spirito della partita. Manovra con eleganza e si incunea diverse volte tra le maglie avversarie creando situazioni pericolose.

Gonalons 6 – Buona gestione del possesso palla da parte del calciatore ex Lione.

Under 6.5 – Di Francesco può sorridere. Buoni messaggi del giovane turco che con alcuni strappi in velocità fa impazzire i difensori bianconeri. Freddissimo in occasione del tiro dagli undici metri.

Tumminello s.v. – Dopo essere stato decisivo col Tottenham, lo è altrettanto ma in maniera negativa nella gara odierna. Il suo rigore costringe la Roma alla sconfitta; esperienza che sicuramente gioverà all’ex Primavera.

Iturbe s.v. – Pochi minuti a disposizione per il classe ’93 che prova comunque a farsi vedere in zona gol.

Di Francesco 6 – Il calcio d’estate serve per provare tutti i giocatori della rosa e l’allenatore sfrutta al meglio questo fattore. Da questa tournée americana avrà delineato le proprie idee che saranno certamente più chiare al rientro nella Capitale. La prima giornata di campionato si avvicina e il lavoro che il mister deve ancora fare è tanto.

Simone Indovino

Tottenham-Roma 2-3. Tumminello in extremis regala la vittoria ai giallorossi

(E.Bandini) – La Roma nel secondo impegno nella International Champions Cup, dopo aver perso ai rigori contro il Psg, supera 3-2 il Tottenham di Pochettino. A decidere il match sono stati Diego Perotti, infallibile dagli undici metri, Cengiz Under, in gol all’esordio con la maglia giallorossa, e Marco Tumminello, che all’ultimo minuto con una zampata ha regalato la vittoria ai capitolini. In generale buona la prestazione degli uomini di Eusebio Di Francesco, soprattutto nel primo tempo dove hanno saputo gestire in maniera egregia il pallino del gioco. Nella ripresa invece, a causa anche dei molti cambi, la squadra è calata e gli Spurs hanno preso in mano le redini del gioco segnando due reti in cinque minuti con Winks e Janssen. 

IL TABELLINO

LE FORMAZIONI UFFICIALI

TOTTENHAM (4-2-3-1): Vorm (45′ Lloris), Alderweireld, Vertonghen (65′ Oakley-Boothe), Carter-Wickers (45′ Davies); Trippier, Dier (45′ Winks), Dembele (65′ Wimmer), Walker-Peters (45′ Georgiou); Onomah (45′ Eriksen), Dele Alli (75′ Nkoudou), Kane (75′ Janssen).
A disposizione: Austin, Whiteman, Wimmer, Dinzeyi, Georgiou, Brown, Miller, Wanyama.
Allenatore: Pochettino.

ROMA (4-3-3): Alisson (63′ Skorupski); Bruno Peres, Fazio (63′ Castan), Juan Jesus (45′ Manolas), Kolarov (63′ Moreno); Gerson (45′ Strootman), De Rossi, (63′ Gonalons), Nainggolan (63′ Pellegrini); Defrel (45′ Cengiz Under), Dzeko (63′ Tumminello), Perotti (79′ Iturbe).
A disposizione: Nura, Seck, Antonucci, Keba, Sadiq.
Allenatore: Di Francesco.
Indisponibili: Emerson, Florenzi, Karsdorp, El Shaarawy.

Arbitro: Hilario Grajeda (USA).
Assistenti: Lowry e Felice.
IV uomo: Gonzalez.
Ammoniti: 22′ Kolarov (Roma), 40′ Carter-Vickers (Tottenham).
Marcatori: 
13′ Perotti (Roma), 70′ Cengiz Under (Roma), 86′ Winks (Tottenham), 91′ Janssen (Tottneham), 92′ Tumminello (Roma).

Note: presenti 26.126 spettatori.

LIVE

SECONDO TEMPO

93′ – Termina la partita. La Roma riesce a vincere in extremis grazie alla zampata vincete di Tumminello.

92′ GOOOOOOOOOOOOOOOL!!!!! Tapin vincente di Tumminello. Ancora Kevin Strootman che riesce a sfondare sulla fascia sinistra ed a crossare in area di rigore. Il giovane attaccante giallorosso si libera con un gran movimento e con una zampata supera Lloris.

91′ – GOL DEL TOTTENHAM. Traversone dalla destra di Nkoudou, Janssen anticipa tutti e supera Skorupski.

90′ – Sono tre i minuti di recupero.

86′ – GOL DEL TOTTENHAM! Gli Spurs accorciano le distanze con Winks. Il centrocampista inglese in mischia riesce a superare Skoruspki dopo che la sfera era rimasta in area di rigore dopo il palo di Janssen.

84′ – Pericolo Tottenham. Bruno Peres si fa soffiare il pallone al limite dell’area di rigore da Georgiou che calcia con il sinistro. Skorupski non si fa sorprendere e manda in angolo la sfera.

79′ – Ennesima sostituzione per la Roma: esce Perotti, entra Iturbe.

75′ – Altri cambi per Pochettino: escono Kane e Dele Alli, entrano Janssen e Nkoudou.

70′ – GOOOOOOOOOOOL!!!! Cengiz Under segna al debutto con la maglia della Roma.Azione in contropiede manovrata da Strootman, che dalla sinistra mette dentro un cross allontanato in maniera goffa da Wimmer, sul pallone arriva il giovane turco che con il sinistro supera Lloris.

69′ – Cambi per il Tottenham: escono Vertonghen e Dembele, in campo Oakley-Boothe e Wimmer.

65′ – Altra enorme occasione per il Tottenham. Kane cerca la porta con un diagonale dalla destra, decisiva la deviazione di Moreno che riesce a chiudere all’ultimo in calcio d’angolo.

63′ – Di Francesco rivoluziona la Roma con 6 cambi. Escono Alisson, Dzeko, Fazio, Nainggolan, De Rossi e Kolarov, entrano Skorupski, Moreno, Castan, Gonalons, Pellegrini e Tumminello.

59′ – Bella azione tutta di prima del Tottenham che libera alla conclusione Dele Alli. Il destro del centrocampista inglese è deviato da un difensore della RomaAlisson prova a bloccare la sfera ma il tiro esce di poco alla destra del palo.

51′ – Intervento durissimo di Harry Kane su Kostas Manolas, che rimane a terra per un paio di minuti. L’attaccante inglese però non viene ammonito.

48′ – Harry Kane riceve un pallone al limite dell’area di rigore, vince il duello con Manolasma Fazio chiude in calcio d’angolo. Proteste degli Spurs ma l’arbitro Grajeda non ravvisa gli estremi per il rigore: le immagini però dimostrano che il difensore giallorosso prende nettamente l’attaccante inglese.

46′ – Roma vicina al gol del raddoppio. In contropiede Cengiz Under arriva fino al limite dell’area di rigore del Tottenham e cerca la porta con il sinistro: la palla però termina alta sopra la traversa.

45′ – Inizia il secondo tempo. Molti cambi da entrambe le parti. Tre cambi per la Roma:dentro Manolas, Under e Strootman, fuori Juan Jesus, Gerson e Defrel.

PRIMO TEMPO

45′ – L’arbitro fischia la fine del primo tempo senza concedere recupero.

40′ – Dzeko e Carter-Vickers fanno a sportellate e il bosniaco ha la meglio e ottiene un calcio di punizione. La battuta di Kolarov attraversa l’area senza successo.

37′ – Gran tentativo di Kane, che riceve in profondità e calcia di prima intenzione col destro da fuori area. Bella parata di Alisson.

32′ – Fallo di Gerson su Dembele e calcio di punizione per il Tottenham. Kane in posizione centrale calcia di destro ma senza impensierire Alisson.

30′ – Defrel riceve da Gerson e penetra in area. Il francese viene fermato senza fallo, palla in corner.

24′ – Tottenham vicinissima al pareggio con Dembele, che riceve un calcio d’angolo dalla sinistra e colpisce la traversa.

17′ – Ancora Roma in contropiede. Nainggolan libera Defrel, che prova il mancino di poco sul fondo.

13′ – GOL DELLA ROMA!!! Calcio di rigore rimediato da Nainggolan per fallo di mano di Carter-Vickers. Si incarica della battuta Diego Perotti, che trasforma dal dischetto la rete del vantaggio giallorosso

10′ – Destro di Alli dal limite sinistro dell’area di rigore. Alisson para senza difficoltà.

6′ – Buona manovra della Roma con Perotti, che riceve palla da De Rossi sulla sinistra e crossa al centro. Defrel non impatta bene di testa e manda la palla sul fondo.

4′ – Ci prova il Tottenham con Dier, che calcia male dalla distanza.

1′ – Primo tentativo della Roma con Bruno Peres, che prova a indirizzare un cross dalla destra verso Dzeko.

0′ -Parte la gara, con la Roma che dà il calcio di inizio.

PRE PARTITA

Ore 1.40 – Alla Red Bull Arena di New York a sostenere la Roma oltre a tutta la dirigenza giallorossa c’è anche Abel Balbo.

Ore 1.35 – La Roma è scesa in campo per il riscaldamento.

Ore 1.10 – E’ uscita anche la formazione ufficiale della Roma. Esordio con la maglia giallorossa per Kolarov e Defrel.

Ore 1.00 – E’ uscita la formazione ufficiale del Tottenham. In attacco c’è Harry Kane, in porta riposa Lloris al suo posto giocherà Vorm.

Ore 00.55 – Anche la Roma è arrivata alla Red Bulla Arena di New York.

Ore 00.42 – Il Tottenham è arrivato alla Red Bull Arena.

Ore 23.35 – A seguire la Roma questa sera ci saranno anche Pallotta, Baldissoni, Gandini, Monchi e Zecca.

Ore 21.30 – La Roma è arrivata a New York. Tra poche ore la sfida contro il Tottenham.

Ecco Kolarov: il serbo di ghiaccio col piede delicato

Simone Indovino – Nel calciomercato attuale è difficile andare a scovare degli affari bilanciati dal punto di vista della qualità-prezzo. Il d.s. della Roma Monchi ha basato un’intera carriera al Siviglia su questo andamento e adesso, nella Capitale, la musica non sembra di certo cambiata. Era il 28 maggio (data difficilmente dimenticabile per ovvi motivi) quando solo una brutta torsione con conseguente infortunio al crociato arrestava la crescita esponenziale di Emerson. Il contemporaneo malcontento di Mario Rui aveva costretto la società a cercare un rinforzo valido in attesa del totale recupero del brasiliano. È cosi che da poche ore la fascia sinistra giallorossa ha un nuovo padrone: Aleksandar Kolarov, acquistato per 5 milioni dal Manchester City.

TENACIA ED ESPERIENZA – C’eravamo lasciati così, con Kolarov che sgroppa sulla fascia nel derby dell’11 aprile 2009 facendo beffa degli allora giocatori della Roma e segnando il gol che avrebbe chiuso definitivamente la partita in favore della Lazio. L’anno dopo la chiamata del club inglese che svolta la carriera del serbo: oltremanica vince sei titoli, tra cui due campionati inglesi. Sotto la guida, in ordine temporale, di Roberto ManciniPellegrini e Pep Guardiola il terzino sinistro assume quell’esperienza necessaria che lo consacra come uno delle colonne portanti dei Citizens negli ultimi anni. Esperienza che, all’alba dei 32 anni, sarà fondamentale per il prosieguo della carriera in una squadra come la Roma che si ritrova quasi “costretta a vincere”. Il suo carisma si va ad aggiungere a un gruppo che già vanta diversi leader del calibro di De Rossi, Strootman e Nainggolan, solo per citarne alcuni. Quest’ultimo fattore è un componente da non sottovalutare nello schema generale di un club che ha la conquista di qualche trofeo come obiettivo.

PIEDE DELICATO – Con la partenza di Miralem Pjanic durante la scorsa sessione di calciomercato sono venute meno le reti dirette da calcio di punizione. Solamente in due occasioni il tiro da fermo ha garantito delle marcature, realizzate rispettivamente da Paredes contro il Palermo (complice anche un goffo intervento di Posavec) ed El Shaarawy nella gara di andata contro il Chievo. Nella stagione precedente, ovvero quella 2015/16, solamente il bosniaco aveva segnato in 5 occasioni, Champions League compresa. L’acquisto di Kolarov potrebbe rivelarsi decisivo anche in quest’ottica. Il serbo, sulle 33 segnature registrate in carriera ne ha realizzate un terzo (11) proprio da calcio di punizione. Un’altra arma in più per la Roma.

ANCORA DZEKO – L’ambientamento dell’ex City nella nuova squadra è senz’altro favorito dalla presenza di Edin Dzeko. I due sono stati compagni per diversi anni nel club inglese e hanno condiviso svariati successi, su tutti il campionato 2011-2012 maturato dopo una partita al cardiopalma contro il QPR decisa solo allo scadere. Proprio il bosniaco si è più volte ripromesso, quasi imposto, di dover migliorare sul colpo di testa, lamentandosi delle poche reti realizzate nonostante la sua stazza fisica. Chissà che il delicato mancino di Kolarov non possa finalmente aiutarlo…

Simone Indovino

Ripartire dal campionato

Lavinia Colasanto – Smaltire le scorie della partita contro l’Inter e ripartire. E’ questo l’obiettivo della Roma di Eusebio Di Francesco contro la Sampdoria, recupero della terza giornata di campionato che si giocherà a Marassi in un mercoledi di fuoco alle 20.45. I blucerchiati, dopo un periodo di appannamento hanno ricominciato a fare risultati, testimone il 3-1 rifilato alla Fiorentina con un super Quagliarella. Per i giallorossi, invece, il momento è veramente critico.

Il tecnico abruzzese, per invertire la rotta, spera di recuperare De Rossi, in tribuna a San Siro, per schierarlo davanti alla difesa con Strootman, positiva la sua partita da regista contro l’Inter, e Nainggolan che faranno da intermedi. La retroguardia probabilmente sarà la stessa vista contro i nerazzurri. Peres e Jesus non danno sicurezze e allora la linea a 4 sarà composta da Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov che rischia di rimanere senza ricambi vista la probabile partenza di Emerson Palmieri verso il Chelsea. Chi è in odore di fare lo stesso percorso è Dzeko. La sua presenza contro la Sampdoria potrebbe dipendere proprio da questo e quindi si scalda Schick che vuole regalare un dispiacere ai suoi ex tifosi per conquistare quelli della Roma. Il ceco, fino a questo momento, ha segnato soltanto un gol, inutile, contro il Torino in Coppa Italia. Con lui El Shaarawy, Perotti ancora ai box, ed uno tra Defrel ed Under, col turco in rampa di lancio per i problemi di Gerson nel secondo tempo contro l’Inter, e perché il francese è rientrato da poco da un infortunio alla rotula.

Problemi in attacco per Giampaolo che con ogni probabilità dovrà rinunciare a Quagliarella, per un fastidio al flessore, e lasciare il reparto sulle spalle di Zapata e del giovane Kownacki. Spera in una maglia da titolare Caprari. I due attaccanti saranno imbeccati da Gaston Ramirez che sarà la punta di diamante di un centrocampo che vedrà agire Torreira, seguito della Roma per il mercato estivo, Praet e Linetty. La difesa, che proteggerà Viviano, sarà composta da Bereszynski, Silvestre, Ferrari e Strinic. La Roma non solo dovrà preoccuparsi dell’11 che schiererà Giampaolo ma anche dal rendimento interno della Sampdoria, il secondo in Serie A dietro a quello della Juventus. A Marassi i doriani hanno conquistato 24 punti su 30 a disposizione, mentre i giallorossi in trasferta ultimamente hanno perso colpi.

 

Lavinia Colasanto

Alla scoperta di Cengiz Under, la nuova scommessa di Monchi

Simone Indovino – In casa Roma le scommesse piacciono, lo sappiamo. Da Pradè a Monchi, passando per Sabatini autore di manovre “azzardate” nel corso della sua gestione sportiva. Del primo non si può dimenticare l’acquisto di Jeremy Menez, giocatore dotato di un talento cristallino ma con una testa non era altrettanto sprizzante di qualità. Erik Lamela spicca tra gli azzardi dell’attuale dirigente interista. E Monchi? Per proseguire la scia dei suoi predecessori il d.s. capitolino non si è lasciato sfuggire Cengiz Under, acquistato per 15 milioni di euro sbaragliando la concorrenza inglese del Manchester City.

DUTTILITÀ – In patria è dipinto come un calciatore dal talento cristallino, soprannominato non a caso il “Dybala turco”. Appellativo scomodo per un ragazzo di appena vent’anni che si ritrova davanti ad una realtà completamente nuova. Di piede mancino, possiede una grande duttilità che gli permette di ricoprire tutti i ruoli della fase offensiva anche se, come testimonia il paragone assegnatogli in Turchia, preferisce agire partendo dalla fascia destra per liberare il suo potente tiro. Proprio su quella corsia lo slot è attualmente libero dopo la partenza di Salah. «Era il mio giocatore preferito, ma adesso è andato al Liverpool», ha dichiarato lo stesso Under. Chissà se, col passare del tempo, quel posto non sarà preso dal classe ’97.

CARRIERA – Ha iniziato a calcare i campi da gioco vestendo la maglia del Bucaspor, entrando poi a far parte del calcio “dei grandi” con l’Altinordu, prima del salto definitivo nell’Instanbul Basaksehir. Nonostante la giovane età, Under ha già indossato la casacca della Nazionale turca maggiore: dopo l’esordio avvenuto nel novembre del 2016, l’attaccante è stato protagonista in quattro occasioni realizzando due reti. Prima del debutto con i “grandi”, aveva indossato la maglia del proprio paese con l’under 18, l’under 19 e l’under 21, maturando complessivamente 21 presenze e sette gol.

MOTIVAZIONI – Come la storia giallorossa insegna, la pressione e le aspettative su di lui saranno alte. Dovrà essere bravo Di Francesco a farlo inserire in maniera graduale nell’insidioso panorama calcistico italiano. La motivazione del giovane di certo non manca, come si è potuto intuire nelle sue prime dichiarazioni da giocatore capitolino. «Vado a Roma con la consapevolezza che Monchi e Di Francesco valorizzano i giovani. Ci sarà competizione con Perotti ed El Shaarawy, voglio prendermi la maglia da titolare». L’ambizione è alta, il tempo è tutto dalla sua parte.

Simone Indovino

Di Francesco affronta l’ex

Lavinia Colasanto – Spalletti e Di Francesco, il passato e il presente della Roma. Si sfidano in una delle partite più delicate della stagione, sia per l’Inter sia per i giallorossi. Il tecnico abruzzese è subentrato in estate a quello toscano che, tornato nella Capitale nel gennaio del 2016 al posto di Garcia, ha portato la squadra prima ad un miracoloso terzo posto e poi alla piazza d’onore dietro alla Juventus.

Differenti ma allo stesso tempo uguali. Entrambi amano dare un’impronta offensiva alla propria squadra, più verticale con una ricerca ossessiva degli esterni, Spalletti, più possesso palla con i tagli delle ali, Di Francesco. Amano l’attacco ma non disdegnano la difesa. Il neo giallorosso ha sorpreso in questa prima metà di stagione perché la sua squadra si è rivelata una delle migliori retroguardie d’Italia e d’Europa, dimostrando attenta cura ai dettagli. Soltanto nell’ultimo periodo, causa scarsa condizione fisica e poca lucidità, la Roma ha subito di più. Bene anche l’Inter in difesa, con Skriniar che si è saputo adattare ai dettami tattici di Spalletti formando, con Miranda, una coppia solida e di sicuro affidamento.

I due tecnici hanno vissuto e stanno vivendo Roma in modo passionale. Uno scudetto e una Supercoppa italiana, conquistati da giocatore, per Di Francesco, due coppe Italia, una Supercoppa italiana per Spalletti da allenatore giallorosso. La sua storia nella Capitale è stata travagliata, dalle 11 vittorie consecutive, con tanto di festeggiamento nel derby, alla mancata vittoria dello Scudetto, per mano di quell’Inter che ora comanda, e della Juventus, fino ad arrivare alla conferenza stampa di addio dove ha

chiuso col botto.

Di Francesco, che ora dovrà dimostrare di essere un grande allenatore, spera di ripercorrere questo cammino riuscendo, magari, a completarlo vincendo il campionato. Sarà un’impresa ardua per quest’anno con una Roma che si è persa nel momento più bello, quando doveva dimostrare di aver fatto il salto di qualità.

Uno da Certaldo, l’altro da Pescara, uno toscano, l’altro abruzzese ma entrambi con un solo obiettivo per domenica, vincere. Chi ci riuscirà si potrà rilanciare per la lotta alla Champions League, mente chi perderà vivrà un inizio anno da incubo, come se ce ne fosse bisogno per Roma ed Inter.

Lavinia Colasanto

Pinzolo, Roma-Slovacko 1-0. I giallorossi chiudono il ritiro con una vittoria targata Sadiq

(E.Bandini) – Termina con un successo di misura l’amichevole della Roma contro lo Slovacko e il ritiro di Pinzolo. Un buon test per i giallorossi che sconfiggono un avversario più avanti dal punto di vista fisico. A decidere lo sconto è un timbro nel quarto d’ora finale di Umar Sadiq, che sfrutta alla perfezione un preciso inserimento di Bruno Peres.

IL TABELLINO

AS ROMA (4-3-3): Alisson (64′ Lobont); Peres, Castan (45′ Gyomber), Jesus (83′ Nani), Pellegrini (58′ Seck); Gonalons, Gerson (83′ Valeau), Ricci (45′ Vainquer); Perotti (45′ Sadiq), Tumminello (64′ Antonucci), Cappa (45′ Keba).
A disposizione: Ciavattini, De Santis, Nani, Valeau, Greco, Romagnoli.
Allenatore: Eusebio Di Francesco.

FC SLOVACKO (4-3-3): Hecia; Reinberk, Hofmann, Brecka, Divisek; Havlik, Danicek, Machalik; Navratil, Rezek, Zajic (39′ Kubala).
A disposizione: Hellebrand, Pravza, Rada, Sumulikoski, Tok, Simko, Sadilek, Vasijev, Juroska, Danek, Yu Kang-Honn.
Allenatore
: Levy.

Arbitro: Amabile di Vicenza.
Assistente I: Bologna.
Assistente II: Graziano.

Note: 2200 tifosi presenti.

LIVE

SECONDO TEMPO

90′ – Finisce la partita. Sadiq decide il match.

83′ – Valeau e Nani entrano sul terreno di gioco rilevando Gerson e Juan Jesus.

82′ – Arriva la comunicazione ufficiale: sono 2250 i biglietti acquistati per l’amichevole odierna.

75′ – GOOOL DELLA ROMA! Bella discesa di Bruno Peres che riceve palla da Keba e appoggia al centro per Sadiq. Il giovane attaccante deposita facilmente in rete col destro.

71′ – Sadiq prende palla sulla trequarti, si gira con abilità e calcia col destro. Il portiere avversario devia in angolo. Sul successivo corner è ancora l’estremo difensore a salvare su Gerson.

68′ – Vainquer prende palla dal vertice sinistro dell’area di rigore. Il francese mira e calcia sul palo lungo ma la sfera termina di poco a lato.

67′ – Nonostante i numerosi cambi da ambo i lati la partita non si accende.

64′ – Alisson e Tumminello fanno spazio a Lobont e Antonucci. Il portiere prende la fascia da capitano.

58‘ – Pellegrini si accascia a bordo campo per un problema fisico. Il terzini è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per far posto a Seck. Il giovane abbandona il campo rassicurando il pubblico sulle sue condizioni.

49′ – Bruno Peres si invola sulla fascia e mettere un bel cross al centro. Sadiq prova l’impatto ma la sua frustata è contrastata da un difensore.

47′ – Pericolosa sortita offensiva degli avversari neutralizzata da Gyomber e Alisson.

45′ – Riprende la partita.

PRIMO TEMPO

45‘ – Termina il primo tempo. Gara molto bloccata e soprattutto molto tesa.

44‘ – Altre scintille tra Gerson e Navratil a palla lontana. L’arbitro ferma il gioco per chiarire con i due calciatori.

 39′ – Primo cambio per lo Slovacko: fuori Zajic per un colpo alla bocca dello stomaco, dentro Kubala.

33′ – Ci prova Maxime Gonalons dalla distanza. La palla però esce di un metro fuori alla sinistra del portiere.

29′ – Si scaldano gli animi in campo dopo un intervento di Navratil su Perotti: arriva Gerson ad aiutare il compagno ma così facendo fa scoppiare una piccola rissa in campo. Interviene anche Di Francesco con il suo staff per sedare gli animi.

25′ – Pericoloso lo Slovacko con un tiro improvviso di Havlik dal limite dell’area di rigore. Alisson però riesce a deviare la sfera in angolo vedendola all’ultimo

20‘ – Ancora in avanti la Roma. Ricci serve in verticale Bruno Peres, che davanti al portiere Hecia calcia il pallone rosoterra. Il suo tiro però è troppo centrale e favorisce così la parata dell’estremo difensore cieco.

19′ – Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bruno Peres mette in area di rigore un bel cross, sul quale arriva Cappa. Il giovane attaccante però di testa non inquadra la porta dello Slovacko. La qualità del gioco della Roma sta crescendo minuto dopo minuto.

18′ – La Roma vicina al gol con Tumminello. L’attaccante giallorosso, servito splendidamente da Pellegrini, con un colpo di testa deviato sfiora la rete del vantaggio.

14‘ – Navratil ruba palla a Bruno Peres, il quale rimane a terra, e lancia in contropiede Zajic. L’attaccante cieco però viene chiuso da un’ottima diagonale difensiva di Pellegrini.

8‘ – Pericolo per la porta della Roma! Retropassaggio sbagliato di Leandro Castan che serve l’attaccante Zajic, il quale però a tu per tu con Alisson si fa ipnotizzare favorendo la respinta del portiere brasiliano.

6′ – Partita molto più combattuta in questi primi minuti rispetto alla sfida contro il Pinzolo Campiglio. La gara è molto bloccata sopratutto a centrocampo.

0′ – Inizia il match allo stadio Pineta. E’ lo Slovacko a giocare il primo palllone.

PREPARTITA

Ore 15:50 – Sugli spalti presenti già i tifosi. In giornata a Pinzolo sono arrivati molti supporters giallorossi.

Ore 15:37 – E’ uscita la distinta della seconda amichevole stagionale della Roma.

Ore 15:35 – Anche la Roma entra sul terreno di gioco per iniziare riscaldarsi.

Ore 15:30 – Lo Slovacko è sceso in campo per il riscaldamento.