La reazione che arriva

Lavinia Colasanto – Voleva una reazione Eusebio Di Francesco e reazione ha avuto. La Roma esce con un pareggio dalla partita contro il Chelsea sfoderando una grande prestazione e rimanendo seconda nel girone, con l’Atletico Madrid distante sempre 3 punti. Un ottimo modo di approcciarsi al prossimo match, quello contro il Torino, che si giocherà domenica pomeriggio tra le mura granata.

La partita di Londra ha levato molte energie alla Roma soprattutto a centrocampo dove c’è stata grande lotta su tutti i palloni. Di Francesco, dopo aver lanciato Gonalons in Champions, tornerà ad affidarsi a De Rossi. Al fianco del capitano ci sarà l’intoccabile Nainggolan mentre il tecnico dovrà fare le giuste valutazioni per decidere chi completerà il reparto. Il ballottaggio è tra Strootman e Pellegrini, pronto a prendersi un posto da titolare per andare a caccia del suo primo gol con la maglia della Roma. In difesa, con la sicura assenza di Manolas, la coppia centrale sarà composta da Fazio e Jesus mentre sulla corsia di destra si potrebbe rivedere Florenzi al posto di Peres. Confermato Kolarov a sinistra. Per Di Francesco l’abbondanza arriva in attacco. Schick e Defrel dovrebbero andare almeno in panchina dopo un lungo periodo di assenza. Opzioni in più per il tecnico abruzzese che dovrà decidere soltanto il partner di Dzeko, 10 gol nelle prime 10 partite di questa stagione, e Perotti, ancora in cerca del suo primo centro. La maglia da titolare se la giocheranno El Shaarawy e Under.

Se Di Francesco potrà contare sul suo bomber principe, Mihajlovic dovrà ancora rinunciare a Belotti che ne avrà almeno per un altro paio di settimane. Il gallo, che ha trovato la via del gol per tre volte in campionato, potrebbe essere sostituito da una conoscenza romanista, Umar Sadiq. Attenzione alle sorprese. Il tecnico serbo potrebbe decidere di giocare senza una punta di riferimento inserendo Berenguer e consegnando le chiavi dell’attacco all’ex milanista Niang, a Iago Falque e a Ljajic, altri due che conoscono bene Roma e la Roma. Il resto della formazione vedrà agire Rincon e Baselli a centrocampo, Moretti e Nkoulou in difesa, De Silvestri e Molinaro sulle fasce, con Ansaldi pronto e subentrare, e Sirigu in porta.

148 precedenti tra Roma e Torino con i giallorossi usciti vincitori per 60 volte, contro nessun’altra squadra i capitolini hanno vinto di più. I granata, dal canto loro, hanno trionfato per 48 volte, 35 di queste in casa dove la Roma è riuscita a vincere soltanto in 12 incontri su 74 apparizioni. Il confronto tra i due tecnici è a favore di Mihajlovic che ha battuto Di Francesco in tre occasioni. Tre sono anche i pareggi mentre il romanista ha gioito solo una volta.

Sull’onda dell’entusiasmo la Roma vuole continuare a convincere per ripartire in campionato e cominciare l’inseguimento alle posizioni di testa. Il Toro è avvisato, il lupo è affamato.

Lavinia Colasanto

Roma-Bologna 1-0: le pagelle. El Sha man of the match, ma quanta fatica in attacco. Benissimo Florenzi

Simone Indovino – Arriva il terzo successo di misura di fila in casa Roma, che sconfigge il Bologna grazie ad una splendida rete di Stephan El Shaarawy, che insacca con un magnifico piatto sinistro al volo. Giallorossi un po’ avari in attacco: le difficoltà ad andare in rete per la squadra di Di Francesco si sono palesate nuovamente e su questo l’allenatore dovrà certamente lavorare. Per adesso è stato accontentato, voleva sei punti tra Crotone ed emiliani e così è stato. Da sottolineare la splendida gara a tutto tondo per Alessandro Florenzi.

ROMA

Alisson 6.5 – Seppur a gioco fermo compie un intervento felino su Masina. Sempre con le antenne alzate, osserva con precisione il gioco e si fa trovare pronto quando i compagni non salgono in maniera corretta. Quasi un difensore aggiunto.

Florenzi 7 – Gara super da parte del classe ’91, come forse non vedevamo da tempo. Difende su un avversario tostissimo come Verdi e macina chilometri su chilometri sulla fascia destra. Buonissima l’intesa con Pellegrini.

Fazio 7 – Leader. Non fa passare niente e sceglie il tempismo degli interventi in maniera eccelsa. Qualche pallone perso in fase di impostazione che gli si può tranquillamente perdonare. Quest’oggi si fa anche spesso vedere in fase offensiva.

J.Jesus 6 – Ogni tanto accusa la velocità da parte dei brevilinei attaccanti felsinei, ma nel complesso disputa una gara che conferma il buon andamento del brasiliano.

B.Peres 6 – Sufficienza strappata perché ha l’attenuante di giocare totalmente fuori ruolo. Per quanto riguarda la prestazione siamo alle solite da un anno a questa parte, discrete giocate alternate a momenti di deconcentrazione totali, come in occasione della palla sfilatagli alle spalle dopo l’imbucata di Verdi.

De Rossi 6.5 – Passo in avanti rispetto alle ultime uscite del Capitano romanista. Specialmente nei primi 70 minuti gestisce con precisione il possesso e imbuca svariati palloni per i compagni larghi, Florenzi su tutti. Accusa un po’ di stanchezza nel finale.

Strootman 5.5 – Non ci siamo ancora. Forse la condizione è troppo precaria, ma l’olandese non sta rendendo nella maniera a cui siamo abituati.

Pellegrini 6.5 – Svolge il Nainggolan della situazione, applicando ai suoi 90 minuti più fisicità che qualità con i piedi, che tuttavia emerge nel finale quando svolge il doppio ruolo in fase di raccordo. Bravissimo, le sue qualità sono indiscutibili.

Defrel 5.5 – Solita gara di sacrificio da parte del francese, a cui si richiede tuttavia una maggiore incisività in fase offensiva, come in occasione della possibilità avuta nei primi 45 minuti su assist di Dzeko dove avrebbe potuto spaccare la porta anziché appoggiarla col piatto. Esce per dopo aver preso una botta al malleolo.

El Shaarawy 7.5 – Faraone MVP di questa sera. Un gol spettacolare quello dell’italo-egiziano che oltre alla marcatura realizza una splendida gara. Affondi, ripiegamenti e tantissima qualità a tutte le proprie giocate. Un plauso per l’ex Milan che quando viene chiamato in causa risponde sempre presente.

Dzeko 6 – La palla in gol a dire il vero l’aveva mandata, peccato fosse di pochi millimetri in fuorigioco. Anche oggi non è troppo servito dai compagni, ma ha la colpa di non realizzare con un colpo di testa da posizione piuttosto comoda. Da annoverare il solito grande lavoro per la squadra.

Perotti 6 – Prezioso nel finale per far passare i secondi. Potrebbe far maggiormente quando entra dalla panchina.

H.Moreno 6 – Minuti concessigli senza sbavatura, in cui difende in maniera corretta il risultato.

Gerson s.v. – Pochi giri d’orologio per il brasiliano che si mostra convinto dopo il suo ingresso.

Di Francesco 6 – Ogni desiderio è un ordine, si potrebbe dire. Il mister viene accontentato con i sei punti richiesti, ma la sua squadra deve ancora mettere a punto ancora diverse cose. Cambia tanti interpreti ma resta la leggera difficoltà nell’andare in gol. Qualcuno, in maniera comprensibile, accusa un po’ di stanchezza fisica.

Simone Indovino

Mancini: “La Roma di Di Francesco può raggiungere traguardi importanti. Totti è felice”

(E.Bandini) – Amantino Mancini ha parlato ai nostri microfoni a margine del match tra Roma e Atalanta Primavera, concluso sul punteggio di 7 a 1 in favore dei bergamaschi. Queste le sue parole:

Come ti spieghi questo 1-7 della Primavera?
Brutta sconfitta che nessuno si aspettava, l’Atalanta ha giocato molto bene, per la Roma è stata una giornata non positiva. I ragazzi devono mettere la testa a posto con il mister per riprendersi in vista della prossima partita.

Tu che hai vissuto l’1-7 di Manchester, che consiglio dai ai ragazzi per ripartire?
Di essere sereni, mantenere la tranquillità, vedere quali sono stati gli errori e quindi di essere forti mentalmente per far sì che non succeda più.

Cosa ne pensi della Roma di Di Francesco?
Sta andando bene, nelle ultime partite è migliorata tanto. Ha fatto delle buone prestazioni, i giocatori possono crescere ancora tanto e possono raggiungere grandi traguardi per la Roma.

Tra i brasiliani chi ti ha colpito di più in questi mesi?
Alisson. Adesso sta facendo molto bene, sta avendo una crescita importante sia per lui che per la Roma. Spero che possa far sempre bene.

Gerson?
Si deve ancora adattare. In Brasile sinceramente l’ho visto poco però è un giocatore che può dare ancora tanto alla Roma.

La tua favorita per lo scudetto?
È ancora presto ma io tifo sempre Roma. Spero che possa far bene e raggiungere Juventus, Inter e Napoli. È ancora troppo presto per dire chi possa vincere, spero che la Roma possa salire ancora di più.

Un tuo pronostico per Roma-Chelsea?
Ovviamente che vinca la Roma. Ha fatto una grandissima prestazione a Stamford Bridge. Spero che possa vincere martedì per portare a casa i tre punti.

Il corso di allenatore con De Sanctis come sta andando?
Molto bene, si impara tanto. È un corso ricco che ti fa capire il calcio di oggi, che è sicuramente diverso con metodologie di lavoro nuove. Personalmente sono molto contento, vorrei allenare una squadra importante, cominciando ovviamente con calma dal basso, senza bruciare le tappe.

Hai più sentito Totti dopo il ritiro?
Francesco l’ho visto sabato scorso dopo Roma-Napoli, ci siamo salutati. L’ho visto bene, è felice. Gli auguro possa fare una buona carriera, bella come quella in campo.

Primavera, Roma-Atalanta 1-7. Poker di Barrow. Bastoni firma la manita. Reti di Nivokazi e Peli. Gol della bandiera di Keba

(Dal Tre Fontane E.Bandini) – La Roma Primavera, con la testa forse già al match di Youth League di martedì contro il Chelsea, questa mattina alle ore 12:30 torna a giocare dopo aver saltato, causa rinvio, lo scorso weekend la gara in casa del Torino. Niente da fare per la squadra di De Rossi che crolla e perdee per 7-1. Mattatore del pomeriggio Barrow, a segno per 4 volte. In rete anche BastoniNivokaziPeli. Gol della bandiera di Keba.

IL TABELLINO

Marcatori: 3′ Barrow (Atalanta), 45′ Barrow (Atalanta), 48′ Barrow (Atalanta), 69′ Barrow (Atalanta), 74′ Bastoni (Atalanta), 78′ Keba (Roma), 84′ Nivokazi (Atalanta), 85′ Peli (Atalanta).
Ammoniti: 27′ Mallamo (Atalanta), 60′ Marcucci (Roma), 80′ Kulusevski (Atalanta).
Note: 0′ di recupero nel primo tempo, 3′ di recupero nel secondo tempo.

AS ROMA (4-3-3): Greco; Kastrati, Ciavattini (C), Cargnelutti, Semeraro; Pezzella (45′ Masangu), Marcucci, Valeau; Corlu, Celar (74′ Barbarossa), Keba (82′ Cappa).
A disposizione: Pagliarini, Diallo Ba, Truşescu, Petrungaro, D’Orazio, Sdaigui, Zamarion.
Allenatore: De Rossi.
Indisponibili: Ganea, Antonucci, Riccardi, Bouah.

ATALANTA BC (4-3-3): Carnesecchi; Carminati, Alari, Bastoni, Migliorelli; Melegoni, Bolis (C), Colpani; Elia (72′ Peli), Barrow (76′ Nivokazi), Mallamo (66′ Kulusevski).
A disposizione: Vidovsek, Salvi, Heidenreich, Zortea, Pagliari, Chiossi, Rinaldi, Rizzo Pinna.
Allentore: Brambilla.

Arbitro: Ilario Guida di Salerno.
Assistente 1: Vitantonio Lillo di Brindisi.
Assistente 2: Martina Bovini di Ragusa.

LIVE

SECONDO TEMPO

90’+ 3 – Termina la partita.

85′ – GOL ATALANTA! Incubo Roma con gli ospiti che vanno in gol per la settima volta. A segno Peli.

84′ – GOL ATALANTA! Arriva anche il sesto gol dei bergamaschi con Nivokazi.

78′ – GOL ROMA! Rete della bandiera che porta la firma di Keba.

76′ – Standing ovation per Barrow che esce per far spazio a Nivokazi.

74′ – GOL ATALANTA! Bastoni firma l’incredibile manita dei nerazzurri.

72′ – Secondo cambio per Brambilla, dentro Peli per Elia.

69′ – GOL ATALANTA! Barrow da impazzire. Poker clamoroso dell’attaccante dell’Atalanta che batte Greco con un grandissimo tiro. Applausi del pubblico.

67′ – Carnesecchi c’è. Punizione dal limite di Corlu ma il portiere bergamasco è pronto alla parata. Intanto entra Kulusevski per Mallamo.

62′ – Finalmente Roma. Ci prova Celar che con un colpo magico prova a beffare il portiere atalantino, ma la palla scheggia la traversa e va fuori.

59′ – Roma in bambola, l’Atalanta è padrona del gioco e rischia di andare sul 4-0 ancora con BarrowGreco si tuffa e respinge.

48′ – GOL ATALANTA! Ancora Barrow implacabile. Tripletta dell’attaccante che sfrutta una brutta respinta centrale di Greco. Niente può fare Cargnelutti.

45′ – Riparte il match. Un cambio per la Roma, dentro Masangu per Pezzella.

PRIMO TEMPO

45′ – Termina il primo tempo senza recupero.

45′ – GOL ATALANTA! Ancora Barrow in rete dopo aver sfruttato un rimpallo fortunoso comn Cargnelutti, niente da fare per Greco.

43′ – Sprazzi di Roma con Valeau che ci prova con un inserimento ma c’è il salvataggio di Migliorelli a Carnesecchi battuto.

39′ – Bel lancio di Cargnelutti per Corlu che ci prova con l’esterno destro da posizione molto defilata, blocca il portiere.

37′ – Non sboccia ancora la Roma e l’Atalanta controlla il match cont tranquillità.

22′ – La Roma è ancora imballata e salvarla ci pensa Greco. Punizione di Colpani che viene respinta dal numero uno giallorosso.

21′ – Ancora Atalanta e sempre con Barrow che prova a sfruttare un cross ma Grecoriesce a toccare quel minimo per mettere fuori tempo la punta bergamasca.

Sorpresa sugli spali, è presente anche Bruno Conti.

20′ – Ci prova Keba ma il suo tiro è debole e bloccato da Carnesecchi.

16′ – Prova a farsi vedere la Roma ma la trama offensiva è ben fermata dalla difesa dell’Atalanta che si chiude alla perfezione.

13′ – Per niente contento De Rossi dell’approccio dei suoi alla partita: “Ma cosa c***o c’avete oggi“.

10′ – E’ ancora Barrow lo spauracchio della difesa della Roma. Questa volta Greco ci mette una pezza ed evita il raddoppio.

3′ – GOL ATALANTA! Ospiti immediatamente in vantaggio con l’ottava rete di Barrow in campionato. Bel tiro ad incrociare dell’attaccante. Inizio tremendo per la Roma Primavera.

0′ – Comincia la partita.

PRE PARTITA

Ore 12.25 – C’è anche Amantino Mancini sugli spalti.

Ore 12.18 – Le due squadre sono rientrate negli spogliatoi.

Ore 12.09 – Sugli spali è presente anche Luca Pellegrini.

Ore 12.07 – Le due squadre sono in campo per il riscaldamento.

Assemblea degli azionisti della Roma. Baldissoni: “Nessuna sanzione dall’Uefa. Stadio nel 2020”. Gandini: “Riceviamo continuamente proposte di sponsorizzazione”

(Da Trigoria E.Bandini) – I Signori Azionisti sono convocati presso la Sede Sociale in Roma, Piazzale Dino Viola n. 1, per il giorno 26 ottobre 2017, alle ore 15.00, in prima convocazione ed, occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 27 ottobre 2017 stesso luogo ed ora, per discutere e deliberare sul seguente

                                                               ORDINE DEL GIORNO

Parte straordinaria:

1) Approvazione di un aumento di capitale sociale scindibile a pagamento per un ammontare massimo di Euro 120.000.000,00 (centoventimilioni/00); deliberazioni inerenti e conseguenti.

Parte ordinaria:

1) approvazione del progetto di bilancio al 30 giugno 2017; deliberazioni inerenti e conseguenti;

2) relazione sulla remunerazione ai sensi dell’art. 123-ter del D. Lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e successive modificazioni e integra- zioni;

3) determinazione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Società, determinazione della durata in carica del Consiglio di Amministrazione; nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione, determinazione del compenso annuale dei componenti del Consiglio di Amministrazione; deliberazioni inerenti e conseguenti;

4) nomina dei componenti del Collegio Sindacale; determinazione del compenso dei membri del Collegio Sindacale; deliberazioni inerenti e conseguenti.

LIVE

Ore 18.40 – Gandini: “Buona serata a tutti e ovviamente forza Roma!”.

Ore 18.30 – Approvato il quarto punto dell’ordine del giorno ordinario.

Ore 18.20 – Approvato il terzo punto dell’ordine del giorno ordinario.

Ore 18.07 – Approvato il secondo ordine del giorno ordinario. Presenti 31 azionisti con diritto di voto.

Ore 18.00 – Approvato il primo ordine del giorno ordinario.

Ore 17.50 – Approvato il primo ordine del giorno straordinario

Ore 17.45 – Si parte con la votazione degli ordini del giorno.

Ore 17.40 – Baldissoni“Io non scommetto. Per quanto riguarda Berardo la squalifica è di tutto il settore e non solo di un singolo. Per rispettare le norme giuridiche non si può far entrare il pubblico di un settore in un altro. Per lo stadio infine questa è un’assemblea della Roma e non di terze parti, vedi Parnasi. Non possiamo rispondere a domande che riguardano terze parti, poi la tempistica per noi è molto affidabile. Il Ponte è una questione giornalistica e lei non conosce gli studi del traffico. Non posso parlare di tematiche della conferenza dei servizi, perché qui siamo in un’assemblea dell’AS Roma”.

Ore 17.35 – L’azionista Staderini: “Ho alcuni chiarimenti per Rocco Berardo. Mi ha sorpreso che la Roma non voglia entrare nella causa. Non capisco perché si ignori questo diritto di cambio di settore, sono stizzito e per me si dovrebbe dare un ingresso omaggio in Coppa Italia. Inoltre sulla questione dello stadio non ho avuto delle risposte esaurienti. Lo stadio sarà di un’altra società e non della Roma? Il Ponte di Traiano per la Roma è insostituibile? La Roma ha avuto delle uscite ulteriori per i danni che si faranno per la costruzione dello stadio? Per me lo stadio non si farà entro il 2020, scommettiamo? Io ci punto mille euro e lei Baldissoni un euro”.

Ore 17.25 – Palma: “Non abbiamo mai pensato a nuove alternative economiche. Spero che con questo nuovo aumento di capitale supereremo la quota dei 200 milioni. Per quanto riguarda il leasing di Trigoria, in passato la Roma ha venduto il terreno di 20 milioni ad una banca. La Roma però ha pagato un cospicuo affitto, con cui avremmo potuto pagato il terreno, abbiamo speso circa 60 milioni. Ciò è discutibile. L’unica cosa che abbiamo ottenuto è un nuovo affitto del terreno. Sarebbe auspicabile che si trovi una nuova opzione”.Baldissoni“Lei è andato fuori tema, sta parlando di altre cose. Lei prima ha avuto la possibilità di parlare, ora stiamo fuori tempo”Palma: “Voi avete impedito il nostro sogno. Cerchiamo di far lievitare veramente i nostri ricavi, che sono condizionati sempre dalla Champions League. E’ sempre una lotteria”. Gandini“Le vostre considerazioni per noi amministratori sono degli stimoli. Ma i ricavi sono ovviamente legati ai costi dei nostri giocatori e delle loro prestazioni. Gli applausi però ci fanno piacere, perché Monchi e Di Francesco sono degli eccellenti valori aggiunti alla nostra causa”.

Ore 17.20 – Azionista Angeletti“Avevo fatto altre osservazioni. Noi investiamo molti più soldi rispetto a Lazio e Juve che sono quotate in borsa, ma i risultati non arrivano. Spesso mi sembra di sentire l’assioma che il salame fa venire sete e l’acqua che disseta”Baldissoni: “Faccio fatica a seguirla”. Angeletti: “Capisco che non venga Pallotta, ma avremmo voluto la presenza di Totti e l’avremmo accolto con un applauso”Gandini“Francesco non è un amministratore, ma glielo diremo”.

Ore 17.17 – L’azionista Marini ai dirigenti: “Chiedo solo quali sono gli investimenti similari?“. Gandini: “Ho parlato di relazioni economiche similari. Poi lei ha fatto riferimento ad una tabella con dati errati“. Marini“Peccato che i nostri competitor però hanno comunque sia dei dati economici molto migliori dei nostri. Loro si appoggiano a delle banche”Baldissoni: “Io non conosco questi dati di cui lei parla. Noi ci siamo affidati a degli esperti, ma se lei ha delle opinioni diverse mi dispiace”.

Ore 17.10 – Prende la parola Baldissoni:
“Rispondo subito alle questioni del bilancio. Notiamo con curiosità che l’azionista Marini abbia utilizzato dei dati non corretti. Il socio Angeletti ci chiedeva una giustificazione del salario pagato a Monchi: ciò è dovuto ad un bonus di pagamento d’ingresso, ecco il pagamento per l’intero anno 2016-17. La Roma però non ha pagato la sua clausola. Non ci sono sanzione nei nostri confronti da parte dell’Uefa: stiamo parlando, ma abbiamo un solo parametro fuori. Non ci saranno altre sanzioni. La Roma sta in una fase preliminare con la causa tra lei e la Kappa, siamo lontani dall’esito finale. L’aumento del merchandising non è dovuto dall’addio di Totti ma dall’apertura di un nuovo negozio societario. Inoltre la proprietà di Trigoria è di un’altra società ma sarà gestita dopo la scadenza del contratto (2020, ndr) da una società sorella con la massima cura. Il calcio è un business economico, la società vuole aumentare i propri ricavi, che sono cresciuti notevolmente. Anche se quest’anno sono diminuito per via della mancata partecipazione alla Champions League dello scorso anno. Siamo ottimisti e non pessimisti per il futuro, il nostro obiettivo è sempre quello di essere in positivo. Continueremo a lavorare per l’aumento dei ricavi. Per quanto riguarda invece a quello che ha detto Staderini per il caso Rocco Berardo. Lui è un tifoso che è stato squalificato in un settore e ha chiesto il cambio di posto. Temo che questa scelta porterà a nuove sanzione e non ci siamo esposti in questa causa. Se dovessero mai arrivare altre cause noi ci difenderemo per andare a vincere. Inoltre il nostro abbonamento è estremamente più economico rispetto ai nostri rivali. Per le singole partite facciamo tante promozioni studiate ad hoc per accedere allo stadio a prezzi preferenziali. Ricordo che c’è anche il settore famiglia. Per lo stadio della Roma ricordo che è scorretto che non sono stati utilizzati 17 milioni e non saranno mai usati alcun finanziamento. Per i costi guardare ancora una volta il nostro bilancio. Per la mobilità sono stati fatti degli studi di competenza di autorità pubbliche e riteniamo che i nostri studi sono più che esaurienti. Speriamo di poter avere la prima partita nel nuovo stadio nell’agosto del 2020. I nostri studiosi ci danno questa data e credo che sia molto credibile.Credo di aver risposto a tutte le domande”. 

Ore 17.00 – Parla l’ad Gandini:
 “Molte osservazioni sono state piacevoli, vedi la scelta del mister. Abbiamo condensato le risposte alle domande sul bilancio. Nella nostra relazione ci sono tutte le risposte che cercate. Apro rispondendo alla parte relativa del main sponsor. Ovviamente non posso dare notizie, ma posso dire che da parte della società c’è la ricerca continua del tema. Riceviamo continuamente proposte per la sponsorizzazione. Abbiamo dei tavoli aperti, e lavoriamo a pieno regime su questo tema. C’è ovviamente un turnover dei dirigenti e ora speriamo di arrivare a nostri obiettivi prefissati”.

Ore 16.50 – L’Assemblea riapre. Sono 41 gli azionisti presenti in sala, in totale l’82% del capitale societario.

Ore 16.05 – I dirigenti della Roma si prendono una pausa per rispondere alle questioni esposte dagli azionisti.

Ore 16.00 – Prende la parola l’azionista Mario Staderini:
Inizio con dei complimenti alla società per la scelta dell’allenatore, i suoi frutti si stanno iniziando a vedere. Vorrei avere delle delucidazioni per la causa con il tifoso Rocco Berardo per la sua squalifica. Sempre sulla questione dei biglietti per me sono veramente troppo alti i loro prezzi, lo stadio è sempre semivuoto. Vorrei avere delle delucidazioni inoltre sullo stadio, in particolare per i dettagli economici. La Roma quanto ha speso finora? Baldissoni aveva detto recentemente che lo stadio sarebbe pronto per il 2020-21. Nel mese di dicembre scadrà la prelazione d’acquisto di Parnasi sul terreno? Qual è la situazione del terreno, perché non si capisce niente. Infine il Ponte di Traiano è indispensabile? Se lo ritiene allora quale saranno i nuovi finanziamenti per la Roma-Lido? Com’è possibile che la nostra società dopo 4 anni non ha chiesto delle info per i trasporti? Alla fine della fiera sono convinto che la Roma dovrà pagare delle cose aggiuntive per far realizzare il proprio stadio”. 

Ore 15.50 – Prende la parola l’azionista Fabio Palma:
“Finalmente arriva l’aumento del bilancio. La società americana si è adattata perfettamente ai pessimi modi di fare dell’Italia. Noi non siamo il Real e non abbiamo grandi bilanci e non arriviamo a 200 milioni di bilancio. Dovremmo trovare giocatori nel mondo come ha fatto il Napoli, che è stato costruito con pochi soldi. Vedi Hamsik , Cavani, Lavezzi che non erano giocatori “da Roma”. Noi spendiamo 30-40 milioni per giocatori che neanche stanno bene di salute. E’ difficile fare il salto di qualità se si comprano questo tipo di giocatori. Ci vorrebbe lo sponsor, che continua a mancare. Come mai? La sponsorizzazione della Nike è da una squadretta di metà classifica. le grandi squadre hanno contratti che vanno dai 27 agli 80 milioni. Non pretendo tanto, ma la Nike ci considera una squadra normale, anche se noi siamo arrivati due volte secondi e una volta terzi. Non sarà tanto, ma spero che si migliorerà. La preparazione atletica anche lascia molto a desiderare, qui a Trigoria la casualità è diventata una certezza. Forse non abbiamo questi grandi preparatori atletici, che guardano più alla forza che alla resistenza. Karsdorp ce lo siamo giocato per questa stagione. Il prossimo anno come lo troveremo? Facciamo più attenzione. Possiamo fare qualcosina di meglio. Fate vedere la buona volontà”. 

Ore 15.40 – A parlare è l’azionista Franco Angeletti:
“Per l’ennesima volta il Presidente della società non si è presentato a questa assemblea, noi non lo conosciamo. Il bilancio di questa società si chiude ancora una volta in rosso. Siamo sempre in perdita, come mai? I ricavi sono diminuiti drasticamente. Quali sono stati inoltre le motivazioni dell’ingaggio di Monchi per la stagione 2016-17? Perché manca ancora il main sponsor? Inoltre abbiamo preso anche una multa dell’Uefa pari a 4 milioni. Non capisco perché la Roma vende sempre giocatori, questa è una certezza. Questa tifoseria non lo dovrebbe meritare. La società è sempre costretta a vendere per i problemi finanziari. Infine manca il rapporto tra società e noi azionisti. Questa società ha fatto una campagna acquisti di cui due atleti non hanno mai giocato, uno ha giocato ieri ma si è già rotto. Esigiamo spiegazioni, forza magica!“. 

Ore 15.41 – Prende parola l’azionista Gianfranco Lombardi: “Baldissoni aveva parlato di modello Lione e modello Arsenal: questo non risponde alla realtà”Baldissoni“Mi riferivo al modo in cui è stato costruito lo stadio”. 

Ore 15.30 – Inizia la trattazione della parte straordinaria dell’ordine del giorno. Prende la parola l’ad Gandini:
L’aumento del capitale dovrà eseguirsi entro e non oltre il 31 dicembre del 2018. Le modalità di pagamento potranno essere emesse in più parti per raggiungere la quota totale di 120 milioni di euro. Qualora verrà confermato questo aumento di capitale esso sarà messo sotto il controllo di una analisi economica. L’ammontare complessivo del massimo azionista della società sarà di 90 milioni di euro”.

Ore 15.09 – L’Assemblea degli Azionisti dell’AS Roma ha inizio. Presenti l’ad Umberto Gandini ed il dg Mauro Baldissoni.

Roma-Crotone 1-0: le pagelle. Giallorossi poco cinici. Perotti e Fazio prendono per mano la squadra

Simone Indovino – Una leggera sofferenza superflua questa sera per la Romache riesce a battere il Crotone solo di misura, grazie a un calcio di rigore realizzato da Diego Perotti che torna alla rete dopo il 28 maggio. La gara si mette subito in discesa ma i ragazzi di Nicola rimangono chiusi e compatti, impedendo ai capitolini di affondare e mettere al sicuro il risultato. Col trascorrere del tempo cresce un po’ il timore per un eventuale pareggio ma il Comandante Fazio è ovunque e contribuisce a mantenere la porta inviolata.

ROMA

Alisson 6 – Attento sopratutto in due occasioni: su un tiro rasoterra non troppo insidioso e nel finale su una conclusione respinta in due tempi. Normale amministrazione per il brasiliano.

Karsdorp 6 – 81 minuti alla prima in campionato da titolare per l’olandese. Piede ancora un po’ da rodare ma l’ex Feyenoord ha fatto comunque intravedere in questo ampio minutaggio tutte le sue caratteristiche fisiche e di corsa che, con la giusta condizione fisica, possono giovare molto alla Roma.

Fazio 7 – Un recupero lampo ma fondamentale. L’argentino prende per mano la sua squadra e la conduce a una vittoria importantissima materializzandosi ovunque in fase difensiva. Tutti i palloni, che siano alti o meno, sono preda del gigante che si dimostra sempre più leader di questa retroguardia.

Moreno 6.5 – Arriva la riconferma per il messicano che si rende protagonista di altri 90 minuti di qualità. Bravissimo, insieme al compagno di reparto, a salire sempre col giusto tempismo mandando spesso gli avversari in fuorigioco.

Kolarov 6.5 – Come ci ha abituato in questo inizio, gestisce le energie nelle partite più “semplici” sulla carta. Tuttavia anche oggi va vicinissimo alla rete: una botta in avvio sfiora il palo, successivamente il legno gli nega la gioia da calcio di punizione. Si procura in maniera astuta il penalty decisivo.

Gonalons 6.5 – Fa tirare il fiato a De Rossi e lo fa in maniera pulita e ordinata. Ottima la gestione del possesso nella zona centrale del campo, vince diversi duelli fisici che fanno guadagnare in diverse circostanze la superiorità numerica per i suoi.

Gerson 5.5 – Spesso ingabbiato, non imprime troppa qualità alla sua partita nonostante la delicatezza del proprio piede sinistro. Forse ancora poco inserito negli schemi della squadra, non sfrutta al meglio l’occasione concessagli da Di Francesco.

Nainggolan 6 – Difficile ascrivere questi 94 minuti tra i migliori della parentesi del belga alla Roma, che risulta diverse volte impreciso in appoggi e controlli anche se il pressing sugli avversari è sempre preziosissimo.

Under 6 – Non è di certo la partita adatta alle sue caratteristiche, a causa della grande densità difensiva messa in atto dal Crotone che tappa gli spazzi e spezza le ali della velocità al turco. L’intesa sulla corsia di destra con Karsdorp è certamente da migliorare, ma mette comunque in atto qualche buono spunto con la rapidità delle sue gambe.

Perotti 7 – Il match winner di questa sera. Tiro freddo dagli 11 metri che si rivela decisivo in ottica partita. Buonissimi gli spunti sulla corsia sinistra che mettono in grossa difficoltà Sampirisi; prezioso in fase conclusiva quando aiuta a far scorrere gli ultimi secondi.

Dzeko 6 – Primo tempo anonimo, in cui gioca pochissimi palloni ma va vicino ugualmente al gol con un preciso colpo di testa. Cresce nella ripresa, dove spacca l’incrocio dei pali con un potente sinistro. Questa amara sfortuna…

Defrel 5 – Torna dopo il problema muscolare ma il suo ingresso è tutt’altro che positivo. Sbaglia tantissimi stop, facendosi sfilare sempre il pallone dai giocatori del Crotone. Potrebbe timbrare per la prima volta con la maglia giallorossa ma con tutto lo specchio a disposizione spara a lato.

Pellegrini 6.5 – Al contrario dell’ex compagno nel Sassuolo, entra in campo convinto, continuando il filotto positivo di prestazioni.

Florenzi s.v. – Entra nel finale per far rifiatare Karsdorp e contribuire alla difesa del risultato.

Di Francesco 6 – Tre punti in classifica ma il mister non può essere troppo soddisfatto. Le rotazioni non l’hanno convinto al meglio e i suoi ragazzi sono risultati poco cinici e incisivi. Tuttavia il successo è arrivato, ed è il primo dei due chiesto dall’allenatore in conferenza.

Simone Indovino

Torino-Roma 0-1: le pagelle. DiFra accontentato: successo sporco. Kolarov l’essenziale

Simone Indovino – Tre punti in saccoccia dopo 93 minuti durissimi per la RomaDi Francesco riesce ad agguantare una preziosissima vittoria grazie alla solita giocata di uno straordinario Kolarov. Match bloccato tatticamente grazie alla grande intensità in pressione messa in atto da entrambe le compagini, che tuttavia non riescono ad incidere in fase offensiva. Buonissimo il debutto dall’inizio per Moreno, che si rende protagonista di un salvataggio in extremis su Sadiq che evita un quasi sicuro svantaggio capitolino. I giallorossi continuano in questo modo la loro scalata verso le zone alte della classifica.

ROMA

Alisson 6.5 – Inoperoso con le mani, ma sempre attentissimo allo sviluppo del gioco. Non appena la difesa della Roma si fa scavalcare guadagna immediatamente campo uscendo con tempismi perfetti. Preziosa anche la sua manovra con i piedi, visibilmente migliorata.

Florenzi 6 – Ritorna a giocare da terzino dopo svariato tempo. Partita sufficiente per il romano che tuttavia potrebbe imprimere un po’ più di qualità alle sue giocate.

J.Jesus 6.5 – La posizione nel centrodestra lo penalizza leggermente, e la manovra ne risente un po’. Per quanto riguarda i contrasti con gli avversari, si comporta benissimo risultando puntuale in tutte le chiusure, specialmente sul pericoloso Ljajic.

H.Moreno 6.5 – Ottima la prima per il messicano, che si mostra freddo e lucido in tutte le decisioni. Attento in fase difensiva, dove con un tackle scivolato evita un quasi certo svantaggio. Bene anche in impostazione.

Kolarov 7.5 – Fondamentale, imprescindibile e chi più ne ha più ne metta. Replica la rete personale dopo il gol di Londra ma questa marcatura regala tre punti di vitale importanza alla sua squadra. L’esperienza al servizio dei compagni è un plus in più per l’allenatore.

De Rossi 5.5 – Mihajlovic mette Ljajic a uomo sul centrocampista, che accusa la pressione dell’ex compagno, risultando impreciso in qualche giocata di troppo che fa partire alcuni contropiedi. Risulta comunque il giocatore che recupera più palloni.

Strootman 5.5 – Primo tempo anonimo, in cui vaga in maniera non precisa per il campo. Ripresa in crescendo: nei secondi 45 minuti l’olandese pressa con intelligenza e riesce a recuperare numerosi palloni dai piedi dei calciatori del Torino.

Pellegrini 6.5 – Gara in ombra ma di grande sostanza per il classe ’96. Funge da perfetto raccordo nella fascia destra, scambiando in maniera esatta con Florenzi. Di Francesco gli recapita più volte i complimenti per queste ragioni.

Nainggolan 6.5 – Gravita inizialmente nella fascia destra, accentrandosi tuttavia con frequenza. Nella ripresa modifica leggermente il suo assetto in campo e la qualità della sua prestazione cresce a dismisura. On fire nel finale quando è l’uomo in più nella difesa del risultato.

El Shaarawy 5.5 – Match incolore per il Faraone, che accusa in maniera decisiva i costanti raddoppi di marcatura dei giocatori del Torino, che corrono ad aiutare De Silvestri.

Dzeko 6 – Forse comprensibilmente un po’ scarico mentalmente e fisicamente, non sfoggia sicuramente la sua miglior prestazione. Poco aiutato dai compagni, che lo servono con scarsa frequenza. Sono comunque troppi i duelli fisici in cui esce sconfitto. Da sottolineare il malore allo stomaco accusato in mattinata, ragion per cui è comunque da apprezzare la voglia del bosniaco di scendere in campo.

Under 6 – Qualche buono spunto per il turco che avrebbe anche l’occasione di timbrare per la prima volta il cartellino ma le  conclusioni risultano deboli. Le accelerazioni sono il suo pane: pochi secondi dopo il suo ingresso produce subito un’ammonizione per gli avversari.

Perotti s.v. – Pochi minuti per l’argentino, in cui si sottolinea un ripiegamento difensivo apprezzabile.

Bruno Peres s.v. – Una buona discesa, qualche rinvio importante e una pallaccia persa. Tutto il brasiliano in pochissimi minuti!

Di Francesco 6.5 – Voleva una partita sporca il mister ed è subito stato accontentato. Novanta minuti difficilissimi per la sua Roma che guadagna un successo grazie al carattere, e questo fa sicuramente bene al morale. I suoi continuano a marciare e i risultati continuano a dare ragione al tecnico ex Sassuolo.

Simone Indovino

Pali & infortuni, la kryptonite della Roma targata Di Francesco

 (E.Bandini) – Come Superman anche la Roma di Eusebio Di Francesco ha la sua kryptonite. La più grande debolezza dei capitolini è un mix tra guai muscolari e legni colpiti con un pizzico della solita dea bendata, quasi mai a favore dei colori giallorossi. La Roma esce dal k.o. di ieri sera contro il Napoli con delle certezze: quest’anno per vincere gli scontri diretti bisogna essere fortunati o quanto meno avere gli episodi chiavi dei match a favore. Perché la squadra, dopo i problemi di inizio stagione, sta iniziando a seguire quelle che sono le indicazioni del mister e partita dopo partita il livello del gioco cresce. Anche se va sottolineato che il primo tempo di ieri è stato sicuramente un passo indietro rispetto alla convincente prestazione di San Siro di due settimane fa. I giocatori, dopo la ramanzina dell’intervallo nello spogliatoio, hanno reagito tenendo botta ai partenopei sia sotto l’aspetto fisico che su quello mentale. La squadra finalmente sembra essere cresciuta anche di testa. Purtroppo tutto questo non è bastato perché la Τύχη (nella mitologia greca era la personificazione della fortuna, ndr) non ha bussato alla porta di Trigoria.

Direttamente da Krypton l’arma letale della Roma ha attraversato l’universo per arrivare fino all’Olimpico: i giallorossi sono stati fermati ancora una volta dai pali o dalle traverse. Prima sul colpo di testa a botta sicura di Federico Fazio, deviato anche da un Pepe Reina con le sembianze di Lex Luthor, e poi sulla zuccata di uno stremato Edin Dzeko. Con quelli della buia serata di ieri sono già 9 i legni colpiti in campionato. Aspettando il recupero con la Sampdoria (possibile tra dicembre e gennaio) e le altre gare di questa giornata, nessuna squadra di Serie A è stata fermata dai pali quanto la Roma. Nell’altro big match perso in casa contro l’Inter furono Aleksandar Kolarov, Radja Nainggolan e Diego Perotti a non trovare la gioia del gol. L’argentino è rimasto fermo al palo anche contro l’Udinese, mentre Dzeko si è fatto dire di no dai montanti due volte contro il Benevento al Ciro Vigorito. Infine tra i giallorossi sotto l’effetto mortifero della kryptonite vi è anche il neo-acquisto Cengiz Under. Il turchetto contro l’Hellas Verona per pochi centimetri non ha trovato il suo primo gol in maglia giallorossa ed è tornato a casa con un inutile +3 a tedesca, peccato però che collezionare paletti non ti faccia iscrivere alla classifica dei marcatori.

La sfortuna però in casa Roma non si ferma qui: Di Francesco contro il maestro Sarri ha perso a gioco in corso Kostas Manolas. Il guerriero greco ha alzato bandiera bianca al 14′ del secondo tempo per un problema all’adduttore della gamba sinistra dopo uno contrasto con Lorenzo Insigne. Con il forfait del numero 44 salgono a quota 13 gli infortuni muscolari stagionali della Roma. L’infermeria in questi primi mesi dell’era Difra purtroppo è sempre stata piena: dai vari Bruno Peres, Nura, Moreno, passando per El Shaarawy, Pellegrini, Perotti, Defrel, Strootman, fino ad arrivare ai fragili Schick e Karsdorp. Ennesimo record negativo per i capitolini che ieri sera si sono scontrati invece con la squadra meno colpita dagli infortuni. Ad eccezion fatta per lo sfortunatissimo Arkadiusz Milik, i partenopei vantano un eccellente rapporto con gli stop dei propri giocatori: ad esempio il bionico José Maria Callejon da quando è arrivato dal Real Madrid ha saltato soltanto una partita a causa di un attacco febbrile o Dries Mertensche in carriera è stato fermo ai box soltanto in 14 partite.

Probabilmente le strategie di Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri quest’anno stanno finalmente portando i frutti sperati: niente tournée in giro per il mondo e solida preparazione atletica per 20 giorni a Dimaro ai piedi delle Dolomiti di Brenta. I dirigenti della Roma invece hanno optato esattamente per un’estate opposta a quella degli azzurri divisa tra Pinzolo, Stati Uniti e qualche giorno in Spagna. Non si vuol di certo addossare tutta la colpa ad una preparazione atletica sbagliata e confusionaria ma il viaggiare e cambiare spesso sede del ritiro sicuramente ad ora non è stato un punto a favore dei giallorossi, anzi chiedere al povero Di Francesco. Il tecnico abruzzese adesso non ha il tempo per lamentarsi, ma dovrà essere bravo nel gestire questa situazione delicata etrovare una cura alla kryptonite che in questo momento è in pianta stabile dentro Trigoria. Perché alla fine siamo soltanto all’inizio della stagione e la Roma, come Superman, deve ancora mostrare i muscoli per superare gli ostacoli della galassia.

Roma-Napoli 0-1: le pagelle. L’amor proprio viene fuori solo nel finale. Brutto stop per DiFra

Simone Indovino – Ritorno dalla sosta amaro per la Roma che è costretta ad arrendersi al Napoli all’Olimpico. Vittoria di misura per gli ospiti che ottengono l’ottava vittoria di fila grazie a una rete di Insigne, maldestramente servito da un impreciso De Rossi. I ragazzi di Di Francesco non riescono a macinare gioco per 65 minuti; l’orgoglio viene scoperto solo nella parte finale di gara, in cui i capitolini colgono un palo e una traversa ma non riescono ad agguantare il pareggio sperato.

ROMA

Alisson 6 – Non può nulla sul gol subito. Qualche errore di troppo con i piedi in avvio ma nel corso dei 90 minuti si comporta in maniera corretta quando viene chiamato in causa dagli avversari.

Bruno Peres 5.5 – Non accusa particolarmente la velocità di Insigne sulla fascia destra, difendendo con ordine seppur con confusione. Troppo timido in avanti, non tenta mai di andare in velocità anche quando ha più porzione di campo.

Manolas 5.5 – Prima frazione di gioco complicata, il greco impiega troppo tempo a capire i movimenti di Mertens e spesso si fa infilare in velocità, così come nell’occasione della rete subita seppur l’errore maggiore è di De Rossi rispetto a lui. Cresce nella ripresa, togliendo spesso le castagne dal fuoco prima di uscire per un problema fisico.

J.Jesus 5.5 – Così come il compagno di reparto, accusa troppo i movimenti degli attaccanti partenopei nelle prime battute di gioco. Quando il Napoli si abbassa riesce ad arginare Mertens con più facilità.

De Rossi 5 – Una brutta serata per il Capitano romanista, che ha sulla gobba la rete subita. Un errore serve un pallone comodo a Insigne, che non sbaglia. Per il resto, troppi errori in manovra con conseguenti palloni persi e poca incisività in fase di ripiego.

Pellegrini 6.5 – Nonostante l’inattività causata dal problema fisico in questa pausa per le nazionali, il centrocampista mantiene il suo buon stato di forma ed è il più propositivo della partita odierna. Tanto movimento e lavoro di raccordo tra le diverse fasi, lascia il campo nel finale.

Nainggolan 6 – Di Francesco lo fa svariare molto all’interno del terreno di gioco. Non lascia il segno in zona gol, anche se offre un prezioso apporto per quanto riguarda la prestanza fisica al resto della squadra.

Florenzi 5.5 – Gara forse di troppa alta intensità per il classe ’91 che non ha, con tutta probabilità, ancora lo smalto di un tempo, anche se si rende molto disponibile per dare una mano a Bruno Peres in zona arretrata. Poca qualità in avanti.

Perotti 5 – 70 minuti di buio per l’argentino, che viene tuttavia fuori nel finale tentando qualche accelerazione e alcuni cross. Troppo poco per un calciatore con le sue qualità che può sempre impensierire una difesa avversaria.

Dzeko 6 – L’abnegazione di certo non manca. Lotta tutta la partita in maniera piuttosto isolata con i giganti difensori napoletani, Koulibaly su tutti. Più coinvolto nella ripresa, sfiora la marcatura con un colpo di testa che dà un bacio alla traversa per il dispiacere dei tifosi sulle tribune.

Fazio 6.5 – Ingresso molto positivo del gigante che, giallo rimediato a parte, difende benissimo contro i piccoletti avversari. Vicinissimo alla prima marcatura stagionale che avrebbe regalato il pareggio: la sua splendida torsione di testa è respinta solo da un intervento felino di Reina.

Gerson s.v. – Rileva uno stremato Pellegrini, accennando un voglioso pressing nel finale.

Under 5.5 – Conferisce un po’ di vivacità alla manovra capitolina, rendendosi protagonista di qualche spunto positivo. A ridosso del fischio finale ha una buona occasione sul piede sinistro che non riesce a sfruttare al meglio.

Di Francesco 5.5 – Una battuta d’arresto che fa male per la sua Roma. La qualità degli avversari e le mosse tattiche di Sarri mettono in difficoltà l’allenatore che non trova subito le contromisure. Solo nel finale la sua squadra prova a tirare fuori il carattere ma, sfortuna e bravura di Reina a parte, il tempo è troppo poco per riprendere in mano la situazione.

Simone Indovino

Quando San Siro vuol dire (ri)nascita

Simone Indovino – Mercoledì 26 ottobre 2016, la Roma si stava apprestando a guadagnare 3 preziosissimi punti nello storicamente ostico campo del Sassuolo. Un 3-1 di carattere per gli allora ragazzi di Spalletti, che attendevano solamente il triplice fischio dell’arbitro per terminare la loro positiva serata. Ma come la storia giallorossa ci insegna, non è mai troppo presto per esultare. Un banale stacco da terra, un atterraggio goffo, e il ginocchio di Florenzi fa crack. Dopo l’incauto ottimismo della sera stessa, arriva l’operazione neanche 24 ore dopo, che si andava ad aggiungere a quelle di Strootman, Rudiger, Mario Rui, e chi più ne ha più ne metta.

STEP BY STEP – I canonici quattro mesi di recupero e poi, a un passo dal rientro, la ricaduta che avrebbe allontanato Florenzi dai campi quasi per un anno intero. Sandrino è un cultore del calcio romantico, uno di quelli che ama davvero quello che fa. Ama davvero il colore dell’erba, il suo odore, e lo si capisce da come esulta in maniera spontanea ogni volta che infila la palla in fondo alla rete. Noi tutti sappiamo, in cuor nostro, quanto sarebbe stato difficile per lui stare lontano da quelle sensazioni. MaSandrino è anche un uomo forte, uno di quelli col coltello tra i denti. Non avrebbe permesso mai che un doppio infortunio al ginocchio compromettesse la sua carriera e così ha lavorato, lavorato e ancora lavorato, come questi suoi primi anni di carriera ci hanno insegnato.

DOLCE RIENTRO – Si è presentato nel ritiro di Pinzolo con più voglia che mai, non pronunciandosi sulla data di rientro che aveva in testa, probabilmente per scaramanzia(com’è giusto che sia dopo i fatti tribolati che ha dovuto vivere). Il rientro nel terreno di gioco è datato 1 settembre 2017, nel suo Olimpico, nell’amichevole contro la Chapecoense in cui mette a segno un calcio di rigore. Per il ritorno ufficiale è solo questione di tempo, e Di Francesco lo sa. Lo studia, lo osserva, ne parla e se lo coccola.

SAN SIRO, ANCORA – Per il mister riavere Florenzi in gruppo è stata una sorta di manna dal cielo. Con i tanti impegni ravvicinati di questo inizio stagione, la presenza del 24 ha potuto far rifiatare Bruno Peres. Gara dopo gara, emergenza di infortuni dopo emergenza, ed ecco che il classe ’91 riprende il ruolo che tante glorie gli regalò con Garcia, quello di ala destra. Il sigillo per il definitivo 0-2 in favore della Roma in casa del Milan ha sancito il ritorno alla rete dopo ben 546 giorni. Il tutto nella cornice di San Siro. Si, lo stesso stadio che lo vide realizzare la prima marcatura in Serie A su assist di un certo Francesco Totti. Quello stadio che oggi, cronologia di eventi alla mano, rappresenta una sorta di chiusura del cerchio. Perché lì Sandrino è nato, le avversità lo stavano fermando, ma sempre lì è risbocciato. E questo non può essere che l’inizio di una nuova vita (calcistica, chiaramente), per il giovane tuttofare capitolino che vuole prendere la Roma in mano.

Perché Ale, noi tutti sappiamo che l’ultimo gol da te realizzato prima di Milano era stato in un derby, e questo non poteva che farti scappare un leggerissimo sorriso. Ma noi avevamo bisogno al più presto di rivederti felice, per te stesso e per la Roma.

Simone Indovino