Primavera, Sampdoria-Roma 1-4. Poker giallorosso: decidono l’autogol di Veips, Trusescu e la doppietta di Antonucci

(E.Bandini) – La Roma Primavera torna a vincere in campionato. I ragazzi di Alberto De Rossi superano agevolmente la Sampdoria per 4-1.Decisiva la doppietta di Mirko Antonucci, il colpo di testa di Trusescu e l’autogol di Veips.Inutile il gol della bandiera dei doriani su calcio di rigore realizzato da Balde.

IL TABELLINO

Marcatori: 7′ Veips (aut) (Sampdoria), 20′ Antonucci (Roma), 35′ Antonucci (Roma), 63′ Trusescu (Roma), 74′ Balde (Sampdoria).
Ammoniti: 34′ Scotti (Sampdoria).

SAMPDORIA (4-3-3): Krapikas; Tomic, Ferrazzo (81′ Curito), Ejjaki, Veips; Oliana, Scotti, Tessiore; Gomes Ricciulli, Balde, Cappelletti (63′ Yayi Mpie).
A disposizione: Hutvagner, Doda, Fido, Mikulic, Romei, Aramini, Gabbani, Perrone, Canovi, Prelec.
Allenatore: Simone Pavan.

ROMA (4-3-3): Romagnoli; Bouah, Trusescu, Ciofi, Ciavattini; Marcucci, Riccardi (82′ Sdagui), Masangu; Besuijen, Antonucci, Corlu.
A disposizione: Greco, Cargnelutti, Kastrati, Semeraro, Meadows, Cappa, Celar, Pezzella, Petrugnaro, Valeau.
Allenatore: Alberto De Rossi.

Arbitro: Sig. Fabio Schiru di Nichelino.
Assistente 1: Sig. Alessandro Pacifico di Taranto.
Assistente 2: Sig.ra Ylenia D’Alia di Trapani.

LIVE

SECONDO TEMPO

90′ – Termina il match a Genova: la Roma supera agevolmente la Sampdoria grazie a Trusescu e alla doppietta di Antonucci.

82′ – Prima sostituzione per la Roma: fuori Riccardi, dentro Sdagui.

81 – Altro cambio per la Sampdoria: esce Ferrazzo, dentro Curito.

78′ – Doriani vicini al secondo gol. Oliana di testa stacca molto bene dopo un calcio d’angolo, ma Romagnoli ancora una volta si fa trovare pronto e riesce a parare il tiro.

74′ – La Sampdoria accorcia le distanze con Baldé, che realizza il penalty con una botta potente sotto la traversa.

74′ – Calcio di rigore per la Sampdoria, Trucescu atterra in area Ricciulli.

72′ – Sampdoria vicina al gol. Miracolo di Romagnoli sulla conclusione di Tessore, bravo a liberarsi seguendo uno schema da calcio d’angolo.

66′ – Cambio per la Sampdoria: fuori Cappelletti, dentro Mpie.

63′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOOL! La Roma cala il poker. Questa volta ci pensa Trusescu di testa dopo un calcio d’angolo battuto da Riccardi.

60′ – Fase confusionaria del match con molti errori tecnici sui passaggi da parte di entrambe le squadre.

52′ – Ancora Roma, ancora Riccardi. Questa volta a dire di no al tiro del classe 2001 è il portiere Krapikas, che devia il pallone in calcio d’angolo.

51′ – Clamorosa occasione da gol per la Roma in contropiede. Riccardi arriva al limite dell’area di rigore doriano e con il sinistro calcia in porta. Il tiro a giro del centrocampista però si stampa sulla traversa.

47′ – Fase di studio tra le due squadre. Sampdoria sicuramente però leggermente più propositiva rispetto alla Roma.

45′ – Inizia il secondo tempo con i giallorossi che giocano il primo pallone della ripresa.

PRIMO TEMPO

45′ – Finisce la prima frazione di gioco.

35′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL! Terza rete della Roma che prova a chiudere i conti con Antonucci che col sinistro coglie in controtempo il portiere ed insacca.

34′ – Primo cartellino giallo della gara: Scotti viene giustamente ammonito per un fallo su Besuijen.

27′ – Soluzione solitaria di Besuijen con la palla che rimbalza a pochi metri da Krapikasche mette in angolo.

26′ – Grande parata di Romagnoli! Uno due tra Ricciulli e Balde che arriva al tiro ma il portiere della Roma è perfetto in uscita bassa.

20′  GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL! Raddoppio della Roma con un bellissimo gol di Antonucci che si fa male anche alla caviglia dopo aver colpito il pallone. Tutto ok per l’attaccante.

17′ – Ancora Sampdoria pericolosa con un tiro da fuori che finisce di poco fuori. Romagnoli era sulla traiettoria.

11′ – Primo squillo della Sampdoria con una affondo sulla sinitra ma è pronto Romagnolialla parata. Sul successivo cross la palla termina sul fondo.

7′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL! Vantaggio della Roma grazie ad un clamoroso autogol di Veips dopo un pessimo pasticcio del portiere Krapikas. I due tentano un fraseggio in area di rigore fino al passaggio sbagliato del difensore centrale che insacca nella sua porta.

2′  Subito due occasioni, una per parte, ma gli attacchi non pungono e si rimane sullo 0-0.

0′ – Comincia la partita.

Atletico Madrid-Roma 2-0: le pagelle. Sbagliato accontentarsi, ottavi (si spera) rimandati

Simone Indovino – Non può ancora festeggiare la Roma come d’altronde la sua storia insegna. I giallorossi cadono contro l’Atletico Madrid al Wanda Metropolitano per 2-0, maturato con le reti di Griezmann e Gameiro. La squadra di Di Francesco spreca troppe occasioni golose nella prima frazione di gioco ed è puntualmente punita dal team di Simeone, bravo anche a cambiare la partita con alcuni cambi. L’appuntamento con i tanti agognati ottavi di finale è costretto ad essere rimandato: appuntamento allo Stadio Olimpico contro il Qarabag.

ROMA

Alisson 5.5 – Non può nulla sul primo gol, forse poteva essere leggermente più reattivo e vivace su Gameiro, che lo salta con troppa facilità.

Bruno Peres 5 – Poca la concretezza messa in atto dal terzino ex Torino, che appare troppo morbido in fase difensiva ed è sempre impreciso col pallone tra i piedi. Ha inoltre il demerito di lasciare in 10 i suoi compagni nel momento del possibile assalto finale.

Fazio 6.5 – Tiene a galla la difesa fino al momento in cui è in grado di farlo. Straordinario un suo intervento nella propria area di rigore quando stoppa un’azione pericolosissima dell’Atletico. Naufraga nel finale con il resto della squadra.

Manolas 5.5 – Subisce un cartellino giallo a pochi minuti dall’inizio e questo lo frena leggermente, nonostante si immoli spesso e volentieri per respingere conclusioni insidiose degli avversari. Non è posizionato benissimo in occasione del primo svantaggio.

Kolarov 5.5 – Probabilmente il match più sottotono da quando è approdato nella Capitale. Buone le sovrapposizioni dove tuttavia non riesce mai a cogliere nessun compagno in area di rigore. Scarsa la qualità dei suoi cross da calcio da fermo.

Gonalons 6.5 – Una sbavatura a parte, è il migliore della squadra odierna per quanto riguarda la gestione della palla, sempre mossa con qualità ed intelligenza.

Pellegrini 6 – Inizia a mille, rendendosi protagonista nel centrocampo della Roma alternando corsa e giocate di qualità. Scende con il passare dei giri d’orologio e la manovra in mediana capitolina ne risente. Sostituito a metà secondo tempo da Strootman.

Nainggolan 5.5 – Appare scarico mentalmente e fisicamente dopo il derby. Troppi i palloni persi in mezzo al campo che mettono in difficoltà i propri compagni; non si fa vedere praticamente mai in zona pericolosa.

Gerson 5.5 – Non una delle migliori apparizioni del brasiliano, schierato nella posizione offensiva dal mister. Utile in manovra e in ripiegamento, sciupa alcune buone occasioni che si rendono decisive al fine del risultato.

Perotti 6 – Partenza a razzo, dove mette in costante difficoltà Thomas. Non riesce comunque a incidere in maniera decisiva e l’incisività delle sue giocate scende in maniera drastica.

Dzeko 5 – Non è sembrato il solito bosniaco dal punto di vista della fame e della convinzione. I compagni non lo servono praticamente mai in maniera utile ma lui fa poco per rendersi protagonista

Strootman 5.5 – Entra in campo nel momento più difficile della sua squadra.

Defrel s.v. – Pochissimi palloni toccati dal francese.

El Shaarawy s.v. – Il Faraone non ha il tempo necessario per provare ad imprimere una svolta al match.

Di Francesco 5.5 – La posizione nel girone rimane più che favorevole, vero, ma si poteva tuttavia tentare di fare di più per evitare qualsiasi rischio all’ultima giornata, considerando che fino al 70° minuto la Roma era pienamente in gioco. Peccato per il calo fisico e di concentrazione, come se i suoi giocatori si stessero accontentando del pareggio.

Simone Indovino

Gerson, quei 24 minuti che hanno il sapore di maturità

Simone Indovino – Testa bassa e pedalare. Potrebbe essere questo l’assioma che incarna al meglio lo spirito di Gerson degli ultimi mesi. Sarebbe stato troppo semplice innalzarlo a quasi divinità dopo la splendida doppietta realizzata a Firenze. Mettiamola così: il suo enorme talento è ancora in fase embrionale e spinge per venire definitivamente fuori il prima possibile. Arrivato in Italia forse troppo giovane, il brasiliano ha iniziato a capire con leggero ritardo i ritmi del calcio della penisola, anche a causa dello scarso utilizzo che Spalletti faceva di lui.

SVOLTA SPERATA – Per un ragazzo che cambia realtà ad appena 18 anni venendo acquistato da Sabatini per un prezzo decisamente alto, è comprensibile la partenza in sordina. Complice un ruolo non totalmente identificato, la sua posizione di competenza era diventata la panchina. Poi il mancato prestito al Lille, la fine del campionato, l’avvento di Di Francesco, e tutto cambia. L’abruzzese si è subito messo in testa la volontà di recuperare un giocatore che, a detta di tutti, possiede qualità non indifferenti, tanto da attirare gli occhi del Barcellona prima di approdare alla Roma. Sin dai suoi primi giorni alla guida tecnica dei capitolini, l’attuale tecnico ha svolto un lavoro sul classe ’97 forse più mentale che tecnico, coinvolgendolo sin dalle amichevoli estive ricevendo subito risposte convincenti.

MATURITÀ – Non sono neanche mancate le apparizioni in gare ufficiali in questa prima parte di stagione in cui, dati alla mano, Gerson si è sempre comportato in maniera egregia sia da titolare sia alzandosi dalla panchina. A partire dal match dello Stamford Bridge, partita in cui Di Fra ha schierato il brasiliano nella posizione di ala destra con la preoccupazione dei tifosi che si potessero ripetere gli incubi vissuti con Spalletti. Ed è in questi frangenti che si annovera la sua nuova vita calcistica: convinzione, fiducia nei propri mezzi e sfida giocata al meglio, tanto da meritarsi una nuova occasione contro la FiorentinaDoppietta realizzata al Franchi e fantasmi definitivamente scacciati via, lontani.

24 MINUTI – Storia recente, il derby. La Roma, con la partita in cassaforte, si complica la vita facendo rischiare svariati patemi d’animo ai propri tifosi. Ed ecco che in campo va Gerson, per tentare di sopperire agli assalti finali biancocelesti senza disdegnare le ripartenze. L’ingresso nel terreno verde dell’ex Fluminense ha dato una carica non indifferente alla squadra, rea forse di essersi abbassata un po’ troppo nei minuti finali. La splendida abnegazione agonistica messa in atto dal giovane nei 24 minuti (recupero compreso) a sua disposizione non possono che essere una quasi definitiva conferma per Di Francesco, che ha acquisito un’elevata fiducia in lui. L’immediato futuro metterà la Roma di fronte l’ostica sfida a Madrid contro l’Atletico, per quello che potrebbe essere già un match point qualificazione agli ottavi di Champions League. Il tecnico ha già annunciato le ormai consuete rotazioni, in cui potrebbe entrare proprio Gerson. Prestazioni e maturità alla mano, non sarebbe una scelta sbagliata.

Simone Indovino

Roma-Lazio 2-1: le pagelle. Radja, perché non giochi sempre acciaccato? Cuore giallorosso, derby a DiFra

Simone Indovino – Missione compiuta! La Roma sconfigge la Lazio nella stracittadina per 2-1 e la scavalca in classifica. Perotti e Nainggolan sigillano questo splendido successo che può dare una carica morale non indifferente alla squadra di Di Francesco, che prevale sul collega Inzaghi. L’imprecisione di Manolas e il conseguente gol di Immobile dal dischetto complicano il finale di gara facendo saltare le coronarie di tutti i tifosi capitolini sia allo stadio che non ma con convinzione i giallorossi hanno chiuso tutte le porte riuscendo a mantenere il vantaggio.

ROMA

Alisson 6 – Piedi quasi da regista, con cui innesca diverse volte alcuni contropiedi. Sfiora il rigore tirato da Immobile ma alla fine deve raccogliere il pallone in fondo al sacco. Poteva certamente essere più lesto nell’occasione del fallo di mano compiuto da Manolas.

Florenzi 6.5 – Soffre inizialmente la velocità degli attaccanti della Lazio, poi prende le misure e la qualità delle sue giocate cresce sia in fase difensiva che offensiva. Accusa l’ingresso del più fresco Lukaku ed è poi costretto a lasciare il campo per un fastidio al ginocchio.

Manolas 6.5 – Partita monumentale, macchiata dall’imprecisione causata dalla poca concentrazione nell’immediato. Peccato, perché il greco aveva di certo messo a disposizione dei suoi una prestazione di un livello davvero elevato.

Fazio 7.5 – Gigante, Comandante, come sempre. Un leader vero, con tutta la sua calma olimpica. Allontana tutto quello che si può allontanare, facendo restare altissima l’attenzione dei suoi compagni di reparto. Si invola spesso e volentieri in azioni personali in zona offensiva con ottimi risultati. Ennesima, splendida conferma.

Kolarov 7 – La catena di sinistra con Perotti funziona che è una meraviglia. Si procura il rigore che sblocca in maniera meritata nel risultato e imprime la sua potenza carismatica per tutti i lunghissimi 96 minuti.

De Rossi 7 – Lavoro a tutto campo per il Capitano della Roma. Trasforma la delusione azzurra in carica agonistica per la sua squadra, disegnando precise geometrie in mezzo al terreno di gioco. Si batte anche fisicamente, infatti è spesso bersagliato degli avversari.

Strootman 6.5 – In avvio è subito uno dei più propositivi, inserendosi spesso e macinando chilometri. Rimane su questa scia per tutta la partita: il suo lavoro in ombra è sempre fondamentale per il mister.

Nainggolan 8 – Se ancora ce ne fosse il bisogno oggi il Ninja ha fatto innamorare definitivamente i suoi tifosi. Era acciaccato, non si è allenato per tutta la settimana ma riesce a sfoderare una gara al limite della perfezione. Pressing a tutto campo e siluro dal limite dell’area di rigore per il 2-0 momentaneo. Gigantesco.

El Shaarawy 6 – Non di certo una delle apparizioni più brillanti degli ultimi splendidi mesi, ma il Faraone conferisce un preziosissimo contributo in ripiegamento a Florenzi.

Perotti 7.5 – Ricomincia come aveva finito Diego, con un gol decisivo. La solita freddezza dagli 11 metri è solo la testimonianza di una tecnica invidiabile e l’argentino, quando è in giornata come oggi, è imprendibile per chiunque.

Dzeko 7 – La marcatura tarda ad arrivare ma se Edin continua a giocare in questa maniera ci si farà pure una ragione. Un vero regista offensivo con i fiocchi, che fa salire la squadra e permette a coloro che gli stanno intorno di rendere al massimo delle loro potenzialità. Nei primi 50 minuti è l’unico ad andare pericolosamente vicino alla rete.

Gerson 6.5 – La maturità si vede dalle piccole cose. Fa il suo ingresso in campo con una grinta invidiabile e condisce i minuti a sua disposizione con spunti in velocità e contrasti fisici.

Bruno Peres 6.5 – L’esultanza dopo un tackle su Lukaku testimonia la voglia che l’ex Torino ha maturato. Recuperarlo definitivamente potrebbe essere l’ennesimo piccolo capolavoro di Di Francesco.

Juan Jesus 6.5 – Pochissimi minuti per il brasiliano che tuttavia si rende preziosissimo aiutando a sventare gli ultimi assalti biancocelesti.

Di Francesco 8 – La sosta questa volta non è indigesta alla sua squadra che sublima la supremazia cittadina. Un altro, enorme complimento al mister che sfrutta la presenza di Nainggolan e schiera un undici perfetto per abbattere la Lazio e raggiungerla in classifica. Imperativo di adesso: continuare a lavorare senza timore.

Simone Indovino

La rivincita

Simone Indovino – Ci sono tante e svariate qualità attribuibili ai calciatori. Forza, tecnica, velocità, classe. Solo in pochi riescono tuttavia ad essere fortissimi mentalmente e a ribaltare le opinioni non positive dei tifosi. Ci è riuscito forse uno dei meno quotati nella testa di tutti: Juan Jesus, in giallorosso ormai da un anno e mezzo.  Vero, le primissime prestazioni del brasiliano alla Roma non hanno di certo fatto brillare gli occhi ai supporter capitolini che, impazienti come sempre, non hanno di certo risparmiato le critiche e qualche battuta di troppo (sopratutto tramite i social) al difensore.

LAVORO, LAVORO E LAVORO – All’inizio della scorsa stagione con Luciano Spalletti in panchina, Jesus ha spesso ricoperto il ruolo di terzino sinistro. Gare non del tutto opache ma che lasciavano trasparire una certa insicurezza da parte sua. E così, non appena Fazio e Manolas hanno iniziato ad incrementare la loro intesa, la panchina era diventata la dimensione del classe ’91. Ma le tante partite da affrontare e la voglia mai tramontata hanno aperto al brasiliano una corsia preferenziale nelle gerarchie dell’allora tecnico, che ha potuto constatare i suoi miglioramenti gara dopo gara grazie al lavoro mai sottotono del centrale. Contemporaneamente iniziavano a riaffiorare gli apprezzamenti da parte dei tifosi, felici di doversi rimangiare quanto detto appena pochi mesi addietro.

STAGIONE NUOVA, STESSA STORIA – Chi pensava che Juan Jesus potesse essere soppiantato dall’avvento di Eusebio Di Francesco è stato immediatamente smentito. Il vantaggio dell’ex Inter, in questo frangente, è stato poter lavorare dal primo momento col nuovo tecnico nel ritiro estivo di Pinzolo. È stato infatti tra i primi ad assimilare gli schemi dell’allenatore, che l’ha premiato schierandolo da titolare nelle prime apparizioni della nuova Roma. Sin da Bergamo, debutto stagionale del 20 agosto: «La gara con l’Atalanta è il momento più bello da quando sono nella Capitale, ho dato una risposta a tutti dimostrando perché sono qua», le sue parole nel recente intervento attraverso i profili social della società. Con le efficacissime rotazioni di calciatori che sta operando il mister, Jesus sta riuscendo a trovare la giusta continuità che non può che giovare a un calciatore con le sue caratteristiche.

CRESCITA GENERALE – Sono 904 i minuti disputati da Juan Jesus fino a questo momento tra campionato e Champions League. Testimonianza lampante della fiduciache il tecnico ripone nel difensore ma non solo. Tutta la squadra, eccezion fatta degli stoici Alisson, Kolarov e Dzeko, possiede un minutaggio simile. Contrariamente a quanto spesso si sospetta, i cambi di Di Francesco stanno solo facendo bene alla Roma che in tal modo è in grado di mantenere una certa brillantezza fisica e mentale. Consapevolezza espressa dallo stesso brasiliano: «Dobbiamo fare sempre meglio sia in campionato che in Champions: noi siamo la Roma e dobbiamo dimostrare che siamo una grande squadra e possiamo battere chiunque». Prossimo step, il tostissismo derby contro la Lazio del collaudato Immobile. Non si può ancora sapere se sarà Jesus a marcare l’attaccante italiano, ma se così dovesse essere, fiducia a un ragazzo che ha saputo trasformare le pesanti critiche in fragorosi apprezzamenti.

Simone Indovino

Finalmente, Diego si è sbloccato

(E.Bandini) – C’è voluto quasi un anno. Per l’esattezza 346 giorni perché Perotti si sbloccasse. L’ultima volta che Diego segnò in due partite consecutive fu lo scorso autunno. Sulla panchina c’era ancora Luciano Spalletti e la Roma il 20 novembre perse 2-1 a Bergamo contro l’Atalanta con gol della bandiera proprio dell’argentino, che andò in rete anche in Europa League 4 giorni dopo all’Olimpico nel largo successo per 4-1 contro il Viktoria Plzen. L’ex Genoa però riuscì a ripetersi la domenica seguente, il 27 novembre, contro il Pescara di Massimo Oddo. E chissà che Perotti quest’anno non si possa eguagliare trovando il gol nella terza gara di fila nel derby con la Lazio dopo la sosta per le Nazionali. Inoltre contro il Chelsea dopo 156 giorni è tornato a segnare un gol su azione: l’ultimo fu il 28 maggio, giorno in cui Francesco Totti appese gli scarpini al chiodo, nel 3-2 al Genoa che valse l’accesso diretto ai gironi di Champions League.

MESI CALDI  Ottobre e novembre, dati alla mano, sono i suoi mesi: primo gol con il Grifone il 5 ottobre 2014 in casa del Parma, ultima gara con la maglietta dell’Argentina fu il 14 novembre 2009 contro la Spagna: allora sulla panchina dell’Albiceleste c’era Diego Armando Maradona, oggi c’è Jorge Sampaoli. L’ex c.t. del Cile ha convocato Perotti dopo ben 6 anni di assenza. Finalmente! Convocazione assolutamente meritata quella del giallorosso, che nelle ultime settimane si è ripreso trovando un ruolo fisso nella Roma targata Eusebio Di Francesco. Guardando i minutaggi degli attaccanti capitolini, il tecnico abruzzese non rinuncia mai a Perotti. Nelle gare di cartello, insomma nei big match, è sempre sceso in campo da titolareInter, Napoli, Atletico Madrid e Chelsea,sia andata che ritorno. Diego ha saltato soltanto la sfida di San Siro contro il Milan a causa di un edema post/distrattivo del muscolo bicipite femorale della coscia destra, che l’ha costretto a stare fermo per quasi 10 giorni. L’argentino finora è il secondo attaccante più utilizzato in stagione con 850 minuti giocati alle spalle soltanto di Edin Dzeko (1330′). A seguire via via ci sono Stephan El Shaarawy (742′), Gregoire Defrel (374′), Gerson (312′, con 5 gare giocate nel tridente offensivo), Cengiz Under (236′) e Patrik Schick con i 15 contro l’Hellas Verona. L’ex Boca scenderebbe al terzo posto se si considerasse Radja Nainggolan un attaccante: il Ninja da inizio stagione ha collezionato ben 1144 minuti, ma ha giocato solo una gara in attacco, allo Stadio Olimpico Grande Torino contro i granata di Sinisa Mihajlovic. Nelle altre 12 partite il belga è stato sempre schierato come centrocampista, quindi quello di Torino può essere considerato un caso sporadico.

CHI BEN COMINCIA E’ A META’ DELL’OPERA – Perotti è l’unico tra gli attaccanti ad avere iniziato a lavorare con Di Francesco fin dai primi giorni: l’argentino infatti si è allenato dal 7 al 14 luglio nel ritiro di Pinzolo. In quella settimana tra le montagne Diego ha mostrato un’ottima forma fisica e si è messo subito a disposizione del mister. Dopo i primi mesiha finalmente capito i movimenti che chiede Difra e sta entrando sempre di più nel vivo del gioco: puntare l’uomo, tagliare in profondità e calciare in porta ogni volta che c’è l’opportunità ormai sono dei meccanismi ben collaudati nella testa dell’argentino. Perotti finalmente si è sbloccato, anche a livello mentale, e dopo aver ritrovato i gol e l’Argentina vuole continuare la scalata verso il vertice con i giallorossi cercando di strappare anche una convocazione per i prossimi Mondiali in Russia. L’abbiamo aspettato per quasi una stagione, ora Diego vuole riprendersi la Roma a suon di gol decisivi. 

E adesso il rientro di Emerson può diventare uno splendido problema

Simone Indovino – Per un terzino che se ne va, un altro che si appresta a rientrare. Chiaro, è il caso di fare tutti gli scongiuri del caso, toccare ferro e chi più ne ha più ne metta. Karsdorp ed Emerson, un infortunio comune e una staffetta che Di Francesco sicuramente non si augurava di vedere. Sembra passata un’eternità da quel 28 maggio, data discretamente famosa in casa Roma a causa del ritiro di Francesco Totti. Parallelamente alla tristezza che ha avvolto tutti i tifosi capitolini a causa dell’addio al calcio dello storico Capitano, anche lo stop dell’italo-brasiliano per la rottura del crociato non è stato accolto, per usare un eufemismo, con piacere.

CRESCITA INTERROTTA – Il miglioramento esponenziale dell’ex Santos era sotto gli occhi di tutti nel corso della stagione passata. Tantissimo si deve certamente a Luciano Spalletti, a cui pur non essendosi lasciato in maniera eccelsa con la piazza romanista, si deve attribuire il merito di aver valorizzato diversi calciatori. A spiccare è proprio il classe ’94, che ha lavorato con abnegazione e disponibilità rivelandosi uno dei migliori terzini del campionato dello scorso anno, fino a guadagnarsi la convocazione di Ventura in NazionaleDi Francesco, a causa dell’infortunio già citato, non ha ancora potuto testare le sue qualità. Conoscendo l’attuale mister, che predilige un calcio veloce e in verticale, l’italo brasiliano potrebbe rappresentare un profilo più che adatto.

TAPPO DI LUSSO – La principale fortuna del tecnico risiede nel fatto che fino a questo momento ha potuto fare affidamento su un calciatore di valore come Kolarov. Il serbo si sta dimostrando in una condizione, sia fisica sia mentale, difficilmente immaginabile anche dal più ottimista dei supporter. La sua presenza ha sopperito a pieni voti alla mancanza proprio di Emerson, riuscendo a regalare alla Roma diversi punti in classifica. Facilmente annoverabili sono infatti i due successi regalati tramite i gol su punizione con Atalanta e Torino a cui si aggiunge il decisivo rigore procurato la penultima giornata di Serie A contro il Crotone. A conti fatti, è all’unanimità il miglior acquisto della prima campagna di calciomercato del d.s. Monchi.

UNA FASCIA PER DUE – Non vuole essere un sottotitolo provocatorio, sia ben chiaro, e con tutta probabilità Di Francesco non vede l’ora che Emerson sia nuovamente arruolabile. La stagione avanza, i momenti cruciali sono sempre più imminenti e la presenza di entrambi i terzini reputati titolari non può che beneficiare alla squadra capitolina. Campionato, Champions League e Coppa Italia sono ovviamente ancora in auge per la Roma, che necessita quindi di un’importante profondità di rosa. Il mister questo lo sa, e per tale ragione farà il massimo per inserire il prima possibile nei propri schemi il terzino classe ’94. Chissà che, facendo per qualche secondo il gioco di prendere il posto dell’allenatore, Emerson non venga schierato nella fascia destra, orfana nuovamente di Karsdorp e con Bruno Peres che non ha mai convinto fino in fondo in questo primo anno e mezzo romanista. D’altronde non sarebbe la prima volta: già con Spalletti per alcune gare della scorsa stagione questo esperimento è andato in atto anche con discreti risultati finali. Magari DiFra ricalcherà le idee del suo predecessore ma, come diceva l’immortale Lucio Battistilo scopriremo solo vivendo.

Fiorentina-Roma 2-4. Manolas, Perotti ed una splendida doppietta di Gerson espugnano il Franchi

(E.Bandini) – La Roma espugna anche il Franchi: nel fortino della Fiorentina finisce 4-2 per i giallorossi grazie alla straordinaria doppietta di Gerson e ai gol nel secondo tempo di Diego Perottie Kostas Manolas. Inutili le reti per i viola di Veretout e Simeone. Con questi tre punti gli uomini di Eusebio Di Francesco salgono a quota 27 punti in classifica. 

IL TABELLINO

Marcatori: 5′ Gerson (Roma), 9′ Veretout (Fiorentina), 30′ Gerson (Roma), 39′ Simeone (Fiorentina), 49′ Manolas (Roma), 86′ Perotti (Roma).
Ammoniti: 51′ Pezzella (Fiorentina), 65′ Gonalons (Roma).
Espulsi-.
Note: 1′ di recupero nel primo tempo. Spettatori totali 25.026. 4′ di recupero nel secondo tempo.

ACF FIORENTINA (4-3-3): Sportiello; Bruno Gaspar, Pezzella, Astori (C), Biraghi; Benassi, Badelj (73′ Sanchez), Veretout; Chiesa (73′ Babacar) Simeone, Gil Dias.
A disposizione: Dragoswki, Cerofolini, Milenkovic, Olivera, Vitor Hugo, Hagi, Cristoforo, Lo Faso.
Allenatore: Stefano Pioli.
Indisponibili: Laurini.
Squalificati: -.

AS ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi (C), Manolas Fazio, Kolarov; Nainggolan, Gonalons, Pellegrini (70′ Strootman); Gerson (81′ Defrel), Dzeko, El Shaarawy (64′ Perotti).
A disposizione: Skorupski, Lobont, Juan Jesus, Moreno, Emerson Palmieri, Castan, De Rossi, Cengiz Under.
Allenatore: Eusebio Di Francesco.
Indisponibili: Schick, Bruno Peres, Karsdorp.
Squalificati: -.

Arbitro: Marco Di Bello della sezione di Brindisi.
Guardalinee: Passeri e Ranghetti.
Quarto uomo: Calvarese.
VAR e A-VAR: Fabbri e Aureliano.

LIVE

PARTITA

SECONDO TEMPO

94′ – Di Bello fischia il termine della gara. La Roma vince 4-2 in casa della Fiorentinagrazie alla doppietta di Gerson e ai gol di Manolas e Perotti. I giallorossi salgono a 27 punti in classifica. 

92′ – Ancora pericoloso Babacar. Il numero 30 viola entra in area di rigore e con il destro a giro ci prova. Il suo tiro però esce di un paio di metri alla sinistra di Alisson.

90′ – Saranno 4 i minuti di recupero. 

89′ – Altra chance per Defrel. L’ex Sassuolo a tu per tu con Sportiello si fa ipnotizzare dal portiere viola, che con la mano aperta compie una grandissima parata.

87′ – Ci prova subito la Fiorentina con Babacar, ma Alisson para con sicurezza.

86′ – GOOOOOOOOOOOOOL! Diego Perotti chiude il match. Nainggolan serve splendidamente in area di rigore l’argentino, che controlla splendidamente con la coscia e fulmina Sportiello sul primo palo con un bel sinistro rasoterra.

83′ – Incredibile occasione da gol per la Roma! Kolarov scappa sulla fascia e dal fondo serve Defrel, che da buonissima posizione con il sinistro spara sopra la traversa.

81′ – Terzo ed ultimo cambio per entrambe le squadre: per la Roma esce Gerson ed entra Defrel. Per la Fiorentina invece entra Eysseric ed esce Gil Dias.

79′ – Dopo l’ennesimo calcio d’angolo di Kolarov, la sfera arriva a Florenzi che con uno splendido controllo si smarca e conclude con il sinistro. Il suo tiro però è murato dalla difesa viola. 

77′ – Fase di studio tra le due squadre, che per il momento decidono di non esporsi ed aspettare.

73′ – Doppio cambio per la Fiorentina: entrano Babacar e Sanchez, escono Chiesa e Badelj. 

72′ – Pericoloso contropiede della Roma guidato da Perotti, che arriva al limite dell’area di rigore e serve Gerson. Il brasiliano a sua volta trova Nainggolan, che con il tacco cerca Dzeko. Il bosniaco però viene anticipato da un ottimo intervento di Gaspar.

70′ – Secondo cambio per la Roma: entra Strootman, esce Pellegrini.

65′ – Primo cartellino giallo tra le file della Roma: ammonito Gonalons per un fallo su Benassi.

64′ – Primo cambio per la Roma: entra Perotti, esce El Shaarawy.

 62′ – La Fiorentina prova sfondare sulla sinistra, ma la difesa giallorossa risponde presente e non si fa bucare.

59′ – Incredibile occasione per la Fiorentina! Gonalons perde un bruttissimo pallone a centrocampo, i viola ripartono con Benassi che serve in area Gil Dias. Il numero 28 con il destro da buona posizione non inquadra la porta e la Roma può tirar un sospiro di sollievo.

55′ – La Fiorentina torna a farsi vedere dalle parti di Alisson. Biraghi dalla destra mette in mezzo per Chiesa, che con il sinistro di prima intenzione svirgola e non trova lo specchio della porta.

52′ – Altra punizione pericolosa di Kolarov. Il tiro del serbo viene deviato dalla barriera ed esce di pochi metri sopra la porta difesa da Sportiello.

51′ – Primo cartellino della gara: ammonito Pezzella per un fallo ai danni di Nainggolan.

49′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOL! Kostas Manolas riporta in vantaggio la Roma.Splendido calcio d’angolo di Aleksandar Kolarov, che trova prima Edin Dzeko e poi il difensore greco, che da dentro l’area piccola di rigore di testa non può sbagliare.

46′  Subito pericolosa la Roma con un colpo di testa di Edin Dzeko. La zuccata del bosniaco però termina abbondantemente alto sopra la traversa.

45′ – Inizia il secondo tempo, nessun cambio per le due squadre. E’ la Fiorentina a giocare il primo pallone della ripresa.

PRIMO TEMPO

46′ – Termine un primo tempo ricco di emozioni. Al Franchi all’intervallo è 2-2: Veretout e Simeone rispondono alla doppietta di Gerson.

45′ – Di Bello concede un minuto di recupero. 

42′ – Fiorentina vicinissima al gol del 3-2. Alisson però compie due veri miracoli prima su Chiesa, che colpisce anche il palo, e poi su Veretout, che si era prontamente fiondato sulla respinta. Il portiere della Roma però è stato veramente monumentale. 

39′ – GOL DELLA FIORENTINA! Simeone di testa trova il gol del 2-2. Biraghi dalla trequarti campo serve splendidamente il Cholito, che da solo stacca in piena area di rigore e supera Alisson con una bella zuccata.

36′ – Ci prova Gil Dias dai 20 metri con il sinistro, ma Fazio lo mura e manda il pallone in corner.

32′ – La Fiorentina reagisce ancora una volta bene allo svantaggio e si riversa nella metà campo della Roma. I viola sfiorano il pareggio con Chiesa. Il numero 25 fiorentino dal limite dell’area ci prova il destro. Il suo tiro esce di pochissimo sopra alla traversa. 

30′ – GOOOOOOOOOOOOOOL! Ancora Gerson. Contropiede magistrale della Roma iniziato da un recupero incredibile di Manolas su Simeone. Florenzi serve in area di rigore Gerson, che con il sinistro batte nuovamente Sportiello sul primo palo.

28′ – Occasione per Pellegrini. El Shaarawy scappa ancora una volta sulla fascia e serve al limite dell’area di rigore il numero 7, il quale ci prova con il destro. Il tiro però è debole e centrale

26′ – Altra chance per la Roma. Questa volta è il turno di Aleksandar Kolarov che prova ad impensierire Sportiello con una punizione dai 30 metri. Il tiro del serbo però esce abbondantemente sopra la traversa.

24′ – Ci prova anche la Fiorentina con un tiro dai 25 metri di Gil Dias. La conclusione dell’attaccante viola però è centrale e Alisson para agevolmente.

23′ – Ancora Roma. Florenzi crossa dalla trequarti campo, Dzeko stacca di testa e fa la sponda per El Shaarawy. Il Faraone però viene murato con un ottimo intervento da Astori.

19′ – Occasione da gol per la Roma! Stepahn El Shaarawy serve Edin Dzeko, che entra in area e da zona defilata prova con il destro. Sportiello con la manona manda la sfera sopra la traversa.

17′ – Fase di studio tra le due squadre.

15′ – Al Franchi ricomincia a piovere.

13′ – La Fiorentina sull’euforia del pareggio continua ad attaccare con insistenza e gioca il pallone con pianta stabile nella metà campo giallorossa.

9′ – GOL DELLA FIORENTINA! Veretout pareggia dopo pochi minuti. Il francese con un tapin vincente a porta vuota riacciuffa subito il risultato. Il centrocampista viola è stato servito ottimamente da Gil Dias, che era scappato sulla fascia destra.

7′ – La Fiorentina prova subito a reagire ma la Roma per il momento resiste alla reazione dei viola.

4′ – GOOOOOOOOOL! Roma subito in vantaggio grazie a Gerson. Il brasiliano inizia l’azione recuperando il pallone a centrocampo. La sfera poi arriva a Nainggolan che serve tra le linee El Shaarawy. Il Faraone al limite dell’area di rigore alza la testa e serve nello spazio Gerson. Il brasiliano a tu per tu con Sportiello non sbaglia e con il sinistro porta in vantaggio la Roma.

3′ – La Roma subito propositiva. I giallorossi provano a controllare il ritmo del match fin dai primi minuti.

0′ – Inizia il match al Franchi: è la Roma a giocare il primo pallone. Da sottolineare che a Firenze per il momento ha smesso di piovere. 

PREPARTITA

Ore 14.45 – Le due squadre rientrano negli spogliatoi dopo aver effettuato il riscaldamento.

Ore 14.29 – La distinta ufficiale della partita.

Ore 14.22 – La Fiorentina e la Roma entrano in campo per il riscaldamento.

Ore 14.13 – In campo anche i portieri della Roma.

Ore 14.07 – Scendono in campo i portieri della Fiorentina mentre il pubblico della Romariempie il settore ospiti.

Ore 13.49 – La Fiorentina è arrivata allo Stadio Artemio Franchi.

Ore 13.25 – La Roma ha lasciato l’hotel e si dirige verso lo stadio Artemio Franchi.

Ore 13.10 – Volantinaggio di un comunicato della Curva Fiesole da parte dei tifosi viola per protestare contro le multe. I tifosi rimarranno in silenzio per i primi 5 minuti.

Primavera, Udinese-Roma 2-2. I giallorossi pareggiano in rimonta grazie alla doppietta di testa di Masangu

(E.Bandini) – La Roma di Alberto De Rossi, dopo le sconfitte contro Atalanta per 7-1 e Chelsea in Youth League per 2-1, contro l’Udinese riesce a pareggiare 2-2 in rimonta. I giallorossi evitano così il terzo k.o. consecutivo prima della sosta per le nazionali grazie alla splendida doppietta di testa di Masangu. Da sottolineare però che nel corso del secondo tempo i capitolini hanno sfiorato più volte il vantaggio colpendo anche una traversa.

IL TABELLINO

Marcatori: 21′ Brunetti (Udinese), 27′ Jaadi (Udinese), 71′ Masangu (Roma), 74′ Masangu (Roma).
Ammoniti: 28′ Varešanović (Udinese), 52′ Cargnelutti (Roma), 94′ Ciavattini (Roma).
Note: 1′ di recupero nel primo tempo. 4′ di recupero nel secondo tempo.

UDINESE (3-4-1-2): Borsellini; Vaško, Caiazza, Filipiak; Vedova (72′ Donadello), Samotti, Brunetti (87′ Ndreu), Paoluzzi; Varešanović; Mallè (81′ Djoulou), Jaadi.
A disposizione: Pizzignacco, Ermacora, Kubala, Siverio Perez, Gkertsos, De Nuzzo, Bocic, Gasparini, Trevisan.
Allenatore: Giacomin.

ROMA (4-3-3): Greco S.; Bouah, Ciavattini (C), Cargnelutti, Semeraro (50′ Masangu); Valeau, Marcucci, Riccardi; Corlu, Celar, Keba Coly (66′ Besuijen).
A disposizione: Zamarion, Diallo Ba, Kastrati, Pezzella, Cappa, D’Orazio, Sdaigui, Petrungaro, Barbarossa A.
Allenatore: De Rossi.

Arbitro: Sig. Andrea Giuseppe Zanonato di Vicenza.
Assistente 1: Sig. Nicola Badoer di Castelfranco Veneto.
Assistente 2: Sig. Patric Lenarduzzi di Merano.

LIVE

SECONDO TEMPO

94′ – Termina il match. I giallorossi in rimonta riescono a trovare il pareggio ed evitano così la terza sconfitta consecutiva tra campionato e Youth League.

90+4′ – Ammonito Ciavattini per un fallo sulla fascia destra su Jaadi.

90+1′ – Altra occasione per la Roma. Besuijen, ottimamente servito in area di rigore avversaria, controlla il pallone e di destro calcia a rete. La sua conclusione però è respinta in corner Borsellini.

90′  L’arbitro Zanonato assegna quattro minuti di recupero.

88′   Incredibile occasione da gol per la Roma! Sulla tiro di Riccardi respinto da Borsellini il più lesto ad arrivare sul pallone è Masangu. Il destro del numero 16 giallorosso si stampa sulla parte interna della traversa prima di rimbalzare sulla linea di porta ed uscire.

87′ – Terzo ed ultimo cambio per l’Udinese: esce Brunetti, entra Ndreu.

86′  Udinese vicino al vantaggio. Jaadi serve con un preciso rasoterra Varešanović che, dai 20 metri tira in porta. La sua conclusione termina di poco alto sopra la traversa.

81′  Secondo cambio per l’Udinese: esce Mallè, entra Djoulou.

80′ – Roma vicina al vantaggio. Bella triangolazione al limite dell’area di rigore tra Riccardi e Besuijen. L’olandese calcia a rete di prima intenzione: il suo tiro è deviato involontariamente da Celar, ma esce di poco fuori dallo specchio della porta.

74′ – GOOOOOOOOOOL! Valeau dalla sinistra crossa al centro per Masangu che con un bellissimo colpo di testa trafigge Borsellini.

72′  Primo cambio per l’Udinese: esce Vedova, entra Donadello.

72′ – Da sottolineare che il gol del momentaneo 2-1 della Roma è da attribuire a Masangu.Infatti dopo il colpo di testa del numero 16 l’olandese Besuijen ha soltanto sfiorato il pallone non riuscendolo a colpire per pochissimi centimetri.

71′ – GOOOOOOOL! Besuijen riapre la partita con un tapin vincente a porta vuota. Calcio d’angolo dalla destra battuto da Marcucci per Masangu a staccare. Il colpo di testa del numero 16 giallorosso arriva sui piedi di Besuijen, che a porta vuota non può sbagliare.

67′ – Subito Besuijen. Il giovane olandese prova dal limite dell’area con il destro a giro. Borsellini però para agevolmente.

66′ – Secondo cambio per la Roma: esce Keba, entra Besuijen.

61′ – Doppia occasione per la Roma prima con Celar e poi con Riccardi. L’attaccante giallorosso dopo un bel controllo in area di rigore prova con il sinistro, ma il suo tiro non trova lo specchio della porta e arriva sui piedi del proprio compagno di squadra. Il numero 7 però trova il piede di Borsellini a dirgli di no.

57′ – Altra occasione per l‘Udinese. Dopo un bello slalom sulla fascia destra Vedova si accentra e con il destro prova la conclusione verso la porta. Il tiro però esce di qualche metro.

52′  Cartellino giallo per Cargnelutti. Il difensore giallorosso stende a centrocampo Mallè, che era ripartito in contropiede.

50′  Cambio in casa Roma: esce Semeraro, entra Masangu.

47′ – E’ l’Udinese ad avere la prima occasione da gol della ripresa. Contropiede in solitaria di Jaadi: l’attaccante marocchino entra in area di rigore e con il sinistro prova la conclusione in porta, che però termina alta sopra la traversa.

45′  Inizia il secondo tempo con l’Udinese che gioca il primo pallone della ripresa. Nessun cambio per le due squadre.

PRIMO TEMPO

45’+1 – Termina la prima frazione di gioco.

43′ – Udinese vicina alla terza rete. Cross di Paoluzzi che di un soffio non arriva a Brunetti.

35′ – Reazione di rabbia della Roma con uno stacco di testa di Celar accompagnato a fondo campo dallo sguardo di Borsellini.

31′ – Roma vicina al gol del 2-1 prima con Keba e poi con Riccardi ma nessuno dei due riesce a buttare il pallone dentro la porta.

27′ – GOL UDINESE! La Roma soffre e pian piano scompare dal campo consentendo ai padroni di casa di raddoppiare con Jaadi che realizza in tap-in dopo il cross di Mallè. Ancora niente da fare per Greco.

24′ – Ancora Udinese pericolosa sempre con capitan Brunetti che sta seminando il panico tral a retroguardia della Roma. Queste volta Greco c’è.

21′ – GOL UDINESE! Fulmine a ciel sereno quasi a metà primo tempo. Gran sinistro al volo di Brunetti, romano e romanista, con la palla che si insacca all’angolino con Greco che non può fare nulla.

16′ – Sempre grande spinta di Bouah ma è ancora la difesa a spazzare con Borselliniattento ad anticipare Celar.

13 – Ci prova la Roma senza pungere. A crossare è Bouah ma è bravo Vaško a spazzare via senza far correre pericoli ai suoi.

9′ – Si fa vedere anche l’Udinese con Bouah che mette in calcio d’angolo. I friulani non sfruttano il calcio piazzato.

7′ – Roma arrembante con Marcucci che prova un’incursione ma è bravo ancora Borsellini in uscita bassa.

1′ – Subito la Roma in pressing con Valeau che guadagna il calcio d’angolo. L’azione si sviluppa con i giallorossi al cross bloccato bene da Borsellini.

0′ – Comincia la partita, batte la Roma con Celar.

Roma-Chelsea 3-0: le pagelle. Vincono i lupi nella notte delle streghe. Che serata a tinte giallorosse!

Simone Indovino – E chi se lo aspettava? Forse tanti, forse nessuno, ma poco importa. L’impresa è servita, Chelsea disintegrato per 3-0 dopo una prestazione sublime. Due marcature di El Shaarawy e una di Perotti stendono Conte, impotente di fronte al cinismo della Roma. Onore al merito sicuramente a Di Francesco, che ha preparato una partita perfetta e che è stato aiutato senz’altro dai suoi calciatori. Il pareggio dell’Atletico favorisce i capitolini, che ora sono un po’ più (spazio alla scaramanzia) vicini agli ottavi.

ROMA

Alisson 7 – Il brasiliano sta riuscendo a trasmettere enorme sicurezza al reparto. Anche quest’oggi è sempre sull’attenti quando è chiamato a respingere gli insidiosi tiri degli attaccanti del Chelsea. Abilissimo anche col pallone tra i piedi: è il primo giocatore a far partire la manovra.

Florenzi 7.5 – Partita quasi anormale del tuttofare romano, che esce dal cilindro 75 minuti che sfiorano la perfezione comportandosi in maniera eccelsa sulla fascia destra. Esce, in maniera comprensibile, più che stremato sotto la standing ovation dei suoi tifosi.

Fazio 7.5 – Vero, i piccoletti Hazard e Pedro lo mettono in difficoltà inizialmente. Ma col passare dei minuti l’argentino trova i perfetti piazzamenti e sovrasta tutti. Un plauso per la sua qualità in fase di impostazione.

J.Jesus 7.5 – Arriva l’ennesima conferma per il centrale brasiliano che anche quest’oggi si comporta in maniera egregia. Sempre ben piazzato, riesce ad allontanare i pericoli avversari in qualunque situazione. Un dribbling di troppo nei primi 45 minuti gli stava per costare caro, ma questa piccola disattenzione si può tranquillamente perdonare.

Kolarov 6.5 – I clienti di fronte a lui sono scomodi e per tale ragione non si sgancia troppe volte in avanti specie nella parte iniziale della gara. La sua qualità ed esperienza si rivela ancora una volta fondamentale ai fini del risultato finale.

De Rossi 7 – Fa saltare qualche coronaria di troppo ai tifosi, ma DDR è preziosissimo questa sera in manovra. Dirige il centrocampo alla perfezione e fornisce un preziosissimo aiuto ai compagni in difesa, dove si fa trovare sempre al posto giusto.

Strootman 7 – Prime battute in cui l’olandese si mostra in ritardo, facendosi spesso superare tra le linee. Niente paura, l’ex PSV stava semplicemente carburando. Le caviglie dei giocatori del Chelsea necessiteranno diverse medicazioni per tutti i morsi che il classe ’90 ha dato.

Nainggolan 7 – Il diesel Ninja impiega qualche giro d’orologio di troppo per entrare in gara, ma non appena si accende la luce non ce n’è per nessuno. Il secondo tempo è di una qualità straordinaria: con le sue giocate permette sempre alla squadra di ripartire e sradica tantissimi palloni dai piedi avversari.

Perotti 7.5 – Avrebbe avuto lo stesso voto del compagno di reparto qualora avrebbe depositato in rete la seconda palla gol. Non fa niente, ci facciamo bastare il termosifone da fuori area che ha fulminato Courtois.

El Shaarawy 8 – Cavalca l’onda delle rete al Bologna realizzando una doppietta di straordinaria fattura e importanza. La prima marcatura avviene addirittura dopo appena 44 secondi, la seconda al ridosso della pausa a fine primo tempo. Mette, inoltre, tanta corsa e sacrificio al servizio dei suoi compagni. Faraonico.

Dzeko 7 – Il gol sta mancando, è vero. Ma le prestazioni di Edin sono sempre e costantemente straordinarie. Un lavoro sporco pazzesco da parte del bosniaco che coniuga anche un favoloso gioco con i piedi. Fornisce a Perotti un assist al bacio che l’argentino non sfrutta.

Gerson 6.5 – Ingresso in gara positivissimo per il brasiliano che ferma tutte le offensive del Chelsea sulla fascia sinistra.

Manolas 6.5 – Rientro dall’infortunio, qualche minuto di assoluto controllo e marcatura quasi realizzata.

Pellegrini s.v. – Pochi minuti per il classe ’96.

Di Francesco 8 – Chapeau per il mister. Gara preparata in maniera eccelsa dal tecnico che annichilisce il più quotato Conte. La sua squadra ha raggiunto una maturità davvero invidiabile ma l’imperativo adesso è solo uno: non fermarsi.

Simone Indovino