Roma non ti far scappare questa occasione!

Margherita Bellecca – Dopo la faticosa vittoria contro il Cagliari, la settimana che porta a Natale per la Roma prosegue con la Coppa Italia dove, allo Stadio Olimpico, mercoledì alle 17.30, affronterà il Torino nel match valido per gli ottavi di finale.

La competizione nazionale potrebbe essere un’ottima vetrina per molti giocatori e Di Francesco non vuole farsi scappare l’occasione. In porta ci sarà l’esordio stagionale per Skorupski che farà rifiatare Alisson. Grandi responsabilità per il polacco visto che il brasiliano non ha subito gol in 12 delle 22 partite giocate dai giallorossi. In difesa spazio a Peres ed Emerson sulle fasce, con il terzino sinistro alla prima da titolare dopo il terribile infortunio del 28 maggio scorso. In mezzo Jesus ed un altro che vuole stravolgere le gerarchie: Moreno. A centrocampo si rivedrà Gonalons, dopo le uscite non convincenti contro Spal e Chievo, dove è mancato De Rossi per squalifica. Col francese Strootman e Pellegrini, mentre Nainggolan riposerà in vista della partita contro la Juventus. Ampia scelta in attacco per Di Francesco che con ogni probabilità farà sedere in panchina Dzeko. Schick, quindi, potrebbe avere una nuova chance da prima punta, sugli esterni, invece, agiranno El Shaarawy ed uno tra Gerson e Under, col turco favorito dopo essere entrato con ottimo piglio contro il Cagliari.

Il Torino, che ha passato il precedente turno contro il Carpi non farà un grande turnover. Mihajlovic tiene a questa Coppa Italia ed è pronto ad affrontare la Roma con le sue migliori armi, mettendo in attacco il tridente composto da Belotti, Berenguer e l’ex romanista Iago Falque. In bilico la presenza dell’altro ex di turno, Ljajic, fattosi male contro il Napoli. A centrocampo il dinamismo di Acquah ed Obi, con la regia di Gustafson. A proteggere Milinkovic-Savic, portiere di Coppa e fratello del giocatore della Lazio, ci saranno De Silvestri, Nkoulou, Lyanco e Barreca. Soltanto panchina per Burdisso.

Partita secca e da vincere. Chi passerà il turno a gennaio se la vedrà con la vincente del match tra Juventus e Genoa. Pochi calcoli per la Roma anche se sabato sera ci sarà da fare visita ai bianconeri in uno scontro che vale una bella fetta di lotta al vertice. Di Francesco lo sa ma sa anche che contro il Torino non si potrà sbagliare perché i giallorossi, fermi a 9 Coppe Italia, vogliono conquistare la decima e il percorso per alzare il trofeo inizia proprio da casa sua.

Margherita Bellecca

 

Roma, attenta ai passi falsi

Margherita Bellecca – Dopo il secondo pareggio consecutivo in trasferta in campionato, quello contro il Chievo, la Roma è pronta a tornare all’Olimpico per sfidare il Cagliari nell’anticipo delle 20.45 nel sabato di Serie A. I rossoblù viaggiano a metà classifica, a quota 17 punti, mentre i giallorossi non possono permettersi ulteriori passi falsi, essendo a 5 lunghezze dalla vetta, con una partita in meno.

Come sempre Di Francesco sta pensando ad alcuni cambi per far riposare i suoi giocatori e per far prendere ritmo ad altri. Questa volta potrebbe essere arrivato il momento di Emerson Palmieri, completamente recuperato dal brutto infortunio del 28 maggio scorso e voglioso di riprendersi quel posto che ora è sigillato da Kolarov. Il resto della difesa, che proteggerà Alisson, vedrà protagonisti Florenzi a destra, che metterà in panchina Peres, Manolas e Fazio in mezzo. A centrocampo un gradito rientro: quello di De Rossi che ha scontato le due giornate di squalifica dopo il rosso rimediato contro il Genoa. Al fianco del Capitano i tenenti Strootman e Pellegrini. Possibile un turno di riposo per Nainggolan anche per via della diffida che pende sulle spalle del belga che non vuole rischiare di saltare la partita contro la Juventus. Qualche dubbio in più in attacco per Di Francesco che potrebbe sorprendere tutti schierando insieme Dzeko e Schick. Il ceco ha dimostrato grandi qualità da esterno mentre il bosniaco cercherà il gol casalingo per la seconda partita di fila. A rischiare è El Shaarawy con Perotti che sembra in vantaggio sul Faraone. Poche chance per Gerson e Under.

Per il Cagliari Lopez rinuncerà a Dessena e al gioiellino Faragò, autore di due reti e 4 assist. La squadra si appoggerà su Pavoletti che costringerà ancora alla panchina Sau. Il folto centrocampo, guidato dal fantasista Joao Pedro, sarà composto da Padoin, Ionita, Cigarini e dall’altro talento Barella, su cui la Roma ha messo gli occhi. In difesa giocheranno Romagna, Pisacane, Andreolli e Van der Wiel, vicino a vestire la maglia giallorossa due estati fa. In porta ballottaggio tra il recuperato Cragno e Rafael.

Sono 84 i precedenti tra Roma e Cagliari con i giallorossi avanti per 34 a 23. La forbice si allarga all’Olimpico dove i capitolini comandano per 19 a 5. L’ultima sconfitta casalinga contro i sardi, invece, risale al primo febbraio 2013 quando sulla panchina romanista c’era Zeman. Quel match segnò il capolinea del boemo con la Roma. Un solo incontro tra Di Francesco e Lopez terminato in parità.

La partita contro la Juventus si avvicina sempre più e la Roma spera di approcciarsi al big match con una vittoria. E’ quello che vogliono i tifosi, i giocatori ed anche Di Francesco che alzerà al massimo l’attenzione dei ragazzi per non permettere errori. Non c’è più spazio per sbagliare perché il tempo per rimediare è sempre di meno in un campionato che è ad un passo dal giro di boa e che si deciderà sui dettagli.

Margherita Bellecca

 

Chievo-Roma 0-0: le pagelle. I capitolini sbattono su Sorrentino e sulle proprie imprecisioni

Simone Indovino – Dopo lo stop di Genova arriva un altro pareggio fuori casa per la Roma che impatta 0-0 sul campo del Chievo. Uomini di Di Francesco non precisi in diversi aspetti, sopratutto nell’ultimo passaggio. Tuttavia i giallorossi sono riusciti a concludere più volte verso la porta, scontrandosi con una partita semplicemente aliena del portiere Sorrentino. Non si riesce così a sfruttare il piacevole pareggio andato in atto ieri tra Juventus e Inter. Prestazione poco ordinata anche da parte dell’arbitro, che ha spesso penalizzato gli ospiti con alcune scelte discutibili.

ROMA

Alisson 6.5 – Soliti piedi da regista d’esperienza e sempre pronto nelle poche occasioni in cui i padroni di casa mirano la porta difesa dal brasiliano.

Bruno Peres 6 – Partenza in sordina come spesso ci ha abituato, successivamente il brasiliano cresce col passare dei minuti fino a garantire un apporto non indifferente sulla fascia destra. Precisi anche i cross che riesce a mettere in area di rigore senza tuttavia trovare il guizzo vincente di qualche compagno.

Fazio 6.5 – Inglese prova a metterlo in difficoltà sull’uno contro uno, ma il gigante argentino lo argina con precisione con la sua solita qualità nei posizionamenti. Peccato per il gioco con i piedi messo in atto quest’oggi.

Juan Jesus 6 – Sufficienza strappata grazie al salvataggio clamoroso sullo scadere che evita alla Roma di uscire dal Bentegodi con zero punti. Sono troppe le imprecisioni messe in gara dal brasiliano.

Kolarov 6.5 – Nei primi 60 minuti circa è decisamente l’uomo in più della Roma. Specialmente nella prima frazione di gioco è lui il calciatore più pericoloso, grazie alle sue conclusioni e alle sua palle tagliate messe in mezzo. Forse complice un po’ di comprensibile stanchezza, cala la sua intensità nella restante mezz’ora.

Gonalons 5.5 – 90 minuti non positivi del francese, che si batte spesso in maniera fisica vincendo diversi duelli ma gestisce la manovra troppo lentamente. Butta anche qualche pallone di troppo a causa di alcune disattenzioni favorendo le ripartenze degli uomini di Maran.

Strootman 6.5 – Ottimo l’apporto che l’olandese conferisce alla propria squadra nella posizione in cui sembra aver trovato la giusta quadratura. Scambia bene con Kolarov e si propone costantemente nella metà campo del Chievo.

Nainggolan 5.5 – Sfoggia orgoglioso la fascia di capitano al braccio. Perde qualche contrasto di troppo, fattore non da lui. Prova ad inquadrare la porta da fuori area ma si scontra con i salvataggi a corpo morto degli avversari.

Gerson 6 – Ha subito la possibilità di mettere la sua firma nel match ma il suo tiro viene respinto da un miracolo di Sorrentino. Per i restanti minuti in cui rimane in campo ara con ordine la fascia destra seppur non puntando mai con troppa convinzione il terzino avversario.

El Shaarawy 5.5 – Non riesce ad incidere dal punto di vista offensivo a causa di alcuni errori individuali. Il Faraone ha avuto qualche buona possibilità di concludere a rete e puntare gli avversari ma non è riuscito mai a controllare in maniera ottimale la sfera favorendo i contrasti dei difensori veronesi.

Schick 6 – Primo tempo da centravanti, in cui il ceco compie dei buoni movimenti ma non tira verso la porta. Spostandosi sulla fascia nella ripresa ha più spazio per agire e il un tiro (leggermente deviato) è contrato da un autentico miracolo di Sorrentino.

Dzeko 5.5 – Di Francesco lo butta nella mischia per agguantare i tre punti, ma il bosniaco non entra in campo con la cattiveria corretta. Su alcune palle avrebbe dovuto crederci decisamente di più.

Perotti 6 – La sua freschezza mette in difficoltà i difensori clivensi; purtroppo l’argentino non ha mai la possibilità di concludere verso la porta.

Under s.v. – Qualche buona accelerazione ma poco tempo per incidere.

Di Francesco 5.5 – Un leggero calo di intensità poteva essere comprensibile da parte dei suoi dopo le fatiche di coppa, tuttavia ci si aspettava di più dalla sua Roma. Schiera un tridente inedito che lo ripaga solo parzialmente, sprecando così la possibilità di accorciare su Juventus e Inter.

Pallotta’s revenge

Simone Indovino – Chissà come sono state queste ultime mattine in casa Pallotta. Lì, dall’altro lato del pianeta, non abbiamo dubbi che abbia iniziato le giornate con un sorrisone dei suoi stampato in faccia. Il motivo è semplice e deducibile: la sua Roma si è finalmente presa le luci della ribalta. Una giornata impossibile da dimenticare per il Presidente questo recentissimo 5 dicembre. Non è in discussione che siano state le 24 ore più eccitanti da quando ricopre la carica massima nell’organigramma societario, da quel 27 agosto 2012 che appare davvero lontanissimo. Più delusioni (maturate soprattutto a causa della mancata vittoria di qualche trofeo) che gioie e tante, spesso ingiuriose, critiche. Il popolo capitolino ha talvolta rimproverato al tycoon di aver acquisito la Roma per interessi personali. A dire la verità, considerando come James Pallotta si stia battendo per rendere grande questa società, non è una constatazione troppo veritiera.

STADIO – Procedendo in ordine cronologico, il primo ghigno del Presidente è certamente dovuto al definitivo “Sì” arrivato dalla Conferenza dei Servizi. Un sì sudato, voluto, ricercato, contro tutto e tutti. I diversi temi affrontati nella seduta erano in sospeso da troppo tempo, e a causa del prolungamento di questi tempi Pallotta stava iniziando a perdere la pazienza. Problemi per fortuna mai emersi e rientrati una volta per tutte, grazie al parere positivo di tutti gli enti (Stato, Regione, Città Metropolitana e Roma Capitale). L’esborso economico che l’americano dovrà mettere in atto non è indifferente, ma si tratterà di un investimento programmato per dare una vera casa ai propri caldi sostenitori che la bramano da ormai troppi anni.

OTTAVI&PRIMATO – Poche ore dopo e la tensione non accenna a diminuire, perché è in programma l’ultima gara del girone di Champions LeaguePallotta è un ottimista per natura, abbiamo imparato a conoscerlo, ma è probabile che lui stesso avesse dei dubbi sul passaggio del turno dopo il sorteggio estivo nonostante la fiducia che ripone nella Roma. E invece il signore di nome Diego Perotti ha regalato qualificazione agli ottavi, primato nel girone e un gruzzoletto economico che al Presidente non può certo dispiacere. Soddisfazioni non indifferenti per Pallotta che non ha mai smesso di credere nella crescita generale del proprio club. La crescita prettamente sportiva porta in gran parte la firma di Eusebio Di Francesco, tecnico su cui l’imprenditore, in coabitazione col neo d.s. Monchi, ha deciso di puntare con quella punta di coraggio che non basta mai.

PROGETTI FUTURI – L’obiettivo di far diventare ancora più grande la Roma non può di certo fermarsi qua. L’intesa con Monchi e Di Francesco (facendo tutti gli scongiuri del caso) sembra davvero serrata, e questo non può che far bene a tutto l’ambiente giallorosso. Prossima fermata, o come preferirebbe dire Pallotta “next stop”, il Chievo Verona. Non vincere vorrebbe dire ridimensionare quanto di buono fatto ultimamente e questo andrebbe contro tendenza rispetto al ruolino di marcia portato avanti dall’allenatore. Per adesso il Presidente ha ancora qualche giorno per continuare a godersi questo 5 dicembre “unforgettable”. E, in attesa del via per i lavori riguardo lo Stadio, non può che ricordarlo sempre con enorme piacere e soddisfazione. Magari, all’interno di casa Pallotta, lì dall’altro lato del pianeta, è presente un bel calendario in cui questa data è stata cerchiata di rosso. Anzi, di giallorosso.

Simone Indovino

Roma-Qarabag 1-0: le pagelle. Quanta fatica, ma che regalo di Perotti! Pass per gli ottavi staccati da primi nel girone

Simone Indovino – Chi dava la Roma per spacciata dopo il sorteggio di agosto è adesso costretto a ricredersi. Il sigillo di testa di Perotti regala il successo interno ai giallorossi contro il Qarabag e il conseguente passaggio agli ottavi. Il contemporaneo pareggio tra Chelsea e Atletico Madrid regala anche il primato nel girone a Di Francesco, a cui si deve attribuire tanto merito per questa splendida cavalcata. Un primo obiettivo stagionale può definirsi raggiunto, spazio adesso all’urna di Nyon che dirà ai capitolini quale sarà il club da affrontare nel successivo turno.

ROMA

Alisson 6.5 – Guarda la gara da spettatore per quasi 90 minuti, fino a quando è costretto a mettere in atto i suoi riflessi e parare di istinto un colpo di testa ravvicinato degli avversari.

Florenzi 7 – Una quantità di corsa impressionante messa in mostra quest’oggi dal calciatore romano. È la vera arma in più dei giallorossi sulla fascia destra e si dimostra super attento in fase di copertura.

Manolas 6.5 – Buona la guardia del difensore greco, che in coabitazione col compagno di reparto argina con attenzione i fievoli attacchi della squadra ospite.

Fazio 6.5 – Match impeccabile, se non fosse per il buco nel finale che costringe Alisson a sporcarsi i guantoni per la prima volta. Positivo anche con il pallone tra i piedi: mai in ansia, gestisce bene il possesso.

Kolarov 6.5 – Partenza così così, in cui sbaglia diversi cross non da lui. Col passare dei minuti sale in cattedra fino a toccare l’apice a due minuti dallo scadere dove rischia di timbrare il cartellino dopo un’azione personale sulla sinistra.

De Rossi 6.5 – Più prezioso in fase di rottura che di impostazione. La velocità di manovra del Capitano non è veloce e questo spesso penalizza le azioni di ripartenza della Roma. 92 minuti comunque positivi per il classe ’83.

Strootman 7 – Gara incredibile dell’olandese che mantiene la buona linea messa in mostra venerdì. Da mezzala scambia continuamente con Perotti e Kolarov e i suoi movimenti mettono spesso in difficoltà la retroguardia avversaria. Di Francesco ha bisogno della prestanza dell’olandese.

Nainggolan 6.5 – Non la solita partita a cui ci ha abituato il Ninja, specie nel primo tempo. Cresce nel finale del primo parziale e nella ripresa, dove conclude spesso a rete rendendosi pericoloso.

El Shaarawy 6 – Gara con pochi spunti offensivi da parte del Faraone, che limita tuttavia la sua poca incisività con una buonissima corsa sulla fascia destra. Di Francesco inserisce Gerson al suo posto per conferire forze fresche alla squadra.

Perotti 8 – Aveva regalato la qualificazione ai gironi di Champions il 28 maggio, regala gli ottavi il 5 dicembre. Sette mesi in cui l’argentino ha messo in atto una crescita tecnica, fisica e mentale non indifferente, che fa di lui una delle colonne portante della Roma.

Dzeko 5.5 – Non mostra la cattiveria che tutti avrebbero voluto vedere in questa delicata serata. Vero che la manovra lenta dei compagni non lo favorisce, ma avrebbe potuto certamente fare di più anche nell’occasione avuta allo scadere.

Gerson 6.5 – Ancora un ingresso positivo da parte del brasiliano, che sbaglia qualche dribbling di troppo ma morde le caviglie agli azeri e fa ripartire sempre i suoi.

Pellegrini s.v. – Pochi giri d’orologio disputati con grande intelligenza.

Di Francesco 7 – Non tanto per la partita odierna ma quanto per il percorso generale compiuto in queste sei partite. Ribalta i pronostici estivi e trascina a braccetto la Roma agli ottavi di finale di Champions League. Un traguardo prestigioso che può dare una carica non indifferente ai suoi, che deve essere messa in atto sin da domenica in campionato.

Simone Indovino

Roma-Spal 3-1: le pagelle. Dzeko c’è, Strootman e Pellegrini anche. Kostas, serve più concentrazione

Simone Indovino – Arriva un convincente successo in questo venerdì pomeriggio di Serie A: 3-1 alla Spal allo Stadio Olimpico in favore della Roma. Gli ospiti sono stati subito penalizzati dall’espulsione rimediata da Felipe (arrivata attraverso il VAR) e poco dopo ci ha pensato Dzeko a interrompere il proprio digiuno e siglare il vantaggio. Da quel momento partita in discesa per i ragazzi di Di Francesco che hanno arrotondato con Strootman prima e con Pellegrini poi. Unica pecca, il rigore concesso da un momento di annebbiamento di Manolas che porta alla segnatura dell’ex Vivianinonostante l’iniziale respinta di Alisson.

ROMA

Alisson 6.5 – Al terzo tentativo (quarto se consideriamo la prima battuta di Viviani, poi ripetuta) ribatte un calcio di rigore. Peccato che i suoi compagni non siano altrettanti lesti nell’evitare il gol della Spal in respinta. Si diletta anche in uno sfizioso colpo di tacco in avvio a testimonianza della padronanza nel gioco con i piedi.

Florenzi 7 – Macina chilometri su chilometri sulla fascia coniugando anche un perfetto gioco con i piedi, divenendo una sorta di regista aggiunto in fase offensiva. Si preserva fisicamente nell’ultimo quarto d’ora in vista del Qarabag.

Manolas 5.5 – Ancora un calo di concentrazione drastico da parte del greco che nel primo tempo si perde in avvio Paloschi, e nella ripresa regala il calcio di rigore alla Spal stendendo Mora in maniera totalmente superflua e ingenua.

Juan Jesus 6.5 – Nella coppia di centrali è il brasiliano a sventare e a gestire le pochissime situazioni pericolose con attenzione e diligenza.

Kolarov 7 – Serbo in versione stantuffo sulla fascia sinistra, a testimonianza di una condizione fisica invidiabile nonostante l’età non veneranda. Pennella col suo dolce mancino tutti i palloni da calcio piazzato, e suggella la gara con un assist perfetto per Pellegrini. Pecca solo di egoismo a metà ripresa, quando tenta la via del gol anziché servire Schick isolato in area.

Gonalons 6 – Alterna momenti di alta qualità in regia ad altri in cui l’intensità è troppo al di sotto dello standard. Subisce un’ammonizione a metà primo tempo e questo lo condiziona leggermente per il resto dei minuti che disputa, tant’è che Di Francesco lo richiama in panchina per non rischiare di rimanere in 10.

Strootman 7.5 – La rete realizzata di prepotenza potrebbe essere un’iniezione di fiducia non indifferente per il centrocampista. La marcatura è andata solamente a suggellare una prestazione finalmente di alto livello, come d’altronde l’olandese ci aveva abituato.

Pellegrini 7 – Arriva finalmente la prima gioia con la maglia giallorossa per il classe ’96. L’inserimento è degno del Perrotta dei bei tempi spallettiani e il colpo di testa è altrettanto incisivo. Sfiora la doppietta personale su calcio di punizione.

Under 6 – Rispolverato dopo diverso tempo, gara così così sfoderata dal turco. Ha attimi in cui mostra a pieno le sue qualità tecniche e di velocista, mentre in alcune situazioni pecca in alcune scelte. I 18 minuti che disputa nella ripresa mostrano una crescita di fiducia e una voglia immensa di trovare il primo gol capitolino.

El Shaarawy 7 – Primo tempo di assoluta qualità, in cui le sue giocate sono sempre deliziose e decisive. Gomis toglie da sotto la traversa un suo bel tiro a giro nel primo tempo; nei secondi 45 minuti la sua gara scende di intensità. Il gol di Dzeko porta anche la sua firma: precisissimo il destro a scavalcare la difesa avversaria che coglie l’attaccante.

Dzeko 7 – Il bosniaco ha ottenuto il sigillo che gli ha consentito di sbloccarsi dopo due mesi tondi tondi in campionato. Si limita a realizzare una sola marcatura, ma è protagonista in tutte le azioni offensive dei suoi e potrebbe imprimere più cattiveria in determinate situazioni.

Gerson 6.5 – Altro buonissimo ingresso in campo del mancino che è stavolta schierato nei tre di centrocampo. Si comporta benissimo in fase di impostazione e di rottura.

Schick 6 – Potrebbe timbrare il suo ritorno all’Olimpico dopo il lungo stop con un gol, peccato che non prenda la mira in maniera adatta con il suo colpo di testa. Può e deve dare tanto in futuro alla fase offensiva della Roma.

Emerson s.v. – Un’ottima sgambata per fargli assaggiare nuovamente l’odore dell’erba. Bentornato!

Di Francesco 7 – Partita subito favorita dall’espulsione di Felipe. I suoi calciatori avevano tuttavia impresso il giusto approccio e, dopo il vantaggio, è stato tutto semplice per i suoi ragazzi. Adesso vedrà da diretto interessato Napoli-Juventus, ma la marcia della Roma non può più subire battute d’arresto stile Genova.

Simone Indovino

Primavera, Roma-Milan 2-1. Partita al cardiopalma decisa da un bolide di Riccardi, tre punti preziosi per De Rossi

(E.Bandini) – Arriva un successo sudatissimo per la Roma Primavera che sconfigge il Milan al Tre Fontane per 2-1. Gara bellissima per tutti i 93 minuti disputati dai giocatori in campo, che hanno dato vita a tantissimi ribaltamenti di fronte. Marcucci apre le marcature, Capanni pareggia per i rossoneri da calcio di punizioni ma ci pensa Riccardi e realizzare la marcatura decisiva. In cattedra anche il portiere Greco, che riesce a parare il rigore calciato da Dias.

IL TABELLINO

AS ROMA (4-3-3): Greco; Bouah (70′ Kastrati), Ciavattini, Cargnelutti, Pellegrini (45′ Valeau); Masangu, Marcucci, Riccardi; Antonucci, Keba, Corlu (67′ Meadows).
A disposizione: Pagliarini, Zamarion, Ciofi, Diallo Ba, Semeraro, Pezzella, Celar, Cappa, D’Orazio, Petrungaro, Besuijen.
Allenatore: Alberto De Rossi.

AC MILAN (3-4-3): Guarnone; Bellodi, El Hilali, Campeol; Bellanova, Pobega, Brescianini (73′ Murati), Llamas Acuna; Dias, Forte (83′ Sinani), Larsen (62′ Capanni).
A disposizione: Zanellato, Merletti, Negri, Sanchez,, Vigolo, Sportelli, Finessi, Bargiel, Bianchi.
Allenatore: Alessandro Lupi.

Arbitro: Ivan Robilotta di Sala Consilina.
Assistente 1: Vincenzo Madonia di Palermo.
Assistente 2: Lucia Abruzzese di Foggia.

Ammoniti: 33′ Pellegrini (R), 73′ Keba (R)
Marcatori: 58′ Marcucci (R), 75′ Capanni (M), 77′ Riccardi (R)

SECONDO TEMPO

93′ – Finisce la partita, vince la Roma!

91′ – Clamorosa occasione per il pari del Milan col tiro di Pobega che coglie incredibilmente il palo.

90′ – 3 minuti di recupero.

87′ – Possibilità fallita dalla Roma per chiudere la gara. Keba imbuca per Riccardi che si presenta a tu per tu con Guarnone, il centrocampista prova a servire l’accorrente Antonucci che viene tuttavia anticipato all’ultimo respiro.

85′ – Pobega prova il tiro col sinistro ma il tentativo risulta troppo debole.

83′ – Ultimo cambio nel Milan. Abbandona il campo Forte, dentro Sinani.

77′ – GOOOOOOL DELLA ROMA!!! Sugli sviluppi di un angolo la palla termina al limite dell’area di rigore per l’accorrente Riccardi che scarica un bolide verso l’angolino basso della porta avversaria.

75‘ – GOL DEL MILAN. Capanni realizza direttamente da calcio di punizione dal limite dell’area di rigore.

73′ – In preda al nervosismo Keba compie un fallo e si guadagna il cartellino giallo. Poco dopo tra gli ospiti Murati entra al posto di Brescianini.

70′ – GRECO PARA IL RIGORE!!!!! Splendido intervento basso dell’estremo difensore che respinge il tiro dagli 11 metri.

69′ – RIGORE PER IL MILAN. Intervento scomposto di Bouah e per il direttore di gara non ci sono dubbi. Lo stesso terzino di De Rossi si infortuna durante il contatto e viene rilevato da Kastrati.

67′ – Avvicendamento tra i capitolini: esce Corlu, al suo posto Meadows.

62′ – Cambio nel Milan: dentro Capanni, fuori Larsen.

58′ – GOOOOOOOOL DELLA ROMA!!! Marcucci realizza il tiro di rigore depositando alla sinistra del portiere avversario.

57′ – CALCIO DI RIGORE PER LA ROMA! El Hilali colpisce il pallone col braccio e l’arbitro indica il dischetto.

52′ – Greco toglie le castagne dal fuoco e con un’uscita provvidenziale sventa la possibile occasione capitata sui piedi di Forte.

50′ – Masangu prova a mettere un pallone teso in area ma il suo cross è stoppato agilmente. Sul cambio di fronte una deviazione di Forte fa tremare Greco.

46′ – Riprende il match.

PRIMO TEMPO

47′ – Finisce il primo tempo dopo 2 minuti di recupero.

45′ – Cambio nei giallorossi. Fuori Luca Pellegrini, dentro Valeau. Il numero 3 ha sentito un leggero dolore durante il calcio e quindi ha preferito lasciare il campo per non rischiare ricadute. Ghiaccio sull’arto in panchina.

43′ – La prima frazione di gioco si avvia verso la conclusione senza particolari spunti.

33′ – Primo giallo della gara per la Roma: il sanzionato è Pellegrini.

30′ – Brescianini impatta di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Per fortuna dei capitolini la sfera termina alta.

28′ – Greco respinge in maniera agevola una conclusione strozzata di Larsen.

23′ – Luca Pellegrini rischia di bagnare il suo ritorno con un gol. Il terzino si invola sulla fascia sinistra e da posizione defilata calcia: conclusione di poco larga.

22′ – Antonucci è ancora colto da un bel lancio ma si alza nuovamente la bandierina dell’assistente di linea.

19′ – Buonissima giocata di Luca Pellegrini che strappa convincenti applausi da parte del pubblico.

16′ – Dopo un avvio rocambolesco, le due compagini sembrano aver abbassato leggermente il ritmo.

8′ – Ci ha provato anche Keba che sfrutta il rimbalzo del pallone e incrocia con il destro. Tipo di pochissimo a lato del palo destro.

6′ – Non c’è un attimo di tregua in questi primi minuti. Stavolta è il Milan ad andare vicino al gol ma Greco compie una parata miracolosa da pochi centimetri.

5′ – Antonucci deposita in gol dopo un perfetto lancio dal centrocampo ma al numero 10 viene segnalata una posizione irregolare.

3′ – Corlu vicino al vantaggio. L’estero si è infilato nell’area di rigore avversaria grazie alla sua tecnica ma il suo tiro non è abbastanza incisivo e respinto dal portiere avversario.

2′ – Giallorossi subito in avanti con un buon sviluppo dell’azione portato avanti da Antonucci. L’attaccante scarica per Riccardi che conclude non prendendo lo specchio della porta

1′ – Inizia la partita.

PRE PARTITA

Ore 14.48 – Le compagini ritornano negli spogliatoi per gli ultimi preparativi prima della gara.

Ore 14.40 – Entrambe le squadre sono sul terreno di gioco per il riscaldamento.

Fabio Simplicio: “De Rossi prendeva in mano la squadra anche quando c’era Totti. Gerson ha imparato molte cose ed arriverà in Nazionale”

(E.Bandini) – Fabio Simplicio, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni. Il brasiliano ha parlato di molti temi: da Daniele De Rossi, passando per Francesco Totti fino ad arrivare ai vari Gerson, Alisson e Bruno Peres. Queste le sue parole:

Iniziamo con il tema caldo dell’attualità: Daniele De Rossi. Domenica l’ennesimo folle gesto con la manata a Lapadula che gli è costata due giornate di squalifica. Lei nel maggio 2011 era in panchina in quel Bari-Roma 2-3 in cui proprio De Rossi diede una gomitata a Bentivoglio: in quel caso fu costretto a saltare le ultime tre gare di campionato. Lei che ha vissuto lo spogliatoio giallorosso cosa ci può dire di De Rossi? Come vive queste situazioni?
Ho avuto l’opportunità di conoscere bene Daniele. E’ un bravissimo ragazzo, mi ha aiutato tanto nello spogliatoio. Era uno dei ragazzi più umili e tranquilli che c’era in squadra. Mi dispiace sentire tutte queste cose contro Daniele perché non lo rispecchiano. Personalmente mi sono trovato molto bene con lui: scherzavamo e giocavamo sempre anche con gli altri ragazzi. Non ho mai visto Daniele nervoso dentro lo spogliatoio.

All’intero di una squadra quindi quanto è importante avere una figura come quella di De Rossi?
Daniele può ancora dare tanto alla Roma. Anche quando c’era Francesco (Totti, ndr) lui prendeva in mano la squadra e la portava in alto nei momenti di difficoltà. Daniele, con tutta la sua esperienza tra la Roma e la Nazionale, è un giocatore importantissimo all’intero dello spogliatoio di qualsiasi squadra.

A proposito di Totti, lei come lo vede in tribuna nelle vesti da dirigente?
Me l’aspettavo di vederlo dirigente, mi ha dato delle buone impressioni in questi primi mesi. Come ho detto prima per Daniele, anche lui ha sempre preso per mano la squadra. E’ un campione del mondo e sa trascinare qualunque grande squadra anche da dirigente. Lo vedo veramente bene in giacca in tribuna (ride, ndr).

Questa sera c’è Napoli-Juventus e due ore prima la Roma gioca contro la Spal. In ottica classifica quanto è importante per i giallorossi portare a casa i tre punti?
La Roma, secondo me, deve sempre per prima cosa fare il proprio lavoro e pensare a se stessa. Quest’anno magari giocando anche la Champions è entrata un po’ in difficoltà a livello fisico, ma ha le potenzialità per fare bene. Speriamo che il Napoli e la Juve pareggino così la Roma è in grado di avvicinarsi.

Quindi secondo lei questa Roma è da Scudetto?
La Roma si avvicina sempre allo Scudetto. Negli ultimi anni ha sempre costruito delle belle squadre e per me, anche se gioca una competizione molto faticosa come la Champions, ha la forza per lottare per il campionato e anche per arrivare in finale di Coppa Italia. Ripeto che in questi ultimi anni ho sempre visto una squadra in grado di poter vincere.

Che cosa ne pensa di Eusebio Di Francesco? Ha stupito molte persone…
Sicuramente è un bravo allenatore. Con lui vedo che la Roma gioca molto meglio rispetto agli ultimi anni. E’ un allenatore esperto con una capacità incredibile di fare giocare bene questa squadra. Con lui la squadra rende di più.

Si aspettava una Roma così competitiva anche in Champions League?
Sì perché la Roma quest’anno ha investito su giocatori importanti, ma soprattutto è riuscita a trattenere anche alcuni calciatori degli anni passati, come Nainggolan o Manolas. Questa è la cosa più importante: una squadra che si conosce da tanto tempo può essere un fattore fondamentale per arrivare fino in fondo in ogni competizione.

Da brasiliano come giudica questo inizio di stagione di Gerson? Si rivede un po’ in lui?
Io ho sempre parlato molto bene di Gerson. Lui ha avuto bisogno del tempo in più per capire il calcio italiano. Quest’anno ha imparato molte cose, è un giocatore più solido e tranquillo. Lo vedo più inserito all’interno della squadra. Sai quando sei giovane e arrivi dal Brasile pensi che sia la stessa cosa giocare in Italia, ma in realtà il calcio è diverso. Lui adesso l’ha capito e finalmente sta facendo bene. Gli auguro di continuare così. Prima o poi arriverà a giocare nella nazionale brasiliana.

Un altro brasiliano che in questo inizio di stagione ha giocato molto bene è senza dubbio Alisson…
Beh Alisson è un grandissimo portiere. Lui a differenza di Gerson era già preparato al calcio italiano. Si sa gestire, ha la testa giusta per fare bene sia con la Roma che con il Brasile. Nel giro di un paio d’anni può diventare uno dei portieri più forti, però per far sì che ciò accada ha bisogno di iniziare a vincere degli scudetti con la Roma e magari vincere anche il Mondiale con il Brasile. Con qualche trofeo diventerà uno dei più forti.

Che cosa manca invece a Bruno Peres per ritornare quello di Torino?
Bruno ha bisogno di continuità. Non deve avere tanti pensieri per la testa, si deve preparare di più per ogni gara perché è un giocatore dal talento molto molto grande. Non è ancora in grado di giocare con la nazionale brasiliana, ma deve capire che ha la capacità di essere incisivo. Quando capirà queste cose sicuramente farà benissimo e giocherà anche in nazionale.

Quali sono i suoi piani per il futuro?
Io adesso ho appena iniziato questa nuova avventura: sono diventato un procuratore. Sto lavorando più qui in Brasile che in Italia. Cerco di trovare qualche nuovo talento. Magari in futuro proporrò qualche nuovo gioiello proprio alla Roma, questo è uno dei miei obiettivi per il futuro.

Roma, riparti subito!

Lavinia Colasanto – Ripartire. E’ questa la parola d’ordine usata con maggior frequenza durante gli allenamenti della Roma. Ripartire dopo il brutto pareggio contro il Genoa e farlo immediatamente nella sfida casalinga che vedrà contrapporre la Roma alla neopromossa Spal. La squadra di Semplici, nonostante si trovi al terzultimo posto in compagnia proprio del Grifone, sta facendo un percorso di tutto rispetto avendo vinto 2 partite e pareggiandone 4 nelle 14 giocate.

Di Francesco dovrà rinunciare a più di un giocatore. In difesa Karsdorp, a centrocampo De Rossi, che sconterà la prima delle due giornate di squalifica, e Nainggolan, non convocato, in attacco Defrel, brutta botta alla rotula nell’ultimo assalto della Roma contro il Genoa. Spazio dunque all’ennesimo turnover perché davanti ad Alisson tornerà Manolas che farà coppia con Fazio. Florenzi e Kolarov sulle fasce anche se è atteso l’esordio in campionato di Emerson Palmieri, ma soltanto a partita in corso. Senza il Capitano e senza Nainggolan, il centrocampo sarà composto da Gonalons, Strootman e Pellegrini. In attacco i tifosi della Roma possono leccarsi i baffi vista la quantità di talento di cui dispone Di Francesco. Difficilmente uscirà Dzeko dal trio, mentre è ancora in dubbio la presenza dal primo minuto di Schick. Il ceco se la dovrà vedere con Under che ha voglia di stupire. L’ultimo posto sarà preda di El Shaarawy, soltanto panchina per Gerson.

Contro il 4-3-3 della Roma la Spal si presenterà col suo 3-5-2 con due punti fermi su tutti: gli ex Viviani e Borriello che possono far male da calcio piazzato ed in mischia. Ad accompagnare il bomber ci sarà Paloschi che alla Roma ha segnato un gol, quando militava nel Genoa. Col centrocampista, invece, spazio a Schiattarella, Lazzari, Grassi e Mattiello. A proteggere Gomis, ancora infortunato Meret, ci saranno Vaisanen, Vicari e Felipe.

Quella tra Roma e Spal sarà la 32esima sfida col bilancio clamorosamente in equilibrio viste le 12 vittorie dei capitolini contro le 10 dei ferraresi, 9 sono i pareggi. All’Olimpico non c’è storia, 8 a 1 per i padroni di casa. L’ultimo incontro risale al 18 agosto del 1982 quando i giallorossi vinsero in Coppa Italia per 1-0. Invece sarà la prima volta che Di Francesco e Semplici si troveranno uno contro l’altro.

Occasione da non fallire per la Roma visto che pochi minuti dopo il fischio finale scenderanno in campo Napoli e Juventus al San Paolo. Occhi sempre ben aperti però, perché la Spal non regala niente e ha dimostrato di giocare un buon calcio, lo sanno bene i partenopei che hanno tremato in quel di Ferrara vincendo soltanto all’ultimo istante. Concentrazione massima quindi perché la Roma, davanti al suo pubblico, non può e non deve sbagliare.

Lavinia Colasanto

Genoa-Roma 1-1: le pagelle. La follia di De Rossi cancella la bella marcatura di El Shaarawy

Simone Indovino – Si ferma la striscia di vittorie in trasferta della Roma, costretta a impattare sul pareggio nell’ostico campo del Genoa. Gara non proprio brillantissima e molto fisica da parte di entrambe le compagini, sbloccata a metà ripresa da un bellissimo gol di El Shaarawy. Quando il match sembrava incanalato verso le circostanze predilette dalla squadra di Di Francesco, De Rossi rifila uno schiaffo in area a Lapadula rimediando cartellino rosso e rigore in favore dei rossoblù, poi trasformato dall’attaccante. A nulla serve l’assalto finale capitolino.

ROMA

Alisson 6 – Costretto a subire il secondo rigore consecutivo per colpa delle disattenzioni dei compagni. Normale amministrazione nei restanti minuti di partita.

Florenzi 6 – 95 minuti ordinati per il romano, che è braccato costantemente da Laxalt e non ha tanta licenza di offendere. Nessuna sbavatura particolare in fase di ripiegamento. Fornisce un perfetto assist che El Shaarawy trasforma.

Fazio 6.5 – Come sempre è uno dei più positivi: si innalza con tutti i suoi centimetri e sventa tutti i crossi che gli opponenti provano a mettere in area di rigore. Particolarmente con l’animo su di giri nel finale, accusa leggermente l’ingresso di Lapadula.

Juan Jesus 6.5 – Il brasiliano è protagonista di un’ottima partita, in cui spiccano le sue qualità da velocista. In particolare è da segnalare un ripiegamento sublime su Taarabt involato a rete. Coinvolto anche lui nel nervosismo finale.

Kolarov 6 – Rimane una delle colonne portanti di questo team. Riscalda il piede sinistro e mette in difficoltà gli avversari; peccato che non riesca tuttavia ad imprimere la propria firma.

De Rossi 4 – Follia. Ritornano gli atteggiamenti sconsiderati da parte del centrocampista che compromette una partita che si era messa nei binari prediletti alla Roma. Un giocatore della sue esperienza non può permettersi questi atti specialmente con l’ormai consolidata presenza della VAR.

Strootman 5 – Non una domenica positiva per l’olandese. Nel primo tempo è costantemente fuori dal gioco, nella ripresa è più vivace ma sempre inconcludente. Colpisce l’incrocio dei pali sul finale ma da quella posizione poteva fare certamente di più, difficile parlare solo di sfortuna.

Nainggolan 5.5 – Prosegue sulla stessa striscia di Madrid. 95 minuti non precisi per il Ninja che non è pericoloso in avanti ed è protagonista in negativo di svariati passaggi errati.

El Shaarawy 6.5 – In una partita genericamente anonima, era stato lui a dare lo scossone con la splendida rete del momentaneo vantaggio con uno splendido movimento da attaccante vero, appena pochi secondi dal suo posizionamento a sinistra dopo l’uscita di Perotti.

Perotti 5.5 – Forse accusa l’ambiente, forse un po’ di stanchezza fisica. Fatto sta che non imprime la solita qualità che contraddistingue le sue giocate.

Dzeko 5 – Il gol tarda ad arrivare, ma quest’oggi il bosniaco è anche avulso alla manovra offensiva. Potrebbe fare certamente di più in determinati momenti, come la sponda di testa non precisa che avrebbe potuto regalare un pallone facilmente scaricabile in porta a El Sharaawy.

Defrel 6 – Approccia la partita con la giusta grinta. Il francese si rende protagonista di buoni spunti che creano apprensione alla squadra di Ballardini. Sulla punizione a ridosso dello scadere regala in allungo un prezioso assist che i compagni non riescono a trasformare.

Gonalons 5.5 – Un ingresso in campo non da stropicciarsi gli occhi.

Schick s.v. – Ha rischiato di fare esultare i suoi tifosi appena dopo pochi giri d’orologio dal suo ingresso in campo. Il fatto che sia tornato a calcare il prato verde è senz’altro una buona notizia.

Di Francesco 5.5 – Il tecnico avrà sicuramente materiale per discutere con i suoi. Sfuma la tredicesima vittoria consecutiva in trasferta sopratutto a causa di una mossa scriteriata di De Rossi. Tuttavia i suoi non avevano di certo offerto un gioco spumeggiante come il tecnico auspica normalmente.

Simone Indovino