Roma-Chievo 4-1: le pagelle. ElSha coast to coast, Dzeko sinistro d’oro. Schick e Alisson condiscono il tutto

Simone Indovino – Si doveva vincere, per tantissimi motivi, e la Roma ha rispettato le attese. Il terzo posto, a fine giornata, sarà certamente ancora dei capitolini, e le partite che rimangono da giocare sono adesso 3. Un roboante 4-1 che ha come prologo la prima rete in campionato all’Olimpico di Patrik Schick, perfettamente servito da NainggolanDzeko raddoppia accogliendo un cross di Kolarov con un sinistro volante di rara difficoltà. A inizio ripresa un breve calo di concentrazione porta al rigore per gli ospiti e la conseguente espulsione di Jesus. Ci pensa super Alisson a negare ai ragazzi di Maran di rientrare in gara. Questi ultimi da quel momento si sciolgono, incassando la terza rete di El Shaarawy (dopo una straordinaria galoppata) e la quarta firmata ancora da Dzeko con uno dei suoi marchi di fabbrica: il sinistro a giro. Utile solo per la gloria personale la segnatura di Inglese sullo scadere. Ora testa al Liverpool.

ROMA

Alisson 7 – Forse il pomeriggio era diventato sin troppo noioso per lui che, mosso da orgoglio personale, ha deciso di erigersi a protagonista (insieme ad altri) della partita parando il rigore su Inglese che avrebbe potuto creare difficoltà ai suoi. Benissimo, risponde ancora una volta presente alzando la voce.

Bruno Peres 6.5 – Tralasciando i primi 20 secondi di match, in cui regala una palla folle agli avversari, si comporta bene confermando le positive prestazioni degli ultimi mesi. Abile a creare un perfetto equilibrio tra fase difensiva e offensiva.

Fazio 6.5 – Giganteggia sugli attaccanti avversari, sovrastandoli nelle situazioni in cui provano a farsi pericolosi.

Juan Jesus 5.5 – Non è un momento che sorride al brasiliano che, dopo aver vissuto una notte da incubo con Salah, non ottiene la rivincita personale. Complice anche molta sfortuna, poiché il pallone che arriva a Inglese è frutto di un rimpallo su Kolarov e il brasiliano viene totalmente preso in controtempo ed è costretto a far fallo.

Kolarov 6.5 – Gestisce le forze in avvio, poi si lascia andare sgroppando sulla fascia sinistra. Un gioiello il cross che pesca Dzeko per il secondo gol; ingenuo in copertura sia nell’occasione del rigore subito, sia nel calcio d’angolo che porta all’unica rete del Chievo.

De Rossi 6.5 – Geometrie e ordine, è tutto quello fatto vedere di buono dal capitano. In maniera molto furba, riesce a gestire al meglio le energie per presentarsi in forma eccelsa alla sfida col Liverpool.

Pellegrini 6.5 – Prestanza atletica eccezionale, che gli consente di essere il vero metronomo del centrocampo romanista. Copre una grandissima quantità di campo, coniugando anche una buona tecnica.

Nainggolan 7 – Un moto perpetuo. Ovunque in mezzo al terreno di gioco, il Ninja fa costantemente sentire la sua presenza agli avversari. Compie una battaglia personale con l’arbitro, poiché Calverese gli fischia contro alcune situazioni dubbie e il belga non la prende proprio benissimo, guadagnandosi un cartellino giallo. Fa niente, la partita è eccellente.

El Shaarawy 7 – Che la sua giornata fosse positiva si è potuto notarlo immediatamente, sin dai primissimi scatti. Il palo gli nega il gol nel primo tempo, ma ha tanta voglia di registrarsi al tabellino e questo si evidenzia dalla straordinaria sgroppata che regala il terzo gol alla Roma in un momento non facile del match.

Schick 7 – Un movimento eccezionale, quello tagliato del ceco al centro dell’area, di impeccabile qualità e in grado di regalare il primo vantaggio giallorosso su assist perfetto di Nainggolan. La prima marcatura casalinga gli regala fiducia e col passare dei minuti sforna giocate d’altissima qualità. Costretto alla panchina a causa dell’espulsione di Jesus.

Dzeko 7.5 – Nei primi minuti non appare proprio un leone affamato di sangue, ma col passare dei giri d’orologio tutto cambia. Preziosissimi i movimenti in cui retrocede per prendersi il pallone e smistarlo sulle fasce. Trafigge Sorrentino con un colpo volante stile kung fu; si ripete nella ripresa realizzando la doppietta personale con il solito sinistro a giro. Edin, conservane qualcuno anche per martedì.

Manolas 6 – Si piazza accanto a Fazio dopo l’espulsione di Jesus: mai impensierito dagli avversari.

Gonalons s.v. – Pochi, ma ordinati, i minuti da lui disputati nel finale. Si fa anticipare da Inglese nel frangente del gol della bandiera realizzato dai clivensi.

Gerson s.v. – In campo per garantire la stending ovation a Dzeko e farlo leggermente rifiatare.

Di Francesco 6.5 – Non era possibile arrivare in maniera migliore alla partita da dentro o fuori col Liverpool. La sua squadra mette subito in chiaro la situazione, portando a casa 3 punti fondamentali per la corsa Champions. Non ammissibile, tuttavia, il momento di deconcentrazione a inizio ripresa che porta al rigore di Inglese.

Simone Indovino

Di Francesco sbaglia la partita

Lavinia Colasanto – Il troppo stroppia. Questa volta, forse, Di Francesco ha esagerato con i cambi stravolgendo la sua Roma nell’ottavo di finale di coppa Italia contro il Torino. I giallorossi escono dalla competizione con le ossa rotte perdendo 2-1, abbandonando così l’idea si vincere la “decima”.

La difesa, reparto completamente ribaltato, ha sofferto molto dimostrandosi vulnerabile da calcio piazzato e quindi nel momento in cui tutti i giocatori sono piazzati per proteggere la porta. Così sono arrivati i maggiori pericoli per Skorupski che, dal canto suo, ha provato a mettere una pezza agli errori dei compagni, risultando decisivo in più di una occasione. Nulla da fare per il polacco sui gol perché prima De Silvestri e poi Edera hanno colpito verso la porta della Roma indisturbati da pochi passi.

La squadra di Eusebio Di Francesco ci ha provato con grande tenacia ed anche questa volta la sfortuna ci ha messo il suo zampino in ben tre occasioni. La prima sulla bomba da distanza siderale di El Shaarawy, traversa, base del palo e poi linea, la seconda sul colpo di testa di Schick, perfetto nello stacco e nell’indirizzare la palla, palo a Milinkovic-Savic battuto, e la terza sul rigore di Dzeko che, entrato da pochi minuti, si è preso la responsabilità al posto di Perotti, reduce da un errore. Risultato? Altro penalty sbagliato col giovane portiere in serata di grazia. Sono infatti 10 le patate del serbo, record in questo round della competizione.

Per la Roma però c’è spazio anche per sorridere visto che il gol della speranza lo ha segnato Schick con un preciso e potente sinistro all’angolino. Questa rete potrebbe dare una grande spinta all’attaccante ceco per le prossime partite anche se è probabile che contro la Juventus si sederà in panchina.

Non si dispera Di Francesco che comunque è soddisfatto della prestazione dei ragazzi, sgridandoli, però, per quello che hanno fatto vedere in difesa. La Roma è pronta a rialzarsi ma in questo momento non c’è impegno più duro visto che dovrà fare visita alla Juventus all’Allianz Stadium. I giallorossi avranno bisogno di tutta la spinta possibile e per questo dalla capitale saliranno oltre 2000 tifosi per cercare quell’impresa per passare un felice Natale.

Lavinia Colasanto

Liverpool-Roma 5-2: le pagelle. Difesa, dove sei? Il ritmo dei Reds surclassa la squadra di DiFra. Dzeko e Perotti regalano speranza

Simone Indovino – Il sogno di tutti era quello di uscire da Anfield con un risultato certamente più positivo. Il passivo della serata recita 5-2 in favore del Liverpool, frutto delle doppiette di Salah e Firmino e della rete siglata da Mané. Proprio l’ex giallorosso è il giocatore che fa di più impazzire la difesa di Di Francesco che, schierata nuovamente a 3, non sfoggia la stessa qualità del solito. Mancano in particolare gli aiuti in ripiegamento di Kolarov e Florenzi, mancanze che si rivelano decisivi ai fini del risultato. I ragazzi di Klopp corrono il triplo rispetto i capitolini, che sono tuttavia bravi a sfruttare gli ultimi 10 minuti di appannamento dei padroni di casa realizzando due reti, con Dzeko e Perotti, che mantengono accesa la fiammella della speranza in vista del ritorno. Ma apriamo gli occhi, sarà quasi impossibile, poiché i miracoli non sempre possono avvenire.

ROMA

Alisson 5 – Non è certo il principale colpevole dei gol subiti, ma avrebbe potuto certamente fare di più con qualche guizzo dei suoi.

Fazio 4.5 – Ha il merito di sovrastare, a inizio gara, gli attaccanti avversari di testa. Quando iniziano a giocare in velocità palla a terra non capisce più nulla, venendo sempre preso alle spalle. Imprecisa la sua marcatura su Firmino, in occasione del quinto gol del Liverpool.

Manolas 4.5 – Firmino e Mané gli fanno capire poco e niente. Il greco si trova sempre in situazioni di svantaggio anche in velocità e non può nulla contro il loro strapotere fisico. Perde troppi palloni pericolosi nei pressi della propria area di rigore.

Juan Jesus 4 – Stavolta il modulo con la difesa a 3 non fa che penalizzare il brasiliano, che ha dal suo lato l’uomo più in forma del mondo. Salah lo fa letteralmente impazzire, ubriacandolo di finte e di scatti repentini. Se nel primo personalissimo tiro dell’egiziano può solo applaudire, nella terza e quarta rete casalinga viene saltato con troppa facilità.

Florenzi 5 – In difficoltà, in palese difficoltà. Non garantisce mai la copertura necessaria e, in questo tipo di gara, non è un errore ammissibile.

Kolarov 5 – A inizio gara la sua personalità si fa sentire giovando alla squadra. Fa tremare il pubblico di Anfield con la traversa colpita in avvio complice uno svarione di Karius. Soffre anche lui in retroguardia: è spesso troppo alto, complice il modulo schierato, e non riesce ad aiutare in ripiegamento.

De Rossi 5.5 – Parte benissimo, erigendosi a re del centrocampo: smista, scivola e recupera palloni. Poi, l’atletismo del Liverpool sale in cattedra ed è uno dei primi ad accusarne.

Strootman 5 – Ha un altro passo, in negativo, rispetto ai colleghi avversari. In particolare, non appena il suo connazionale Wijnaldum entra in campo, non riesce più a far nulla.

Nainggolan 5.5 – A conti fatti è tra gli ultimi a mollare, provando a proporsi sempre in avanti. Collabora, e per fortuna, anche con la retroguardia, cercando di aiutare il più possibile.

Under 5 – Non ha mai calcato un palcoscenico del genere e in un momento della competizione così avanzato e la sua prestazione ne risente. Sempre sovrastato dei veloci difensori avversari, non riesce mai a far salire la sua squadra tenendo il possesso palla né tantomeno a tentare la via del gol.

Dzeko 5.5 – Tiene botta i primi 20 minuti, poi i centrali di Klopp lo annullano in tutte le situazioni. Prova a venirsi a prendere il pallone sulla linea di centrocampo ma proprio un suo pasticcio regala il 2-0 al Liverpool. Si riscatta, almeno parzialmente, realizzando con un preciso sinistro la prima rete per la Roma.

Schick 5.5 – Di Francesco prova subito a cambiare qualcosa a partire dal primo minuto della ripresa impedendo il ceco. Non è incisivo, ma sicuramente più propositivo dello spento Under.

Gonalons 6 – Interessanti le geometrie tessute dal francese nei pochi minuti da lui disputati.

Perotti 6 – Ingresso positivo per l’argentino, che ravviva la spenta fase offensiva della Roma. Freddissimo nel realizzare il calcio di rigore che consente di avere quella minima speranza per il ritorno.

Di Francesco 5 – No mister, stavolta non è andata bene. Il modulo con la difesa a 3 si è rivelato un fallimento, poiché i tre guardiani hanno giocato sempre uno contro uno con i velocisti del Liverpool. Jesus soffre particolarmente Salah, e Fazio e Manolas non sono nella loro serata migliore. I Reds sono apparsi una squadra atleticamente anni luci davanti ai capitolini e su questo, purtroppo, c’è poco a cui appellarsi.

Simone Indovino

Liverpool-Roma 5-2, la squadra si sveglia solo negli ultimi 10 minuti. Servirà un’altra impresa all’Olimpico

Simone Indovino – L’aspettativa per questa prima semifinale di Champions League era altissima, e forse è stato proprio questo a destabilizzare la RomaKlopp impartisce una sonora lezione a Di Francesco dal punto di vista tattico ma, sopratutto, atletico. I Reds corrono a un ritmo inumano per quasi tutta la gara, bruciando sempre i diretti avversari. Neanche a dirlo, è l’ex Salah ad indirizzare la gara nel primo tempo: due reti (una più di qualità dell’altra) e Roma nello spogliatoio già sottoterra. Al rientro in campo il copione è lo stesso, con l’egiziano che ubriaca Juan Jesus per due volte e fa realizzare a Mané prima e Firmino poi altre due segnatura. Con la testa ormai altrove, il 5-0, nuovamente di Firmino, non tarda ad arrivare. Gli ultimi 10 minuti riaccendo una fievole, anzi, fievolissima, speranza per il ritorno. Dzeko con il destro e Perotti su rigore siglano due reti che rendono meno amaro il parziale.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

LIVERPOOL FC (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, van Dijk, Robertson; Henderson, Milner, Chamberlain (17′ Wijnaldum); Salah (74′ Ings), Firmino (90′ Klavan), Mané.
A disposizione: Mignolet, Moreno, Clyne, Solanke.
Allenatore: Jurgen Klopp
Squalificati: –
Diffidati: –
Indisponibili: Matip, Emre Can, Lallana, Clyne

AS ROMA (3-4-2-1): Alisson; Fazio, Manolas, Juan Jesus (65′ Perotti); Florenzi, De Rossi (65′ Gonalons), Strootman, Kolarov; Under (45′ Schick), Nainggolan; Dzeko.
A disposizione: Skorupski, Bruno Peres, Pellegrini,, El Shaarawy.
Allenatore: Eusebio Di Francesco
Squalificati: –
Diffidati: –
Indisponibili: Karsdorp, Defrel, Silva

Arbitro: Brych (GER)
Assistenti: Brosch (GER) – Lupp (GER)
Addizionali: Dankert (GER) – Fritz (GER)
IV Uomo: Hacker (GER)

Marcatori: 35′ Salah (L), 45′ Salah (L), 56′ Mané (L), 61′ Firmino (L), 67′ Firmino (L), 80′ Dzeko (R), 85′ Perotti (R)
Ammoniti: 26′ Juan Jesus (R), 39′ Alexander-Arnold (L), 74′ Lovren (L), 87′ Fazio (R)
Espulsi:

LIVE

SECONDO TEMPO

94′ – Finisce la partita. Primo round al Liverpool: al ritorno servirà l’ennesima impresa.

90′ – Saranno 4 i minuti di recupero. Klopp manda in campo Klavan al posto di Firmino.

90′ – Buono scambio al limite dell’area tra Dzeko e Nainggolan. Il belga arriva a concludere, ma vede il suo tiro ribattuto in calci d’angolo che non ha sviluppi positivi.

87′ – Le due marcature ravvicinate hanno dato fiducia ai capitolini che si sono riversati in avanti. Perotti non riesce ad accogliere al meglio l’assist di Dzeko. Poco dopo Fazio viene ammonito per proteste.

85′ – GOL DELLA ROMA! Perotti realizza con classe invidiabile il calcio di rigore assegnato.

84′ – RIGORE PER LA ROMA. L’arbitro non ha dubbi sul fallo di mani di Milner e assegna il tiro dal dischetto ai giallorossi.

80′ – GOL DELLA ROMA! Nainggolan scava un pallone preciso per Dzeko, che si fa beffa di Lovren e a tu per tu con Karius realizza di prepotenza.

74′ – Ammonito Lovren per un fallo su Strootman. Pochi secondo dopo fuori Salah, assoluto mattatore della gara, dentro Ings.

73′ – Buon cross al centro di Perotti su cui stacca con prepotenza Schick. Il colpo di testa è pericoloso ma bloccato con un guizzo da Karius.

71′ – Schick rischia di segnare un gollonzo deviando in corsa un rinvio sbilenco di Lovren ma ci va soltanto vicino. La Roma questa sera non è neanche fortunata.

67′ – GOL DEL LIVERPOOL. Firmino realizza la sua doppietta personale per il 5-0 in favore degli uomini di Klopp. Altra disattenzione difensiva che consente al brasiliano di staccare tutto solo di testa.

65′ – Doppio cambio nella Roma: fuori Jesus e De Rossi, dentro Perotti e Gonalons.

61′ – GOL DEL LIVERPOOL. Poker dei padroni di casa, con Salah ancora protagonista che regala un assist simile a quello per Mané a Firmino, che senza problemi appoggia in rete.

56′ – GOL DEL LIVERPOOL. La difesa giallorossa non esiste stasera: Salah scappa alle spalle di Jesus, assist per l’accorrente Manè che deposita indisturbato in gol.

53′ – Impazza il pressing del Liverpool, che sembra avere un altro passo fisico rispetto alla Roma.

48′ – Alexander-Arnold batte un calcio di punizione da posizione interessante ma il suo tentativo si infrange sulla barriera.

46′ – Riprende la partita.

PRIMO TEMPO

47′ – Termina il primo tempo.

45′ – RADDOPPIO DEL LIVERPOOL, ANCORA SALAH. Contropiede fulminante, concluso con uno scavetto dell’egiziano.

39′ – Giallo anche per Liverpool: sanzione ai danni di Alexander-Arnold.

38′ – Lovren stacca tutto solo su calcio d’angolo e impatta di testa cogliendo, per fortuna dei capitolini, la traversa.

35′ – GOL DEL LIVERPOOL. Dopo un assedio clamoroso dei Reds Salah sigla il vantaggio con un gol fantascientifico: un sinistro a giro che i tifosi della Roma hanno imparato a conoscere.

34′ – Annullato un gol a Manè per fuorigioco. Ampiamente al di là della linea difensiva l’attaccante.

30′ – Fase di pressing asfissiante del Liverpool che arriva nuovamente a concludere. Stavolta ci prova Salah, ma è bravo Alisson ad allungarsi e smanacciare il pallone.

29′ – Ancora Manè pericoloso! Firmino manda al bar Manolas, il centravanti si stacca dalla marcatura e riceve a rimorchio. Tiro alto, niovamente.

28′ – Manè sbaglia la clamorosa occasione del vantaggio per i padroni di casa. La difesa della Roma si fa infilare per la prima volta nella gara ma l’attaccante, a tu per tu con Alisson, spara alto.

26′ – Fallo vicino la propria area di rigore di Juan Jesus che si guadagna anche il primo cartellino giallo della gara.

20′ – Pericolosissimo pallone messo dentro da Milner fortunatamente sventato da una scivolata in area di De Rossi, ben posizionato.

18′ – TRAVERSA DI KOLAROV!!! Il serbo accoglie un pallone vacante al limite dell’area di rigore e fa partire un siluro che si stampa sul legno.

17′ – Non ce la fa il calciatore inglese: arriva così il primo cambio per i Reds. Dentro Wijnaldum al posto dell’infortunato.

14′ – Chamberlain rimane pericolosamente a terra dolorante dopo uno scontro fortuito a centrocampo con Kolarov.

12′ – Buonissimo cross tagliato di Kolarov verso il centro dell’area di rigore dopo una bella azione manovrata della Roma. Il portiere del Liverpool fa suo il pallone in presa alta.

7′ – Chamberlain si ritaglia un buon spazio centrale da cui vede la porta e calcia senza pensarci due volte. Tiro facilmente bloccato da Alisson. Pochi secondi dopo Nainggolan tenta la conclusione da posizione impossibile senza impensierire Karius.

5′ – Pericolo clamoroso per la Roma. Firmino si presenta vicinissimo a Alisson, liberato da Salah. L’attaccante tenta la conclusione seppur da posizione defilata col pallone che vaga per tutta la lunghezza della linea di porta.

5′ – Piccolo contrattempo per uno dei due guardalinee, costretto a sostituire la personale bandierina.

3′ – Ci prova Salah sul ribaltamento di fronte ma il tiro a giro dell’ex di turno è facile preda di Alisson.

2′ – Giallorossi subito pericolosi con Strootman. Dzeko raccoglie palla in area di rigore, scarica per l’olandese che tira di prima col sinistro. Sicura la presa di Karius.

 1′ – Inizia il match. Primo possesso della Roma.
Simone Indovino

La Roma e la grande impresa

Lavinia Colasanto -. Impresa. E’ questa la parola adatta per descrivere il girone di Champions League che la Roma ha vinto contro Chelsea, campione d’Inghilterra, Atletico Madrid, due volte finalista negli ultimi 4 anni, e Qarabag, alla prima esperienza nella competizione europea.

Il sorteggio di Nyon non era stato benevolo con i giallorossi che, grazie alle estrazioni di Totti e Shevchenko, erano capitati nel gruppo più difficile della Champions. Inoltre, la batosta subìta contro il Porto nel preliminare di un anno fa, e un nuovo tecnico, peraltro all’esordio in un ambito così prestigioso, facevano pensare ad una facile disfatta.

Così non è stato perché la Roma, con tenacia e classe, è riuscita a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a compiere l’impensabile, qualificarsi agli ottavi di finale dopo aver vinto il girone. Solida e a tratti spettacolare, 9 gol fatti, di cui 6 al Chelsea, e 6 subiti, tutti in trasferta e zero in casa. Nessuna squadra in Champions League ci è riuscita.

L’attacco si è dimostrato all’altezza della competizione soffrendo soltanto la difesa rocciosa dell’Atletico Madrid, marchio di fabbrica della squadra di Simeone, avendo sfortuna contro il Qarabag, grandi parate del portiere azero, e disintegrando il reparto del Chelsea. Magari non sarà ai livelli di quello del Paris Saint Germain, 25 gol fatti, o come quello del Liverpool, 23 reti segnate, ma Dzeko e compagni hanno saputo pungere nel momento del bisogno raccogliendo poi i frutti. Spettacolari le partite del bosniaco e di El Shaarawy contro la squadra di Conte.

La difesa, supportata anche dal centrocampo, ha saputo resistere all’urto dei colchoneros all’Olimpico, merito delle parate di Alisson, e agli attacchi ripetuti del Chelsea allo Stamford Bridge. Di Francesco ha costruito un reparto unito e che nessuno si poteva aspettare viste le goleade subìte negli anni precedenti. Infatti la Roma è risultata una delle migliori difese della fase a gironi, all’altezza di giganti come le due di Manchester o il PSG.

I giallorossi hanno dimostrato di potersela giocare con tutte ma ora arriva lo Shakhtar Donetsk, squadra ostica che ha tenuto testa al Manchester City di Guardiola e che ha sbattuto fuori dalla Champions il Napoli. I ricordi per i giallorossi non sono dei migliori ma questa è un’opportunità troppo ghiotta per passare il turno e per entrare ancor di più nell’elite del calcio europeo.

 

Lavinia Colasanto

SPAL-Roma 0-3: le pagelle. Massimo risultato, minimo sforzo. Schick finalmente sul tabellino. Buona la prima per Silva

Simone Indovino – Era necessario non distrarsi e così è stato. La Roma si è dimostrata una squadra mentalmente solida e in grado di imporre la propria superiorità sulla Spal. 0-3 secco il punteggio maturato dopo questo caldo pomeriggio ferrarese, sviluppatosi grazie all’autogol di Vicari nel primo tempo e le marcature di Nainggolan e (finalmente) Schick nella ripresa. Positive le gare di Jonathan Silva, al debutto assoluto, e Gonalons, leader della mediana. Non poteva esserci modo migliore per avvicinarsi al Liverpool, con un terzo posto in cassaforte almeno per un’altra giornata. E le partite sono sempre di meno.

ROMA

Alisson 6.5 – Spettatore non pagante per quasi tutto l’arco del match, si fa trovare pronto nelle due occasioni in cui la Spal si rende pericolosa in zona gol. Attento, nonostante il torpore generale dalle sue parti.

Bruno Peres 6.5 – All’inizio non spinge al meglio, forse poco abituato alle condizioni climatiche e del terreno di gioco. Cresce di rendimento col trascorrere dei minuti, in cui piazza buone sgroppate sulla destra. Prezioso in almeno due occasioni in fase di ripiego, in particolare quella in cui allontana con un calcione una respinta non perfetta di Alisson.

Manolas 6.5 – Ordinaria amministrazione per il greco che non può di certo essere impensierito dalla pochezza degli attaccanti ferraresi. Pecca ancora una volta per quanto riguarda il gioco con i piedi ma a quello, ormai, si è abituati.

Fazio 6.5 – Insieme al compagno di reparto non lascia possibilità ai centravanti avversari, contrastandoli al meglio e sovrastandoli su ogni pallone alto che gravita dalla sua zona.

J.Silva 6.5 – Buona la prima per l’ex Sporting. Finalmente Di Francesco l’ha reputato pronto per far rifiatare l’immortale Kolarov, venendo ripagato con una prestazione ordinata e attenta. Interessanti quei palloni tagliati che mette al centro con il sinistro.

Gonalons 7 – Senza dubbio il match meglio disputato dal francese da quando è approdato nella Capitale. Stavolta la scena in regia è davvero tutta sua; riesce a manovrare al meglio e a far correre inutilmente gli avversari. Un gioiello vero e proprio la palla in profondità per El Shaarawy che purtroppo il Faraone non accoglie al meglio.

Pellegrini 6 – Imprime buona qualità alla propria gara, inserendosi spesso e volentieri tra le linee impensierendo la difesa della Spal. Bellissimo l’assist tagliato col sinistro per la terza rete di Schick; pecca, più di una volta, in zona gol. In quel frangente potrebbe sicuramente far di più.

Strootman 6.5 – Tanta legna e tanta corsa sono le qualità principali messe in mostra dall’olandese in questo caldo pomeriggio. Penalizzato leggermente dal cartellino giallo in avvio, adempie comunque in maniera corretta ai suoi compiti.

Nainggolan 7.5 – Il Ninja tuttofare quest’oggi opera in fase di rifinitura, di pressing e aziona il suo arpione scippa-palloni. Per non farsi mancare niente, dopo diversi tentativi infila Meret con una staffilata di destro per il gol che regala più tranquillità alla Roma.

El Shaarawy 6 – È una vera spina nel fianco per la difesa di Semplici, ma la cattiveria sottoporta non si vede neanche da lontano. E questo è un vero peccato.

Schick 6.5 – Eccoci Patrik, lo stavamo aspettando tutti! Meglio tardi che mai, si dice, e finalmente arriva il primo tanto agognato gol in campionato con la Roma. Perfetto lo stacco di testa che piega le mani di Meret. Buoni i movimenti messi da lui in atto nel corso della partita.

Under s.v. – Fa il suo ingresso sul terreno di gioco quando ormai la partita non ha davvero più nulla da dire.

Perotti s.v. – Qualche spunto personale capace di far intendere che la sua forma fisica è piuttosto buona.

Gerson s.v. – Pochi minuti in campo per far rifiatare Pellegrini.

Di Francesco 6.5 – Serviva mantenere alta, anzi altissima, la concentrazione considerata la delicatezza della partita. I suoi, eccezion fatta per qualche pecca sotto porta hanno rispettato le attese, uscendo dal Mazza col bottino pieno. Bene così, adesso una full immersion nella partita più importante della storia recente della Roma.

Simone Indovino

Roma-Genoa 2-1: le pagelle. Massimo risultato, ma senza brillare. Lapadula crea apprensione ma la squadra tiene fino all’ultimo

Simone Indovino – Non sono di certo mancati gli sforzi in questo turno infrasettimanale per la Roma ma, in fin dei conti, in un momento così psicologicamente delicato, l’importante è che siano arrivati i 3 punti. È Under a marchiare per primo la serata capitolina, con un gol importantissimo che sblocca il risultato su assist di Kolarov. Il raddoppio arriva a inizio ripresa grazie a un’autorete dell’ex Zukanovic, beffato dalla traiettoria tagliata ancora del serbo, che beffa il proprio portiere Perin. Siccome se non si soffrisse non si proverebbe gusto, ci pensa Gerson a regalare la sfera al Genoa che va in gol con Lapadula. Per fortuna dei giallorossi i minuti scorrono fino a quando l’arbitro non sancisce la fine della gara: terzo posto riconquistato, ma Lazio e Inter sono ancora lì. 

ROMA

Alisson 6 – Sul tiro di Lapadula si posiziona al limite dell’area di rigore ma la sua scelta non si rivela vincente. Nei restanti minuti toglie comunque molte castagne dal fuoco con le sue sempre provvidenziali uscite.

Florenzi 6 – Se fosse stato meno egoista nel finale e avesse appoggiato quel pallone comodo comodo per Dzeko staremmo parlando di una partita quasi eccezionale, perché sulla corsia di destra è un autentico metronomo.

Fazio 6.5 – Il suo capoccione che allontana la punizione finale del Genoa vale tutto il voto in pagella. Lotta con Lapadula tutta la gara avendo sempre la meglio; nulla può sul gol subito poiché spiazzato dall’errore di Gerson e quindi fuori posizione.

Juan Jesus 6 – Gara onesta quella messa in mostra dal brasiliano, che appare meno consapevole delle proprie capacità rispetto al solito compiendo qualche svarione in fase di rinvio. Niente di troppo preoccupante, tuttavia.

Kolarov 6 – Il serbo ci ha abituato a vederlo gestire le forze in alcuni match e questo è uno di quelli. Non manca, in ogni caso, il suo aiuto il fase di spinta sulla sinistra.

Gonalons 6 – Finalmente una partita positiva per l’ex Lione, che si prende la responsabilità della manovra in regia adempiendo in maniera piuttosto corretta ai suoi compiti.

Pellegrini 6 – Ha qualità, è giovane, e di conseguenza potrebbe fare molto di più. Non che pecchi particolarmente in qualche ambito, ma tutta la piazza e sicuramente anche l’allenatore si aspettano molto di più da lui.

Gerson 5.5 – Si distingue maggiormente per la fase di contenimento, in cui è bravo a contrastare con grinta gli avversari, che in quella offensiva, dove è protagonista di alcuni errori basilari in fase di impostazione. Macchia la sua gara con l’errore che porta al gol del Genoa.

El Shaarawy 5.5 – Un passo da invidiare quello di stasera del Faraone, peccato che poi si perda nel momento decisivo dell’azione. Quasi banali i suoi errori quando deve servire i compagni a ridosso dell’area di rigore.

Under 7 – Rispolverato da titolare dopo qualche peripezia dovuta ai problemi fisici e al recente cambio modulo, il turco non si fa attendere e marchia il tabellino alla prima occasione possibile con un’estirada su assist di Kolarov. Buoni spunti, fino a quando cala d’intensità e il mister lo richiama in panchina.

Dzeko 6 – Quando la sfera arriva tra i suoi piedi, i compagni sanno che può smistarla ovunque. Le azioni offensive gravitano intorno a lui ma il gol non arriva neanche oggi: avrebbe dovuto essere decisamente più cattivo e incisivo nel finale quando è anticipato di un soffio dal tentativo disperato del difensore del Genoa.

Manolas 6 – Entra per far legna e aiuta i compagni in retroguardia, rendendosi anche protagonista di un errore in disimpegno al limite dell’arresto.

Schick 5.5 – Potrebbe far di più nei minuti che l’allenatore gli concede, specialmente nelle ultime battute in cui non si capisce con Dzeko sprecando un ottimo contropiede.

Strootman s.v. – Contribuisce a mantenere il vantaggio nei minuti finali.

Di Francesco 6 – Per usare un eufemismo, non è che oggi la sua squadra abbia proprio brillato per concentrazione e tenuta. Vero, l’importante è che i tre punti siano arrivati ma certi cali d’intensità non sono tollerati. Inevitabile pensare al Liverpool, ma c’è un importantissimo terzo posto da difendere fino alla fine.

Simone Indovino

Lazio-Roma 0-0: le pagelle. Poca precisione, ma anche tanta sfortuna. Le due squadre si dividono la posta

Simone Indovino – Meglio due feriti che un morto, si dice. Roma e Lazio si dividono la posta in palio in questo derby di primavera che rimane ancorato sullo 0-0. Gara molto bloccata sin dall’avvio, considerata la delicatezza del match in termini di classifica. A muovere le acque è Bruno Peres, che a tu per tu con Strakosha dopo un’imbucata di Nainggolan coglie un palo clamoroso. L’ingresso in campo di Under mette in apprensione la squadra di Inzaghi, che è costretta a rimanere in 10 a causa del doppio giallo rimediato da Radu. La Roma ci prova fino all’ultimo secondo di gioco con Dzeko: il bosniaco prima impegna il portiere avversario, pochi secondi dopo coglie un altro legno che nega la vittoria ai giallorossi.

ROMA

Alisson 6.5 – La prima parata del brasiliano, anche fin troppo semplice, avviene appena a metà secondo tempo. Nei restanti giri d’orologio, una buona guardia della propria area di rigore da libero aggiunto.

Fazio 7 – Insieme al compagno di reparto si innalza a migliore in campo. Prende di testa qualsiasi pallone che graviti nella sua zona, facendo una buonissima guardia su Immobile prima e su Milinkovic-Savic nel finale.

Manolas 7 – Fino a quando non è costretto ad alzare bandiera bianca per gli acciacchi fisici, il greco è il protagonista della difesa giallorossa, compiendo interventi sempre puntuali ed efficaci. Si fa anche sentire a gran voce per dirigere il resto della retroguardia.

Juan Jesus 6 – Gara ordinata e ampiamente sufficiente quella dell’ex Inter, schierato ancora una volta nella difesa a 3, segno della fiducia che il mister ripone in lui. Soffre inizialmente Felipe Anderson, ma col passare dei minuti prende le giuste misure.

Bruno Peres 6 – Inizia col freno a mano tirato, ma sale di rendimento col passare dei minuti. Buona la guardia difensiva fino all’ingresso in campo di Lukaku, che lo mette in difficoltà coi i suoi scatti. Sfortunato ma al contempo non troppo preciso nell’occasione del palo da lui colpito a tu per tu col portiere biancoceleste.

De Rossi 6.5 – Piede più arrugginito rispetto alla partita di martedì ma la sua presenza davanti alla retroguardia, con questo nuovo sistema di gioco, è fondamentale. Buona gestione del possesso eccezion fatta per un errore sul finale che spiana la strada a un contropiede avversario.

Strootman 6.5 – L’olandese corre tantissimo, muovendosi a tutto campo e facendo da raccordo tra la linea di difesa e quella d’attacco. Il giallo rimediato per un fallo obbligatorio lo condiziona un po’ sugli interventi finali.

Kolarov 6 – Quanta voglia avrebbe di purgare i suoi vecchi tifosi, peccato che la mira stasera non sia proprio ottimale. Qualche pasticcio difensivo di troppo evacuato dai suoi compagni di reparto.

Nainggolan 6 – Il motore diesel del Ninja gli consente di carburare col passare dei secondi rendendosi una spina nel fianco per la difesa laziale grazie alle sue incursioni. Accusa un calo fisico nel finale che lo porta a compiere alcune scelte di gestione poco sensate.

Schick 5.5 – Tantissima voglia agonistica ma altrettanta confusione che troppo spesso lo induce a perdere dei sanguonisi palloni a causa di controlli non proprio precisi. Purtroppo mai pericoloso in zona offensiva, considerata la prevalenza tattica all’interno del match fino al momento in cui rimane in campo.

Dzeko 6.5 – Senza di lui la manovra offensiva giallorossa sarebbe scarna. Si muove su tutto il fronte offensivo, smistando palloni a destra e a sinistra. Gli si riempiono gli occhi di sangue come un torero di fronte a un drappo rosso nel finale, dove impegna Strakosha e colpisce una clamorosa traversa. Avrebbe meritato almeno una marcatura.

Under 6.5 – I suoi scatti mettono subito in apprensione gli avversari, ancorandoli nelle posizioni di competenza. Ha il merito di far finire in maniera anticipata la partita di Radu.

Florenzi 6 – Messo in campo per contrastare le avanzate di Lukaku, adempie al suo compito non disdegnando le avanzate nella metà campo avversaria mettendo in area dei preziosi cross.

El Shaarawy 6.5 – Disputa appena 10 minuti ma a buon ritmo, impensierendo la difesa della Lazio. A dir poco provvidenziale il suo intervento in ripiegamento su Marusic che evita la sconfitta alla squadra.

Di Francesco 6 – Era necessario far dimenticare l’impresa di Champions League per giocare al meglio questo derby e i giocatori, nonostante la mancata vittoria, hanno rispettato le attese. Una partenza così così da parte dei suoi, che sono stati in grado di aumentare il proprio rendimento col passare del tempo. Troppi tuttavia gli errori in appoggio, forse influenzati anche da una comprensibile stanchezza fisica.

Simone Indovino

L’ultimo tour de force

Lavinia Colasanto – Il primo tour de force stagionale della Roma sta per terminare. All’appello mancano le partite contro il Qarabag e il Milan. I giallorossi affronteranno prima gli azeri in trasferta, mercoledì pomeriggio alle 18, nella sfida valida per la seconda giornata di Champions League, e poi il Milan domenica a San Siro.

Di Francesco ha dimostrato di saper utilizzare il turnover alla perfezione ed anche per la partita contro il Qarabag il tecnico sta pensando a qualche cambio. Chi ci sarà sicuramente è Alisson, trafitto da Stryger Larsen dopo 363 minuti di imbattibilità tra campionato e coppa. Davanti al brasiliano Manolas dovrebbe fare coppia con Jesus, tenuto a riposo contro l’Udinese. Sulle fasce Kolarov e Peres che farà rifiatare Florenzi. Attese delle novità anche a centrocampo perché si candidano ad un ruolo da protagonisti Gonalons e Pellegrini al posto di De Rossi e Strootman. Con il francese e il giovane azzurro giocherà Nainggolan. Più difficile la situazione in attacco per le condizioni di Perotti. L’esterno è stato convocato dopo il brutto taglio sulla caviglia subito contro l’Udinese. Il tecnico potrebbe non rischiarlo e per giocare con Dzeko ed El Shaarawy, entrambi in stato di grazia, ci sarà un ballottaggio tra Defrel e Cengiz Under, col francese in leggero vantaggio.

Il Qarabag, alla prima esperienza nella fase a gironi della Champions, ha perso il primo incontro con il Chelsea per 6-0, dimostrando di essere l’anello debole del gruppo. Il tecnico Gurbanov non potrà contare sull’esperienza dei suoi giocatori ma si appoggerà ai 30 mila del Tofiq Bahramov, che sarà gremito. Non ci sarà il calciatore più rappresentativo per gli azeri, il norvegese Elyounoussi, costretto a dare forfait per infortunio. L’attacco peserà sulle spalle di Ndlovu che sarà supportato da Henrique, Michel e Guerrier.

Nessun precedente tra Roma e Qarabag con i giallorossi all’esordio assoluto contro una squadra dell’Azerbaigian. Non sarà così per i padroni di casa che hanno affrontato 4 volte un’italiana in Europa League. Gli azeri hanno sfidato Inter e Fiorentina raccogliendo soltanto un pareggio a fronte di tre sconfitte.

Dopo lo 0-0 casalingo contro l’Atletico Madrid la Roma è chiamata a conquistare i tre punti, per mantenere vive le speranze di passare il turno, ma soprattutto per sfatare il tabù Champions che grava sui giallorossi che durante l’era americana hanno vinto soltanto due volte su 17 incontri.

Lavinia Colasanto

Roma-Barcellona 3-0: le pagelle. Viva la pazza gioia di essere giallorossi. È semi, grazie Roma

Simone Indovino – Non l’avrebbe detto nessuno, neanche il più ottimista dei tifosi. Neanche chi l’aveva sognato stanotte, neanche chi aveva scommesso di tutto pur di farlo accadere. E invece è accaduto. Di fronte a un Olimpico vecchia scuola, la Roma piega il Barcellona 3-0 ed è in semifinale di Champions League dopo una partita che definire perfetta è semplicemente riduttivo. Dzeko mattatore assoluto, che apre le marcature dopo appena 5 minuti e si procura il rigore che De Rossi trasforma nella ripresa con freddezza invidiabile. Ci pensa poi Kostas Manolas con una capocciata d’autore a regalare la qualificazione. Godiamocela, adesso. Grazie Roma. 

ROMA

Alisson 7 – Quando è chiamato in causa, c’è sempre, sempre. L’uscite alla fine sono da cardiopalma, ma sono state a dir poco provvidenziali.

Fazio 8 – Morde le caviglie di tutti sin dal primo secondo di gioco. Nella difesa a tre arriva spessissimo sul fondo addirittura a crossare e con buonissimi risultati. Nuova vita per l’argentino? Grande Fede, grande Comandante.

Manolas 9 – EROICO. È l’uomo decisivo, è l’uomo della semifinale. Un’incornata perfetta che si infila alle spalle di Ter Stegen che può solo guardare la rete gonfiarsi. Nel finale compie due autentici miracoli che mantengono la porta inviolata. La colonna greca si è veramente eretta.

Juan Jesus 7.5 – Dal suo lato ha un certo Leo Messi e lo argina che meglio non si può, con le buone e con le cattive. La difesa a tre valorizza certamente al meglio le sue doti.

Florenzi 8 – Un pendolino sulla fascia destra, un su e giù costante a inebriare la linea mediana del Barcellona e Jordi Alba. Stasera, i palloni che mette al centro sono una squisitezza. Vedi Barca all’Olimpico e sorridi, anche tanto, Ale.

De Rossi 9 – Assist dopo 5 minuti, freddezza da invidiare sul rigore, legna davanti la difesa, visione di gioco periferica. Serve altro? Questa è tua, capitano.

Strootman 8 – Ringhia Kevin, ringhia. Non appena il Barcellona batte il calcio d’avvio, l’olandese compie uno scatto portentoso per andare immediatamente in pressione. La sua partita è tutta lì.

Kolarov 8 – Semedo, una bella cartolina di Aleksandar sul comodino non sarebbe proprio male. Il carattere che lo contraddistingue aiuta in maniera esponenziale la Roma in questa magica serata. Preziosissimo in fase di ripiegamento nonostante la posizione iniziale leggermente avanzata.

Nainggolan 7.5 – Tanto cuore, tanta corsa, tanto Ninja. Ancora non al meglio fisicamente e si vede, ma mette a prescindere tutto sé stesso all’interno del match per contribuire alla causa.

Schick 7 – Sin dalle prime battute mostra un buon passo e una buona voglia. Qualità che conferma per il resto della sua gara, eccezion fatta per qualche momento di sonnecchiamento. Potrebbe far di più in occasione del colpo di testa in cui colpisce da solo al centro dell’area di rigore.

Dzeko 9 – Come il tuo numero di maglia, Edin. La miglior partita in quasi tre anni romanisti l’hai fatta nella serata più importante della storia recente della Roma. Gol in avvio, rigore procurato, e un possesso palla a dir poco strabiliante. Meno male che sei rimasto con noi, Edin.

Under 7.5 – Entra in campo infervorato e questo non fa che aiutare la Roma nell’arrembaggio finale prima del terzo gol, e nella difesa del risultato negli ultimi giri d’orologio.

El Shaarawy 7.5 – Finalmente un approccio straordinario da parte del Faraone che impensierisce la difesa blaugrana nei minuti in cui calca il campo.

Di Francesco 9 – Il mago di Sambuceto. Da Sassuolo alla semifinale di Champions League, tutto in meno di un anno. Prepara la gara in maniera a dir poco impeccabile, chiedendo ai suoi un pressing che annichilisce il gioco del Barcellona. Goditela DiFra, ma concentrazione alta: che questo sia solo l’inizio. Forza Roma.

Simone Indovino