Mercato Roma, bye bye Reynolds: tutti i terzini sulla lista di Tiago Pinto

(R.Rodio) – Una delle esigenze primarie della Roma sul mercato, sia a gennaio che a giugno prossimo, riguarderà l’acquisto di un terzino destro.

L’esplosione di Rick Karsdorp è un’ottima notizia per la squadra di mister Fonseca. Ma numericamente la Roma è corta sulle fasce, visto che elementi come Santon e Bruno Peres sono da considerarsi ormai con le valigie in mano.

Il neo direttore generale Tiago Pinto avrebbe voluto presentarsi con il colpo a stelle e strisce: l’acquisto di Bryan Reynolds dall’FC Dallas, uno dei migliori talenti americani in circolazione. Ma la Juventus (in compartecipazione con il Benevento) appare ormai prossima ad ingaggiare il classe 2001.

Ma a Pinto non mancano le alternative: ecco chi potrebbero essere i nomi sui cui sta lavorando il dirigente portoghese per rinforzare la corsia destra.

Da Montiel a Hysaj: tutte le idee per la fascia

Il nome più gettonato al momento è quello di un argentino. Gonzalo Montiel, 24enne del River Plate. Si svincola a giugno ma la Roma sta provando a prenderlo immediatamente, magari con una proposta da 5-6 milioni di euro.

Un terzino brevilineo e abile in fase di spinta, sponsorizzato da un certo Javier Zanetti, che lo avrebbe voluto volentieri all’Inter. Ma non dispiace neanche Brandon Soppy, 18enne franco-ivoriano del Rennes. Elegante e slanciato, si sta imponendo nel calcio che conta, ma i francesi hanno già rifiutato una prima offerta della Roma da 4 milioni più bonus.

Altro profilo di moda è quello del turco Zeik Celik. Un nome svelato da Gianluca Di Marzo e seguito dalla Roma, considerato però oggi troppo caro. Il Lille infatti non vuole fare sconti per il proprio titolare della corsia destra.

La soluzione potrebbe arrivare dalla Scozia. Il vetenne olandese Jeremie Frimpong è tra i preferiti di Paulo Fonseca, visto che l’esterno del Celtic Glasgow sa giocare su entrambi i lati del campo.

Opzioni duttili e intriganti anche quelle che portano in Ligue 1. Il francese Leo Dubois potrebbe lasciare il Lione (interessato proprio a Montiel) e diventare un’ipotesi in chiave giallorossa. Così come Benjamin Henrichs del Monaco, già cercato in passato dall’Inter.

Solido e tosto il polacco Tomasz Kedziora, già accostato alla Roma lo scorso anno. Un 26enne che si sta facendo apprezzare con la Dynamo Kiev. Ma i profili forse che esalterebbero maggiormente la piazza sono quelli di Noussair Mazraoui dell’Ajax e Nordi Mukiele del Lipsia. Due esterni di qualità assoluta, abili in entrambe le fasi e per tal motivo piuttosto costosi.

Non mancano le piste italiane. La Roma segue da tempo Davide Faraoni, cresciuto nella Lazio ma esploso con qualità e continuità nell’Hellas Verona. Piaceva in estate anche Diogo Dalot, del Milan ma in prestito dallo United, prendibile anche in prestito. Resta viva la pista low-cost che porta a Elseid Hysaj: l’albanese lascerà Napoli a costo zero e rappresenta un eventuale rinforzo per tutte le stagioni.

 

Disfatta giallorossa a Bergamo, la Roma si scorda di tornare in campo dopo l’intervallo

Alice Dionisi – La Roma conferma il trend negativo, incapace di vincere contro le squadre che occupano le posizioni d’alta classifica, incassando un sonoro 4-1 in casa dell’Atalanta. Così come successo nella sconfitta a Napoli, i giallorossi perdono i punti e la faccia, incassando altri quattro gol. Prima il gol del momentaneo vantaggio, poi nella ripresa il crollo mentale e fisico. La Roma segna la rete dello 0-1, illudendosi di poter conquistare lo scontro diretto con i bergamaschi, con un gol di Edin Dzeko dopo 3 minuti di gioco. Il bosniaco sfrutta l’assist di Mkhitaryan e batte Gollini davanti alla porta, eguagliando il record di Montella come quarto miglior realizzatore con la maglia della Roma in Serie A, ma non basta contro un’Atalanta che domina nella ripresa. Gasperini fa dimenticare ai tifosi la questione Gomez (l’argentino non è neanche stato convocato) e travolge Fonseca. Nel secondo tempo i nerazzurri pareggiano grazie ad una rete di Zapata al 59’, poi si portano in vantaggio al 70’ con Robin Gosens. Completamente assenti i giallorossi, non reagiscono e soccombono all’Atalanta che segna altri due gol: al 72’ Muriel, appena entrato in campo, all’85’ Ilicic (in campo dal secondo tempo), che firma il 4-1 per i padroni di casa. Gasperini azzecca i cambi, male invece quelli operati da Fonseca, con la Roma non riesce a stare al passo della sua avversaria. Insufficiente la prestazione di Mirante e torna in auge l’argomento portiere per la finestra di mercato invernale. L’Atalanta conferma le statistiche: i giallorossi sono la vittima preferita in Serie A, la squadra contro cui hanno segnato più gol in campionato (136). Nessun alibi per Fonseca: Una squadra che fa un primo tempo da guerrieri con grande intensità poi non può giocare una ripresa da bambini. È una questione di atteggiamento, abbiamo giocato soltanto 45 minuti e non 90, non puoi farlo contro l’Atalanta”.

Alice Dionisi

Roma, attacco al terzo posto. Torino profondo rosso

Alice Dionisi – La Roma vince 3-1 contro il Torino e si porta al terzo posto in classifica insieme alla Juventus, mentre i granata restano ultimi, insieme al Crotone, con appena sei punti conquistati in dodici giornate. Al 14’ del primo tempo gli uomini di Giampaolo rimangono in inferiorità numerica a seguito dell’espulsione per doppia ammonizione di Singo. Contestata la gestione arbitrale da parte di Abisso: giusta la prima sanzione, fantasiosa quella che porta al cartellino rosso.

La Roma si porta in vantaggio al 27’ grazie ad una rete di Mkhitaryan, nata da un contatto tra Mancini (già ammonito) e Belotti. L’armeno non sbaglia dalla distanza e sigla il gol del vantaggio. Al 41’ Abisso concede il rigore ai giallorossi per fallo di Bremer ai danni di Dzeko: Veretout non sbaglia dal dischetto e al 43’ raddoppia. Nella ripresa Fonseca decide di sostituire i due ammoniti, Bruno Peres e Mancini, al loro posto entrano Karsdorp e Kumbulla, poi dentro Borja Mayoral al posto di Edin Dzeko, poco incisivo. Nonostante un calo d’attenzione nel secondo tempo, al 68’ Pellegrini trova la rete del 3-0 (su assist dello spagnolo ex-Madrid) e chiude definitivamente il match. Inutile il gol di Belotti al 73’: i granata escono sconfitti dallo stadio Olimpico ed è sempre più crisi in casa Torino, che rimane all’ultimo posto della classifica.

Il direttore sportivo del Torino, Davide Vignati, ha preso parola dopo la sconfitta contro la Roma: “Siamo stati penalizzati, è un dato oggettivo. Un’espulsione al tredicesimo minuto lascia senza parole. È un errore, mi dispiace che nonostante ci sia un regolamento si debba rivedere. Siamo penalizzati clamorosamente. Non è la prima volta. Senza contare il gol sul fallo di Belotti…”. Adesso Abisso rischia lo stop o la “retrocessione” in Serie B, ma non per il prossimo turno. Le designazioni arbitrali per la tredicesima giornata erano già state stabilite e qualora Rizzoli ritenesse giusto bocciare la direzione della gara da parte di Abisso, potrebbe optare per qualche designazione “punitiva” in Serie B, come accaduto a Giacomelli dopo l’errata gestione arbitrale di Milan-Roma.

Alice Dionisi

Europa League, Fonseca ai sedicesimi ritrova il Braga

Alice Dionisi – Un tuffo nel passato per Paulo Fonseca, che ai sedicesimi di finale di Europa League ritrova i portoghesi dello Sporting Braga. Il tecnico giallorosso pesca la squadra che ha allenato nella stagione 2015/2016, prima di attirare l’attenzione dello Shakhtar Donetsk e trasferirsi in Ucraina. Il Braga al momento è quarto in campionato e si è qualificato in seconda fascia nella competizione europea dopo essere arrivato a pari punti (13) con il Leicester, ma con gli scontri diretti a sfavore.Sarà difficile. So di che cosa parlo: sono una squadra giovane ma giocano bene. È un club ambizioso e in crescita, non dobbiamo commettere l’errore di pensare che sarà una qualificazione semplice. Per me sarà una partita speciale” ha dichiarato l’allenatore giallorosso.

Sarà il primo incontro ufficiale tra i due club quello in programma per i sedicesimi, con l’andata in Portogallo il 18 febbraio (18.55) e il ritorno la settimana successiva, il 25, allo Stadio Olimpico alle ore 21. Sulla panchina del Braga, Fonseca riuscì ad arrivare ai quarti di Europa League e a vincere la Coppa di Portogallo, in finale contro il Porto, ai calci di rigore. Nel 2011 la formazione portoghese disputò la finale di Europa League a Dublino, dove però venne eliminata dai connazionali del Porto. Occhio alla difesa della squadra allenata da Carlos Carvalhal, che rappresenta il punto debole della rosa: ha concesso 7 reti al Leicester nella fase a gironi.

Il CEO della Roma Guido Fienga si aspetta che i giallorossi possano riscattarsi dopo l’eliminazione per mano del Siviglia lo scorso anno:Il Braga è un avversario da rispettare, è arrivato al secondo turno come noi e quindi va rispettato esattamente come tutti gli altri. Questa è una competizione a cui teniamo particolarmente, specie dopo l’uscita col Siviglia che ci ha lasciato con l’amaro in bocca. È una competizione dove vogliamo assolutamente far bene”. 

Gli altri accoppiamenti a Nyon hanno decretato che il Milan affronterà lo Stella Rossa, mentre il Napoli se la vedrà con gli spagnoli del Granada. Big match tra Benfica e Arsenal, mentre il Tottenham affronterà gli austriaci del Wolfsberger. Di seguito i restanti sorteggi: Dinamo Kiev-Brugge, Real Sociedad-Manchester United, Anversa-Rangers, Slavia Praga-Leicester, Salisburgo-Villareal, Krasnodar-Dinamo Zagabria, Young Boys-Bayer Leverkusen, Molde-Hoffenheim, Maccabi Tel Aviv-Shakhtar Donetsk, Lille-Ajax e Olympiacos-PSV.

Alice Dionisi

Champions League, sorteggio duro per Lazio e Atalanta

Alice Dionisi – Dalla Svizzera non arrivano buone notizie per Gasperini e Inzaghi. La Juventus, testa di serie, nei sorteggi per gli ottavi di finale di Champions League pesca il Porto (andata il 17 febbraio 2021 in Portogallo, ritorno il 9 marzo). La Lazio trova i campioni in carica del Bayern Monaco di Lewandowski, l’Atalanta il Real Madrid del tecnico Zidane. Andata in casa per i bergamaschi, che affronteranno gli spagnoli il 24 febbraio e il 16 marzo, mentre la Lazio affronterà la formazione tedesca prima allo Stadio Olimpico, il 23 febbraio, con il ritorno in trasferta il 17 marzo. Il Liverpool, vincitore del titolo nella stagione 2018/2019, affronterà il Lipsia, mentre il Manchester City di Guardiola se la vedrà con gli altri tedeschi del Borussia Moenchengladbach. Atletico Madrid-Chelsea, Barcellona-PSG e Siviglia-Borussia Dortmund gli altri accoppiamenti che chiudono il quadro degli ottavi.

Nel 1974 l’unico precedente tra Lazio e Bayern Monaco, in occasione di un’amichevole allo stadio Olimpico che terminò 1-1. Lewandowski non abbassa la guardia: “Sarà una partita molto complicata, è una squadra davvero forte e hanno giocatori super in rosa. Vogliamo passare il turno, ma rispettiamo questa squadra”. Il CEO del club bavarese, Karl-Heinze Rummenigge, non prende alla leggera il sorteggio e avverte i suoi: “La Lazio viene sottovalutata, hanno vinto col Borussia Dortmund che negli ultimi anni è sempre arrivata seconda in Germania”. Nel 1992 i biancocelesti avrebbero dovuto affrontare i tedeschi in un’ulteriore amichevole di prestigio, capace di far registrare il tutto esaurito, ma che venne poi annullata da un divieto della FIFA. Il Bayern Monaco avrebbe schierato Maradona, “in prestito” dal Siviglia per una sola partita, che avrebbe affrontato la Lazio dell’inglese Paul Gascoigne in una sfida tutta tra stelle. Il Napoli, però, lamentò il mancato pagamento della prima rata che il Siviglia avrebbe dovuto versare per Maradona e la FIFA negò il permesso all’argentino di disputare la partita, che venne di conseguenza annullata.

Alice Dionisi

 

Travolto il Bologna, è Roma-show

Alice Dionisi – Alla Roma basta un tempo per imporsi sul Bologna al Dall’Ara. Dopo quindici minuti, i giallorossi si trovano già sul 3-0, ma prima della fine dei 45 minuti il tabellone segna l’1-5 e la ripresa è una formalità. Fonseca deve rinunciare a Pedro, squalificato, avanzando Pellegrini insieme a Mkhitaryan alle spalle di Dzeko e il numero 7 giallorosso non fa rimpiangere lo spagnolo. Al 5’ l’autogol di Poli sblocca la partita a favore della formazione ospite, con il giovane portiere Ravaglia -schierato al posto dell’infortunato Skorupski- che nel suo esordio in Serie A vive l’incubo di una Roma spietata. Al 10’ raddoppia Dzeko, che trova il gol numero 111 in maglia giallorossa, salendo sul podio a pari merito con Amedeo Amadei. Il bosniaco spreca altre occasioni per trovare la doppietta personale, ma ci pensano i compagni di squadra a stregare i rossoblù. Al 15’ Pellegrini non sbaglia davanti al portiere e porta il risultato sul 3-0. Appena 3 minuti dopo la Roma trova di nuovo la porta, ma l’arbitro Calvarese annulla il gol a Spinazzola. Al 24’ l’autogol di Cristante che potrebbe riaprire la gara, ma il Bologna non è mai in partita e l’errore del calciatore giallorosso passa inosservato nello spettacolo che va in scena al Dall’Ara. Al 35’ Veretout sfrutta l’assist di Mkhitaryan e firma il 4-1, 9 minuti dopo è lo stesso armeno a trovare la rete personale su assist di un ottimo Rick Karsdorp. Alla fine del primo tempo la Roma è avanti 5-1 e nella ripresa sfiora il gol con Borja Mayoral, subentrato al posto di Edin Dzeko. Era dal 1931, contro il Livorno, che i giallorossi non segnavano almeno cinque gol nel primo tempo. Asfaltato il Bologna, Mihajlovic furioso al termine della gara: “Primo tempo disastroso, da scapoli ammogliati. Da domani fino a Natale andremo in ritiro per schiarirci un po’ le idee”.

Alice Dionisi

Bologna-Roma, le PAGELLE: quinto potere. Mkhitaryan “Re Mida”, Pellegrini classe totale. Dzeko segna e spreca

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Bologna e Roma, dopo la sfida di oggi pomeriggio allo stadio Dall’Ara:

-BOLOGNA-

Ravaglia 4.5; De Silvestri 4.5, Danilo 5, Tomiyasu 5.5, Mbaye 4 (Paz 6); Svanberg 4.5 (Dominguez 5.5), Poli 5 (Medel 6); Vignato 5.5 (Pagliuca s.v.), Soriano 5 (Baldursson 5), Barrow 5.5; Palacio 4.5. All: Mihajlovic 4.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – La sua partita inizia con una prodezza, dopo pochi minuti in uscita su Palacio. Poi si limita all’ordinaria amministrazione, anche se c’è sempre l’impressione che sia meno sereno del dovuto.

Kumbulla 6,5 – Fino all’infortunio aveva messo in mostra una prestazione solida e concentrata, senza soffrire le accelerazioni di Barrow. Bravo in marcatura, anche spostandosi sull’esterno. Speriamo non sia nulla di grave. (67′ Smalling 6 – Altri minuti importanti da mettere sulle gambe. Da segnalare una bella scivolata in chiusura vecchio stile).

Cristante 5 – L’autogol è goffo e al limite dell’assurdo. Ma a prescindere dall’episodio, fa impressione come vada nel pallone in fase di impostazione, anche contro un Bologna ferito mortalmente. Almeno il 50% dei palloni finisce sui piedi degli avversari.

Ibañez 7 – Sfidare Palacio non è mai troppo facile, vista l’esperienza e la classe dell’argentino. Ma Roger sembra tornato quello di inizio stagione, concentrato e mai fuori posizione. Peccato per qualche errorino in fase di uscita.

Karsdorp 7 – Libero, sciolto e senza ansie. L’olandese per un pomeriggio sembra essere il bel cavallo ammirato ai tempi del Feyenoord, prima dei molteplici stop muscolari. Regala l’assist a Mkhitaryan per il quinto gol e manda in porta Mayoral nel finale. Se riesce a non infortunarsi di nuovo potrà togliersi delle soddisfazioni. (90′ Calafiori s.v. – Qualche spicciolo di gara sulla sinistra).

Veretout 7,5 – L’infortunio di Napoli è un lontano ricordo. Bastano i suoi primi 45′, con tanto di gol in inserimento, per sottolineare quanto sia importante per la manovra romanista. Anche prima di uscire sembra avere più benzina degli altri. (82′ C. Perez s.v. – Si piazza sulla trequarti per far girare il pallone).

Villar 7 – La sua grandezza sta nella semplicità. Giocate rapide e mai sbagliate a testa alta, quasi un lavoro oscuro che diventa prezioso in fase di possesso. Anche più massiccio fisicamente, così da poter tener testa a qualsiasi contrasto. (90′ Diawara s.v. – Dentro solo nel recupero).

Spinazzola 8 – Gli anglofoni lo definirebbero unstoppable. Quando parte sulla sinistra arriva fino in fondo, regalando occasioni d’oro alla Roma. L’accelerazione numero uno porta subito all’autorete di Poli. Amaro in bocca per il bel gol con scavetto annullato dal VAR. Consacrazione.

Pellegrini 8 – Chi si rivede! Spostato da Fonseca sulla trequarti, il 7 giallorosso riesce a cucire il gioco, mandare in porta i compagni e calciare in porta. Fa tutto quello che ci si aspetta da un calciatore con le sue qualità. Un gol e un assist, entrambi di ottima fattura, a coronamento di una gara praticamente perfetta. Forse a questo livello lo si era visto solamente con la Fiorentina lo scorso anno.

Mikhitaryan 8,5 – Ogni cosa che fa è illuminata. Che sia un tocco smarcante, un assist preciso o una conclusione vincente. Ma le situazioni più apprezzabili arrivano in fase di non possesso, quando si trasforma in terzino per aiutare la squadra. Se sta bene, come oggi, è uno dei calciatori migliori del campionato. Campione.

Dzeko 7 – Difficile rimproverargli i due gol clamorosamente mangiati dopo l’ennesima prova da capitano, leader offensivo. Delizioso il movimento per la rete del raddoppio, così come le giocate da numero 10 per gli inserimenti dei compagni. Se avesse avuto l’accuratezza di qualche anno fa avrebbe portato il suo score ad almeno tre reti. (82′ Borja Mayoral 6 – Una decina di minuti e due occasionissime da gol. Prima è bravo ma sfortunato, calciando sul palo dopo aver aggirato il portiere. Poi è troppo leggero nel tentare il cucchiaio. I movimenti offensivi sono sempre corretti).

All. Fonseca/Nuno Campos 7 – Partita dominata dall’inizio alla fine. Nel primo tempo ogni volta che la Roma decideva di accelerare con tre passaggi andava in porta. Mihajlovic non è riuscito a creare nessuna contromisura e solo la voglia di risparmiare energie nella ripresa hanno lasciato il risultato di 1-5 inalterato. Ora la cosa importante sarà dare continuità prima della sosta natalizia con Torino, Atalanta e Cagliari.

Roma-Sassuolo 0-0, le pagelle

Alice Dionisi – Risultato a reti bianche nello scontro diretto tra Roma e Sassuolo nelle zone di alta classifica. I giallorossi restano in 10 al 40’ del primo tempo a seguito dell’espulsione di Pedro (doppia ammonizione per lo spagnolo, primo cartellino da rivedere), i neroverdi non riescono ad approfittare della superiorità numerica. Discutibile la direzione arbitrale da parte di Maresca, ammonito Mirante per aver chiesto delucidazioni al guardalinee, mancata espulsione di Obiang per un intervento killer ai danni di Pellegrini. Il VAR non interviene sul tocco di mani in area di Ayhan su cross di Spinazzola. Espulso anche il tecnico Fonseca, annullati due gol di Mkhitaryan e Haraslin.

MIRANTE 6.5

Dopo un buon intervento su Djuricic che salva il risultato nel primo tempo, nella ripresa è poco impegnato.

IBANEZ 5

Spalanca la porta a Djuricic e costringe Mirante a salvare il risultato. In ritardo anche su Raspadori, soffre Berardi e rischia il rigore.

CRISTANTE 6

Adattato come centrale difensivo, risponde presente nel momento del bisogno. Riesce a guidare bene la difesa giallorossa e ad impostare con intelligenza dal basso.

KUMBULLA 5.5

Di rientro dopo la sosta obbligata dal Covid-19, disputa una buona partita ma macchia la sua prestazione col disimpegno che porta all’espulsione di Pedro.

KARSDORP 6.5

Qualche difficoltà all’inizio su Rogerio, ma riesce a contenere il Sassuolo e rimanere in partita per 90’. Non produce molto in fase offensiva, ma è attento in difesa.

PELLEGRINI 5.5

Dopo un paio di errori nel primo tempo, si riscatta nella ripresa, prima dell’uscita obbligata per l’intervento killer di Obiang. Avrebbe potuto fare di più sul gol annullato a Mkhitaryan.

VILLAR 6.5

Lo spagnolo si guadagna il posto da titolare e nonostante la giovane età si assume le sue responsabilità quando la squadra resta in dieci. Ottimo il cross no-look per Borja Mayoral sul finale.

SPINAZZOLA 7

Migliore in campo per la Roma, crea occasioni sotto il diluvio incessante dell’Olimpico che però i compagni di squadra non riescono a sfruttare. Costringe Berardi al raddoppio sulla sua fascia.

PEDRO 4.5

Peggiore in campo. Ingenuo il primo fallo commesso, obbligato il secondo, che gli è costata l’espulsione. Nei 40’ in cui rimane in campo non riesce ad essere incisivo.

MKHITARYAN 6

L’armeno ha abituato la Roma a prestazioni migliori. Trova il gol del vantaggio, poi annullato da Maresca, ma oltre la rete sono pochi gli spunti.

DZEKO 6

Si sacrifica per la squadra in inferiorità numerica, ma il bosniaco è impreciso sotto porta e non riesce a sfruttare le occasioni a disposizione. Il VAR lo punisce per il fallo da cui nasce la rete (annullata) di Mkhitaryan.

FONSECA 5.5

Si fa cacciare da Maresca a fine primo tempo per proteste, lasciando la squadra da sola nella ripresa.

 

Alice Dionisi

Tiago Pinto, identikit del nuovo general manager della Roma

Alice Dionisi – Comincia a delinearsi la nuova Roma dei Friedkin. Gli americani hanno annunciato il nuovo direttore generale del club, che entrerà a far parte della società dal 1° gennaio 2021, non appena il suo contratto con il Benfica terminerà. Tiago Pinto avrà il compito di supervisionare tutte le componenti sportive della Roma, rapportandosi direttamente con il presidente Dan Friedkin e il figlio Ryan e sarà lui a condurre le operazioni di mercato a partire dalla sessione invernale di riparazione. Giovane, appena 36 anni, ma nella sua carriera da dirigente conta oltre 50 trofei, nazionali e internazionali, ottenuti grazie alla direzione multisportiva del Benfica. Laureato in Pedagogia, con un Master in Economia e Risorse Umane, il portoghese si è fatto subito notare dal Benfica, quando in occasione di un’Assemblea Generale del club aveva presentato, in qualità di socio, delle idee per il potenziamento delle attività della società. Da qui la chiamata e l’opportunità di guidare la divisione multisportiva: basket, futsal, pallavolo, pallamano e hockey a rotelle. A partire dalla stagione 2017/2018 assume il ruolo di direttore generale nel club portoghese, lavorando braccio a braccio con il direttore sportivo Rui Costa. Sotto la sua direzione la squadra conquista due Supercoppe nazionali e la Superliga portoghese nel 2018/2019. “Tiago è un talento di livello mondiale -ha dichiarato il presidente Dan Friedkin-. Nelle nostre numerose conversazioni è stato chiaro che la sua passione per il suo lavoro, la sua mentalità lungimirante e, soprattutto, orientata al successo sono coerenti con la nuova etica della Roma. Siamo convinti che la sua notevole energia, i suoi solidi princìpi e la sua capacità di individuare, sviluppare e ottimizzare il profilo dei talenti sosterranno la nostra ambizione di rendere la Roma competitiva per i più importanti trofei italiani ed europei”. Nel corso della sua gestione, il Benfica ha incassato quasi 530 milioni di euro dalle cessioni, in primis quella di Joao Felix all’Atletico Madrid per 127.2 milioni. Oltre alla cessione del giovane attaccante portoghese, spiccano anche quelle di Ruben Dias ed Ederson al Manchester City per, rispettivamente, 68 e 40 milioni di euro, Jimenez al Wolverhampton (ceduto per 41 milioni) e Semedo al Barcellona (35.7 milioni). Il nuovo dg è pronto per mettersi in gioco nella Capitale: “Sono lieto e onorato di entrare a far parte della Roma in un momento così entusiasmante per lo sviluppo del Club. Lasciare il Benfica è stata una decisione molto difficile, ma entrare a far parte di una Roma in fase di rilancio grazie al dinamismo della nuova proprietà è un’opportunità professionale che non potevo rifiutare”.

Alice Dionisi

Roma, focolaio Covid-19 a Trigoria

Alice Dionisi – Marash Kumbulla è risultato positivo al Coronavirus. Lo ha annunciato il calciatore tramite un post sul proprio profilo Instagram: “Sono risultato positivo al Covid-19, ma per fortuna sto bene e non ho sintomi. Nessuno può dirsi totalmente al riparo da questo virus, vorrei quindi sensibilizzare tutti voi ad evitare comportamenti che potrebbero mettere in pericolo la vostra salute e quella degli altri”. Quella del difensore giallorosso è la sesta positività in casa Roma in appena cinque giorni, che si va ad aggiungere a quelle di Dzeko, Pellegrini, Fazio e Santon (oltre al portiere della Primavera, Pietro Boer); tanti casi quanti erano stati quelli totali da inizio pandemia (Mirante, Bruno Peres, Carles Perez e Kluivert in estate, più recentemente Diawara e Calafiori). Fonseca recupera invece Diawara e Calafiori, risultati negativi agli ultimi tamponi effettuati -come il resto della squadra- e di nuovo a disposizione del tecnico. A scopo precauzionale i calciatori si alleneranno in maniera individuale, tornando al protocollo post-lockdown: tamponi quotidiani, niente pranzo di gruppo (verranno consegnati loro i cestini pasto al termine dell’allenamento) o spazi comuni, e stanze singole nella foresteria di Trigoria al posto dello spogliatoio. Il focolaio di Trigoria ha fatto scattare il divieto da parte della ASL competente di raggiungere le rispettive Nazionali per i ritiri, le amichevoli e le sfide di Nations League. Preoccupa il rischio contagi, ma Fonseca avrà tutto il tempo a disposizione per preparare la sfida contro il Parma, in programma il 22 novembre dopo la sosta per le Nazionali.

Alice Dionisi