Fiorentina-Roma 1-1: le pagelle. Florenzi salva DiFra dal tracollo. Banti regala un rigore a Simeone, ma quanta fatica per segnare…

Simone Indovino – Parlandoci chiaro: la Roma non ha brillato, ma uscire dal Franchi con una sconfitta sarebbe stato piuttosto immotivato. L’avvio non è neanche malvagio, poiché Dzeko si divora un’occasione che avrebbe regalato il vantaggio. Il gentile signor Banti di Livorno preferisce poi far cambiare le sorti alla gara regalando un rigore alla Fiorentina a dir poco inesistente, non consultando neanche la Var (perché?). I ragazzi di Di Francesco accusano il colpo, non riuscendo a esprimere gioco fino al settantesimo minuto circa, quando si rimboccano le mani trovando il pari con FlorenziDue punti nelle due trasferte che si preannunciavano ardue non sono da buttare, ma considerata la classifica fanno più male che bene. Rimboccarsi le maniche. 

ROMA

Olsen 6 – È un voto prettamente politico, poiché non è praticamente mai chiamato in causa dagli avversari. Si vede sbeffeggiato dal signor Banti in occasione del rigore subito, quando è spettatore privilegiato del tuffo di Simeone, che gli rifila anche un calcione nell’orecchio sinistro.

Florenzi 6.5 – Valutazione che lievita inevitabilmente grazie al gol del pari realizzato. La sua partita non era stata buona: la discreta attenzione difensiva non combacia con tutti gli errori in zona avanzata. Nessun cross che arriva dalla destra pesca i compagni in area.

J.Jesus 6 – È attento in tante situazioni pericolose, dove è abile a mettere delle pezze quando serve, sopratutto quando Chiesa lo punta a tutta velocità.

Fazio 5.5 – Non particolari sbavature da parte dell’argentino, ma ancora non dimostra la sicurezza, cosa di cui tutta la squadra avrebbe bisogno.

Kolarov 5.5 – Fiammata nel derby a parte, non è per niente il terzino ammirato solitamente. Il problema al piede sicuramente non sta aiutando, ma deve aumentare il suo rendimento per aiutare la causa.

Nzonzi 5.5 – Alla fine si ritrova praticamente solo ad affrontare le ripartenze viola, e in molte occasioni, seppur in maniera non vistosa, riesce ad essere importante in ripiegamento, ma pecca in fase di possesso.

Zaniolo 5.5 – Si perde spesso in leziosismi piuttosto inutili come uno sciagurato doppio passo, ma a conti fatti è l’unico che inquadra la porta e che va vicino al gol, con una secca botta di sinistro che impegna Lafont. Si fa vedere tra le linee ma non dà troppa qualità al gioco.

El Shaarawy 5 – Se ogni tanto calciasse con il collo anziché con il piatto, probabilmente farebbe una cosa buona e giusta. Spreca anche un pericoloso contropiede a inizio secondo tempo, poi Di Francesco preferisce richiamarlo in panchina.

Pellegrini 6 – In fase di regia si comporta in maniera adeguata, ripulendo molti palloni. Al contempo non riesce ad essere pericoloso in avanti. Potrebbe certamente tarare meglio il piede nei momenti in cui calcia punizioni e angoli.

Under 5 – Da un paio di settimane sembra decisamente a corto di ossigeno e lucidità, e lo sciagurato passaggio indietro che causa il rigore ne è purtroppo testimonianza. Anche in circostanze di uno contro uno non è mai incisivo nello spunto.

Dzeko 5.5 – L’occasione divorata in apertura, alla lunga, pesa in maniera troppo pesante su tutta la partita. Sonnecchia fino al settantesimo, poi si rialza e aiuta la manovra offensiva dei compagni. Sullo scadere va anche vicino al gol, impaurendo Lafont.

Kluivert 5.5 – Regala un po’ più di brio sulla corsia di sinistra rispetto ad El Shaarawy, ma non incide.

Cristante 5.5 – Regala fisicità in zona trequarti, a discapito della qualità che è praticamente inesistente.

Schick s.v. – Ci limitiamo a un senza voto, altrimenti staremmo a fare sempre gli stessi discorsi.

Di Francesco 5.5 – Florenzi lo salva da un tracollo che sarebbe stato decisamente pesante, sotto tutti gli aspetti. La sua squadra va sotto in maniera immeritata, però è anche da rimarcare la difficoltà della sua squadra di andare in gol, sia per colpe corali sia per colpe dei singoli. Il problema è che non sembra esserci una via d’uscita…

Simone Indovino

Confermata la totale estraneità della Roma dalla questione stadio

Lavinia Colasanto – Buone notizie sul fronte Stadio della Roma. Le indagini riguardanti l’Operazione Rinascimento si sono chiuse alle 12.45. Un vero e proprio colpo di spugna sul marcio visto negli ultimi mesi, con gli arresti di diversi esponenti della politica e di Luca Parnasi, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.

La chiusura delle indagini senza alcun iscritto della AS Roma conferma, se mai ci fosse il bisogno di un’ulteriore prova,  la totale estraneità della società e dei suoi dirigenti. Garantisce inoltre la sicurezza che il Comune di Roma Capitale voleva per poter ricominciare a nominare la parola Stadio. 

Lavinia Colasanto

Napoli-Roma 1-1: le pagelle. Sfangarla sarebbe stato troppo bello, ma un po’ di propositività? Olsen, finalmente rodaggio finito

Simone Indovino – Un‘illusione, niente di più. È quella creata da El Shaarawydopo il suo gol al quindicesimo, e perdurata fino all’ultimo respiro, quando Mertens, sfruttando un assist involontario di Callejon, ribadisce in porta il pari. Più che la vittoria mancata dispiace il fatto che la Roma non abbia dimostrato orgoglio personale e che si sia chiusa nella propria area di rigore per tutta la durata della partita. Che fare, bisognaportarsi a casa questo punticino e ricominciare a costruire una risalita in campionato, a partire dalla gara di Firenze. Un plauso speciale per Olsen: se i capitolini non si arrendono ai ragazzi di Ancelotti molto lo devono al proprio portiere, che ha in poco tempo fatto un salto di qualità più che notevole.

ROMA

Olsen 7 – È probabilmente il migliore in campo, anche considerata la quantità di volte in cui è chiamato in causa. Fa la voce grossa e si fa spesso sentire con la sua difesa, ed è molto abile nel gioco col pallone tra i piedi. Preziosi tanti suoi interventi che salvano il risultato, peccato non possa proprio far nulla sulla botta ravvicinata di Mertens.

Santon 6.5 – Sicuramente è la gara più difficile in cui è schierato, ma l’ex Inter, anche quest’oggi, si comporta in maniera intelligente. Soffre inevitabilmente, come tutto il resto della squadra, le avanzate finali del Napoli.

Manolas 7 – L’impostazione non è il suo forte e ormai lo sappiamo fin troppo bene, ma la sua presenza in campo è a dir poco fondamentale per la Roma. Toglie le castagne dal fuoco in un numero inquantificabile di situazioni pericolose, fino a quando deve lasciare il terreno di gioco per infortunio.

Juan Jesus 6 – Schierato per dare più velocità alla difesa, tralasciando qualche piccola sbavatura in impostazione è un match ordinato quello che il brasiliano sfoggia. Bravissimo a pochi secondi dalla fine in tackle su Malcuit a sventare una possibile nottata da incubo.

Kolarov 5.5 – Spinge poco offensivamente, glielo obbliga la partita, il problema è che in retroguardia non riesce ad essere preciso. Nel secondo tempo Callejon lo mette in seria difficoltà, ed è protagonista in negativo nella rete del pareggio a causa della scarsa marcatura su Mertens, seppur liberato da un passaggio fortunoso.

De Rossi 6 – Si limita a svolgere in maniera adeguata i suoi compiti nei 42 minuti del primo tempo che disputa. Poi è costretto ad arrendersi a un problema fisico, facendo posto a Cristante.

Nzonzi 5.5 – Non preciso come in altre occasioni. Vero che sradica tantissimi palloni dalle gambe degli avversari, ma è altrettanto vero che non li ripulisce con la stessa precisione, sprecando troppi possessi.

El Shaarawy 6 – Il gol del vantaggio e poco più in avanti, ma dei buoni ripiegamenti difensivi. Ce lo facciamo bastare, in una serata difficile.

Lo.Pellegrini 6 – Nel primo tempo è uno dei più attivi atleticamente, e concilia benissimo le due fasi, mostrandosi abile in tantissimi ripiegamenti in velocità. Non si fa mai vedere in avanti, e nella ripresa si abbassa drasticamente come tutto il resto della squadra.

Under 6 – Non è nella sua migliore serata, infatti non brilla né in fase offensiva, né è troppo preciso in quella difensiva. È comunque di sua proprietà lo spunto che porta al vantaggio di El Shaarawy con un’accelerata delle sue.

Dzeko 6 – Il bosniaco si trova da solo contro tutti nella metà campo del Napoli, ragion per cui può incidere poco. Attivo protagonista nel gol del vantaggio, è costretto a strozzarsi in gola l’urlo per la gioia del gol personale a causa solamente di un miracolo di Albiol sulla linea. Può poco in avanti, poiché i compagni non gli forniscono quasi mai palloni importanti.

Cristante 5.5 – Vorremmo vedere più fuoco nei suoi occhi, invece in troppe situazioni sembra l’agnello sacrificale. È necessaria più determinazione in precisi momenti della partita, come quelli nello scadere di questa gara in cui avrebbe dovuto mantenere il possesso.

Florenzi 5.5 – Di Francesco lo inserisce al posto di Under per dare un aiuto alla difesa, ma calca il terreno di gioco nel momento in cui la Roma è veramente troppo bassa.

Fazio 6 – Entra al posto dell’acciaccato Manolas e nei minuti in cui è in campo si comporta con attenzione.

Di Francesco 6 – Parlandoci chiaro, non sarebbe stata una vittoria meritata, seppur l’avremmo presa con enorme piacere. Dopo il vantaggio di El Shaarawy la Roma si è chiusa nel proprio guscio, rintanandosi al limite della propria area di rigore subendo le avanzate partenopee. A furia di provarci e riprovarci, il Napoli ha alla fine trovato il pari spegnendo gli entusiasmi. Peccato, ma un pizzico di mentalità vincente in più non sarebbe guastata.

Simone Indovino

Baldissoni: “I ricavi totali sono di 320 milioni”, bilancio approvato

Lavinia Colasanto – A Trigoria è il giorno dell’Assemblea degli azionisti della Roma che ha approvat0 il Progetto di Bilancio al 30 giugno 2018. Di seguito il live completo della giornata:

ORDINE DEL GIORNO

1) approvazione del progetto di bilancio al 30 giugno 2018; delibere inerenti e conseguenti;
2) provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 cod. civ.; delibere inerenti e conseguenti;
3) relazione sulla remunerazione ai sensi dell’art.123-ter del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998 e successive modificazioni e integrazioni;
4) conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi dal 2019 al 2027; delibere inerenti e conseguenti;
5) nomina di un sindaco supplente; delibere inerenti e conseguenti.

LIVE

Ore 17:41 – L’assemblea degli azionisti viene chiusa.

Ore 17:40 – Approvato anche il quinto ed ultimo ordine del giorno.

Ore 17:35 – Approvato il quarto ordine del giorno.

Ore 17:30 – Approvato il terzo ordine del giorno.

Ore 17:27 – Approvato il secondo ordine del giorno.

Ore 17:14 – Approvato il primo ordine del giorno. Hanno partecipato alla votazione 27 azionisti.

Ore 17:11 – Baldissoni dichiara la chiusura della discussione e apre la procedura della votazione per approvare il bilancio di giugno 2018. Presenti 27 soci.

Ore 17:10 – E’ il turno della replica dell’azionista Marini: “Prendo atto che la squadra B parteciperà al campionato, è un aspetto positivo. Ho letto di alcuni premi per l’accesso alla Champions League e sulla quota scudetto, chiedo chiarimenti a riguardo. Sono differenti o sono gli stessi?”. Baldissoni risponde: “Ogni obiettivo raggiunto implica il raggiungimento del premio. Sono differenti”.

Ore 17:07 – Arriva la replica dell’azionista Staderini: “Riguardo la parte civile, credo che la Roma abbia interesse, visto che c’è un ritardo nella costruzione. Già semplicemente questo, per non parlare dell’immagine, basta per costituirsi parte civile. Continuando con questa strada e privando la società di un posto alternativo, mi fa dire che gradirei che si rassegnassero le dimissioni di chi ha gestito questa fase, per me bisogna prendere atto di ciò che è accaduto e dall’altra parte si vuole andare avanti senza provare a recuperare il danno che ci spetta. Non ci sono indicazioni sui tempi in cui prevedete di avere lo stadio”.

Ore 17:05 – Baldissoni risponde a Palma: “L’età media che lei richiama è la media, non significa che non ci siano giovani, ma che c’è un mix tra giovani ed esperti. La capienza delle seconde squadra non è un tema aleatorio. C’è una graduatoria, la Juventus era prima, noi terzi. Il fatto che la Juventus già partecipi significa che avremo più chance rispetto a quest’anno”.

Ore 17:00 – L’azionista Palma replica: “L’Uefa pubblica delle interessanti statistiche. Una interessante era sull’età media della rosa: la Roma, insieme alla Juventus, figurava nella lista delle dieci squadre più anziane. La partecipazione della seconda squadra? Siamo sicuri che l’anno prossimo ci sarà concesso? Siamo sicuri che la Roma avrà i titoli e la forza politica di ottenere la seconda squadra? Quest’anno c’era la certezza, il prossimo no. Si è parlato di politica dei giovani, ma la Roma si allena poco. Confrontandola con le altre squadre la Roma si allena poco, i giocatori vengono risparmiati ma si fanno male. Il livello degli infortuni muscolari simboleggiano il bisogno dell’intervento di un preparatore che possa correggere ciò, l’allenatore non è in grado. Avete fatto tante promesse, avete parlato di miglioramento tecnico, persino Totti poteva, ma non l’ha mai fatto. Si parlava di allenatori specifici per ruolo, i giocatori non hanno voglia di allenarsi? Altrimenti si stancano e si affaticano. Si può migliorare la disciplina, l’orgoglio di essere romanisti e non di andare in altre squadre europee. Se sono di passaggio possiamo salutarli, a patto che vengano pagati il giusto. Come noi amiamo questa squadra, vogliamo che lo facciano. Non dei mercenari, mettessero più impegno, che in questo periodo ne abbiamo visto poco”.

Ore 16:31 – Mauro Baldissoni risponde alle domande degli azionisti, i quali hanno diritto di replica. Queste le sue parole:

“I ricavi totali sono di 320 milioni. Il tema lo affrontiamo ogni anno ed è bene tornarci ogni volta perché ci sono commentatori disattenti. Come sapete costi alti sono necessari per una performance alta. I costi sono alti ed i ricavi devono esserlo altrettanto alti per sostenere la continuità sportiva, non economica. Deve tener conto di regole imprescindibili economiche, perché siamo quotati e perché ogni società deve far conto di questi principi. Se i ricavi non superano i costi bisogna operare anche nella vendita di calciatori, con costi meno alti si è meno competitivi. Una riduzione di ricavi come la mancata partecipazione alla Champions League implica una riduzione dei costi, scelte più complesse, che mantengano la continuità. I costi saranno sempre al limite. Siamo orgogliosi di commentare un record di ricavi della società. Un bilancio che continua ad essere in perdita, perché i costi rimangono alti. Le scelte di gestione sono le stesse. Voi che siete azionisti avete la soddisfazione di avere una rosa competitiva ma anche un valore crescente della società. Una società che esporta il brand e aumenta i ricavi indica una crescita di valore. Ancora non consente la possibilità di vedere gli utili, ma indica una crescita di valore dell’azienda che è indiscutibile. Consideriamo l’idea di puntare sul vivaio, ma non siamo noi che dobbiamo ricevere questa valutazione perché la Roma investe 15 milioni ogni anno sul vivaio. Conoscete le regole dell’Uefa che prevedono dei giocatori, otto, addestrati in Italia e quattro nel proprio vivaio. La Roma può ricoprire interamente le quattro caselle dei giocatori cresciuti nel vivaio. Anche qui siamo l’eccezione o tra le poche che possono farlo in Italia. Aggiungo poi in merito alle scelte del direttore sportivo, che gli investimenti fatti dalla società sui giovani sono superiori, anche se stranamente oggetto di critica. Al socio Staderini ricordo che è l’assemblea di AS Roma, non del progetto stadio. Mi associo anche ad un’osservazione del socio Cuscusa. Nel bilancio dell’AS Roma i soldi spesi sono di circa due milioni di euro che sono stati spesi ed anticipati nella fase preliminare del progetto. Pur non essendo attinente rispondo molto volentieri alle sue osservazioni, a titolo di cortesia e trasparenza. Riteniamo la situazione identica, ahimé, che l’indagine penale non è sullo stadio della Roma, ma su persone ed atti che secondo la Procura della Repubblica sospetti di reato. Questo è ciò che è stato detto, anche se leggiamo che si scrive che è un’indagine sullo stadio, in maniera impropria. Le attività vanno avanti con il Comune di Roma riguardo la discussione sull’urbanistica, che si è chiusa positivamente dicembre scorso. I diritti acquisiti su questo progetto sono pieni, non è una speranza di realizzarlo, ormai è un diritto. Siamo abbastanza vicini alla convenzione urbanistica, che verrà presentata all’Assemblea Capitolina insieme alla variante. Rimaniamo ampiamente fiduciosi, anche se c’è stato qualche ritardo, in virtù del fatto che l’indagine penale ha portato a degli arresti. Ci si costituirà parte civile? Non abbiamo titolo per costituirci parte civile per il risarcimento dei danni. Se mai ci sarà un comportamento dannoso che ha portato danni non mancherà la valutazione di conseguenza, cosa che ad oggi noi non riteniamo essere il caso. I terreni sono attualmente nella disponibilità della società Eurnova e nella verosimile possibilità che Eurnova non potrà sviluppare la sua quota di progetto, che riguarda la parte del business park, immaginiamo che stia pensando di cederlo a progetti terzi, con l’obiettivo di portare avanti il progetto nella massima sicurezza. Trigoria è di un’altra società, che non fa parte di questo bilancio e senz’altro il management dell’intero gruppo farà tutto ciò che è necessario per mantenere nella disponibilità della Roma questo elemento per la continuità come fatto fino ad oggi. Sulla lista dei consulenti esterni nel rispetto dei loro diritti non vengono specificati nel dettaglio. Infine qui le regole qui vengono fatte rispettare, c’è un regolamento lunghissimo. Le conseguenze ci sono state per coloro che l’hanno violato. Sulla partecipazione della seconda squadra siamo d’accordo con Marini, riteniamo essenziale per completare il percorso dei giovani prima della prima squadra. Non abbiamo partecipato perché c’era un’incertezza regolamentare fino a poco prima. Nell’incertezza abbiamo ritenuto più opportuno aderire all’iniziativa avendo il tempo di prepararla in maniera adeguata, cosa che non c’è stata possibile nell’anno in corso”.

Ore 16:30 – Riprende l’assemblea, attualmente presenti 27 persone aventi diritto al voto.

Ore 16:03 – I dirigenti giallorossi si ritirano per deliberare e rispondere alle domande degli azionisti.

Ore 16:02 – Parola all’azionista Gianluca Marini: “Bisogna far rispettare le regole tassativamente a tutti per poter competere a vincere. Mi sono ricordato e sono andato a ricontrollare l’archivio. Nello staff medico c’è stato un miglioramento, ma c’è un peggioramento sulla squadra b. No, non peggioramento. La Juventus l’ha creata, ma noi no. Per una società che fa trading di calciatori è fondamentale averla e fa parte della mentalità vincente. La Juventus vince, noi no. Una proposta: come preparatore atletico vorrei Paolo Bertelli. Per vincere serve lui, se vogliamo partecipare va bene così. Tre nostri giocatori sono arrivati in ritardo. Bisogna avere più regole per poter competere”.

Ore 16:00 – Parola all’azionista Giuseppe Cuscusa: “Esprimo la solidarietà a Totti per la campagna denigratoria che ha subito ieri (GF Vip, ndr). Richiedo la lista dei consulenti esterni alla società”.

Ore 15:55 – Parola all’azionista Mario Staderini: “Volevo alcuni chiarimenti in merito al bilancio, in particolare rispetto allo stadio. Il primo appuntamento è la variante urbanistica, che è tutto da vedere, c’è un procedimento penale che è prossimo alla decisione sul rinvio a giudizio, non abbiamo certezze in merito. Sappiamo che ci sono state delle osservazioni importanti dal Comune, che comporteranno verifiche sulla validità degli atti ma anche spiegazioni del Comune. Non abbiamo certezze sulle opere necessarie ed ho letto che l’Authority ha chiesto informazioni sul ponte di Traiano al Comune. Non insisto sulla tesi iniziale, ovvero che lo stadio non si sarebbe potuto fare. C’è un problema di tempo e di aleatorietà. Abbiamo visto come è andata. Vado alle domande: ritenete la possibilità di esito positivo dell’intera procedura sia identica o inferiore a prima dell’apertura del procedimento penale? Chiedo che la società AS Roma si costituisca parte civile nel processo, anche per i danni che la società ha subito nell’essere coinvolta in questo procedimento. E’ vero che il presidente Pallotta intende rilevare Eurnova o la parte della costruzione dello stadio? C’è qualche altra società? Chiedo anche se ritenete di poter prendere in considerazione delle alternative al progetto a Tor di Valle. Lo chiedo per comprendere se lo stadio è l’elemento per salire il proprio valore o se come fanno le altre società, si vince per farlo salire”.

Ore 15:50 – Parola all’azionista Fabio Palma: “E’ bello ritrovarsi qui puntuali ogni 12 mesi, se non foste obbligati ne fareste volentieri a meno. Siamo qui a constatare che il numero dei soci si va riducendo, ma ancora resistiamo e possiamo constatare che il nostro grandissimo presidente ha mancato l’occasione per farci un saluto. Non perché la sua presenza sia importante, ma dovrebbe portare rispetto per noi che non contiamo nulla, ma rappresentiamo il popolo giallorosso. Siamo quelli grazie al quale tutto questo esiste, perché il calcio non esiste senza tifosi e ce ne stiamo un po’ dimenticando. Dirigenti e calciatori si dimenticano che loro esistono perché noi esistiamo. Senza di noi la bella vita dei calciatori non esisterebbe. Siamo qui a commentare un bilancio troppo trionfalistico, mi aspettavo di meglio dopo lo scorso anno, ma siamo sempre nella situazione di grande precarietà: dipendiamo da un esito. Il patrimonio netto è calato, a mio parere è troppo basso, la ricapitalizzazione forse non è così affrettata. Abbiamo avuto 205 milioni di ricavi effettivi. Non è corretto? Quando vi fa comodo scorporate la questione. Vendiamo i nostri migliori calciatori perché gli offrono cose che non possiamo dare, anche se gli stipendi del personale sono sempre alti, rispetto ai ricavi. Però dopo compriamo altri calciatori, ma se un giocatore non va bene per il Psg, va bene per la Roma? Dov’è la politica dei giovani? Gli unici che abbiamo sono quelli che paghiamo a caro prezzo oppure ricompriamo. Il vivaio non si valorizza, anzi, i giovani vengono distribuiti per l’Italia, ma da quei giocatori non abbiamo ricavato nulla. Compriamo invece giocatori stagionati e riteniamo che i nostri non siano all’altezza. E’ così che vogliamo fare? Abbiamo avuto ottimi ricavi, ma quest’anno ci siamo sobbarcati costi importanti e se non andiamo in Champions che succede? Vendiamo tutti? Sarà difficile liberarci di Pastore, Nzonzi o Marcano. Non si fa grande una società facendo finta di essere già grande. Abbiamo preso direttori sportivi con le capacità di scoprire nuovi calciatori. Perché Monchi non è qui a spiegare? Ci ha portato giocatori assolutamente inadatti, che non si impegnano, non hanno attaccamento e non sanno dire altro che non vedono l’ora di andare a Manchester o a Madrid. Abbiamo speso 42 milioni per Schick, che tutti hanno descritto come un campione, io sto campione non l’ho mai visto. Ho visto uno che non si impegna e che non ha entusiasmo. Su loro vogliamo costruire il futuro? Perché non si incentiva il vivaio e ci ricompriamo Pellegrini a 10 milioni? O forse c’è il fatto che non abbiamo allenatori con gli attributi per far giocare i giovani. Sanno parlare solo di tattica, ma non di tecnica. Questa è la legge di Coverciano, Spalletti era bravissimo in questo. Cerchiamo di essere più concreti e di evitare di comprare calciatori inutili ed immotivati”.

Ore 15:38 – Si apre la discussione sul primo ordine del giorno. Prende la parola l’azionista Alberto Maria Muscio: “Come bilancio mi rifaccio a quello che ho letto sul Sole 24 Ore, che giudica la gestione della società sana, il che ci fa essere ottimisti sul futuro. La gestione è comunque legata ai ricavi, ma c’è anche un incremento dei costi. I ricavi possono diminuire, se le cose vanno come stanno andando. Ci auguriamo che si possano raggiungere risultati in Champions League, ma se non raggiungi il quarto posto in campionato la situazione è drammatica e non potremmo vedere tanto bene la situazione. Qualcun altro sarà più puntuale sulle cose da appuntare. Chiudiamo con un Forza Roma, come faceva Franco alla fine di ogni suo intervento”.

Ore 15:30 – Prende la parola Mauro Baldissoni: “Prima di iniziare vorrei ricordare per un momento uno degli azionisti, Lamberto Alfonsi, che è scomparso da poco. Sono 27 aventi diritto al voto”.

Ore 15:00 – E’ iniziata l’assemblea.

 

Lavinia Colasanto

Roma-Cska Mosca 3-0: le pagelle. Giallorossi, ma quali siete in realtà? Dzeko, le stelle europee fanno solo bene

Simone Indovino – C’era da rialzarsi dopo la caduta tremenda di sabato, ed è stato fortunatamente fatto. Il girone inizia a prendere una piega positiva al giro di boa grazie a questo rotondo successo casalingo col Cska Mosca. Quando la musica europea suona, ecco che Dzeko drizza le antenne e si rende protagonista, facendo dimenticare (più o meno) la partita orrida giocata contro la Spal. Il tabellino del bosniaco recita due gol, il primo a termine di un’azione eccezionale e condita da uno splendido assist di Pellegrini, e un assist per Under, utile a mettere la parole fine alla gara. Da menzionare il match disputato da Manolas, semplicemente monumentale in qualsiasi occasione.

ROMA

Olsen 6.5 – L’avvio forte dei russi lo costringe agli straordinari nelle prime battute di gara, ma lo svedese si fa trovare pronto nelle occasioni in cui è chiamato in causa. L’impressione è che cresca partita dopo partita, anche nella visione di gioco e nelle uscite.

Florenzi 7 – Enorme spinta sulla fascia, chilometri su chilometri macinati. Qualche battibecco con gli avversari, testimonianza palese della carica agonistica che è presente in lui stasera.

Manolas 7.5 – Gara monumentale del colosso greco, che prende tutto quello che gli gira intorno. In velocità ha sempre la meglio con gli avversari, nel gioco di volo è altrettanto preciso. Aiuta non poco Fazio, in momenti di distrazione dell’argentino. Fondamentale per la Roma, e questa partita ne è la palese prova.

Fazio 6 – Diciamo pure che la vittoria e il suo compagno di reparto partecipano attivamente alla sua sufficienza. Molte delle sue disattenzioni sono vanificate da una super partita del collega greco.

Santon 7 – A sinistra o a destra non fa differenza, il buon momento dell’ex Inter prosegue e Di Francesco non può che esserne felice. Fernandes è un avversario molto scomodo e per tutto l’arco dalla gara riesce ad affrontare al meglio le sue avanzate, proponendosi anche spesso in avanti.

De Rossi 6.5 – Non è al meglio fisicamente e si vede, ma è come se il centrocampo della squadra, con lui in campo, sappia sempre cosa fare. Preziosissimo in fase di impostazione, nonostante qualche piccolo errore in avvio.

Nzonzi 6.5 – Con la lunghezza delle sue leve e il fisico longilineo si infila spesso tra gli avversari scippandogli un’infinità di palloni. Preziosissimo proprio in fase di rottura, sembra conciliarsi al meglio con De Rossi.

El Shaarawy 6.5 – Prima metà di tempo un po’ sottotono, poi sale di rendimento col trascorrere dei giri d’orologio. Partecipa attivamente al vantaggio capitolino; nella ripresa vicino alla rete in almeno due occasioni.

Lo.Pellegrini 7 – Nell’ultimo pallone toccato nei 68 minuti concessi dall’allenatore ha anche l’opportunità di far gol: non avrebbe fatto altro che suggellare una splendida prestazione dal punto di vista tecnico e fisico. Di splendida caratura l’assist che regala a Dzeko per il vantaggio giallorosso. Continua ad esprimersi al meglio nella posizione di trequartista.

Under 7 – Una botta terrificante a certificare il 3-0 della Roma con cui scarica tutta la sua voglia di far gol. Ci aveva provato più volte, in precedenza, senza troppa fortuna. Bravo ad accogliere al meglio l’assist di Dzeko. Sempre pregevoli le sue giocate in velocità.

Dzeko 7.5 – Vorremmo non fosse così, ma ci abbiamo fatto l’abitudine. Non appena sente la musichetta europea è come se si trasformasse del tutto. Altra doppietta per il bosniaco, che potrebbe apparire nel tabellino almeno una volta in più, considerato che si divora un gol praticamente fatto di testa. Splendido però l’assist di testa utile per la marcatura di Under.

Cristante 6 – Un convinto ingresso in campo per l’ex atalantino, e con una leggera precisione maggiore avrebbe anche potuto segnare.

Kolarov s.v. – Positivo il suo rientro, a testimonianza che il problema fisico è superato e sarà regolarmente agibile per la delicata partita di Napoli.

Schick s.v. – Di Francesco gli regala pochi minuti, tempo in cui può fare poco, specialmente a risultato già acquisito.

Di Francesco 7 – Queste vittorie provocano quasi un po’ di rabbia, poiché la mente inevitabilmente va alla sciagurata gara di sabato. Se la Roma è questa, come è possibile che sia così brutta in determinati momenti? Oggi i suoi ragazzi si mostrano convinti e vogliosi, e lo fanno vedere nei momenti decisivi della gara.

Simone Indovino

Troppe occasioni sprecate per la squadra di Di Francesco contro la Spal

Lavinia Colasanto -Sconfitta dolorosa per la Roma, che dall’Olimpico esce con due reti subite e zero segnate. La serie di vittorie consecutive si ferma sotto i colpi di Petagna e Bonifazi. Troppe occasioni sprecate dai giallorossi in entrambi i tempi, con Dzeko protagonista. La squadra di Semplici, in dieci dal settantacinquesimo, tiene bene il campo e porta a casa tre punti importantissimi per la lotta alla salvezza. Passo indietro invece per quella di Di Francesco, che stecca il primo dei sei impegni previsti fino alla prossima sosta.

IL TABELLINO

AS ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi (C), Fazio, Marcano, Luca Pellegrini (77′ Pastore); Nzonzi, Cristante (59′ Kluivert), Cengiz Under (68′ Coric), Lorenzo Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.
A disposizione: Mirante, Fuzato, Santon, Manolas, Juan Jesus, Zaniolo, Cangiano.
Allenatore: Eusebio Di Francesco.
Diffidati: -.
Squalificati: -.
Indisponibili: Karsdorp, De Rossi, Perotti, Schick, Kolarov.

S.P.A.L. (3-5-2): Milinkovic-Savic; Cionek, Vicari (C), Bonifazi; Lazzari, Missiroli, Valdifiori (69′ Fares), Valoti (77′ Gomis), Costa; Petagna, Paloschi (65′ Everton).
A disposizione: Poluzzi, Simic, Dickmann, Schiattarella, Vitale, Antenucci, Floccari, Moncini.
Allenatore: Leonardo Semplici.
Diffidati: -.
Squalificati: Felipe.
Indisponibili: Kurtic, Viviani, Djourou.

Arbitro: Pairetto.
Assistenti: Ranghetti e Fiorito.
IV Uomo: Martino.
Var: Abisso.
Avar: Carbone.

Ammoniti: 30′ Missiroli (S), 37′ Luca Pellegrini (R), 61′ Under (R), 64′ Paloschi (S), 68′ Everton (S), 74′ Milinkovic-Savic (S), 81′ Fazio (R).
Espulsioni: 75′ Milinkovic-Savic (S).
Marcatori: 38′ cr Petagna (S), 55′ Bonifazi (S).
Recupero: 0′ nel primo tempo. 5′ nel secondo tempo.
Note: biglietti venduti 16.003, abbonati 23.836, totale paganti 39.839, totale incasso 1.190.685 euro.

LIVE

SECONDO TEMPO

95′ – Finita la partita. La Roma perde 0-2 contro la Spal.

93′ – Clamoroso gol sbagliato da Petagna. Dall’altezza del dischetto calcia, ma Olsen devia in calcio d’angolo.

83′ – El Shaarawy scodella per Dzeko, che spreca di testa a tu per tu con Gomis.

81′ – Contropiede della Spal che in superiorità numerica spreca una grande occasione per chiudere la partita.

75′ – L’arbitro ammonisce Milinkovic-Savic per una perdita di tempo sulla rimessa dal fondo. Infastidito il portiere della Spal lancia un pallone verso la Curva Sud e si becca un altro giallo, quindi espulsione. Lite tra Dzeko e De Sanctis.

68′ – Entra Ante Coric al posto di Under. Esordio con la maglia della Roma per il croato.

66′ – Grandissimo tiro di Lorenzo Pellegrini da 20 metri. Milinkovic-Savic devia sull’incrocio dei pali. Calcio d’angolo per la Roma.

62′ – Lazzari allunga per Petagna, che dall’area piccola tira verso la porta della Roma. Miracolo di Olsen che devia in calcio d’angolo.

59′ – Cambio per la Roma: entra Kluivert al posto di Cristante. Dall’Olimpico fischi per il centrocampista all’uscita dal campo.

55′ – GOL DELLA SPAL! Bonifazi sovrasta Fazio e segna di testa su calcio d’angolo.

53′ – Occasione enorme per la Roma: Nzonzi scodella un pallone in area per El Shaarawy, che serve Dzeko al limite dell’area piccola. Il bosniaco però spreca ad un passo da Milinkovic-Savic.

45′ – Inizia il secondo tempo. Nessun cambio per le squadre in campo che confermano l’undici iniziale.

PRIMO TEMPO

45′ – Dopo un calcio d’angolo battuto dagli estensi termina la prima frazione di gioco. Roma sotto 1-0 per il gol su rigore di Petagna.

44′ – La SPAL chiude la Roma nella propria metà campo, momento di difficoltà per i giallorossi.

38′ – GOL DELLA SPAL! Petagna realizza il gol del vantaggio spiazzando Olsen, buttatosi alla sua destra.

37′ – Calcio di rigore per la SPAL. Contatto tra Lazzari e Luca Pellegrini, che si becca il giallo. Grandi proteste del giovane terzino, ma Pairetto non cambia decisione.

36′ – Altro tiro di Florenzi, stavolta dopo essere rientrato sul sinistro. Blocca a terra Milinkovic-Savic.

34′ – La Roma cerca in ogni modo il gol del vantaggio. Stavolta è Florenzi a provare la conclusione al volo, palla fuori di poco.

32′ – Traversone di Florenzi dalla destra, Dzeko stacca ma non ci arriva e poi El Shaarawy non è pronto a battere a rete. Plateali lamentele del bomber bosniaco che reclama un rigore.

30′ – Missiroli è il primo ammonito della gara, falloso il suo intervento su El Shaarawy.

27′ – Troppo macchinoso Petagna, che poteva fare sicuramente meglio nell’occasione costruita da Costa. Sul ribaltamento di fronte El Shaarawy spreca un ottimo contropiede sbagliando il passaggio d’esterno per Under.

25′ – Ingenuità di Luca Pellegrini, che regala un calcio di punizione sul lato corto dell’area di rigore. Costa prende la barriera e guadagna un angolo. Olsen smanaccia sulla battuta e allontana il pericolo.

22′ – Dzeko cerca il gol da oltre 30 metri, blocca senza problemi il portiere dei biancazzurri.

16′ – Splendido passaggio di El Shaarawy per Dzeko, che galleggia nella maniera migliore sulla linea del fuorigioco. Il bosniaco calcia centralmente a tu per tu con il portiere avversario, sprecando una buona occasione.

11′ – Altro calcio d’angolo conquistato da El Shaarawy. Under supera un paio di uomini sulla battuta corta, poi il suo cross è basso e viene allontanato dalla retroguardia della SPAL.

7′ – Under appoggia per Dzeko al limite dell’area, il bosniaco finta il passaggio e poi calcia di sinistro, trovando la risposta di Milinkovic-Savic. Sulla ribattuta la difesa anticipa El Shaarawy e manda in corner.

5′ – La SPAL batte il primo angolo del match, Pellegrini allontana sul primo palo.

4′ – Dzeko tenta la girata in area di rigori, lo mura Vicari e poi blocca Milinkovic-Savic.

3′ – Tiro dai 30 metri di Cengiz Under, palla alta sopra la traversa.

2′ – El Shaarawy pesca Pellegrini sulla sinistra e si butta dentro per ricevere il passaggio di ritorno. Il numero 92 arriva sull’assist del compagno, calciando debolmente.

1′ – Il primo spunto della partita è di Under, che se ne va a Bonifazi ma sbaglia la misura del cross.

0′ – Inizia la partita! Batte la Roma, che attacca verso la Curva Nord.

PRE-PARTITA

Ore 14:45 – Roma e Spal rientrano negli spogliatoi. De Rossi e Fazio sono stati premiati per i rispettivi traguardi di presenze raggiunti.

Ore 14:25 – Le due squadre sono in campo per il riscaldamento.

Ore 14:24 – La distinta ufficiale della partita.

Ore 14:15 – I portieri di entrambe le squadre scendono in campo per iniziare il riscaldamento.

Ore 14:05 – Nel 3-5-2 di Semplici ci sono due novità. In porta c’è Milinkovic-Savic, solo panchina per Gomis. A centrocampo riposa Schiattarella, al suo posto gioca Valdifiori. In attacco spazio al duo Petagna-Paloschi.

Ore 13:55 – Anche la Spal è arrivata all’Olimpico.

Ore 13:40 – La Roma è arrivata allo stadio Olimpico.

Ore 13:30 – Eusebio Di Francesco lascia in panchina Manolas, al suo posto al fianco di Fazio c’è Ivan Marcano. In mediana spazio a Nzonzi e Cristante. Dietro a Dzeko infine ci sono Under, Lorenzo Pellegrini e El Shaarawy.

Lavinia Colasanto

Roma-Spal 0-2: le pagelle. Prestazione oscena che vanifica le ultime settimane. Dzeko & El Sha, pomeriggio da incubo

Simone Indovino – Un normale sabato di ottobre che sembra ripetersi all’infinito nella storia della Roma, La sosta appena passata, la gara di Champions tra pochi giorni, la testa da un’altra parte, e la frittata è fatta. La Spal surclassa i giallorossi sotto tutti gli aspetti, tecnici, fisici e mentali, e con diligenza rifila due reti e guadagna tre punti. Calciatori molli, svogliati e poco convinti: sono questi i demeriti principali della squadra di Eusebio Di Francesco, che deve ringraziare Olsen se lo scarso di gol non è maggiore. Una prestazione che preoccupa non poco in vista dei difficili impegni che attendono la squadra.

ROMA

Olsen 6.5 – Per lo meno lo svedese è da ringraziare se il passivo non è più ampio. Forse mezzo passo avanti in più sarebbe stato utile in occasione del corner del 2-0, ma non è di certo colpa sua se la Roma cade malamente.

Florenzi 5 – Non dà apporto offensivo e non ripiega al meglio. Le poche volte in cui galoppa sulla corsia non sa bene cosa fare. La catena con Under che tante soddisfazioni ha dato si è presa una giornata di vacanza.

Fazio 4.5 – In confusione e nervoso, come d’altronde da inizio campionato. Sbaglia spesso il tempo degli interventi, andando a commettere tanti falli che sfociano in proteste piuttosto inutili con l’arbitro. Si perde Bonifazi in occasione del gol subito.

Marcano 5 – Difende con ordine, mostrando buon senso della posizione. Col passare dei minuti non può che affondare con il resto dei compagni.

Lu.Pellegrini 5 – Un primo tempo di buona qualità, in cui si propone in avanti e combina bene con El Shaarawy. Sullo scadere l’ingenuità che causa il rigore è pagata a carissimo prezzo, e da quel momento la sua prestazione scema lentamente. Non può essere, ovviamente, solamente colpa sua e nel momento in cui esce il pubblico gli tributa un applauso.

Cristante 5 – In quest’occasione la sua presenza in cabina di regia al fianco di Nzonzi non è positiva. Un giro palla troppo lento, poche idee, e tanti conseguenti palloni persi. Si perde la mercatura di Bonifazi in occasione del raddoppio avversario.

Nzonzi 5.5 – Il solito filtro in mezzo al campo, ma stavolta con meno qualità del solito.

El Shaarawy 4.5 – Due lampi, tramutati in due assist preziosi per Dzeko non sfruttati, e poi errori su errori. Con delle imprecisioni fa prendere almeno due contropiedi pericolosissimi e, come spesso accade, la cattiveria in avanti non è mai di casa.

Pellegrini 6 – In mezzo al campo è l’unico in grado di dare un po’ di brio in zona offensiva. Bravo, sopratutto nella prima parte di gara, a scippare diversi palloni dai piedi degli avversari. Avrebbe potuto riaprire la partita con un bolide di sinistro da fuori ma l’incrocio dei pali glielo nega.

Under 4.5 – Giornata completamente negativa per il turco. Non riesce a mandare in difficoltà il suo diretto avversario con le sue accelerazioni, ed entrambi i piedi sono oggi tarati male. Tutti i cross sono errati, così come i tentativi di inquadrare la porta avversaria.

Dzeko 4 – Un pomeriggio da incubo. Si divora tutto quello che può divorarsi, e in particolare l’errore da pochissimi passi è immediatamente punito dalla Spal pochi secondi dopo. Non dà fluidità alla manovra offensiva e perde una miriade di palloni.

Kluivert 5 – Prova qualche spunto personale, prima sulla destra e poi sulla sinistra, ma è fumoso e spesso si perde in troppe licenze.

Coric s.v. – Un primo assaggio di campo in una giornata tremendamente brutta.

Pastore s.v. – Entra nel momento più critico della squadra, può poco.

Di Francesco 4.5 – Siamo alle solite. Rientro dalla sosta, l’imminente Champions League, e la sua Roma sfodera una prestazione al limite del vergognoso. Viene da pensare che i calciatori non siano motivati in maniera giusta, che sarebbe una cosa piuttosto grave. El Shaarawy sempre poco convinto, Dzeko non ha cattiveria sotto porta. Sono due anni che si vedono queste tipo di partita all’Olimpico e ci si continua a chiedere perché avvengano.

Simone Indovino

Empoli-Roma 0-2: le pagelle. Nzonzi e Dzeko regalano due settimane tranquille. Ma quanti rischi…

Simone Indovino – A riposo con la mente serena. Era l’obiettivo della Romache ha rispettato l’attese, sconfiggendo in trasferta l’Empoli e tornando al successo esterno dopo la prima di campionato. I toscani si mostrano subito avversari tosti, corrono tanto e pressano indiavolati, e questo tappa un po’ le ali ai capitolini, che trovano tuttavia il vantaggio con Nzonzi. La partita si incanala nei binari giusti, ma nel secondo tempo i ragazzi di Andreazzoli sono motivati a trovare il pari e ci vanno vicinissimi. Mazzoleni assegna un rigore per un fallo di mano, fortuito, di UnderCaputo per fortuna spara alto e, dopo qualche altro rischio di troppo, Dzeko trova il gol della sicurezza. Nove punti nelle ultime tre partite di campionato, quarta vittoria consecutiva considerando anche la Champions. La Roma, si spera, è tornata.

ROMA

Olsen 6 – Zero parate sul tabellino, ma tanta presenza in campo al contrario delle prime uscite. Preciso con i piedi, inizia a intravedersi il tipo di portiere che piace a Di Francesco.

Santon 6.5 – Un’ulteriore, piacevolissima, conferma. Il tecnico lo fa giocare sia a destra sia a sinistra, ed è bravissimo in entrambe le posizioni. Si procura la punizione che porta al gol di Nzonzi, attento in qualsiasi circostanza difensiva non dimenticandosi delle discese sulla corsia.

Manolas 6 – Non di certo la sua miglior partita in maglia capitolina, ma sufficiente in ogni caso. È attento quando c’è da liberare l’area e lo fa sempre con molta diligenza.

Fazio 6 – Discorso simile a quello del compagno di reparto. Lui, in determinate situazioni, pecca più di concentrazione in determinati momenti, sopratutto quando si perde Caputo a metà ripresa.

Lu. Pellegrini 6 – Entra in campo, comprensibilmente, un po’ compassato, sbagliando due cross di fila. L’emozione non era certamente poca, ma col passare dei minuti si scioglie e si mostra solido fisicamente e atleticamente. Attendo in fase difensiva, eccezion fatta per un’occasione nella ripresa in cui rimedia in giallo.

De Rossi 6 – Non al meglio fisicamente, si limita al suo classico ruolo di regista davanti la difesa. Il centrocampo in coppia con Nzonzi continua a funzionare piuttosto bene.

Nzonzi 7 – Arriva la prima gioia con i colori della Roma addosso per il francese, che sfrutta tutti i suoi centimetri e un bellissimo cross di Pellegrini per realizzare di testa. Fatto quello, si mette davanti alla difesa giocando e smistando tantissimi palloni.

El Shaarawy 6 – Sonnecchia per tutta la partita, non si batte e non gioca bene, sbagliando troppo. Un flash nel finale regala un prezioso assist per il gol sicurezza di Dzeko.

Lo.Pellegrini  6 – La sua valutazione sarebbe stata certamente più elevata se non avesse avuto quel quarto d’ora di buio prima della sua uscita in campo, in cui ha peccato in diverse situazioni mettendo in difficoltà i suoi. Prezioso l’assist per Nzonzi in occasione della punizione. Buoni anche svariati movimenti, prima che la stanchezza della settimana prendesse il sopravvento.

Under 6 – Non è incisivo come nelle ultime uscite. Mancano i suoi strappi di qualità in fase offensiva, ma sono buoni gli scambi sulla corsia coi compagni. Sfiora la rete in almeno un’occasione ma appare stanco, a tal punto che il mister preferisce farlo sedere in panchina. Suo il fallo di mano, molto sfortunato, che causa il rigore avversario.

Dzeko 6.5 – Un po’ sottotono nella prima metà di primo tempo, poi si sveglia e inizia a gestire la palla in avanti come solo lui è capace di fare. Ha voglia di far gol, e la marcatura personale, che in campionato mancava dalla prima giornata, arriva nel momento di maggiore difficoltà per chiudere il match.

Florenzi 6.5 – Conferisce freschezza in zona offensiva, e la sua versatilità si riflette nel gioco giallo

Cristante 5.5 – Un ingresso in campo non troppo convinto quello dell’ex Atalanta, che pasticcia troppe volte in determinate situazioni.

J.Jesus s.v. – Contribuisce alla difesa finale del risultato.

Di Francesco 6.5 – Tre punti che fanno sorridere, e che mandano la Roma a riposo tranquilla. Non mancherà tuttavia qualche tirata d’orecchie verso i suoi, colpevoli di essere stati troppo morbidi in determinate situazioni.

Simone Indovino

Roma-Viktoria Plzen 5-0: le pagelle. Edin, la felicità di vedere ceco. Iniezione di fiducia per Kluivert, Pellegrini in scia derby

Simone Indovino – La Roma vince e convince in questa seconda giornata di Champions League. Un successo che era praticamente obbligatorio dopo la sconfitta di Madrid e la squadra di Di Francesco ha rispettato le attese. Bravi i giallorossi a sbloccare immediatamente il risultato, per poi arrotondare sul finire del primo tempo, in entrambe le occasioni con Dzeko. Da quel momento è tutto facile per i calciatori che non corrono pericoli e sembra anche si divertano in campo. Un’azione di pregevolissima fattura porta alla segnatura di Cengiz Under, assistito da Pellegrini. Kluivert realizza il poker, ed è solo il preludio alla tripletta di Dzeko, che si ripete contro il Viktoria Plzen dopo i 3 gol personali di due anni fa.

ROMA

Olsen 6 – Una licenza stilistica coi piedi, qualche uscita, e una normale gestione della sfera. Una partita da spettatore che, ogni tanto, non fa male.

Florenzi 6.5 – La non qualità eccelsa degli avversari gli permette di scorazzare tranquillo sulla corsia di destra, su cui macina chilometri su chilometri. Positivi i suoi inserimenti, e solo una grandissima parata del portiere avversario nel primo tempo gli nega la gioia della rete personale.

Fazio 6.5 – Ordinaria amministrazione, ma con il tasso di concentrazione sempre al massimo. È questo quello che è mancato al Comandante in questo avvio di stagione non positivo, e la sensazione è che l’abbia finalmente ritrovato.

Juan Jesus 6.5 – Argina bene le avanzate ceche, più frequenti dalla sua porzione di campo rispetto a quella di Fazio. Vince praticamente tutti i duelli aerei, ed è bravo anche in velocità.

Kolarov 6.5 – Sappiamo bene che è sceso in campo non al meglio fisicamente, e questo non può che fargli onore. Si gestisce in maniera perfetta, tirando anche il freno a mano quando possibile. Ma per i minuti in cui è in campo è una presenza costante per i suoi compagni.

Cristante 7 – È la prima vera partita positiva dell’ex atalantino in maglia giallorossa. Posizionato accanto a Nzonzi, si carica di responsabilità andando a gestire praticamente tutti i palloni che passano per la sua zona, pulendoli per bene. Deliziosi anche alcuni suoi lanci in profondità a pescare il movimento degli attaccanti.

Nzonzi 7 – La condizione fisica continua a crescere, e questo si nota immediatamente nelle sue prestazioni. El Pulpo arriva con le sue lunghe leve su qualsiasi pallone, erigendo uno schermo perfetto davanti la difesa.

Pellegrini 7.5 – Effetto derby? Altra partita di enorme qualità per il romano, che in questa serata sembra avere gli occhi anche dietro la testa. Illuminanti i suoi suggerimenti per i compagni, in particolar modo quello utile per la marcatura di Under. Preziosi gli inserimenti nel ruolo che Di Francesco gli ha ritagliato da due partite a questa parte.

Kluivert 6.5 – Vivace sin dalle prime battute di gioco, nonostante la confusione in determinati momenti. Quando ha spazio e può accumulare velocità diventa certamente un valore aggiunto per la squadra. Bagna l’esordio in Champions con una rete, trovandosi al posto giusto al momento giusto.

Dzeko 8 – Quanto fa bene l’aria europea al bosniaco. Torna a punire i cechi come fece due anni fa (all’epoca realizzò una tripletta) e lo fa dopo pochissimi secondi, incanalando subito la partita nei binari corretti. Sfrutta un errore della retroguardia avversaria e punisce nuovamente la squadra, ma non gli basta. Pur non arrivando il terzo gol personale, ha fame e si vede in ogni azione.

Under 7 – Scalda il piede nel primo tempo colpendo una traversa al limite dell’incredibile, punisce gli avversari nella ripresa con un sinistro chirurgico grazie al suggerimento di Pellegrini. Propizia anche la marcatura di Kluivert.

Lu.Pellegrini s.v. – Qualche spunto per mettere in mostra le proprie caratteristiche.

Zaniolo s.v. – Altra passerella europea per il giovanissimo.

Schick s.v. – Una porzione di partita in cui, obiettivamente, non può fare molto.

Di Francesco 7.5 – Il gol di Dzeko in apertura spiana la strada a una vittoria che era davvero fondamentale in ottima qualificazione. La Roma non poteva permettersi di perdere punti e così è stato, grazie a una prestazione corale di alta caratura da parte di tutti i giocatori. Il tecnico torna a ruotare molti uomini e, a poco a poco, tutti stanno dando risposte positive.

Simone Indovino

Roma-Lazio 3-1: le pagelle. Pellegrini show totale, Kolarov li punisce al 71°. Fazio croce e delizia, ora l’Europa

Simone Indovino – Non c’è occasione migliore rispetto a un derby per scacciare (speriamo definitivamente) il momento negativo che la Roma si è trascinata dietro per troppe settimane. Vero che all’inizio la squadra sembra timorosa, ma col passare dei minuti si scioglie. Pastore lascia il campo per infortunio, e al suo posto entra Pellegrini. Sarà lo sliding doors che cambierà la storia della partita. Il gol di tacco a fine primo tempo muta l’inerzia del match, facendo andare i giallorossi a riposo in una condizione psicologica favorevole. Un erroraccio di Fazio rischia di compromettere quanto di buono fatto, ma è l’ex Kolarov a fare la voce grossa su punizione e regalare il nuovo vantaggio. Ci pensa lo stesso difensore argentino a farsi perdonare e a siglare la rete della sicurezza.

ROMA

Olsen 6 – Ha poco da fare sul gol subito, messo in condizione avverse dal compagno. Per il resto una buona gestione delle uscite e dei tiri che lo fanno uscire dal torpore dei primi 60 minuti.

Santon 7.5 – Una piacevolissima conferma quella dell’ex Inter che in una partita così delicata gioca una delle sue migliori prestazioni assolute. Ferma le avanzate avversarie, riparte con grande corsa e tecnica. Ha anche il merito di procurarsi la punizione su cui Fazio insacca grazie a un perfetto anticipo su un avversario.

Manolas 7 – Tanto, tantissimo cuore per il greco che prende per mano Immobile e non lo lascia praticamente mai. Lotta come un leone su tutti i palloni e termina la gara stremato.

Fazio 6.5 – Comandante per quasi tutta la partita, errore clamoroso che fa scendere i fantasmi in campo, di nuovo Comandante quando si trova al momento giusto nel posto giusto e insacca di testa. Facciamo finta di dimenticarci quello svarione?

Kolarov 7.5 – Un gol dell’ex al derby è una delle cose più goduriose, passateci la licenza stilistica, che possano accadere. Con la sua bomba ristabilisce le gerarchie in campo e poi corre come un matto per esultare. Si, l’impressione è che il passato alla Lazio è proprio dimenticato.

De Rossi 6.5 – Esce acciaccato, probabilmente perché nei 70 minuti disputati aveva dato veramente tutto. La seicentunesima presenza è festeggiata con una vittoria splendida.

Nzonzi 6.5 – Poco appariscente, sostanzioso fino a scoppiare. Tantissima quantità in mezzo al campo da parte del francese, che gestisce con calma olimpica tantissime situazioni anche delicate. Smista con attenzione il pallone per tutta l’ampiezza del campo.

Florenzi 7 – Quanto ha corso Alessandro, un pendolino su e giù per la fascia. Nella prima frazione di gioco si limita ad aiutare in difesa, nel secondo tempo si prende diverse licenze ed offende al meglio. Peccato per quell’occasione non sfruttata per un piccolo ritardo al tiro.

Pastore 6 – 37 minuti prima di arrendersi, purtroppo, a un ulteriore problema fisico. I difensori della Lazio gli vanno spesso sopra fisicamente, ma quando ha la palla tra i piedi la manovra della Roma guadagna in qualità.

El Shaarawy 6 – Se avesse avuto quel pizzico di cattiveria in più avrebbe certamente timbrato il cartellino. È comunque prezioso nel far ripartire l’azione e conferisce tanto aiuto in retroguardia.

Dzeko 6.5 – Non riesce a trovare la via del gol, pur avendo una ghiottissima occasione da lui stesso creata. Questo lo fa innervosire un po’, ma come richiesto dal tecnico, è sempre parte della manovra. Illumina spesso per i compagni, in particolare brillantissimo l’assist che Florenzi non riesce a sfruttare.

Lo.Pellegrini 8 – Non sappiamo se questi 60 minuti circa basteranno a far cambiare del tutto le future prestazioni del centrocampista, ma oggi è da premio Oscar. Gol di tacco, punizione del vantaggio procurata con un grande inserimento, assist per Fazio nel finale. Basta così?

Cristante 6.5 – Finalmente un ingresso in campo con gli attributi. Sfrutta al meglio la sua brillantezza fisica rispetto agli avversari e permette alla Roma di guadagnare campo nel finale.

J.Jesus s.v. – Non fa altro che contribuire al risultato finale con un po’ di legna.

Di Francesco 7.5 – A conti fatti avrebbe dovuto fare bottino pieno tra Frosinone e Lazio per salvare la sua panchina. Missione compiuta, la sua Roma sembra finalmente aver trovato una quadratura ma guai ad abbassare la guardia, perché già martedì c’è uno snodo decisivo nel girone di Champions League.

Simone Indovino