La Roma riparte, il Palermo è battuto

Yuri Oggiano – Dopo tre sconfitte consecutive, una in campionato e due nelle coppe, la Roma torna a sorridere battendo il Palermo per 3 a 0, condannando sempre di più i rosanero alla Serie B. La squadra di Spalletti si riprende la seconda posizione in classifica, conquistata dal Napoli nel pomeriggio, si mantiene ad otto punti dalla Juventus e rimette l’Inter a distanza di sicurezza.

Rispetto alla partita contro il Lione Spalletti inserisce sei novità con due sorprese, Mario Rui a sinistra e Grenier a centrocampo, entrambi all’esordio dal primo minuto in campionato. Turnover in vista di giovedì? Risposta provocante alle parole di Pallotta? Questo non si sa ma ha ragione lui visto che il francese svolge il suo ruolo alla perfezione, comandando il reparto facendosi vedere sempre tra le linee e tentando la giocata di prima in verticale. Il delizioso assist per il gol di El Shaarawy, quarto in campionato per il Faraone, è soltanto la ciliegina sulla torta. Spalletti e i tifosi sperano di aver trovato un rinforzo importante per il finale di stagione.

Non è un rinforzo ma una conferma Edin Dzeko che torna al gol dopo quattro partite di digiuno. Il colpo da biliardo con cui batte Fulignati è la sintesi della classe e della tecnica del bosniaco, valori che serviranno per scardinare anche la difesa del Lione. Rete numero 30 in stagione per il bomber che entra in una prestigiosa elite con Messi, Cavani e Lewandowski. Giovedì spera di far parte della partita anche El Shaarawy che contro il Palermo ha offerto una prova dettata dalla continuità, cosa che è mancata al ligure durante la sua carriera.

Il match contro i rosanero potrebbe essere la rampa di lancio anche per la difesa che subiva gol da cinque partite consecutive. Dopo il brivido iniziale, papera di Szczesny sul tiro di Nestorovski, Fazio, Rudiger e Jesus hanno gestito bene le situazioni, correndo pochi pericoli e mettendo in sicurezza la Roma.

Nel finale c’è tempo anche per il diagonale di Peres che suggella una partita dominata dalla Roma e che rimette parzialmente in carreggiata i giallorossi dopo che la ruota si era impantanata nel fango. Se la squadra di Spalletti sarà uscita da questa situazione scomoda si vedrà giovedì, dove contro il Lione servirà una vera e propria impresa, magari sotto gli occhi attenti di Pallotta atteso nella Capitale tra pochi giorni.

Yuri Oggiano

Europa League. La Roma crede nella magica rimonta

David Moresco – Archiviata la vittoria per 3-0 contro il Palermo, torna l’Europa League. Giovedì infatti, allo Stadio Olimpico, è in programma il ritorno degli ottavi di finale contro il Lione. La Roma, dopo la sconfitta per 4-2 all’andata, è chiamata ad una remuntada in pieno stile Barcellona. Nell’ultima giornata di Ligue 1, Genesio ha optato per un ampio turn over, facendo riposare Lacazette, Valbuena e Tolisso, ma nonostante ciò i francesi hanno rifilato un netto 4-0 al Tolosa, grazie ai gol di Jallet, Cornet ed alla doppietta di Depay. Con questo successo, il Lione mette una seria ipoteca sul quarto posto in classifica, portandosi a +5 dal Marsiglia di Rudi Garcia. Nelle ultime sei partite in casa, la squadra di Genesio non solo ha sempre vinto, ma ha sempre rifilato almeno quattro gol alle avversarie. Se tra le mura amiche i francesi mostrano numeri formidabili, fuori dallo Stade de Lumiers il trend cambia vertiginosamente: nelle ultime sei uscite, il Lione ha trovato una sola vittoria, contro l’AZ Alkmaar nell’andata dei sedicesimi di finale d’Europa League. La Roma all’Olimpico, senza contare i match contro Napoli e Villarreal, ha sempre vinto ed ha il dovere di tentare l’impresa. Spalletti, contestato nelle scelte da Pallotta, a Palermo ha fatto riposare i giocatori cardine della squadra in vista della partita di giovedì. Il tecnico potrà contare su Diego Perotti, che oggi ha effettuato gli esami a Villa Stuart, che hanno escluso lesioni muscolari. Contro il Lione servirà un’impresa, ma la Roma ha il dovere di crederci, anche in virtù delle rimonte del passato. Due volte i giallorossi sono riusciti a rimontare due reti di svantaggio in trasferta: nel 1984 contro il Dundee United in Coppa dei Campioni e nel 1988 contro il Partizan Belgrado in Coppa UEFA. L’urlo della Sud sarebbe il primo passo per ribaltare queste situazioni” ha detto il tecnico di Certaldo a margine della vittoria contro i rosanero. L’Olimpico, quello di una volta, può dare la spinta in più per tentare questa magica rimonta.

David Moresco

Ti presento il Palermo di Diego Lopez e Baccaglini

David Moresco – Chiusa la parentesi europea, in attesa del ritorno in Europa League contro il Lione, la Roma vola a Palermo per giocare la 28esima giornata di Serie A. L’obiettivo è semplice: difendere con le unghie il secondo posto dagli agguati delle inseguitrici, Napoli in primis, e, magari, rosicchiare qualche punto sulla Juventus capolista, che venerdì ospiterà il Milan, tentando di riaprire una difficile lotta scudetto. Il Palermo, sconfitto la scorsa giornata in rimonta dal Torino, attualmente staziona con 15 punti al terzultimo posto in classifica, posizione che sa quasi di condanna per i rosanero. La squadra non gira, pecca di poca qualità ed esperienza. In questo senso, le partenze dei senatori Maresca, Vazquez e Sorrentino pesano non poco in un momento cruciale della stagione. La scossa ha tentato di darla il presidente Zamparini, dimessosi la settimana scorsa, lasciando il posto all’ex Iena Paul Baccaglini. Le dimissioni però non cancellano le sue responsabilità: Ballardini, De Zerbi, Corini e l’attuale Diego Lopez. 4 cambi in panchina sono troppi e non permettono alla rosa di trovare né stabilità né fiducia. L’unica certezza viene dal reparto offensivo, dominato da Nestorovski. L’attaccante macedone ha realizzato 10 gol in campionato ed è lui il trascinatore di questo Palermo ed il pericolo numero uno per la difesa della Roma, alla quale mancherà Manolas, squalificato per il giallo rimediato contro il Napoli.

Diego Lopez ha incrociato i giallorossi due volte in Serie A, nelle quali il tecnico uruguaiano ha ottenuto un solo punto. Altro tipo di score da calciatore: 4 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte tra Campionato e Coppa Italia con la maglia del Cagliari, da sempre bestia nera della Roma. Domenica l’allenatore non potrà contare su Rispoli, infortunatosi all’adduttore, e probabilmente nemmeno su Jajalo per un risentimento muscolare. All’andata finì 4-1 per i giallorossi grazie alle reti, tra le altre, anche di El Shaarawy e Paredes. I due, criticati per il rendimento nelle ultime uscite, devono dimostrare di avere la forza di sostenere il peso della maglia giallorossa, rispondendo alle critiche a suon di prestazioni. Perdere altri punti, in questo momento della stagione, significherebbe gettare al vento tutto ciò che è stato fatto di buono fino ad ora. La strada per la cosiddetta “ossessione della vittoria” è ancora lunga e tortuosa e la risposta, alle critiche e al disfattismo, tipico del tifo giallorosso, va data, di nuovo, sul campo.

David Moresco

Serie A – i risultati. Roma ko in casa con il Napoli. Stop Juve a Udine

Sono terminate le partite della 15.00 della 27esima giornata di Serie A. Primo pareggio in campionato per la Juventus sul campo dell’Udinese. L’Inter ha travolto il Cagliari al Sant’Elia, mentre il Torino trascinato da un super Belotti ha ribaltato lo svantaggio iniziale contro il Palermo. Pari a reti bianche tra Crotone e Sassuolo, vittoria in extremis per il Genoa ad Empoli
Questi i risultati finali:

Cagliari-Inter 1-5 (34′ Perisic, 39′ Banega, 42′ Borriello, 47′ Perisic, 67′ Icardi, 87′ Gagliardini))
Crotone-Sassuolo 0-0
Empoli-Genoa 0-2 (89′ Ntcham, 90+ 3 Hiljemark)
Torino-Palermo 3-1 (30′ Rispoli, 73′, 76′, 81′ Belotti)
Udinese-Juventus 1-0 (37′ Zapata, 60′ Bonucci)

Roma-Napoli 1-2

Europa League. Ti presento la sfida contro il Lione

David Moresco – Dopo le delusioni in Coppa Italia e in campionato contro Lazio e Napoli, la Roma vola in Francia per giocare la gara d’andata dei quarti di finale d’Europa League contro il Lione. La speranza è quella di tenere vivo almeno uno dei tre obiettivi di inizio stagione. I transalpini, messo alle spalle un avvio di stagione tutt’altro che esaltante, stanno attraversando un buon momento di forma. In questo momento, sono nella quarta posizione in Ligue 1 con 47 punti, 18 in meno del Monaco capolista. Scesi dal girone di Champions League, ai sedicesimi di finale ha sconfitto l’AZ Alkmaar vincendo 4-1 all’andata e 7-1 al ritorno. L’allenatore Genesio ha a disposizione un mix di esperienza e incoscienza: da una parte ci sono giocatori esperti come Lopes, Gonalons, e l’ex Yanga-Mbiwa, dall’altra giovani come Ghezzal, Fekir, Tolisso e Lacazette. Tanti giocatori di qualità, che spiegano il motivo per cui il Lione, insieme al Manchester United, era considerato, a Nyon, una delle squadre da evitare assolutamente. I numeri dei giallorossi contro le squadre francesi però sono promettenti: in nove partite, hanno collezionato cinque vittorie, tre pareggi ed una sconfitta, quella contro il Monaco nella Coppa delle Coppe nel ‘92. L’ultimo, e l’unico, scontro tra la Roma ed il Lione è avvenuto nel 2007 in Champions League e rievoca degli splendidi ricordi nella Capitale. In quell’occasione, dopo lo 0-0 all’Olimpico, la Roma riuscì a sbancare il vecchio Stade de Gerland, sostituito dall’avvenieristico Stade de Lumiers, grazie alle reti di Francesco Totti e Amantino Mancini. Sulla panchina giallorossa sedeva il tecnico di Certaldo, che certamente giovedì potrà contare su un infiltrato di fiducia come Grenier, acquistato nell’ultima sessione di mercato dalla Roma proprio dal club transalpino. Il compito più importante, giovedì sera, spetterà di nuovo a Spalletti: quello di far rivivere, a dieci anni di distanza, quelle emozioni europee che tanto mancano ai tifosi giallorossi.

David Moresco

Roma, fine dell’imbattibilità in casa

Yuri Oggiano – 461 giorni, tanti ne erano passati dall’ultima sconfitta interna della Roma in campionato. Dopo l’Atalanta, capace di imporsi allora per 2-0, tocca al Napoli passare all’Olimpico, con un 2-1 che interrompe la striscia di 24 risultati utili consecutivi e il record assoluto di vittorie casalinghe. Era il 29 novembre 2015 quando Gomez e Denis confezionarono l’ultima sconfitta interna dell’era Garcia. Da quel momento la Roma, in casa, ha messo insieme 20 vittorie e 4 pareggi, ma la doppietta di Mertens rimette in discussione tutto, non solo il secondo posto: allenatore, valore della rosa, capacità di investimento del club. L’ambiente, ossessionato dalla vittoria, è di nuovo esploso.  Eppure la stagione mantiene ancora la Roma in corsa su tutti e tre i fronti, anche se, indubbiamente, le sconfitte subite negli ultimi giorni contro Lazio e Napoli complicano parecchio le cose.

Ad ammorbidire in parte il verdetto, sabato, ci ha pensato Strootman. Il gol dell’olandese pesa come un macigno nel confronto a distanza con il Napoli, perché permette alla Roma di mantenere il vantaggio sulla squadra di Sarri in caso di arrivo a pari punti. Ma questo, ovviamente, non basta a consolare gli animi scossi dei tifosi giallorossi. Nella settimana appena trascorsa la Roma ha mostrato di nuovo una preoccupante fragilità difensiva, che invece, nel corso delle settimane precedenti, sembrava aver risolto. Sia lo schieramento a 3 tenuto contro la Lazio che quello a 4 scelto sabato scorso, hanno mostrato pericolose falle, forse in virtù di uno scadimento di forma complessivo che coinvolge anche l’attacco, molto meno efficace rispetto al periodo precedente. Spalletti, però, non è d’accordo, o forse non vuole esserlo, anche se in realtà i numeri della stagione testimoniano un sovraccarico evidente per alcuni componenti della rosa. Dzeko, Nainggolan e Strootman hanno già oltrepassato i 3000 minuti di gioco, Fazio lo farà a breve. Le alternative, del resto, non convincono a pieno il tecnico, che già a gennaio aveva avvertito sui pericoli legati a questa fase della stagione. Ma adesso non resta che accantonare gli alibi e provare ad aggiustare in fretta le cose. La Roma è in buona parte ancora padrona del proprio destino, soprattutto in Europa League. Giovedì a Lione bisognerà dimostrare di poterlo ancora gestire.

Yuri Oggiano

Ti presento il Napoli di Maurizio Sarri

David Moresco – A pochi giorni di distanza dalla sfida di Coppa Italia contro la Lazio, la Roma ritorna allo Stadio Olimpico, questa volta per sfidare il Napoli in campionato. I partenopei non stanno attraversando un periodo positivo. Le sconfitte contro Atalanta in campionato e contro la Juventus in Coppa Italia, precedute da quella in Champions League contro il Real Madrid, a seguito della quale De Laurentiis si è lasciato andare ad uno sfogo contro il tecnico Sarri, pesano non poco sulle spalle dei giocatori. In tre partite infatti, si sono visti sgretolare tra le mani tutt’e tre gli obiettivi di inizio stagione. In campionato, dalla sfida a Juventus e Roma per il primo posto, i partenopei si sono ritrovati a – 12 dalla vetta e – 5 dai giallorossi, costretti a difendere la terza posizione dagli assalti di Lazio e Atalanta, rispettivamente distanti 3 e 4 punti. Il momento della stagione è cruciale.

Sarri, dopo la sconfitta contro i bergamaschi, ha convocato tutta la rosa a Castel Volturno per un faccia a faccia chiarificatorio. Sabato all’Olimpico metterà in campo tutti i senatori nel solito 4-3-3: Reina in porta alle spalle di Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam. A centrocampo il capitano Hamsik accanto a Zielinski e Diawara. Qualche dubbio nel reparto offensivo: per Insigne, Callejon e Mertens la stanchezza comincia a farsi sentire, difatti nelle ultime uscite hanno trovato non poche difficoltà. Per questo il tecnico potrebbe optare per un cambio a sorpresa. Il ballottaggio è tra Milik e Pavoletti, che scalpitano per scendere in campo dal primo minuto. L’ultima vittoria del Napoli in campionato contro la Roma risale al novembre del 2014, da lì in poi il palcoscenico è tutto per i giallorossi, che in 4 partite hanno ottenuto il pieno bottino in tre occasioni. Numeri simili si ripetono nelle sfide tra Sarri e la Roma: il tecnico campano, in sei occasioni, tre sulla panchina dell’Empoli e tre su quella del Napoli, non ha mai battuto i giallorossi. La gara d’andata è terminata 3-1 per la Roma, grazie alla doppietta di Dzeko e la rete di Salah. Dai due, oltre che da Nainggolan, Spalletti si aspetta un cambio di rotta dopo il flop nella sfida di Coppa Italia. Vincendo sabato i giallorossi finirebbero a +8 dai partenopei e metterebbero una seria ipoteca sul secondo posto.

David Moresco

Momento delicato per la Roma

Lavinia Colasanto – Digerito il boccone amaro per la sconfitta contro la Lazio nella semifinale d’andata di Coppa Italia, la Roma torna a pensare al campionato. All’Olimpico, sabato alle ore 15, arriva il Napoli per un partita che può incidere molto sul futuro delle due squadre. I giallorossi si trovano a più 5 sulla compagine di Sarri e questa sfida può suonare come un match point per quanto riguarda la lotta al secondo posto. Molto equilibrio nella storia tra Roma e Napoli che, per aggiungere ulteriore pepe al duello, avranno una grande voglia di rivalsa dopo le cadute in coppa.

Spalletti dovrà pensare alla condizione fisica dei giocatori che, in alcuni tratti della partita contro la Lazio, hanno sofferto sotto l’aspetto della brillantezza e della lucidità. Due giocatori su tutti possono far comodo al tecnico, De Rossi, rimasto in panchina in Coppa Italia, e Perotti, entrato nella ripresa. A farne le spese potrebbero essere Paredes e Salah mentre sono confermati gli intoccabili Nainggolan e Dzeko. Cambierà poco la difesa che rivedrà Szczesny tra i pali, dopo la buona prova di Alisson contro la Lazio, con Manolas, Fazio e Rudiger a proteggerlo anche se Juan Jesus proverà a giocarsi le sue carte. Pochi dubbi sugli esterni con Emerson Palmieri e Bruno Peres che proveranno ad impensierire la retroguardia del Napoli.

Dall’altra parte Sarri cambierà qualche uomo rispetto alla squadra che ha perso contro la Juventus. In difesa si rivedranno Hysaj e Ghoulam sulle corsie, a centrocampo ci sarà la conferma di Diawara, vero leader del reparto, e la promozione di Zielinski che giocherà al posto di Rog. Fermo ai box Allan per un infortunio muscolare. Un solo ballottaggio in attacco tra Insigne e Milik che vuole trovare continuità ma soprattutto quel gol che in campionato gli manca dal 17 settembre, prima di vivere l’incubo della rottura del crociato. A completare il reparto gli instancabili Callejon e Mertens.

Al San Paolo finì 3 a 1 per la Roma, in una partita condotta perfettamente dalla squadra di Spalletti, quella perfezione smarrita contro la Lazio e che i giallorossi vogliono ritrovare al più presto. Per continuare a sognare, e staccare del tutto il Napoli, non ci sono mezze misure, non c’è pareggio che tenga perché l’obiettivo deve essere uno solo: vincere.

Lavinia Colasanto

Inter-Roma 1-3: le pagelle. Nainggolan indescrivibile, centrocampo solido. Bentornato Diego!

Simone Indovino – Vittoria convincente della Roma sull’ostico campo di San Siro. Inter sconfitta con il punteggio di 3-1 dopo una partita di altissima qualità dal punto di vista dell’intensità e della voglia. Altra prestazione aliena di Nainggolan che suggella la gara con una doppietta di qualità immensa: le due bordate di destro del belga portano in vantaggio i ragazzi di Spalletti di 2 marcature. Una disattenzione difensiva provoca la rete di Icardi ma poco dopo Perotti, entrato benissimo in partita, mette la parola fine trasformando un calcio di rigore. Bene la difesa, Strootman è ovunque.

ROMA

Szczesny 7 – Attenzione rivolta al massimo per il polacco che risponde presente in qualsiasi occasione venga chiamato in causa. I cross nerazzurri sono tutti preda delle sue manone; a pochi istanti dalla fine si immola per evitare il 2-3.

Rudiger 6.5 – Dopo l’ingenuità commessa giovedì in Europa League torna alta la concentrazione del tedesco che è abile a contrastare le avanzate avversarie. L’unica disattenzione porta al gol nerazzurro di Icardi con l’argentino che sguscia alle spalle del classe ’93.

Fazio 7 – In partite del genere, in cui prevale la fisicità, il suo carattere e il suo temperamento diventano fondamentali. Combatte per tutta la gara con Icardi avendo quasi sempre la meglio: sono pochi i pericoli che l’argentino fa correre al proprio portiere.

Manolas 7 – Nonostante i piccoli acciacchi della settimana il greco si dimostra, in coabitazione con Fazio, la colonna portante della difesa giallorossa. Tutti i suoi interventi sono precisi e concreti; sopratutto nel primo tempo si riversa diverse volte in fase offensiva creando svariate situazioni pericolose.

Juan Jesus 7 – Un esatto girone fa il brasiliano dimostrava la propria qualità contrastando Candreva all’Olimpico. Si ripete anche oggi con lo stesso avversario, respingendo le avanzate dell’ex Lazio che è spesso costretto alla conclusione affrettata.

Bruno Peres 6.5 – Con l’assenza di Emerson si carica sulle spalle le responsabilità di offendere. L’ex Torino non si fa pregare avventurandosi più volte in incursioni personali, peccando tuttavia nell’ultimo passaggio. Sporca in maniera decisiva una conclusione di Perisic probabilmente destinata in porta.

De Rossi 7 – Conferisce personalità al centrocampo della Roma gestendo con attenzione i palloni che gravitano nella sua zona e combattendo per fare filtro davanti la difesa. Dopo essere stato ammonito scende leggermente l’intensità di DDR, probabilmente per paura di lasciare i compagni in 10.

Strootman 7 – Cuore e polmoni per l’olandese che è il perfetto raccordo tra la difesa e l’attacco. Altra partita di grandissima intensità per il centrocampista che ha ormai recuperato la forma migliora che ci aveva fatto ammirare prima delle tre operazioni al ginocchio.

Nainggolan 8.5 – Quasi complicato descrivere la partita superlativa che il Ninja ha sfornato questa sera a Milano. Alla solita grinta aggiunge una doppietta che spiana la strada alla Roma per la vittoria finale, indirizzando la gara nei binari giusti. Le due conclusioni sono due assolute perle, su cui Handanovic non ha scampo. Imprescindibile.

Salah 6.5 – L’egiziano sembra non risentire della Coppa D’Africa da poco disputata poiché la sua forma fisica è eccezionale. Rispetto al modulo in cui puntava con forza i terzini avversari, con questo sistema di gioco si ritrova a scambiare nello stretto con i compagni. Manca di precisione nelle fasi finali dell’azione, in cui potrebbe pescare con più puntualità Dzeko.

Dzeko 7 – Si ferma la striscia di reti consecutive, ma la gara del bosniaco è comunque da applausi. Si muove per tutto il fronte offensivo non dando punti di riferimento alla difesa nerazzurra. Ha il merito di anticipare Medel che è costretto a commettere fallo da rigore: il penalty si rivela decisivo nell’ottica del risultato finale.

Perotti 7 – Entra in maniera prepotente e grintosa al posto di Salah. Poco dopo si rende pericoloso con una serpentina tra le maglie nerazzurre che si conclude con un cross per Dzeko. Trasforma il rigore del 3-1 con classe ed eleganza battendo uno dei portieri più forti del campionato.

Paredes 6 – Poco meno di 10 minuti per l’argentino che sostituisce De Rossi. Spalletti lo butta dentro per avere una maggiore qualità nella gestione del pallone.

Vermaelen s.v. – 6 giri di orologio per aiutare a mantenere il doppio vantaggio.

Spalletti 7.5 – Tantissimo merito di questa vittoria va ascritto al tecnico toscano, che riesce a trasmettere ai suoi quella carica necessaria per mantenere alta la concentrazione tutti e 95 i minuti. Jesus sulla sinistra garantisce copertura, consentendo a Bruno Peres di scendere con maggiore intensità. L’assetto difensivo è ormai chiaro: i tre centrali conferiscono una stabilità non indifferente.

Simone Indovino

Montino: “Famo ‘sto stadio a Fiumicino. Siamo a disposizione”

David Moresco – Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha rilasciato un’intervista esclusiva. Ecco le sue parole:

Se dovesse essere bloccato l’iter per lo Stadio della Roma, voi sareste disposti a farlo a Fiumicino?

Si, noi siamo a disposizione. Spero che la situazione si sblocchi, tuttavia quando parliamo di Fiumicino stiamo parlando di un tratto della città di Roma, che 25 anni fa si è distaccato dal Comune di Roma. Noi abbiamo un Piano Regolatore che prevede tutta una serie di insediamenti ed aree di sviluppo. Tra queste aree c’è un’area molto vasta, destinata ad essere edificata nel quadrante ovest di circa 300 ettari, di proprietà di molti privati dove è possibile sviluppare cubature ed infrastrutture di quella natura.

Quali sarebbero i tempi di realizzazione e la modalità dell’iter?
I tempi sono più rapidi rispetto ad una procedura che coinvolge un territorio che ha bisogno di varianti sostanziali del piano regolatore. L’iter è sicuramente più rapido. La procedura è quella della Conferenza dei Servizi, un procedimento che coinvolge la Regione, dove ci sono le Sovrintendenze, l’Autorità del Bacino del Tevere, il Consorzio di Bonifica e così via.

L’amministrazione capitolina dovrebbe per qualche motivo sedere in Conferenza dei Servizi?
No, non hanno competenze. Per qualche centinaio di metri la competenza cambia di segno ed è soltanto nostra. Ci sono tutte le prerogative per fare un intervento, anche in termini di costo, meno oneroso rispetto a quello che viene fatto. L’onere dei terreni intorno a Roma sono inferiori rispetto a quelli di Roma.

Le torri possono creare un problema?
In questa fase di “mercato immobiliare” edificare una torre di trenta o venticinque piani qualche problema commerciale può crearlo. Forse un ripensamento sotto l’aspetto edificatorio va fatto da parte di tutti.

Il terreno fa parte dei 100 sondati dalla società Cushman & Wakefield?

Si. Credo anche che abbia ricevuto una certa sottolineatura favorevole. La Roma conosce perfettamente quello di cui stiamo parlando. La loro società incaricata di fare le perizie delle aree ha valutato anche questo terreno.

Concludiamo con un appello alla AS Roma?
Si, famo ‘sto stadio a Fiumicino.

David Moresco