Rimosse le barriere anche in Curva Sud

David Moresco – Sono passati 569 giorni da quel famoso 12 settembre 2015, giorno in cui iniziò la costruzione delle barriere nelle due Curve dello Stadio Olimpico. Oggi pomeriggio, dopo la rimozione in Nord della scorsa settimana, sono terminati i lavori anche nella Sud. Torneranno a prendere il proprio posto nel settore più caldo dello stadio i gruppi organizzati della Roma, in un match fondamentale: il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, in programma martedì 4 aprile. “Ogni tifoso porti una bandiera e tanta voce, martedì non conta il risultato ma tifare ad oltranza” scrive il Gruppo Roma attraverso un comunicato. La protesta per ora può dirsi conclusa, si torna quindi alla normalità, fatta di coreografie, bandierine e cori. Dopo più di un anno e mezzo di aspre misure di sicurezza e uno stadio quasi militarizzato, l’assenza delle barriere e il derby in notturna sono una grande occasione per il movimento ultras romano. Questa linea distensiva però, può essere un’arma a doppio taglio per tifosi. E’ il momento di dimostrare maturità, perché le barriere, costate alle società 700 mila euro, sono sì state smontate, ma non totalmente demolite: si trovano sotto lo stadio, nei magazzini delle due rispettive curve, pronte ad essere installate in caso di nuova necessità. All’esterno della curva i settori rimangono separati, gli steward previsti saranno circa cinquanta e saranno potenziate le telecamere interne ed esterne. Sostituiti anche i cosiddetti “Betafence” alle spalle delle due Curve: quelli nuovi saranno mobili e utilizzabili come vie di fuga. Non solo misure di sicurezza, perché dal Campidoglio arriva una nuova idea, accolta dai fedelissimi della Roma con entusiasmo: quella di realizzare una standing area nelle due curve, dove si potranno seguire le partite senza dover stare seduti al proprio posto, ma in piedi, così come piace agli ultrà giallorossi. Quello in arrivo è un derby di quelli veri, dove lo spettacolo è assicurato. Dopo un anno e mezzo per i supporter della Curva romanista si tratta di un ritorno al passato, ma lo sarà ancor di più per Spalletti. I suoi ultimi ricordi della Sud stracolma risalgono al lontano 2009, quando all’Olimpico non c’erano barriere e gli ultrà erano il 12esimo uomo in campo, in grado di dare la svolta in un momento di difficoltà. Con l’uscita dall’Europa League ed un primo posto quasi irraggiungibile, l’ultimo trofeo ormai rimasto appetibile è la Coppa Italia e vincerlo battendo i rivali di sempre, recuperando il 2-0 della gara d’andata, manderebbe i tifosi in estasi. “Resto solo se vinco un trofeo” ripete costantemente Spalletti. Chissà se martedì, loro, i ragazzi della Sud, potranno fargli cambiare idea.

David Moresco

Roma-Lazio, dentro o fuori

Yuri Oggiano – Fondamentale, la più importante della stagione, così Szczesny, Spalletti e Dzeko hanno definito Roma-Lazio, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Si partirà dal 2-0 per la squadra di Inzaghi con i giallorossi chiamati ad un’impresa, quella non riuscita contro il Lione in Europa League ma completata, nel passato, contro Torino e Genoa, in Coppa Italia.

Spalletti, ossessionato dal pensiero di vincere un trofeo per rimanere in sella alla Roma, rispetto alla partita contro l’Empoli ritroverà Strootman a centrocampo mentre De Rossi rimarrà in bilico fino all’ultimo. Paredes, che il tecnico ha elogiato nel post partita, è pronto a rilevare ancora una volta il numero 16. Il resto della formazione è presto fatto con Alisson a difendere la porta, Manolas, Rudiger e Fazio a comporre il terzetto difensivo, anche se l’argentino ha patito le fatiche di questi mesi nella partita di sabato sera. Sugli esterni, a completare il centrocampo, il duo brasiliano Bruno Peres ed Emerson Palmieri che, per le condizioni fisiche non perfette, ha lasciato spazio a Mario Rui contro l’Empoli. In attacco tutto poggia sulle possenti spalle di Dzeko che vuole rimpolpare ancor di più il suo bottino di gol. L’ultimo posto se lo giocheranno Salah e Perotti con l’egiziano favorito.

Dall’altra parte del campo la Lazio ritrova Radu, Lulic e Patric che hanno scontato il turno di squalifica nel match di un mese fa. Inzaghi si affiderà al suo 11 tipo con le colonne portanti De Vrij in difesa, Biglia e Milinkovic-Savic a centrocampo e Immobile in attacco.

All’Olimpico saranno presenti circa 50 mila spettatori ma soprattutto la Roma, dopo 19 mesi di assenza, potrà riabbracciare la Curva Sud dopo la rimozione delle barriere. Il destino di Spalletti e quello della Roma vanno a braccetto, partita da dentro o fuori, nessuna via di mezzo per un futuro più intricato di un rebus ma che presto potrebbe avere la sua soluzione.

Yuri Oggiano

Rimosse le barriere in Curva Nord dopo 566 giorni

David Moresco – Sono passati 566 giorni da quel famoso 12 settembre 2015, giorno in cui iniziò la costruzione delle barriere nelle due Curve dello Stadio Olimpico. Ieri pomeriggio sono terminati i lavori nella Nord e da domenica inizieranno quelli nella Sud. Per la prima volta quindi, dopo 18 mesi di agonia, i gruppi organizzati della Roma torneranno a prendere il proprio posto nel settore più caldo dello stadio, in un match fondamentale: il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, in programma martedì 4 aprile. La battaglia per ora può dirsi conclusa, si torna quindi alla normalità. Dopo anni di aspre misure di sicurezza e uno stadio quasi militarizzato, la curva libera e il derby in notturna sono una grande occasione per per il movimento ultras romano. Questa linea distensiva però, può essere una potenziale trappola. E’ il momento di dimostrare maturità, anche perché le barriere, costate alle due società 700 mila euro, sono sì state smontate, ma non totalmente demolite: si trovano sotto lo stadio, nei magazzini delle due rispettive curve, pronte ad essere installate di nuovo in caso di necessità. La decisione della rimozione è stata presa dalla Questura dopo il sopralluogo a cui hanno partecipato Prefettura, Coni e Vigili del Fuoco. All’esterno della curva i settori rimarrano separati, gli steward previsti saranno circa cinquanta e saranno potenziate anche le telecamere. Sostituiti anche i “Betafence” alle spalle delle due Curve: quelli nuovi saranno mobili e utilizzabili come vie di fuga. Non solo misure di sicurezza, perché dal Campidoglio arriva una nuova idea, accolta dai fedelissimi della Roma con entusiasmo: quella di realizzare una standing area nelle due curve, dove si potranno seguire le partite senza dover stare seduti al proprio posto, ma in piedi, così come piace agli ultras. Dopo un anno e mezzo per i supporter della Curva romanista si tratta di un ritorno al passato, ma lo sarà ancor di più per Luciano Spalletti. I suoi ultimi ricordi della Sud risalgono al lontano 2009, quando all’Olimpico non c’erano barriere e i tifosi erano il 12esimo uomo in campo, in grado di dare la svolta in un momento di difficoltà. Con l’uscita dall’EL ed un secondo posto quasi certo, resta in bilico la Coppa Italia: c’è da recuperare il 2-0 della gara d’andata e servirà la loro spinta per realizzare una magica rimonta.

David Moresco

Chi è Monchi

Yuri Oggiano – Ramon Rodriguez Verdejo, o semplicemente Monchi, sarà il prossimo direttore sportivo della Roma. Lo spagnolo ha partecipato ad un summit, con i vertici giallorossi tra cui il Presidente Pallotta in quel di Londra, per cominciare a mettere nero su bianco i progetti per la prossima stagione.

Monchi, nato a San Fernando nel 1968, può essere definito il Re Mida dei direttori sportivi, tutto quello che compra lo rivende ad un prezzo molto alto generando una quantità infinita di plusvalenze, se ne calcolano oltre 300 milioni di euro al Siviglia che nel suo periodo ha vinto 5 Europa League, una Supercoppa UEFA, una Supercoppa di Spagna ed una Coppa del Re.

Tra i grandissimi colpi del futuro diesse della Roma troviamo tra i più recenti Bacca, Gameiro e Krychowiak, andando nel passato Reyes e Jesus Navas, nel mirino giallorosso per la sessione estiva di mercato, e il gioiello della sua incredibile campagna in Spagna, Sergio Ramos venduto poi al Real Madrid per 27 milioni di euro.

L’andaluso, per fare questo tipo di mercato, utilizza i mesi che succedono la sessione estiva, da fine agosto a dicembre. Monchi, insieme ai suoi collaboratori, studia tutti i campionati e a fine mese stila una top 11 della competizione, sfoltendo così la rosa dei giocatori visionati, arrivando a circa 400. Con l’anno nuovo si parte per tagliare ancor di più la lista, ogni calciatore selezionato viene messo sotto gli occhi attenti di alcuni membri dello staff di Monchi. Tale profilo viene poi studiato in vari contesti, dalle partite in casa e fuori, fino ad arrivare agli avversari incontrati. Completata la descrizione c’è finalmente il confronto con l’allenatore, non sempre si riesce a prendere la prima scelta ma i giocatori sono comunque di qualità, Fazio, Keita, Perotti, Kanoutè per citarne qualcuno.

Pallotta spera che Monchi possa replicare tutto questo alla Roma, giovani forti per creare una squadra competitiva, colpi a basso costo inaspettati per avere una rosa completa e di qualità ma soprattutto degli acquisti che nel futuro potranno permettere di generare plusvalenze, vero ossigeno per le casse giallorosse. I tifosi sperano e nello stesso tempo sognano, il mito di Monchi sta per sbarcare a Roma e forse le possibilità di vincere un trofeo, ripercorrendo le orme del Siviglia, aumentano sempre di più.

Yuri Oggiano

Inizia a prendere forma la nuova Italia di Ventura. Olanda battuta in casa 2 a 1.

Ventura punta sui giovani per questa prestigiosa amichevole ae ottiene le risposte che voleva. Cinque debutti in azzurro con Gagliardini, Spinazzola, Petagna, D’Ambrosio e Verdi. L’atteso Donnarumma, al suo esordio dal primo minuto (è il più giovane portiere della Nazionale a giocare del primo minuto) a 18 anni e un mese, si è esibito in parate da portiere esperto e ha salvato la porta azzurra in più di una occasione.Italia partita in svantaggio con l’autogol al 10′ del primo tempo di Romagnoli, che gira nella propria rete un passaggio in area durante un fraseggio degli orange. Neanche il tempo di lamentarsi, e il bravo Eder non si fa pregare e sfrutta un errore difensivo di Hoedt: da fuori area batte il portiere di casa Zoet. Poi al 31’esimo è Bonucci è pronto a spingere in rete una palla respinta dal portiere orange. Italia che va al riposo in vantaggio. Nella ripresa c’è il walzer delle sotituzioni e tanti giovani in campo, l’Olanda tenta la rimonta. Sneijder ci prova due volte, ma Donnarumma c’è, e para. Ventura soddisfatto: “Stiamo cercando di esportare un’immagine e di costruirci una certa mentalità. Contava il risultato, ma la duplice posta in palio era quella e credo che l’abbiamo centrata”. Il ct poi azzarda: “Sarebbe bello andare in Russia, ma ci si va solo attraverso il lavoro e un gruppo che sta nascendo. Sono convinto che lì saremo la sorpresa del Mondiale”.    Al 10′ del pt, bella azione dei padroni di casa che entrano in area in fraseggio. Sfortunata deviazione, all’ultimo passaggio olandese, diRomagnoli e Donnarumma battuto. Al 11′ pt, Eder, su errore del difensore orange Hoedt, trova subito l’angolo giusto da fuori area, e pareggia. Al 27′ pt Martins Indi, deviato da Romagnoli, centra la traversa di testa. Al 31′ pt Bonucci in rete. Il difensore azzurro ribatte in rete un colpo di testa respinto da Zoet. Al 35′ problemi per De Rossi, entra Gagliardini, è un debutto. Il romanista esce zoppicando. Squadre al riposo. La ripresa non è entusiasmante come la prima frazione di gioco Al 3′ Rugani ammonito. Al 9′ st esce Immobile ed entra Belotti. Al 12′ st Donnarumma salva la porta azzurra fermando il rasoterra di Promes. Al 16′ st esce Zappacosta ed entra Spinazzola. Al 23′ st esce Eder ed entra Petagna. Al 25′ st Belotti impagna Zoet con una bordata da dentro area su assist di Verratti. Al 36′ st Parolo da fuori area, ma manca la potenza. Poco dopo ci riprova Spinazzola: miracolo di Zoet. Al 40′ st Donnarumma ancora decisivo deviando in angolo un tiro da fuori area di Sneijder. Al 42′ st ancora Donnarumma salva la porta da uno scatenato Sneijder. Tre minuti di recupero. Al 90′ st debutto per Verdi, esce Verratti. Al 93′ st De Vilenha tira da fuori, deviazione e palla fuori di un soffio. Fischio finale.

Francesco Trinca

Ecco Monchi

Lavinia Colasanto – Ramon Rodriguez Verdejo, o semplicemente Monchi, sarà il prossimo direttore sportivo della Roma. Lo spagnolo ha partecipato ad un summit, con i vertici giallorossi tra cui il Presidente Pallotta in quel di Londra, per cominciare a mettere nero su bianco i progetti per la prossima stagione.

Monchi, nato a San Fernando nel 1968, può essere definito il Re Mida dei direttori sportivi, tutto quello che compra lo rivende ad un prezzo molto alto generando una quantità infinita di plusvalenze, se ne calcolano oltre 300 milioni di euro al Siviglia che nel suo periodo ha vinto 5 Europa League, una Supercoppa UEFA, una Supercoppa di Spagna ed una Coppa del Re.

Tra i grandissimi colpi del futuro diesse della Roma troviamo tra i più recenti Bacca, Gameiro e Krychowiak, andando nel passato Reyes e Jesus Navas, nel mirino giallorosso per la sessione estiva di mercato, e il gioiello della sua incredibile campagna in Spagna, Sergio Ramos venduto poi al Real Madrid per 27 milioni di euro.

L’andaluso, per fare questo tipo di mercato, utilizza i mesi che succedono la sessione estiva, da fine agosto a dicembre. Monchi, insieme ai suoi collaboratori, studia tutti i campionati e a fine mese stila una top 11 della competizione, sfoltendo così la rosa dei giocatori visionati, arrivando a circa 400. Con l’anno nuovo si parte per tagliare ancor di più la lista, ogni calciatore selezionato viene messo sotto gli occhi attenti di alcuni membri dello staff di Monchi. Tale profilo viene poi studiato in vari contesti, dalle partite in casa e fuori, fino ad arrivare agli avversari incontrati. Completata la descrizione c’è finalmente il confronto con l’allenatore, non sempre si riesce a prendere la prima scelta ma i giocatori sono comunque di qualità, Fazio, Keita, Perotti, Kanoutè per citarne qualcuno.

Pallotta spera che Monchi possa replicare tutto questo alla Roma, giovani forti per creare una squadra competitiva, colpi a basso costo inaspettati per avere una rosa completa e di qualità ma soprattutto degli acquisti che nel futuro potranno permettere di generare plusvalenze, vero ossigeno per le casse giallorosse. I tifosi sperano e nello stesso tempo sognano, il mito di Monchi sta per sbarcare a Roma e forse le possibilità di vincere un trofeo, ripercorrendo le orme del Siviglia, aumentano sempre di più.

Lavinia Colasanto

La Roma risponde presente, il Sassuolo cade all’Olimpico

Yuri Oggiano – Alla quarta partita in casa contro il Sassuolo la Roma riesce finalmente a battere la squadra di Di Francesco e lo fa con lo stesso punteggio della gara d’andata, 3 a 1. I giallorossi si riprendono il secondo posto e mettono a distanza di sicurezza Lazio ed Inter che in questo weekend hanno raccolto soltanto un punto a testa.

Dopo l’eliminazione dall’Europa League, ai danni del Lione, il contraccolpo psicologico poteva essere un’arma letale per la Roma, ed in parte è stato così. La difesa continua a sbandare e a concedere praterie agli avversari che non si fanno pregare dando adito a qualche malumore del pubblico.

Tra i 25 mila presenti c’è anche Pallotta e allora la Roma non può sfigurare e decide di rimontare la partita, quarta volta in questa stagione, record assoluto in Serie A. Davanti agli occhi del Presidente si fa bello Paredes, vicino alla partenza durante il mercato di gennaio, con un grande gol. Il futuro del centrocampista argentino, come anche quello della Roma dopo le parole di Pallotta, è un rebus che deve essere sciolto nel più breve tempo possibile.

Chi ha il futuro ben chiaro nella sua mente è Dzeko che come contro il Palermo entra e timbra il cartellino, 31 gol in questa stagione come gli anni che ha compiuto pochi giorni fa. Implacabile il bosniaco che però pecca ancora sul piano della cattiveria non punendo il Sassuolo dopo uno svarione difensivo. Questa volta Spalletti non glielo fa notare, forse accecato dalla lotta con l’etere romano.

La squadra, dal canto suo, non sembra subire questa diatriba del tecnico e prima dell’intervallo fa girare la partita con Salah. L’egiziano raggiunge la doppia cifra in campionato segnando il suo nono gol all’Olimpico, a fronte di uno in trasferta, quello contro il Napoli.

Tra polemiche ed un futuro tutto da scrivere la Roma prova a ricaricare le batterie, durante la sosta, per l’ultimo sprint stagionale, quello che deciderà Coppa Italia, campionato e l’eventuale entrata in Champions League che Pallotta e Spalletti considerano fondamentale per mantenere la squadra ad alti livelli.

Yuri Oggiano

Serie A – I risultati della 29ª giornata

La 29ª giornata di Serie A è iniziata sabato sera con due anticipi e si è conclusa domenica con tutte le altre otto partite in programma. La prima partita della giornata l’hanno giocata sabato alle 18 Torino e Inter, pareggiando 2-2. Alle 20.45, nell’ultimo anticipo, il Milan ha vinto 1-0 contro il Genoa. Domenica, Empoli e Napoli hanno aperto la giornata alle 12.30: ha vinto il Napoli 3-2. Nelle partite delle 15 la Juventus ha vinto a Genova contro la Sampdoria, il Bologna ha vinto in casa contro il Chievo, Cagliari e Lazio è finita in parità, il Pescara ha perso a Bergamo contro l’Atalanta e la Fiorentina ha vinto in casa del Crotone. Nel posticipo delle 18 l’Udinese ha vinto in casa contro il Palermo e in quello delle 20.45, l’ultimo, la Roma ha vinto 3-1 contro il Sassuolo.

Sabato 18/3
18.00
Torino-Inter 2-2
20.45
Milan-Genoa 1-0

Domenica 19/3
12.30
Empoli-Napoli 2-3
15.00
Atalanta-Pescara 3-0
Bologna-Chievo 4-1
Cagliari-Lazio 0-0
Crotone-Fiorentina 0-1
Sampdoria-Juventus 0-1
18.00
Udinese-Palermo 4-1
20.45
Roma-Sassuolo 3-1

Il Sassuolo prima della sosta

Lavinia Colasanto – Ultima partita prima della sosta per le nazionali con la Roma che ospita il Sassuolo domenica alle ore 20.45. I neroverdi, partiti con l’obiettivo di confermare la qualificazione in Europa dello scorso anno, si sono risvegliati in un incubo, risucchiati nella lotta per le posizioni di rincalzo in una stagione che di Francesco non è riuscito a ribaltare. Il ruolino di marcia parla chiaro, 9 vittorie, 4 pareggi e 15 sconfitte, per un totale di 31 punti.

La lunga assenza di Berardi, rimasto fuori per oltre 4 mesi per un infortunio al ginocchio, ha gravato molto sulle sorti del Sassuolo, privato del proprio leader che era atteso, inoltre, dalla stagione della consacrazione. Di Francesco ha provato a lanciare molti giovani in attacco, da Politano a Ricci, da Iemmello a Ragusa, ma nessuno di questi ha saputo prendere per mano la squadra e trascinarla in una zona di classifica più alta. Le uniche soddisfazioni per il tecnico sono arrivate dal centrocampo dove Pellegrini, 22 presenze e 5 gol, è ormai lanciato verso l’elite del calcio italiano. La Roma dovrebbe sfruttare il diritto di riacquisto di 10 milioni di euro, nonostante le prove di disturbo della Juventus, rimasta ammaliata dalle prestazioni del romano.

Di Francesco vuole una scossa ed è seguito, dal punto di vista delle dichiarazioni, da Matri. I due scommettono tutto sulla partita di domenica per dare una sterzata al finale di stagione dei neroverdi. L’ex bomber del Milan è in ballottaggio con Defrel, giocatore cercato con insistenza dalla Roma nel mercato di gennaio. Nella stessa situazione di Matri anche Politano, insidiato da Ricci. L’esterno, che sta vivendo la prima stagione in Serie A, vuole far vedere le sue qualità alla società giallorossa anche se al momento le prestazioni sono altalenanti ed un suo rientro alla base è tutt’altro che scontato. Il terzo uomo in attacco è Berardi che sta cercando la prima rete dal suo rientro. Risalendo il campo la formazione è presto fatta con le conferme di Duncan, Pellegrini ed Aquilani, altro ex della partita, a centrocampo, Gazzola, Acerbi, Cannavaro e Peluso in difesa pronti a proteggere Consigli. Assenti Magnanelli, Antei, Sensi e Biondini.

Tra intrecci di mercato e storie di ex Di Francesco cerca l’ennesimo sgambetto alla Roma allo Stadio Olimpico, tre partite giocate e tre pareggi. Per i giallorossi, vista la trasferta di Lione, sarà una partita ricca di insidie ma in questo momento c’è da stringere i denti prima di staccare la spina: la ripresa del campionato è prevista il 2 aprile quando all’Olimpico arriverà l’Empoli. Crederci sempre e non mollare mai è il mantra di Spalletti che in questi giorni potrebbe decidere se continuare o meno la sua avventura alla Roma, magari dopo una chiacchierata con Pallotta.

Lavinia Colasanto

Serie A – Le formazioni della 28ª giornata

Queste le probabili formazioni della giornata numero 28 di Serie A, in programma tra venerdì, sabato, domenica e lunedì:

 

JUVENTUS-MILAN, venerdì ore 20:45 FORMAZIONI UFFICIALI

 

Juventus (4-2-3-1): Buffon; Barzagli, Bonucci, Benatia, Asamoah; Khedira, Pjanic; Dani Alves, Dybala, Pjaca; Higuain.
A disp.: Neto, Audero, Lichtsteiner, Marchisio, Rugani, Alex Sandro, Lemina, Rincon, Kean.
All. Massimiliano Allegri

Squalificati: Cuadrado (1)
Indisponibili: Chiellini, Sturaro

Milan (4-3-3): Donnarumma; De Sciglio, Paletta, Zapata, Romagnoli; Sosa, Pasalic, Bertolacci; Ocampos, Bacca, Deulofeu.
A disp.: Storari, Plizari, Antonelli, Calabria, Gomez, Vangioni, Fernandez, Poli, Kucka, Suso, Lapadula.
All. Vincenzo Montella

Squalificati: –
Indisponibili: Abate, Montolivo, Bonaventura, Locatelli, Honda

 

GENOA-SAMPDORIA, sabato ore 20:45 FORMAZIONI UFFICIALI

 

Genoa (3-4-3): Lamanna; Izzo, Burdisso, Munoz; Lazovic, Hiljemark, Cofie, Laxalt; Ntcham, Simeone, Pinilla.
A disp.: Rubinho, Zima, Biraschi, Gentiletti, Edenilson, L. Rigoni, Cataldi, Taarabt, Beghetto, Morosini, Pandev, Palladino.
All. Andrea Mandorlini

Squalificati: –
Indisponibili: Perin, Veloso, Orban, Ninkovic

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Sala, Skriniar, Silvestre, Regini; Barreto, Torreira, Linetty; Bruno Fernandes; Muriel, Quagliarella.
A disp.: Puggioni, Falcone, Pavlovic, Dodò, Bereszynski, Palombo, Praet, Cigarini, Alvarez, Budimir, Schick.
All. Marco Giampaolo

Squalificati: –
Indisponibili: –

 

SASSUOLO-BOLOGNA, domenica ore 12:30 (FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Aquilani, Duncan; Berardi, Matri, Politano.
A disp.: Pegolo, Pomini, Letschert, Adjapong, Mazzitelli, Missiroli, Ricci, Iemmello, Ragusa.
All. Eusebio Di Francesco

Squalificati: –
Indisponibili: Lirola, Magnanelli, Antei, Sensi, Biondini

Bologna (4-3-3): Mirante; Torosidis, Helander, Maietta, Masina; Donsah, Pulgar, Dzemaili; Verdi, Destro, Di Francesco​
A disp.: Da Costa, Sarr, Krafth, Viviani, Nagy, Okwonkwo, Taider, Sadiq, Petkovic, Krejci.
All. Roberto Donadoni

Squalificati: –
Indisponibili: Gastaldello, Mbaye, Rizzo

 

CHIEVO-EMPOLI, domenica ore 15 (FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Cesar, Spolli, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Inglese, Pellssier.
A disp.: Seculin, Dainelli, Sardo, Gamberini, Frey, de Guzman, N. Rigoni, Bastien, Kiyine, Izco, Gakpé, Meggiorini.
All. Rolando Maran

Squalificati: –
Indisponibili: –

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Bellusci, Costa, Pasqual; Krunic, Dioussé, Croce; El Kaddouri; Maccarone, Pucciarelli.
A disp.: Pelagotti, Pugliesi, Dimarco, Cosic, Barba, Veseli, Zambelli, A. Tello, Zajc, Thiam, Marilungo.
All. Giovanni Martusciello

Squalificati: –
Indisponibili: Mchedlidze, José Mauri

 

FIORENTINA-CAGLIARI, domenica ore 15 (FORMAZIONI UFFICIALI) 

 

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Rodriguez, Astori; Chiesa, Vecino, Tello, Valero; Saponara, Bernardeschi; Kalinic.
A disp.: Sportiello, Satalino, Salcedo, De Maio, Sanchez, Milic, Olivera, Cristoforo, Ilicic, Hagi, Saponara, Babacar.
All. Paulo Sousa

Squalificati: –
Indisponibili: –

Cagliari (4-4-2): Gabriel; Isla, Bruno Alves, Pisacane, Capuano; Padoin, Di Gennaro, Ionita, Barella; Joao Pedro, Borriello.
A disp.: Rafael, Colombo, Salamon, Miangue, Murru, Tachtsidis, Dessena, Deiola, Faragò, Ibarbo, Farias, Sau.
All. Massimo Rastelli

Squalificati: –
Indisponibili: Ceppitelli, Melchiorri

 

INTER-ATALANTA, domenica ore 15 (FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Ansaldi; Kondogbia, Gagliardini; Candreva, Banega, Perisic; Icardi.
A disp.: Carrizo, Murillo, Nagatomo, Santon, Andreolli, Sainsbury, Joao Mario, Biabiany, Brozovic, Eder, Palacio, Gabigol.
All. Stefano Pioli

Squalificati: –
Indisponibili: –

Atalanta (3-5-2): Berisha; Toloi, Caldara, Zukanovic; Conti, Kurtic, Freuler, Kessié, Spinazzola; Petagna, Gomez.
A disp.: Gollini, Konko, Hateboer, Raimondi, Melegoni, D’Alessandro, Cristante, Grassi, Mounier, Cabezas, Paloschi.
All. Gian Piero Gasperini

Squalificati: Masiello (1)
Indisponibili: Pesic, Dramé

 

NAPOLI-CROTONE, domenica ore 15 (FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Strinic; Rog, Jorginho, Hamsik; Callejon, Pavoletti, Insigne.
A disp.: Sefe, Rafael, Ghoulam, Albiol, Maksimovic, Maggio, Hamsik, Allan, Giaccherini, Zielinski, Pavoletti, Mertens.
All. Maurizio Sarri

Squalificati: –
Indisponibili: Tonelli

Crotone (4-4-2): Cordaz; Sampirisi, Dussenne, Ferrari, Martella; Rohden, Capezzi, Crisetig, Stoian; Falcinelli, Trotta.
A disp.: Festa, Viscovo, Nalini, Mesbah, Cuomo, Barberis, Claiton, Suljic, Acosty, Simy, Borello, Kotnik.
All. Davide Nicola

Squalificati: Rosi (1), Ceccherini (1)
Indisponibili: Tonev

 

PESCARA-UDINESE, domenica ore 15  (FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Pescara (4-3-3): Bizzarri; Zampano, Stendardo, Bovo, Biraghi; Verre, Bruno, Memushaj; Benali, Cerri, Mitrita.
A disp.: Fiorillo, Aldegani, Crescenzi, Fornasier, Cubas, Brugman, Kastanos, Muric, Pepe, Muntari.
All. Zdenek Zeman

Squalificati: Coda (1)
Indisponibili: Gilardino, Campagnaro, Mitrita, Bahebeck

Udinese (4-3-3): Karnezis; Widmer, Danilo, Angella, Samir; Jankto, Hallfredsson, Badu; de Paul, Thereau, Zapata.
A disp.: Scuffet, Perisan, Heurtaux, Adnan, Gabriel Silva, Balic, Kums, Matos, Perica, Ewandro.
All. Gigi Delneri

Squalificati: –
Indisponibili: Fofana, Gnoukouri, Faraoni, Lucas Evangelista

 

LAZIO-TORINO, lunedì ore 20:45 (FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Lazio (4-3-3): Strakosha; Basta, de Vrij, Hoedt, Radu; Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Immobile, Lulic.
A disp.: Vargic, Bastos, Patric, Wallace, Lukaku, Keita, Crecco, Murgia, Djordjevic, Lombardi, Luis Alberto.
All. Simone Inzaghi

Squalificati: –
Indisponibili: –

 

Torino (4-3-3): Hart; De Silvestri, Rossettini, Castan, Barreca; Benassi, Lukic, Baselli; Iturbe, Belotti, Ljajic.
A disp.: Padelli, Cucchietti, Ajeti, Zappacosta, Molinaro, Castan, Valdifiori, Gustafson, Acquah, Maxi Lopez, Iago Falque, Boyé.
All. Sinisa Mihajlovic

​Squalificati: –
Indisponibili: Obi