Progetto Briswa. Peres: “Il razzismo è una cosa brutta. Alla Roma abbiamo un bel gruppo”

David Moresco – Questo pomeriggio alle ore 15:00 presso l’Aula Magna di Economia dell‘Università Tor Vergata si è tenuto un workshop di presentazione del progetto Briswa – The Ball Rolls in the Same Way for All. All’evento hanno partecipato Carlo Tavecchio, presidente Figc, Bruno Peres, difensore della Roma, Daniele Frongia, Assessore allo Sport e Politiche Giovanili del Comune di Roma, Andrew Howe, atleta, Luigi Di Biagio, ct dell’Italia Under 21, Patrizia Panico, ct dell’Italia Under 16. Ecco le parole di Bruno Peres:

Credo sia importante sensibilizzare sul razzismo. È una cosa brutta. Non è il colore a farti essere più o meno bravo. Siamo tutti uguali, non dobbiamo fare differenza. Noi tutti siamo contro questo. Come si vive la differenza etnica nello spogliatoio? Abbiamo un bel gruppo, ci sono calciatori da tutte le parti del mondo. Abbiamo un bel rapporto, colore e nazionalità non fanno la differenza. Vogliamo dimostrarlo ai giovani che non conta nulla, l’importante è combattere il razzismo. Come sono stato accolto in Italia? All’inizio è stato difficile, ma tutti mi hanno sempre portato rispetto, tutti mi hanno trattato benissimo. Per me è stato importante. Soffri all’inizio ma poi ti abitui, mi hanno fatto sentire a casa. Ringrazio tutti quelli che mi hanno accolto. Un messaggio ai giovani? Devono lottare prima di tutto. La strada è dura però il calcio serve a fare spettacolo. Non deve esserci il razzismo, devono sapere che chi è accanto a te è uguale a te, a prescindere dal colore. Questo non solo nel calcio, ma nella vita. Le persone razziste non sanno il male che fanno, dobbiamo aiutarli a migliorare. Credo che noi professionisti possiamo fare tante cose. Questi giovani ragazzi devono sapere che devono lottare. Dobbiamo far capire a tutti che siamo contro il razzismo. Piano piano riusciremo a eliminarlo. I calciatori sono persone normali, a volte soffriamo anche noi il razzismo, ma dobbiamo lottare contro questo“.

David Moresco

Frongia: “A Roma-Genoa ci sarà anche la Sindaca Raggi. Berdini? Doveva parlare di meno e lavorare di più” – VIDEO

David Moresco – Daniele Frongia, Assessore allo Sport e Politiche Giovanili del Comune di Roma, è stato intercettato dai cronisti presenti alla conferenza Briswa – The Ball Rolls in the Same Way for All ed ha parlato anche dello Stadio della Roma. Queste le sue parole:

Come commenta questo evento?
Sicuramente è un convegno importante, non sarà né il primo né l’ultimo. Se ne parla da un decennio di razzismo nello sport e c’è ancora strada da fare. I fatti sono importanti, creare eventi per combattere questo razzismo e poi portare avanti politiche. Pensiamo ai nuovi regolamenti, quindi veri e propri atti di amministrazioni locali piuttosto che federazioni.

In che modo si può espandere il razzismo?
Il problema riguarda diversi sport, principalmente il calcio per la visibilità mediatica. Sicuramente si può combattere attraverso politiche su tutti i livelli, si parte dello stato, il ministero competente, le federazioni e le autorità locali.

Prevista qualche iniziativa del Comune per Totti?
Per quanto riguarda la partita del 28 c’è sicuramente un interesse dell’amministrazione. Parteciperà alla partita la sindaca Raggi. Non ho letto lo striscione di ieri sul Capitano, ma rientra tra il dialogo delle tifoserie in maniera corretta.

Sullo Stadio della Roma?
Si va avanti, settimana scorsa è stato approvato il progetto dalla nuova giunta che in qualche modo ha fatto il punto sul percorso che stiamo seguendo. Qualche novità nelle prossime settimane.

Cosa risponde a Berdini?
A mio modesto parere l’ex assessore avrebbe dovuto parlare di meno e lavorare di più per il bene di Roma.

La Roma risponde presente. Battuta la Juventus per 3-1

Yuri Oggiano – L’impresa è servita. La Roma sconfigge la Juventus per 3-1 e sbatte la porta in faccia a chi avrebbe voluto festeggiare il sesto scudetto consecutivo ed avere un finale di stagione tranquillo. Dopo i casi recenti di Porto, Lione e Lazio l’aria sembra essere cambiata, l’Olimpico non è più terra di conquista, all’Olimpico comanda la Roma. Così come la lotta per il secondo posto che ora vede i giallorossi nettamente favoriti sul Napoli, anche grazie al calendario che propone Chievo e Genoa per la Roma, Fiorentina e Sampdoria per i partenopei.

Quella contro la Juventus è la vittoria di tutti, dai 50 mila che hanno affollato i seggiolini dello stadio a Spalletti che ha saputo inventarsi una Roma tignosa e allo stesso tempo tecnica nonostante le defezioni e gli uomini acciaccati mandati in campo, vedi Perotti e Nainggolan.

I giallorossi, anche grazie a queste difficoltà, si ritrovano gruppo dopo un derby che aveva sgretolato tutte le certezze, ritrovate poi contro avversarie storiche come Milan e Juventus segnando, inoltre, 7 gol in due partite subendone soltanto 2. Merito anche di De Rossi, leader di una squadra che non ha voluto mollare e che si rispecchia nella grinta del capitano. Per il centrocampista tre reti nelle ultime tre partite, mai successo nella sua carriera, quasi un paradosso pensando anche al contratto in scadenza e a tutto quello che ha vissuto nella Capitale.

Record su record anche per Nainggolan. Il belga, col gol che ha blindato i 3 punti, sale a quota 11 in campionato ma soprattutto ha messo a segno la prima rete contro gli odiati juventini. Quasi una liberazione per il centrocampista che sfoga tutta la sua felicità e la sua rabbia con una grande esultanza. Prima volta anche per Spalletti che mai aveva battuto la Juventus in campionato, ci era riuscito soltanto una volta in Coppa Italia nel lontano 2006.

A chiudere il cerchio la perfezione di El Shaarawy, un colpo da biliardo, leggermente deviato da Lichtsteiner, che dà una carezza al palo prima di adagiarsi in rete.

Il campionato si avvia verso la sua chiusura ma l’attenzione, per non vanificare questa grande vittoria, come detto anche da Spalletti e De Rossi, deve rimanere alta. Con uno sguardo più rilassato al futuro la Roma è pronta ad affrontare il Chievo Verona e ad avvicinarsi all’ennesima stagione da record, ma senza trofei.

Yuri Oggiano

Serie A – I risultati della 36^ giornata. La Roma rovina la festa alla Juve. Napoli a valanga. Il Crotone riapre il discorso salvezza

La Roma batte la Juventus e rinvia la festa dei bianconeri. Quando mancano due giornate al termine della stagione, Genoa (33 punti), Empoli (32) e Crotone (31) lottano per restare nella massima serie. I toscani ospitano domenica prossima l’Atalanta, poi, nell’ultima giornata affronteranno il Palermo al ‘Barbera’; il Crotone domenica prossima va a far visita proprio alla Juventus, e poi ospiterà la Lazio mentre il Genoa ospiterà prima il Torino poi giocherà l’ultima giornata in trasferta, in casa della Roma.

Risultati della 36/a giornata

  • Atalanta-Milan 1-1
  • Bologna-Pescara 3-1
  • Cagliari-Empoli 3-2
  •  Crotone-Udinese 1-0
  • Fiorentina-Lazio 3-2
  • Inter-Sassuolo 1-2
  • Palermo-Genoa 1-0
  • Sampdoria-Chievo 1-1
  • Torino-Napoli 0-5
  • Roma-Juventus 3-1

Classifica

  • Juventus 85
  • Roma 81
  • Napoli 80
  • Lazio 70
  • Atalanta 66
  • Milan 60
  • Fiorentina 59
  • Inter 56
  • Torino 50
  • Sampdoria 47
  • Udinese, Cagliari 44
  • Chievo, Sassuolo 43
  • Bologna 41
  • Genoa 33
  • Empoli 32
  • Crotone 31
  • Palermo 2
  • Pescara 14
  • – Pescara e Palermo matematicamente retrocessi in serie B.

Mariani: “Totti lascerà un vuoto a Roma. Florenzi tornerà in campo a settembre. Nura? Nessun allarme”

David Moresco – Più di duemila nomi nella lista degli atleti operati dal Professor Mariani di Villa Stuart. Da Francesco Totti fino ad Alessandro Florenzi, passando per i vari Tommasi, Strootman, Rudiger e così via. Il noto Chirurgo Ortopedico romano ha parlato del legame che ha con il capitano giallorosso e degli infortuni che hanno colpito la Roma negli ultimi anni. Ecco le sue parole:

Roma-Genoa ultima partita di Francesco Totti…
Come romano e romanista ovviamente mi dispiace. Sia la città che la squadra perdono un simbolo e quando questo avviene rimane sempre un vuoto. Totti ha personificato l’aspetto tipico del romano: l’ironia, il prendersi in giro costantemente, la disponibilità e così via. Rimarrà certamente un vuoto.

Era davvero convinto potesse giocare il Mondiale nel 2006 o lo incoraggiava solamente?
Lì c’era la mia personale convinzione, nonostante lo scetticismo di molti. Ero sicuro di quello che saremmo riusciti a fare lavorando insieme per poter centrare l’obiettivo.

Si è trovato davanti situazioni complesse come quelle di Strootman e Florenzi, quanto conta lavorare sulla testa dei calciatori in questi casi?
E’ facile mettere avanti le mani. Io quando fornisco garanzie le do a ragion veduta. Sono convinto di quello che il giocatore può ottenere. Se fossi pessimista lo direi al giocatore. A Strootman ho detto “tornerai a giocare tranquillamente” e l’ho fatto perché ne ero profondamente convinto.

Che sentimenti prova quando vede un ‘suo’ giocatore tornare in campo?
Sono ultra soddisfatto quando li vedo giocare. E’ come un meccanico che lavora su una Ferrari che torna a vincere. Il merito lì è molteplice, non è tutto ad uno o ad un altro. Il chirurgo fa parte di un ingranaggio estremamente delicato, che basta poco per incepparlo, ma quello che conta è la voglia del giocatore, quanto ama il suo lavoro, è fondamentale. Il successo di Totti, dal Mondiale alla sua longevità, nasce dal fatto che ama profondamente quello che fa.

Florenzi e Totti hanno qualche lato caratteriale simile?
La differenza tra loro due è come si pongono di fronte alla malattia. Florenzi è molto più positivo di Totti. Francesco è più timoroso, ha paura del medico e della chirurgia, però si affida tranquillamente.

Quando deve ‘sistemare’ un intervento sbagliato precedentemente come si pone?
Il lavoro è diverso, ma la finalità è la stessa: dare un’articolazione stabile al giocatore. E’ più difficile ed è una sfida, non è la stessa cosa che operare un ginocchio appena rotto. E’ come un sarto che deve ritagliare un vestito tagliato male precedentemente. Fa parte delle normali conoscenze di un ortopedico e di un chirurgo dello sport.

Quest’anno tra le file della Roma ci sono stati una quantità di infortuni al crociato innumerevoli…
Si, ha pagato in modo notevole.

Ci spiega la situazione di Abdullahi Nura?
Nura ha subito una lesione del tutto particolare, quindi già dall’inizio sapevamo che non poteva fare un percorso alla Rudiger, ma che sarebbe stato molto più lungo. Si è rotto il crociato posteriore ed aveva delle lesioni meniscali particolari. Sapevamo che ci avrebbe messo più tempo. Il ragazzo veniva da una precedente fase di stop per altri motivi e per rimettere in moto la macchina c’è voluto più tempo, ma ora è perfettamente integro e non vedo elementi di allarme.

Il secondo infortunio di Florenzi?
E’ stata una cosa del tutto casuale. Florenzi è stato sfortunato, è come una macchina che tampona appena uscita dal carrozziere. E’ una casualità del tutto fortuita. Lui tornerà in campo nel prossimo campionato, per settembre prossimo.

Parliamo un po’ del passato. Secondo lei Rocca sarebbe tornato a giocare con le nuove tecnologie?
Si, oggi sarebbe stato diverso. Avrebbe avuto un altro tipo di trattamento. Parliamo di un’epoca nettamente diversa e con conoscenze diverse. Rocca ha avuto la sfortuna di avere un infortunio estremamente complesso in tempi in cui era difficile gestire le conoscenze a riguardo. Un insieme di cose che hanno portato a costringere il giocatore ad interrompere la sua carriera.

Sarà allo Stadio Olimpico per l’ultima di Totti?
Ci sto pensando. Non vado spesso allo stadio, però non lo so. Se non vado, avrò modo di salutare Totti in mille altri modi.

David Moresco

Serie A – Le probabili formazioni della 36^ giornata

Fiorentina – Lazio

Doppio problema per Sousa, il tecnico portoghese dovrà fare a meno di Rodriguez (squalifica) e Badelj (problema muscolare). L’allenatore viola potrebbe spostare Borja Valero in mezzo al campo e rilanciare Ilicic sulla trequarti. In casa Lazio scontata, in avanti, la coppia del momento formata da Immobile e Keità. In mezzo al campo Inzaghi ritrova Parolo. 

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Sanchez, Astori; Chiesa, Vecino, Valero, Tello; Bernardeschi, Ilicic; Kalinic. Allenatore: Sousa.

Lazio (3-5-2): Strakosha; Wallace, de Vrij, Hoedt; Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo, Lulic; Immobile, Keita. Allenatore: Inzaghi.

Sabato 13 maggio ore 20.45

Atalanta – Milan

Sfida decisiva per la corsa all’Europa League. Gasperini ritrova Conti e Freuler dopo le squalifiche e spera di avere a disposizione gli acciaccati Gomez e Kessie. Anche Montella è alle prese con diversi problemi, soprattutto in difesa. Il tecnico delMilan non avrà Paletta (squalifica) ma spera di poter contare su Romagnoli. In mezzo al campo rientra Kucka mentre in avanti ancora ballottaggio Lapadula\Bacca.

Atalanta (4-3-2-1): Berisha; Masiello, Caldara, Toloi, Conti; Cristante, Freuler, Spinazzola; Kurtic, Gomez; Petagna. Allenatore: Gasperini.

Milan (4-3-3): Donnarumma; De Sciglio, Zapata, Romagnoli, Vangioni; Kucka, Sosa, Pasalic; Suso, Lapadula/Bacca, Deulofeu. Allenatore: Montella.

Domenica 14 maggio ore 12.30

Inter – Sassuolo

Doppio squalifica in casa Inter: Medel e Kondogbia dovranno saltare la gara di domenica. Stefano Pioli spera di riavere a disposizione Miranda in difesa, pronto Andreolli, per fare coppia con Murillo. In mezzo al campo Brozovic prenderà il posto dell’ex Monaco. Di Francesco spera di ritrovare Defrel, Pellegrini e Mazzitelli ma dovrà fare a meno di Politano in avanti(Ragusa al suo posto). In mezzo al campo confermato il trio Sensi, Aquilani e Duncan.

Inter (4-2-3-1): Handanovic, D’Ambrosio, Murillo, Miranda\Andreolli, Nagatomo, Gagliardini, Brozovic, Candreva, Joao Mario, Perisic, Icardi. Allenatore: Pioli.

Sassuolo ( 4-3-3) : Consigli; Lirola, Acerbi, Cannavaro, Peluso; Aquilani, Sensi, Duncan; Berardi, Matri, Ragusa. Allenatore: Di Francesco.

Domenica 14 maggio ore 15.00

Sampdoria – Chievo

Giampaolo dovrà rinunciare allo squalificato Skriniar in difesa, Regini prenderà il suo posto. In avanti il tecnico blucerchiato dovrebbe utilizzare i soliti uomini: Bruno Fernandes alle spalle di Quagliarella e Schick. In casa Chievo Dainelli e Hetemajnono sono al meglio e potrebbero essere risparmiati. Sulla trequarti non ci sarà Birsa (squalificato), pronto De Guzman.

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Regini, Pavlovic; Barreto, Linetty/Praet, Torreira; Fernandes; Quagliarella, Schick. Allenatore: Giampaolo.

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Gobbi, Gamberini, Cesar, Cacciatore; Radovanovic, Castro, Bastien; De Guzman Inglese, Pellissier. Allenatore: Maran.

Bologna – Pescara

Donadoni ritrova Masina e Di Francesco ma dovrà fare a meno di Dzemaili. Lo svizzero è ormai ad un passo dal passaggio in Canada. In casa Pescara Zeman dovrà rinunciare a Benali, Brugman dovrebbe prendere il suo posto e completare il reparto offensivo con Caprari e Bahebeck.

Bologna (4-3-3): Mirante; Krafth, Maietta, Gastaldello, Mbaye; Donsah, Pulgar, Taider; Verdi, Destro, Krejci. Allenatore: Donadoni.

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Fornasier, Bovo, Biraghi; Verre, Coulibaly, Memushaj; Brugman, Bahebeck, Caprari. Allenatore: Zeman.

Cagliari – Empoli

Diversi dubbi per Massimo Rastelli. Il tecnico del Cagliari potrebbe riproporre Joao Pedro dietro Farias e Borriello. In casaEmpoli Martusciello monitora le condizioni di Krunic, Marilungo e Mchedlidze. In caso di forfait dell’attaccante georgianopronta la coppia ThiamPucciarelli.

Cagliari (4-3-1-2): Rafael; Isla, Pisacane, Bruno Alves, Murru; Ionita, Tachtsidis, Barella; Joao Pedro; Farias/Sau, Borriello. Allenatore: Rastelli.

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Bellusci, Costa, Pasqual; Mauri, Dioussè, Croce; El Kaddouri; Thiam, Pucciarelli. Allenatore: Martusciello.

Crotone – Udinese

Rastelli ritrova Falcinelli dopo la squalifica e lo ripresenterà in coppia con Trotta. In mezzo al campo si proverà a recuperareStoian. In casa Udinese mancherà Hallfredsson per squalifica, al suo posto pronto ancora il giovane Balic. In avanti Delneridovrebbe confermare Perica al posto di Thereau.

Crotone (4-4-2): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden, Crisetig, Barberis, Nalini/Stoian; Falcinelli, Trotta. Allenatore: Nicola.

Udinese (4-3-3): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Adnan; Badu, Balic, Jankto; De Paul, Zapata, Perica. Allenatore: Delneri.

Palermo – Genoa

Problemi per Bortoluzzi che non avrà a disposizione Jajalo e Gazzi a centrocampo. Il tecnico del Palermo può invece sorridere per il ritorno di Nestorovski in attacco. In casa Genoa la vittoria contro l’Inter ha dato entusiasmo ma non ha chiuso il discorso salvezza. Juric spera di avere Simeone, uscito dolorante dopo pochi minuti per un contatto con Medel. In difesa mancheràBurdisso, Munoz prenderà il suo posto.

Palermo (4-3-3): Fulignati; Gonzalez, Goldaniga, Andelkovic, Cionek; Trajkovski, Bruno Henrique, Chochev; Diamanti, Sallai, Nestorovski. Allenatore: Bortoluzzi.

Genoa (3-5-2): Lamanna; Biraschi, Munoz, Gentiletti, Lazovic, Rigoni, Veloso, Cataldi, Laxalt; Palladino Pandev/Simeone. Allenatore: Juric.

Torino – Napoli 

Mihajlović non avrà Moretti e Acquah per squalifica. In mezzo al campo torna a disposizione Benassi mentre in avanti ballottaggio Iturbe\Boyè. In casa Napoli Sarri ritrova Koulibaly dopo la squalifica e deve sciogliere il dubbio in mezzo al campo tra DiawaraJorginho. In avanti confermato il tridente Callejon, Mertens e Insigne.

Torino (4-2-3-1): Hart; Zappacosta, Carlao, Rossettini, Barreca; Baselli, Benassi; Iago Falque, Ljalic, Boyè; Belotti. Allenatore: Mihajlovic.

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; Jorginho, Allan, Hamsik; Insigne, Mertens, Callejon. Allenatore: Sarri.

Domenica maggio ore 20.45

Roma – Juventus

Tanti problemi per Luciano Spalletti. Il tecnico della Roma nona avrà sicuramente Strootman (squalifica) e Dzeko (infortunio al polpaccio). Da monitorare le condizioni di Nainggolan mentre in difesa rientra Rudiger. In casa Juventus Allegri deve valutare le fatiche di Champions. Sicuro assente Khedira, in difesa spazio a diversi cambi.

Roma (3-4-2-1): Szczesny; Rudiger, Fazio, Manolas; Emerson Palmieri; De Rossi, Paredes, Bruno Peres; El Shaarawy, Nainggolan; Salah. Allenatore: Spalletti.

Juventus(4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Asamoah; Marchisio, Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain Allenatore: Allegri.

Roma-Juventus. Pazza idea romanista

Yuri Oggiano – Pazza Idea, cantava Patty Pravo. Quella che alla Roma potrebbe venire battendo domenica sera la Juventus, allo Stadio Olimpico, riaprendo la lotta al primo posto. Spalletti non solo dovrà affrontare la squadra bianconera ma anche i tanti problemi che, tra acciacchi e squalifiche, affliggono la sua squadra. I giallorossi saranno costretti a rinunciare a Florenzi, Strootman e Dzeko, tre pilastri della seconda era spallettiana. Per completare il quadro resta in dubbio Perotti mentre filtra ottimismo per quanto riguarda Nainggolan.

E allora il tecnico toscano dovrà pescare dalla panchina che contro il Milan ha dato un’ottima risposta. Juan Jesus, Paredes ed El Shaarawy si sono fatti trovare pronti alla chiamata di Spalletti e almeno il centrocampista e l’attaccante saranno tra gli 11 che fronteggeranno la Juventus. Discorso diverso per il brasiliano visto che nel reparto difensivo tornerà a prendere posto Rudiger, che ha scontato la squalifica dopo il rosso nel derby. Emerson si riapproprierà della fascia sinistra mentre davanti a Szczesny sono confermatissimi Manolas e Fazio. Date per certe le presenze di De Rossi, Paredes e Nainggolan a centrocampo, Spalletti dovrà inventarsi un attacco privo di Dzeko e forse di Perotti. L’assenza del bomber è una novità assoluta in questo campionato e mancherà proprio contro la squadra alla quale ha segnato la prima rete della sua avventura romanista. Chi di gol ne ha fatti tanti in carriera, 306 per la precisione, è Francesco Totti che spera in una clamorosa maglia da titolare dopo la bufera di San Siro a meno che Spalletti non decida di schierare Gerson, la cui ultima presenza risale alla gara di andata contro la Juventus.

Dall’altra parte Allegri è pronto ad effettuare un ampio turnover visti gli impegni importanti dei bianconeri nell’ultimo periodo. Lichtsteiner, Asamoah, Marchisio e Rincon potrebbero essere le carte che il tecnico toscano si giocherà contro la Roma. Non ci sarà Khedira, uscito per infortunio contro il Monaco, mentre l’ex Pjanic cercherà di prendere per mano il centrocampo juventino. In attacco confermato il tridente Mandzukic, Dybala ed Higuain.

E’ l’ultimo big match della stagione per la Roma, quello da dentro o fuori, o verrà consolidato il secondo posto o ci sarà da sudare fino alla fine.

Yuri Oggiano

Roma e Napoli come in un Gran Premio di Formula 1

Lavinia Colasanto – Sorpasso e controsorpasso. Quello tra Roma e Napoli sembra un Gran Premio di Formula 1 che si trova a tre giri dal termine. I giallorossi sbancano San Siro con un netto 4 a 1 e tornano al secondo posto a 7 punti dalla Juventus trovando anche la sesta vittoria consecutiva in trasferta, mai successo nella storia romanista. Ma la domanda sorge spontanea: la Roma ha veramente vinto? Forse no perché le polemiche per il caso Totti, sempre più vicino alla fine della sua carriera, non si placano. Il mancato ingresso del capitano, a pochi minuti dalla fine, dai tifosi della Roma è stato preso come uno smacco verso il giocatore più importante della storia romanista. Spalletti, attaccato dal mondo del web, ha poi sbottato nel post partita: “Tornassi indietro non verrei ad allenare la Roma”. Momenti delicati nel punto di maggior tensione della stagione, quello dove si decide tutto.

La polemica si è incendiata quando Bruno Peres è subentrato a Dzeko. Il bosniaco, tornato mattatore dopo la pausa nel derby, ha messo le cose in chiaro dopo mezz’ora segnando i gol numero 26 e 27, in campionato, e 36 e 37 della sua incredibile stagione. In un colpo solo ha superato Totti, che nel 2007 si fermò a quota 26 in Serie A conquistando la Scarpa d’Oro, e se stesso quando al Wolfsburg segnò 36 reti in una sola annata calcistica.

Dzeko, inoltre, quest’anno ha contribuito anche al record di legni colpiti dalla Roma che con quelli incocciati da Perotti e Nainggolan contro il Milan, con complicità di Donnarumma, arriva a 21, una speciale classifica dove i giallorossi sono nettamente in testa.

Per raggiungere la testa del campionato, invece, sembra ormai troppo tardi anche se De Rossi ed El Shaarawy, andati in gol a San Siro, suonano la carica. Terz’ultimo giro per la Roma che domenica riceverà la Juventus: o si riapre tutto o i bianconeri vinceranno il sesto scudetto consecutivo. Con un occhio a Torino-Napoli, che si giocherà alle ore 15, i giallorossi tengono il piede sull’acceleratore cercando di non perdere pezzi preziosi, Perotti, Nainggolan e Dzeko sono usciti acciaccati da San Siro, di questa macchina che sembra aver ritrovato la velocità dei giorni migliori.

Lavinia Colasanto

Serie A – Juve, stop nel derby. La Roma batte il Milan e risponde al Napoli. Ciclone Lazio

La Lazio travolge 7-3 la Sampdoria: doppiette per Immobile e Quagliarella. Torna al gol Pandev e decide Genoa-Inter. Dzeko trascina la Roma che batte il Milan per 1-4 e si riporta al secondo posto.Mertens festeggia il compleanno con una doppietta. Higuain entra e pareggia nel finale il derby tra Juventus e Torino.

  • Napoli-Cagliari 3-1
  • Juventus-Torino 1-1
  • Udinese Atalanta 1-1
    Lazio-Sampdoria 7-3
    Chievo-Palermo 1-1
    Genoa-Inter 1-0
    Empoli-Bologna 3-1
    Sassuolo-Fiorentina 2-2
    Pescara-Crotone 0-1
    Milan-Roma 1-4

La classifica

  • Juventus 85
  • Roma 78
  • Napoli 77
  • Lazio 70
  • Atalanta 65
  • Milan 59
  • Inter, Fiorentina 56
  • Torino 50
  • Sampdoria 46
  • Udinese 44
  • Chievo 42
  • Cagliari 41
  • Sassuolo 40
  • Bologna 38
  •  Genoa 33
  • Empoli 32
  • Crotone 28
  • Palermo 20
  • Pescara 14
  • – Palermo e Pescara matematicamente retrocesse in serie B.

Milan-Roma. La Cina non è mai stata così vicina

Lavinia Colasanto – USA contro Cina. No, non è un altro atto politico del Presidente Trump verso un paese asiatico e nemmeno hamburger contro tofu in agrodolce, è Milan-Roma partita valida per la 35 esima giornata di Serie A. Domenica sera a San Siro ci sarà il primo confronto a distanza tra Mister Li, presente allo stadio, e James Pallotta, che seguirà la partita dalla sua abitazione di Boston. Entrambe le squadre sono uscite con le ossa rotte dall’ultimo turno di campionato, deludendo i rispettivi numeri uno. I rossoneri non sono andati oltre il pareggio contro il Crotone mentre la squadra di Spalletti ha rimediato una figuraccia nel derby.

Le compagini, quindi, sono chiamate al riscatto anche se i due tecnici avranno qualche rebus da risolvere. La Roma dovrà rinunciare agli squalificati Rudiger e Strootman. Per l’olandese niente miracolo in Corte Federale, al contrario del ricorso dopo il derby d’andata, il centrocampista dovrà scontare le due giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo. Montella, invece, non avrà Kucka, espulso contro i calabresi, e gli infortunati Abate, Antonelli e Bonaventura mentre ha ancora qualche chance Romagnoli.

Dovrà riflettere molto Spalletti che potrebbe optare per la difesa a 4 rilanciando Bruno Peres, uno dei più criticati dopo la sconfitta nel derby. Davanti a Szczesny ci saranno anche Manolas, Fazio, che ha smaltito un leggero problema muscolare, ed Emerson. Rimangono vive, però, le speranze di Juan Jesus qualora il tecnico decidesse di schierarsi a tre. A centrocampo il cambio è scontato, fuori Strootman e dentro Paredes che si posizionerà al fianco di De Rossi, non punito dopo l’esultanza rabbiosa contro la Lazio. Nonostante il clamoroso flop dello scorso weekend Dzeko guiderà ancora l’attacco con Salah e Nainggolan, per l’ultimo posto in formazione classico ballottaggio tra Perotti ed El Shaarawy.

Dall’altra parte del campo Montella risponderà con un classico 4-3-3 che prevede Suso e Deulofeu sulle corsie offensive, pronti a supportare Lapadula in vantaggio nel duello con Bacca. E’ presto fatto anche il resto dello schieramento rossonero perché risalendo il campo Mati Fernandez, Sosa e Pasalic, comporranno il centrocampo mentre Calabria, Zapata, Paletta e De Sciglio verranno schierati davanti a Donnarumma.

Montella contro Spalletti, il tecnico di Pomigliano d’Arco contro colui che il rossonero reputa il più bravo tra gli allenatori avuti. Il passato ed il presente della Roma con un grande punto interrogativo sul futuro, e se fosse l’aeroplanino a sedersi sulla panchina giallorossa? Domenica, però, non ci sarà spazio per fare voli pindarici, conta il presente e quel secondo posto che la Roma ha rimesso clamorosamente in discussione. L’Europa sia per la Cina sia per l’America è un obiettivo da raggiungere.

Lavinia Colasanto