Mercato Roma. La prossima settimana l’incontro tra gli agenti di Ricci ed il Sassuolo, si decide il futuro

David Moresco – E’ ancora in bilico il futuro di Federico Ricci. L’attaccante, che quest’anno ha realizzato 2 gol con la maglia del Sassuolo, può essere riscattato dai neroverdi, che dovranno versare 4,5 milioni di euro nelle casse della Roma. I giallorossi tuttavia mantengono sul classe ’94 un diritto di controriscatto, che riporterebbe il giocatore nella Capitale, alla corte dell’ex allenatore Eusebio Di Francesco. Secondo quanto appreso dalla redazione di Pagine Romaniste, la decisione finale verrà presa la prossima settimana, quando a Milano ci sarà un incontro tra l’agente del calciatore ed il Sassuolo. Il riscatto da parte dei neroverdi verrà quasi sicuramente esercitato, c’è da attendere però la scelta della Roma. Il 23enne, apprezzato da Di Francesco per la sua duttilità in campo, quest’anno ha totalizzato, in tutte le competizioni, 31 presenze. Il Sassuolo terrà Federico Ricci. Come appreso dalla nostra redazione, il giovane attaccante, quest’anno in prestito dalla Roma al club neroverde, rimarrà infatti a Reggio Emilia e si aggregherà al ritiro estivo sotto la direzione del neo allenatore Bucchi.  La Roma d’altro canto non effettuerà alcun diritto di contro riscatto sul calciatore. La volontà del Sassuolo di trattenere il classe ’94 è sempre stata chiara, tuttavia decisivo è stato l’incontro nel weekend a Milano tra la dirigenza neroverde e gli agenti di Ricci, dove si è ufficialmente presa la scelta di trattenere l’ex Roma.

David Moresco

Mercato Roma. Capradossi vicino al ritorno al Bari

David Moresco – Elio Capradossi, difensore della Roma da poco rientrato dal prestito al Bari, non sa ancora dove giocherà nella prossima stagione. Il difensore ha ancora bisogno di fare esperienza e quindi molto probabilmente partirà di nuovo. Diverse squadre si sono fatte avanti per il classe ’96, ma secondo quanto appreso dalla redazione di Pagine Romaniste la meta più probabile è proprio il ritorno in Puglia. La squadra biancorossa ha appena ufficializzato come nuovo allenatore Fabio Grosso, il quale ha fornito parere favorevole sul rientro di Capradossi. Per il secondo anno consecutivo, Sean Sogliano è riuscito a strappare alla Roma il prestito del centrale difensivo classe ’96 che l’anno scorso si è dimostrato tra i migliori nel reparto arretrato. La città ha fretta di tornare in A, di vivere notti magiche: “Credo che la nostra tifoseria sia comunque un’arma in più dovremo riconquistarli con i fatti. Proveremo in tutti i modi a creare entusiasmo. Siamo tutti dispiaciuti per come sono andati gli ultimi due mesi, ora pensiamo alla prossima stagione”. Dopotutto, è dai prossimi mesi che passeranno chance concrete, per il difensore, di mettersi in luce in ottica nazionale. “La precedente Under 21 aveva una squadra già costruita e formata con ragazzi più grandi, sono contento di aver vissuto l’ultimo stage. Chissà che Bari non possa essere una rampa di lancio anche verso l’Italia” ha ammesso il giocatore. Oggi i biancorossi hanno conosciuto l’avversario in Coppa Italia: il 6 agosto si giocherà Bari-Parma.

David Moresco

Mercato Roma, numerosi club di Lega Pro e di Serie B su De Santis. Venezia in vantaggio

Simone Burioni – Il calciomercato è alle porte e gli interessamenti per i giovani della Roma Primavera sono numerosi. Un nome certamente caldo è quello di Eros De Santis, terzino titolare e capitano della squadra. Sul giocatore ci sono diverse squadre, sia in Lega Pro che in Serie B.

In particolare, sul classe ’97, come appreso dalla nostra redazione, sono piombate AscoliBresciaVirtus Entella e Venezia. Tuttavia ancora nessuna di queste società ha formalizzato un’offerta ufficiale alla Roma. L’intenzione è quella di cedere il ragazzo in prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto in favore dei giallorossi.

Tutto però dipenderà dalla qualità del progetto e dalla possibilità di raccogliere minuti. In questo senso, il Venezia di Filippo Inzaghi, salito dalla Lega Pro in questa stagione, sembrerebbe in vantaggio per accaparrarsi le prestazioni di Eros De Santis, ma tutto è ancora da decidere.

Il 19enne di Tivoli quest’anno, premiato e responsabilizzato con la fascia da capitano dall’allenatore Alberto De Rossi, ha totalizzato, contando tutte le competizioni, 37 presenze. E’ uno dei leader della Roma Primavera e a Trigoria si punta su di lui per il futuro: quest’inverno ha firmato col club urinnovo per ulteriori tre anni di accordo.

Simone Burioni

Mercato Roma. Numerosi club di Lega Pro e di Serie B su De Santis. Venezia in vantaggio

David Moresco – Il calciomercato è ormai alle porte e gli interessamenti per i giovani della Roma Primavera sono numerosi. Un nome certamente caldo è quello di Eros De Santis, terzino titolare e capitano della squadra. Sul giocatore ci sono diverse squadre, sia in Lega Pro che in Serie B. In particolare, sul classe ’97, come appreso dalla redazione di Pagine Romaniste, sono piombate Ascoli, Brescia, Virtus Entella e Venezia. Tuttavia ancora nessuna di queste società ha formalizzato un’offerta ufficiale alla Roma. L’intenzione è quella di cedere il ragazzo in prestito con diritto di riscatto e controriscatto in favore dei giallorossi. Tutto dipenderà dalla qualità del progetto e dalla possibilità di raccogliere minuti. In questo senso, il Venezia di Filippo Inzaghi, salito dalla Lega Pro in questa stagione, sembrerebbe in vantaggio per accaparrarsi le prestazioni di Eros De Santis, ma tutto è ancora da decidere.

Il 19enne di Tivoli quest’anno, premiato e responsabilizzato con la fascia da capitano dall’allenatore Alberto De Rossi, ha totalizzato, contando tutte le competizioni, 37 presenze. E’ uno dei leader della Roma Primavera e a Trigoria si punta su di lui per il futuro: quest’inverno ha firmato col club un rinnovo per ulteriori tre anni di accordo.

David Moresco

Totti: passato e futuro passano sempre per Trigoria

Gianluca NotariSilenzioso. Questo è l’aggettivo che più volte Francesco Totti ha utlizzato per spiegare la sua maniera di essere uomo e capitano. Ed è forse anche per questo motivo che il commovente addio del 28 maggio ha fatto così tanto rumore: tutti zitti e lui che parla, quando mai è successo? Noi non ci eravamo proprio abituati. Eppure, oltre a questa enorme e rumorosa dimostrazione di amore, il silenzio sembra ancora albergare nei dintorni di casa Totti.

Ma alla fine che fa? Smette? Continua? Che fa?” si chiede la gente. Non una parola, una frase, un indizio, niente. Niente di niente. Che poi uno si preoccupa, dice “oh, dopo tutto sto macello, ma che se fa così?“. Ma non è cattiveria, è che Roma senza il suo Capitano non ci sa stare. Si informa, chiede a qualcuno, legge il giornale. Ma ancora non si sa niente.

Eppure, proprio quando tutti si preoccupano di dove possa essere in quel momento Francesco, e che cosa starà facendo in quel momento il Capitano, lui stava lì, dove è stato per 25 anni. Sempre lì, a Trigoria. Stavolta, il campo neanche l’ha guardato. Se ne è andato dritto dritto in ufficio, per parlare di qualcosa che, finalmente, potrebbe schiarire le idee ai tanti tifosi che lo stavano cercando.
Vicepresidente“, gli hanno detto nell’ufficio.
Ma chi, io?” ha risposto lui, fra lo stupito e il sornione.
E chi se non tu?” gli hanno fatto.

Si tratta di una decisione non semplice, quasi illogica, quella di relegare un talento del genere in un ufficio. Eppure, come tutte le più belle storie d’amore, anche quella del Totti calciatore è arrivata alla conclusione. La proposta per una nuova vita, sempre all’interno di Trigoria, è arrivata forte e chiara, sorprendendo forse anche lo stesso Totti. Quello di vicepresidente sarebbe un ruolo molto importante, con ampi poteri decisionali, che metterebbe soggezione forse anche un campione con la personalità di Totti. Ma i tifosi, adesso, aspettano un nuovo inizio: quale sarà l’epilogo della storia ancora non lo sa nessuno, anche se si spera che questa decisione arrivi non troppo tardi.
Totti, intanto, si prova la cravatta davanti allo specchio e si sfila gli scarpini. Ci pensa, il Capitano.
Che tanto l’estate è lunga, avoglia se è lunga.

Gianluca Notari

La prima missione di Monchi: ridurre il monte ingaggi

Serena Randazzo – James Pallotta era stato molto chiaro con i dirigenti qualche mese fa: quest’anno la Roma avrebbe dovuto abbassare il proprio monte ingaggi. Il presidente ordina, il direttore sportivo esegue. Monchi si è messo subito al lavoro: 11 i milioni netti risparmiati fino a questo momento tra giocatori e allenatore, cioè già oltre il 20% del totale. L’obiettivo da raggiungere inizia con la riduzione dello stipendio di De Rossi (passato da 6,5 a 3 milioni di euro netti), il ritiro di Totti (che guadagnava 1,2) e le cessioni di Szczesny e Vermaelen (con i loro 3 milioni di euro ciascuno). Anche il cambio di allenatore ha contribuito: Spalletti guadagnava 3, Di Francesco ne prenderà 1,5 più bonus. Tagli che hanno consentito il rinnovo di Strootman, con un aumento di 1,2 milioni di euro (da 2,8 a 4, compresi bonus). Ora l’americano può gioire, lo spagnolo può ritenersi soddisfatto del lavoro svolto.

La missione non è però ancora portata a termine: bisognerà cercare di liberare il club dagli ingaggi di Doumbia, Iturbe e Castan, che non rientrano nei piani del nuovo mister, ma che insieme raggiungono comunque i 7 milioni di euro. Il ds giallorosso conosce benissimo l’importanza di tagliare gli ingaggi, ma al tempo stesso vuole monetizzare il più possibile queste cessioni. Per l’ivoriano la meta più concreta sembra essere il Fenerbahce, disposto a pagargli lo stipendio; il brasiliano ha invece manifestato la volontà di tornare al Corinthians (“Non è facile, ma mi farebbe piacere”), mentre per il paraguaiano la questione sembra la più spinosa, escludendo un eventuale ritorno a Verona. Per rimanere in tema partenze, la più proficua sarà quella (quasi certa) di Salah, direzione Liverpool, con una richiesta iniziale della Roma di 45 milioni di euro. Questa operazione servirà a pagare i riscatti di Perotti (9), Mario Rui (6), Fazio (3,2), Juan Jesus (8) e Peres (12,5) per un totale di 38,5 milioni. Per questo la società capitolina non può scendere sotto i 40 per il cartellino dell’attaccante.

Serena Randazzo

Lorenzo Pellegrini torna a Roma

Serena Randazzo – “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.” Così cantava Antonello Venditti negli anni ’90. Nello stesso decennio in cui nasceva a Roma Lorenzo Pellegrini, centrocampista classe ’96, cresciuto professionalmente nel vivaio giallorosso. La svolta della sua carriera arriva nel 2015, quando il Sassuolo si accorge di questo giovane talento e decide di acquistarlo a titolo definitivo, con diritto di riacquisto da parte del club della Capitale pari a 10 milioni di euro. Questa è difatti la cifra che la squadra di Pallotta ha deciso di sborsare, per riportare il ragazzo nella sua squadra originaria.

Pellegrini firma un contratto importante fino al 2022, sceglie la maglia numero 7 e ritrova l’allenatore che lo ha valorizzato nel biennio passato in Emilia, Di Francesco. Per lui la favola diventa realtà: da sempre romano, ora anche romanista, finalmente a tutti gli effetti. Come diceva il cantante romano quindi, l’amore è tornato, per cui il calciatore dovrà dimostrare di saper reggere le pressioni di un importante club, ma soprattutto di una grande città. Per questo però non c’è alcun timore: ci penserà De Rossi, che l’ambiente lo conosce molto bene. Non sembra mancare proprio nulla al giovane azzurro, che dovrà lottare per togliersi l’etichetta di “calciatore emergente” e ritagliarsi uno spazio da titolare, magari proprio accanto all’attuale capitano della Roma.

Serena Randazzo

L’addio di Totti, il record di punti e i gol di Dzeko: un anno da ricordare

Gianluca Notari – Rimpianto, delusione, dolore. Vista così, la stagione giallorossa sembra essere un disastro totale. Invece abbiamo visto e ammirato per tutto l’anno una squadra forte e spettacolare, che ha rovinato tutto in sole tre maledette partite giocate nell’arco di otto giorni. Ottantasette punti, record storico del club, Dzeko capocannoniere di campionato e di Europa League, Juventus distante solo quattro punti e tante, tante partite vinte in modo convincente, lasciando ai tifosi la speraranza di qualcosa che forse era insperabile.

Eppure il rimpianto c’è, eccome se c’è. Dalla sciagurata partita di ritorno con il Porto al derby di Coppa Italia perso, passando per Lione e per una manciata di partite in campionato, il sentore che qualcosa di grande questa stagione poteva esser fatto rimane. Rosa corta, scelte sbagliate, calendario infernale e forse “qualcuno che non ha remato dalla parte giusta”, parafrasando l’ormai ex tecnico Spalletti.

Forse tutte o nessuna di queste motivazioni sono quelle giuste, ma sta di fatto che, al sesto anno di presidenza americana, la Roma si trova nuovamente con nessun trofeo da alzare al cielo. Ed è questa forse la delusione più grande. Un allenatore preparato, la Juventus indebolita dalle partenze di Morata e Pogba, l’assenza di big europee in Europa League: tre fattori che a settembre promettevano bene, e che lasciavano sognare gli affezionati romanisti.

Infine, per non farci mancare proprio nulla, la beffa oltre al danno: l’addio del capitano, la più grande icona della storia giallorossa, grande forse più della stessa Roma. Le lacrime di quel 28 maggio rimarranno impresse in ogni tifoso romanista, dal più piccolo al più grande, e le parole di quella lettera scolpite nella mente e nel cuore di tutti.

Oltre all’assenza iconica del Capitano, il prossimo anno la nuova Roma sarà ancora più nuova: il nuovo ds già è ormai cosa fatta, con lo spagnolo Monchi chiamato a prendere in consegna il lavoro di Sabatini, il quale si è dimostrato sempre all’altezza di creare una rosa competitiva, ma tenendo bene in mente i conti societari. Inoltre ci sarà probabilmente un nuovo allenatore, con Spalletti sempre più in rotta di collisione con l’ambiente Roma. Infine un nuovo capitano: su questo, però, le certezze già ci sono. Se esiste un uomo in grado di fare le veci di Francesco Totti, quello è sicuramente Daniele De Rossi. È intorno a lui che la società costruirà la nuova squadra.

Una stagione da ricordare, quindi, e da celebrare, anche. Ma Roma e la Roma hanno fame di vittoria e anche quest’anno, come ogni anno, speriamo che il prossimo sia quello buono.

Gianluca Notari

Champions e festa per Totti. La Roma chiude la sua stagione

Lavinia Colasanto – E’ finita come tutti avremmo voluto finisse, Roma ai gironi di Champions League e una festa in grande stile per Totti. Forse in pochi erano pronti per una partita da batticuore, ma è la storia della Roma, si deve soffrire fino alla fine anche con un contorno di pubblico da brividi: quasi 70 mila spettatori speranzosi di vedere il Capitano il prima possibile. Il pomeriggio giallorosso, dopo la rete di Pellegri, poteva essere l’alba di un incubo che Dzeko, col suo gol numero 29 in campionato, rimette subito verso la strada del sogno. Non è una partita come le altre e si nota anche dalle giocate della Roma, impaziente di chiudere i conti e, allo stesso tempo, distratta da quello che sarà il tributo per Totti. Si fa male Emerson, lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, l’ennesimo di una stagione terribile sotto questo punto di vista.

La Roma capisce che si deve compattare, deve spingere per andare direttamente in Champions League e soprattutto non tradire i suoi tifosi. E’ il minuto 54, circa le ore 19.10, entra Francesco Totti per la sua ultima partita con la maglia che ha sempre amato. Lo stadio trema e diventa una bolgia. La Roma si impadronisce del campo sempre con quel pizzico di nervosismo dato dal cronometro che scorre inesorabile. L’impatto di Totti è quello dei giorni migliori, il numero 10 smista palloni e li pennella verso i suoi compagni e la magia si compie. Capitani e Bandiere, Francesco Totti e Daniele De Rossi, il secondo che anticipa il primo, quello che fa “Capitan Futuro” l’ha fatto “Capitan Presente” per tutta una carriera, cioè buttare il pallone in fondo al sacco. Esplode lo Stadio, tutti sotto la Curva Sud come i vecchi tempi, l’abbraccio di Roma alla Roma. Tutto maledettamente come sempre infatti, come le distrazioni di una difesa ballerina che fa ammutolire tutti i presenti.

A 10 minuti dalla fine la Roma è con un piede fuori dalla Champions League ma in campo c’è Totti e qualcosa di speciale deve accadere. Perotti, che quest’anno aveva segnato su azione soltanto in Europa League, si fa trovare al posto giusto nel momento giusto scaricando, con un potente sinistro, tutta la sua rabbia alle spalle di Lamanna. E non importa se fino ad un anno e mezzo fa ha giocato nel Genoa, si toglie la maglia e corre, inseguito dai suoi compagni, di nuovo sotto la Curva Sud. Il traguardo è raggiunto, si può cominciare a pensare a quello che succederà dopo pochi minuti. Cominciano a scendere le lacrime, gli occhi si fanno gonfi. Al triplice fischio di Tagliavento termina la carriera di Totti e allora cominciano a raffiorare i ricordi, quelli impressi nella mente di tutti e nella mente di Totti. L’avventura è finita, ma proseguirà in un’altra veste. Grazie di tutto Capitano.

Lavinia Colasanto

Serie A – I risultati della 37^ giornata. La Juve è campione d’Italia. Roma vicina alla Champions. Ancora aperta al lotta salvezza

Arriva il verdetto più atteso per la Serie A.  Oggialla 37esima, nonché penultima giornata di campionato, la Juventus vince lo scudetto, laureandosi campione d’Italia per il sesto anno consecutivo. Con il successo sul Crotone, i bianconeri salgono a quota 88 punti in classifica, quattro in più della Roma (che ieri nell’anticipo ha travolto il Chievo 3-5). A una giornata dal termine del campionato, gli uomini di Allegri non possono essere più raggiunti. Sul cammino di questa straordinaria stagione resta ancora la finale di Champions League: alzando la Coppa, sarebbe triplete.  Resta aperta la questione Champions League (diretta o preliminari) con la Roma che difende il secondo posto dall’avanzata del Napoli (4-1 ieri alla Fiorentina). Di seguito gol, marcatori e risultati della 37esima giornata.

Il quadro della 37/ma giornata

Chievo-Roma 3-5
Napoli-Fiorentina 4-1
Juventus-Crotone 3-0
Milan-Bologna 3-0
Udinese-Sampdoria 1-1
Genoa-Torino 2-1
Empoli-Atalanta 0-1
Sassuolo-Cagliari 6-2
Lazio-Inter 1-3
Pescara-Palermo 2-0