Roma: terza partita consecutiva senza subire reti. Di Francesco si ripete ad oltre un anno di distanza

Gabriele Conflitti – Con la vittoria sul Benevento, la Roma fa registrare la sua terza vittoria in campionato su quattro partite giocate. Lo 0-4 rifilato alla squadra di Baroni, coppa compresa, consente inoltre ai giallorossi di chiudere per la terza volta una partita senza subire reti. Un dato importante, specialmente dopo le accuse di integralismo zemaniano mosse a Di Francesco nel pre-campionato. Score che risalta ulteriormente considerando che su cinque partite, l’allenatore ha schierato quattro linee difensive diverse. Unico giocatore del reparto arretrato ad averle disputate tutte è stato infatti Aleksandar Kolarov, intoccabile per rendimento e per il fatto di non avere giocatori di ricambio alle sue spalle.

La Roma non riusciva a chiudere con tre clean sheet consecutivi dallo scorso febbraio, nel trittico di partite contro Fiorentina, Crotone e Villarreal, mentre l’ultima volta che il tecnico giallorosso è riuscito nell’impresa risale ad oltre un anno fa. L’abruzzese era alla guida del Sassuolo e vinse per 3-0 in Europa League col Lucerna il 4 agosto, per poi ripetersi dieci giorni dopo (stesso risultato) contro la Stella Rossa e infine superare per 0-1 il Palermo alla prima di campionato.

Pre Benevento-Roma

Margherita Bellecca – Neanche il tempo di godersi la vittoria contro il Verona che la Roma è attesa da una nuova sfida. Ad attendere la squadra capitolina c’è il Benevento, mercoledì pomeriggio alle 18 allo Stadio Ciro Vigorito.

Di Francesco, contro gli scaligeri, ha utilizzato il turnover con ottimi risultati e potrebbe continuare a ruotare i suoi giocatori per mantenerli freschi in un periodo intenso. La difesa, che non ha preso gol in tre delle prime quattro partite, rivedrà Jesus al fianco di Manolas mentre sulle fasce Florenzi e Kolarov si candidano ancora per giocare titolari. In mezzo al campo Pellegrini ha convinto a suon di palloni giocati e occasioni create e, probabilmente, riposerà uno tra Nainggolan e Strootman. Davanti alla difesa spazio per Gonalons con De Rossi che si siederà in panchina. Ampia scelta anche in attacco per il tecnico abruzzese che contro il Verona ha scoperto un Cengiz Under che ha voglia di mettersi in mostra. La maglia da titolare potrebbe finire ancora sulle sue spalle mentre è sicuro di vestirla Dzeko, reduce dalla decima doppietta con la maglia della Roma. Al suo fianco scalpita Schick ma dal primo minuto dovrebbe partire Perotti.

Il Benevento, invece, ha scoperto la dura realtà della Serie A contro il Napoli. La squadra di Baroni, che ha dimostrato di giocare un buon calcio nelle prime tre giornate, è uscita dal San Paolo con un tennistico 6-0. I padroni di casa non hanno raccolto nessun punto e la partita tra le mura amiche potrebbe dare nuova linfa. Il tecnico toscano dovrà valutare le condizioni del suo giocatore più talentuoso, Amato Ciciretti, che è alle prese con un lieve problema muscolare e che al momento è l’unico ad essere andato in gol per il Benevento. Se l’ex Roma non ce la dovesse fare sono pronti a giocarsi il posto Armenteros e Puscas, mentre è sicuro del posto Coda. In dubbio un altro ex romanista, Antei, per una lesione al flessore, sarà titolare, invece, il laziale Cataldi.

Il Benevento è pronto a reagire alla batosta subìta contro il Napoli e spinto dal pubblico amico cercherà il primo scalpo importante della sua storia. Dall’altra parte, dopo aver vinto contro il Verona, Di Francesco vuole trovare continuità, parola d’ordine per la Roma per restare in scia alle squadre di testa.

Margherita Bellecca

Roma e Kappa: tribunali e sentenze per l’addio anticipato

Simone Burioni – Lo scontro legale tra l’AS Roma e La Basic Italia, società che per varie stagioni ha fornito l’abbigliamento sportivo della squadra capitolina tramite il brand Kappa, non è ancora terminato. I giallorossi, precisamente il 23 novembre 2012, hanno comunicato alla società torinese la risoluzione unilaterale del contratto di sponsorizzazione tecnica, che sarebbe dovuto terminare il 30 giugno 2017, per presunti inadempimenti e vizi del materiale fornito. La BasicItalia, in risposta, ha avviato un procedimento ordinario, chiedendo il risarcimento dei danni subiti. Da qui ha inizio l’epopea giudiziaria che ancora deve terminare.

PRIMO FRONTE – Il 26 maggio 2017 si è tenuta l’udienza per la disamina della Consulenza Tecnica d’Ufficio. In tale sede, BasicItalia ha sottolineato come non ci siano prove di materiali fallati forniti da Basic, insistendo quindi per l’illegittimità della risoluzione da parte della società capitolina e chiedendo di procedere alla quantificazione dei danni subiti. La AS  Roma, contestando la lettura data dalla società torinese, ha insistito per l’esperimento della prova testimoniale sui giocatori della squadra. Il giudice ha rigettato allo stato le istanze istruttorie delle parti, rimettendo la causa a decisione e rimandando il tutto all’udienza per la precisazione delle conclusioni, fissata al 15 settembre 2017. In tale sede verrà concesso alle parti un termine per il deposito di memorie conclusionali. Solo dopo verranno tirate le somme e, quindi, presa una decisione definitiva.

SECONDO FRONTE – Inoltre BasicItalia ha avviato un procedimento anche nei confronti di Soccer S.a.s (società titolare del marchio giallorosso e deputata al merchandising), per ottenere il pagamente di fatture per le forniture di materiale tecnico nel 2013per un importo pari a 1,6 milioni di euro. Il 22 gennaio 2013 è stato emesso dunque un decreto ingiuntivo nei confronti della società Soccer S.a.s, che però si è opposta. Il giudice ha fissato l’udienza per la disamina della questione al 15 dicembre 2017.

Simone Burioni

Occhio al calendario

Margherita Bellecca – Il calendario è molto fitto e lascia poco respiro. Si torna subito in campo e la Roma lo farà all’Olimpico, sabato sera alle ore 20.45, contro il Verona di Pecchia. Gli scaligeri non hanno iniziato alla grande questo campionato raccogliendo appena un punto, contro il Crotone, e zero contro Napoli e Fiorentina. A rilento anche i giallorossi, fermi a quota 3 dopo il rinvio del match contro la Sampdoria.

Il tour de force impone a Di Francesco un po’ di turnover, visto che in una settimana si giocheranno tre partite. Contro il Verona potrebbero esordire dal primo minuto Florenzi, Gonalons, Pellegrini ed El Shaarawy che daranno respiro a Peres, De Rossi, Nainggolan, uscito con un affaticamento muscolare in Champions, e Defrel. Intoccabili Dzeko e Perotti che devono trovare ancora la giusta alchimia per scardinare le difese avversarie, almeno fino al rientro a pieno regime di Schick. Il ceco, che ha smaltito l’infortunio, sta scalpitando e potrebbe trovare spazio a partita in corso. Ha retto l’urto dell’Atletico la retroguardia giallorossa grazie alle super prestazioni di Alisson e Manolas, e di un attento Juan Jesus che si sta ritagliando un ruolo molto importante. Di Francesco si affiderà ancora a loro.

Dall’altra parte Pecchia non sta vivendo un periodo felicissimo. Il tecnico è stato ad un passo dall’esonero dopo la clamorosa sconfitta casalinga contro la Fiorentina per 5-0. Il Verona fa fatica a produrre gioco anche con Pazzini in campo. Il bomber potrebbe strappare una maglia da titolare per la seconda volta consecutiva grazie anche al forfait di Cerci. Con l’ex blucerchiato ci sarà uno che la Roma la conosce molto bene, Daniele Verde, cresciuto e lanciato dalla cantera giallorossa. Il resto della formazione è quello visto in questo inizio di campionato con Bessa trequartista, Buchel a centrocampo, Caceres, Heurteux, Ferrari e Romulo in difesa.

Sarà la prima partita tra Pecchia e Di Francesco mentre Roma e Verona si incontreranno per la 59^ volta. Il bilancio parla chiaro con 29 vittorie a favore dei giallorossi e soltanto 9 per la squadra ospite anche se i gialloblù non perdono contro i padroni di casa da tre partite. L’ultima vittoria dei capitolini è datata 27 settembre 2014.

Tra critiche e domande, quelle che la piazza romana si sta ponendo, Di Francesco e la sua squadra sono chiamati a prendere tre punti in un periodo che si prospetta delicato e molto caldo.

Margherita Bellecca

Il debutto della Roma in Champions League

Margherita Bellecca -Contro ogni pronostico, la Roma debutta in Champions League, con un pareggio, contro l’Atletico Madrid, uno degli avversari più difficili per la Roma di Di Francesco, da affrontare nel girone C, grazie anche ad uno strepitoso Alisson, che fa portare a casa il primo punto, molto importante per la qualificazione.

L’allenatore, al termine della sfida, ha rilasciato alcune dichiariazioni:”Dopo aver disputato anche oggi un ottimo primo tempo, nella ripresa siamo calati, sono stato costretto a cambiare un pò il sistema, poi abbiamo ritrovato un po di equilibrio.”

Il tecnico, dopo aver visto stanchezza e affaticamento tra i suoi, ha dovuto far dei cambi, schierando Fazio al posto di Defrel, passando così dal 4-3-3 al 5-3-2. Entrano anche Pellegrini ed El Shaarawy. Il centrocampista in sostituzione di Nainggolan, che al 32′ ha fatto sua la prima occasione per i giallorossi, parata per miracolo da Oblak e l’attaccante al posto di Dzeko, che avvertendo molto la pressione degli avversari, non è riuscito a dare il massimo di se. Continua Di Francesco : “Alisson è stato determinante, le grandi squadre hanno anche grandi portieri, quindi ce lo teniamo stretto.” Chi ha permesso ai giallorossi di rimanere a galla, è stato proprio il brasiliano, che con la sua prestazione incredibile, non ha permesso a l’Atletico Madrid di avere la meglio in questa prima giornata.

Margherita Bellecca

 

Arriva la Champions, c’è l’Atletico

Lavinia Colasanto – Carica e riposata. Così si presenterà la Roma all’esordio in Champions League contro l’Atletico Madrid, dopo non aver giocato la terza giornata di campionato per maltempo.

Simeone e Di Francesco dovranno decidere con cura l’11 da schierare per partire col piede giusto anche se è il tecnico giallorosso ad avere più difficoltà. La Roma sta cercando ancora il perfetto equilibrio dopo molti cambiamenti estivi e la condizione fisica dei giocatori non aiuta. Contro gli spagnoli non ci sarà Schick, per un edema al retto femorale sinistro, mentre è aperto un ballottaggio tra Florenzi e Bruno Peres per la fascia destra, con Karsdorp a fare da spettatore interessato. Stessa battaglia per chi affiancherà Manolas al centro della difesa. Il posto se lo giocano Fazio, Moreno e Juan Jesus con quest’ultimo favorito. Non ha problemi Kolarov essendo l’unico terzino sinistro a disposizione. I tre califfi del centrocampo saranno De Rossi, Nainggolan e Strootman che sta scalpitando. La sua ultima apparizione nei gironi di Champions è datata 25 novembre 2014 contro il CSKA Mosca dove, da un suo errore, scaturì il gol dei russi che mise la Roma con un piede e mezzo fuori dagli ottavi. In attacco il conto è presto fatto. Perotti, Defrel e Dzeko garantiscono copertura, qualità e quantità e starà a loro cercare di fare male alla difesa dell’Atletico. Il bosniaco è diventato da poco papà per la seconda volta e questo potrebbe dargli nuova forza, come quando nacque la sua prima figlia. I due esterni dovranno fare entrambe le fasi e cercare di mettere in difficoltà le corsie della squadra spagnola, forti delle presenze di Filipe Luis e Juanfran, due baluardi di Simeone.

Il Cholo può sorridere perché, a differenza del campionato, potrà contare su Griezmann, vero spauracchio della difesa romanista. Lo zoccolo duro dell’Atletico è sempre lo stesso: Oblak in porta, Godin e Gimenez, che piace molto a Monchi, in difesa, Koke e Saul a centrocampo e Ferreira Carrasco, ad un passo dalla Roma qualche anno fa, in attacco. Molti di questi giocatori hanno fatto la fortuna dei Colchoneros che negli ultimi anni ha conquistato una Liga, due finali di Champions League, due Europa League e due supercoppe europee.

I precedenti tra le due squadre non sorridono alla Roma che è sotto due a zero. L’ultimo incontro è datato 3 marzo del 1999, nei quarti di ritorno di Coppa UEFA. L’arbitro della sfida era l’olandese van der Ende, ricordato con poco affetto dal popolo giallorosso per aver mostrato un cartellino rosso a Wome ed aver annullato un gol a Delvecchio. Il direttore di gara questa volta sarà un serbo, Milorad Mazic che in passato ha già arbitrato la Roma nella sfida decisiva, poi persa, contro il Manchester City.

Sotto gli occhi del Presidente Pallotta, e di un pubblico molto caldo, anche se al momento si contano soltanto 30 mila presenze, Di Francesco farà il suo esordio assoluto in Champions League e chissà che non cominci una favola come la sua storia con la Roma.

Lavinia Colasanto

Serie A, i risultati della 3^ giornata. Bene Inter e Juve. KO Milan con la Lazio

Sono terminate le partite della domenica pomeriggio, valide per la 3^ giornata di Serie A. La Fiorentina ha vinto la sua prima partita per 5-0 sul campo del Verona. Prima vittoria anche per Atalanta, Cagliari e Udinese. Èterminata anche la partita Lazio-Milan, cominciata con un’ora di ritardo a causa del maltempo: i padroni di casi si sono imposti per 4-1.

Alle 18 il Torino ha espugnato Benevento grazie ad un gol di Iago Falque a tempo scaduto.

Qui i risultati completi:

Questi i risultati finali:

AtalantaSassuolo 2-1 (35′ Cornelius, 77′ Petagna; 27′ Sensi)

CagliariCrotone 1-0 (33′ Sau)

Verona-Fiorentina 0-5 (2′ Simeone, 10′ Thereau (R), 24′ Astori, 62′ Veretout, 89′ Gil Dias)

UdineseGenoa 1-0 (15′ Jankto)

LazioMilan 4-1 (38′, 43′, 48′ Immobile, 49′ Luis Alberto; 56′ Montolivo)

Benevento-Torino 0-1 (93′ Iago Falque)

Dalla Lazio all’Atletico, Il Cholo sfida la Roma

Serena Randazzo – Diego Simeone torna a Roma per sfidare i giallorossi. L’allenatore dell’Atletico Madrid sarà di nuovo all’Olimpico, ma senza scendere sul terreno di gioco. L’ex calciatore della Lazio si dovrà accontentare di guidare i suoi uomini dalla panchina, la stessa da cui esultò in quel famoso derby del 2001, pareggiato in extremis dai biancocelesti, quando l’argentino si lasciò andare in un’esultanza colorita che i tifosi romanisti ricordano amaramente molto bene. È l’uomo in più dei colchoneros, date anche le sue ottime doti di motivatore e trascinatore. Per affrontare questa sfida, il tecnico sudamericano si è concesso un po’ di turnover: non sono scesi in campo in Liga contro il Valencia Gabi e Godin, oltre Griezmann squalificato. Tutti convocati invece per martedì, unico assente sarà Augusto Fernandez.

Se ci si affida alle statistiche il piatto piange perchè il Cholo ha battuto la Roma 7 volte su 13. Di male in peggio, se si guarda il cammino in Champions League del club spagnolo, che nelle ultime quattro edizioni è stato due volte finalista, una volta semifinalista e una volta eliminato ai quarti di finale. I giocatori di Pallotta partono più che sfavoriti. Starà a Di Francesco scegliere la formazione nel migliore dei modi A guidare il gruppo non potrà mancare capitan De Rossi, che conosce bene la competizione. Alla sua esperienza si affiancheranno Nainggolan e Strootman, che dovranno aiutare il più possibile il tridente offensivo Dzeko, Defrel e Perotti. In difesa avranno spazio Kolarov, Manolas e Juan Jesus. Unico dubbio per il mister sarà la scelta tra Florenzi, disponibile e con una gran voglia di tornare in una gara ufficiale, e Bruno Peres, che ha recuperato dal problema muscolare riscontrato nella partita contro l’Atalanta. È un incontro molto importante e lo sanno bene entrambe le squadre. Non resta quindi che aspettare il calcio d’inizio, dato che i presupposti, tempo permettendo, anticipano un grande spettacolo.

Serena Randazzo

Il ritorno di Florenzi

ST LOUIS, MO – AUGUST 01: Alessandro Florenzi #24 of AS Roma passes against Liverpool FC during a friendly match at Busch Stadium on August 1, 2016 in St Louis, Missouri. AC Roma won 2-1. (Photo by Jeff Curry/Getty Images) *** Local Caption *** Alessandro Florenzi

Gabriele Conflitti – All’Olimpico tornano le stelle della Champions League. Dopo l’eliminazione nei preliminari dello scorso anno, questa volta la Roma parte dalla fase a gironi. Qarabag, Chelsea e Atletico Madrid sono le tre concorrenti dei giallorossi nel gruppo C. Proprio gli spagnoli saranno i primi avversari della squadra di Eusebio Di Francesco.

Tutt’altro che belli ma letali e spietati, i Colchoneros vengono da sei anni al vertice del calcio europeo. I dirimpettai in camisa blanca del Real Madrid sono stati gli unici a separarli, per ben due volte, dalla conquista del trofeo continentale per club più ambito. Simeone però non vuole darsi per vinto e ha intenzione di provarci ancora. Prima esperienza invece per il nuovo allenatore della Roma dopo la gavetta in Europa League, tra l’altro primo dei cinque trofei conquistati dai biancorossi sotto la guida del tecnico argentino.

Il Cholo torna nella capitale da allenatore avversario, dopo averlo fatto con le maglie di Inter e Lazio. Celebre il suo diverbio con Zago, terminato in maniera non certo elegante, nell’ultimo derby del secondo millennio. A Simeone non è mai mancata la grinta e ha saputo trasmettere la garra anche alle sue squadre. L’Atletico ha infatti prediletto il pragmatismo all’estetica. Di Francesco conosce il collega da anni ma non ne condivide il credo tattico. Umiltà, divertimento e idea di gioco suo il diktat.

C’è solo un precedente tra le due squadre ed è a favore dei madrileni, che nel 1999 estromisero dai quarti di Coppa Uefa i capitolini allora allenati da Zeman. Per pareggiare i conti, i padroni di casa avranno a disposizione il ritrovato Alessandro Florenzi. Il tuttofare giallorosso ha segnato soltanto una rete in Champions League, proprio tra le mura amiche e proprio ad una spagnola: il Barcellona. Il numero 24 spera di ripetersi con un gol che possa regalare alla Roma una vittoria in Champions League, risultato che manca dalle parti di Trigoria dal novembre 2015. Magari questa volta non servirà nemmeno finire sul podio del premio Puskas…

Ci eravamo lasciati così

Margherita Bellecca – In questi tre mesi la Roma ha cambiato molto, dalla guida tecnica, Eusebio Di Francesco, fino ad arrivare a giocatori in ruoli importanti come Alisson, promosso titolare in porta, Karsdorp e Kolarov sulle fasce, Pellegrini a centrocampo, e Schick, il vero colpo del mercato giallorosso dopo la partenza di Momo Salah.

Un pre-campionato fatto da alti e bassi con Di Francesco che ha cercato di trovare la quadratura ottimale prima del via della stagione. La strada sembra ancora lunga perché la Roma, nelle prime due partite, ha raccolto tre punti frutto della vittoria contro l’Atalanta e la sconfitta casalinga contro l’Inter. In entrambi i match si è vista una difesa ballerina che deve ancora assimilare i movimenti del nuovo tecnico. Il più in difficoltà sembra essere quello che in questi anni si è dimostrato il più forte, Manolas, apparso fuori forma e poco concentrato.ambiamenti anche a centrocampo con Nainggolan tornato nel ruolo di mezzala con Strootman a fargli da supporto. De Rossi, invece, è rimasto il regista della squadra, come quando c’era Spalletti. Tornando al belga la differenza col tecnico di Certaldo si nota poco. Il centrocampista viaggia sempre a ritmi molto alti con Di Francesco che gli chiede dei sacrifici facendogli supportare sia l’attacco sia la difesa. Le tante occasioni avute tra i piedi, come il palo clamoroso e la doppia chance durante il secondo tempo contro l’Inter, fanno capire come Nainggolan si sia adattato al meglio a quello che chiede Di Francesco.

Comincia a macinare gioco l’attacco, guidato sempre da Edin Dzeko. Il capocannoniere della scorsa stagione si è sbloccato contro i nerazzurri e non vuole fermarsi. Stessa cosa vuole fare Perotti, al centro del progetto di Di Francesco. L’argentino è quasi un regista aggiunto, smista palloni in mezzo al campo e si rende pericoloso sotto porta, anche se dovrà aggiustare la mira se vorrà risultare decisivo. Menzione speciale per Defrel che si sacrifica molto per aiutare il terzino destro, pagando poi quando è il momento di affondare il colpo. Per l’esterno ora c’è un avversario in più, quel Patrik Schick tanto voluto dalla Roma e che potrebbe esordire contro la Sampdoria, prossimo impegno in campionato. Starà a Di Francesco trovare la giusta chimica per far girare al meglio la squadra, magari sacrificando anche quel 4-3-3 che il tecnico ritiene sacro.

Margherita Bellecca