Florenzi ha deciso: sì al rinnovo con la Roma. I dettagli

(Keivan Karimi) – Telenovela finalmente terminata: Alessandro Florenzi ha deciso il suo futuro. Il terzino della Roma pare aver dato il suo parere positivo alla proposta di rinnovo con la società capitolina, allontanando così tutte le voci riguardanti il suo futuro lontano da Trigoria.

L’offerta del d.s. Monchi, alzata fino a 3 milioni netti più bonus da qui a giugno 2023, pare abbia raccolto l’ok di Florenzi e del suo agente Alessandro Lucci: la firma sul rinnovo potrebbe arrivare a breve, prima della partenza della squadra giallorossa per la tournée negli Stati Uniti. Niente da fare per Inter, Atletico Madrid e Chelsea che si erano mosse nella speranza in cui il rapporto tra Roma e Florenzi si interrompesse definitivamente.

 

Roma, attenta: CR7 quando vede giallorosso si scatena

(Keivan Karimi) – Ora la Juventus sarà ancora più temibile, a tratti imbattibile. Cristiano Ronaldo ha detto sì ai bianconeri e la Serie A italiana si arricchirà con la presenza di un campione assoluto, celebrato in tutto il mondo. Molti dirigenti, allenatori e calciatori nostrani hanno dato parere positivo, proprio per il prestigio che uno come Ronaldo potrà portare ad un campionato recentemente considerato in crisi.

La Roma però dovrà stare molto attenta alla presenza di CR7 in Italia, visto che nei pochi ma significativi incroci tra i giallorossi e il fenomeno portoghese spesso quest’ultimo ha lasciato il segno. Basti pensare alla Champions League 2006-2007, quando Ronaldo schiantò la Roma nel clamoroso 7-1 subito ad Old Trafford ad opera del Manchester United, con doppietta del numero sette. Un anno dopo un’altra furiosa doppietta, stavolta all’Olimpico, permise a Ronaldo ed allo United di superare ancora la Roma.

Giallorossi e CR7 si sono ritrovati gli uni di fronte all’altro nel 2015-2016, ottavi di Champions: la Roma spaventa il Real Madrid, ma sia all’andata che al ritorno a risolvere il match a favore dei futuri campioni d’Europa ci pensa sempre Ronaldo, implacabile ed evidentemente scatenato quando vede i colori giallorossi.

 

E’ fatta: Cristiano Ronaldo è della Juventus: affare da 112 milioni

(Keivan Karimi) – L’affare più clamoroso dell’estate si è concluso positivamente: Cristiano Ronaldo sarà un calciatore della Juventus. L’ok alla trattativa, dopo il CdA odierno in casa Real Madrid, è arrivato grazie al blitz di Andrea Agnelli, presidente bianconero, volato fino in Grecia per trovare l’accordo con il fenomeno portoghese.

CR7 ha messo nero su bianco il suo contratto da quattro anni a 31 milioni netti di ingaggio, una cifra spasmodica per un calciatore che cambierà le sorti e le attenzioni sul calcio italiano del presente e del futuro. Al Real andranno 100 milioni di euro più altri 12 per oneri accessori previsti dalla Fifa. Grande regista dell’affare l’agente Jorge Mendes, che ha lavorato in maniera rapida per regalare alla Juve uno dei calciatori più forti della storia.

 

Cristante: “La Roma mi ha fatto una grande impressione. Il mister ci chiede pressione alta”

(Keivan Karimi) – E’ il giorno della conferenza stampa di presentazione di Bryan Cristante, uno dei 10 neo acquisti della Roma:

Il ds Monchi presenta Bryan Cristante: “Siamo qui per la presentazione del giocatore, è un giorno importante. Abbiamo preso il centrocampista più forte dello scorso anno. I numeri parlano chiaro. Il giocatore ha avuto un percorso molto importante anche in Nazionale. Siamo molto contenti”.

A Cristante: Che impressione ti aveva fatto da avversario la Roma?

Ringrazio il direttore per le belle parole. Sicuramente mi aveva fatto una grande impressione, il mister ha fatto un gran lavoro e si è visto. Sia in Champions che in campionato.

A Monchi: Cosa può portare Cristante?

Può portare quello che ha fatto nel suo percorso, soprattutto l’anno scorso. Ha tanto inserimento, ha forza, ha calcio, ha gol. Insieme ai giocatori che abbiamo oggi possiamo fare un centrocampo forte.

A Cristante: Che cosa ti ha chiesto Di Francesco?

Ancora siamo all’inizio, ci stiamo un po’ rimettendo in moto e riattivando. Ci ha dato l’input delle sue idee e di quello che vuole. Vuole il bel calcio e la pressione alta. Abbiamo il tempo per lavorarci bene.

A Monchi: Come ha visto la squadra in questo ritiro?

E’ ancora presto, ma ho visto un buon impegno e un buon ambiente. Soprattutto ho visto lavorare Di Francesco, che è qualcosa che mi fa tanto piacere. Abbiamo la fortuna di avere un allenatore che lavora con tanta voglia. Ci sono stati dieci acquisti nuovi e questo allenatore lavora insieme ai giocatori, è importante. Siamo una società forte a livello economico, ma siamo ancora lontani dalle big d’Europa. Noi abbiamo a Trigoria due cose importanti: il lavoro e il collettivo. Sono due cose fondamentali per arrivare dove vogliamo arrivare. L’ho percepito e l’ho visto, sono due valori che non possiamo dimenticare. Questa sarà la strada più vicina per arrivare al successo.

A Cristante: La tua prima missione è portare più gol al reparto?

Il mio obiettivo qui è fare il meglio possibile, gol e prestazioni aiutano solo. Se si portano dei gol è un aiuto maggiore alla squadra. Fa parte dei miei obiettivi.

A Monchi: Valutando il centrocampo che ha creato pensa che è il migliore d’Italia?

Credo che abbiamo un buon centrocampo, ma non posso dire se è il migliore. Dobbiamo essere contenti di quello che abbiamo, c’è qualità, abbiamo diversi tipi di giocatori, siamo forti, ma non c’è bisogno di paragonarsi agli altri. L’importante è essere contento di quello che abbiamo fatto e di quello che ho portato, sono contento.

A Cristante: Che cosa è cambiato nella tua carriera con l’arrivo all’Atalanta?

E’ stata una crescita normale di un giovane. Ho fatto le mie esperienze, mi hanno dato tutte quel qualcosina in più. All’Atalanta è stato il momento giusto per esprimere il mio potenziale, sono stato poi aiutato da un grande ambiente e da un grande allenatore. Ma tutte le esperienze mi hanno aiutato.

A Monchi: Nella vostra testa c’è la possibilità di vedere Cristante e Pastore insieme dietro a tre attaccanti?

Una volta che finisce il campionato abbiamo l’obbligo di prendere decisioni per vedere che cosa è mancato. Non solo a centrocampo, ma in tutti i ruoli. Con gli acquisti abbiamo cercato di avere cose diverse. Bryan calcia in porta, fa gol e si inserisce, Pastore ha qualità. Volevamo avere più soluzioni. Abbiamo perso sette partite all’Olimpico, qualcosa non è andato bene, dobbiamo cercare soluzioni per trovare una strada che porterà a vincere di più all’Olimpico, che per me è stato il problema più grande dell’anno scorso.

A Cristante: Sei stato accostato a Juventus e Lazio, perché hai scelto la Roma?

Non ho mai guardato più di tanto le notizie, i giornali e le varie tv. Non ho esitato quando c’è stata l’offerta della Roma, è il posto giusto per me, per la mia crescita e per l’allenatore che c’è. E’ il posto giusto.

A Monchi: Ci sarà ancora qualche movimento a centrocampo? Herrera è un nome?

In entrata posso promettere di no. In uscita non so. Dobbiamo parlare con il mister e capire la sua idea. In entrata dico di no.

A Cristante: Ti può pesare il fatto che sei stato il centrocampista più costoso?

I tempi sono un po’ cambiati, con i mercati di adesso i prezzi sono più alti, non si possono fare paragoni. La vivo normalmente, posso crescere ancora tanto e lo devo dimostrare adesso.

A Monchi: E’ stata una trattativa difficile?

Ci sono momenti più facili e altri più difficili. Quando un giocatore vuole venire è tutto più facile, io ho sempre sentito la sua voglia di venire qui, era felice, questo mi dà forza e fiducia.

A Cristante: Che cosa dà Gasperini a voi centrocampisti?

Mister Gasperini lo sappiamo che è un bravissimo allenatore, soprattutto coi giovani, dà una grossa mano a crescere ancora di più. Non ci sono pozioni magiche, c’è il lavoro e il gioco. Lavorando e crescendo si può fare bene in ogni squadra.

A Monchi: C’è una questione aperta sul contratto di Pellegrini o siete tranquilli?

Su Lorenzo non c’è niente di nuovo. Ho letto con tanta soddisfazione le sue parole dell’altro giorno a Villa Stuart. Per la Roma avere Cristante e Pellegrini nella stessa rosa è importante, sono le due mezzali dell’Italia. Mi fa piacere e sono contento. Lorenzo penso che rimarrà qui tanti anni, c’è tempo per parlare. Per un romanista, che è anche tifoso della Nazionale, avere Pellegrini e Cristante deve essere un motivo di felicità, sono il futuro dell’Italia.

A Cristante: C’è un po’ di paura nel passare in una squadra diversa dall’Atalanta? Gagliardini e Kessie hanno faticato…

No, sono tranquillo. Lavorando nel modo giusto posso fare bene, c’è un allenatore che sa valorizzare i centrocampisti. Penso sia più un fatto personale. Con il lavoro e la voglia si può fare benissimo, anzi si deve fare bene.

A Monchi: Chiesa è un giocatore che le piace o è un potenziale obiettivo?

Mi piace (ride, ndr). Chiesa è un giocatore della Fiorentina. Mi piace, è un giocatore forte, è il futuro della Nazionale. Non posso dire di più, non è nella mia testa la possibilità di prenderlo. Oggi è un giorno veramente importante per la direzione sportiva della Roma, abbiamo qui Bryan. Questo è il motivo principale.

A Cristante: Hai scelto un numero di maglia abbastanza pesante, senti il peso di questa responsabilità?

Nei confronti dei tifosi c’è in qualsiasi caso, chiunque arriva deve dimostrare ai tifosi di giocare anche per loro. A livello di peso non sento nulla, arrivo qui per fare il mio percorso e non per fare una guerra al passato. Penso a fare bene, a me stesso e al presente.

A Monchi: Se dovesse arrivare un’offerta per un giocatore importante a fine mercato accettereste comunque l’offerta?

Tutto ha un tempo, non siamo esasperati. Non ti posso dire “fino al 4 agosto…” ma tutto ha un tempo, è logico.

A Cristante: Che cosa non ha funzionato al Benfica? 

Ero un giovane di 18 anni che arrivava in uno dei top club europei, non sono andato lì con l’obiettivo di diventare un titolare fisso. Ho fatto la mia esperienza e sono cresciuto. Quando ho avuto l’esigenza di giocare sono andato via. Ma non sono andato lì con l’obiettivo di giocare titolare in modo inamovibile.

A Monchi: Parlare di scudetto è utopia?

Niente è utopia, l’anno scorso è mancato poco per arrivare in finale di Champions. Sono convinto che il tifoso più positivo della Roma non era fiducioso di arrivare in finale di Champions ed è mancato poco. E’ difficile, negli ultimi 7 anni ha vinto la stessa squadra. Ognuno di noi deve mettere tutto quello che ha dentro per provarci. La Roma merita di fare cose importanti, cose che fanno sognare i tifosi. Ma credo che i tifosi meritino che noi lasciamo fuori le parole e facciamo i fatti. Questo dobbiamo fare, lavorare insieme. Utopia nella vita non c’è, non ci sono cose impossibili se uno lavora per farlo. E’ difficile.

A Cristante: C’è un calciatore con cui puoi creare un rapporto sul campo come quello che avevi con Gomez?

Ci sono tanti grandi campioni qui alla Roma, non sarà difficile trovare chi mi mette le palle giuste. Adesso sono i primi giorni, ce ne sono tanti, davvero tanti forti.

A Monchi: Il centrocampo della Roma è più forte dello scorso anno?

L’anno scorso avevamo un centrocampo fortissimo, quest’anno abbiamo un centrocampo fortissimo. Più o meno forte non cambia niente, l’importante è essere contenti di quello che abbiamo.

Florenzi ancora in stallo

Margherita Bellecca – Stallo. E’ questa la situazione tra Florenzi, con un contratto in scadenza nel 2019, e la Roma. Dopo i rinnovi, in rapida successione, di Fazio, Manolas, De Rossi, Strootman, Nainggolan e Perotti, ora tocca al nuovo “Capitan Futuro” fare il passo decisivo per sposarsi per sempre con la sua squadra del cuore. Ripercorrere le orme dell’attuale capitano della Roma è difficile, fare la stessa strada di Totti è praticamente impossibile. Il mercato dalla cifre impazzite rimane imprevedibile e a Florenzi di certo non mancano delle offerte da leccarsi i baffi. In passato anche la Juventus ha bussato alle porte di Trigoria per informarsi, ma la Roma ha resistito considerando l’esterno un punto fermo della squadra e, soprattutto, un giocatore da far diventare bandiera.

La trattativa è tutt’altro che scontata e le parti devono intavolare una discussione non essendosi ancora sentite. I precedenti rinnovi fanno si che Florenzi ed il suo entourage possano chiedere un ingaggio alto, si parla di 4 milioni a stagione, mentre la Roma, dal canto suo, vuole ragionare e giungere a dama con calma e senza strafare, perché uno dei diktat di Pallotta è quello di abbassare il monte ingaggi per ridurre i costi di una gestione che paga a caro prezzo gli stipendi dei calciatori. E’ il contratto della vita, quello con cui ti leghi alla squadra fino a superare i 30 anni e Florenzi lo sa. Quella maglia che indossa con tanto orgoglio, la vuole vestire per il resto della sua carriera ma, come cita un vecchio proverbio “Roma non è stata costruita in un giorno” e quindi, anche il contratto di uno dei giocatori più rappresentativi non può essere scritto in fretta e furia.

Quello che può essere considerato un tuttofare, Florenzi ha ricoperto ogni ruolo possibile in campo, è ora senza una riserva. Bruno Peres, con bravate notturne e prestazioni negative, non lo impensierisce, Karsdorp, fermo per infortunio, non lo preoccupa. Questo, però, toglie la possibilità all’azzurro di essere incisivo in altre parti del campo, come in attacco o incursore di centrocampo. 206 presenze con la maglia della Roma, 25 gol e 27 assist. Tutti sperano che questi numeri continuino ad aumentare e che si arrivi ad una conclusione positiva di una trattativa che vale tutto: soldi, carriera, ambizione e cuore.

Margherita Bellecca

 

Marcano si presenta: “Roma grande progetto, sono qui per dare il mio contributo”

Le parole di Ivan Marcano, neo acquisto della Roma, nella conferenza di presentazione a Trigoria dell’ex Porto. Presente anche il d.s. Monchi che lo presenta così: “Marcano è il primo acquisto spagnolo che faccio dal mio arrivo a Roma, è qualcosa di speciale, anche per le sue qualità, che conosco bene. L’ho seguito molto in Spagna e quando ha giocato all’estero, poteva restare al Porto e aveva altre offerte, ha scelto la Roma. Speriamo abbia un bel percorso qui”.

Marcano, perché hai scelto la Roma?

“Era il progetto mgliore, mi hanno lusingato. Potevo anche restare al Porto, ma ho scelto i giallorossi”.

Monchi, cosa aggiunge Marcano alla difesa?

“Porta la sua maturità, le sue qualità tecniche. Ci sono tante cose che può dare alla squadra. E’ un complemento perfetto per i giocatori che abbiamo già in squadra”.

Marcano, le prime sensazioni con i nuovi compagni?

“Molto buone, conoscevo già Manolas dai tempi dell’Olympiacos, devo però imparare la lingua”.

Monchi, trattativa difficile?

“Non tanto per l’affare, ma perché il Porto voleva tenerlo. Noi abbiamo fatto l’offerta giusta”.

Marcano, che significa giocare con una semifinalista di Champions?

“La Roma è reduce da una grande stagione, ha eliminato il Barcellona. Sarà difficile ripetersi, da parte mia cercherò di dare il mio contributo”.

Monchi, offerte per Alisson? Quante sono le percentuali che resti?

“Le stesse che hanno Dzeko, Manolas, Pellegrini o altri di partire. Non ci sono proposte per lui, credetemi. Noi lo aspettiamo dopo le vacanze per una stagione ancora migliore della scorsa”.

Marcano, quali sono le sue ambizioni in stagione?

“Lavorare per ottenere un posto in squadra”.

Monchi, chi uscirà in difesa?

“Iniziamo ora a lavorare, ora siamo tanti, forse troppi, ma dobbiamo capire il pensiero del mister. Nella mia testa, essendo stato portiere, più difensori ci sono meglio è. In una stagione lunga avere la possibilità di avere tanti difensori non mi sembra un problema. Ma dobbiamo aspettare un po’ per capire se il mister è contento così oppure vuole qualche cessione”.

Marcano e Manolas nuova coppia titolare?

“Non lo so, abbiamo appena iniziato a lavorare, le decisioni spetteranno al mister”.

Monchi, Karsdorp, come sta?

“Sta bene dal punto di vista fisico e con la voglia di giocare. Aspettiamo che torni in campo il prima possibile, è allo stesso livello dei suoi compagni. Per me è un acquisto importante, l’undicesimo dell’estate. E’ un giocatore in cui abbiamo fiducia, purtroppo l’infortunio non gli ha dato spazio ma questa esperienza gli insegnerà ad essere forte”

Marcano: ha segnato in 4 campionati diversi, come si allena questa abilità?

“Con il tempo si impara il senso della posizione, in particolare sui calci da fermo, sui quali ho segnato larga parte dei gol. Su azione difficilmente mi vedrete in area”

Monchi, tra Ziyech e Berardi chi ha più probabilità di venire a Roma?

“E’ una domanda trabocchetto… Come ho detto sabato, la Roma guarda sempre sul mercato. E una grande squadra deve sempre guardare sul mercato, fino alla fine. Se si fanno solo i nomi di Ziyech e Berardi, vuol dire che il ds è scarso… O quantomeno si ragiona in piccolo. E’ il momento di capire se manca qualcosa e se si può migliorare, ma i nomi che ho in testa non sono così pochi”.

Marcano: arriva nel campionato più tattico d’Europa, si è già confrontato con il tecnico?

“Si può sempre migliorare, è importante avere sempre questa mentalità. Qui si lavora molto sul piano tattico e sono sicuro di migliorare con il mister Di Francesco”

Monchi, Manolas ha detto che sarà importante per i nuovi l’impegno e lavorare duramente, strategia giusta per attaccare la Juve?

“Il lavoro è la soluzione per tutto, sempre. Non credo in altre strade per arrivare al successo. Abbiamo fatto una scelta importante e anche un po’ rischiosa: avere una rosa completa quanto prima. Alla fine c’è un gap con le squadre che ci hanno preceduto e dobbiamo fare il possibile per raggiungerle”

Roma 2018-2019, la rosa è (quasi) fatta. Ecco le opzioni per completarla

(Keivan Karimi) – La stagione 2018-2019 della Roma è ufficialmente iniziata stamattina, con il primo allenamento a ranghi quasi completi sotto il controllo di Eusebio Di Francesco ed il suo staff. Tutti presenti gli elementi della rosa giallorossa, esclusi i nazionali Alisson, Fazio e Kolarov e il baby Zaniolo impegnato con l’Under-19 azzurra; una sorta di ‘unicum’ per la squadra capitolina, che grazie al lavoro certosino di Monchi si è già portata avanti con i 9 acquisti di giugno e almeno 4-5 cessioni già completate.

Ora non resta che sfoltire numericamente, con alcuni calciatori già sul piede di partenza: Gerson verso Empoli, Defrel può finire alla Sampdoria, diversi giovani o esuberi pronti ad approdare ad altre società anche in prestito. Ma il mercato della Roma è davvero concluso? La rosa a disposizione di Di Francesco resterà tale? Forse, ma è possibile che con 2-3 mosse qualcosa possa ancora cambiare. Andiamo a vedere come:

1- Permanenza di tutti i ‘big’ in rosa.

In questo caso la rosa di Di Francesco sarebbe fatta e completa; vorrebbe dire che la Roma tenendo Alisson e Florenzi, ovvero i due calciatori attualmente più in bilico tra i ‘big’, non dovrebbe fare altri movimenti primari. L’unico ingaggio potrebbe essere quello di Domenico Berardi, esterno del Sassuolo che è una precisa richiesta di Di Francesco, a meno che il club emiliano non spari cifre enormi per il classe ’94. Dopo di che il mercato potrà essere dichiarato chiuso.

2-Partenza di Alisson per una cifra ‘super’

Se Chelsea o Real Madrid dovessero convincere la Roma con un’offerta da minimo 70 milioni di euro, i giallorossi potrebbero lasciar partire Alisson Becker già questa estate. Con un introito tale, il d.s. Monchi si affretterebbe a trovare un nuovo numero 1 (da 25-30 milioni massimo di esborso) per sostituire il brasiliano. I nomi? Si parla di Areola del PSG, ma occhio a sorprese come lo svizzero Sommer, il danese Schmeichel, il tedesco Horn o l’olandese Cillessen. Con il restante budget potrebbe arrivare anche un colpaccio in attacco: in pole il marocchino Hackim Ziyech dell’Ajax, ma occhio anche alle tentazioni Forsberg (Lipsia) e Chiesa (Fiorentina). Il tutto però sempre che l’attacco venga sfoltito: Defrel e forse anche Perotti avrebbero le valigie in mano.

3-Rottura con Florenzi e cessione del 24 giallorosso

Altra ipotesi è quella della rottura nel rapporto tra Roma e Alessandro Florenzi, il quale sta trattando il rinnovo contrattuale con i giallorossi. Il terzino pretende 4 milioni netti all’anno, il club ne offre quasi 3 al giocaore. Senza firma sul nuovo contratto sarà praticamente certo l’addio con un anno di anticipo dalla scadenza: Inter, Chelsea e Atletico Madrid guardano con attenzione l’evolversi della trattativa. La Roma chiede 25-30 milioni per Florenzi, che a quel punto dovrà essere sostituito con un terzino destro titolare: piacciono Vrsaljko, Zappacosta, Darmian, Bereszynski, Kaderabek e pure il costosissimo Pavard.

Questa la rosa della Roma 2018-2019?

PORTIERI: Alisson? (Areola o altri), Mirante, Fuzato

DIFENSORI: Florenzi? (Vrsaljko o altri), Karsdorp, Manolas, Fazio, J.Jesus, Marcano, Bianda, Kolarov, Lu. Pellegrini, Santon

CENTROCAMPISTI: De Rossi, Gonalons, Strootman, Lo. Pellegrini, Cristante, Pastore, Coric

ATTACCANTI: Dzeko, Under, Schick, Perotti ?, El Shaarawy, Kluivert (più Berardi o Ziyech).

Roma, Manolas: “Pronti per la nuova avventura. Lavoriamo duramente per migliorarci” (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Le parole di Kostas Manolas, difensore greco della Roma, al primo giorno del ritiro estivo a Trigoria dei giallorossi:

Sei pronto per la nuova avventura?

“Si, avevo il programma estivo, l’ho fatto e ora sono pronto”

Qual è lo spirito?

“Vedo una squadra con un buon gruppo, ma voglio vedere lavorare insieme, duramente, questa preparazione è più importante di tutto”

La seconda con mister Di Francesco.

“Un vantaggio, quest’anno sappiamo cosa vuole, lavoreremo meglio sicuramente”

Lo scorso anno grande stagione per te, quanto è cambiato il rapporto con la Roma?

“Ho ricevuto tanti messaggi dai tifosi, li ringrazio per il sostegno. Cercherò di fare il massimo, sono contento di essere qui, ho rinnovato l’anno scorso. Andrà ancora meglio dell’anno scorso”

Ormai sei un leader della Roma, un riferimento con i giovani.

“Cercherò di aiutare i nuovi, sono ragazzi umili, alcuni ancora piccoli. Non sarà facile a Roma, devono metterci la testa e lavorare, sennò non è semplice. Poi sono arrivati anche i vari Marcano, Santon, Mirante, Cristante che con l’Atalanta ha già fatto bene. Io sarò sempre a disposizione, voglio vedere i ragazzi lavorare duramente”

Due momenti estivi: il calendario di Serie A e il sorteggio Champions, quale aspetti con ansia?

“Io aspetto il campionato, è la tua vita, di ogni domenica. La Champions ovviamente la attendiamo, speriamo di fare una grande stagione, la Champions è la competizione più bella, giochi con le migliori al mondo. Non abbiamo più paura di nessuno, con i tifosi che abbiamo sarà dura per tutti”

Tanti acquisti per la Roma. L’arrivo di Ronaldo alla Juve potrebbe aumentare la voglia vostra?

“Si, anche l’Inter ha fatto un bel mercato, la Juventus è forte così come il Napoli. C’è sempre da lottare, io sono fiducioso, dipende dal lavoro e dalla voglia che abbiamo, andare meglio dell’anno scorso”

Il tuo obiettivo personale? Qualcosa da migliorare?

“Devi migliorare su ogni aspetto, in ogni allenamento devi cercare di pensare di essere migliorato. Io devo migliorare su come far uscire la palla, posso fare meglio quest’anno, sono sicuro di fare una stagione più importante. Un altro gol come con il Barcellona? Se capita volentieri”

 

 

Trigoria, la presentazione di Coric e Bianda. Monchi: “Ziyech e Forsberg ci piacciono, Mertens no”

(Keivan Karimi) – Oggi è andata in scena la conferenza stampa di presentazione a Trigoria di due dei nuovi acquisti della Roma, ovvero Ante Coric e William Bianda, arrivati rispettivamente da Dinamo Zagabria e Lens:

CORIC:

Quali sono le tue sensazioni?

“Un piacere allenarsi con questi giocatori, con Daniele e gli altri. Sono molto felice di essere qui e non vedo l’ora di iniziare”.

Ti ritrovi nel paragone con Modric? Meglio regista o intermedio?

“Ovviamente mi piace Modric, miglior giocatore della Croazia. Quando la gente dice che gioco come lui sono molto felice ma devo migliorare molto ancora. Sono molto più in basso di Modric e devo lavorare e migliorare tantissimo”.

Quanto è stato importante trovare subito De Rossi al primo allenamento?

“Molto importante sicuramente. Quando l’ho incontrato sono stato così felice, è un grande giocatore, il capitano della squadra. Possiamo imparare molto da lui sotto il profilo caratteriale e calcistico”.

Aspettative di crescita? Ruolo?

“Voglio iniziare ad allenarmi per mostrare quel che valgo e sarà l’allenatore a decidere quanto giocherà. La mia posizione è quella di centrocampista offensivo ma devo migliorare in fase difensiva”

BIANDA:

Con che spirito inizi questa avventura?

“Il passaggio alla Roma è un grande cambiamento e credo andrà tutto al meglio. Un onore essere in un grande club”.

Ti hanno paragonato a Varane. Ti ci ritrovi?

“In Francia si fa spesso questo paragone, forse perché veniamo dallo stesso club. Lui è un campione già affermato”.

Quanto è stato importante trovare subito De Rossi al primo allenamento?

“Molto importante per un giovane trovare subito De Rossi. Mi ha subito messo a mio agio, abbiamo anche chiacchierato un po’”.

Quali aspettative di crescita hai a Roma?

“Ci sarà grande concorrenza come tutti i grandi club. Sono molto giovane e devo imparare molto per farmi trovare pronto”.

MONCHI:

A chi li paragonerebbe?

“Non mi piace paragonare i giocatori, ognuno è differente dagli altri. Hanno fatto il loro percorso e hanno margine di crescita e tante qualità. William è veloce e forte fisicamente, Coric è un giocatore di una qualità e di grande personalità. Deve migliorare a livello fisico”.

Crede di aver messo tutto a disposizione del tecnico?

“Credo che fine alla fine del mercato ci saranno possibilità di acquistare. Annuncio l’acquisto del terzo portiere dal Brasile, dal Palmeiras, Daniel Fuzato. Quesoìto significa che non siamo mai fermi: la Roma sempre sarà pronta per capire se ci sarà qualcosa di interessante da prendere”.

A che punto è la situazione per il rinnovo di Florenzi?

“E’ allo stesso punto dell’ultima conferenza stampa in cui abbiamo parlato, quella di presentazione di Pastore. E’ una trattativa difficile perché è un grande giocatore, la Roma ha fatto una grande offerta e capisco che lui abbia le sue richieste. Stiamo lavorando, sono fiducioso ma non è cambiato tanto. Alessandro non avrà mai un ultimamatum: è un figlio di Roma, sto lottando tutti i giorni per farlo rinnovare”.

La situazione di Alisson?

“Mi dispiace quello che è successo ieri, tifavo per il Brasile, anche per Alisson. La risposta su Alisson è la stessa su Florenzi, non c’è nessuna novità, fino ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna offerta. Dire che abbiamo in testa un prezzo è strano, se non abbiamo avuto offerte non dobbiamo pensare ad un prezzo. Ora Alisson va in vacanza e rientrerà con la squadra quando finirà le vacanze. Non c’è altra idea. Se ci fossero novità le valuteremo, ma non è cambiato niente rispetto all’altro giorno. Non è arrivato niente”.

Osserverà Forsberg oggi.

“E’ forte, come tanti al Mondiale, ma sapete che non prendo giocatori al mondiale. Dobbiamo distinguere tra giocatori che piacciono e giocatori da prendere. Ieri ad esempio mi è piaciuto un calciatore belga, Hazard, ma non significa che lo prenderò (ride, ndr)”.

Mertens è un obiettivo della Roma?

“No”.

Ziyech è un obiettivo concreto?

“Mi è sempre piaciuto, non posso dire no al 100% ma è vero che nel suo ruolo oggi abbiamo tanti giocatori”.

Roma, colpo a sorpresa: preso il portiere brasiliano Fuzato

(Keivan Karimi) – La Roma ha trovato il suo terzo portiere. Il ruolo vacante dopo l’addio di Lobont sarà preso dal giovane Daniel Fuzato, brasiliano classe ’97 di proprietà del Palmeiras. La notizia è stata data oggi proprio dal d.s. Monchi, che durante la conferenza di presentazione dei nuovi acquisti Bianda e Coric ha confermato la chiusura della trattativa per Fuzato, che arriverà a Trigoria nei prossimi giorni e lavorerà al fianco di Alisson e Mirante.