Totti-show al Galà del Calcio: “Bandiere? E’ rimasto solo il manico. Se parlo di arbitri mi radiano”

(Keivan Karimi) – Premio alla carriera per Francesco Totti oggi all’edizione 2018 del Galà del Calcio, evento annuale dell’Assocalciatori che riguardava la stagione calcistica scorsa. L’ex capitano, oggi dirigente, della Roma ha messo ancora benzina sul fuoco dopo le sue dichiarazioni importanti di ieri dopo la sfida con l’Inter:

Della partita di ieri e dell’arbitraggio non parlo più, altrimenti mi radiano. Le bandiere? Ormai non ci sono, è rimasto soltanto il manico. Mi sarebbe piaciuto giocare di più con Pirlo, era un campione diverso dagli altri. Gli arbitri italiani restano i migliori al mondo, nonostante tutto. Il mio ritiro? Diciamo che avevo già deciso, era arrivato il tempo di fermarmi”.

SERIE A Una buona Roma frenata da Icardi e Rocchi: 2-2 con l’Inter (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Ancora una volta polemiche e tante emozioni all’Olimpico, ma alla fine vince lo spettacolo. 2-2 tra Roma e Inter allo stadio Olimpico, dopo una partita davvero infinita. Giallorossi falcidiati dagli infortuni, nerazzurri invece alla caccia di rivalsa dopo il k.o. di Londra.

Già nel primo tempo succede di tutti: la squadra di Di Francesco gioca bene e colpisce un palo con Florenzi, prima di recriminare per un rigore netto su Zaniolo (sgambetto di D’Ambrosio) che ne’ l’arbitro Rocchi ne’ il VAR concedono. Su un altro fallo su Zaniolo non sanzionato passa in vantaggio l’Inter: cross teso sul quale Keita Balde porta avanti gli ospiti.

Nella ripresa gara ancora più combattuta: la Roma reagisce subito e Under fa dimenticare gli errori di Champions con un sinistro pazzesco all’angolino per l’1-1. Ma l’Inter non ci sta e Mauro Icardi morde ancora segnando di testa il nuovo vantaggio interista. Un corner decisivo anche per il 2-2 finale: colpo di mano di Brozovic, stavolta il VAR interviene e dal dischetto Kolarov non sbaglia. Pareggio e dopo ancora tanti brividi la gara si conclude così, tra rammarichi, amarezze ma per la Roma la convinzione di aver dato tutto.

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Roma-Inter, ex ed Europa

Simone Burioni – Tutte le gare valgono tre punti, sì, ma esistono partite che possono significare molto di più. Per diversi motivi, Roma-Inter è una di queste: da Spalletti a Santon, da Zaniolo a Nainggolan. Da qualunque parte la si osservi, questo Roma-Inter sarà uno di quei Roma-Inter: non più decisivo per lo scudetto come fino a qualche anno fa, ma ugualmente emozionante ed estremamente importante.

Passato, presente e futuro – Partiendo dagli ex, la gara tra nerazzurri e giallorossi di quest’anno non può non avere il nome di Radja Nainggolan: dopo tre stagioni di amore, il Ninja ha dovuto lasciare la Capitale per scelte calate dall’alto. Non ci sarà, ma se Nanni Moretti ci ha insegnato qualcosa, forse la sua assenza sarà notata più della sua presenza.
L’altro grande ex della serata sarà Luciano Spalletti: dopo la prima, bellissima esperienza nei primi anni 2000, il tecnico di Certaldo è tornato dalle parti di Trigoria nel gennaio del 2016, rimanendo per un anno e mezzo sulla panchina della Roma e siglando il record di punti della storia del club, 87. Andato via tra le polemiche per il burrascoso rapporto con Totti, Spalletti si è accasato all’Inter, dove sembra aver finalmente trovato la quadra.

Un altro ex, ma a casacche invertite, è Davide Santon. La sua storia è quella di un talento sbocciato in giovanissima età, bruciatosi in un club troppo grande per lui, emigrato all’estero e poi tornato a casa per cercare il riscatto. Ma Roma-Inter è da sempre una partita dove è facile che i destini che si insi incrocino: Santon arriva a Roma nell’operazione Nainggolan e, insieme a lui, Nicolò Zaniolo: enfant prodige classe 2000, Zaniolo è stata la carta che ha convinto Monchi a cedere il belga all’Inter. Fino ad ora il giovane trequartista ha convinto tutti, dimostrando una maturità difficile da trovare in un ragazzo di appena 18 anni.

A caccia di punti – Se l’Inter gode di una certa tranquillità, per quanto riguarda la classifica della Roma la situazione è molto differente: i giallorossi sono momentaneamente al nono posto, ma vincendo tornerebbero in zona Europa, a meno 3 punti dal Milan quarto. Le tante assenze certo non aiutano, ma Di Francesco dovrà necessariamente inventarsi qualcosa: non solo per non perdere di vista le prime quattro della classifica, ma anche per restare saldamente sulla panchina dei capitolini. Uomo avvisato.

Simone Burioni

ROMA-INTER, le probabili formazioni del match

(Keivan Karimi) – Da una parte una Roma ferita e falcidiata dagli infortuni, dall’altra un’Inter che deve trovare continuità di gioco e di risultati. Il posticipo della 14.a giornata di Serie A vedrà giallorossi e nerazzurri sfidarsi allo stadio Olimpico (ore 20.30) per un match sentito e che può dare la sterzata giusta a coloro che trionferanno.

Le probabili formazioni di Roma-Inter

ROMA (3-4-2-1): Olsen; Fazio, Manolas, Juan Jesus; Florenzi, Cristante, Nzonzi, Kolarov; Under, Zaniolo; Schick.

A disposizione: Mirante, Fuzato, Marcano, Santon, Pellegrini Lu., Riccardi, Pastore, Perotti, Kluivert, Celar.

Allenatore: Di Francesco

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Brozovic, Vecino; Politano, Joao Mario, Perisic; Icardi.

A disposizione: Padelli, Berni, Ranocchia, Miranda, D’Ambrosio, Gagliardini, Borja Valero, Candreva, Keita, Martinez.

Allenatore: Spalletti

Verso Roma-Inter: i giallorossi puntano sugli ‘ex’. Nainggolan dà forfait

(Keivan Karimi) – Sarà un match molto particolare quello tra Roma e Inter, fra due squadre deluse dall’ultimo turno di Champions League e pronte a darsi battaglia domenica sera all’Olimpico in un duello pieno di spunti, nonostante la classifica delle due rivali sia molto diversa.

La Roma è falcidiata dagli infortuni: sembrano certi di saltare il match in questione i vari De Rossi, Dzeko, El Shaarawy, Pellegrini e pure il giovane Coric, mentre i redivivi Pastore e Perotti potrebbero tornare nella lista dei convocati ma ovviamente senza il ritmo giusto nelle gambe. Possibile che Eusebio Di Francesco si affidi alla grinta e alla voglia di rivalsa degli ‘ex di turno’: spazio dal 1′ minuto per Davide Santon e Juan Jesus in difesa, entrambi criticati ai tempi dell’Inter e ora considerati importanti nelle fila della Roma. Altro ex determinante potrà essere Niccolò Zaniolo, cresciuto nelle fila nerazzurre ma oggi talento in ascesa con il giallorosso indosso.

Un ex che invece difficilmente sarà in campo è Radja Nainggolan, vecchio cuore romanista passato in estate all’Inter per un’operazione complessiva da 38 milioni di euro. Il belga ieri, durante Tottenham-Inter, è uscito per l’ennesimo dolore muscolare alla gamba. Possibile forfait e nessun ritorno da avversario all’Olimpico, con lo spagnolo Borja Valero che dovrebbe ancora prendere in sul posto da titolare sulla trequarti.

Da Pastore a El Shaarawy: Roma incerottata fino all’osso

(Keivan Karimi) – Gioco non brillante, gol sbagliati e errori difensivi marchiani. Queste le colpe se imputano ad una Roma discontinua e traballante, che attualmente vanta sì il passaggio matematico del turno agli ottavi di Champions League, ma allo stesso tempo deve registrare un deludente 7° posto in classifica con soli 19 punti totalizzati in 13 giornate.

Ma una delle pecche più grosse della stagione giallorossa riguarda la situazione degli infortunati. Sono già 18 da inizio campionato gli stop muscolari subiti dalla squadra di Di Francesco: in principo fu Javier Pastore, che ancora lotta con un polpaccio quasi logoro, così come Diego Perotti, altro lungodegente che non sembra uscire dal tunnel dei dolori al soleo.

Nelle ultime settimane la situazione si è aggravata: in ordine si sono fermati i vari Karsdorp, De Rossi, Manolas, Pellegrini (sia Luca che Lorenzo), Olsen, Dzeko, El Shaarawy ed infine il giovane Coric. Il croato è stato l’ultimo a doversi arrendere dopo il Real per un risentimento muscolare e molto probabilmente contro l’Inter non ci sarà, come la maggior parte dei suoi compagni suddetti. Un’emergenza particolare che costringe la Roma a giocare sempre con almeno 3-4 assenti di lusso e con una formazione mai all’altezza delle aspettative. Le colpe? Chissà, da dividersi tra preparazione, recuperi troppo affrettati e giudizi medici non così certi.

Roma, quanti errori con il Real Madrid. E l’infermeria è sempre più piena

Simone Burioni – Poteva essere la partita della svolta, invece è stato solamente un altro buco nell’acqua. Certo, sembra strano avere recriminazioni in un Roma-Real Madrid, ma le tante occasioni sprecate e gli errori grossolani lasciano ai tifosi sensazioni di amarezza che difficilmente riusciranno a mandar giù.

Ci sono stati, però degli aspetti positivi: il primo da annoverare è sicuramente quello del passaggio agli ottavi di Champions. Nel pomeriggio, la vittoria del Plzen sul campo del CSKA Mosca aveva infatti sancito il passaggio al prossimo turno sia dei giallorossi che dei blancos, che all’Olimpico si giocavano il primo posto e con questo la possibilità di affrontare, nel turno successivo, una squadra più abbordabile rispetto ai top club europei.
Altra nota positiva sono state alcune (poche) prestazioni individuali: Under, fino all’erroraccio nel finire di primo tempo, ha giocato su livelli discretamente alti dimostrando una certa affidabilità. Conferme sono inoltre arrivate da Zaniolo, decretato unanimemente come migliore in campo, e da Florenzi, che ha coperto bene e attaccato con continuità nonostante gli avversari che si ritrovava di fronte non fossero dei più facili da affrontare. In ripresa anche Cristante, nonostante sia ancora lontano da quello ammirato nella scorsa stagione.

Passiamo alle note dolenti. Il primo punto è che la difesa continua a traballare: oltre ai meccanismi collettivi che necessitano di una profonda revisione, gli errori individuali cominciano ad essere un problema non più trascurabile. Prima Jesus in Udinese-Roma, ieri lo sciagurato retropassaggio di Fazio: così diventa troppo facile per gli avversari e troppo difficile per i giallorossi. Specialmente se quando vai in attacco poi non la butti dentro: tante le occasioni sciupate dalla squadra di Di Francesco, su tutte quella di Under, che non può permettersi leggerezze in nessun momento, figurasi con il Real Madrid.
Ultimo aspetto da dover considerare sono gli infortuni: nelle ore prima della gara la Roma ha saputo di non poter contare su Dzeko, fermato da un fastidio muscolare, mentre durante il match si è fermato anche El Shaarawy. Entrambi, saranno difficilmente recuperati per la partita di domenica contro l’Inter.

La situazione in infermeria si fa sempre più critica, così come quella in campo. Di Francesco è chiamato a trovare soluzioni, ed in fretta anche: il tempo passa e la Roma non può permettersi ulteriori passi falsi.

Simone Burioni

Roma sprecona e goffa. Il Real Madrid la punisce (VIDEO)

(Keivan Karimi) – La Roma è già qualificata agli ottavi di Champions League, matematicamente dopo il k.o. pomeridiano del CSKA Mosca, ma la partita con il Real Madrid in casa poteva significare l’approdo al primo posto del girone e anche una grossa iniezione di fiducia in vista delle prossime gare.

Invece la banda Di Francesco ricade nei soliti errori; gol divorati sotto porta e distrazioni difensive letali, come non bastassero i tantissimi infortuni ed il momento poco brillante in generale. La Roma cade 2-0 in casa contro un Real non eccelso, ma i rimpianti sono molti: i giallorossi, falcidiati dalle assenze, giocano una buona gara nel primo tempo e sfiorano il gol con Schick in un paio di occasioni e soprattutto con Under, che divora a fine tempo una rete praticamente fatta a porta vuota.

Nella ripresa la Roma non si presenta in campo: Fazio regala il pallone buono a Gareth Bale che non perdona e poco dopo anche Lucas Vazquez festeggia con un tocco ravvicinato su dormita difensiva totale. Niente da fare per una Roma fischiata e contestata, che in vista del big match con l’Inter di domenica prossima perde anche per infortunio El Shaarawy e Dzeko, i quali si vanno a mettere al fianco dei già assenti Pellegrini, De Rossi, Perotti e Pastore. Un momento così buio sarà difficilissimo da superare.

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Di Francesco e Kolarov suonano la carica: “Raddoppiamo gli sforzi e battiamo il Real”

(Keivan Karimi) – La conferenza stampa di mister Eusebio Di Francesco e di Aleksandar Kolarov prima dell’atteso match tra Roma e Real Madrid di questa sera:

Domanda a Di Francesco: perché la sconfitta contro l’Udinese? 
Quello che è mancato è la determinazione, quel qualcosa che non si compra al supermercato. È quella voglia di vincere partite con maggiore cattiveria. Aver perso mi ha dato un fastidio veramente enorme.

Domanda a Kolarov: cosa non ripetere rispetto alla gara d’andata?
Sicuramente il mister ha preparato bene la partita. A Madrid non siamo stati all’altezza e domani dobbiamo giocare. Siamo a casa nostra e dobbiamo dimostrarlo dal primo minuto che loro sono ospiti. Dobbiamo partire forte e cercare di vincere la partita.

Domanda a Di Francesco: le condizioni degli infortunati?
Pellegrini non ci sarà, nemmeno per l’Inter. Oggi l’ultimo provino per Olsen, i risultati degli ultimi provini sono buoni.

Domanda a Kolarov: solo una coincidenza la differenza di prestazioni tra campionato e Champions?
Solo una coincidenza, in campionato la squadra fa fatica ma alla fine raggiungeremo il nostro obiettivo, arrivare tra le prime 4. Parlo per me, affronto ogni partita allo stesso modo.

Domanda a Di Francesco: 19 volte in area dell’Udinese senza mai tirare.
Si lega ai tanti dati che diventano negativi visti i risultati. Manca il fatto di crederci di più quando si entra in area. Il lavoro ti permette di uscirne, ma anche la possibilità di avere subito una partita importante, per rimettersi subito in discussione.

Domanda a Di Francesco: partita importante per il suo futuro?
Parlo della squadra, non di me, sento di avere la fiducia della società. E’ una partita importante, possiamo prenderci la qualificazione alla fase finale.

Domanda a Kolarov: sarà difficile senza De Rossi, Manolas e Pellegrini?
Si, ma sarebbe stato lo stesso con loro. Il Real ha vinto 3 Champions, anche con tutti a disposizione sarebbe stata difficile. Ma faranno fatica a batterci, è sicuro.

Domanda a Di Francesco: Manolas recuperato? La cattiveria è una qualità che si allena? Real davvero in crisi?
Oggi l’ultimo test, se lo supera sarà della partita. L’allenatore è sempre lo stesso che ha portato la squadra ad essere sempre aggressiva, ma sono discorsi che fanno tutti, la cattiveria è qualcosa di astratto. Se calci in porta ridendo non fai gol. E’ qualcosa che si può allenare, si vede che l’allenatore deve raddoppiare il suo lavoro. Ma personalmente mi faccio un esame di coscienza ogni giorno. Il Real può dire la stessa cosa di noi, sono due squadre ‘malate’ in campionato ma che fanno il loro percorso in Europa. Ce la giocheremo ad armi pari, già che la Roma se la giochi in queste condizioni credo che sia qualcosa di positivo.

Domanda a Di Francesco: il Real ha cambiato allenatore, ha notato differenze con Solari?
Secondo me è molto simile alla squadra precedente, non vedo grandi differenze. A livello psicologico invece si, loro venivano da un ottimo momento quando ci siamo affrontati. E’ un momento totalmente differente.

Domanda a Di Francesco: conosce bene gli umori della piazza, una vittoria con il Real alimenterebbe i rimpianti per il campionato?
Giochiamola prima, questa partita. Kolarov  ha parlato in maniera positiva ed è giusto mandare messaggi positivi. Mettiamoci qualcosa in più, raddoppiamo gli sforzi e poi faremo le valutazioni. Non possiamo sempre abbatterci e mollare. siamo già usciti da queste situazioni. Il difetto più grande di cui ho sempre parlato è la continuità. Dobbiamo riportarla in senso positivo.

Domanda a Kolarov: possibile che a Udine sia mancata la voglia di vincere?
Parlo per me: la voglia di vincere non è mai mancata, nemmeno agli altri. Ci può stare perdere una partita o due, ma nessuno gioca per perdere. L’Udinese ha segnato al primo tiro, ha avuto un’altra occasione. Le partite girano così, sappiamo che non stiamo in un ottimo momento, ma non sentiamo difficoltà. Personalmente mi piacciono questi momenti,  quelli in cui devono uscire fuori più gli uomini che i giocatori. Dobbiamo fare gol per vincere, è vero che anche con Spal, Chievo e Bologna dovremmo vincere anche in 8. Sono partite che girano così, non manca la voglia di vincere. Il calcio è questo, non deve ma può capitare. Ma ora ci sono Real, Inter e Cagliari. Le prossime partite vanno vinte da uomini, è questo il modo giusto di pensare

Domanda a Di Francesco: viste le assenze di De Rossi e Pellegrini, ci sono possibilità di tornare al centrocampo a 3?
Non parlo di formazione per dare vantaggi agli altri. Non ho deciso nulla, nemmeno il sistema di gioco. Penso a tutto, dico solo che tutti hanno la possibilità di scendere in campo, titolari e non, come piace chiamarli a voi. Potrebbero esserci anche delle sorprese.

Domanda a Kolarov: come sta con il piede? C’è il rischio di aver sottovalutato le gare di campionato?
Riguardo il piede sto bene. E in Serie A non va sottovalutato nessuno, non lo dico io ma è cosi. Erano partite da vincere e invece le abbiamo perse o pareggiate. Non siamo riusciti a fare risultato con le ‘piccole’, speriamo di fare il nostro dovere e quello che è alla portata delle nostre qualità

Domanda a Di Francesco e Kolarov: rispetto all’andata quanto è cambiata la Roma?
Di Francesco: Sicuramente la Roma è cambiata a livello d’identità, ora è più delineata ma bisogna ancora continuare questo percorso per incappare in queste trappole. Come quelle della sosta. Non so se sia una casualità ma troppi indizi fanno una prova, tante cose mancano ma è cambiata la condizione e c’è stata la crescita di tanti giovani, dai quali è lecito aspettarsi alti e bassi.
Kolarov: nulla da aggiungere, il mister ha detto tutto.

Domanda a Di Francesco: la reazione di Kluivert a Udine dopo il cambio, ha parlato con il giocatore?
Questa mi è nuova… Magari era arrabbiato con se stesso. Non l’ho visto nemmeno in tv, guardo le partite con l’audio a zero. Dopo vi farò sapere.

Domanda a Kolarov: il suo rendimento è condizionato anche dal sistema di gioco?
No, non cambia. Ho avuto un problema al piede ma se vado in campo è segno che sono in grado. Ora sto bene fisicamente, giocare con una difesa a 4 o a 3 per me non cambia nulla.

Domanda a Di Francesco e Kolarov: cosa promettete ai tifosi?
Di Francesco: Di dare il massimo, come sempre. Abbiamo grande rispetto per chi verrà allo stadio. E’ chiaro che domani ci saranno 65 mila spettaroti, al di là dell’avversario la Roma in Champions ha fatto un bell’andamento. Sono giustamente arrabbiati, ma lo siamo anche noi, come vedete non siamo sorridenti. Il tifoso non ci deve chiedere delle scelte o di temi tattici, ma impegno e serietà
Kolarov: Non devo promettere nulla a nessuno, solo a me stesso, dobbiamo dare tutto in campo. Siamo consapevoli di avere sempre il sostegno dei tifosi, in casa e in trasferta. Sono pienamente d’accordo con il mister, il tifoso può essere arrabbiato, è un suo diritto e rispettiamo la sua opinione ma vale per tutti i tifosi di ogni squadra: devono essere consapevoli anche che di calcio capiscono poco. Anche io ad esempio seguo il basket ma capisco poco, posso fare il tifo, incazzarmi se si perde, ma non a ragionare sulla tattica. Qui si chiacchiera, si spreca tanto il fiato e questo non porta a nulla.

Domanda a Di Francesco: si aspettava un crollo tale del Real? Un vantaggio per voi affrontarli dopo il ko con l’Eibar?
Anche noi arriviamo da una sconfitta, è una partita a sè. Sembra che affrontiamo una squadretta, ma vi ricordo che sono i campioni d’Europa. Serve una grande partita. Non mi sono dato una spiegazione al loro momento, ho altro a cui pensare

Verso Roma-Real Madrid: torna Manolas, chance per Zaniolo

(Keivan Karimi) – Cancellare la delusione di Udine e risollevare la testa nel modo più prestigioso possibile. Questa la missione della Roma in vista del match di domani sera contro il Real Madrid allo stadio Olimpico, valido come quinta giornata della fase a gironi di Champions League.

La squadra di Eusebio Di Francesco, ferita nell’orgoglio e nelle motivazioni, dovrà ritrovare linfa vincente per chiudere il discorso qualificazione agli ottavi di finale. E per farlo servirà la miglior Roma possibile contro un Real anch’esso proveniente da un k.o. molto pesante in casa dell’Eibar.

Le ultime di formazione parlano del rientro dal 1′ minuto di Kostas Manolas al centro della difesa, così come di Alessandro Florenzi come terzino destro. Niente da fare per Lorenzo Pellegrini, che rischia di saltare anche la sfida all’Inter di domenica, idem per quanto riguarda i lungodegenti De Rossi, Pastore e Perotti. Da valutare invece il portiere Robin Olsen. Particolarità che riguarda Nicolò Zaniolo: il baby talento classe ’99 giocherà ancora da titolare contro il Real come successo all’andata, una sorta di inedito per il centrocampista ex Inter.