SERIE A Roma bella e vincente sul Cagliari: il quarto posto si avvicina (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Una Roma così bella, ordinata, concreta e frizzante non la si vedeva da tanto, troppo tempo. L’Olimpico torna ad applaudire la squadra di Claudio Ranieri, che battendo il Cagliari per 3-0 si rilancia in vista della lotta serrata per il quarto posto che significherebbe accesso alla prossima Champions League.

La gara di sabato pomeriggio è un monologo giallorosso: bravo mister Ranieri a rilanciare dal primo minuto il redivivo Javier Pastore e dare fiducia al frizzate Justin Kluivert, entrambi tra i migliori in campo. Non a caso dopo 8′ la Roma è già sul 2-0: prima Fazio in mischia e poi lo stesso Pastore con un destro preciso beffano la difesa sarda che capisce di potersi anche concedere una vacanza romana a salvezza ormai ottenuta.

La Roma gioca bene e sfiora il gol in una marea di occasioni: Pastore coglie la traversa, il pur bravo Cragno salva su uno scatenato El Shaarawy e il solito Dzeko cestina un paio di palle-gol clamorose tra primo e secondo tempo. A chiudere i conti ci pensa Kolarov nel finale con un tap-in vincente che vale il suo ottavo centro stagionale, davvero pazzesco per un difensore. I giallorossi volano al 4° posto momentaneo in classifica e lanciano il guanto di sfida a Milan e Atalanta: l’obiettivo Champions è ancora vivo e possibile.

La Roma che sarà: Petrachi direttore sportivo?

(Jacopo Venturi) – Si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono Petrachi direttore sportivo della Roma. La squadra giallorossa ha bisogno di un profondo cambiamento nel settore tecnico e soprattutto ha bisogno che la rosa sia sfoltita e modificata nei prossimi mesi. Perché puntare su Petrachi? I suoi risultati al Torino in questi anni sono stati altalenanti ma nel complesso positivi e ciò che può allettare in particolare la Roma è il modo in cui lo ha fatto: dimostrando di saper scegliere i giocatori, di trovare delle occasioni, di saper muovere il mercato del Torino con colpi low cost in entrata e importanti plusvalenze in uscita. Un direttore sportivo più sulla falsariga di Sabatini che non di Monchi, più istintivo. Considerando i risultati divergenti che hanno avuto i due modelli di lavoro nella Roma, ha senso che a Trigoria si possa fare una scelta in favore del “vecchio” modello. Logico è che Petrachi dovrebbe misurarsi con disponibilità diverse, un ambiente più complicato e ambizioni più importanti e che questo rappresenti un’incognita è evidente. Ma la Roma potrebbe tentare il rischio. Nella speranza anche che con Petrachi possa arrivare un allenatore suo compaesano.

(Jacopo Venturi)

Una certezza per il futuro: Nicolò Zaniolo. Il rinnovo per metterlo al centro del progetto

(Jacopo Venturi) – Nicolò Zaniolo piace a tanti. Ma più di tutti piace alla Roma, che se lo vuole tenere stretto. A Trigoria l’intenzione è molto chiara: resistere agli assalti delle big d’Europa per il talento ex Inter, rinnovargli il contratto e metterlo al centro del progetto. Il piano giallorosso trova legittimità in una necessità emersa durante la stagione in corso, ovvero quella di ricostruire. Per farlo però è necessario che ci siano dei punti fermi e uno dei pochi che ha dimostrato di poterlo essere in futuro è sicuramente Zaniolo. Quest’anno ha sorpreso tutti. Dal prossimo anno non sarà più la possibile rivelazione, ma un perno degli schemi del prossimo allenatore romanista, a prescindere che sia Ranieri (improbabile) o qualcun altro. Ecco allora che prima di pensare a ogni discorso di campo la Roma dovrà avere la forza economica e strategica di trattenere il giocatore, illustrandogli un progetto che lo faccia sentire quello che potrà diventare, ovvero il riferimento della Roma dei prossimi anni.

(Jacopo Venturi)

Habemus Edin!

Margherita Bellecca – Dzeko torna a segnare un gol all’Olimpico in campionato a 340 giorni dall’ultima volta. In quel caso una doppietta contro il Chievo Verona a fissare il punteggio sul 4-1, questa volta una rete decisiva per i tre punti contro l’Udinese.

Dall’ultimo gol segnato in casa dal bosniaco, nella Roma sono cambiati direttore sportivo, allenatote e svariati compagni, oltre alle aspettative stagionali della Roma, che continua a inseguire il quarto posto in un finale di stagione combattuto punto su punto con le rivali. Gli unici gol casalinghi di Dzeko erano arrivati in Champions League, ma anche guardando a questo dato non è che le cose migliorino di molto,  dato che l’ultima retebera datata 28 ottobre 2018.

La Roma quest’anno ha patito la mancanza del suo bomber, il sesto migliore della sua storia ad appena una lunghezza da Abel Balbo. E la classifica, e probabilmente anche il percorso europeo e in coppa italia, ne hanno risentito. Come fece lo scorso anno nella cavalcata alla semifinale di Champions, ora Dzeko deve trascinare la Roma nel rush finale per il quarto posto. Un traguardo probabilmente meno ambizioso ma forse anche più importante, per avere una Roma sempre più forte negli anni a venire. Ritrovata la via di casa, per Edin dovrebbe essere tutto più facile.

 

Margherita Bellecca

SERIE A Tempo da lupi all’Olimpico: la Roma supera l’Udinese di misura (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Un tempo da lupi sull’Olimpico, l’ideale per far tornare la Roma a fare la parte del leone. I giallorossi di Claudio Ranieri ottengono la seconda vittoria consecutiva in campionato e il secondo ‘clean-sheet’ di seguito, portando a casa tre punti contro un’insidiosa Udinese.

Una vittoria che rilancia le ambizioni Champions della Roma, la quale però dovrà dare il massimo nelle restanti 6 gare che la separano dai bilanci e i giudizi finali. Nel match di sabato Ranieri sceglie di sfidare i friulani allenati da Igor Tudor con un 4-4-2 molto offensivo, con Dzeko e Schick titolari dal 1′ minuto in coppia. Ma all’inizio è l’Udinese a fare la partita, tanto da impegnare Mirante in più di un’occasione.

Roma in crescita a fine frazione e rivoluzionata ad inizio secondo tempo: dentro Florenzi e Pellegrini e la musica cambia. I giallorossi prendono in mano l’economia del gioco e spingono con l’intento di vincere a tutti i costi. Sotto il diluvio è il 67′ il minuto buono: invenzione di El Shaarawy di prima per Dzeko che scatta sul filo del fuorigioco e trova il gol vittoria, ritornando al gol in casa dopo quasi un anno di magra. Una rete determinante che consegna tre punti ad una Roma poi brava ad amministrare e portare a casa un successo che fa classifica e morale. Sabato 20 aprile sotto con lo scontro diretto in casa dell’Inter.

Ranieri chiama a raccolta i tifosi: “Aiutateci ad andare in Champions”

(K. Karimi) – Le parole di Claudio Ranieri nella conferenza stampa di oggi, che anticipa i temi di Roma-Udinese:

E’ scattato qualcosa nella testa della squadra?
“Credo sia ancora troppo presto per dirlo, ci vogliono altre prove. E’ logico che la prestazione ha dato più fiducia a tutti ma dobbiamo continuare”

Con Tudor l’Udinese non ha mai perso. Che avversaria si aspetta?
“Quella più difficile in questo momento, una squadra caparbia che si chiude e riparte. Sono molto preoccupato, dobbiamo essere lucidi e pazienti ed evitare di prendere contropiede. Chiedo aiuto al pubblico, ci deve stare vicino e capire, siamo in lotta per la Champions e noi ci vogliamo essere”.

Schick e Dzeko tornano insieme sabato?
“A me piace giocare con due attaccanti là davanti ma credo che l’Udinese voglia questo, ancora devo decidere ma credo che sceglierò uno dei due”

Un anno fa c’è stato il 3-0 al Barcellona…
“Io capisco ma non mi ricordo la partita di una settimana fa, figurarsi quella di un anno fa. Sicuramente l’ho vista ma sono concentrato sulla prossima sfida con l’Udinese”

Come sta Florenzi? Ipotesi difesa a 3?
“Florenzi oggi si allena con noi e vediamo come sta. Poi deciderò, sì potrei anche giocare a 3. Staremo a vedere”

Dzeko non segna in casa da quasi un anno. Quanto mancano i suoi gol?
“I gol del goleador principe di una squadra mancano sempre. Quando un allenatore costruisce una squadra vede la quantità di gol che hanno fatto determinati ruoli. Il ragazzo è determinato e sono sicuro che in questo finale di stagione tornerà al gol”

Da quando è sulla panchina della Roma, Cristante ha sempre giocato. Cosa l’ha reso così indispensabile?
“E’ un giocatore di grossa potenzialità, è quello stantuffo che lavora da area ad area, ha buona qualità, grandi inserimenti e un potenziale di gol molto importante”

Si parla anche di futuro: Totti è la persona giusta per prendere un ruolo maggiore?
“Passo dopo passo sta entrando sempre di più in questo aspetto, ha tanta voglia di arrivare ad alti livelli, glielo auguro ed è la persona giusta per farlo. Ma bisogna avere la pazienza di farlo crescere, ogni lavoro ha i suoi come, perché, pregi e difetti. Francesco sa tantissimo del calcio giocato e ora sta ampliando le sue conoscenze”

Col ritorno di El Shaarawy ci sarà ancora Kluivert titolare?
“Abbiamo visto tutti l’Ajax, oggi gli ho detto ‘Abbiamo comprato il fratello? Perché se eri titolare là…’. Non è facile uscire da un progetto dove sono schematizzati, si sta adattando molto bene e mi aspetto tantissimo da lui. Come da El Shaarawy che oltre a far bene la fascia, fa gol e questo è importante”

Come cambia l’atteggiamento della squadra in base all’avversario? De Rossi può giocare?
“Daniele può giocare e questa è la cosa importante. Li affronteremo cercando di stare attenti, vorranno attirarci nella trappola per avere quei 60-70 metri dove i loro velocisti posso fare la differenza. Dovremo essere molto attenti nel fare le cose”

Cosa pensa degli esterni col piede opposto? Cosa servirà a questa Roma per tornare ai livelli di un anno fa? 
“Sono sia per giocare a piede invertito che a piede aperto. Dipende dalle partite, da molte cose, da come sono abituati i giocatori. Amo far stare ogni giocatore al proprio posto, quelli che ci sono sono tutti ottimi, sono molto giovani e hanno bisogno di esperienza, farlo qui in una piazza come Roma è importantissimo. La Roma ha veramente ottimi giovani”

Ossigeno

Margherita Bellecca – Dopo un lungo periodo di apnea la Roma torna a respirare. A Genova, città di mare, non poteva che arrivare il gol del capitano. Una rete da tre punti che riapre anche il discorso Champions League quando sembrava ormai sepolto 20mila leghe sotto i mari. Gol decisivo, come molti di quelli messi a segno da De Rossi negli ultimi anni. Dopo un esordio di carriera nella quale aveva mostrato una buona confidenza con la porta avversaria, il contributo in termine di realizzazione del numero 16 è andato via via scemando, ma non per questo è calato il peso delle reti messe a segno.

Lo scorso anno una sola marcatura, contro il Torino, nella domenica speciale immediatamente successiva alla scomparsa di Davide Astori. Scivolata a ribadire in rete il momentaneo 2-0 e braccia alte a ricordare l’amico ed ex compagno di squadra e nazionale. La stagione precedente, 2016/2017, 4 gol nelle ultime 5 partite stagionali. Tutte importanti, soprattutto quella contro il Genoa, per permettere alla Roma di finire al secondo posto e far chiudere la carriera in giallorosso di Francesco Totti con un successo davanti al suo popolo. A fine partita il passaggio di consegne, la tradizione che prosegue sul filo invisibile della Romanità.

Ma anche con Garcia, DDR aveva messo a segno reti importanti. La prima in assoluto del campionato 2013/2014, quella della rinascita post 26 maggio e degli 85 punti, della Roma quasi imbattibile. “E’ un simbolo il fatto che abbia segnato Daniele” dirà il tecnico francese, mostrando di aver capito subito con chi aveva a che fare. Garcia che si aggrapperà a lui anche l’anno successivo, quando la squadra emerse nel pantano della pareggite proprio grazie ad un suo gol a Cesena.

Daniele De Rossi, il mare della Roma. Non certo il male, come qualcuno ha più volte tentato di farlo passare in quasi quattro lustri in giallorosso

 

Margherita Bellecca

Finalmente Roma: De Rossi trascina i giallorossi contro la Samp (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Nel segno del capitano, di colui che forse ci tiene più di tutti. La Roma torna a sorridere, dopo giorni di delusioni, di prestazioni sotto tono, di batoste. I giallorossi si aggrappano a Daniele De Rossi che torna al gol e spinge la sua squadra alla vittoria.

1-0 il risultato della 31.a giornata contro la Sampdoria, nell’anticipo del sabato sera. La Roma di Ranieri scende in campo più sfrontata e organizzata. Sa soffrire ma anche controbattere e ritrova anche una solidità difensiva che mancava da mesi. Un primo tempo alla pari quello di Marassi, con la Samp spinta dal bomber Quagliarella che sfiora il vantaggio e gli ospiti in ripartenza che provano a far male.

Nella ripresa meglio la Roma, che ha l’atteggiamento giusto nonostante l’ennesimo k.o. muscolare di Karsdorp, e dopo vari tentativi e l’ingresso di Dzeko trova la rete della vittoria: al 77′ De Rossi devia in rete un colpo di testa di Schick respinto da Audero e regala tre punti ai giallorossi. La Samp nel finale prova a rimediare ma si esaurisce tutto con un’occasione per Quagliarella cestinata in extremis. Tre punti meritati e pesanti, con la Roma che forse riapre uno spiraglio nella corsa al 4° posto Champions.

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Perotti si ferma ancora: il Monito non è più affidabile

(Jacopo Venturi) – Diego Perotti si ferma ancora. Questa volta l’infortunio del Monito non sembra grave: non sarà disponibile contro la Sampdoria, ma già contro l’Udinese potrebbe essere nuovamente arruolabile. Non è però l’entità (per l’appunto modesta) del problema fisico che preoccupa. È ormai la quantità di volte che l’argentino deve andare in infermeria a far riflettere. Perotti è arrivato insieme ad El Shaarawy nel gennaio del 2016 e si era reso subito protagonista e decisivo. Il Genoa lo aveva rigenerato e alla Roma ha vissuto il momento più alto della sua carriera. Inutile girarci intorno, il numero 8 se in forma è un giocatore che può fare comodo a molti, giallorossi compresi ovviamente. Il problema è che in forma negli ultimi mesi Perotti ci è stato di rado e la questione è: può la Roma continuare a contare su di lui? Può continuare a considerarlo una pedina, anche di ricambio? Il rischio nel caso in cui i giallorossi puntassero ancora su di lui è che nei momenti più concitati della stagione la squadra si ritrovi corta in uno dei ruoli che ha maggiormente bisogni di costante ricambio, ovvero quello di esterno offensivo. Non sarebbe sorprendente dunque una separazione nella prossima estate, nonostante il valore tecnico del giocatore non sia in dubbio.

(Jacopo Venturi)

Rivoluzione in casa Crusca

Margherita Bellecca – Pare che l’accademia per risparmiare in carta e caratteri sia intenzionata a sostituire la definizione di OCCASIONI MANCATE con una foto della Roma 2018/2019. Contro il Napoli i giallorossi sprecano l’ennesima possibilità stagionale di dare un senso all’annata, permettendo al Milan di restare al quarto posto con 4 punti di vantaggio e riuscendo a farsi superare da Atalanta e Lazio. Il pomeriggio dell’Olimpico, sereno solo a livello metereologico, è l’ultimo in ordine di tempo in questo anno nefasto.

Eccezion fatta per il derby di ormai inizio campionato, la Roma ha fallito tutti gli appuntamenti cruciali, imboccando sempre la via sbagliata di fronte ai vari bivi che ogni stagione ti mette di fronte. Nessuna vittoria contro le milanesi e contro le due forze che guidano il campionato. Coppa Italia buttata alle ortiche in una fredda notte di gennaio, resa ancor più polare dai 7 gol subiti. In Champions League eliminazione contro un Porto non certo irresistibile, sconfitta arrivata 3 giorni dopo la pesante debacle nel derby di ritorno.

I principali artefici dello sfacelo, che prosegue ininterrotto dal primo calcio di inizio a metà agosto, sono stati allontanati. Uno in particolare non ha avuto remore ed è tornato con la coda tra le gambe a Siviglia, archiviando l’esperienza romana come una brutta parentesi personale. Il guaio è che le conseguenze le pagheranno i tifosi della Roma fino al triplice fischio del 26 maggio. Sono rimaste 9 partite, da giocare navigando a vista e sperando in un miracolo sportivo di difficile manifestazione. Per molti tifosi ormai i 90 minuti del fine settimana rappresentano altrettanti attimi di sofferenza, al punto che si frugano cassetti alla ricerca di quell’invito alla Comunione del cuginetto di secondo grado per impegnare un pomeriggio.

 

Margherita Bellecca