SERIE A, Roma-Genoa: le probabili formazioni

(Keivan Karimi) – Domenica ore 20:45, scatta la 1ª giornata di campionato con Roma-Genoa allo stadio Olimpico.

Ecco le probabili formazioni delle due sfidanti:

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Cristante, Pellegrini; Ünder, Zaniolo, Kluivert; Dzeko.

Panchina: Mirante, Fuzato, Zappacosta, Mancini, Santon, Diawara, Veretout, Kluivert, Antonucci, Schick.

Allenatore: Paulo Fonseca.

 

GENOA (3-5-2): Radu; Zapata, Romero, Biraschi; Ghiglione, Lerager, Radovanovic, Schöne, Criscito; Kouame, Pinamonti.

Panchina: Marchetti, Jandrei, El Yamiq, Pajac, Barreca, Romulo, Agudelo, Jagiello, Pandev, Sanabria, Favilli.

Allenatore: Aurelio Andreazzoli.

Ancora tu: Dzeko rimane e rinnova

(Jacopo Venturi) – Era il gennaio 2018 quando Dzeko era a un passo dal Chelsea di Antonio Conte. L’operazione sembrava fatta, ma tra qualche resistenza del giocatore e quelle della moglie, alla fine il tutto è naufragato. E dire che la Roma abbia beneficiato di quella permanenza è dire poco: il bosniaco da quel momento in poi ha letteralmente trascinato la Roma fino alla semifinale di Champions con gol e prestazioni straordinarie. Un anno e mezzo dopo sembrava davvero finita tra il Cigno di Sarajevo e la Roma: a bussare alla porta del numero 9 giallorosso sempre Conte, che stavolta siede però sulla panchina dell’Inter. Il giocatore sembrava essersi convinto, ma poi nella serata di ieri, è arrivato il comunicato della Roma: Dzeko rinnova fino al 2022. Rimane. Un’altra volta. I motivi della sua permanenza sono tanti: dal feeling scattato con Fonseca, che lo ha subito fatto sentire al centro anche di questo nuovo corso della Roma, al legame speciale che lega lui e la sua famiglia alla città. Se i motivi sono tanti ora l’obiettivo è uno, cercare di riportare la Roma dove non è riuscito lo scorso anno, incidendo come ha sempre fatto in queste quattro stagioni da campione.

(Jacopo Venturi)

Amichevole, Roma batte Arezzo 3-1: sintesi & pagelle

(K. Karimi – A. Papi) – La Roma chiude la sua estate di preparazione alla nuova stagione con una vittoria in trasferta: 3-1 sul campo dell’Arezzo, compagine di Serie C che ha già disputato diverse gare ufficiali nelle scorse settimane.

Una vittoria che conferma le impressioni già note sulla squadra di Fonseca: la Roma fa girare bene il pallone, ha ottime trame offensive ma appare leggera e poco reattiva in fase di copertura. Nel 4-2-3-1 giallorosso c’è spazio solo per due volti nuovi: Pau Lopez e Diawara in campo dall’inizio.

Primo tempo giocato alla pari: Roma a tutto campo e Arezzo insidioso in ripartenza, con i giallorossi molto vicini al gol in particolare per un palo colpito da Under e due reti annullate per off-side a Dzeko e Perotti. Nella ripresa la sfida, anche grazie ai molteplici cambi, si ravviva: al 48′ Zaniolo si procura il rigore netto che Perotti trasforma con la solita freddezza. Passano tre minuti e l’arbitro pisano Meraviglia concede un penalty anche all’Arezzo per dubbio intervento irregolare di Mancini. Trasforma l’ex interista Belloni.

Sull’1-1 sale in cattedra Dzeko: il bosniaco festeggia il rinnovo con un diagonale sinistro vincente, dopo aver però sprecato due chance facili solo davanti al portiere. Nel finale gli ospiti gestiscono e chiudono l’incontro: Schick ruba un bel pallone, Antonucci spreca ma Kluivert a porta vuota segna il 3-1 finale. Ora testa al campionato e all’esordio di domenica 25 agosto contro il Genoa.

Le pagelle della Roma:

Pau Lopez 6.5 – La migliore delle sue qualità è il posizionamento: è sempre nel vivo dell’azione e lo dimostra con diverse uscite perfette. Battuto solo dal rigore di Belloni.

Florenzi 6 – In una partita caratterizzata dalla spinta sulle fasce si trova perfettamente a suo agio. Qualche buona giocata nel tandem con Under sulla destra e un gol divorato sullo 0-0.

Fazio 6 – Sicuro e sereno nel primo tempo, visto che il tandem con Jesus sembra fortificarlo. Più nervoso e disattento nella ripresa, tanto da inveire spesso contro l’arbitro.

Juan Jesus 6 – Nulla da segnalare, qualche buon recupero a campo aperto e diversi palloni giocati con facilità. E’ atteso da prove più probanti.

Kolarov 6.5 – A 33 anni vederlo affondare sulla sinistra è sempre un piacere per gli occhi. L’asse con Dzeko funziona sempre a meraviglia. Arma letale.

Cristante 7 – Gara regolare e senza guizzi esagerati, ma va premiato perché si sta prendendo ormai in mano il centrocampo giallorosso. La trasformazione in metronomo roccioso e leader silenzioso è completata.

Diawara 6 – Ha mezzi incredibili, nel palleggio e nella visione di gioco. L’unica cosa che gli si può imputare e il coraggio di rischiare a volte una giocata più significativa del semplice appoggio laterale.

Under 6.5 – Uno dei pochi nella rosa attuale a poter accendere la luce con giocate personali. Fonseca gli dà fiducia, lui ricambia con un’altra prova positiva e nel centro del gioco.

Zaniolo 6.5 – Libero di svariare sul fronte offensivo come meglio crede, diventa un fattore del match. Gli viene annullato un goal per giusto fuorigioco, si procura il rigore del momentaneo 0-1 e pressa con il solito agonismo, svolgendo benissimo la fase di non possesso. Il rinnovo gli ha dato ulteriore serenità.

Perotti 6.5 – Conferma il suo buon lavoro da trequartista a tutto tondo, partendo da sinistra e dirigendosi come richiesto dal mister verso il centro. Impeccabile, come sempre, dagli 11 metri.

Dzeko 6 – Festeggia il rinnovo con un bel diagonale di sinistro, ma pecca di cattiveria e rabbia quando divora 2-3 occasioni nitide sparando sempre addosso al portiere. E’ il miglior acquisto per la prossima stagione, ma dovrà essere meno parsimonioso sotto porta.

I subentrati:

dal 46′ Mancini 5.5 – Il fallo da rigore è dubbio, ma dimostra subito di essere ancora un po’ indietro a livello difensivo rispetto a Fazio e Jesus. Il titolare la Roma lo deve trovare sul mercato.

dal 70′ Spinazzola 6 – Quando accelera è un bel vedere, anche per i guizzi tecnici non di poco conto. A sinistra è decisamente più a suo agio.

dal 70′ Pellegrini 6 – Ormai mediano consolidato, fa girare molti palloni e prova anche un paio di conclusioni senza esito.

dal 75′ Kluivert 6 – Discreti dialoghi con Spinazzola, si trova al posto giusto nel momento giusto per il gol del 3-1.

dal 81′ Santon s.v. – Fa rifiatare Florenzi.

dal 81′ Defrel s.v. – Niente da segnalare come esterno destro.

dal 81′ Antonucci s.v. – Si segnala solo per divorarsi il terzo gol, scaturendo però la rete di Kluivert.

dal 81′ Schick 6 – Reattivo nel rubare il pallone per l’azione dell’ultima rete giallorosa.

ALL. Fonseca – Termina il precampionato con un altro successo ben augurante e con i soliti dubbi legati alla fase difensiva. La velocità del palleggio, fattore imprescindibile della sua idea di calcio, cresce bene nella ripresa, ma ancora mostra lacune. Dietro urge trovare un leader per sopperire ai rischi tattici che la squadra è costretta a prendersi per proporre un gioco ultra offensivo. Da queste ultime due settimane di mercato si capirà il reale obiettivo a cui poter puntare.

Clamoroso: Dzeko rinnova con la Roma! Contratto fino al 2022

(Keivan Karimi) – Incredibile ma vero; dopo tanti rumors di mercato, le infinite chiacchiere sul suo prossimo passaggio all’Inter, Edin Dzeko ha scelto di restare alla Roma.

Oggi infatti il bosniaco ha firmato il suo nuovo contratto con il club giallorosso, rinnovando fino a giugno 2022. Una sorpresa assoluta in un momento piuttosto folle della sessione estiva, quando tutti pensavano che il suo trasferimento all’Inter fosse cosa praticamente certa. Dzeko si lega alla Roma e raccoglie così l’invito di tutti i tifosi romanisti e di mister Fonseca, che lo ha sempre voluto trattenere.

 

Roma, Nzonzi leva le tende e vola a Istanbul. Altri 4-5 addii per ‘cancellare’ Monchi

(Keivan Karimi) Gianluca Petrachi si deve travestire in una sorta di supereroe in queste ultime due settimane di calciomercato estivo per il bene della Roma.

Le sue missioni sono diverse e tutte decisamente importanti:

  • Provare a trattenere Edin Dzeko o reperire un attaccante di spessore al suo posto;
  • Trovare un difensore centrale rapido ed esperto per completare il reparto;
  • Scovare un possibile rinforzo low-cost per la fascia destra difensiva;
  • Snellire la rosa con la cessione di alcuni esuberi ingombranti.

In particolare l’ultimo obiettivo appare particolarmente arduo, bisognoso di numerose energie da perdere a livello di dialoghi e trattative. Intanto oggi Petrachi ha già ufficializzato un primo tassello: la cessione di Steven Nzonzi al Galatasaray; operazione in prestito biennale con diritto di riscatto per i turchi fissato a 16 milioni di euro. Non un grande affare economicamente per la Roma, ma solo il risparmio dei 3,2 milioni netti di ingaggio annuo del francese sembra una splendida vittoria.

In pratica il d.s. attuale dovrà liberare la Roma dai ‘pesi Monchi’, ovvero dai calciatori acquistati senza criterio dal suo predecessore e considerati ormai solo dei fardelli. Dopo aver venduto Marcano al Porto per 3 milioni e rispedito il polemico Karsdorp al Feyenoord in prestito, i giallorossi sono attesi ora da altre 4-5 operazioni forzate in uscita.

Il prossimo calciatore da cedere sarà Maxime Gonalons, mediano francese mai amato nella capitale e ormai considerato solo un esubero: il Bordeaux potrebbe rilanciarlo pagando circa 2,5 milioni per il suo cartellino, un’operazione neanche così difficile dunque da definire.

Intricata la questione Gregoire Defrel: l’attaccante ha detto no a diverse squadre per sposare il progetto Cagliari. Eppure i sardi e la Roma non trovano l’accordo definitivo. I giallorossi chiedono un prestito da 3 milioni con riscatto obbligatorio a 12, mentre la società di Giulini preferisce risparmiare qualcosa e chiudere con il solo diritto di riscatto.

Difficile, difficilissimo sarà piazzare Robin Olsen; il portiere svedese ed il suo agente sono ancora scottati per l’affare saltato con il Montpellier, causa alcune commissioni extra chieste dagli intermediari occupatisi della trattativa. Al momento non si registrano nuovi assalti al numero 1 della Roma, che resta comunque fuori rosa.

Senza dimenticare Ante Coric, vero e proprio oggetto del mistero. Pochissimi minuti in campo per lui lo scorso anno, non è riuscito a convincere neanche Paulo Fonseca. Andrà via, possibilmente a titolo definitivo, e non è escluso persino un ritorno alla Dinamo Zagabria entro fine mese.

E poi c’è lui, Patrik Schick, l’orrore totale di Monchi: 42 milioni pagabili in quattro anni con una formula assurda alla Sampdoria, un acquisto complicato, costoso e completamente fallimentare. La Roma sembra stufa degli atteggiamenti tenui e senza mordente del ceco, tanto da sperare in un’offerta anche di prestito oneroso dalla Germania. Schick attende, Petrachi anche: se dovesse concludere queste 4-5 operazioni in uscita meriterebbe la palma di d.s. dei miracoli.

Amichevole: una bella Roma impatta 2-2 con il Real Madrid

(Keivan Karimi) – Non è ancora aria di campionato, ma il debutto all’Olimpico della nuova Roma di Paulo Fonseca sembra confortante. Nell’amichevole interna contro il Real Madrid, valida per la Mabel Green Cup, i giallorossi hanno impattato per 2-2, rimontando due volte gli spagnoli, per poi vincere la sfida ai calci di rigore.

Un primo tempo scintillante, in cui una Roma con il solo Pau Lopez come volto nuovo gioca bene e crea diverse occasioni, colpendo anche una traversa con Under. Il Real è il solito: non splendido ma cinico e letale, non a caso Marcelo punisce i giallorossi alla prima distrazione. La Roma però continua a giocare e trova il primo pareggio con Perotti, su assist al bacio di Zaniolo. Real di nuovo avanti su palla ferma: Casemiro di testa trova l’angolino, anche se il brasiliano era partito in netta posizione di off-side. Passa un minuto e Dzeko trova l’immediato 2-2 con una grande girata in porta.

Nella ripresa girandola di cambi e spettacolo meno scintillante, con Roma e Real allungate e meno propense a cercare il gol-vittoria. Servono i calci di rigore per assegnare il trofeo amichevole: decisivo l’errore di Marcelo, mentre i giallorossi per una volta risultano implacabili dagli 11 metri.

 

Mercato Roma bloccato: si paga la ‘tassa’ Monchi

(Keivan Karimi) – Pau Lopez, Mancini, Spinazzola, Veretout e Diawara. Possono bastare questi colpi estivi per dare un voto positivo al nuovo direttore sportivo romanista Gianluca Petrachi? Forse sì, più probabilmente no, perché la rosa della Roma al momento, al netto delle partenze di calciatori ‘centrali’ come Manolas, De Rossi e El Shaarawy, ha bisogno di qualcosa in più.

Il calciomercato giallorosso però ad oggi è bloccato, l’ultimo colpo in entrata Jordan Veretout, acquistato dalla Fiorentina, risale ormai a 18 giorni fa e l’inizio del campionato di Serie A si avvicina sempre più. Il motivo di questo stop? Una ‘tassa’ pesantissima che la Roma e Petrachi sembrano dover pagare senza riuscire a scrollarsela di dosso, ovvero il mercato dell’ex d.s. Monchi.

L’attuale dirigente del Siviglia nei suoi due anni di lavoro nella capitale ha fatto cose buone (poche) e movimenti pessimi (tanti), così da rendere difficile il lavoro del suo successore, che per esigenze di bilancio dovrebbe riuscire prima a cedere alcuni esuberi della rosa, proprio portati da Monchi, e poi rinforzare la Roma con quei 2-3 colpi che mancano per considerarsi al completo.

Una lista di calciatori che popolano ancora Trigoria e che bloccano il mercato in entrata dei giallorossi, visto che si tratta di elementi difficili da cedere per il rischio di minusvalenze e per gli ingaggi alti concessi dalla Roma all’epoca della gestione ispano-americana. Ecco di chi si tratta:

  • Robin Olsen, portiere svedese classe ’90, acquistato per 8,5 milioni più bonus e reduce da una stagione da dimenticare, arduo da cedere a titolo definitivo;
  • Rick Karsdorp, terzino olandese del ’95 mai esploso a Roma per via dei tanti infortuni. Costato ben 14,5 milioni, ora ne vale almeno la metà;
  • Maxime Gonalons, mediano francese costato solo 5 milioni. Il suo Siviglia dopo il prestito dell’anno scorso avrebbe potuto riscattarlo, ma Monchi se n’è lavato le mani…
  • Steven Nzonzi, uno degli acquisti più cari e contestati: 26,6 milioni più bonus, 3,2 milioni netti di ingaggio per questo centrocampista finora mai ambientatosi all’interno del club e del calcio italiano. Può partire soltanto in prestito;
  • Ante Coric, oggetto misterioso e bocciato già da tre allenatori (Di Francesco, Ranieri, Fonseca). Il motivo per cui sia stato acquistato per 6 milioni è ancora ignoto;
  • Javier Pastore, il vero ‘errore’ di Monchi, che invece di puntare su centrocampista di qualità giovani e frchi (vedi Ziyech o Barella) ha voluto spendere 25 milioni per questo fantasista ormai in calo atletico e motivazionale. Anche lui, ad oggi, impossibile da cedere;
  • Gregoire Defrel, uno sbaglia da condividere con Di Francesco, che lo ha voluto fortemente senza saperlo sfruttare. Forse il più facile da vendere per una cifra intorno ai 15 milioni, ma ad oggi il suo passaggio al Cagliari è bloccato;
  • Patrik Schick, flop totale. Operazione da 42 milioni complessivi, chiusa due anni fa con la Sampdoria tramite modalità intricatissime che rendono il ceco praticamente incedibile se non per un prestito gratuito. Un rebus di calciomercato che bloccherà la Roma almeno fino al 2020.

In sintesi un patrimonio da 150 milioni di euro investiti nelle ultime due estati che si è sgonfiato, quasi dimezzato, per colpe dei calciatori stessi e di chi ha puntato ciecamente su di loro. Senza dimenticare che gente come Olsen, Pastore, Nzonzi e Schick sono stati presi per sostituire campioni del calibro di Alisson, Nainggolan, Strootman e Salah.

Alderweireld più Mancini: la Roma prova a costruire la coppia del futuro

(Jacopo Venturi) – La Roma rivoluziona la sua difesa. Dopo un anno nel quale il reparto arretrato è stato quello più in difficoltà, sia sotto la gestione Di Francesco che sotto la gestione Ranieri, i giallorossi hanno detto addio al proprio miglior difensore, Kostas Manolas, e stanno cercando di rimpiazzare anche Fazio. È già arrivato da un paio di settimane Gianluca Mancini, ma la Roma appunto vuole dare all’ex Atalanta un compagno di reparto dal profilo internazionale. Il nome sul quale stanno puntando a Trigoria è quello di Toby Alderweireld. La scelta di provare a puntare sul belga avrebbe più di un motivo di interesse. Innanzitutto la Roma ha identificato nel giocatore del Tottenham un profilo di grande esperienza internazionale. Alderweireld non solo ha due anni in meno di Fazio, ma sembra avere anche caratteristiche più congeniali al gioco di Fonseca: è un difensore con un buon passo e questo potrebbe fare la differenza in una squadra dalla grande propensione offensiva, quale potrebbe essere la Roma del tecnico portoghese. Dunque, a prescindere dal nome, le caratteristiche del prossimo difensore giallorosso sembrano chiare. Adesso sarà il mercato a rivelare chi sarà.

(Jacopo Venturi)

SERIE A: i calendari 2019-2020. Roma-Genoa alla 1ª, poi subito derby!

(Keivan Karimi) – Oggi sono andati in scena i sorteggi dei calendari per la Serie A TIM 2019-2020; sarà una stagione ricca di impegni e di competitività, con gare che come lo scorso anno verranno trasmesse da Sky Sport e da DAZN.

La Roma, come risulta dalla cerimonia in Lega Calcio, esordirà a fine agosto in casa contro il Genoa. Alla seconda sarà invece già derby: Lazio-Roma il 1 settembre come match clou di inizio campionato. Calendario poi piuttosto alla portata della squadra di Fonseca fino alla 9ª giornata, quando all’Olimpico si presenterà il Milan.

Altri match clou per i giallorossi: all’11ª sfida interna con il Napoli, alla 15ª trasferta in casa dell’Inter mentre la Roma sfiderà i campioni in carica della Juventus soltanto alla gara numero 19.

Il calendario completo della Roma:

1-ROMA-GENOA

2-LAZIO-ROMA

3-ROMA-SASSUOLO

4-BOLOGNA-ROMA

5-ROMA-ATALANTA

6-LECCE-ROMA

7-ROMA-CAGLIARI

8-SAMPDORIA-ROMA

9-ROMA-MILAN

10-UDINESE-ROMA

11-ROMA-NAPOLI

12-PARMA-ROMA

13-ROMA-BRESCIA

14-VERONA-ROMA

15-INTER-ROMA

16-ROMA-SPAL

17-FIORENTINA-ROMA

18-ROMA-TORINO

19-ROMA-JUVENTUS

Veretout è della Roma: un guerriero al servizio di Fonseca

(Jacopo Venturi) – La Roma vince la corsa per aggiudicarsi Jordan Veretout. Battuta la concorrenza di Napoli e Milan, Petrachi consegna a Fonseca quello che, da oggi, sarà il suo guerriero. Il francese infatti sembra essere la pedina perfetta per il gioco del tecnico lusitano. L’allenatore ex Shakhtar ama impostare le sue squadre sul 4-2-3-1 ed è ciò che sta facendo anche nella Roma. Veretout andrà a costituire quell’elemento dinamico della coppia di centrocampo, capace di fare una chiusura decisiva nella metà campo difensiva e di sprintare palla al piede per fare da raccordo tra il reparto arretrato e quello avanzato. Veretout non è definibile un giocatore di estremo talento, ma è sicuramente utile, ciò che ogni allenatore vorrebbe poter avere a disposizione. Che giochi in coppia con Pellegrini, Cristante o Diawara, sarà difficile che uno di questi tre possa stabilmente levargli il posto sul lungo periodo. Il centrocampista romano infatti sembra possa avere un futuro ballerino tra la trequarti e la mediana; l’ex Atalanta e il guineano invece hanno le loro chance di giocarsi il posto, ma nessuno dei due ha la gamba del francese, che invece può adattarsi più facilmente alle caratteristiche di entrambi.

(Jacopo Venturi)