Atalanta-Roma: Kessié stende i giallorossi

David Moresco – Se servisse uno scrittore per raccontare la Roma vista ieri a Bergamo, bisognerebbe resuscitare lo scozzese Robert Louis Stevenson, autore del celebre libro “Dottor Jeckyil e Mr. Hide”. E’ una squadra dal doppio volto quella scesa in campo all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, capace di passare da brillante e vincente nel primo tempo ad inguardabile e deludente nel secondo, con la stessa facilità con cui il protagonista del libro Henry Jekyll passa dai panni di dottore illuminato a quelli di mostro omicida bevendo una banale pozione. Ai giallorossi scesi in campo nella seconda metà di gara sono mancate delle caratteristiche fondamentali per una squadra di alta classifica come carattere e gestione del risultato, trovandosi totalmente in balìa dei bergamaschi. Eppure nella prima frazione sembrava che la Roma potesse persino chiudere anzitempo la pratica. Sono infatti troppe le occasioni fallite da Salah. L’egiziano si è trovato a tu per tu con il portiere almeno un paio di volte, ma non è mai riuscito ad insaccare il pallone alle sue spalle, peccando sia di precisione che di cattiveria. Nel primo tempo Jeckyll, nel secondo Hyde.

E così, dopo Cagliari, Torino, Firenze e Empoli, la squadra di Spalletti trova l’ennesima pessima figura fuori dall’Olimpico. La sensazione è che la Roma, a differenza della Juventus, non sappia vincere giocando male, ma deve necessariamente dare spettacolo per portare a casa il risultato. L’originalità del romanzo sta nella scelta dell’autore di far coincidere bene e male all’interno della stessa personalità, come due facce della stessa medaglia. Ora il compito spetta a Spalletti: il tecnico deve decidere se accettare una Roma troppo spesso nemica di se stessa, capace di autodistruggersi in pochi minuti, o lottare fino all’ultimo per cambiarla. L’unica cosa certa è che, con questo passo altalenante e con la Juventus a +7, la Roma non potrà più guardare solo in avanti, ma dovrà iniziare a dare un’occhiata anche dietro.

David Moresco

Roma-Viktoria Plzen. Giallorossi chiamati alla riscossa

Yuri Oggiano – Dopo la sconfitta contro l’Atalanta in Serie A la Roma è chiamata alla reazione in Europa League contro il Viktoria Plzen all’Olimpico. I giallorossi si presentano alla sfida primi in classifica con 8 punti e giovedì cercheranno di chiudere il discorso qualificazione. Ultima spiaggia per i cechi che sono ultimi nel girone con 3 punti. All’andata, nell’unico precedente ufficiale tra le due squadre, finì per 1-1 con il rigore di Perotti ad inizio partita a cui rispose Bakos. La Roma ha affrontato soltanto un’altra squadra della Repubblica Ceca, lo Slavia Praga nella Coppa Uefa del 1996 raccogliendo 1 vittoria ed una sconfitta. Più tradizione per il Viktoria Plzen contro le italiane avendo affrontato Napoli e Milan uscendo con 2 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta.

In porta tornerà Alisson, uomo di Coppa al posto di Szczesny. Davanti a lui Spalletti potrebbe cambiare la difesa facendo giocare Juan Jesus ed Emerson Palmieri per permettere a Rudiger e Fazio di tirare il fiato. Difficile pensare ad una Roma senza Manolas e Bruno Peres. Possibile una partita di riposo per De Rossi a favore di Paredes che contro l’Atalanta è entrato soltanto per pochi minuti. La Roma a Bergamo ha speso molto e questo può indurre Spalletti a ribaltare il centrocampo schierando Gerson che vuole giocarsi le sue carte. In attacco molto dipenderà dalle condizioni di Totti che dovrebbe recuperare dal problema all’anca e giocare dal primo minuto. Probabile panchina per Dzeko mentre sono chiamati agli straordinari Perotti e Salah.

Diverso il morale per il Viktoria Plzen che in campionato ha pareggiato l’ultima giornata contro il Mlada Boleslav, nello scontro al vertice, mantenendo il primo posto in classifica che fa sorridere Horava e compagni. La Roma dovrà fare attenzione alle scorribande di Zeman e limitare il gioco sulla trequarti dei cechi.

Diversi obiettivi per i giallorossi, dal dimenticare immediatamente il brutto ko con l’Atalanta, all’ipotecare la qualificazione ai sedicesimi di Europa League magari uscendo dalla sfida con la porta inviolata cosa che in Europa è accaduta soltanto due volte nelle ultime 36 partite.

Yuri Oggiano

Dopo l’Italia ecco la Roma

Lavinia Colasanto – Dopo aver salutato le nazionali per il 2016 si torna in campionato con la 13° giornata di Serie A che per la Roma propone la difficile trasferta contro l’Atalanta. La squadra di Spalletti, a quota 26 punti, continua ad inseguire la Juventus e viene dalla vittoria per 3-0 contro il Bologna. Anche i bergamaschi, a meno 4 dalla Roma, arrivano con i tre punti in tasca, quelli conquistati contro il Sassuolo.

I giallorossi a Bergamo non trovano mai una partita facile con i precedenti in grandissimo equilibrio. Sono 17 le vittorie per la Roma all’Atleti Azzurri d’Italia a fronte di 18 sconfitte e 19 pareggi con l’Atalanta che ha segnato anche di più della Roma, 69 a 65 il totale tra le due squadre.

Pochi mesi fa finì per 3-3 con Totti che salvò la Roma da una bruciante sconfitta perché i giallorossi erano avanti per 2-0 prima di farsi superare dall’Atalanta di Borriello. Ci pensò il numero 10 a togliere le castagne dal fuoco e a guadagnarsi anche una fetta importante di rinnovo. La presenza di Totti, almeno dalla panchina, è a forte rischio per via di un problema all’anca accusato durante gli allenamenti. In dubbio anche la convocazione di Paredes mentre saranno assenti Florenzi, Mario Rui e Vermaelen. Spalletti si affiderà così al rientrante Manolas che tornerà a comporre la linea difensiva con Fazio. Rudiger e Bruno Peres sulle corsie. In mezzo al campo in questo momento è impossibile rinunciare a De Rossi con Strootman e Nainggolan, rimasti a Trigoria durante la pausa, che stanno tornando in forma. In attacco il punto di riferimento è Dzeko che sarà supportato da Salah e Perotti che sta ritrovando le giocate dei giorni migliori.

Sta bene anche l’Atalanta che dovrà rinunciare a Conti squalificato. La squadra di Gasperini gioca molto bene e si appoggia alla freschezza dei giovani e alla forza di Kessie a centrocampo. Nel reparto offensivo spazio alla fantasia di Gomez e alla potenza di Petagna con Paloschi e Pinilla che stanno pagando l’esplosione della giovane punta. Dovrebbero partire dalla panchina due dei tre ex della Roma in casa Atalanta, Zukanovic e D’Alessandro mentre è un punto fermo della difesa Toloi.

Favorevole a Spalletti la sfida contro Gasperini, 4-2 per il tecnico toscano con 13 gol fatti e 10 subiti. La Roma prova ad attaccarsi a questa statistica per non far scappare la Juventus anche in vista del terribile trittico che tra poche settimane attende i giallorossi.

Lavinia Colasanto

Il prepartita di Atalanta-Roma

David Moresco – Domenica pomeriggio andrà in scena il posticipo della 12esima giornata di Serie A. I giallorossi affronteranno l’Atalanta allo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo. L’inizio della stagione della squadra di Gasperini, con 4 sconfitte in 5 partite, sembrava fosse il prologo di un’annata disastrosa. Infatti l’Atalanta dopo la quinta giornata stazionava al 19esimo posto in classifica. La dura contestazione dei tifosi, dopo l’ennesima sconfitta, questa volta il 21 settembre in casa con il Palermo, ha scosso gli animi dei giocatori, che si sono stretti attorno all’allenatore, mai così in bilico durante la stagione. La decisione della dirigenza orobica di continuare a puntare su Gasperini, nonostante i pochi risultati, ha dato i suoi frutti: a partire dalla sesta giornata, la squadra ha indossato i panni dell’araba fenice ed ha letteralmente spiccato il volo risorgendo dalle ceneri. Nelle giornate successive i bergamaschi, senza contare il pareggio di Firenze, non hanno lasciato superstiti: abbattendo non solo Crotone e Pescara, in quel momento le dirette rivali per non retrocedere, ma anche Napoli, Inter, Genoa e Sassuolo, squadre che solo poche giornate prima sembravano avanti anni luce rispetto all’Atalanta.

L’ultima partita contro il Sassuolo ha confermato l’incredibile solidità della squadra di Gasperini, quasi priva di giocatori di alta qualità, ma caratterizzata da giocatori funzionali al pensiero calcistico dell’allenatore. Un mix di giovani talenti e di veterani, che può mettere in difficolità la squadra di Spalletti. In attacco il ‘papu’ Gomez si infiamma quando vede i colori giallorossi. Infatti l’argentino, con 4 gol ed altrettanti assist in 10 partite, ha nella Roma la sua vittima preferita. I precedenti tra le due squadre mostrano quanto sia ostica la trasferta di Bergamo per i giallorossi, che su 54 partite ne hanno vinte solo 17 segnando 65 reti e ne hanno perse ben 18 subendone 69. In questa giornata potremmo rivedere tra i convocati Francesco Totti, miglior marcatore della sfida con 8 gol. Il capitano della Roma dopo aver recuperato da un infortunio muscolare, che lo ha tenuto fermo per tre partite, durante la sosta ha riportato l’ennesimo problema, questa volta all’anca, che potrebbe costringerlo al forfait.

La sosta ha restituito a Spalletti un De Rossi ritrovato, che con Paredes ancora fermo ai box, giocherà a Bergamo la terza partita in otto giorni. Sembrano passati secoli quando 5 anni fa Luis Enrique lo mise in tribuna per un ritardo alla riunione tecnica. Quella Roma era completamente allo sbando e aveva perso qualsiasi occasione di vittoria, ma questa Roma può ancora puntare in alto e la strada per lo scudetto passa certamente anche per Bergamo. “Vedo il gruppo con gli occhi giusti” ha detto in settimana Spalletti e sarà proprio il tour de force in arrivo che mostrerà davvero se la squadra ha la forza di lottare fino alla fine.

David Moresco

SERIE A Le formazioni della 13^ giornata

CHIEVO-CAGLIARI, sabato ore 15:00  

Chievo (3-5-1-1): Sorrentino; Cacciatore, Spolli, Gamberini, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Floro Flores, Inglese.
A disp.: Seculin, Bressan, Sardo, Cesar, Frey, Costa, De Guzman, Rigoni, Izco, Meggiorini, Pellissier, Parigini.
All.: Maran

Squalificati: Dainelli
Indisponibili: nessuno

Cagliari (4-3-1-2): Storari, Isla, B. Alves, Ceppitelli, Pisacane; Munari, Di Gennaro, Padoin; Farias; Sau, Borriello.
A disp.:  Rafael, Colombo ,Salamon, Bittante, Barella, Giannetti, Melchiorri.
All.: Rastelli
Squalificati: Dessena
Indisponibili: Tachtsidis, Murru, Joao Pedro, Ionita, Capuano
UDINESE-NAPOLI, sabato ore 18:00 

Udinese (4-3-3): Karnezis; Widmer, Danilo, Wague, Felipe; Fofana, Kums, Badu; De Paul, Zapata, Thereau.
A disp.: Scuffet, Samir, Angella, Heurtaux, Adnan, Hallfredsson, Balic, Jankto, Kone, Penaranda, Matos, Perica.
All.: Delneri

Squalificati: nessuno
Indisponibili: Ewandro, Armero

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik; Giaccherini, Mertens, Insigne
A disp.:  Sepe, Chiriches, Tonelli, Maksimovic, Strinic, Maggio, Callejon, Jorginho, Rog, Allan, El Kaddouri.
All.: Sarri

Squalificati: nessuno
Indisponibili: Milik, Gabbiadini

 

JUVENTUS-PESCARA, sabato ore 20:45 

Juventus (3-5-2): Buffon; Rugani, Bonucci, Benatia; Lichtsteiner, Sturaro, Hernanes, Pjanic, Alex Sandro; Mandzukic, Higuain.
A disp.: Neto, Audero, Chiellini, Dani Alves, Evra, Khedira, Lemina, Marchisio, Asamoah, Cuadrado, Kean.
All.: Allegri
Squalificati:
Indisponibili: Mandragora, Barzagli, Dybala, Pjaca

Pescara (4-3-1-2): Bizzarri; Zampano, Campagnaro, Zuparic, Biraghi; Brugman, Aquilani, Memushaj; Verre; Benali, Caprari.
A disp: Fiorillo, Aldegani, Crescenzi, Vitturini, Fornasier, Bruno, Pepe, Muric, Cristante, Manaj, Pettinari.
All: Oddo
Squalificati: –
Indisponibili: Gyomber, Coda, Mitrita, Bahebeck
SAMPDORIA-SASSUOLO, domenica ore 12:30 

Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira, Linetty; B. Fernandes; Muriel, Quagliarella.
A disp.: Viviano, Dodò, Krajnc, Sala, Palombo, Eramo, Djuricic, Cigarini, Praet, Alvarez, Budimir, Schick.
All: Giampaolo
Squalificati:
Indisponibili: Pavlovic, Carbonero

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Mazzitelli, Magnanelli, Pellegrini; Ricci, Matri, Defrel.
A disp.: Pegolo, Pomini, Dell’Orco, Gazzola, Terranova, Antei, Adjapong, Missiroli, Iemmello, Ragusa. All.: Di Francesco
Squalificati: Biondini
Indisponibili: Duncan, Berardi, Sensi, Letschert, Politano
BOLOGNA-PALERMO, domenica ore 15:00

Bologna (4-3-3): Da Costa; Krafth, Ferrari, Gastaldello, Masina; Dzemaili, Nagy, Taider; Rizzo, Destro, Krejci
A disp.: Gomis, Sarr, Oikonomou, Torosidis, Mbaye, Donsah, Maietta, Viviani, Mounier, Pulgar, Floccari.
All.: Donadoni

 

Squalificati:
Indisponibili: Sadiq, Helander, Mirante, Verdi, Di Francesco

Palermo (4-3-2-1): Posavec; Cionek, Goldaniga, Andelkovic, Aleesami; Hiljemark, Gazzi, B. Henrique; Quaison, Diamanti; Nestorovski.
A disp.: Fulignati, Marson, Morganella, Vitiello, Pezzella, Jajalo, Chochev, Bouy, Embalo, Sallai, Lo Faso.
All.: De Zerbi
Squalificati: –
Indisponibili: Rispoli, Rajkovic, Trajkovski, Gonzalez, Bentivegna, Balogh
CROTONE-TORINO, domenica ore 15:00

Crotone (4-3-3): Cordaz; Rosi, Ferrari, Ceccherini, Mesbah; Capezzi, Barberis, Rohden; Palladino, Trotta, Falcinelli.
A disp.: Cojocaru, Festa, Sampirisi, Dussenne, Martella, Crisetig, Salzano, Simy, Fazzi, Tonev.
All.: Nicola
Squalificati:
Indisponibili: Stoian, Dos Santos, Nalini

Torino (4-3-3): Hart; Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca; Benassi, Valdifiori, Baselli; Iago Falque, Belotti, Ljajic
A disp.: Padelli, De Silvestri, Ajeti, Bovo, Moretti, Lukic, Acquah, Gustafson, Obi, Martinez, Maxi Lopez, Boyé.
All.: Mihajlovic

Squalificati: nessuno
Indisponibili: Vives, Molinaro
EMPOLI-FIORENTINA, domenica ore 15:00 

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Veseli, Bellusci, Costa, Pasqual; Krunic, Dioussé, Croce; Saponara; Maccarone, Pucciarelli
A disp.: Pelagotti, Pugliesi, Cosic, Barba, Dimarco, Buchel, A. Tello, Mauri, Pereira, Gilardino, Marilungo.
All.: Martuscello
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Laurini, Mchedlidze, Zambelli

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Salcedo, G. Rodriguez, Astori; C. Tello, B. Valero, Vecino, Milic; Bernardeschi, Ilicic; Babacar
A disp.: Lezzerini, Tomovic, Diks, Olivera, De Maio, Badelj, Cristoforo, Sanchez, Hagi, Zarate, Chiesa, Kalinic.
 All.: Sousa
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Toledo

 

LAZIO-GENOA, domenica ore 15:00

Lazio (3-5-2): Marchetti; Basta, Wallace, Radu; F. Anderson, Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic, Lulic; Immobile, Keita
A disp.: Strakosha, Bastos, Patric, Hoedt, Kishna, Cataldi, Murgia, Luis Alberto, Djordjevic, Lombardi.
All.: Inzaghi

Squalificati: nessuno
Indisponibili: De Vrij, Lukaku

Genoa (3-4-3): Perin; Izzo, Burdisso, Orban; Edenilson, Rincon, Veloso, Laxalt; Rigoni, Pavoletti, Ocampos
A disp.: Lamanna, Munoz, Fiamozzi, Gentiletti, Biraschi, Cofie, Lazovic, Ntcham, Ninkovic, Gakpé, Simeone, Pandev.
All.: Juric
Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno
MILAN-INTER, domenica ora 20:45

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Zapata, De Sciglio; Kucka, Locatelli, Bonaventura; Suso, Bacca, Niang
A disp.: Gabriel, Antonelli, Ely, Gomez, Pasalic, Honda, Sosa, Mati Fernandez, Poli, Lapadula, L. Adriano.
All.: Montella
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Bertolacci, Montolivo, Calabria, Vangioni, Romagnoli

Inter (4-3-3): Handanovic; Ansaldi, Miranda, Murillo, Santon; Joao Mario, Medel, Brozovic; Candreva, Icardi, Perisic
A disp.: Carrizo, Nagatomo, D’Ambrosio, Ranocchia, Gnoukouri, Biabiany, Kondogbia, Banega, Eder, Jovetic, Palacio, Gabigol.
All.: Pioli

Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno

Ciao Italia, ci rivediamo nel 2017

Lavinia Colasanto – Si chiude il 2016 per le nazionali con la sfida di lusso tra Italia e Germania. A San Siro finisce 0-0 con le due squadre che hanno dovuto far fronte a molte assenze. Il bilancio degli scontri totali vede ancora in vantaggio gi azzurri che sembrano aver superato la dura eliminazione agli Europei.

Grande partita da parte di De Rossi e Zappacosta. Il giocatore romanista pressa molto alto e si mette a uomo su Gundogan mentre in fase di possesso è il vero regista della squadra. Dai suoi piedi passano tutti i palloni dell’Italia che il centrocampista della Roma smista spesso di prima cercando anche l’imbucata tra le maglie tedesche. Un De Rossi inedito che non lascia respiro alla manovra tedesca, avvolgente in alcuni tratti della partita, e si fa trovare sempre puntuale in chiusura, determinanti un paio di scivolate.

Molte bene anche l’esterno del Torino che dimostra di avere grande gamba e dribbling. Bella sfida, per tutto il primo tempo, contro Hummels e la catena di sinistra della Germania.

Anche la difesa azzurra risponde presente fermando i tentativi, spesso fumosi, dei tedeschi. Pochi palloni arrivano da Buffon e Donnarumma che si fanno trovare pronti all’uscita e rapidi nel rilancio dell’azione per innescare Immobile e Belotti, generosi anche questa sera. Il tandem funziona, i due si trovano a meraviglia, si parlano in campo e si scambiano cenni d’intesa. Le palle gol dell’Italia arrivano grazie ai due attaccanti e alle loro combinazioni. E’ il “Gallo” il più pericoloso con un palo colpito nel finale dopo aver vinto un rimpallo contro Tah.

Dopo due battute d’arresto, pesanti per risultato e conseguenze, la tradizione torna ad essere rispettata, la Germania non ci batte con il lavoro di Ventura che procede spedito verso una crescita che fa sorridere il calcio italiano. L’obiettivo è non fermarsi e far maturare i giovani, le qualificazioni ai mondiali tornano tra pochi mesi e contro l’Albania non bisogna fallire.

Lavinia Colasanto

Italia-Liechtenstein 4-0. Pochi gol per gli Azzurri

Yuri Oggiano – E’ un’Italia bella a metà quella che vince per 4-0 contro il Liechtenstein a Vaduz nella quarta giornata valida per le qualificazioni a Russia 2018. Gli azzurri salgono a quota 10 punti mantenendo la scia della Spagna, anch’essa vincente per 4-0 contro la Macedonia. Segue Israele con 9 dopo la prestazione convincente contro l’Albania.

Non c’è stata una vera e propria goleada che avrebbe aiutato l’Italia alla corsa al primo posto contro le Furie Rosse. Ventura, pero, può essere contento dei suoi ragazzi visto che per tutta la partita hanno spinto provando a fare più gol possibili. Alla fine ne arrivano 4 grazie a Immobile, Candreva e alla doppietta di Belotti. Reti arrivate tutte nel primo tempo dove si è vista una bella nazionale, padrona de campo, che non ha rischiato nulla contro i padroni di casa. Durante la prima frazione l’Italia ha usato molto bene le fasce con Zappacosta e Candreva, da una parte, De Sciglio e Bonaventura dall’altra. Gli azzurri hanno bucato spesso la difesa del Liechtenstein ma sono stati poco precisi con i cross da fondo campo, quasi tutti preda del portiere di casa.

Nella seconda frazione l’Italia cambia improvvisamente gioco trascurando le corsie e concentrandosi sulla parte centrale del campo. Nel vivo della partita entra così Verratti, capace di smistare ben 114 palloni durante l’arco dei 90 minuti. Inconsapevolmente gli azzurri cominciano a cincischiare e a giocare in maniera leziosa con qualche colpo di tacco di troppo o giocata difficile. Il risultato non è positivo perché nei secondi 45 minuti arrivano 0 gol e qualche occasione sbagliata da Belotti e Zaza che si sono trovati davanti alla porta.

Il prossimo incontro che attende la nazionale sarà contro la Germania martedì sera in un test molto importante per confermare i passi avanti dei ragazzi di Ventura. Le qualificazioni ai mondiali tornano a marzo quando l’Italia affronterà l’Albania per continuare ad impensierire la Spagna attesa dalla partita contro Israele.

Yuri Oggiano

Roma-Bologna 3-0

Edoardo Bandini – La Roma supera facilmente il Bologna rispondendo alla Juventus e al Milan. I giallorossi così mantengono il secondo posto in solitaria e si possono godere una sosta per le nazionali quanto mai utile per ricaricare le batterie e recuperare alcuni degli infortunati. I primo minuti del match dell’Olimpico però sembravano essere stregati per i giallorossi con Sadiq pronto a siglare il più classico gol dell’ex, il tutto avvolto in un atmosfera quanto più spettrale a causa di un nubifragio che poche ore prima aveva colpito la Capitale. Poi ci ha pensato Salah a spazzare tutte le nubi e i dubbi sorti anche nella partita contro l’Empoli grazie ad una tripletta. Primo hat-trick in carriera per l’egiziano, che ha raggiunto quota 8 reti in campionato 7 delle quali sono state realizzate proprio sul prato dell’Olimpico. Salah con le sue scorribande offensive ha seminato il panico in una linea difensiva di appena 22 anni di media. Ma non è stato l’unico perchè anche Diego Perotti è stato una bella spina nel fianco per gli emiliani, soprattutto per il povero ed isolato Krafth. Al Monito manca solo la gioia del gol, come all’ottimo Dzeko. Il bosniaco e tutta la Roma stanno finalmente mostrando e giocando con la cattiveria tanto acclamata da Spalletti. Menzione speciale anche Szczesny che per la quarta volta da inizio campionato, seconda partita consecutiva, è riuscito a mantenere la propria porta inviolata. Gli uomini di Donadoni hanno provato a far del male alla Roma soprattutto con Sadiq e Krejci, ma i giallorossi in casa sono un rullo compressore: 14 vittorie e nessuna sconfitta nell’ultime 20 gare. Spalletti ha scoccato la scintilla della furia guerriera nel suo esercito, che ora è pronto a mietere altre vittime sul suo cammino diretto allo Juventus Stadium.

Edoardo Bandini

La Roma va, il Bologna è battuto 3-0

Lavinia Colasanto – Sorride la Roma che nel posticipo della 12° giornata di Serie A batte il Bologna per 3-0 grazie ad un Salah mattatore della serata con una tripletta, la sua prima in carriera. I giallorossi, con questo risultato, distanziano Napoli e Lazio e tornano a 4 punti dalla Juventus.

Il 3 è un numero ricorrente tra Roma e Bologna perché pochi mesi fa, nell’1-1 dell’Olimpico, Salah, oltre a segnare la rete del pareggio, colpì 3 volte il legno. Una partita maledetta per i giallorossi che persero due punti preziosi nella corsa verso il secondo posto. Questa volta alla squadra di Spalletti è andata meglio con Salah che ha trovato per 3 volte il fondo del sacco facendo restare la Roma in scia alla Juventus, vincitrice contro il Chievo Verona nel pomeriggio. Sembra che all’egiziano il Bologna porti fortuna, una sorta di furia a pungere senza pietà, come faceva Alì sul ring, la difesa rimaneggiata dei rossoblù che ricorderanno a lungo i suoi scatti, come quelli di Perotti sull’altra fascia. La serata magica di Salah poteva regalargli anche un clamoroso poker ma l’esterno ha preferito essere altruista per far segnare anche i compagni di squadra.

Da un attacco che si conferma in forma ad una difesa in ripresa che per la seconda volta consecutiva in campionato tiene la porta inviolata. Dei segnali importanti da parte di un reparto, privo di molti giocatori, che ha spesso zoppicato durante questo inizio di stagione ma che ieri, tranne in un paio di circostanze all’alba della partita, ha tenuto a bada gli ex Sadiq e Destro con grande autorevolezza.

Una pausa per le nazionali benedetta da Spalletti che spera di recuperare gran parte degli infortunati in vista degli impegni non facili che aspettano la Roma dopo la sosta. Il trittico Lazio, Milan e Juventus dirà molto su quella che sarà la stagione dei giallorossi che non vogliono fermarsi e conquistare un posto nell’Olimpo.

Lavinia Colasanto

La Roma stende i rossoblù

David Moresco – Il posticipo della 12esima giornata di Serie A è stato una passeggiata per i giallorossi: all’Olimpico una sfavillante Roma travolge con un netto 3 a 0 uno sterile Bologna, scavalcando di nuovo il Milan e mantenendosi a quattro lunghezze dalla Juventus. La squadra di Spalletti, dopo lo stop del Castellani, torna nuovamente a macinare gioco e a dare spettacolo. Nel primo tempo la Roma mantiene il pallino del gioco e, dopo aver sfiorato il gol con Dzeko, lo trova al 13esimo con Salah, complice anche una deviazione dello sfortunato Masina. Nella ripresa Donadoni, cercando disperatamente il pareggio, ordina ai suoi uomini di andare ad attaccare i giallorossi, lasciando però praterie per gli attaccanti della Roma, in particolar modo per Salah. L’egiziano infatti, con i suoi strappi in velocità nelle ripartenze, è stato una vera spina nel fianco per la difesa del Bologna. I rossoblù non sono mai riusciti a sfruttare i pochi errori di impostazione della Roma e, se non qualche occasione per Sadiq, nemmeno a spaventare i giallorossi. 

A centrocampo la Roma ritrova Strootman e Nainggolan. I due, dopo il breve periodo d’appannamento, sono vicini alla condizione fisica migliore, assolutamente necessaria per loro gioco aggressivo. Per questo la pausa gioverà sia il belga che l’olandese che, non convocati dalle rispettive nazionali, ne approfitteranno per rimettersi al cento per cento. I match successivi allo stop saranno un vero e proprio spartiacque per la Roma: i giallorossi, oltre alle due sfide d’Europa League, sfideranno in sequenza Lazio, Milan e Juventus. Sfide importanti che possono segnare il destino della squadra, che spesso ha dimostrato di non saper reggere i momenti di alta tensione. D’altra parte però la Roma, con il miglior attacco della Serie A e con una delle difese migliori, sembra aver trovato un perfetto equilibrio, che può e deve impensierire la Juventus, che vince, ma non convince.

David Moresco