Ti presento il Milan dell’aeroplanino Montella

 

David Moresco – Il tour de force della Roma continua. Così, dopo Lazio e Astra Giurgiu, la squadra di Spalletti si troverà lunedì sera contro il Milan ad affrontare la terza partita in 8 giorni. Il match contro i rossoneri rimane uno dei più affascinanti e complicati per la Roma. Nonostante le previsioni estive, infatti, la squadra di Montella ha ottenuto una serie successi inaspettati: 10 in 15 partite complessive per un totale di 32 punti complessivi, che hanno portato i rossoneri al secondo posto in classifica al pari della Roma, a sole 4 lunghezze dalla Juventus. Il grande merito di questo redivivo Milan è certamente da attribuire a Vincenzo Montella, che nel trambusto della cessione societaria ancora non avvenuta, ha avuto la bravura di mantenere sempre alta la concentrazione della squadra e la capacità di colmare il gap di una campagna acquisti al risparmio con i giocatori della Primavera. Da Calabria a Locatelli, passando per l’ormai veterano Donnarumma, sono loro il perno di questo nuovo Milan, italiano e giovane: l’età media degli undici schierati ad Empoli era di soli 23,6 anni, con Abate e Mati Fernandez unici trentenni in formazione. Ma non è oro tutto quel che luccica: il reparto difensivo infatti, così giovane, ma anche così inesperto, ogni tanto ha delle defiance, come quella di Romagnoli col Crotone o Donnarumma ad Empoli. L’attacco, con Suso e Niang a supporto di Lapadula, è certamente il punto di forza dei rossoneri, che faranno di tutto per strappare qualche punto alla Roma, così da potersi guardare in poltrona il big match della settimana prossima tra i giallorossi ed i bianconeri. La difficoltà dell’impegno è testimoniata dal numero complessivo delle sfide andate in scena all’Olimpico, dove i padroni di casa hanno vinto solamente 24 volte a fronte delle 27 sconfitte subite. Anche se, negli 5 ultimi anni, la Roma ha saputo migliorare il rendimento con un parziale di 2 successi a 1. Numeri migliori per i giallorossi nel confronto con Montella: l’aeroplanino, che ha iniziato la sua carriera da allenatore proprio nelle giovanili della Roma, non ha mai vinto in campionato contro la sua ex squadra: sei sconfitte e tre pareggi, con 16 gol subiti e solo 8 segnati. A favore di Montella la qualificazione ottenuta due anni fa ai danni della Roma con la Fiorentina sia in coppa Italia che in Europa League.

Al di là del bilancio riscontrato sinora, comunque, conterà soprattutto altro. La qualità complessiva degli organici a confronto e, soprattutto, la capacità di reggere la pressione di una sorta di spareggio. In ballo, lunedì sera, c’è il secondo posto assoluto, e non solo. Con i bianconeri impegnati domenica nel derby torinese, la gara dell’Olimpico potrebbe riservare alla Roma anche la possibilità di avvicinare la vetta della classifica proprio a ridosso della successiva sfida con i bianconeri. Prima di pensare a spiccare il volo verso la vetta della classifica, però, Spalletti sta cercando le soluzioni per interrompere la corsa dell’aeroplanino. Domani, quando la Corte d’Appello si esprimerà, saprà se potrà contare anche su Strootman.   

David Moresco

C’era una volta Juan Manuel Iturbe


David Moresco – C’era una volta Juan Manuel Iturbe, un giocatore imprendibile e formidabile, desiderato e corteggiato da tutti. Non c’è un solo tifoso giallorosso che, nel giorno in cui è stato annunciato il suo acquisto da parte della Roma, soffiato a suon di rilanci e voli cancellati alla Juventus nell’estate del 2014, non abbia esultato come un forsennato, convinto di aver preso un vero e proprio crack del mercato. Il paraguaiano a Verona mutilava in due le difese avversarie con accelerazioni fulminee e colpi da vero fuoriclasse, riuscendo a segnare otto gol e regalare cinque assist in una sola, la prima, stagione in Serie A. Ma di quel giocatore resta solo un ricordo annebbiato: da troppo tempo ormai quei lampi di classe cristallina sono stati seppelliti dall’angoscia di dimostrare di valere quei maledetti 23.6 milioni, che pesano sulle spalle del classe ’93 come un vero e proprio macigno.

PARENTESI INGLESE – Con la maglia della Roma, Iturbe è passato da grande speranza a enorme delusione, collezionando solamente cinque gol e altrettanti assist in 16 mesi. A questo punto, la cessione sembrava ormai inevitabile ed arriva, puntuale, nella sessione di mercato invernale: il giocatore fa le valigie e parte per l’Inghilterra, destinazione Bournemouth.

Il club acquista il giocatore a titolo temporaneo a fronte di un corrispettivo di 1,2 milioni di euro, (con l’aggiunta di 1 milione di euro per bonus legati al raggiungimento da parte del club inglese e del calciatore di determinati obiettivi sportivi), con diritto di riscatto fissato a 22 milioni di euro

Sulla carta, la piccola cittadina inglese poteva essere la giusta dimensione per vedere il classe ’93 tornare a sorridere e ritrovare se’ stesso. Le poche occasioni concesse (solo quattro spezzoni di partite, mai titolare in campionato) unite alle non brillanti prestazioni del paraguayano, hanno fatto sì che non venisse riscattato dal club inglese e tornasse nella Capitale, questa volta alla corte di Luciano Spalletti.

IL RITORNO – Iturbe, ormai 23enne, torna a Roma per ricominciare da zero, nella speranza di persuadere il tecnico e dimostrare il suo valore. Nulla da fare, la Roma vince, ma lui non convince mai.Magari c’è qualche giocatore scontento perché ha giocato poco come Iturbe o Totti – ha detto Spalletti nel post partita dell’ultima gara col Chievo“Iturbe è un ottimo giocatore, di grandissimo valore e se fino ad oggi non ha giocato moltissimo è senza dubbio colpa mia”. Le parole del tecnico sembrano un vero e proprio via libera per il giocatore. Doveva essere la stagione del riscatto, ma non è stato così, nemmeno questa volta.

Eppure gli si legge in faccia, quando le telecamere lo inquadrano, che vorrebbe spaccare il mondo, ma purtroppo è quest’ultimo gli sta crollando addosso. Forse è per questo che, nonstante le prestazioni buie, Iturbe viene sempre applaudito dai tifosi. Ha gli occhi della tigre, e quelli in Sud vengono sempre apprezzati.

David Moresco

Per la Roma c’è il Milan

Lavinia Colasanto – Il 2016 va verso la sua chiusura ma per la Roma adesso arriva il difficile. All’Olimpico la squadra di Spalletti sfida il Milan nella seconda tappa del trittico che finirà sabato prossimo contro la Juventus. I giallorossi, forti della vittoria nel derby, vogliono staccare la squadra di Montella che a fatica, nell’ultimo turno, ha vinto contro il Crotone. I precedenti non sorridono alla Roma perché in 170 incontri i giallorossi sono usciti vincitori soltanto 43 volte contro le 75 del Milan pareggiando in 52 occasioni. La tradizione della Roma impenna contro Montella perché il tecnico di Pomigliano d’Arco, in campionato, non ha mai battuto la sua ex squadra raccogliendo soltanto 4 punti in 11 partite. Quest’anno più che mai Montella tenta di fare il colpo grosso perché il suo Milan, fuoricasa, ha il miglior rendimento del campionato con 13 punti in 7 partite, arrivati grazie a 4 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte.

Il Milan si presenta alla sfida con qualche giocatore acciaccato come Bacca che, nonostante gli straordinari in allenamento, lascerà il passo a Lapadula che in questo periodo sta facendo molto bene. Sempre infortunato, ma verso il recupero, Bonaventura che ha tenuto col fiato sospeso Montella nelle settimane precedenti. L’azzurro coprirà un ruolo fondamentale in mezzo al campo lunedì sera. E quindi il Milan si schiererà probabilmente col 4-3-3 col punto fisso Donnarumma in porta che sarà coperto da Romagnoli, in crescita quest’anno, e Paletta. In mezzo al campo si gioca il posto Pasalic che proverà a sfruttare la squalifica di Kucka mentre Sosa lascerà il posto al rientrante Bonaventura. Attacco confermato con Niang e Suso sugli esterni e Lapadula punta centrale.

Soltanto un precedente tra Spalletti e Montella, quello dello scorso campionato tra Roma e Sampdoria che ha visto trionfare i giallorossi per 2-1. Spera di ripetere lo stesso risultato il tecnico di Certaldo per sfruttare anche un eventuale passo falso della Juventus impegnata nel derby contro il Torino. Il campionato corre forte e la Roma non vuole farsi trovare impreparata.

Lavinia Colasanto

SERIE A I risultati della 15^ giornata. Alla Roma il derby. La Juve riprende la corsa. Male l’Inter a Napoli. Il Milan di misura sul Crotone

Va alla Roma il derby capitolino: in un Olimpico gremito i giallorossi di Spalletti battono 2-0 la Lazio e restano al secondo posto (insieme al Milan) a -4 dalla capolita Juventus. Ma a favorire il successo romanista sono due svarioni della squadra di Simone Inzaghi: al 64′ Wallace prova a uscire palla al piede al limite dell’area con un doppio passo, Strootman gli soffia il pallone e, tutto solo davanti a Marchetti, non sbaglia. Al 77′ è il portiere biancoceleste a farsi sorprendere da un destro da fuori di Nainggolan di certo non irresistibile.

Un’ottima Juventus ha vinto la sfida con l’Atalanta, squadra rivelazione della serie A, battendola 3-1. Per la formazione allenata da Gasperini non c’è stato scampo allo Juventus Stadium, contro l’11 bianconero affamato di riscatto dopo la sconfitta patita in casa del Genoa. Dopo 19 minuti il risultato era già 2-0, con le reti Alex Sandro (la prima in campionato del brasiliano, che ha poi reso omaggio ai connazionali della Chapecoense, decimati nell’incidente aereo in Colombia, con una maglietta dedicata) e Rugani. Nella ripresa Mandzukic, uno dei migliori in campo anche prima di entrare nel tabellino, ha segnato la terza rete. Freuler nel finale ha reso meno amaro il ko.

Napoli batte Inter 3-0 nell’anticipo della 15/a giornata di serie A giocato al San Paolo. Una vittoria netta degli azzurri che si portano a 28 punti in classifica, affiancando Lazio e Atalanta a -5 dalla vetta. L’Inter, ferma a 21, è subito travolta, subendo due gol in cinque minuti, con Zielinski e Hamsik. Nella ripresa la rete di Insigne.

Si ferma il Torino di Mihajlovic, battuto 2-0 a Marassi dalla Sampdoria: il primo tempo si chiude senza reti, poi nella ripresa Barreto (51′) e Schick (95′) mettono la firma sul successo della squadra di Giampaolo. Rinasce il Sassuolo che a Reggio Emilia rifila un secco 3-0 all’Empoli: Pellegrini e Ricci trasformano due rigori, poi nella ripresa Ragusa chiude i conti. Finisce 1-1 all’Adriatico la sfida tra Pescara e Cagliari: i sardi, in vantaggio al 24′ con Borriello, restano in dieci per l’espulsione di Di Gennaro dieci minuti più tardi e vengono raggiunti da Caprari al 92′. Punto prezioso per la squadra di Oddo che ora è a -2 dal quart’ultimo posto occupato dall’Empoli.

L’Udinese batte il Bologna per 1-0 nell’ultimo posticipo, che ha chiuso la 15/a giornata di serie A. Rete di Danilo in mezza rovesciata al 93′

PESCARA-CAGLIARI 1-1 – Borriello sblocca la partita al 24′: il suo sinistro a giro porta avanti gli ospiti. Nel finale di primo tempo espulso Di Gennaro per doppia ammonizione (due gialli nel giro di 4 minuti). Al 92′ Caprari firma il pari con una deviazione vincente sotto porta.

SASSUOLO-EMPOLI 3-0 – Skorupski atterra Ragusa, è rigore: al 22′ il penalty trasformato da Pellegrini sblocca la partita. Il raddoppio arriva con un altro rigore (tocco di braccio di Croce): segna Ricci. Ad inizio ripresa, chance per l’Empoli per accorciare: Krunic colpisce il palo. Il Sassuolo mette al sicuro il risultato con Ragusa, che sfrutta una respinta corta di Skorupski.

Lazio-Roma 0-2. La rinascita di Strootman

Yuri Oggiano – E’ festa per la Roma, è festa per i tifosi romanisti che hanno visto il derby all’Olimpico e non. La partita contro la Lazio termina per 2-0 grazie alle reti di Strootman e Nainggolan, veri signori del centrocampo. 52esima vittoria in un derby di campionato per i giallorossi che staccano sempre di più i cugini fermi a 36. Quarta stracittadina consecutiva vinta per la Roma e ottavo risultato utile consecutivo contro la Lazio. 5 vittorie e 3 pareggi. In classifica la Roma resta a 4 punti dalla Juventus e rimane col Milan a quota 32, in attesa degli imminenti scontri diretti.

I 3 punti contro la Lazio sono quelli che sicuramente faranno felice Spalletti perché la Roma non è stata bella ma tremendamente efficace, una vittoria che si può definire “sporca” in una partita tesa e ricca di errori che i giallorossi non avevano iniziato nel migliore dei modi. E’ stata la vittoria del cuore e della grinta con la Roma che non ha mollato un centimetro sul campo giocando un secondo tempo esemplare per tattica e forza. Il centrocampo ha deciso la partita con gli strappi di Nainggolan, che ha oscurato Biglia, e la grinta di Strootman che ha ringhiato su tutti i palloni giocabili, compreso quello del gol del vantaggio.

La corsa dell’olandese verso la Curva semivuota, l’abbraccio dei compagni e quell’urlo che sa quasi di liberatorio, dopo tanta sofferenza, sono immagini indelebili che resteranno nelle menti e nei cuori dei romanisti. Contro la Lazio Strootman ha trovato il suo secondo gol in campionato dopo la bomba di destro al Sant’Elia contro il Cagliari.

La grinta di Strootman l’hanno avuta anche i difensori in uno schieramento nuovo per la retroguardia della Roma. Rudiger, Manolas e Fazio non hanno fatto errori e tra le loro maglie non è passato neanche uno spillo, segno che Spalletti sta lavorando molto sul reparto. I giallorossi hanno subìto 16 gol e stanno scalando la speciale classifica della difesa assestandosi, al momento, al quarto posto. Meglio soltanto la Juventus, il Napoli e il Genoa.

Il prossimo futuro dirà molto della stagione della Roma perché, dopo la partita in Europa League contro l’Astra Giurgiu, nel giro di 5 giorni i giallorossi riceveranno il Milan all’Olimpico prima di far visita alla Juventus allo Stadium. Un ciclo di partite dove i giallorossi dovranno mostrare i passi avanti e trovare finalmente la continuità che tanto auspicano i giocatori per lottare per lo scudetto.

Yuri Oggiano

Derby della capitale, la Roma batte la Lazio grazie ai lampi di Strootman e Nainggolan.

La Roma batte per 2-0 la Lazio nel derby all’Olimpico e riaggancia il Milan al secondo posto in classifica, a -4 dalla Juve capolista. Decidono la stracittadina le reti di Strootman e Nainggolan. Poche emozioni nel primo tempo, le due squadre si annullano. La Lazio punge in un paio di occasioni con Immobile, è però la Roma a recriminare di più per un fallo di Biglia su Bruno Peres al limite dell’area biancoceleste: i giallorossi volevano il rigore. Ripresa, si accende finalmente Dzeko: Marchetti si deve superare sui due colpi di testa del bosniaco al 53′ e al 60′. La squadra di Spalletti passa in ogni caso al 65′: Wallace tenta un temerario dribbling su Strootman, che ringrazia, gli ruba il pallone e batte Marchetti. Dopo la rete dell’olandese si scatena la rissa in campo: Banti decide di espellere Cataldi, intervenuto dalla panchina, e di ammonire lo stesso Strootman per provocazione. La squadra di Inzaghi reagisce e si avvicina al pareggio con Milinkovic Savic, impreciso al momento del tiro dopo un rimpallo favorevole nell’area piccola dei giallorossi. Al 77′ il 2-0 che taglia le gambe ai biancocelesti: Nainggolan con una conclusione dalla distanza punisce un impreparato Marchetti e raddoppia, mandando in delirio il tifo giallorosso. Inzaghi cerca di scuotere i suoi inserendo Patric e Lombardi, senza successo: è 2-0 al triplice fischio.

Francesco Trinca

Lazio-Roma. Il derby è al top

Yuri Oggiano – Parole, sfottò, classifica, i particolari negli allenamenti, preoccuparsi per uno starnuto di un giocatore, è questa la settimana del derby di Roma che andrà in scena domenica alle ore 15. Lazio e Roma si affrontano nella 15° giornata di campionato in una sfida ad alta quota con i giallorossi secondi a 29 punti e la squadra di Inzaghi a seguire a quota 28. L’ultimo turno di campionato ha visto le due squadra vincenti con la Roma che ha superato il Pescara all’Olimpico, per 3-2, mentre i biancocelesti sono passati al Barbera di Palermo per 1-0.

La Lazio non vince il derby dal famoso 26 maggio e la sofferenza, tra il pubblico biancoceleste, si fa sentire. Da lì 4 vittorie per i giallorossi in 6 match. L’ultimo precedente ha visto la Roma di Spalletti trionfare per 4-1 in una partita senza storia. 150 incontri tra le squadre della Capitale con i giallorossi in vantaggio per 54 a 39 mentre i pareggi sono 57. Roma avanti anche per quanto riguarda i gol fatti, 188 a 147.

Ma i numeri lasciano il tempo che trovano perché a parlare sarà il campo e allora Spalletti deve affrontare dei problemi, quelli legati alle condizioni di Salah. L’egiziano è out per questo derby e anche il suo naturale sostituto, El Shaarawy, è ancora fermo ai box. Il tecnico quindi potrebbe pensare ad un cambio di modulo o all’inserimento di Iturbe o Totti nei tre d’attacco, scelta forse troppo azzardata. Salendo il terreno di gioco la formazione è presto fatta con il centrocampo composto da Nainggolan, Strootman e De Rossi. Nel reparto difensivo recupera Manolas ma Spalletti sta ragionando sul come fermare gli esterni della Lazio. Una possibile soluzione potrebbe essere inserire Rudiger a destra con Peres sulla sinistra ma i dubbi, per il tecnico, resteranno fino all’ultimo secondo. In porta ci sarà Szczesny, molto sicuro della forza della Roma.

Sull’altra sponda del Tevere Inzaghi può sorridere visto il recupero di de Vrij dopo due mesi di assenza. L’olandese, con ogni probabilità, tornerà ad essere il perno di una difesa che subisce poco ed è ben collaudata. I meriti di Inzaghi non si fermano nel reparto arretrato perché la crescita di Milinkovic-Savic è tutta farina del suo sacco. Il serbo è leader del centrocampo e anche Biglia e Parolo ne risentono positivamente. I tre sono lo zoccolo duro della Lazio e lo saranno anche per il derby così come Immobile che nella squadra biancoceleste è rinato.

Non c’è più spazio per le chiacchiere, poche ore al derby con la Roma che punta forte la Juventus, impegnata contro l’Atalanta, e la Lazio che vuole scavalcare i cugini e sognare in grande. Sarà una partita spartiacque per la Roma che raggiungerà il suo apice, in questo trittico, allo Juventus Stadium. I giallorossi sono attesi dal momento della verità.

Yuri Oggiano

Roma-Pescara. Brividi giallorossi ma arrivano tre punti

Yuri Oggiano – La Roma si conferma inarrestabile in casa. E’ questo il verdetto della partita contro il Pescara che i giallorossi portano a casa per 3-2, mantenendo la media di 3 gol all’Olimpico e accorciando il distacco dalla Juventus, ora distante 4 punti. Però non è tutto rose e fiori per Spalletti che in vista del derby deve affrontare la grana difesa. Nel secondo tempo, quasi sulla stessa riga di Bergamo, la Roma lascia spazio agli avversari che possono far male in varie occasioni ma Szczesny, in un paio di interventi, è stato superlativo. Il centrocampo non filtra, i difensori si guardano e il Pescara non se lo fa ripetere due volte andando in gol con Memushaj. All’Olimpico cala il gelo e la serata fredda non aiuta. Reagiscono i giallorossi con Perotti dal dischetto ma è soltanto un raggio di sole in un cielo pieno di nuvole. La squadra di Oddo va ancora in rete con l’ex Pepe, lasciato solo in area di rigore. L’esterno segna di nuovo contro la Roma dopo la punizione nel 3-3 di Verona dello scorso anno. Ai giallorossi lo schiaffo serve col Pescara che esaurisce anche le energie per tentare un affondo finale.

Nella mente del pubblico rimangono la paura e il brivido di una partita messa in discesa dalla doppietta di Dzeko, 12 gol in campionato per lui, nei primi 10 minuti di gioco. E’ proprio da qui che la Roma deve ripartire, dal bomber di Sarajevo che corre per tutto il campo facendo a spallate con i difensori avversari vincendo i contrasti. Il pubblico lo ama e lo inneggia con cori per gran parte della partita così come accade per Perotti che, a forza di finte e dribbling, prova a mettere in ghiaccio la partita. L’argentino sta trovando ritmo e dopo la rabona in Europa League torna in gol anche in campionato.

Il derby è alle porte e le parole di Dzeko e De Rossi suonano come un campanello di allarme per una squadra che non fa della continuità la propria forza. Quindi la Roma proverà ad affidarsi ancora alle sue bocche di fuoco in attacco sperando in una giornata attenta del reparto difensivo perché alla fine è come dice Spalletti: “Per vincere non bisogna essere belli”.

Yuri Oggiano

Il Genoa riapre il campionato. Simeone spietato. Juventus assente ingiustificata.

Il capitombolo inatteso, che riporta con i piedi per terra la Juventus e il campionato (Milan e Roma ora sono a -4). L’impegno, seppur vincente, in terra iberica deve aver tolto più energie del previsto agli uomini di Massimiliano Allegri. Il pesante 3-1 di Marassi subito dai campioni d’Italia vale più dei tre punti in classifica per i grifoni, perchè riapre i discorsi sulla corsa scudetto, alla quale si iscrivono risultati alla mano anche la sorprendente Atalanta e l’inattesa Lazio. Nel posticipo della domenica sera la Roma regola a fatica il Pescara (3-2) in una partita ricca di emozioni, che i giallorossi sembravano avviati a dominare, dopo essere andati sul 2-0 in 10′ minuti, con una doppietta di Dzeko. I bergamaschi dopo aver messo ko la Roma sette giorni fa agli ‘Azzurri d’Italia’, vincono anche in trasferta, superando un deludente Bologna 2-0. E sabato vanno in casa della Juve. La Lazio invece regola senza sofferenze il sempre più derelitto Palermo: 1-0, con gol di Milinkovic-Savic, che preparerà al meglio un derby di Roma finalmente di alta classifica. Al momento Gasperini e Inzaghi sono al 3/o posto, ad appena un punto dal Milan secondo, in attesa del posticipo serale della Roma, impegnata all’olimpico contro il Pescara, e a soli 5 punti dalla capolista Juventus.

Francesco Trinca

SERIE A I risultati della 13^. La Juve vola. Pari un derby di Milano infuocato. Crollo Roma a Bergamo.

La Serie A è tornata in campo dopo la sosta per la Nazionale. Dopo gli anticipi con i successi della Juve sul Pescara per 3-0, del Napoli in trasferta a Udine 1-2 e del Chievo in casa col Cagliari (1-0). Ecco i risultati degli incontri. Stamane come antipasto c’è stata la partita tra Sampdoria e Sassuolo, vinta dai blucerchiati 3-2 dopo un doppio svantaggio.

Tutti i risultati: 

ATALANTA-ROMA 2-1 – Cade la Roma a Bergamo. Vince l’ Atalanta grazie ad un secondo tempo in cui ha ribaltato il match contro una formazione giallorossa che aveva dato tutto. Dopo la rete di Perotti su rigore, nella ripresa Caldara firma il pari, poi Kessie, sempre dal dischetto, sigla il 2-1 al 45′ del secondo tempo. La Juve scappa a +7 e l’Atalanta sale a 25 punti al quinto posto in classifica, con i giallorossi appena un punto avanti. Disordini si sono registrati al termine dell’incontro con tanto di lancio di fumogeni e cariche della polizia.

BOLOGNA-PALERMO 3-1 –  Il Bologna torna alla vittoria superando 3-1 il Palermo. La squadra di Donadoni si allontana dalla zona calda, in cui invece resta impantanata la formazione di De Zerbi. Siciliani in vantaggio al 9′. Un erroraccio di Gastaldello spiana la strada a Bruno Henrique che, a tu per tu con Da Costa, appoggia a Nestorovski libero di appoggiare il pallone in rete. Il Palermo gioca in scioltezza, ma al 20′ subisce il gol del pareggio che sblocca il Bologna: lancio lungo di Viviani per Destro che anticipa Cionek di testa e supera Posavec.  Nella ripresa i ritmi si abbassano. Al 22′  Dzemaili pesca il jolly che vale il 2-1. L’ex mediano di Napoli e Genoa calcia di prima intenzione verso la porta un pallone ribattuto dalla difesa su spunto di Destro e fa esplodere il pubblico del Dall’Ara.

CROTONE-TORINO 0-2 – Una doppietta di Andrea Belotti consente al Torino di espugnare lo Scida di Crotone e confermarsi settima forza del campionato. Seconda vittoria di fila per i granata di Sinisa Mihajlovic, anche se sui tre punti c’è la macchia del primo gol di Belotti segnato in fuorigioco.

EMPOLI-FIORENTINA 0-4 –  Derby toscano alla Fiorentina di Paulo Sousache passa al Castellani di Empoli con un netto 4-0, conquistando la terza vittoria esterna consecutiva. Dopo il vantaggio siglato da Bernardeschi al 27′, nella ripresa raddoppio immediato di Ilicic, al 2′, su rigore. Al 16′ è ancora Bernardeschi (gran gol) a chiudere la partita siglando lo 0-3 e la doppietta personale. Non è finita, perche’ arriva anche la doppietta di Ilicic (destro sotto l’incrocio). Viola a quota 20 e in corsa per l’Europa, l’Empoli resta quartultimo.

LAZIO-GENOA 3-1 – Vince, invece, l’altra romana, la  Lazio di Simone Inzaghi che batte 3-1 in casa il Genoa di Juric (fermo a quota 16), riprendendosi il quarto posto (25) e tornando a scavalcare il Napoli, ieri vittorioso a Udine per 2-1. La partita dell’Olimpico la sblocca il bel gol di Felipe Anderson all’11’ del primo tempo. Nella ripresa il pareggio di Ocampos bravo a libersari per il tiro e a battere di destro Strakosha. Non ci sta la Lazio che al 12′ torna in vantaggio grazie al rigore di Biglia e poi va sul 3-1 al 21° con Wallace.

MILAN-INTER 2-2 Un gol di Perisic al 92esimo evita all’Inter la sconfitta nel derby con il Milan, avanti due volte con Suso (43esimo e 56esimo): finisce 2-2. I nerazzurri di Pioli avevano trovato il primo pareggio Candreva al 53′.