18° turno, le probabili formazioni

ATALANTA-EMPOLI, martedì ore 20:45 (FORMAZIONI UFFICIALI)

Atalanta (3-5-2): Sportiello; Toloi, Masiello, Zukanović; Conti, Gagliardini, Freuler, Spinazzola, Kurtić; Petagna, Gomez.
A disp.: Bassi, Mazzini, Caldara, Grassi, Konko, Raimondi, Dramè, Cabezas, Migliaccio, Kessie, D’Alessandro, Pesic.
All. Gian Piero Gasperini
Squalificati: –
Indisponibili: Paloschi, Suagher, Berisha.

 

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Cosic, Bellusci, Costa, Dimarco; Tello, Diousse, Buchel; Croce; Marilungo, Mchedlidze
A disp.: Pugliesi, Pelagotti; Mauri, Maccarone, Veseli, Seminara, Maiello, Gilardino, Pucciarelli, Giampà, Pereira, Carradori.
All. Giovanni Martusciello
Squalificati: Krunic (1)
Indisponibili: Pasqual, Zambelli, Veseli.

 

INTER-LAZIO, mercoledì ore 20:45

Inter (3-4-2-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo; Candreva, Brozovic, Banega, Ansaldi; Eder, Perisic; Icardi.
A disp.: Carrizo, Berni, Ranocchia, Santon, Nagatomo, Andreolli, Kondogbia, Biabiany, Palacio, Gabigol.
All. Stefano Pioli
Squalificati: Felipe Melo (2), Joao Mario (1)
Indisponibili: Medel.

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, de Vrij, Wallace, Patric; Parolo, Biglia, Milinkovic; Felipe Anderson, Immobile, Lulic.
A disp.: Strakosha, Vargic, Bastos, Lukaku, Hoedt, Cataldi, Murgia, Kishna, Lombardi, Luis Alberto, Keita, Djordjevic
All. Simone Inzaghi
Squalificati: –
Indisponibili: –

 

 

CAGLIARI-SASSUOLO, giovedì ore 20:45

Cagliari (4-3-1-2): Storari; Pisacane, Bruno Alves, Ceppitelli, Capuano; Dessena, Tachtsidis, Padoin; Joao Pedro, Sau, Farias.
A disp.: Rafael, Salamon, Bittante, Munari, Di Gennaro, Barella, Melchiorri, Giannetti.
All. Massimo Rastelli.
Squalificati: Isla (1), Colombo (1)
Indisponibili: Borriello, Murru, Ionita.

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Antei, Acerbi, Peluso; Mazzitelli, Sensi, Pellegrini; Ricci, Defrel, Ragusa.
A disp.: Pomini, Pegolo, Adjapong, Dell’Orco, Terranova, Franchini, Missiroli, Pierini, Iemmello, Matri, Erlic.
All. Eusebio Di Francesco
Squalificati: –
Indisponibili: Berardi, Letschert, Duncan, Politano, Biondini, Gazzola, Cannavaro, Magnanelli.

 

FIORENTINA-NAPOLI, giovedì ore 20:45

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Salcedo, Gonzalo Rodriguez, Astori; Tello, Vecino, Badelj, Maxi Olivera; Bernardeschi, Ilicic; Kalinic.
A disp.: Lezzerini, Dragowski, De Maio, Tomovic, Milic, Cristoforo, Sanchez, Borja Valero, Babacar, Zarate, Chiesa, Perez.
All. Paulo Sousa
Squalificati: –
Indisponibili: Toledo.

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Chiriches, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.
A disp.: Rafael, Sepe, Strinic, Maggio, Maksimovic, JOrginho, Allan, Giaccherini, Rog, El Kaddouri, Gabbiadini.
All. Maurizio Sarri
Squalificati: –
Indisponibili: Milik, Koulibaly.

PALERMO-PESCARA, giovedì ore 20:45

Palermo (3-5-2): Posavec; Cionek, Goldaniga, Andjelkovic; Rispoli, Bruno Henrique, Jajalo, Gazzi, Aleesami; Quaison, Nestorovski.
A disp.: Fulignati, Pezzella, Vitiello, Morganella, Gonzalez, Diamanti, Hiljemark, Chochev, Bentivegna, Sallai, Balogh, Trajkovski.
All. Eugenio Corini
Squalificati: –
Indisponibili: Rajkovic, Marson.

Pescara (4-3-1-2): Bizzarri; Zampano, Campagnaro, Gyòmber, Biraghi; Aquilani, Brugman, Memushaj; Benali; Manaj, Caprari.
A disp.: Fiorillo, Pigliacelli, Zuparic, Vitturini, Coda, Fornasier, Crescenzi, Cristante, Pettinari.
All. Massimo Oddo
Squalificati: Verre (1)
Indisponibili: –

 

SAMPDORIA-UDINESE, giovedì ore 20:45

Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Sala, Palombo, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira, Praet; Bruno Fernandes; Muriel, Schick.
A disp.: Tozzo, Pereira, Krajnc, Dodò, Pavlovic, Silvestre, Djuricic, Cigarini, Linetty, Alvarez, Budimir, Quagliarella.
All. Marco Giampaolo
Squalificati: –
Indisponibili: Viviano, Carbonero, Amuzie.

Udinese (4-3-3): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Samir; Fofana, Hallfredsson, Kums; De Paul; Zapata, Thereau.
A disp.: Scuffet, Perisan, Angella, Heurtaux, Faraoni, Adnan, Wague, Lucas Evangelista, Badu, Jankto, Matos, Perica.
All. Gigi Delneri
Squalificati: –
Indisponibili: Penaranda.

 

TORINO-GENOA, giovedì ore 20:45

Torino (4-3-3): Hart; Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca; Benassi, Valdifiori, Baselli; Iago Falque, Belotti, Ljajic.
A disp.: Padelli, Moretti, Ajeti, De Silvestri, Gustafson, Vives, Acquah, Obi, Lukic, Martinez, Maxi Lopez, Boyé.
All. Sinisa Mihajlovic
Squalificati: –
Indisponibili:

Genoa (3-4-2-1): Lamanna; Izzo, Burdisso, Munoz; Lazovic, Ntcham, Cofie, Laxalt; Ninkovic, Ocampos; Simeone.
A disp.: Zima, Brivio, Orban, Gentiletti, Biraschi, Edenilson, Fiamozzi, Rincon, Gakpé, Pandev.
All. Ivan Juric
Squalificati: Perin (1), Rigoni (1)
Indisponibili: Miguel Veloso, Pavoletti.

ROMA-CHIEVO
Probabile formazione (4-2-3-1): Szczesny; Bruno Peres, Rüdiger, Fazio, Mario Rui; Gerson, Strootman; Salah, Perotti, El Shaarawy; Dzeko.
Indisponibili: Nura, Florenzi, Manolas
Squalificati: nessuno.
Diffidati: Jesus, Rüdiger, De Rossi

Ti presento il Chievo di Rolando Maran

David Moresco – La Roma riparte dopo l’amara sconfitta contro la Juventus  e giovedì sera allo stadio Olimpico ospiterà il Chievo. La situazione attuale di classifica permette ai gialloblù di affrontare la trasferta nella capitale con una tranquillità mai avuta prima. Grazie alle recenti prestazioni, il Chievo, con 25 punti, staziona insieme al Torino al decimo posto in classifica, ben lontano dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Il pericolo numero uno per i giallorossi deriva dal reparto offensivo: infatti Meggiorini, uomo chiave per i gialloblù, è reduce da un gol da antologia contro la Sampdoria e farà di tutto per confermarsi giovedì sera all’Olimpico. Tra l’altro, ha nella Roma un vero e proprio tabù: in nove gare di campionato, il 31enne non è mai riuscito né a segnare né a sconfiggere i giallorossi. Il partner inamovibile di Meggiorini è Sergio Pellissier,  capitano e bandiera del Chievo. L’attaccante, con 101 reti realizzate nella massima serie, è entrato da poco nel club esclusivo dei centenari del gol ed è in un momento di forma smagliante. L’allenatore Maran, tra Catania e Chievo, ha affrontato la Roma cinque volte, ottenendo tre pareggi, una vittoria ed una sola sconfitta.

Nell’ultima partita contro la Sampdoria il tecnico triestino ha schierato Birsa  a supporto dei due attaccanti. Il trequartista è il vero catalizzatore del gioco e tende spesso a cercare il tiro dal limite dell’area rientrando sul piede forte. Nei precedenti match all’Olimpico i giallorossi hanno collezionato contro il Chievo 9 vittorie, 3 pareggi e due sconfitte, segnando 24 reti e subendone 4. Tra l’altro la Roma in casa ha un andamento da vera e propria schiacciasassi: 8 vittorie in 8 partite. Giovedì il compito più arduo toccherà a Spalletti: trovare un undici titolare in una rosa decimata dagli infortuni, ultimi Manolas, De Rossi e Nainggolan. Il tecnico sa che è necessaria una reazione immediata dopo il pesante ko di Torino, che ha portato nuovamente la Juventus a +7 e le inseguitrici Napoli e Lazio a -1. Intanto stasera la squadra si ritroverà per la cena di Natale organizzata con la fondazione Roma Cares. Semplice immaginare cosa chiedere a Babbo Natale. 

David Moresco

Juventus-Roma 1-0. Una prodezza di Higuain decide la partita

Yuri Oggiano – Niente da fare per la Roma allo Juventus Stadium per la settima volta in sette partite. I giallorossi perdono per 1-0 il big match del 17° turno della Serie A contro una Juventus che vince il titolo di Campione d’inverno, con due giornate di anticipo, e che fa 100 punti, su 114, nell’anno solare. Decide Higuain con una prodezza delle sue in una partita equilibrata, vincendo, inoltre, il duello con Dzeko.

La parola più usata da Spalletti durante le interviste è stata “fisicità”. Il tecnico della Roma vede nell’aspetto della cattiveria e della potenza fisica la differenza tra le due squadre, soprattutto nei primi quindici minuti dove la Juventus ha schiacciato la Roma nella propria metà campo vincendo parecchi contrasti, in scivolata e non, ed è lì che si è decisa la partita.

C’è ancora da lavorare per la squadra giallorossa che senza Salah si è dimostrata ancora una volta prevedibile e lenta nella manovra. Spalletti ci ha provato inserendo, a sorpresa, Gerson, ma la partita del brasiliano è stata prettamente fisica e di contenimento su Alex Sandro, non proprio le caratteristiche che il talento under 20 ha fatto vedere in Brasile. Le cose sono migliorate con l’egiziano che anche a mezzo servizio ha trovato qualche spunto.

Il match di sabato non è tutto da buttare per la Roma perché la Juventus ha tenuto il fiato sospeso fino alla fine, nonostante gli acciacchi e le assenze che Spalletti ha dovuto e dovrà affrontare visto che De Rossi, Manolas e Nainggolan sono usciti malconci da Torino. I giallorossi hanno messo paura, con vari assalti, alla retroguardia di Allegri e proprio da qui la Roma dovrà ripartire perché si è dimostrata, per gran parte della partita, all’altezza della Juventus.

Il distacco dai bianconeri ora è di 7 punti, ma la Roma ha tutto il tempo di recuperare partendo da giovedì sera quando all’Olimpico arriverà il Chievo. I giallorossi, però, dovranno stare attenti alle loro spalle dove Napoli e Lazio si sono fatte minacciose.

Yuri Oggiano

SERIE A I risultati. La Lazio batte la Fiorentina. Pioggia di gol a Napoli.

Dopo i tre anticipi di ieri, prosegue con le gare domenicali la diciassettesima giornata di Serie A. Ecco i risultati:

Già disputate
Empoli-Cagliari 2-0 (8′, 72′ Mchedlidze)
Milan-Atalanta 0-0
Juventus-Roma 1-0 (14′ Higuain)
Sassuolo-Inter 0-1 (47′ Candreva)
Chievo-Sampdoria 2-1 (9′ Meggiorini, 42′ rig. Pellissier, 90’+4 Schick)
Napoli-Torino 5-3 (13′, 18′ rig., 22′, 80′ Mertens, 58′ Belotti, 70′ Chiriches, 76′ Rossettini, 84′ rig. Iago Falque)
Pescara-Bologna 0-3 (7′ Masina, 41′ Dzemaili, 57′ rig. Krejci)
Udinese-Crotone 2-0 (43′, 61′ Thereau)
Genoa-Palermo 3-4 (5′ Simeone, 42′ Quaison, 57′ Simeone, 65′ Ninkovic, 69′ Goldaniga, 87′ Rispoli, 89′ Trajkovski)
Lazio-Fiorentina 3-1 (23′ Keita, 49′ Biglia, 65′ Zarate, 90′ Radu)

JUVENTUS-ROMA 1-0 Esplora il significato del termine: Bianconeri in fuga, decide il PipitaBianconeri in fuga, decide il Pipita

Cento punti nell’anno solare, giocando 38 partite, l’equivalente di un torneo intero. Venticinque vittorie consecutive allo Juventus Stadium in campionato, con l’ultimo stop che risale al pareggio 1-1 contro il Frosinone del 23 settembre 2015 e l’ultima sconfitta allo 0-1 contro l’Udinese di un mese prima. Titolo d’inverno archiviato con due giornate d’anticipo, Roma lasciata a sette punti di distacco e Milan a nove, in un sabato perfetto per pianificare la grande fuga e gestire il vantaggio quando arriverà la Champions League. Ennesima sconfitta inflitta ai giallorossi, che negli ultimi anni erano stati spesso gli unici rivali credibili, almeno fino allo scontro diretto. Higuain che vince il duello diretto con Dzeko, aiutato da una squadra che non lo cerca solo con il pallone alto e lungo, ma bravo a saper di giocare un doppio registro: letale quando è vicino alla porta, generoso quando fa la seconda punta, più di Mandzukic, nella strana ma vincente coppia offensiva.

La sfida scudetto Juventus-Roma finisce 1-0. Un gol del Pipita al 14′ stende la Roma e manda i giallorossi a 7 punti. Con questo risultato i bianconeri consolidano il primato e diventano di fatto campioni d’inverno con due turni di anticipo sulla fine del girone di andata.

La partita è stata tesa e vibrante per tutti i 90 minuti. I padroni di casa partono forte e sbloccano la gara al 14′ del primo tempo con un’autentica magia dell’uomo più temuto, Gonzalo Higuain, che scarica un sinistro a fil di palo che non lascia scampo a Szczesny. I ragazzi di Spalletti, soprattutto nel secondo tempo, dopo l’ingresso di Salah al posto di un acerbo Gerson, tentano di riagguantare il pari, ma il fortino bianconero regge. Con questo risultato la Juventus mette una seria ipoteca sul cammino verso lo scudetto.

Allegri, vittoria ottenuta con sacrificio – “Sacrificio, impegno e coraggio: queste partite le vince chi va in campo, chi subentra e chi affronta ogni allenamento come una finale. Orgoglio!” ha twittato l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri.

Roma pronta al riscatto contro il Chievo

Lavinia Colasanto – La Roma saluta il 2016 e lo fa allo stadio Olimpico dove giovedì sera sfiderà il Chievo Verona di Rolando Maran che quest’anno sta sorprendendo. I veronesi sono lanciatissimi in classifica dopo la vittoria contro la Sampdoria per 2-1 mentre la squadra di Spalletti è attesa alla reazione dopo il capitombolo dello Juventus Stadium. I precedenti sorridono alla Roma che si trova in vantaggio per 14-3 nel bilancio totale contro il Chievo, dato che trova conforto tra le mura amiche dove i giallorossi sono usciti coi tre punti per ben 9 volte a fronte delle 2 dei clivensi. Schiacciante anche la supremazia nelle reti segnate, 24 a 4 a favore dei giallorossi che sono una macchina da guerra all’Olimpico in questo campionato, 8 vittorie in 8 apparizioni, 9 contando anche il derby.

Spalletti potrebbe rivoluzionare la sua squadra perché le condizioni di De Rossi, Manolas e Nainggolan, usciti malconci da Torino, non sono delle migliori. E allora possibile spazio per Vermaelen, titolare soltanto contro l’Astra Giurgiu dopo la pubalgia, Paredes che sta smaltendo l’infortunio alla caviglia, e Gerson, pronto a reagire dopo essere stato buttato nella mischia contro la Juventus. In difesa, col rientro di Peres a destra, Rudiger potrebbe scalare al centro per far coppia con Vermaelen o Fazio, sulla sinistra è atteso all’esordio Mario Rui, ormai pienamente ristabilito dall’infortunio al crociato. Gli acciacchi fisici rendono il centrocampo un rebus cosa che non è l’attacco perché Spalletti si affiderà a Salah, in partenza venerdì per la Coppa d’Africa, Perotti e Dzeko, il trio che ha dato molte soddisfazioni alla Roma in questa prima metà di campionato.

Il Chievo risponde con la sua organizzazione tattica, marchio di fabbrica di Maran. Pochi dubbi da sciogliere per il tecnico che valuterà le condizioni di De Guzman e Pellissier che si giocheranno il posto con Izco e Floro Flores. Sul resto della formazione Maran va ad occhi chiusi scegliendo i migliori con Birsa e Meggiorini che cercheranno di far paura alla Roma.

Unico precedente tra Spalletti e Maran è quello dello scorso campionato quando la Roma vinse all’Olimpico per 3-0. Anche in quella occasione i giallorossi salutarono il loro pubblico prima di chiudere il campionato contro il Milan. I giocatori vorranno replicare risultato e prestazione per passare un Natale sereno pensando al 2017 come l’anno della svolta.

Lavinia Colasanto

Juventus-Roma: i giallorossi escono a testa alta dallo Stadium

David Moresco – La Roma esce a testa alta dallo Juventus Stadium. I giallorossi hanno provato a giocarsela alla pari con i bianconeri, ma le assenze, e qualche errore arbitrale di troppo, hanno pesato non poco sul risultato finale. Spalletti, con gli assenti e con Salah e Bruno Peres acciaccati, non ha potuto schierare l’11 migliore per la trasferta di Torino e ha affidato a Gerson una maglia da titolare, posizionandolo come esterno d’attacco. Il giovane brasiliano, sia per la poca esperienza dovuta all’età sia per la pressione di un match così decisivo, non è riuscito a rendere come pensava il mister. Infatti la Roma vista in campo nel primo tempo, bloccata dal pressing alto dei centrocampisti bianconeri, non ha trovato soluzioni offensive valide per impensierire la Juventus. In questo senso con gli ingressi  in campo nel secondo tempo prima di Salah e dopo di El Sharaawi, Spallletti sperava di inserire quella dose di fantasia e velocità nel reparto offensivo giallorosso. Tuttavia gli unici pericoli per i bianconeri sono arrivati da alcune mischie su calcio piazzato. Nell’ultima mezz’ora però la Roma ha messo sotto torchio la Juventus, giocando alla pari con i bianconeri e dimostrando che la distanza tra loro non è poi così evidente né sulla qualità del gioco né nella forza fisica. I sette punti che separano le due squadre sono figli di una mancanza di mentalità dei giallorossi, che per l’ennesima volta in una partita decisiva entrano in campo mancando di personalità e di coraggio. La speranza per Spalletti è che oggi pomeriggio il Napoli contro il Torino e stasera la Lazio contro la Fiorentina portino a casa un risultato diverso dalla vittoria, in caso contrario entrambe si potrebbero portare  ad un punto dalla Roma mettendo una pressione ulteriore alla squadra. La Juventus, con la Champions League ormai nella fase decisiva, lascerà per strada qualche punto e sta alla Roma continuare il bel percorso in campionato visto fino ad ora. Fondamentale per i giallorossi riprendere da subito la retta via ed in questo senso la partita contro il Chievo di giovedì dà la possibilità alla squadra di mantenere alta la pressione e di riprendere, almeno temporaneamente, i tre punti persi a Torino, visto che il match tra la Juventus e Crotone verrà posticipata all’8 febbraio a causa della partita di supercoppa italiana in programma  il 23 febbraio tra i bianconeri ed il Milan.

David Moresco

Juventus-Roma: un classico con il sapore dello scudetto

David Moresco – Sabato sera a Torino andrà in scena un classico del campionato italiano, a sfidarsi, in un match che profuma di scudetto, saranno le prime due della classe: Juventus e Roma. I bianconeri, dopo la vittoria in rimonta nel derby domenica scorsa, si presentano alla partita contro i giallorossi carichi ed in grande forma. Gli acquisti estivi, come quello di Pjanic, hanno permesso ad Allegri di variare continuamente la disposizione della squadra in campo: dal 3-5-2 di stampo ‘contiano’ fino al 4-3-1-2 o al 4-3-3. Cambia la formazione, ma l’idea di gioco del tecnico livornese rimane la stessa: veloci ribaltamenti di gioco, pressing alto ed inserimenti degli interni di centrocampo in area di rigore. Tuttavia la Juventus quest’anno non ha impressionato per il gioco, spesso lento e macchinoso, ma è riuscita comunque a portare a casa grandi risultati. La solidità difensiva, da sempre il grande punto di forza dei bianconeri, è stata messa a dura prova dagli infortuni di Bonucci e Barzagli. Lo scorso anno la Juventus non prese gol in 22 partite, quest’anno, nelle prime 16 di campionato, i bianconeri hanno subito ben 14 gol, il che rende la difesa bianconera penetrabile. In questo senso il recupero di Barzagli diventa fondamentale per la squadra di casa. I precedenti a Torino non sorridono ai giallorossi: L’ultima vittoria della Roma in casa della Juventus risale al 23 gennaio 2010, quando il Delle Alpi fu illuminato dal colpo di testa di Riise allo scadere, che superò Manninger e regalò la vittoria ai giallorossi. Ma da quando i bianconeri si sono trasferiti allo Juventus Stadium, quindi dall’11 settembre 2011, la Roma in campionato non è mai riuscita a portare a vincere. Lo Stadium dunque rappresenta una vera e propria maledizione per i giallorossi. La Roma, che si presenta a questa sfida dopo le vittorie contro Lazio e Milan, ha voglia di spezzare l’incantesimo. La squadra vista nelle ultime due uscite è meno spettacolare, ma molto più solida ed efficace: senza Salah il modulo utilizzato da Spalletti ha tolto rifornimenti a Dzeko, ma al contempo ha permesso di blindare la difesa. La porta dei capitolini non è mai rimasta inviolata per tre gare di fila e in questo senso quello di sabato sera sarà un ulteriore esame. La Roma, in caso di vittoria, si porterebbe a -1 dai bianconeri e riaprirebbe decisamente le sorti del campionato.

David Moresco

Brividi allo Stadium: c’è Juventus-Roma

Lavinia Colasanto – E’ la sfida che il calcio italiano attende dal momento del sorteggio del calendario. E’ finalmente arrivata l’ora di Juventus-Roma, partita valida per la 17° giornata di Serie A che si giocherà allo Juventus Stadium sabato alle 20.45. Le squadre si presentano al match più cariche che mai con la Roma fresca di vittoria contro il Milan, mentre la Juventus ha portato a casa il derby.

I precedenti sorridono alla Juventus col computo totale che recita 81 vittorie a fronte di 43 della Roma, i pareggi sono 49. A Torino il dato è schiacciante perché, nella storia, la Juventus è uscita vincente per ben 55 volte, la Roma soltanto 11 e da quando esiste lo Juventus Stadium è avanti la squadra di casa per 6 a 0 con annesse feroci polemiche arbitrali.

La Roma si presenta alla sfida tenendo il fiato sospeso per Salah e Paredes. I due stanno facendo di tutto per andare almeno in panchina sabato sera e a sorpresa non è escluso che uno dei due faccia il titolare. Chi è sicuro di esserci è Szczesny, protagonista del rigore parato a Niang contro il Milan. Con lui sta crescendo anche una difesa che non prende gol da due partite, segno zero sul tabellino anche contro la Lazio. Fazio e compagni stanno giovando del cambio di modulo che Spalletti ha adottato per ovviare all’assenza di Salah. Più copertura a centrocampo, con De Rossi e Strootman a sradicare palloni, e Nainggolan che sta diventando specialista del gol dalla distanza. Senza l’egiziano l’attacco soffre ma le prestazioni di Dzeko e Perotti sono sempre positive. Soprattutto l’apporto del bosniaco sarà fondamentale per tenere palla contro la fisicità dei difensori bianconeri.

Anche la Juventus deve affrontare le sue assenze, sicure sono quelli di Dani Alves e Bonucci mentre è incerto il recupero di Pjaca. Allegri si appoggerà ad Higuain e al rientro di Dybala che è pronto a prendersi una maglia da titolare. Risalendo il campo il punto fermo è Khedira con Pjanic che dovrebbe tornare titolare dopo la panchina contro il Torino. Il reparto solido della Juventus è la difesa che quest’anno ha subito qualche defezioni di troppo. Per l’occasione i bianconeri ritrovano Barzagli che si aggregherà a Rugani e Chiellini.

La sfida è anche tra gli allenatori. Il bilancio tra Allegri e Spalletti è in parità, due vittorie per uno. Quello che preoccupa il tecnico di Certaldo è il suo andamento contro la Juventus, soltanto una vittoria, in Coppa Italia alla sua prima esperienza alla Roma, in 21 impegni.

A Torino si sfidano i migliori attacchi, 36 gol fatti a 35 a favore della Roma, due delle migliori difese, 14 gol subiti dalla Juventus a fronte dei 16 dei giallorossi. Ci sono tutti gli ingredienti per uno scontro tra titani che dirà molto su questo campionato.

Lavinia Colasanto

Europa League. Sarà il Villarreal l’avversario della Roma

Yuri Oggiano – C’era da evitare il Manchester United e non solo. Nell’urna di Nyon, tra le squadre pericolose, era presente anche il Villarreal e proprio gli spagnoli sfideranno la Roma nei sedicesimi di finale di Europa League. Sorteggio poco benevolo visto che gli unici precedenti tra le due squadre risalgono alla vecchia Coppa UEFA del 2003/2004 quando Senna e compagni eliminarono la Roma negli ottavi di finale. Il Villarreal ha una buona tradizione contro le Italiane con uno score di 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte.

Il Villarreal si è presentato ai sorteggi come non testa di serie, frutto del secondo posto nel girone vinto dall’Osmanlispor. Non un grande biglietto da visita per il sottomarino giallo che comunque non è da sottovalutare vista la sua storia europea. Gli spagnoli, negli ultimi 5 anni, vantano due semifinali e un ottavo di finale, oltre che ad una presenza in Champions League. Il palmares viene arricchito dai due trionfi in Intertoto nel 2003 e nel 2004.

Gli spagnoli sono una mini colonia italiana, in rosa sono presenti Bonera, ex capitano del Milan, Soriano, punto di forza della Sampdoria di questi ultimi anni, e Sansone, che a suon di gol ha portato il Sassuolo in Europa. La rosa del Villarreal presenta elementi validi in tutti i ruoli a partire dal portiere, Sergio Asenjo, passando per Musacchio in difesa, cercato dalla Roma anche in estate, fino ad arrivare all’attacco che presenta i migliori calciatori con Soldado, Bakambu e Pato. I giallorossi ritrovano anche una vecchia conoscenza, José Angel, che fa parte del reparto meno battuto di Spagna, sono dieci i gol subiti dalla squadra di Escribà.

Nonostante i tanti nomi in attacco, Sansone, Pato, Bakambu e Soldado, il Villarreal fatica a segnare. Nel girone di Europa League ha siglato nove gol, a fronte dei sedici della Roma, mentre in campionato è fermo a quota 19 col Real Madrid che ha segnato 40 reti.

Un impegno difficile ma non proibitivo per la Roma che però, per cercare di passare il turno, dovrà schierare i suoi migliori giocatori rischiando di perdere energie e terreno in campionato.

Yuri Oggiano