All’Olimpico arriva la Fiorentina

Lavinia Colasanto – Sbrigata, con fatica, la pratica Cesena in Coppa Italia, la Roma è pronta a ricevere, allo stadio Olimpico, la Fiorentina di Paulo Sousa, match valido per la 23 esima giornata di campionato. I giallorossi arrivano all’incontro rintronati dalla sconfitta, dello scorso weekend, contro la Sampdoria mentre i toscani stanno vivendo un buon momento di forma, grazie anche alla recente vittoria contro la Juventus. Storicamente quella tra Roma e Fiorentina è una partita molto equilibrata, come dimostrano anche gli scontri diretti in Serie A che sono leggermente a favore dei capitolini.

Out Perotti, Jesus, Florenzi e Salah, sconfitto col suo Egitto dal Camerun in finale di coppa d’Africa, Spalletti dovrà mettere mano alla Roma per trovare, di nuovo, i giusti equilibri tattici che in queste ultime apparizioni sono venuti meno. Dopo la classica parentesi di coppa per Alisson, in porta torna Szczesny, mentre al centro della difesa, con Rudiger e Manolas, che dovrà stare attento essendo diffidato, ci sarà Fazio. Bruno Peres ed Emerson Palmieri, invece, agiranno sulle corsie. I brasiliani stanno giovando del cambio di modulo che gli permette di essere più incisivi in fase offensiva. In mediana De Rossi e Strootman per rendere la Roma più equilibrata. Nessun ballottaggio in attacco dove l’inamovibile Dzeko sarà supportato da El Shaarawy. L’azzurro, quando è partito titolare in questa stagione, ha infilato 6 gol e 4 assist. Completa la formazione Nainggolan, forse il più in forma della rosa.

Dall’altra parte, Paulo Sosua, si potrebbe mettere quasi a specchio schierando un 3-5-2 con Bernardeschi e Kalinic a fare da punti di riferimento in attacco. A centrocampo la Viola farà affidamento sulla brillantezza di Chiesa e le geometrie di Badelj e Borja Valero, due pallini di Spalletti ed obiettivi della Roma durante il calciomercato. Dubbi in difesa dove Gonzalo Rodriguez è costretto al forfait per un problema muscolare, al suo posto ci dovrebbe essere De Maio. A completare il reparto Sanchez ed una vecchia conoscenza giallorossa, Astori. Cambio in porta per Sousa che darà una chance a Sportiello per l’infortunio di Tatarusanu, fermo ai box per lombalgia.

Le sviste arbitrali dell’andata, rigore non dato su Dzeko e gol irregolare di Badelj, possono dare quella carica in più ai giallorossi che in casa hanno un percorso netto, 10 vittorie su 10 partite. Un match da tutto o niente per la Roma che dovrà reagire per contro-superare il Napoli in classifica, tenendo a distanza la Lazio e per sognare, perché la Juventus non è poi così lontana.

Lavinia Colasanto

Roma-Cesena, che fatica!

Yuri Oggiano – Con molta fatica ma la Roma ce l’ha fatta. I giallorossi battono il Cesena per 2-1, nei quarti di finale di Coppa Italia, e accedono in semifinale dove, ad aspettarli, c’è la Lazio, che ha eliminato l’Inter. A decidere il match è stato Francesco Totti su un calcio di rigore dubbio. Il numero 10 è tornato al gol nella competizione nazionale dopo 9 anni, ed è giunto alla sua 100 esima rete sotto la guida di Spalletti.

La partita dell’Olimpico si è chiusa tra grandi abbracci e sorrisi da parte dei giocatori della Roma, ma l’incubo di una serata come quella contro lo Spezia ha aleggiato per tutti i 90’.

La Roma, come successo anche contro la Sampdoria, è sembrata debole e disordinata in difesa, lasciando molto spazio alle scorribande dei centrocampisti del Cesena e agli inserimenti di Rodriguez che ha messo in grande difficoltà Manolas, decisamente in una serata no. C’ha messo una pezza più volte Alisson prima della clamorosa incomprensione col difensore greco che ha regalato il gol del pareggio a Garritano.

In attacco tutti i palloni sono passati tra i piedi di Totti che, con lanci di prima ed imbucate, ha provato a scardinare la difesa del Cesena senza successo. Il Capitano si è proposto molto anche in fase di costruzione per dare una marcia in più ad una Roma compassata e poco precisa, anche se i risultati si sono visti nel secondo tempo con l’entrata di Nainggolan. Il belga ha cambiato il volto della Roma e ha dato quello sprint che ha permesso ai suoi di schiacciare il Cesena fino al gol del vantaggio di Dzeko, 22 esima rete in questa stagione. Il bosniaco, entrato per l’infortunio di Perotti, si è dimostrato ancora una volta indispensabile per la manovra della Roma svariando sul fronte offensivo per creare pericoli.

Nonostante il passaggio del turno ci sarà molto da lavorare per Spalletti che dovrà mettere mano ad una difesa che sembra aver fatto dei passi indietro rispetto a quanto mostrato ad inizio 2017. Una vittoria porta sempre fiducia ed è questo che spera il tecnico di Certaldo per ripartire in campionato contro la Fiorentina e dare la caccia alla Juventus.

Yuri Oggiano

Serie A – I risultati della 22^ giornata. La Roma crolla a Genova. Stop casalingo del Napoli. La Juve facile con il Sassuolo

La Serie A, arrivata alla sua 22esima giornata, è ripresa sabato sera con due anticipi: in quello delle 18 la Lazio ha perso in casa contro il Chievo mentre in quello delle 20.45 l’Inter ha battuto il Pescara. Nella prima partita disputata domenica, Torino e Bologna hanno pareggiato 1 a 1, e nelle partite delle 15 la Juventus ha vinto contro il Sassuolo, il Crotone ha vinto contro l’Empoli, il Genoa ha pareggiato in casa della Fiorentina, la Roma ha perso a Genova contro la Sampdoria e l’Udinese ha vinto in rimonta contro il Milan. Nel posticipo delle 20.45 il Napoli ha pareggiato contro il Palermo.

Con la sconfitta della Roma a Genova, la Juventus ha ora un vantaggio di quattro punti, e deve ancora recuperare una partita, così come Milan, Fiorentina, Bologna, Pescara e Crotone.

Roma-Cesena 2-1: le pagelle. Cercasi rabbia agonistica, Totti toglie le castagne dal fuoco

Simone Indovino – Semifinale raggiunta, ma serata da dimenticare per gli uomini di Spalletti. Primo tempo ampiamente insufficiente, con la Roma che rischia numerose volte di andare sotto col punteggio complice una serata da incubo di Manolas. L’allenatore è costretto a inserire Dzeko dopo appena 20 minuti a causa dell’infortunio di Perotti e il bosniaco, nella ripresa, riesce a realizzare il momentaneo vantaggio. Pochi minuti dopo un pasticcio tra Alisson e il centrale greco regala il pareggio agli ospiti; ci pensa Totti con un preciso destro su rigore (generoso, doveroso specificarlo) a regalare il passaggio del turno.

ROMA

Alisson 5.5 – Fondamentale nel primo tempo quando nega il vantaggio a Rodriguez immolandosi in uscita; impreciso nella ripresa dove in coabitazione con Manolas regala il pareggio. Difficile sapere chi avesse ragione, ma il problema di comunicazione è evidente.

Rudiger 6 – Il più positivo della retroguardia. Il tedesco mette la solita grinta per spazzare via le avanzate ospiti. Decisivo un suo intervento in scivolata a pochi minuti dal termine.

Manolas 4.5 – Serata da film horror per il difensore. Svogliato e impreciso, è sempre sovrastato dagli attaccanti del Cesena. Nella prima frazione di gioco si fa scappare alle spalle Rodriguez diverse volte, nel secondo tempo combina la frittata con Alisson.

Juan Jesus 6 – Spesso preso in velocità a causa dello scarso filtro dei compagni, il brasiliano riesce in ogni caso a tamponare le avanzate avversarie finché Spalletti non lo rileva con Nainggolan per dare più spinta offensiva.

Mario Rui 5.5 – Il portoghese è tra i più cercati dai compagni ma, probabilmente a causa della lunga inattività, il piede non è ancora caldo. Sono troppi i cross sbagliati dall’esterno che con la sua qualità dovrebbe fare certamente di più. Forma fisica in crescita, erano svariati mesi che non giocava tutti i 90 minuti.

Bruno Peres 6.5 – Partenza non brillante, crescita col passare dei minuti. Nel secondo tempo si trova isolato in tutta la fascia destra: è bravo a difendere e offendere senza rischiare troppo.

Strootman 5.5 – Altra gara sottotono per l’olandese che non riesce a conferire a centrocampo la solita quantità e qualità a cui ci ha abituato. Forse urge riposo, il suo apporto alla squadra è troppo fondamentale per farne a meno. Apprezzabile l’inserimento in area avversaria che porta al rigore decisivo.

Paredes 5.5 – Troppo nascosto, l’argentino si limita al compitino con passaggi semplici non riuscendo a garantire pericolosità alle trame iniziali.

Nainggolan 6.5 – Inserito per dare vivacità, il Ninja appare un gradino sopra rispetto a tutti i restanti compagni in campo. Conferisce qualità alla fase offensiva della Roma andando anche vicino alla rete con una botta da fuori. Sua la palla allo scadere per Strootman da cui scaturisce il tiro dagli 11 metri.

Perotti s.v. – Appena 16 minuti per l’ex Genoa che è costretto ad abbandonare il campo per un problema muscolare.

El Shaarawy 6 – Tanto movimento da parte del Faraone che non riesce comunque a incidere. Cala leggermente di rendimento nei secondi 45 minuti ma è bravissimo a regalare il passaggio decisivo a Dzeko per l’1-0 della Roma.

Dzeko 6.5 – Entrato al posto di Perotti, passa il primo tempo toccando pochissimi palloni. Ripresa del tutto diversa: il bosniaco è il giocatore più pericoloso con diverse palle gol fino a quando sfrutta il preciso assist di El Shaarawy e deposita in rete il vantaggio.

Totti 6.5 – Il Capitano manovra un’enormità di palloni talvolta anche in maniera imprecisa. Nei primi 25 minuti sono troppe le verticalizzazioni nel nulla. Conferisce vivacità alla manovra offensiva della Roma e mostra la solita grande classe e freddezza quando trasforma il rigore allo scadere.

Emerson s.v – Spalletti gli regala un meritato turno di riposo inserendolo appena a 10 minuti dalla fine.

Spalletti 5.5 – Passano gli anni ma siamo di fronte sempre agli stessi problemi psicologici. L’entrata in campo dei capitolini è molle e con poca concentrazione: nel calcio di oggi non è possibile permetterselo. Prova a cambiare l’inerzia della gara inserendo Nainggolan, ma è solo Totti allo scadere a regalare il passaggio del turno per i suoi. Siamo certi che il tecnico toscano darà una bella strigliata ai giocatori: questi cali di concentrazione non possono essere ammessi.

Simone Indovino

Sampdoria-Roma: Muriel e Schick stendono i giallorossi

David Moresco – Alla Roma non è riuscito il miracolo dell’andata, quando all’Olimpico bastarono gli ingressi di Totti e Dzeko per rimontare una partita che sembrava ormai persa. Questa volta non c’è stato nulla da fare. 71’ e 73’, due minuti fatali per i giallorossi: prima Schick e poi Muriel, sono loro a frenare i sogni scudetto della Roma. La Juventus per ora è a +4, in attesa del recupero contro il Crotone che potrebbe portarla  a +7. Distanza quasi incolmabile. Come quella tra Muriel e Vermaelen: il difensore, schierato a sorpresa come sostituto di Manolas, non è mai entrato davvero in partita, andando in tilt di fronte ai colpi del colombiano, troppo veloce e troppo tecnico per il centrale belga. La difesa, che sembrava aver trovato la quadratura del cerchio, ha perso la bussola ed ha subito gol dopo 344 minuti di imbattibilità. Non basta il rigore negato su Dzeko al 94esimo per trovare un alibi, perché non ce ne sono. La sconfitta a Genova mostra il vero problema della compagine giallorossa: non ci sono ricambi e giocano sempre gli stessi. Dzeko, Strootman, Nainggolan, Fazio, Bruno Peres e Szczesny. Tutti loro hanno collezionato più di 2000 minuti di gioco, troppi per chi vuole competere su più fronti e mantenere la freschezza fisica. Servono sostituti all’altezza per far rifiatare i titolari e di tempo ormai ce n’è poco. Domani è l’ultimo giorno di mercato e si attendono rinforzi tentare di recuperare punti sulla Juventus, che non sembra volersi fermare. La sconfitta brucia e fa male, l’importante sarà non gettare la spugna e invertire da subito la rotta. La Roma, che in campionato dopo una sconfitta ha sempre vinto, sa rialzarsi. In questo senso il match infrasettimanale di Coppa Italia contro il Cesena aiuterà i giallorossi a dimenticare in fretta la sfida di Genova e concede la possibilità di riprendere da subito il cammino della vittoria.

David Moresco29

La Roma non è Schick, vince la Samp

Lavinia Colasanto – Brusca frenata della Roma che inciampa contro la Sampdoria, a Marassi, per 3 a 2, in una partita dall’andamento rocambolesco, quasi sulla stessa riga dell’andata. Questa volta Muriel, con tanto di deviazione di Nainggolan, la decide, mentre ai giallorossi non basta andare in vantaggio per due volte, prima con Bruno Peres e poi con Dzeko che torna al gol lontano dall’Olimpico dopo tre mesi. Marassi si conferma stregato per la Roma, rimangono soltanto 19 le vittorie in 117 apparizioni.

La difesa, che tanto aveva fatto bene nelle ultime partite, si riscopre improvvisamente fragile, priva di Manolas a cui Spalletti ha preferito Vermaelen e proprio questo, forse, ha incrinato gli equilibri trovati finora. Non un’ottima prova del belga, apparso lontano da una condizione ottimale e da quella sicurezza che negli anni l’ha contraddistinto. La Roma, inoltre, torna a subire tre gol, non accadeva dalla partita, sempre in trasferta, contro il Torino di Mihajlovic quando i giallorossi persero sotto i colpi di Belotti e Iago Falque.

La Roma, come successo spesso negli anni precedenti, ha sofferto il pressing asfissiante dell’avversario con molti palloni sporchi usciti dai piedi di De Rossi e compagni che Dzeko ha provato a trasformare in oro. Il bosniaco ha trovato il 15 esimo sigillo in campionato e il quinto gol in trasferta, cosa che non accadeva dal 3-1 rifilato al Sassuolo. Una magra consolazione per Spalletti, che anche senza Salah, può contare sul suo bomber, punto di congiunzione tra il centrocampo e l’attacco.

Il tecnico dovrà rimboccarsi le maniche e tenere alta la concentrazione visto che mercoledì la Roma tornerà in campo contro il Cesena per la Coppa Italia mentre in campionato, all’Olimpico, è attesa una Fiorentina in salute che sta rincorrendo la zona Europa.

La Juventus davanti prova a scappare, tornando a +4 con una partita da recuperare, l’Inter da dietro prova a rientrare e a sedici giornate dal termine non c’è più spazio per sbagliare. Tra mercato e campo la Roma prova a capire quale sarà il suo futuro perché ora l’obiettivo è soltanto uno: ripartire e dimenticare in fretta la gara di Genova.

Lavinia Colasanto

Serie A – Le formazioni della 22a giornata

Queste le probabili formazioni della giornata numero 22 di Serie A, in programma tra sabato e domenica:

LAZIO-CHIEVO, sabato ore 18 

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Wallace, de Vrij, Radu; Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Djordjevic, Lulic.
A disp.:Strakosha, Patric, Bastos, Hoedt, Lukaku, Murgia, Leitner, Luis Alberto, Lombardi.
All. Simone Inzaghi
Squalificati: Immobile (1)
Indisponibili: Keita, Kishna

Chievo (4-3-2-1): Sorrentino; Cacciatore, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Castro, Radovanovic, Izco; De Guzman, Birsa; Inglese.
A disp.: Seculin, Bressan, Sardo, Spolli, Frey, Hetemaj, Bastien, Kiyine.
All. Rolando Maran
Squalificati: Cesar (1), Meggiorini (1)
Indisponibili: Rigoni, Pellissier

 

INTER-PESCARA, sabato ore 20:45 

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Santon; Brozovic, Gagliardini; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi​
A disp.: Carrizo, Berni, Andreolli, Ranocchia, Nagatomo, Banega, Murillo, Biabiany, Kondogbia, Eder, Palacio, Gabigol​
All.: Stefano Pioli
Squalificati: Ansaldi (1)
Indisponibili: –

Pescara (3-5-1-1): Bizzarri; Coda, Stendardo, Fornasier; Crecenzi, Verre, Bruno, Memushaj, Biraghi; Benali; Bahebeck.
A disp.: Fiorillo, Aldegani, Bovo, Delli Carri, Mitrita, Kastanos, Cubas, Pepe, Muntari, Cerri, Gilardino.
All. Massimo Oddo
Squalificati: Caprari (1)
Indisponibili: Campagnaro, Zampano, Vitturini, Brugman

 

TORINO-ATALANTA, domenica ore 12:30  

Torino (4-3-3): Hart; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca; Benassi, Valdifiori, Obi; Iago Falque, Belotti, Ljajic.
A disp.: Padelli, Cucchietti, Ajeti, Vives, Gustafson, Lukic, Baselli, Boyé, Martinez, Maxi Lopez, Iturbe.
All.: Sinisa Mihajlovic
Squalificati: –
Indisponibili: Carlao, Zappacosta, Molinaro, Castan, Avelar, Acquah

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Toloi, Caldara; Conti, Freuler, Kessié, Spinazzola; Kurtic; Petagna, Gomez​
A disp.: ollini, Mazzini, Zukanovic, Suagher, Raimondi, Bastoni, Melegoni, Migliaccio, Grassi, D’Alessandro, Paloschi​
All. Gian Piero Gasperini
Squalificati: –
Indisponibili: Dramé, Konko

 

 

CAGLIARI-BOLOGNA, domenica ore 15

Cagliari (4-3-1-2): Rafael; Isla, Ceppitelli, Bruno Alves, Murru; Dessena, Tachtsidis, Padoin; Farias; Sau, Borriello.
A disp.: Gabriel, Colombo, Salamon, Capuano, Pisacane, Di Gennaro, Giannetti.
All.: Massimo Rastelli
Squalificati: Joao Pedro (3), Barella (1)
Indisponibili: Faragò, Ionita, Melchiorri

Bologna (4-3-3): Mirante; Krafth, Oikonomou, Maietta, Masina; Pulgar, Nagy, Viviani; Di Francesco, Destro, Krejci.
A disp.: Da Costa, Sarr, Mbaye, Torosidis, Okwonkwo, Donsah, Verdi, Rizzo, Sadiq, Petkovic.
All. Roberto Donadoni
Squalificati: Dzemaili (1)
Indisponibili: Helander, Gastaldello, Taider

 

 

CROTONE-EMPOLI, domenica ore 15 

Crotone (4-3-3): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden, Crisetig, Barberis; Palladino, Falcinelli, Trotta.
A disp.: Festa, Dussenne, Sampirisi, Claiton, Capezzi, Stoian, Simy, Nalini.
All.: Davide Nicola
Squalificati: –
Indisponibili: Tonev, Mesbah

 

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Veseli, Bellusci, Costa, Dimarco; Krunic, Dioussé, Croce; Büchel; Mchedlidze, Pucciarell.
A disp: Pelagotti, Pugliesi, Cosic, José Mauri, Matheus Pereira, Zajc, Marilungo, Thiam, Maccarone.
All: Giovanni Martusciello
Squalificati: Pasqual (1), Tello (1)
Indisponibili: Laurini, Saponara, Barba, Zambelli

 

FIORENTINA-GENOA, domenica ore 15 

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Sanchez, Astori; Chiesa, Vecino, Badelj, Olivera; Borja Valero, Bernardeschi; Kalinic.
A disp.: Sportiello, Diks, De Maio, Salcedo, Milic, Ilicic,Cristoforo, Tello, Hagi, Babacar.
All.: Paulo Sousa
Squalificati: –
Indisponibili: Dragowski, Gonzalo Rodriguez

 

Genoa (3-4-2-1): Lamanna; Izzo, Burdisso, Munoz; Edenilson, Hiljemark, Cofie, Laxalt; Lazovic, Ocampos; Simeone.
A disp.: Rubinho, Zima, Orban, Gentiletti, Beghetto, Morosini, Taarabt, Gakpé, Ninkovic, Pinilla, Pandev.
All. Ivan Juric
Squalificati: Cataldi (1)
Indisponibili: Perin, Rigoni, Miguel Veloso, Biraschi

 

SASSUOLO-JUVENTUS, domenica ore 15 

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Antei, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Aquilani, Mazzitelli; Berardi, Matri, Politano.
A disp.: Pegolo, Pomini, Lirola, Letschert, Gazzola, Adjapong, Duncan, Sensi, Ragusa, Defrel, Iemmello, Ricci.
All.: Eusebio Di Francesco
Squalificati: –
Indisponibili:
 Magnanelli, Missiroli, Biondini
Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Sturaro, Marchisio, Khedira; Pjanic; Dybala, Higuain.
A disp.: Neto, Audero, Rugani, Barzagli, Dani Alves, Asamoah, Rincon, Hernanes, Cuadrado, Pjaca, Mandzukic.
All. Massimiliano Allegri
Squalificati: –
Indisponibili: Benatia, Lemina, Mattiello

 

UDINESE-MILAN, domenica ore 15

Udinese (4-3-3): Karnezis; Faraoni, Danilo, Felipe, Samir; Fofana, Hallfredsson, Jankto; de Paul, Zapata, Thereau.
A disp.: Scuffet, Perisan, Angella, Heurtaux, Adnan, Lucas Evangelista, Kums, Balic, Perica, Ewandro, Matos.
All.: Gigi Delneri
Squalificati: –
Indisponibili: Widmer, Badu, Wague
Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, Calabria; Kucka, Locatelli, Pasalic; Suso, Bacca, Bonaventura.
A disp.: Storari, Ely, Gomez, Antonelli, Zapata, Poli, Sosa, Honda, Bertolacci, Deulofeu, Lapadula.
All. VIncenzo Montella
Squalificati: –
Indisponibili: Fernandez, Montolivo

 

NAPOLI-PALERMO, domenica ore 20:45

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.
A disp.: Sepe, Rafael, Maggio, Tonelli, Chiriches, Giaccherini, Allan, Diawara, Rog, Pavoletti, Milik, Gabbiadini.
All. Maurizio Sarri
Squalificati: –
Indisponibili: Koulibaly, Strinic, El Kaddouri

Palermo (3-5-1-1): Posavec; Cionek, Gonzalez, Goldaniga; Rispoli, Bruno Henrique, Jajalo, Chochev, Pezzella; Quaison; Nestorovski.
A disp.: Marson, Andelkovic, Morganella, Sunjic, Vitiello, Aleesami, Embalo, Diamanti, Bentivegna, Stefan Silva, Balogh, Trajkovski.
All. Diego Lopez
Squalificati: Gazzi (1)
Indisponibili: Rajkovic, Sallai

Roma, il segreto è la continuità

Yuri Oggiano – Torna in campo la Serie A e la Roma è attesa dalla delicata sfida di Marassi contro la Sampdoria. Le due squadre vivono momenti opposti con i giallorossi lanciati nella rincorsa alla Juventus, grazie alle ultime solide vittorie, mentre la squadra di Giampaolo non vince dal 4 dicembre quando in casa cadde il Torino, da lì soltanto due pareggi e cinque sconfitte. L’ultima partita tra le due compagini è quella di Coppa Italia con la Roma che ha strapazzato per 4-0 i blucerchiati. In campionato, invece, l’andata fu rocambolesca con la Sampdoria prima avanti e poi superata dai giallorossi dopo la bomba d’acqua abbattutasi sull’Olimpico. 117 partite in campionato e Roma in vantaggio per 47 a 37. Un dato che, se riportato nelle sfide di Marassi, vede la Sampdoria ribaltare tutto essendo avanti 28 a 9 nel computo delle vittorie.

Squalificato Pedro Pereira, e infortunati Sala e Carbonero, Giampaolo si affiderà all’11 che in questo momento gli dà più garanzie. Quello composto da Muriel e Quagliarella in attacco, supportati dalla regia ordinata di Torreira e dalle genialate di Bruno Fernandes. Risalendo il campo confermato il blocco difensivo con Silvestre, Skriniar, Berezynski e Regini che si giocherà il posto con Pavlovic. Ancora out Viviano che è sulla via del recupero.

Dall’altra parte una Roma al completo, priva soltanto di Florenzi, infortunato, e di Salah, impegnato in coppa d’Africa. Spalletti non intende modificare una squadra che sta andando spedita e che sembra aver trovato i giusti equilibri, difesa ordinata e attacco che sa pungere nel momento del bisogno. E allora ecco che la Roma si compone con un 3-4-2-1 camaleontico, capace di trasformarsi in 3-4-3 o in 3-5-2, a seconda delle esigenze della partita. In difesa inamovibile Fazio, con lui Rudiger e Manolas. Sugli esterni libertà per Bruno Peres ed Emerson Palmieri coperti dalla solidità di De Rossi e Strootman. In attacco impossibile rinunciare a Nainggolan che insieme a Perotti sarà a supporto di Dzeko che non segna in trasferta dal 26 ottobre quando realizzò una doppietta al Sassuolo.

Sfida particolare anche in panchina tra i due amici Spalletti e Giampaolo, 4 a 2 il confronto diretto a favore del tecnico giallorosso che per continuare la sua marcia verso il sogno scudetto dovrà fare un altro sgarbo al collega. Non c’è tempo per le amicizie, il campionato corre forte e la Roma non si vuole fermare.

Yuri Oggiano

Ti presento la Sampdoria di Muriel e Quagliarella. 26 giorni di fuoco per la Roma

David Moresco – La partita di domenica contro la Sampdoria da il via ad un vero tour de force per la Roma, che nel mese di febbraio giocherà 7 partite cruciali per il suo futuro. 26 giorni infuocati: dal Cesena in Coppa Italia, all’Inter in campionato, passando per il doppio confronto con il Villarreal in Europa League. Ma ora è l’attenzione va rivolta a Genova per la sfida alla Sampdoria. Non è stato un inizio di 2017 semplice per i blucerchiati, che tra infortuni, voci di mercato e risultati mediocri non sono ancora riusciti a centrare i tre punti in campionato. Infatti, dopo la vittoria contro il Torino il 4 dicembre, hanno racimolato soltanto 2 punti in 6 partite, perdendo in ordine contro Lazio, Chievo, Napoli e Atalanta, pareggiando con udinese ed Empoli. I pochi gol e le troppe occasioni sprecate, ultima quella di Schik alla mezz’ora del match contro i bergamaschi, spingono la Sampdoria sempre più in fondo al tunnel e portano all’esasperazione i tifosi. La tradizione dei giallorossi in Liguria è tutt’altro che positiva: in 58 sfide sono solamente 9 le vittorie. Numeri che dimostrano le difficoltà della Roma a Marassi e che non permettono cali di tensione. La Sampdoria, dopo l’ennesima sconfitta, questa volta a Bergamo, causata da errori arbitrali, arriverà alla sfida stanca e vogliosa di riscatto. A guidare l’attacco blucerchiato saranno Quagliarella, che alla Roma in 21 match ha segnato 3 volte, e Muriel, la vera bestia nera dei giallorossi. Il colombiano in 8 sfide in campionato ha realizzato ben 5 gol e 1 assist, come a nessun altro in serie a. D’altra parte però la Roma sembra aver trovato finalmente una stabilità difensiva che fino a poche settimane fa sembrava un miraggio e domenica toccherà a Fazio, Rudiger e Manolas il compito di arginare il potenziale offensivo blucerchiato. Sampdoria-Roma chiude il mese di gennaio e da inizio ad una serie di partite che darà una dimensione alla Roma: campionato, Coppa Italia ed Europa League, il destino è ancora tutto da scrivere. Non ci resta che attendere che lo spettacolo abbia inizio.

David Moresco

Serie A, i risultati: vincono Juve e Roma. Sesta vittoria consecutiva per l’Inter

La capolista Juventus torna al successo dopo la sconfitta della settimana scorsa contro la Fiorentina e nei primi 17 minuti segna due reti alla Lazio, con Dybala e Higuain, vincendo 2-0 allo Stadium. Le tre squadre che seguono in classifica, a parte i biancocelesti, hanno conquistato i tre punti. La Roma all’Olimpico supera di misura il Cagliari con gol del numero nove Dzeko e si conferma seconda forza del campionato. Anche l’Inter batte il Palermo in trasferta 1-0 e realizza il sesto successo consecutivo in Serie A. Il big match della ventunesima giornata se l’è aggiudicato il Napoli che a San Siro supera il Milan 2-1. Vittorie in casa per Bologna (doppietta di Dzemaili), Empoli e Atalanta. L’unico pareggio del turno è quello tra Genoa-Crotone 2-2. Successi esterni per la Fiorentina contro il Chievo (3-0, con prima rete in Serie A di Federico Chiesa) e del Sassuolo sul Pescara, sempre più vicina alla retrocessione.

Fonte: Il Fatto