Pescara, Zeman ha detto sì: oggi ritorna in panchina

Il tecnico boemo ha accettato la proposta del club abruzzese, che lo ha cercato per sostituire l’esonerato Massimo Oddo alla guida della squadra attualmente ultima in classifica

ROMA – Millesettecento giorni dopo, Zeman torna al Pescara. Dopo 24 ore di riflessioni, il boemo ha rotto le riserve: sarà lui a raccogliere l’eredità di Oddo, esonerato senza riuscire a vincere nemmeno una partita sul campo (Solo lo 0-3 a tavolino con il Sassuolo). Un ritorno sospirato, ventilato per anni: aveva lasciato con la promozione in serie A del 2012, quella guidata dal trio delle meraviglie Verratti-Immobile-Insigne. Ritorno cinque anni dopo per tentare un’impresa disperata: la salvezza impossibile, con tredici punti meno dell’Empoli quartultimo. Sarà nuovamente sulla panchina dell’Adriatico già domenica alle 15, contro il Genoa.

In realtà l’arrivo di Zeman pare più una scelta in chiave futura: da lui il presidente Sebastiani aveva scelto di ripartire in serie B, il prossimo anno. Per provare a ricostruire il miracolo che aveva fatto sognare gli abruzzesi cinque stagioni fa.Ma nelle ultime ore qualcosa è cambiato. In fondo con Zeman, nonostante la separazione figlia della chiamata della Roma, era rimasto un legame saldissimo. I due sono stati a pranzo mercoledì, incontro terminato con un certo scetticismo da parte del numero uno del Delfino: “Per ora però lo escluderei, è da considerare solo

in ottica futura, oggi la squadra non è adatta a lui”, aveva detto Sebastiani. Più possibilista era stato Zeman: “Tutto può succedere…”. Alla fine ha accettato: guiderà nel pomeriggio l’allenamento, mentre in serata – qualora tutto andasse secondo i piani – verrà ufficializzato il suo ritorno in Abruzzo: “Speriamo vada tutto bene. Se così sarà, parlerò con la società”, ha dichiarato l’ex romanista.

Ti presento il Villarreal di Escribà

David Moresco – Giovedì prossimo la Roma tornerà di scena in Europa League ed affronterà il Villarreal per l’andata dei sedicesimi di finale. I sottomarini gialli vengono da un periodo estremamente negativo in campionato. Usciti anche dalla Coppa Nazionale per mano della Real Sociedad, stazionano al sesto posto nella Liga. Nel 2017 è arrivata una sola vittoria, in casa contro il Granada terzultimo in classifica. I pochi gol dell’attacco, 29, vengono compensati dalla straordinaria difesa, la migliore del campionato con soli 15 gol subiti. Barcellona e Real Madrid, per capirci, ne hanno subiti tre in più. Solidità difensiva e ripartenze veloci è questo il marchio di fabbrica dell’allenatore Escribà. Il Vilarreal in questa stagione è diventato una sorta di colonia italiana: da Sansone a Soriano, passando per l’ex Milan Bonera. Giocatori che conoscono molto bene la Serie A e per questo potranno mettere in difficoltà la Roma. Il fortino arretrato del Villarreal dovrà difendersi dalle frecce scagliate dagli attaccanti giallorossi. La sensazione è che sarà una partita molto tattica ed equlibrata, dove saranno fondamentali le abilità dei due allenatori per sbloccare il match. Escribà, da vice allenatore del Valencia, ha già affrontato la Roma nel 2006 in Champions League. In quel caso il doppio confronto con Spalletti lo vinse il tecnico spagnolo. Questa volta però l’allenatore italiano farà di tutto per portare a casa un risultato positivo. Una vittoria, ma anche un pareggio, darebbe la possibilità alla Roma di giocarsi l’accesso agli ottavi di finale tra le mura di un Olimpico inespugnabile. La partita contro il Villarreal è l’inizio di un esame di maturità per la squadra di Spalletti, che in meno di un mese si giocherà il futuro in tutte e tre le competizioni. Raggiungere gli ottavi, riprendere la Juventus e battere la Lazio, sono queste le tre prove da superare. Obiettivo: 100 e lode, vincerle tutte e dimostrare di aver raggiunto finalmente la piena maturazione.

David Moresco

Serie A, i risultati della 24^. Bene Roma e Juve

La Juventus ha superato 2-0 il Cagliari con una doppietta di Gonzalo Higuain. I bianconeri mantengono sette punti di vantaggio sulla Roma e nove sul Napoli che rispettivamente hanno vinto 2-0 contro il Crotone e il Genoa. Nainggolan si conferma capitano e uomo decisivo nei successi giallorossi, con Dzeko capocannoniere del campionato a quota 17 gol, mentre sono andati a segno Zielinski e Giaccherini per i partenopei. L’Inter a San Siro ha battuto l’Empoli 2-0, nonostante la doppia assenza per squalifica di Icardi e Perisic. Continua il cammino positivo per l’Atalanta che, in trasferta, ha sconfitto 3-1 il Palermo e rilancia il sogno qualificazione all’Europa League. Vittorie casalinghe per Torino e Sampdoria. A sorpresa il Chievo Verona ha conquistato i tre punti sul campo del Sassuolo (tripletta di Inglese).

Botta e risposta tra Roma e Juventus

Yuri Oggiano – Tutto facile per la Roma che come la Juventus, pochi giorni fa, batte il Crotone per 2-0. Una prova da grande squadra che permette ai giallorossi di tornare al secondo posto, scavalcando il Napoli, restando a 7 punti dai bianconeri. E’ la sesta vittoria in trasferta per la Roma ma soprattutto l’11 esima gara in cui la difesa rimane imbattuta, record in Serie A e seconda piazza in Europa dietro al Chelsea.

A decidere la partita è Nainggolan dopo una settimana turbolenta iniziata con la “sciacallata” di due “bischeri” che lo filmano mentre dice di “odiare la Juventus”. La risposta migliore è sul campo e il belga, come capita spesso, non fallisce, caricandosi la Roma sulle spalle dopo il rigore tirato fuori da Edin Dzeko. Una maledizione per il bosniaco che sbaglia il settimo penalty dei 16 calciati nella sua carriera. Durante questa stagione l’errore dal dischetto arrivò anche ad Udine in una partita, che il solito Nainggolan, aveva già fatto pendere dalla parte della Roma. Quel giorno l’attaccante non incise sul match pagando lo scotto emotivo di un errore che poteva costare carissimo. Contro il Crotone, però, la reazione è arrivata nel secondo tempo quando Dzeko è stato molto presente colpendo un incrocio dei pali prima di timbrare il cartellino per la 18 esima volta in questo campionato, su assist di Salah. Spalletti può soltanto sorridere visto che la coppia dei sogni continua a fare bene nonostante il cambio di modulo.

Sono invece tre i difensori centrali di una Roma che ha dimenticato presto le reti subìte dalla Sampdoria tornando impenetrabile. Non deve ingannare l’avversario perché i giallorossi, ad inizio stagione, concedevano palle gol a tutte le squadre subendo molte reti. E allora ha ragione Rudiger quando dice che la partita di Genova è stata soltanto “un’eccezione” visto che la Roma, nel 2017, in campionato, ha raccolto la palla nel sacco soltanto a Marassi a fronte di sei partite giocate.

Per i giallorossi ora arriva il bello, sette match in 21 giorni contro Villarreal, Torino, Inter, Lazio e Napoli dove si deciderà il futuro della Roma e chissà, forse anche quello di Spalletti.

Yuri Oggiano

Crotone-Roma: Nainggolan risponde alle critiche sul campo

David Moresco – ‘Cercasi storie dal gran finale’, da Sanremo a Trigoria, è questo il pensiero fisso nella testa dei giallorossi. Lo avevamo detto, il tour de force di febbraio sarebbe stato complicato, ma il peggio deve ancora arrivare ed il finale è ancora tutto da scrivere. Ad oggi la Roma si è dimostrata all’altezza della situazione, archiviando le pratiche con la Fiorentina, la settimana scorsa, e col Crotone ieri. Allo Scida La squadra di Spalletti si è dimostrata ancora una volta, forte e solida, trovando il bandolo della matassa di un Crotone ben messo in campo dal tecnico Nicola. Grazie alle solite certezze Nainggolan e Dzeko. Sono loro la spina dorsale di questa Roma. I giallorossi hanno avuto la possibilità di sbloccare subito il match, senza aspettare un’ora com’è accaduto mercoledì sera alla Juventus. Ma Dzeko, dopo meno di un mese, ha nuovamente fatto cilecca su rigore e chi in quel momento non ha pensato che potesse ricadere nella malinconia vista lo scorso anno. A quel punto è salito in cattedra il belga, che con la fascia da capitano al braccio ha guidato la squadra verso la vittoria con un gol da antologia. Alle critiche Nainggolan risponde come sempre sul campo, a suon di prestazioni. Al suo fianco c’era Strootman. L’olandese continua a crescere e sta tornando rapidamente quella lavatrice che i tifosi romanisti avevano apprezzato prima dello stop per infortunio.

Effettuato il contro sorpasso al Napoli, la testa va alle prossime sfide in arrivo. Partite difficili e fondamentali, da dentro o fuori. La doppia sfida col Villarreal in Europa League, le partite di campionato contro Torino e Inter, fino alla semifinale di Coppa italia contro la Lazio. Bisognerà dosare le energie per arrivare pronti ad ogni match. Il compito spetta a Spalletti. Ieri hanno riposato De Rossi e Perotti, entrati solo nel finale a partita ormai chiusa. Non sono ammesse distrazioni. E’ questo il mantra del tecnico di Certaldo e lo ripete ai giocatori senza sosta. Sette gare fondamentali in ventuno giorni, al libro che racconta la stagione manca il finale e spetta alla Roma il compito di trovare una conclusione che rimarrebbe impressa nella storia.

David Moresco

Crotone-Roma 0-2: le pagelle. San Radja dal Belgio, Fazio e Strootman giganteggiano

Simone Indovino – Una Roma non bella ma concreta strappa 3 punti fondamentali sul campo del Crotone grazie al successo per 2-0. Gara ostica come ci si aspettava a causa della grande solidità difensiva messa in atto dai calabresi; nel primo tempo Dzeko potrebbe invertire questo trend ma il suo tiro dagli 11 metri finisce a lato. Ci pensa il solito Nainggolan a indirizzare la gara sui binari giusti al termine dei 45 minuti iniziali. A dieci giri d’orologio dalla conclusione è lo stesso bosniaco a farsi perdonare depositando in rete un preciso assist del rientrante Salah. In cattedra Fazio e Strootman, autori di due grandi prestazioni.

ROMA

Szczesny 6 – Si fa trovare pronto nel primo tempo quando Tonev conclude verso la sua porta due volte. Non corre altri grossi pericoli, eccezion fatta per la situazione in cui si butta la palla nella propria rete ma per sua fortuna era stato fischiato il fuorigioco agli avversari.

Rudiger 6.5 – Leggermente impreciso con i piedi, puntuale e attento nella fase di copertura.

Manolas 6.5 – Si sta a poco a poco abituando alla nuova posizione larga nella difesa a tre. Si comporta bene tamponando le avanzate del Crotone, fondamentale il passo in avanti che mette in fuorigioco Falcinelli in occasione della rete annullata.

Fazio 7 – Altra gara super per il gigante argentino che conferma la sua straordinaria forma. Vicinissimo anche alla seconda rete personale consecutiva: la sua incornata da calcio d’angolo si spegne prima sul palo e poi tra le braccia di Cordaz.

Emerson 6.5 – Nel primo tempo non offende come è solito fare limitandosi a svolgere una buona fase difensiva. Nella ripresa si lascia andare di più riversandosi spesso e volentieri nella metà campo avversaria. Ha una buona occasione per timbrare ma è troppo lento nel coordinarsi per la conclusione.

Bruno Peres 6 – Concilia al meglio la fase difensiva con quella offensiva. Fondamentale in alcune situazioni di contropiede del Crotone, su cui è attento a sventare.

Paredes 6 – Nei primi 45 minuti tocca un’infinità di palloni ma in maniera poco veloce e incisiva, rallentando la manovra capitolina. Migliora nella ripresa, quando le sue giocate hanno più qualità, specialmente l’imbucata per Salah che porta alla seconda rete della Roma.

Strootman 7 – Partita a tutto campo dell’olandese che copre ogni zona del campo. Sin dai primi istanti si nota la giornata positiva del classe ’90 che infila diverse scodellate in area avversaria. Tanta legna in mezzo al campo, le avanzate avversarie sono spesso constrastate dalla sua fisicità.

Nainggolan 7.5 – Fa quasi paura l’imprescindibilità del calciatore belga negli 11 della Roma. Ancora una volta è lui a sistemare una situazione che stava diventando complicata dopo l’errore di Dzeko grazie a un secco destro che brucia Cordaz. Sempre nel vivo della manovra giallorossa e pronto a battersi con la solita grinta che lo contraddistingue.

Salah 6 – Primo tempo fumoso e avulso dalla manovra di Spalletti, ripresa in crescendo per l’egiziano. Si rende decisivo quando appoggia col destro un preciso pallone che Dzeko deve solamente depositare in porta.

Dzeko 6 – Sembrava di essere tornati indietro di qualche settimana, quando l’errore dal dischetto condizionò tutta la partita del bosniaco. Nei primi 60 minuti gli si può forse rimproverare l’incapacità di reazione ma per fortuna l’ex City si fa trovare nel posto giusto al momento giusto realizzando la rete che sancisce la fine della partita.

De Rossi 5.5 – Rileva Salah non entrando in campo con la giusta concentrazione: qualche pallone perso di troppo consente agli avversari di partire in contropiede.

Mario Rui s.v. – Pochi istanti per il portoghese che si rende pericoloso con una discesa sulla sinistra.

Perotti s.v. – Riassaggia il terreno di gioco dopo il problema fisico delle scorse settimane.

Spalletti 6.5 – Una Roma poco bella ma concreta quella di quest’oggi. Il tecnico, sopratutto nel primo tempo, rimproverava ai suoi una lenta gestione del pallone. La rete di Nainggolan sblocca mentalmente i calciatori che nella ripresa si mostrano più pimpanti e vogliosi di chiudere la gara.

Simone Indovino

Serie A, le formazioni della 24a giornata

Queste le probabili formazioni della giornata numero 24 di Serie A, in programma tra venerdì, sabato, domenica e lunedì

NAPOLI-GENOA, venerdì ore 20:45 (LE FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Napoli (4-3-3): Reina;  Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik; Giaccherini, Mertens, Insigne.
A disp.: ​Sepe, Rafael, Strinic, Chiriches, Milanese, Maksimovic, Allan, Jorginho, Rog, Milik, Pavoletti.
All.: Maurizio Sarri
​Squalificati: Callejon (1), Hysaj (1)
Indisponibili: Tonelli

 

Genoa (3-4-2-1): Lamanna; Munoz, Burdisso, Gentiletti; Lazovic, Veloso, Rigoni, Laxalt; Hiljemark, Palladino; Simeone.
A disp.: Rubinho, Zima, Orban, Edenilson, Beghetto, Ninkovic, Cataldi Morosini, Taarabt, Veloso, Cofie, Pandev, Pinilla.
All.: Ivan Juric
Squalificati: Izzo (1)
Indisponibili: Biraschi, Perin, Ntcham
FIORENTINA-UDINESE, sabato ore 20:45 (LE FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Rodriguez, Astori; Chiesa, Vecino, Badelj, Milic; Borja Valero, Bernardeschi; Babacar.
A disp.: Sportiello, Satalino, De Maio, Salcedo, Maxi Olivera, Saponara, Cristoforo, Tello, Toledo, Ilicic, Kalinic, Hagi.
All.: Paulo Sousa
Squalificati: Sanchez (1)
Indisponibili: Dragowski

 

Udinese (4-3-3): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Samir; Fofana, Hallfredsson, Jankto; de Paul, Thereau, Zapata.
A disp.: Scuffet, Perisan, Angella, Heurtaux, Adnan, Badu, Lucas Evangelista, Kums, Perica, Ewandro, Matos, Ranegie.
All.: Gigi Delneri
Squalificati: –
Indisponibili: Gnoukouri, Faraoni
INTER-EMPOLI, domenica ore 15 (LE FORMAZIONI UFFICIALI)

Inter (3-4-2-1): Handanovic; Murillo, Medel, Miranda; Candreva, Gagliardini, Kondogbia, D’Ambrosio; Joao Mario, Eder; Palacio.
A disp.: Carrizo, Berni, Nagatomo, Andreolli, Ansaldi, Santon, Sainsbury, Biabiany, Pinamonti, Gabigol.
All.: Stefano Pioli
Squalificati: Icardi (2), Perisic (2)
Indisponibili: Brozovic
Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Cosic, Veseli, Dimarco; Krunic, Dioussé, Croce; El Kaddouri; Maccarone, Pucciarelli.
A disp.: Pelagotti, Pugliesi, Zambelli, A. Tello, Büchel, José Mauri, Zajc, Thiam, Mchedlidze, Marilungo.
All.: Giovanni Martusciello
Squalificati: –
Indisponibili: Costa, Pasqual, Barba
PALERMO-ATALANTA, domenica ore 15 (LE FORMAZIONI UFFICIALI)
Palermo (4-3-3): Posavec; Rispoli, Goldaniga, Gonzalez, Pezzella; Bruno Henrique, Jajalo, Chochev; Embalo, Nestorovski, Trajkovski.
A disp.: Marson, Sunjic, Andelkovic, Vitiello, Cionek, Aleesami, Gazzi, Diamanti, Sallai, Balogh, Stefan Silva.
All. Diego Lopez
Squalificati: –
Indisponibili: Rajkovic
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Toloi; Conti, Freuler, Kessié, Spinazzola; Kurtic; Petagna, Gomez.
A disp.: Gollini, Bastoni, Zukanovic, Raimondi, Hateboer, Melegoni, Cristante, Migliaccio, Grassi, Mounier, Paloschi, Pesic.
All.: Gian Piero Gasperini
Squalificati: –
Indisponibili: Dramé, Konko
SASSUOLO-CHIEVO, domenica ore 15 (LE FORMAZIONI UFFICIALI)
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Gazzola, Letschert, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Aquilani, Duncan; Berardi, Matri, Politano.
A disp: ​Pegolo, Pomini, Dell’Orco, Cannavaro, Antei, Adjapong, Mazzitelli, Sensi, Missiroli, Ragusa, Iemmello, Ricci.
All. Eusebio Di Francesco
Squalificati: 
Indisponibili: Magnanelli, Defrel, Biondini, Lirola
Chievo (4-3-2-1):  Sorrentino; Cacciatore, Spolli, Dainelli, Gobbi; Izco, Radovanovic, Hetemaj; Castro, Birsa; Inglese.
A disp.: Seculin, Bressan, Sardo, Gamberini, Frey, Rigoni, Bastien, Gakpé, Kiyine, de Guzman, Meggiorini.
All. Rolando Maran
Squalificati: Cesar (1)
Indisponibili: Pellissier
TORINO-PESCARA, domenica ore 15 (LE FORMAZIONI UFFICIALI)
Torino (4-3-3): Hart; De Silvestri, Ajeti, Moretti, Barreca; Benassi, Lukic, Obi; Iago Falque, Belotti, Ljajic.
A disp.: Padelli, Cucchietti, Zappacosta, Molinaro, Avelar, Gustafson, Acquah, Boyé, Acquah, Maxi Lopez.
All. Sinisa Mihajlovic
Squalificati: Valdifiori (1), Baselli (1)
Indisponibili: Molinaro, Carlao, Rossettini, Castan
Pescara (4-3-2-1): Bizzarri; Zampano, Stendardo, Fornasier, Biraghi; Memushaj, Brugman, Verre; Benali, Kastanos; Caprari.
A disp.: Fiorillo, Aldegani, Crescenzi, Coda, Mitrita, Cubas, Pepe, Bruno, Muntari, Cerri.
All.: Massimo Oddo
Squalificati: –
Indisponibili:
 Bovo, Gilardino, Campagnaro, Bahebeck, Gyomber
SAMPDORIA-BOLOGNA, domenica ore 18 (LE FORMAZIONI UFFICIALI)
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Skriniar, Silvestre, Regini; Praet, Torreira, Linetty; Bruno Fernandes; Muriel, Quagliarella.
A disp.: Puggioni, Falcone, Dodò, Pavlovic, Barreto, Palombo, Cigarini, Djuricic, Alvarez, Schick, Budimir.
All. Marco Giampaolo
Squalificati: –
Indisponibili: Sala

Bologna (4-3-3): Da Costa; Torosidis, Gastaldello, Maietta, Masina; Dzemaili, Donsah, Pulgar; Verdi, Destro, Krejci.
A disp.: Ravaglia, Sarr, Helander, Mbaye, Oikonomou, Krafth, Rizzo, Nagy, Taider, Viviani, Di Francesco, Petkovic, Sadiq.
All. Roberto Donadoni
Squalificati: –
Indisponibili: Okwonkwo, Mirante

 

CAGLIARI-JUVENTUS, domenica ore 20:45 (LE FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Cagliari (4-4-2): Rafael; Pisacane, Capuano, B. Alves, Murru; Isla, Dessena (C), Di Gennaro, Barella; Borriello, Sau​.
A disp.: Colombo, Crosta, Gabriel; Miangue, Salamon; Deiola, Ionita, Ionita, Padoin, Tachtsidis; Ibarbo​.
All.: Massimo Rastelli
Squalificati: Ceppitelli (1), Joao Pedro (1)
Indisponibili: Faragò, Padoin, Farias, Melchiorri

Juventus (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Marchisio; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. ​.
A disp.: ​Neto, Audero, Dani Alves, Rugani, Benatia, Asamoah, Sturaro, Rincon, Pjanic, Pjaca.​
All.: Massimiliano Allegri
Squalificati: –
Indisponibili: Barzagli
LAZIO-MILAN, lunedì ore 20:45 (LE FORMAZIONI UFFICIALI)

 

Lazio (4-3-3): Strakosha; Basta, de Vrij, Hoedt, Radu; Parolo, Biglia, Milinkovic; Felipe Anderson, Immobile, Keita.
A disp.: A disp. Vargic, Patric, Wallace, Bastos, Lukaku, Murgia, Crecco, Lombardi, Djordjevic, Lulic, Tounkara.
All. Simone Inzaghi
Squalificati: –
Indisponibili: Lombardi

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Gomez, Zapata, Vangioni; Poli, Locatelli, Pasalic; Suso, Deulofeu, Ocampos.
A disp.: Storari, Plizzari, Calabria, Bertolacci, José Sosa, Mati Fernandez, Honda, Lapadula, Bacca.
All.: Vincenzo Montella
Squalificati: Kucka (1), Paletta (1)
Indisponibili: Antonelli, Romagnoli, Montolivo, Bonaventura, De Sciglio

Caterpillar Roma, demolita la Fiorentina. Ora il Crotone

Lavinia Colasanto – Dopo aver demolito la Fiorentina per 4-0 la Roma si prepara a far visita alla penultima della classe, il Crotone, all’Ezio Scida. I giallorossi, a quota 50 punti, si trovano ora a 7 lunghezze dalla Juventus che ha battuto proprio la squadra di Nicola nel recupero della 18 esima giornata. All’andata finì in goleada per i giallorossi ma il Crotone non sfigurò, sbagliando anche un rigore, nel finale, con Palladino. A settembre fu un testa coda con la Roma candidata alla lotta per lo scudetto e i rossoblù destinati ad un’inesorabile retrocessione. A cinque mesi di distanza nulla sembra essere cambiato tranne la difesa capitolina grazie al lavoro di Spalletti che ha trovato equilibrio col trio Manolas, Fazio, Rudiger.

Saranno ancora loro a proteggere la porta difesa da Szczesny che è rimasto imbattuto quattro volte nelle ultime cinque partite. L’unico match in cui il polacco ha subìto almeno una rete è quando il fantastico terzetto è stato modificato da Spalletti contro la Sampdoria. Quel giorno, con Fazio e Rudiger, c’era Vermaelen e forse questo ha tolto delle certezze ad un reparto che sembrava aver raggiunto la perfezione. Inoltre la difesa è supportata da un centrocampo che ha trovato ottima spinta con Bruno Peres ed Emerson Palmieri, sontuosa la sua prestazione contro la Fiorentina, e forza con De Rossi e Strootman. Il quartetto sarà titolare anche contro il Crotone nonostante la diffida dell’olandese. In attacco Spalletti si può leccare i baffi coi rientri di Salah, Perotti, a pieno regime, e la prova convincente di El Shaarawy pochi giorni fa, oltre che a contare ad un Dzeko che punta dritto alla Scarpa d’Oro, sono 17 le reti segnate in campionato dal Cigno di Sarajevo. Ma qualche volta abbondanza significa difficoltà perché il tecnico giallorosso dovrà decidere se cambiare modulo o meno.

Dall’altra parte Nicola si affida ai fedelissimi con l’ex Rosi che proverà a far male alla retroguardia giallorossa con le sue discese sulla fascia. Nell’11 di partenza c’è anche un altro ex giallorosso, il rumeno Stoian, che in Calabria ha trovato la giusta dimensione fino ad arrivare ad essere titolare inamovibile. A centrocampo la regia è affidata al giovane Crisetig che cercherà di innescare Falcinelli, bomber della squadra, e Trotta. Una settimana difficile per il Crotone che nel giro di cinque giorni si è trovato di fronte la Juventus mentre domenica ospiterà la Roma che insegue il primato.

La rincorsa è difficile ma a -7 sognare è lecito e per iniziare basta copiare la Juventus che si è facilmente sbarazzata del Crotone qualche ora fa. In attesa degli scontri diretti, contro Inter e Napoli, e tenendo il fiato sospeso per la vicenda stadio la Roma vuole puntare in alto e cercare di fare il colpo grosso perché chi si ferma è perduto.

Lavinia Colasanto

Serie A, la Roma travolge la Fiorentina nel posticipo dell’Olimpico. Giallorossi secondi in classifica.

La Roma società discute di abbattimento delle barriere e del nuovo stadio, la Roma squadra continua a fare ciò che in campionato finora ha sempre fatto: vincere in casa. Quello contro una Fiorentina deludente come non mai, è stato l’11/o successo interno di fila della formazione di Spalletti, che contro la Viola ha sofferto, per modo di dire, soltanto all’inizio. Il tempo di prendere le misure alla rivale e di rischiare di andare in svantaggio per un’occasione concessa a Chiesa dalla difesa giallorossa. Ma Fazio, fortunatamente per il pubblico dell’Olimpico, ha sventato la minaccia salvando sulla linea. Per il resto non c’è stato praticamente match, nonostante un primo tempo non certo esaltante dal punto di vista dello spettacolo, ma in cui l’undici di casa aveva fallito due occasioni con Bruno Peres. Al 20′ il tiro dell’esterno brasiliano era finito fuori d’un soffio, al 29′ invece l’ex del Santos aveva calciato sciaguratamente alto dopo essere stato servito in modo pregevole dall’ottimo Nainggolan. Ma alla Roma tutto questo non poteva bastare, serviva il successo per tornare a -4 dalla Juventus (che però ha una partita in meno, quelle che recupera domani a Crotone), così per rimettere le cose a posto serviva una rete. La otteneva al 39′ Dzeko, con capitan De Rossi nei panni dell’assist man e Dzeko in quelli del realizzatore, bravo a battere Tatarusanu con un tiro di destro. Lo stesso Dzeko falliva di poco il raddoppio appena tre minuti dopo, con l’estremo difensore rivale pronto a chiudergli lo specchio della porta. Tutto ciò mentre da parte viola c’era un’assoluta mancanza di incisività (non spiegabile solo con l’assenza di Kalinic) e qualche bel movimento di Bernardeschi, seguito attentamente dal ct Ventura in tribuna (con lui il ministro dello sport Luca Lotti e il pluriolimpionico del tiro Niccolò Campriani, acceso quanto deluso tifoso della Fiorentina). Ma il numero 10 del team di Firenze, presunto erede di quell’Antognoni anche lui oggi spettatore eccellente, era troppo individualista per poter incidere sulla partita. La ripresa si apriva nel segno della Roma, grazie al gol di testa di Fazio su punizione dalla destra di De Rossi, e continuava così, ovvero un monologo da parte della squadra di casa, contro un avversario ormai groggy. C’era persino una serpentina di Emerson Palmieri, calciatore letteralmente trasformatosi (in meglio) sotto la guida di Spalletti, con successiva conclusione di Rudiger di poco a lato. Seguivano un tiro di Dzeko respinto sulla linea, e le altre due reti romaniste, con l’onnipresente Nainggolan, anche oggi onnipresente e anima dei suoi, e ancora Dzeko, adesso di nuovo capocannoniere ‘in solitario’ e lesto ad approfittare di un pasticcio di Astori. C’era il tempo di regalare ai tifosi anche l’emozione dell’ingresso in campo di Totti e poi si chiudeva questo posticipo del martedì che riaccende i residui sogni di gloria in campionato della Roma. Ora non rimane che sperare in autentico miracolo in terra di Calabria, e ai danni della Juve come successe ai tempi del Catanzaro di Mammì. Ma questo nell’era del calcio moderno sembra veramente troppo.

Francesco Trinca

Roma-Fiorentina 4-0: le pagelle. Show giallorosso, Dzeko, Fazio e Nainggolan i mattatori

Simone Indovino – Serviva ripartire immediatamente e la Roma non ha deluso le attese. Convincente successo per 4-0 contro la Fiorentina che aveva tuttavia messo in apprensione i giallorossi durante il primo quarto d’ora di gara. A partire dalla seconda metà del primo tempo gli uomini di Spalletti hanno mostrato tutte le qualità di cui dispongono andando in vantaggio con Edin Dzeko, al suo 16° gol stagionale. Fazio da calcio d’angolo e Nainggolan in contropiede hanno archiviato la pratica nella ripresa, fissando il risultato. Ciliegina sulla torta la doppietta del bosniaco per il poker capitolino. In grande spolvero Emerson, autore di numerose sgaloppate sulla fascia sinistra.

ROMA

Szczesny 6 – Serata poco impegnativa per il polacco che è messo in allarme solamente da Chiesa nel primo tempo. La sua uscita, seppur leggermente fuori tempo, disorienta l’attaccante che non riesce a depositare con precisione in porta. Nei restanti minuti si limita a un buon gioco con i piedi.

Manolas 6.5 – Dopo l’opaca prestazione in Coppa Italia stasera abbiamo riammirato il roccioso difensore greco che tampona tutte le avanzate viola, concedendosi anche qualche pregevole avanzata offensiva.

Rudiger 7 – Il tedesco giganteggia in retroguardia, mostrandosi anche abile nel far partire la manovra della Roma sopratutto nel primo tempo. Mette in atto tutta la sua tenacia, andando anche vicino alla rete grazie a una girata da vero attaccante.

Fazio 7.5 – Il primo tanto agognato gol in Serie A è finalmente arrivato. Il suo capoccione regala il gol del 2-0 che mette relativa tranquillità ai suoi compagni. Solita partita di enorme sostanza in difesa di cui è il vero (inaspettato) leader.

Bruno Peres 6.5 – Se non si considerasse il suo grossolano errore a porta spalancata sarebbe uno dei più positivi della serata. Il brasiliano sfoggia una buona tecnica accompagnata alle solite grandi capacità di corsa. Potrebbe realizzare il secondo gol di fila ma spreca malamente un’occasione che era più facile segnare che sbagliare.

De Rossi 6.5 – In dubbio fino a pochi minuti prima della gara il centrocampista ben si comporta nonostante l’acciacco fisico. Manovra con diligenza i tanti palloni che gravitano nella zona centrale del campo.

Strootman 7 – Dopo due gare al di sotto delle sue potenzialità è tornato il “cagnaccio” che tutti siamo abituati a vedere. Fà tanta legna in mezzo al terreno di gioco e serve un assist al bacio per la terza rete di Nainggolan.

Emerson 7.5 – Si conferma uno degli uomini con la forma fisica migliore. Nel primo tempo si limita a difendere con precisione e intelligenza, nei secondi 45 minuti approfitta del calo della Fiorentina per mettere in mostra tutte le sue qualità sulla fascia sinistra, su cui macina chilometri su chilometri.

Nainggolan 7.5 – Moto perpetuo Radja. Corre avanti e indietro per tutto il campo facendo da raccordo tra centrocampo e attacco non facendo mancare il suo appoggio in copertura. Accoglie un preciso invito del compagno di reparto Strootman realizzando la marcatura che mette in ghiaccio la gara. Sempre più fondamentale nello scacchiere di Spalletti.

El Sharaawy 6.5 – Tanto movimento per l’italo-egiziano che mette in grossa apprensione Sanchez sulla fascia sinistra. Prezioso il suo aiuto in ripiego: sopratutto nella prima fase di gara i veloci attaccanti della Fiorentina si sono mostrati pericolosi, ragion per cui la sua disponibilità di corsa è risultata fondamentale.

Dzeko 8 – 17 gol in 23 partite. I numeri della stagione del bosniaco parlano chiaro, è l’uomo chiave dell’attacco giallorosso. Capitalizza al meglio le occasioni avute e compie la solita grandissima gara anche sotto l’aspetto del sacrificio e della manovra. Solo un grande intervento di Tatarusanu gli nega la tripletta.

Totti s.v – Pochi minuti per il Capitano, giusto il tempo per meritarsi la solita standing ovation del pubblico.

Paredes s.v – Appena 7 giri di lancetta per l’argentino.

Grenier s.v – Spalletti gli concede il debutto sotto gli occhi del suo nuovo pubblico: il francese si presenta con un gradevole colpo di tacco.

Spalletti 7.5 – La sua Roma era chiamata a rialzarsi e cosi è stato fatto. Prestazione convincente sotto tutti i punti di vista che permette di mantenere la scia della Juve e ricacciare il Napoli alle spalle. L’ormai consolidato modulo conferisce ai giocatori una consapevolezza delle proprie qualità; la sconfitta contro la Sampdoria è finalmente messa alle spalle dopo le diverse critiche piovute sulla squadra durante gli ultimi 7 giorni.

Simone Indovino