Serie A, risultati e classifica 26° giornata: la Roma batte l’Inter. Il Napoli crolla con l’Atalanta. Bene Lazio e Milan

Nel posticipo della 26esima giornata la Roma ha vinto 3-1 contro l’Inter, schierata da Stefano Pioli con la difesa a tre (assente Miranda per squalifica). Ottima prestazione del centrocampista giallorosso Radja Nainggolan che ha siglato a San Siro una strepitosa doppietta con due micidiali conclusioni, confermandolo uomo-chiave della squadra allenata da Luciano Spalletti che crede “ancora allo scudetto“. Il Napoli è stato affossato 2-0 (entrambi i gol del futuro juventino Caldara) in casa da una Atalanta sempre più lanciata verso la qualificazione all’Europa League. Adesso i giocatori di mister Gasperini sono soli quarti in classifica, tre punti sotto i partenopei e un punto davanti alla Lazio. Quest’ultima ha vinto 1-0 grazie ad un rigore realizzato dall’attaccante Ciro Immobile. Anche il Milan ha vinto con un penalty, segnato da Carlos Bacca, in trasferta contro il Sassuolo. Intanto la Juventus continua a fare un campionato a parte, vincendo partita dopo partita. Nell’anticipo di sabato sera i bianconeri superano agilmente 2-0 l’Empoli. Palermo-Sampdoria e Genoa-Bologna terminano 1-1. Il Pescara, che settimana scorsa aveva vinto 5-0 contro il Genoa all’esordio del nuovo allenatore Zeman, perde 2-0 in casa del Chievo Verona. Il Crotone, penultimo, viene sconfitto 2-1 dal Cagliari.

Coppa Italia. Ti presento la Lazio di Inzaghi

David Moresco – Asfaltato l’Inter a San Siro, la Roma si tuffa di nuovo in Coppa Italia, perché mercoledì sera allo Stadio Olimpico è in programma la semifinale d’andata contro la Lazio. I biancocelesti, nonostante la vittoria contro l’Udinese in campionato, grazie ad un calcio di rigore, dubbio, segnato da Immobile, non stanno esprimendo un gioco particolarmente spumeggiante. Il derby però è sempre una partita a sé ed un ruolo fondamentale lo giocherà la forza di volontà degli uomini in campo. Inzaghi dovrà far a meno degli squalificati Radu, Patric e Lulic e dovrebbe optare per un assetto con la difesa a tre. A centrocampo tornerà dalla squalifica Biglia, accanto a Parolo e Milinkovic Savic,  mentre in attacco sarà confermato il tridente Anderson, Keita e Immobile. Al derby, il primo giocato in notturna dopo quasi quattro anni, la Lazio arriva dopo due vittorie schiaccianti: agli ottavi ha rifilato un poker al malandato Genoa e ai quarti ha steso 2-1 l’Inter dell’ex allenatore biancoceleste Pioli.

L’arbitro del match sarà Irrati di Pistoia, che sarà costretto a gestire una partita certamente non facile, in uno stadio che si rifà il look e abbassa di 2/3 le barriere in entrambe le curve. Dalla dolorosa sconfitta in finale di Coppa Italia, la Roma non ha più concesso una vittoria ai biancocelesti, che nelle successive 6 partite hanno collezionato solamente 2 pareggi, a fronte delle 4 vittorie conquistate dai giallorossi. Le due squadre capitoline si sono già scontrate in semifinale della coppa nazionale nella lontana stagione 2002/03, la gara d’andata fu decisa dalle reti di Cassano ed Emerson. Proprio Emerson, questa volta Palmieri, che ha saltato la sfida contro l’Inter per un affaticamento muscolare, tornerà regolarmente in campo e sarà schierato titolare sulla fascia sinistra, a duellare con il brasiliano Felipe Anderson. Per la Roma la sfida si posiziona nel mezzo di un periodo fondamentale, dove i giallorossi si giocano il futuro in tutt’e e tre le competizioni. Vincere la gara d’andata, dove la Lazio giocherà in casa, darebbe la possibilità ai giallorossi di alleggerire il valore della gara di ritorno, come accaduto in Europa League contro il Villarreal. Tra le tre competizioni, Campionato, Europa League e Coppa Italia, l’ultimo sembra l’obiettivo più fattibile e la vittoria del doppio confronto con la Lazio, non solo garantirebbe il passaggio del turno, ma darebbe la spinta psicologica giusta per affrontare un mese decisivo per il futuro della Roma.

David Moresco

Nainggolan, che magie a San Siro

Yuri Oggiano – E’ una Roma extra-lusso quella che conquista l’ennesima vittoria di questa incredibile stagione. A San Siro, contro un’Inter in grande forma, finisce per 3-1 con Nainggolan in versione dinamite e un Perotti che ritrova la gioia del gol sfoggiando un’esultanza liberatoria. La notte della Scala del calcio sorride ai giallorossi anche sotto la voce classifica visto che la squadra di Spalletti ha consolidato il secondo posto, portandosi a +5 dal Napoli in attesa dello scontro diretto di sabato pomeriggio, restando, comunque, in scia alla Juventus.

Nella notte degli Oscar, il premio come miglior attore protagonista va a Nainggolan che con i due missili, raccolti poi in fondo al sacco da Handanovic, si è portato a quota 9 gol in campionato, una cifra che ad inizio carriera il belga non poteva mai immaginarsi. Il merito va a Spalletti che appena arrivato a Roma ha trasformato un mediano ruba palloni in un trequartista temibile che sta diventando anche un bomber. Nainggolan rispecchia tutti i valori della Roma di questo momento: grinta, forza, tecnica, velocità, astuzia e un sacrificio enorme.

I giallorossi continuano a segnare nonostante Dzeko, dopo 8 partite di fila, sia rimasto a secco. Il lavoro del bosniaco, premiato con la statuetta per miglior attore non protagonista, è stato comunque prezioso per la squadra visto l’assist servito a Nainggolan, nell’occasione della prima rete, e il fallo da rigore guadagnato beffando Medel, che Perotti ha trasformato con clamorosa freddezza. El Monito torna al gol dopo la partita contro il Chievo, datata 22 dicembre 2016, trasformando il suo settimo rigore in campionato, su sette tirati, l’ottavo complessivo in stagione.

Andando a ritroso nel campo si forma una difesa attenta che Icardi, Perisic e Candreva hanno sperimentato alla perfezione. Soltanto l’argentino riesce a bucare la retroguardia giallorossa dopo oltre 80 minuti dove Fazio, Manolas e Rudiger hanno dominato. Menzione anche per Jesus e Peres, molto attenti sulle fasce, e per De Rossi e Strootman che hanno formato una cerniera perfetta a centrocampo.

L’oscar come miglior film va alla prestazione della Roma che batte l’Inter per due volte, nello stesso campionato, dopo oltre 20 anni. Lazio e Napoli sono avvisate, i giallorossi non regalano niente a nessuno e vogliono conquistare un traguardo prestigioso già in questa stagione, sognando la statuetta più ambita, quella dello scudetto.

Yuri Oggiano

Inter-Roma: Nainggolan da Oscar

David Moresco – E’ una Roma da Oscar quella scesa in campo allo stadio Giuseppe Meazza ed è Nainggolan il vincitore della statuetta come miglior calciatore protagonista. Corsa, potenza e precisione: alla Scala del calcio il belga ha messo in mostra tutte le sue doti migliori, asfaltando un’Inter impotente e trascinando la squadra verso una vittoria di fondamentale importanza. Una prestazione maiuscola, che arriva dopo tante altre partite giocate da vera e propria star. A farne le spese è stato soprattutto l’ex giocatore dell’Atalanta Gagliardini, uscito umiliato dal confronto con il centrocampista della Roma, galvanizzato dal ruolo cucitogli addosso dal tecnico, a cui va riconosciuto il merito di aver azzeccato la mossa di schierare dal primo minuto Juan Jesus invece che Mario Rui, al posto di Emerson, fermato da un affaticamento muscolare proprio il giorno della partita. Spalletti ha posizionato l’ex interista esterno di centrocampo, a far da tappo per le ipotetiche scorribande di Candreva, mentre dalla parte opposta ci ha pensato un ottimo Bruno Peres ad arginare Perisic, quest’ultimo capace di farsi notare quasi esclusivamente per la sciocchezza del retropassaggio ad Handanovic. Sterilizzato l’attacco dell’Inter, capace di trovare la via del gol solamente all‘81esimo con Icardi, il resto è stato una sorta di monologo giallorosso, impreziosito dalle due perle di Nainggolan e perfezionato dal calcio di rigore realizzato nel finale da Perotti. Settimo centro stagionale per l’argentino dagli 11 metri, che trova così il modo di meritarsi l’oscar del miglior rigorista del campionato.

Il premio più prestigioso, però, spetta alla Roma, che sbanca San Siro e, tra andata e ritorno, fa bottino pieno nella doppia sfida con l’Inter. L’ultima volta era accaduto più di vent’anni fa, nella stagione 1994/95. I tre punti regalano la possibilità ai giallorossi di rimanere sulla scia della Juventus e, grazie alla sconfitta del Napoli contro l’Atalanta, di mettere perfino una seria ipoteca sulla corsa al secondo posto. Per notificarla, però, servirà vincere anche domenica prossima, quando all’Olimpico i giallorossi ospiteranno proprio la squadra di Sarri. Il primo obiettivo stagionale, quello meno affascinante e al tempo stesso più necessario, presenta già una sorta di finale. Ma prima di provare a puntellare il secondo posto bisognerà recuperare in fretta le forze per presentarsi al meglio, mercoledì, al derby che vale l’andata delle semifinali di Coppa Italia.

David Moresco

Serie A – Le formazioni della 26ª giornata

Queste le probabili formazioni della giornata numero 26 di Serie A, in programma tra sabato, domenica e lunedì:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NAPOLI-ATALANTA, sabato ore 18:00 (FORMAZIONI UFFICIALI)

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.
A disp.: Rafael, Sepe, Koulibaly, Rog, Strinic, Chiriches, Maggio, Giaccherini, Jorginho, Pavoletti, Milik.
All. Maurizio Sarri

Squalificati: –
Indisponibili: Tonelli, Allan

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kurtic, Freuler, Kessié; Spinazzola; Gomez, Petagna.
A disp.: Gollini, Zukanovic, Dramé, Grassi, Bastoni, Migliaccio, Konko, D’Alessandro, Mounier, Cristante, Paloschi, Hateboer.
All. Gian Piero Gasperini

Squalificati: –
Indisponibili: Cabezas, Melegoni, Pesic, Raimondi.

JUVENTUS-EMPOLI, sabato ore 20:45 (FORMAZIONI UFFICIALI)

Juventus (4-2-3-1): Neto; Dani Alves, Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Pjanic, Marchisio; Cuadrado, Sturaro, Mandzukic; Higuain.
Neto; Dani Alves, Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Marchisio, Pjanić; Cuadrado, Mandžukić, Sturaro; Higuaín
A disp.: Buffon, Audero, Lichtsteiner, Barzagli, Benatia, Chiellini, Asamoah, Rincon, Pjaca, Lemina, Dybala.
All. Massimiliano Allegri

Squalificati: –
Indisponibili: Mattiello, Khedira.

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Bellusci, Costa, Pasqual; Krunic, Diousse, Mauri; El Kaddouri; Marilungo, Pucciarelli.
A disp.: Pelagotti; Veseli, Cosic, Dimarco, Barba, Zajc, Croce, Buchel, Thiam, Maccarone, Tello, Mchedlidze.
All. Giovanni Martusciello

Squalificati: –
Indisponibili: –

PALERMO-SAMPDORIA, domenica ore 12:30 (FORMAZIONI UFFICIALI)

Palermo (4-2-3-1): Posavec; Rispoli, Cionek, Andelkovic, Aleesami; Gazzi, Chochev; Sallai, Bruno Henrique, Balogh; Nestorovski.
A disp.: Marson, Breza, Sunjic, Morganella, Vitiello, Jajalo, Gonzalez, Diamanti, Trajkovski.
All. Diego Lopez.

Squalificati: Goldaniga
Indisponibili: Rajkovic, Lo Faso, Silva, Fulignati, Pezzella, Embalo

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Cigarini, Djuricic; Praet; Quagliarella, Schick.
A disp.: Puggioni, Krapikas, Pavlovic, Sala, Dodô, Linetty, Palombo, Bruno Fernandes, Simic, Alvarez, Muriel, Budimir.
All. Marco Giampaolo

Squalificati: Torreira
Indisponibili: Falcone

CHIEVO-PESCARA, domenica ore 15:00 FORMAZIONI UFFICIALI

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Spolli, Gobbi; Castro, de Guzman, Hetemaj; Birsa; Meggiorini, Inglese.​
A disp.: Seculin, Confente, Frey, Gamberini, Sardo, Radovanovic, Bastien, Rigoni, De Paoli, Gakpe, Cesar, Izco.
All. Rolando Maran

Squalificati: –
Indisponibili: Pellissier

Pescara (4-3-3): Bizzarri; Zampano, Stendardo, Coda, Biraghi; Verre, Bruno, Memushaj; Benali, Cerri, Caprari.
A disp.: Fiorillo, Crescenzi, Bovo, Fornasier, Brugman, Pepe, Cubas, Kastanos, Mitrita, Vitturini.
All. Zdenek Zeman

Squalificati: –
Indisponibili: Campagnaro, Bahebeck, Gilardino

CROTONE-CAGLIARI, domenica ore 15:00 FORMAZIONI UFFICIALI

Crotone (4-3-3): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Dos Santos, Martella; Barberis, Crisetig, Stoian; Trotta, Falcinelli, Acosty
A disp.: Festa, Vescovo, Nalini, Mesbah, Rohden, Dussenne, Capezzi, Simy, Sulijc, Sampirisi, Tonev, Kotnik.
All. Davide Nicola

Squalificati: Ferrari
Indisponibili: –

Cagliari (4-4-2): Gabriel; Padoin, Pisacane, Bruno Alves, Murru; Isla, Dessena, Barella, Ioniță; João Pedro, Sau.
A disp.: Crosta, Rafael, Miangue, Capuano, Salamon, Deiola, Di Gennaro, Borriello, Ibarbo.
All. Massimo Rastelli

Squalificati: Tachtsidis
Indisponibili: Melchiorri, Faragò, Ceppitelli, Farias.

GENOA-BOLOGNA, domenica ore 15:00 FORMAZIONI UFFICIALI

Genoa (3-5-2): Lamanna; Izzo, Burdisso, Munoz; Lazovic, Rigoni, Cataldi, Hiljemark, Laxalt; Simeone, Pinilla.​
A disp.: Zima, Rubinho, Edenilson, Orban, Beghetto, Coppola, Biraschi, Morosini, Cofie, Pandev, Ninkovic, Palladino.
All. Andrea Mandorlini

Squalificati: –
Indisponibili: Perin, Veloso, Ntcham, Gentiletti, Taarabt

Bologna (4-3-3): Mirante; Krafth, Torosidis, Oikonomou, Masina; Taider, Viviani, Dzemaili; Verdi, Petkovic, Krejci.
A disp.: Da Costa, Sarr, Brignani, M’Baye, Pulgar, Nagy, Donsah, Sadiq, Rizzo, Di Francesco, Helander.
All. Roberto Donadoni

Squalificati: –
Indisponibili: Okwonkwo, Destro, Gastaldello, Maietta

 

LAZIO-UDINESE, domenica ore 15:00 FORMAZIONI UFFICIALI

Lazio (4-3-1-2): Strakosha; Patric, de Vrij, Hoedt, Radu; Parolo, Murgia, Lulic; Felipe Anderson; Immobile, Keita.
A disp.: Vargic, Borrelli, Basta, Lukaku, Bastos, Wallace​, Milinkovic-Savic, Mohamed, Crecco, Tounkara, Djordjevic.
All. Simone Inzaghi

Squalificati: Biglia
Indisponibili: Marchetti

Udinese (4-3-3): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Samir; Badu, Kums, Jankto; Matos, Zapata, Thereau.
A disp.: Scuffet, Perisan, Angella, Heurtaux, Adnan, Balic, Gabriel Silva, Ewandro, Perica, Fofana.
All. Luigi Delneri

Squalificati: de Paul, Halfredsson
Indisponibili: Faraoni, Gnokouri

SASSUOLO-MILAN, domenica ore 15:00 FORMAZIONI UFFICIALI

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Gazzola, Acerbi, Peluso, Dell’Orco; Pellegrini, Aquilani, Duncan; Berardi, Defrel, Politano.
A disp.: Pomini, Pegolo, Cannavaro, Missiroli, Letschert, Mazzitelli, Sensi, Ricci, Iemmello, Adjapong, Matri.
All. Eusebio Di Francesco

Squalificati: –
Indisponibili: Biondini, Magnanelli, Lirola, Ragusa, Antei

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Zapata, De Sciglio; Kucka, Sosa, Bertolacci; Suso, Bacca, Deulofeu.
A disp.: Storari, Plizzari, Gomez, Mati Fernandez, Calabria, Vangioni, Poli, Pasalic, Locatelli, Honda, Ocampos, Lapadula.
All. Vincenzo Montella

Squalificati: –
Indisponibili: Montolivo, Bonaventura, Antonelli, Romagnoli

FIORENTINA-TORINO, lunedì ore 20:45

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Astori; Chiesa, Cristoforo, Badelj, Maxi Olivera; Borja Valero, Ilicic; Kalinic.
A disp.: Sportiello, Satalino, Milic, De Maio, Sanchez, Salcedo, Tello, Babacar, Saponara, Hagi.
All. Paulo Sousa

Squalificati: Vecino
Indisponibili: Dragowski, Milic, Bernardeschi

Torino (4-3-3): Hart; Zappacosta, Ajeti, Moretti, Barreca; Benassi, Valdifiori, Baselli; Iago Falque, Belotti, Boyé.
A disp.: Padelli, Cucchietti, Buongiorno, Molinaro, Acquah, Lukic, De Silvestri, Ljajic, Gustafson, Iturbe, Maxi Lopez.
All. Sinisa Mihajlovic

​Squalificati: –
Indisponibili: Avelar, Carlao, Rossettini, Castan, Obi.

Roma-Villarreal 0-1: le pagelle. Giallorossi disattenti e poco brillanti, Alisson il migliore in campo

Simone Indovino – Serata non positiva per la Roma che riesce a strappare il pass per gli ottavi di finale di Europa League solo grazie alla gara disputata all’andata. Giallorossi che cadono tra le mura amiche per la prima volta in stagione a causa della rete di Borrè dopo una dormita di Vermaelen. Il Villarreal ha diverse occasioni per realizzare più di una rete ma si trova di fronte Alisson in grande spolvero: il brasiliano sventa tutte le conclusioni spagnole nello specchio della porta. Fumoso l’attacco, El Shaarawy e Perotti non garantiscono la brillantezza che ci si aspetta da loro. Ingenuo Rudiger, che si vede sventolare un cartellino rosso per un battibecco con Alvaro.

ROMA

Alisson 7 – È il migliore dei suoi e questo la dice lunga sulla partita della Roma. Sempre attento, compie almeno un paio di ottimi interventi che risparmiano qualche patema d’animo di troppo ai tifosi giallorossi.

Manolas 6 – 45 minuti di sostanza per il greco che è spesso impegnato da Soldado, il miglior attaccante spagnolo. Si batte con intelligenza prima di essere rilevato durante l’intervallo.

Vermaelen 5- Spalletti gli concede fiducia dopo la sfortunata partita di Genova ma il belga non dimostra ancora la sicurezza necessaria. Suo il grossolano errore in disimpegno che porta alla rete del Villarreal. Si riscatta parzialmente nella ripresa quando stronca sul nascere alcune pericolose azioni spagnole.

Juan Jesus 6.5 – Dal suo lato la Roma non corre mai pericoli, a testimonianza della partita diligente e ordinata disputata dal brasiliano.

B.Peres 6.5 – Per gran parte della partita è il più propositivo dei suoi, difendendo con ordine e tentando qualche affondo sulla destra. Interessantissima una sua palla in profondità per El Shaarawy, allontanata solamente in extremis dai difensori avversari. Esce da qualche situazione pericolosa infilandosi in velocità tra le maglie gialle.

De Rossi 5 – Match confuso e poco brillante quello disputato dal centrocampista che nel corso dei circa 75 minuti in cui sta in campo mostra disattenzione e imprecisione. Sono troppi i palloni in manovra regalati agli avversari.

Paredes 6 – Come ormai ci ha abituato inizia leggermente a rilento per poi migliorare nella ripresa. Nei secondi 45 giri d’orologio gira con attenzione il pallone garantendo precise geometrie al centrocampo.

Mario Rui 5.5 – Tanto impegno e tanta corsa per il portoghese che risulta tuttavia impreciso in alcune situazioni, mostrando comunque una forma fisica in netta ripresa.

El Shaarawy 5.5 – Nella prima frazione di gioco agisce nel lato di campo che non predilige e questo probabilmente influisce sulla prestazione, che risulta spenta e avulsa. Piccolo miglioramento nella ripresa quando Spalletti lo riporta nella sua zona naturale.

Perotti 5.5 – Discorso simile al collega di reparto. Primo tempo spento, secondo in crescendo grazie ad alcune incursioni centrali. L’unico vero tiro in porta giallorosso porta la sua firma, ma la conclusione è potente ma non precisa.

Totti 5.5 – Spalletti mantiene la promessa schierandolo dal primo minuto, il Capitano manovra qualche buon pallone ma viene troppo spesso sovrastato dai più agili difensori del Villarreal.

Rudiger 5.5 – Sostituisce Manolas a inizio ripresa. La gara è positiva, il tedesco riesce infatti a contrastare le sortite offensive spagnole ma un’ingenuità gli costa il secondo giallo e la conseguente assenza nella prossima partita.

Nainggolan 6 – Circa un quarto d’ora a disposizione del belga per aiutare i suoi più in fase difensiva che offensiva.

Fazio s.v. – Entra a giochi già compiuti dopo il rosso di Rudiger.

Spalletti 5.5 – Quello che auspicava il tecnico ieri non è stato messo in pratica dai suoi giocatori, che entrano in campo in maniera poco decisa soffrendo fin da subito la maggior voglia del Villarreal. L’unica cosa da salvare questa sera è la qualificazione e la conferma di Alisson.

Simone Indovino

La Roma all’esame Inter

Yuri Oggiano – Archiviata facilmente la partita contro il Torino la Roma è pronta a tornare in campionato per sfidare l’Inter, domenica sera a San Siro alle ore 20.45. Le due squadre sono tra le più in forma della Serie A con i padroni di casa lanciati verso un posto in Europa mentre i giallorossi si stanno difendendo egregiamente dagli assalti del Napoli rincorrendo, allo stesso tempo, la Juventus. Inter-Roma, mai come quest’anno, potrà essere spettacolare tanto quanto quelle sfide che decidevano scudetto, Coppa Italia e Supercoppa qualche anno fa.

Una stagione a due facce per i nerazzurri con Pioli che ha ereditato da de Boer una squadra praticamente fuori dall’Europa League e in profonda crisi in campionato. Il lavoro dell’ex tecnico della Lazio è stato duro ma ora sta producendo buoni risultati con l’Inter che, dal cambio in panchina, ha centrato per 10 volte la vittoria in 13 partite, gli unici due stop sono arrivati contro Napoli e Juventus, oltre al pareggio nel derby. Una situazione completamente ribaltata dopo le 5 sconfitte nei primi 3 mesi di campionato.

Vari punti di forza per l’Inter a cominciare dal para-rigori Handanovic che quest’anno ha ritrovato brillantezza anche tra i pali. A difenderlo non ci sarà Miranda che dovrà scontare il turno di squalifica, al suo posto Pioli dovrebbe retrocedere Medel che farà coppia con Murillo. A centrocampo il vero punto fermo dell’Inter, da gennaio in poi, è Gagliardini. Il talento italiano, da quando veste la maglia nerazzurra, in campionato non ha saltato un minuto dando l’impressione di aver superato lo scoglio del salto di qualità nella grande squadra. Insieme a lui Kondogbia che a forza di prestazioni positive, e sfruttando anche l’arretramento di Medel, si è guadagnato il posto da titolare relegando Banega in panchina. Chi non resterà a guardare è Icardi che rientra dopo le due giornate di squalifica prese per la pallonata a Rizzoli nel finale della partita contro la Juventus. Alle spalle dell’argentino la fantasia di Joao Mario, la potenza di Perisic e la velocità di Candreva, un mix di qualità per mettere paura alla difesa della Roma, la seconda del campionato.

Nel girone d’andata Roma ed Inter erano molto lontane da questa forma. La partita finì per 2-1 grazie ad un colpo di testa di Manolas con il tocco di Icardi decisivo per battere Handanovic. La sfida tra queste due squadre evoca tanti ricordi che domenica sera dovranno far spazio al presente, perché non c’è più tempo per cullarsi in ciò che è stato, ora è il tempo di agire e di guardare avanti perché le avversarie corrono forte e non aspettano.

Yuri Oggiano

La Roma non perde mai all’Olimpico

Lavinia Colasanto – E’ una Roma indomabile in casa che coglie la sua 12 esima vittoria in altrettante apparizioni all’Olimpico. Questa volta a cadere è il Torino che viene sconfitto per 4 a 1 vendicando così anche la partita d’andata quando i giallorossi persero in terra granata. La squadra di Spalletti si riappropria del secondo posto, che il Napoli aveva acciuffato nel pomeriggio domenicale battendo il Chievo, e si rimette all’inseguimento della Juventus, distante sempre 7 punti.

Il mattatore della serata è ancora una volta Edin Dzeko che apre le danze del gol raggiungendo Higuain in vetta alla classifica marcatori a quota 19. Sono 29 i sigilli totali in stagione del Cigno di Sarajevo che chiude una settimana calcistica fantastica, iniziata con la rete al Crotone e proseguita con la tripletta europea contro il Villarreal. Il bosniaco stravince il tanto atteso duello della serata con Belotti che si perde tra le maglie difensive della Roma.

Altra nota positiva della serata è Salah che torna al gol dopo i tre rifilati al Bologna il 6 di novembre. Il rientro dell’egiziano è estremamente positivo con i suoi strappi che si dimostrano letali per la difesa del Torino così come successo alle retroguardie di Crotone e Villarreal. Con lui in campo la Roma ha oltre 2 gol segnati di media a partita mentre il funambolo col numero 11, grazie al tiro al volo di sinistro, raggiunge quota 9 in Serie A.

Quasi in doppia cifra anche Radja Nainggolan che, con la perla scagliata alle spalle di Hart, su passaggio di Totti, arriva a 7 reti in campionato battendo il suo record personale. Il Ninja è l’uomo ovunque della Roma e ritrae tutti i tratti caratteristici di Florenzi, corsa, grinta, carisma e qualità. Il terzino, operato venerdì al legamento crociato da Mariani, è stato omaggiato dai compagni di squadra, prima, con una visita a Villa Stuart, e dopo, col suo numero, il 24, sulla maglia da gioco.

L’unica pecca di una serata perfetta è la rete di Maxi Lopez. Terza partita, delle 10 disputate nel 2017, in cui la Roma subisce gol, ancora una volta con Vermaelen in campo e Manolas fuori, uscito per non rischiare un’ammonizione che non gli avrebbe consentito di giocare contro l’Inter domenica prossima.

Tanti elementi che fanno sorridere Spalletti, dai titolari, che hanno asfaltato il Villarreal, ai sostituti come Jesus e Paredes, autore di un gol da cineteca, che ben si sono comportati contro il Torino. La Roma vola ma a tenere banco è sempre il rinnovo del tecnico di Certaldo che in conferenza stampa è stato categorico: “Se non rinnova Totti vado via anche se vinco il triplete”.

Lavinia Colasanto

Roma-Torino 4-1: le pagelle. Giallorossi convincenti, Dzeko non si ferma più. Salah torna al gol dopo 3 mesi

Simone Indovino –  È una Roma ancora in versione schiacciasassi quella che sconfigge il Torino col convincente punteggio di 4-1. L’aver dato continuità al successo contro il Villarreal è un ulteriore sintomo della maturità acquisita dalla squadra di Spalletti. Il tecnico opta per il duo d’attacco Dzeko-Salah e entrambi i calciatori ripagano la scelta del mister portando in vantaggio i giallorossi di due marcature dopo appena 20 minuti. La squadra di Mihajlovic prova timidamente a reagire fino a quando un bolide da fuori area di Paredes mette la definitiva parola fine alla gara, nonostante il gol di Maxi Lopez per i granata. Ci pensa poco dopo Nainggolan a ristabilire le distanze con un preciso destro. Tre punti pesanti per i capitolini che operano il contro sorpasso al Napoli, vincitore oggi sul campo del Chievo.

ROMA

Szczesny 6 – Sufficienza politica per il portiere giallorosso che è impegnato solamente da qualche tiro innocuo da parte della squadra avversaria.

Manolas 7 – Gara concreta e sostanziosa quella del greco che oscura, in collaborazione con i colleghi di difesa, uno degli attaccanti più pericolosi del campionato. Spalletti lo sostituisce con Vermaelen a causa della diffida sulle sue spalle: fondamentale la sua presenza contro l’Inter la settimana prossima.

Fazio 6.5 – Quasi ripetitivo dire che le palle aeree sono tutte preda della sua testa, ma il comandante argentino non se ne lascia davvero scappare una. Esce quasi sempre vincente dalle sportellate con Belotti ma si fa ingenuamente scappare Maxi Lopez alle spalle in occasione della rete granata.

J.Jesus 6.5 – Concede un turno di riposo a Rudiger non facendo rimpiangere l’assenza del tedesco. Prezioso in numerose situazioni dove dimostra la maturità e l’attenzione acquisita negli ultimi mesi sotto la guida di Spalletti.

Bruno Peres 7 – Forse la miglior gara del brasiliano da quando si trova nella Capitale. Macina chilometri sulla fascia destra e trova un’intesa con Salah che cresce partita dopo partita. Fondamentale allo scadere del primo tempo quando chiude una pericolosa azione avversaria con una perfetta diagonale.

Emerson 6.5 – Come il suo connazionale, corre come un forsennato sulla corsia sinistra risultando però leggermente impreciso con i piedi. Forma fisica straripante, qualsiasi suo affondo porta la superiorità numerica.

Paredes 6.5 – Il meno positivo dei primi 45 minuti, cresce nella seconda frazione di gioco dando ordine e respiro al centrocampo giallorosso e recuperando diversi palloni. Suggella il tutto con una perla da fuori area che vale il 3-0.

Strootman 6.5 – Brillantissimo ancora una volta dal punto di vista fisico: questo è testimoniato dal fiato che l’olandese garantisce al centrocampo della Roma.

Nainggolan 7 – Polmoni di ferro per il Ninja che come di consueto conferisce tutta la sua generosità al servizio dei suoi. Mette in ghiaccio la partita realizzando il settimo gol in campionato accogliendo il preciso assist di Totti.

Salah 7 – L’egiziano non iscriveva il suo nome al tabellino dalla lontana tripletta col Bologna. L’appuntamento col gol non si fa attendere: una botta di sinistro fulmina Hart sul primo palo. Vicinissimo poco dopo alla doppietta, negata solo da un clamoroso legno alla destra del portiere inglese.

Dzeko 7 – Non azzardiamo troppo se diciamo che il bosniaco sta attraversando uno dei periodi più brillanti della carriera. 11 gol nella ultime 8 gare per lui e testa della classifica cannonieri ripresa. Ha il merito di sbloccare la gara con una forte conclusione improvvisa che non lascia scampo ad Hart.

Vermaelen 6 – Rileva Manolas e disputa gli ultimi 20 minuti in maniera precisa.

Totti 6 – Tocca pochi palloni ma uno di questi è un regalo a Nainggolan che, da posizione favorevole, scarica in gol.

Perotti s.v. – Pochi minuti per l’ala argentina.

Spalletti 7.5 – La sua Roma era chiamata alla conferma dopo il Villarreal e le aspettative non sono state disattese. Opera un leggero turnover anche in ottica Inter: Manolas e Strootman vengono rilevati a causa del pericolo squalifica. Rispedito alle spalle il Napoli, sono ancora numerosi gli impegni duri che vedranno impegnati i capitolini su tutti i fronti. Al mister il compito di gestire al meglio le forze senza lasciare punti alle spalle.

Simone Indovino

Villarreal-Roma 0-4: le pagelle. Dzeko cecchino, Emerson instancabile. Super gara in terra spagnola

Simone Indovino – Partita a dir poco spettacolare quella della Roma che annienta il Villarreal nell’andata dei sedicesimi di Europa League. Risultato secco di 0-4, maturato dopo 90 minuti ad altissima intensità da parte degli uomini di Spalletti; grande merito al tecnico toscano per aver preparato una gara insidiosissima. Ci ha pensato Emerson con una perla a portare in avanti i giallorossi nel primo tempo. Dopo una leggera sofferenza accusata nei primi 10 minuti della ripresa, i capitolini hanno messo in ghiaccio la gara sfruttando le ripartenze grazie anche all’ingresso in campo di Salah. Dzeko sul velluto: altra tripletta europea per il bosniaco che forse ipoteca (la scaramanzia non è mai troppa) il passaggio al turno successivo.

ROMA

Alisson 6.5 – Grande attenzione da parte del brasiliano che si mostra sicuro in tutte le occasioni in cui è chiamato in causa. Fondamentale un suo riflesso sul primo palo quando la Roma era ancora in vantaggio di una sola rete.

Rudiger 6.5 – Rocciosa gara per il classe ’93 che copre al meglio la sua zona di campo manovrando anche in maniera ottimale il pallone durante qualche sortita offensiva.

Manolas 6.5 – Una leggera indecisione su un’incursione di Bakambu, per il resto match attento in cui fornisce un prezioso aiuto per tenere la porta inviolata. Si riversa in avanti in alcune occasioni e Spalletti gradisce.

Fazio 7 – Il centravanti spagnolo non era un calciatore facile da affrontare ma l’argentino, coadiuvato dalle ottime prestazioni dei compagni di reparto, non lo soffre minimamente. Solita schiacciante superiorità sulle palle alte; si permette anche qualche lusso col pallone tra i piedi.

Bruno Peres 7 – Spalletti conosce la pericolosità del Villarreal in fase offensiva e gli affida compiti più difensivi che l’ex Torino rispetta al meglio, non rischiando nulla sulla fascia destra. Preziosa l’imbucata per Salah che porta al secondo gol romanista.

Emerson 7.5 – Giù il cappello per il giovane brasiliano che sfoggia una delle prestazioni migliori da quando si trova in Italia, condendola con una rete da manuale del calcio realizzata col suo piede non preferito. Solite sgaloppate sulla sinistra che mettono in constante apprensione la difesa gialla.

De Rossi 6.5 – Primo tempo ad altissimo livello, ripresa leggermente in calando ma la gara di DDR rimane in ogni caso di altissimo livello. Eccezion fatta per qualche minuto nella secondo tempo, smista alla perfezione tutti i palloni che gravitano nella sua zona.

Strootman 7 – Corre, difende, attacca, recupera palloni. La forma fisica sta tornando quella di un tempo e si vede: non lascia scampo agli avversari in mezzo al campo.

Nainggolan 7 – Tantissima sostanza anche per il belga che non si riversa come ci ha ultimamente abituato fare in fase offensiva ma si limita a basare la sua partita sulla corsa e l’intensità, fattori su cui forse non è secondo a nessuno in tutta Europa.

El Shaarawy 7 – Scelto a sorpresa nell’11 titolare, il Faraone ripaga la fiducia di Spalletti comportandosi in maniera ottimale riuscendo a coniugare al meglio le due fasi. Prezioso l’aiuto in retroguardia, molto vivace in zona offensiva.

Dzeko 9 – Quasi complicato descrivere la gara del bosniaco che realizza un’altra tripletta in questa competizione mostrando cinismo a tutto tondo. Meravigliosa la prima rete personale: con una finta di corpo si libera del difensore avversario per poi scaricare in porta col sinistro. Giù il cappello.

Salah 7.5 – Prevedibile staffetta con El Shaarawy: l’egiziano subentra al compagno in maniera perfetta regalando un prezioso assist e Dzeko. Mette in continua apprensione la difesa spagnola con le sue sgroppate sulla destra.

Juan Jesus 7 – Chiamato a sostituire l’acciaccato Rudiger, non fa rimpiangere il tedesco. Regala il pallone che Dzeko trasforma in gol; si rende protagonista di una splendida chiusura e ridosso della fine.

Paredes s.v. – Pochi istanti per il regista argentino.

Spalletti 7.5 – Partita magistrale quella della Roma. Gran merito è del tecnico toscano che l’ha preparata al meglio annichilendo il collega Escribà. Menzione speciale per Emerson: il mister ha puntato forte su di lui e gara dopo gara il brasiliano sta ripagando tutta la sua fiducia.

Simone Indovino