Venezia-Roma, le PAGELLE: Abraham, gioia a metà.

MILAN, ITALY – OCTOBER 26: Marash Kumbulla (L) of AS Roma celebrates his goal with his team-mats during the Serie A match between AC Milan and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on October 26, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle del match tra Venezia e Roma, vinto dai lagunari per 3-2 in rimonta:

-Venezia-

Romero 7; Mazzocchi 6.5 (Ebuhei 6), Caldara 7, Ceccaroni 5.5, Haps 6; Crnigoj 5.5 (Sigurdsson 6), Ampadu 6.5, Busio 7; Aramu 7, Okereke 7 (Henry 6), Kiyine 6.5. All: Zanetti 7.

-Roma-

RUI PATRICIO 6 – Il paradosso di una domenica orribile. Prende 3 gol dal Venezia (qualche responsabilità sul primo) ma tiene a galla una barcollante Roma con due prodezze nel finale.

MANCINI 4 – Le sue ambasce in marcatura sono ormai tipiche. Si divide le colpe del primo gol subito con Cristante, nella ripresa ci capisce poco o nulla e tiene in gioco Okereke nella ripartenza del 3-2. Più nevrotico che leader, più caotico che utile.

KUMBULLA 4 – Ogni volta che Okereke lo punta sono dolori. Sbaglia nella postura, nel concetto e nella determinazione. Sembra ancor più impaurito di quando è sbarcato a Roma. Un’involuzione definitiva e preoccupante. (66′ PEREZ 5 – Cerca sempre di colpire il pallone col mancino e perde tempi di gioco fondamentali. Una deviazione gli nega la rete del 3-3, in un’altra occasione ci mette del suo perdendo tempi biblici).

IBAÑEZ 5 – Cerca di strafare, ma crea più caos del dovuto. Quando deve impostare è da mani tra i capelli. Un suo mancato colpo di testa (con annessa spinta di Kiyine) dà lo spunto all’azione del rigore per i veneti.

KARSDORP 4,5 – Stringe i denti e fisicamente arranca. Ma ciò che manda ai matti è l’incapacità di mettere un pallone degno di questo nome in area di rigore. Ormai è accertato come non rientri nel suo bagaglio il cross dal fondo. La vera domanda è che cosa ci sia in quel bagaglio. (83′ ZALEWSKI S.V. – Ingresso inspiegabile in un momento caotico del match. Lo si ricorda solo per 2-3 cross in cui centra in pieno l’avversario diretto).

PELLEGRINI 5,5 – Con un ginocchio dolorante e senza allenamenti veri e propri in settimana, c’è poco da contestare al capitano. Generoso e sempre presente, ma oggi la qualità manca anche dalle sue parti: tanti errori anche banali che compromettono la sua prova.

CRISTANTE 4,5 – C’è il suo zampino nei primi due gol del Venezia. Marcatura saltata su palla inattiva (il primo) e rigore procurato (il secondo). Chiamato ad impostare, si limita al classico lancione lungo. In questo modo la Roma continua a non avere gioco ed idee.

VERETOUT 4,5 – Se non riesce a sganciarsi e creare pericolosità con i suoi inserimenti è quasi inutile. Il suo primo tempo è confortante, il secondo una pena continua, con numerosi palloni persi e contrasti inesistenti. Dagli exploit di Salerno ad oggi sembra passata un’era geologica.

EL SHAARAWY 5,5 – Si applica a tutta fascia e risulta tra i più propositivi del momento. Ma la coperta è corta, così il Faraone perde lucidità quando deve chiudere il compasso. Si divora il gol dell’1-3 prima della rimonta veneta. (77′ ZANIOLO 4,5 – Dovrebbe dare un apporto decisivo con la sua fisicità, invece sbatte totalmente contro Ebuehi e Tessmann. Inutile).

ABRAHAM 6 – Quanto meno la buona notizia del ritorno al gol. Una bella rete di potenza, mentre poco prima aveva messo lo zampino di sponda anche sull’1-1 di Shomurodov. Impreciso e sfortunato su almeno altre 2-3 conclusioni. Manca la continuità.

SHOMURODOV 5 – Nonostante il gol, la sua prova non può essere sufficiente. Prima dell’1-1 si divora un gol clamoroso, mentre nel secondo tempo sparisce senza dare una mano al centrocampo. L’intesa con Abraham solo a tratti. (83′ MAYORAL S.V. – Non ha tempo e spazio per farsi notare).

All. MOURINHO – Dopo questa sconfitta iniziano le domande, sia di natura tattica che tecnica. Che la rosa sia incompleta è palese dal 31 agosto ma per evitare di perdere 3-2 con il Venezia possono bastare anche i medi profili spediti oggi in campo. Il passaggio alla difesa a 3 non ha pagato, così come il tentativo di inserire più attaccanti nel finale. La strada maestra di inizio stagione è stata persa e gennaio è ancora lontano. Così diventa dura.

Roma-Bodø/Glimt, le PAGELLE: Ibanez evita la figuraccia.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate al termine di Roma-Bodø/Glimt, match di Conference League finito sul 2-2:

-Roma-

RUI PATRICIO 5,5 – Sulle due reti non gli si può imputare nulla, visto che il sinistro di Solbakken e la zuccata di Botheim sono imparabili. Il primo gol norvegese nasce però da un rinvio sballato del portoghese.

KARSDORP 5 – L’impressione è che presto potrebbe svenire per la fatica. E prima di ciò non avrà ancora effettuato un cross degno di questo nome. Generoso ma tecnicamente invalidante.

MANCINI 5 – Quando serve la prova da leader, con la fascia da capitano al braccio, sembra fare due passi indietro. Pesano nella sua gara la dormita in marcatura sull’1-2 norvegese e il palo colpito da mezzo metro nel finale.

CRISTANTE 6 – Il suo ritorno al centro della difesa ha un compito specifico: impostare dalle retrovie. Lo fa discretamente trovando con continuità Karsdorp a destra. Certo, quando c’è da difendere si trova spesso spaesato.

IBAÑEZ 6 – Ha il merito di aver messo la “faccia” negli ultimi minuti e trovare il gol del pareggio. Schierato da terzino mascherato, dunque fuori ruolo, si comporta degnamente. I pericoli maggiori arrivano sempre quando deve gestire il pallone.

DARBOE 4 – Conferma quanto detto in Norvegia: a questi livelli non può giocare, neanche contro questo Bodo. (46′ VILLAR 5,5 – Il fatto è che ci prova, mettendosi a disposizione della squadra. Ma le caratteristiche dello spagnolo appaiono quasi vacue: passaggi quasi sempre banali e un destro dal limite cestinato malamente sul fondo).

VERETOUT 6 – Migliora nella corsa e nella brillantezza rispetto alle ultime uscite. Più presente nella ripresa, dove torna a sradicare palloni ed inserirsi con continuità. Ma siamo lontani dal Veretout letale dello scorso anno.

ZANIOLO 4,5 – La sua peggior versione da quando è rientrato a pieno ritmo. La gamba stavolta fatica ad ingranare e le consuete sgroppate sono inesistenti. L’occasione mancata a metà primo tempo è da denuncia. (67′ SHOMURODOV 6 – Si muove tanto, dando quella vivacità che serviva già nel primo tempo. Perché non rilanciarlo titolare, visto il momento ‘no’ dei compagni?)

MKHITARYAN 4 – Prosegue senza soluzione di continuità il suo periodo imbarazzante. Passa in posizione centrale per l’assenza di Pellegrini, ma tocca pochissimi palloni e quasi tutti regalati agli avversari. Mourinho lo cambia dopo un tempo per disperazione. (46′ PEREZ 5,5 – Molto mobile e vivace, ma poco incisivo).

EL SHAARAWY 7 – Il miglior romanista per distacco. Dopo un primo tempo un po’ strozzato, si inventa il gol del pari con la solita giocata a rientrare. Va vicinissimo al bis con un destro al volo sul quale si esalta Haikin. Salva-faccia. (89′ ZALEWSKI S.V. – Gettato nella mischia con la speranza inventi qualcosa).

ABRAHAM 4,5 – Che sia per colpa del fastidio al tallone, dell’ambientamento in Italia o di un’involuzione tecnica generale. Fatto sta che l’inglese non ne azzecca più una. Preoccupa quando sia avulso dal gioco, non riesce mai a far salire la squadra e risulta poco cattivo in area. Forse il riposo è la miglior medicina. (BORJA MAYORAL 6 – Tra i ‘perdonati’ di Mourinho è quello che impatta meglio. Mette due buoni palloni in mezzo, dal secondo di questi nasce il pari di Ibanez. Magari meriterebbe qualche minuto in più).

All. MOURINHO – Il suo progetto sta fortemente scricchiolando. Non è tanto il pareggio ma il fatto che non ci siano passi avanti. Oggi la squadra era piena di “titolari” ma non è stata in grado di battere una squadra forte ma inferiore. Il momento di forma generale è scadente e nonostante il massimo impegno il gruppo non riesce ad esprimersi. L’esperimento di riportare Cristante al centro della difesa non ha pagato, così come l’insistere su Mkhitaryan, ormai ai minimi termini. Qualcosa dovrà succedere prima del mercato di gennaio o si davvero dura. Intanto probabilmente servirà vincere le prossime due in Conference ma per arrivare secondi, fallendo il primo obiettivo di stagione.

Roma-Napoli, le PAGELLE: Mancini e Ibanez limitano Osimhen.

(R.Rodio) – Ecco i voti e le pagelle al termine di Roma-Napoli, match che si è chiuso sullo 0-0 nonostante grandi emozioni:

-Roma-

RUI PATRICIO 6,5 – Sicuro nelle prese, non deve compiere miracoli pur contro un Napoli sempre insidioso. Un’incertezza con i piedi (dovuta a zolle indecenti) poteva costare cara.

KARSDORP 6 – Difensivamente efficace, il duello con Insigne lo mette in apprensione meno del previsto. Troppi gli errori dal punto di vista tecnico, negli appoggi decisivi e nei cross quasi sempre fuori misura.

MANCINI 6,5 – Meriterebbe anche mezzo voto in più per aver frenato l’attaccante più in forma del campionato. Ma il gol di testa divorato nel finale grida vendetta.

IBAÑEZ 6,5 – Quando c’è da combattere non si tira mai indietro, per questo ingaggia un duello fisico con Osimhen senza esclusione di colpi. Ancora troppo sbadato in impostazione.

VIÑA 6,5 – In crescita. Come a Torino ha dimostrato di migliorare atleticamente e tirar fuori anche qualche buona giocata di qualità. Politano e Lozano dalle sue parti fanno fatica. Deve migliorare a livello tattico.

CRISTANTE 7,5 – Sappiamo che non sia il regista che serve a questa Roma, ma oggi domina a centrocampo come mai successo prima. Sradica palloni, gioca in verticale e non molla fino all’ultimo centesimo. Il pallone regalato e poi divorato da Abraham è da fantasista puro.

VERETOUT 6,5 – Sacrifica le classiche sgroppate offensive per ragioni tattici e di equilibrio. Meno appariscente, ma sempre utilissimo nel lottare in mezzo al campo.

ZANIOLO 6,5 – La strada è quella giusta, perché gioca con scioltezza, naturalezza e senza paura. Dopo un primo tempo eccellente, con tanto di gol sfiorato da corner, fa più fatica nella ripresa. Se deve fare ogni volta tutta la fascia tra difesa e attacco è dura poi essere lucido.

PELLEGRINI 6,5 – Sfiora il capolavoro sotto la Sud con il destro in estirada che si alza sopra la porta di Ospina. La sua posizione mette in apprensione la mediana del Napoli. Peccato aver sprecato un paio di contropiede succulenti.

MKHITARYAN 4,5 –  Qualcosa nel suo meccanismo si è maledettamente inceppato. Non ha più quell’esplosività nella corsa che lo aveva caratterizzato nei suoi primi due anni a Roma. Le ripartenze sono sempre un buco nell’acqua e fa fatica anche ad aiutare Vina. A 32 anni va valutato con attenzione. (66′ EL SHAARAWY 6 – Meglio dell’armeno per vivacità e tenuta fisica. La ‘trivela’ nel finale era però da evitare).

ABRAHAM 5,5 – Difficile pensare ad un calciatore che porti più entusiasmo dell’inglese. Ma il gol che si mangia nel primo tempo è imperdonabile. Un attaccante da 40 milioni come lui deve essere incisivo e freddo in certe occasioni. Errore pesante. (86′ SHOMURODOV S.V. – Doveva entrare ben prima, ma Abraham lo costringe ad attendere resistendo ai guai alla caviglia).

All. MOURINHO – Il pubblico romanista è tutto con lui. Lo stadio spinge la squadra e lui soffia sul fuoco. Meritava anche oggi francamente di più, ma le imprecisioni dei singoli sono costate chiare. Se ci si attendeva risposte le ha certamente trovate nel gruppo dei così detti titolari. Si prende anche il rischio di portare in panchina molti primavera e chiudere con soli due cambi è emblematico. Un Massa troppo fiscale lo espelle per doppio giallo. Se la società saprà accontentarlo la strada è certamente giusta.

-Napoli-

Ospina 6.5; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Koulibaly 7, Mario Rui 6; Anguissa 6.5, Fabian Ruiz 6, Zielinski 5.5 (Elmas 6); Politano 6 (Lozano 5); Osimhen 6.5, Insigne 6 (Mertens s.v.). All: Spalletti 6.

Juventus-Roma, le PAGELLE: Veretout errore pesante.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate al termine di Juventus-Roma, big-match della domenica vinto dai bianconeri di misura:

-Juventus-

Szczesny 7.5; Danilo 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 7.5, De Sciglio 7 (Alex Sandro s.v.); Cuadrado 6, Locatelli 6.5, Bentancur 6.5, Bernardeschi 6.5 (Arthur 6); Chiesa 5.5 (Kulusevski 6), Kean 6.5 (Morata s.v.). All: Allegri 6.5

-Roma-

RUI PATRICIO 5,5 – Paradossalmente poco impegnato allo Stadium. Beffato dalla carambola Bentancur-Kean sul gol vittoria juventino. Mezza papera invece sulla rovesciata di Bernardeschi.

KARSDORP 6 – Il duello con un ottimo De Sciglio è più tosto del previsto. Generoso ma non sempre lucido, soprattutto in fase di spinta.

MANCINI 6 – Se la cava degnamente, senza soffrire la velocità di Chiesa. Qualche ingenuità e nervosismo di meno nel finale non sarebbe guastato. Il tandem difensivo della Juve è ancora lontano anni luce per personalità e maturità.

IBAÑEZ 5 – Il gol della Juve scaturisce da un duello aereo perso dal brasiliano in piena area romanista. A certi livelli si tratta di errori inammissibili e decisivi.

VIÑA 6,5 – Determinato e atleticamente in crescita nonostante il ritorno recente dal Sud America. Non si fa mai beffare da Cuadrado e sfiora il gol con un’azione personale esaltante. La chiusura di Chiellini fa però ancora la differenza. Buone notizie dall’Uruguay.

CRISTANTE 5,5 – Tatticamente ineccepibile, tiene la posizione mediana senza lasciare solchi. Il problema è nella fase di impostazione, dove pecca di intuizioni e precisione. Ma siamo al solito discorso.

VERETOUT 5,5 – Il rigore sbagliato pesa come un macigno sulla valutazione finale. Forse distratto da Abraham si fa ipnotizzare da Szczesny. Peccato, perché per il resto aveva disputato una gara massiccia e positiva. (DAL 81′ SHOMURODOV S.V. – Solo il tempo di beccarsi un cartellino giallo evitabile).

ZANIOLO 7 – Un peccato che esca dalla scena a metà primo tempo. Il talento giallorosso sembrava ispirato, tornato ai fasti dei tempi migliori. Uno stop muscolare lo ferma nuovamente, speriamo non sia nulla di grave. (dal 26′ EL SHAARAWY 6 – Buone giocate sulla corsia mancina, meno brillante quando si avvicina alla zona conclusiva).

PELLEGRINI 5,5 – Fatica ad entrare in partita e preferisce troppo spesso i tocchi di prima piuttosto che il ragionamento. Il galleggiamento sulla trequarti stavolta produce poco o nulla.

MKHITARYAN 5 – A parte il rocambolesco rigore guadagnato, l’armeno gira al largo e non è quasi mai incisivo. Occasione buttata, perché avrebbe avuto spazio e occasioni per essere più determinante.

ABRAHAM 6,5 – Altro che caviglia dolorante. L’inglese corre, si sbraccia, fa il massimo e serve il miglior Chiellini per arginarlo. Avrebbe anche segnato l’1-1, ma la decisione cervellotica di Orsato preferisce non convalidarlo.

All. MOURINHO – La partita è stata preparata nel modo giusto e di tutte le sconfitte dello Stadium questa è di certo la più immeritata. Come detto da lui si è vista una grande Roma e se Veretout fosse stato più preciso magari sarebbe finita diversamente. Un buon punto di partenza per ritrovare con il Napoli la spinta giusta per vincere. Il livello di squadra si sta alzando.

L’arbitro: ORSATO 4,5 – Insufficienza non tanto per le scelte, ma per aver eluso il regolamento. Fischia in anticipo e non convalida il gol della Roma, anche per l’eccessiva fretta del guardalinee Bendoni che sbandiera un inesistente fuorigioco. Impensabile, nell’era del VAR, che si interrompa un’occasione da gol. E la spiegazione successiva è ancora più imbarazzante.

Roma-Empoli, le PAGELLE: Pellegrini celebra il rinnovo.

Marco Tumminello (2nd-R) of A.S. Roma celebrates his goal with teammates Lorenzo Pellegrini (#7) and Maxime Gonalons (R) during the International Champions Cup (ICC) football match between Tottenham and A.S. Roma July 25, 2017 at Red Bull Arena in Harrison, New Jersey. / AFP PHOTO / Don EMMERT (Photo credit should read DON EMMERT/AFP/Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle della sfida Roma-Empoli, che ha visto i padroni di casa vincere per 2-0:

-Roma-

RUI PATRICIO 6 – Si sporca i guantoni solo per un paio di interventi semplici, giusto per confermare la sua presa di ferro.

KARSDORP 6,5 – Il turno di riposo in Conference League gli serve per recuperare fiato e forma. Gioca con maggiore naturalezza, accompagnando l’azione fino all’ultimo e regalando sempre un’alternativa offensiva. Un po’ largo in alcune letture difensive, ma oggi può permetterselo.

MANCINI 6 – In fase di impostazione è impeccabile, visto che non sbaglia un pallone nelle uscite iniziali. Meno irreprensibile nelle marcature dirette, visto che Pinamonti e Mancuso godono di esagerata libertà dalle sue parti. Prende un’ammonizione evitabile.

SMALLING 7 – Voto che conferma l’importanza del gigante inglese nella struttura difensiva giallorossa. Gli interventi aerei e i contrasti puliti negli ultimi 16 metri sono farina del suo sacco. Si arrende solo ai crampi a tempo scaduto, sperando che dopo la sosta si riveda lo Smalling del primo anno romanista. (90′ IBAÑEZ s.v. – Scampoli finali per dare respiro a Smalling).

VIÑA 6 – Diligente ma con il fiatone. Fa il minimo indispensabile e prova anche un paio di guizzi in attacco. Eppure l’Empoli dalle sue parti si presenta frequentemente, anche trovando spazi per offendere. Generoso ma senza condizione. (84′ CALAFIORI 6,5 – Promozione simbolica, perché in pochi minuti conferma la maturità e la forma acquisite).

DARBOE 6,5 – Le caratteristiche sono quelle giuste per rendere la manovra della Roma in mediana molto più fluida ed incisiva. Ha 20 anni, un fisico ancora da plasmare ed esperienza da mettere sulle gambe. Ma il giovane gambiano dimostra che in Serie A ci può stare senza patemi. (64′ CRISTANTE 6 – Gestione del pallone e della posizione senza problemi. Resta un po’ fuori ruolo, ma sono problemi ormai antichi).

VERETOUT 6,5 – Dinamico e concentrato, non arriva mai al tiro in porta ma i suoi spunti portano benefici alla fase di transizione. Più libero del solito. Ora la speranza è chela Francia non lo riconsegni in apena.

ZANIOLO 7 – Passi deliziosi verso l’esplosione definitiva. Altra gara in crescita, dove strappi e giocate individuali portano applausi ed esaltazioni dall’Olimpico. Ad oggi gli manca solo il gol, ma intanto Mourinho sta ritrovando il suo cavallo impazzito quasi al top. (84′ EL SHAARAWY 6 – Trotta sulla destra, anche se combina poco non potendo rientrare sul piede preferito).

PELLEGRINI 7,5 – Tuttocampista. Mai definizione fu più azzeccata per descrivere l’attuale stato del capitano. Il rinnovo di contratto ha sciolto gli ultimi dubbi sulla sua leadership tecnica e caratteriale. La squadra si affida a lui e lui prende per mano i compagni. Il gol è ormai una costante, così come il raccordo tra centrocampo e attacco. Faro.

MKHITARYAN 7 – Ritrova la posizione giusta e anche il gol. Finalmente l’armeno si accende con continuità e diventa un fattore nella manovra offensiva. Brillante dopo settimane un po’ appannate. (90′ ZALEWSKI s.v. – Un pizzico di match per il minutaggio).

ABRAHAM 7 – Non segna, ma fa segnare. L’inglese si scatena e risponde presente nelle ripartenze giallorosse, in particolare nell’azione del 2-0. Pallone rubato, destro secco in diagonale e traversa clamorosa (il quinto legno personale) che permette però a Mkhitaryan di raddoppiare. Attaccante vero, sta imparando a gestirsi e ad approcciare al meglio certe difese italiane.

All. MOURINHO – 15 punti in 7 giornate sono una proiezione da 78 punti alla fine della stagione. Con questa media si può sperare di entrare nelle 4, anche se la concorrenza è a dir poco agguerrita. L’equilibrio di squadra oggi è stato più o meno trovato, il problema è quando si alza il livello dell’avversario. Ora dopo la sosta ci saranno due big match per tarare effettivamente le ambizioni di quest’anno.

-Empoli-

Vicario 6; Stojanovic 6, Romagnoli 6.5, Viti 5.5, Marchizza 6; Zurkowski 5.5 (Bajrami 5), Ricci 6, Bandinelli 6 (Haas 5); Henderson 5 (Stulac 5.5); Di Francesco 5.5 (Cutrone 6), Pinamonti 6.5 (Mancuso 5). All: Andreazzoli 5.5

Roma-Udinese, le PAGELLE: Abraham regala i 3 punti

(R.Rodio) – I voti e le pagelle al termine di Roma-Udinese, match vinto di misura dai giallorossi:

-Roma-

RUI PATRICIO 6,5 – Uno dei punti di forza dell’inizio di stagione. Sicuro, attento, gli sfugge solo un pallone insidioso nel primo tempo su cui rimedia Mancini. Concentrato.

KARSDORP 5,5 – I suoi limiti sono soprattutto atletici. Non sembra avere la capacità aerobica e di recupero per far entrambe le fasi. Generoso, ma quando Udogie e Deulofeu lo attaccano va spesso in apnea. Chiude sulle gambe, ma il problema è che non ha alternative.

MANCINI 7 – Cancella la prova opaca di Verona con una prestazione attenta e determinata. Salva un gol fatto su Pussetto e combatte stoico dopo il colpo sanguinoso subito sul volto. Carattere.

IBAÑEZ 6– Senza fronzoli, ma con qualche ansia di troppo. Quando c’è da tentare l’anticipo è tra i più brillanti, ma in uscita palla al piede è spesso impreciso e sbadato. Non soffre quando si sposta a fare il terzino. Da raddrizzare.

CALAFIORI 7 – Meno timido e più concentrato rispetto alla gara di Verona. La sua gemma è l’azione personale con tanto di assist che consente ad Abraham di portare la Roma in vantaggio. Dietro c’è da lavorare su chiusure e letture, ma la base è notevole. (69′ SMALLING 6,5 – La sua presenza fisica e matura in certi contesti resta fondamentale. Alcuni interventi aerei risultato determinanti nel finale del match).

CRISTANTE 6 – Da applausi per il solito enorme spirito di sacrificio e di battaglia, ma emergono i soliti limiti. E’ un mediano mascherato da regista e va in sofferenza quando si alzano i ritmi. Lento nel far circolare palla, le cose migliori le fa nella metà campo altrui.

VERETOUT 6,5 – Anche lui in crescita dopo il flop di domenica. Gioca un primo tempo da dominatore del centrocampo, sradicando pallone e tentando giocate in verticale. Cala nella ripresa come tutta la squadra, ma la gamba comincia a girare.

ZANIOLO 6 – Critiche a parte, l’impressione è che stia sempre più prendendo confidenza col campo e con i contrasti. Tempo ce ne vorrà, ma manca anche un pizzico di fortuna. Il palo a porta sguarnita grida ancora vendetta. (74′ EL SHAARAWY 6 – Un dodicesimo uomo di lusso, che entra sempre con voglia e determinazione, anche se un po’ troppo impreciso).

PELLEGRINI 6 – Meriterebbe un voto più alto per come fa salire l’asticella della sua prestazione fin dall’inizio, all’assalto dell’Udinese col vessillo in mano. Anche lui boccheggia nella ripresa, ma la frittata finale è tutta del sig. Rapuano che si inventa un secondo ‘giallo’ da ufficio inchiesta che gli farà saltare il derby.

MKHITARYAN 6,5 – Non sarà brillantissimo a livello di conclusioni, ma la sua prova è generosa e continua fino all’ultimo. Prende punizioni preziose e recupera anche un buon numero di palloni. Va ritrovato l’armeno dello scorso anno.

ABRAHAM 7 – La decide lui, con un gol all’apparenza semplice ma che dimostra tutto il pedigree da centravanti dell’inglese. Nonostante sia arrivato da poche settimane appare già leader in campo, scuotendo i compagni, sbraitando e cantando persino l’inno di Venditti. Può crescere in tanti dettagli, ma come dice Mourinho: “Ci vuole tempo”. (86′ SHOMURODOV 6 – Calcisticamente intelligente. Aiuta i compagni e riesce pure a sfiorare il gol).

All. MOURINHO – Quarta vittoria in cinque partite e quarto posto solitario in campionato. Dodici punti non sono pochi visto anche il livello espresso finora. La squadra è apparsa sciolta soprattutto nella prima mezz’ora, con un buon predominio. Deve crescere ancora molto la gestione nelle varie fasi del match, ma per questo servirà un aiutino dal mercato. Nel frattempo si stringe i denti e si pensa al derby.

-Udinese-

Silvestri 6; Becao 5.5, Nuytinck 6 (Samardzic s.v.), Samir 6; Molina 5.5 (Soppy 6.5), Pereyra 6, Walace 6, Makengo 6 (Arslan s.v.), Udogie 6 (Larsen 6); Deulofeu 5.5, Pussetto 5.5 (Beto 5.5). All: Gotti 6.

Verona-Roma, le PAGELLE: Mancini e Karsdorp disastrosi.

(R.Rodio) – Prima batosta stagionale per la Roma di Mourinho in casa del Verona. Ecco i voti e le pagelle del match:

-Hellas Verona-

Montipò 6.5; Dawidovicz 6, Gunter 7, Ceccherini 5.5 (Magnani 6.5); Faraoni 7, Bessa 6.5 (Tameze 6), Ilic 6, Lazovic 7 (Casale 5.5); Barak 7, Caprari 7.5 (Hongla s.v.); Simeone 6.5 (Kalinic 5.5). All: Tudor 7.

-Roma-

RUI PATRICIO 6,5 – Il suo l’aveva fatto, con l’ennesima prova in sicurezza. Incolpevole sulle tre reti dell’Hellas, prova a tenere in piedi la Roma con un super-intervento su Caprari. Ma non basta.

KARSDORP 5 – Se si toglie il buon cross sul quale Pellegrini inventa il tacco volante dello 0-1, l’olandese passa il tempo a sudare e soffrire sulle incursioni di Caprari e Lazovic. Non a caso due reti su tre del Verona nascono dalle sue parti. (78′ SMALLING 6 – Non concede nulla all’ex Kalinic sui tentativi di ripartenza veronese).

MANCINI 5 – Responsabile negativo in troppe occasioni. Come sul pareggio di Barak, quando con una deviazione sballata spiana la strada al gol dell’Hellas. O sul raddoppio di Caprari, lasciato entrare in area e calciare con tutta facilità. Giornataccia.

IBAÑEZ 5,5 – Marcature sempre attente e strette, ma fa correre più di un brivido ai suoi quando il pallone transita dai suoi piedi.

CALAFIORI 5 – Ad oggi il suo livello non è ancora all’altezza di certi impegni. Faraoni lo mette spesso in crisi, mentre quando c’è da spingere viene arginato troppo facilmente. Ne deve mangiare di polvere… (78′ MAYORAL s.v. – Impalpabile nel convulso finale).

CRISTANTE 5,5 – I suoi difetti tornano a bussare prepotentemente. Non trova mai la posizione giusta in marcatura, come dimostra l’azione dell’1-1 in cui Ilic lo aggira in rapidità. Lento nell’impostazione e nell’uscita in pressione.

VERETOUT 4,5 – Anonimo, mai nel vivo del gioco. Ci si aspetta da lui aggressività e velocità nel ripartire, invece lo si ricorda solo per un’ammonizione figlia di un ingiustificato nervosismo. (66′ MKHITARYAN 5,5 – Schierato da playmaker per far salire la squadra, viene limitato nella qualità e nella fantasia).

ZANIOLO 5,5 – Peccato. Si erano rivisti sprazzi del vero Nicolò nel primo tempo, con qualche sgasata niente male e partecipazione in quasi tutte le azioni offensive. Poi si spegne, annacquato dalla pioggia del Bentegodi. (66′ PEREZ 5,5 – Piazzato largo a destra, prova a puntare il baby Casale e andare sul fondo. Da ricordare solo un sinistro centrale e poco oltre).

PELLEGRINI 7 – Anche in un pomeriggio grigio come questo il capitano accende la luce. Gol spettacolare di tacco, degno del miglior Roberto Mancini. Merito suo anche il momentaneo 2-2 con un cross che costringe Ilic all’autorete. Predica nel deserto.

SHOMURODOV 5,5 – Tanta corsa, tanto sacrificio, ma poca carne al fuoco. Quando c’è da dialogare con Abraham perde la misura. Non ha mai l’occasione di ripartire con la sua consueta velocità. L’esperimento di vederlo largo nel 4-2-3-1 per ora è bocciato. (66′ EL SHAARAWY 6 – Volenteroso, ma non gli riesce il capolavoro della scorsa settimana).

ABRAHAM 5 – Lontanissimo parente del centravanti esplosivo delle prime uscite. Non riesce mai a vincere un duello con Gunter e Dawidowicz, fa salire poco la squadra e non va praticamente mai al tiro. Molto nervoso e fuori dal match, anche di testa. Un deciso passo indietro.

All. MOURINHO – Arriva la prima sconfitta ma non è figlia del caso. Nonostante per due volte si fosse messa bene (0-1 all’intervallo e subito pareggio del 2-2) il Verona è sempre stato in controllo del centrocampo. La Roma non riesce ad avere in mano il pallino e subisce la vena agonistica dei ragazzi di Tudor. Peccato aver vanificato il gioiello di Pellegrini. Forse sul 2-2 si poteva rinforzare il centrocampo e smorzare l’ondata gialloblù che sembrava incontenibile.

Roma-CSKA Sofia, le PAGELLE: Pellegrini “imbianchino”.

(R.Rodio) – La Roma inizia la propria fase a gironi di Conference League con una vittoria per 5-1 sul CSKA. Ecco le pagelle del match:

-Roma-

RUI PATRICIO 6,5 –  Sul gol è chiaramente incolpevole vista la traiettoria e la forza del tiro. Per il resto deve solamente controllare che tutto fili liscio. Qualche conclusione da fuori gestita con la solita tranquillità

KARSDORP 6 – Accompagna l’azione e difende la sua corsia con la solita generosità, senza guizzi particolarmente eccelsi. Meritato riposo nella ripresa. (46′ IBAÑEZ 5,5 – Non entra con la concentrazione delle ultime gare. Si fa superare da Wildschut troppo spesso e sbaglia pure qualche rinvio).

MANCINI 6,5 – Sbadato nell’azione del vantaggio bulgaro, è un episodio isolato nell’ennesima prova massiccia e grintosa, condita dal gol di rapina del 4-1 giallorosso. Chiude onorevolmente con la fascia al braccio.

SMALLING 6,5 – Finalmente il gigante inglese torna a troneggiare in difesa, dopo le settimane passate in infermeria. Non ha grossi problemi contro un Krastev rinunciatario, l’ideale per riprendere confidenza. Sfiora anche il gol con un palo che ancora trema.

CALAFIORI 6,5 – Poco coinvolto a sinistra nella prima frazione, intraprendente e determinante nella ripresa. Una delle sue sgroppate chiude di fatto l’incontro, con assist al bacio a Pellegrini. Il talento c’è, la gamba anche, ma chiude anche oggi con crampi e fatica. (76′ KUMBULLA 6 – Fa piacere rivederlo, seppur da terzino, con grinta e buona volontà).

DIAWARA 5,5 – Si sente da tempo il regista ideale della Roma e prova a dimostrarlo alla prima da titolare. Ma non va oltre i soliti dialoghi orizzontali e qualche stop affannoso. Nella ripresa lascia sguarnita la trequarti con regolarità, commettendo al massimo falli inevitabili. Mezza bocciatura. (57′ CRISTANTE 6,5 – Il feeling con la tifoseria è completamente cambiato rispetto al passato. Uno dei più acclamati al momento dell’ingresso in campo. Dona sostanza ed equilibro quando la partita era virtualmente ancora in bilico).

VILLAR 6 – Non era così dispiaciuto nel giro-palla dei primi 45′, impreziositi da uno scavetto che aveva mandato in porta El Shaarawy. I problemi sono sempre due: pecca in fase di contenimento, come si nota sul gol dello 0-1. E non ha la visione verticale chiesta da Mourinho, nonostante le doti tecniche incriticabili. (57′ VERETOUT 6 – Qualche accelerazione delle sue a mostrare la buona condizione e le giuste randellate in mediana. Padrone della situazione).

PEREZ 6,5 – Nessuna paura nel puntare l’uomo e con un buon margine di riuscita nel dribbling. Non sfrutta una buona punizione dal limite e sfiora il bersaglio grosso in un paio di occasioni al termine di azioni personali.

PELLEGRINI 8 – Ogni partita che passa, al di là dell’avversario, prende sempre maggiore consapevolezza. Tuttocampista, in grado di impostare e concludere. Infila il pareggio con un pallonetto magnifico. Trova la doppietta dopo una splendida discesa di Calafiori e con un pizzico di fortuna. Degno capitano, cit. Francesco Totti. (74′ ABRAHAM 7 – Si sblocca anche all’Olimpico dopo il centro di Salerno. Scatto sul filo del fuorigioco e palla in rete in anticipo sul portiere. La Sud è tutta per lui e ne ha ben donde).

EL SHAARAWY 7,5 – La testa è tutto nello sport. Dopo il gol da tre punti contro il Sassuolo scende in campo dal 1’ come trasformato. Paradossalmente la rete del 2-1, di pregevolissima fattura con il classico tiro a giro, non è la cosa più bella della sua prestazione. Insegue tutti anche in fase difensiva e mostra un verve mai ammirata dopo il ritorno dalla Cina. Definitivamente ritrovato.

SHOMURODOV 7,5 – Gli manca solo il gol. Incontenibile in velocità. Pregevole nel servire l’assist ad Abraham e sfortunato nel centrare il palo da ottima posizione. Un vero fattore del match

All. MOURINHO –  Arriva anche la sesta vittoria ufficiale in altrettante uscire. Non saranno 60 come dice lui ma di sicuro è un buon inizio. Anche dopo essere andati in svantaggio non c’è mai stato un momento in cui la gara è sembrata in bilico. Troppa la differenza tra le due squadre e ottima la consapevolezza del gruppo. Chi entra sa cosa fare e non demerita. La speranza è che a gennaio si possa veramente completare questa rosa per ambire a qualcosa di veramente importante

-CSKA Sofia-

Busatto 5.5; Turitsev 5 (Donchev s.v.), Mattheij 6, Galabov 5.5, Mazikou 5.5; Yomov 5.5 (Bai 6), Muhar 6, Lam 5, Wildschut 5; Carey 6.5; Krastev 5.5 (Ahmedov s.v.). All: Mladenov 5.5

(K.Karimi – A.Papi) – La Roma inizia la propria fase a gironi di Conference League con una vittoria per 5-1 sul CSKA. Ecco le pagelle del match:

-Roma-

RUI PATRICIO 6,5 –  Sul gol è chiaramente incolpevole vista la traiettoria e la forza del tiro. Per il resto deve solamente controllare che tutto fili liscio. Qualche conclusione da fuori gestita con la solita tranquillità

KARSDORP 6 – Accompagna l’azione e difende la sua corsia con la solita generosità, senza guizzi particolarmente eccelsi. Meritato riposo nella ripresa. (46′ IBAÑEZ 5,5 – Non entra con la concentrazione delle ultime gare. Si fa superare da Wildschut troppo spesso e sbaglia pure qualche rinvio).

MANCINI 6,5 – Sbadato nell’azione del vantaggio bulgaro, è un episodio isolato nell’ennesima prova massiccia e grintosa, condita dal gol di rapina del 4-1 giallorosso. Chiude onorevolmente con la fascia al braccio.

SMALLING 6,5 – Finalmente il gigante inglese torna a troneggiare in difesa, dopo le settimane passate in infermeria. Non ha grossi problemi contro un Krastev rinunciatario, l’ideale per riprendere confidenza. Sfiora anche il gol con un palo che ancora trema.

CALAFIORI 6,5 – Poco coinvolto a sinistra nella prima frazione, intraprendente e determinante nella ripresa. Una delle sue sgroppate chiude di fatto l’incontro, con assist al bacio a Pellegrini. Il talento c’è, la gamba anche, ma chiude anche oggi con crampi e fatica. (76′ KUMBULLA 6 – Fa piacere rivederlo, seppur da terzino, con grinta e buona volontà).

DIAWARA 5,5 – Si sente da tempo il regista ideale della Roma e prova a dimostrarlo alla prima da titolare. Ma non va oltre i soliti dialoghi orizzontali e qualche stop affannoso. Nella ripresa lascia sguarnita la trequarti con regolarità, commettendo al massimo falli inevitabili. Mezza bocciatura. (57′ CRISTANTE 6,5 – Il feeling con la tifoseria è completamente cambiato rispetto al passato. Uno dei più acclamati al momento dell’ingresso in campo. Dona sostanza ed equilibro quando la partita era virtualmente ancora in bilico).

VILLAR 6 – Non era così dispiaciuto nel giro-palla dei primi 45′, impreziositi da uno scavetto che aveva mandato in porta El Shaarawy. I problemi sono sempre due: pecca in fase di contenimento, come si nota sul gol dello 0-1. E non ha la visione verticale chiesta da Mourinho, nonostante le doti tecniche incriticabili. (57′ VERETOUT 6 – Qualche accelerazione delle sue a mostrare la buona condizione e le giuste randellate in mediana. Padrone della situazione).

PEREZ 6,5 – Nessuna paura nel puntare l’uomo e con un buon margine di riuscita nel dribbling. Non sfrutta una buona punizione dal limite e sfiora il bersaglio grosso in un paio di occasioni al termine di azioni personali.

PELLEGRINI 8 – Ogni partita che passa, al di là dell’avversario, prende sempre maggiore consapevolezza. Tuttocampista, in grado di impostare e concludere. Infila il pareggio con un pallonetto magnifico. Trova la doppietta dopo una splendida discesa di Calafiori e con un pizzico di fortuna. Degno capitano, cit. Francesco Totti. (74′ ABRAHAM 7 – Si sblocca anche all’Olimpico dopo il centro di Salerno. Scatto sul filo del fuorigioco e palla in rete in anticipo sul portiere. La Sud è tutta per lui e ne ha ben donde).

EL SHAARAWY 7,5 – La testa è tutto nello sport. Dopo il gol da tre punti contro il Sassuolo scende in campo dal 1’ come trasformato. Paradossalmente la rete del 2-1, di pregevolissima fattura con il classico tiro a giro, non è la cosa più bella della sua prestazione. Insegue tutti anche in fase difensiva e mostra un verve mai ammirata dopo il ritorno dalla Cina. Definitivamente ritrovato.

SHOMURODOV 7,5 – Gli manca solo il gol. Incontenibile in velocità. Pregevole nel servire l’assist ad Abraham e sfortunato nel centrare il palo da ottima posizione. Un vero fattore del match

All. MOURINHO –  Arriva anche la sesta vittoria ufficiale in altrettante uscire. Non saranno 60 come dice lui ma di sicuro è un buon inizio. Anche dopo essere andati in svantaggio non c’è mai stato un momento in cui la gara è sembrata in bilico. Troppa la differenza tra le due squadre e ottima la consapevolezza del gruppo. Chi entra sa cosa fare e non demerita. La speranza è che a gennaio si possa veramente completare questa rosa per ambire a qualcosa di veramente importante

-CSKA Sofia-

Busatto 5.5; Turitsev 5 (Donchev s.v.), Mattheij 6, Galabov 5.5, Mazikou 5.5; Yomov 5.5 (Bai 6), Muhar 6, Lam 5, Wildschut 5; Carey 6.5; Krastev 5.5 (Ahmedov s.v.). All: Mladenov 5.5

Roma-Sassuolo, le PAGELLE: El Shaarawy fa esplodere la Sud.

(R.Rodio) – La Roma vince soffrendo una gara al cardiopalma contro il Sassuolo. Ecco i voti dei calciatori scesi in campo:

-Roma-

RUI PATRICIO 8 – Se la Roma porta a casa oggi 3 punti pesantissimi gran parte del merito è suo. Due parate salvifiche in uscita che annullano i blitz di Berardi e Boga. Tra i pali è una costante, non sbaglia davvero nulla.

KARSDORP 6 – Nel primo tempo è sciolto, arriva spesso sul fondo e manda qualche buon cross. Ma appena Boga si accende soffre da matti, lasciandosi spesso valicare senza l’aiuto dei compagni. Si arrende ai crampi. (88′ REYNOLDS s.v.)

MANCINI 6 – Impossibile non soffrire con il Sassuolo all’arrembaggio a campo aperto. Annulla bene Raspadori, meno brillante nella ripresa. Non molla.

IBAÑEZ 6 – Combattivo come negli ultimi tempi, gioca con lucidità quando c’è da contrastare l’avversario diretto. Un suo liscio nella ripresa apre la strada al pari di Djuricic. Attento ma non troppo.

VIÑA 5,5 – Meriterebbe un voto altissimo per il sacrificio espresso oggi, dopo essere tornato dall’Uruguay last-minute. Peccato che i problemi maggiori per la difesa giallorossa arrivino spesso dalle sue parti. Berardi si esalta fin troppo.

CRISTANTE 7 – Quando si inserisce e accompagna l’azione è straordinario, come nel movimento del gol del vantaggio. Meno brillante quando deve equilibrare la squadra, non a caso la Roma nella ripresa appare costantemente lunga. Necessario, ma si può (deve) migliorare.

VERETOUT 5,5 – Né carne e né pesce. Come nel primo tempo di Salerno sembra costretto a tenere la posizione mediana, senza i suoi consueti inserimenti e partecipando di rado all’azione offensiva. I due palloni sparacchiati in curva sono l’emblema di una prova non esaltante. (74′ SHOMOURODOV 6,5 – Un quarto d’ora per dare più profondità e creare imbarazzo nella difesa del Sassuolo. Il suo appoggio per El Shaarawy diventa totalmente decisivo).

ZANIOLO 6 – Le cose migliori arrivano dalla fase di non possesso, con alcuni recuperi di grande generosità. In questa versione alla Delvecchio piace a metà, visto che pecca ancora dello sprint necessario per rendersi pericoloso. Anche lui si arrende alla fatica. (74′ PEREZ 6 – Entra con la voglia ed il guizzo giusto, pecca sempre in concretezza).

PELLEGRINI 6,5 – Questione di centimetri. Il capitano prova a vincerla da solo, ma non è serata quando le sue conclusioni condite da azioni memorabili finiscono sul fondo. Pecca di generosità, ma lo schema da palla inattiva che porta al gol di Cristante è geniale.

MKHITARYAN 6 – Continuo ma non straordinario. Paga le fatiche con la sua Armenia e si accende di rado in fase di ripartenza. (69′ EL SHAARAWY 8 – Conta solo quella gemma a tempo scaduto, tiro a giro degno dei migliori Del Piero o Insigne. Lascia immobile il portiere, bacia il palo e si spegne nel sacco regalando 3 punti pesantissimi. Ben tornato Faraone!)

ABRAHAM 6 – Lo spirito è quello del guerriero, la qualità della prestazione meno brillante delle prime uscite. Se riesce a dialogare con i compagni sa mostrare il repertorio, ma tende a farsi inglobare dall’ottimo tandem Chiriches-Ferrari.

All. MOURINHO – Lo confessa dopo il fischio finale. Era tesissimo per la ricorrenza più importante della sua carriera. Non poteva macchiarla con una sconfitta e nemmeno con un pareggio. La sua corsa folle insieme ai ragazzi sotto la Sud è la migliore risposta alla domanda sulla sua gioia. Uno Special come lui non poteva che avere un successo rocambolesco come questo. Come ha detto Tiago Pinto è merito del Dio del Calcio. Tre partite nove punti. Avanti Il prossimo.

Sassuolo-

Consigli 7; Toljan 5.5, Chiriches 6, Ferrari 6.5, Rogerio 6.5; Frattesi 6.5 (Ahyan s.v.), Lopez 7; Berardi 7 (Defrel 5.5), Djuricic 7 (Traoré 6), Boga 7.5 (Kyriakopoulos s.v.); Raspadori 5.5 (Scamacca 6.5). All: Dionisi 6.5

Le PAGELLE di Trabzonspor-Roma: Shomurodov una sentenza.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle della prima uscita della Roma di Mourinho, vittoriosa per 2-1 sul campo dei turchi del Trabzonspor:

-TRABZONSPOR-

Cakir 5.5; Bruno Peres 6, Edgar Ié 5, Hugo 6, Koybasi 5.5 (Trondsen 5.5); Bakasetas 6, Ozdemir 5.5 (Omur s.v.), Hamsik 6.5; Gervinho 5.5 (Cornelius 7), Djaniny 5.5 (Koita s.v.), Nwakaeme 6.5. All. Avci 6.

-ROMA-

RUI PATRICIO 6,5 – La sua gara è fatta di cose semplici ma tutte bene eseguite, come un paio di respinte centrali non da sottovalutare. Bene anche con i piedi.

KARSDORP 6,5 – Parte impacciato, soffrendo le folate del nigeriano Nwakaeme e risultando impreciso in zona cross. Cresce ampiamente nella ripresa, soprattutto difensivamente. Arranca ma non molla mai.

MANCINI 6 – Cose buone ed altre meno buone nella sua prova. Il suo colpo di testa sul palo da il là alla rete del 2-1 giallorosso, ma alcuni minuti prima si era lasciato sovrastare da Cornelius in piena area per il gol del pari. Si fa sempre sentire, ma stavolta il gigante danese gli crea confusione.

IBAÑEZ 7 – Fortunatamente lascia a Roma quelle distrazioni che spesso lo hanno limitato, giocando una gara attenta, precisa e determinante per alcune chiusure degne di note. Non lascia spazi alla rapidità di Gervinho. Concentrato.

VIÑA 6 – La condizione è ancora parziale e si vede. L’uruguagio va troppo spesso in crisi e sbaglia qualche controllo facile, sintomo di uno status atletico non al top. Ma sa compensare con la grinta e la voglia, che lo portano a salvare un’azione insidiosissima dei turchi al 90′. Può solo migliorare.

CRISTANTE 6,5 – Ribadiamo il concetto: non può essere lui il regista chiesto da Mourinho. Ma oggi si disimpegna con qualità e quantità, sbagliando solo nel primo tempo un controllo facile e disputando una ripresa da leader. Testa alta, ordine e qualche verticalizzazione che ai tempi di Fonseca si vedeva raramente.

VERETOUT 6 – Si limita al compito di mediano, senza quegli strappi che lo hanno reso un intoccabile nella Roma del recente passato. La preparazione svolta a mozzichi e bocconi si paga.

ZANIOLO 6 – La brillantezza sta arrivando pian piano e quando si accende è sempre un piacere vederlo. Peccato dimentichi spesso di giocare con i compagni e alzare la testa. Il fatto che giochi praticamente 90 minuti è confortante. (93′ Reynolds s.v.)

PELLEGRINI 6,5 – Gara molto particolare quella del capitano. Per 45′ vaga sulla trequarti giocando più di fioretto che di sciabola, perdendo anche occasioni ghiotte. Tira fuori la grinta nel secondo tempo, facendosi trovare pronto come un falco per la deviazione dello 0-1. Resiste anche dopo due testate dolorose sul naso. Tramortito ma non abbattuto. (90′ Kumbulla s.v. – In campo per mettere presenza in difesa).

MKHITAYAN 6 -L’assist al bacio per Pellegrini salva una prova ancora non convincente al 100%. Forse paga il continuo lavoro senza palla, ma da lui ci si aspetta lucidità e scelte giuste, soprattutto a campo aperto. La sua vena e la sua tecnica sono fondamentali. (82′ Perez 6 – Non male il suo ingresso in un momento delicato del match).

SHOMURODOV 7 – L’uzbeko si conferma l’attaccante dall’usato sicuro che piace tanto a Mourinho. Lavoro sporco, tante sponde, non troppi palloni giocati ma quel senso del gol che si materializza nel finale per il 2-1 decisivo. Media da vero bomber in questo agosto. (82′ Mayoral 6 – Anche lui si impegna senza però trovare guizzi e spazi).

ALL. MOURINHO – Prima partita e prima vittoria. Per uno così attento ai risultati non poteva iniziare meglio. Sa benissimo che ci sono molte cose da migliorare a partire dal calo di tensione dopo l’1-1. Ribadisce ancora una volta che ha bisogno di qualcosa ancora dal mercato e sotto sotto spera di non dover attendere il prossimo anno. Di sicuro la Roma è già una squadra rognosa e con un atteggiamento profondamente diverso rispetto allo scorso anno. Ora la squadra sa soffrire, e non è poco.