Sassuolo-Roma, le PAGELLE: Cristante impresentabile

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate dalla nostra redazione ai calciatori di Sassuolo e Roma:

-SASSUOLO-

Consigli 6.5; Toljan 6 (Haraslin 6.5), Chiriches 5.5 (Peluso s.v.), Marlon 5.5, Rogerio 5.5; Lopez 6, Obiang 6.5; Traoré 6.5, Djuricic 5.5 (Oddei 6.5), Boga 5; Raspadori 7. All: De Zerbi 6.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Sembra sempre mancare qualcosa a livello di sicurezza con i piedi o nelle uscite. Se la cava bene su Raspadori, ma non può nulla sulle due reti subite.

Karsdorp 5,5 – Un peccato, perché la sua gara da centrale aggiunto non era stata affatto negativa. Ma l’olandese cala alla distanza, soffre le sovrapposizioni di Boga e non brilla in fase di impostazione. Lo specchio della Roma di oggi: un vorrei ma non posso.

Cristante 4 – Va elogiato per aver stretto i denti nonostante la pubalgia recente. Ma la sua presenza è un fattore positivo solo per il Sassuolo. Raspadori fa ciò che vuole, e non solo nell’azione del 2-2. Lento e impreciso anche quando deve gestire il pallone.

Mancini 7 – Predica nel deserto di una difesa sempre scoperta e mal posizionata. In Nazionale, con un assetto migliore, ha fatto vedere il bel centrale che è diventato. Anche oggi si batte, ma a volte non basta il sacrificio per salvare la baracca.

Bruno Peres 6,5 – Difficile dargli colpe oggi. Salta in ritardo sul corner dell’1-1 avversario, ma si rifà con gli interessi, realizzando il nuovo vantaggio giallorosso con un diagonale prezioso. Si sacrifica e gestisce bene i palloni sulla destra. Non è di certo lui l’anello debole odierno.

Diawara 5,5 – Ritmo basso e poca legna. Piazzato davanti alla difesa, è meno utile e dinamico di quanto ci si aspettasse. Il cartellino giallo preso in avvio lo limita in interdizione.

Pellegrini 6 – Parte male, non trovando mai la posizione giusta in mediana e calpestandosi i piedi con Perez pure in fase di non possesso. Il rigore realizzato con freddezza lo rimette in sesto, ma c’è sempre quell’impressione di non vederlo mai arrivare al top della prestazione.

Spinazzola 7 –  La qualità della gara dell’esterno arriva dal commento di De Zerbi da bordo campo nel richiamare Haraslin: “È imprendibile”. Sgasa a piacimento e regala palloni importanti, come quello del 2-1 di Peres. Peccato che si perda facilmente Traoré in area. La fase difensiva resta il tallone d’achille.

Carles Perez 5,5 – Buon primo tempo dello spagnolo, che si conquista con un guizzo il rigore del vantaggio. Stropiccia invece due palloni ghiotti al limite dell’area avversaria. Scompare dal campo per una mezz’oretta, per poi rifarsi vivo ad intermittenza.

El Shaarawy 5 – Se lo si dovesse giudicare per la disponibilità al sacrificio, non ci sarebbero discussioni. Ma da un attaccante ci si aspettano gol e giocate. Fattori che mancano, visto il clamoroso pallone cestinato a tu per tu con Consigli. La sua uscita dal campo imbronciato ed a testa bassa conferma il momento nero. (74′ Veretout 5,5 – Si piazza al fianco di Diawara senza entrare nel match. Svirgola un buon pallone dal limite).

Borja Mayoral 5 – Altra bocciatura in campionato per il bomberino, che in Europa si esalta ma in campionato continua a soffrire. Non sfrutta gli spazi e qualche pallone profondo da gestire al meglio. Piuttosto imbambolato anche nei duelli con Chiriches per far salire la squadra. Così non serve a nulla. (83′ Dzeko s.v. – Non si vede per nulla, entra e il Sassuolo pareggia).

All. Fonseca 5 –  I primi 20’ sono la riproposizione dello scorso anno con l’unica differenza che un palo e la cattiva vena di Boga, Djuricic e Raspadori graziano la Roma. Quando le cose sembravano finalmente indirizzate nella giusta direzione, ancora una difesa inguardabile rovina tutto. Una squadra che non riesce ad imparare dai suoi errori è destinata a rimanere incompiuta. Il settimo posto sembra ormai inevitabile così come il cambio in panchina a giugno.

Parma-Roma, le PAGELLE: difesa agghiacciante.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle di Parma-Roma, gara valida per la 27.a giornata di Serie A:

-PARMA-

Sepe 6.5; Conti 6 (Laurini sv), Osorio 7, Bani 7, Pezzella 7; Hernani 7 (Grassi 6), Brugman 7.5, Kurtic 6.5; Man 7, Pellé 6.5 (Zirkzee sv), Mihaila 7.5 (Karamoh 5.5). All: D’Aversa 7.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Al di là della batosta lo spagnolo non si esprime più di tanto. Incolpevole sulle due reti del Parma, se la cava con prontezza ad inizio ripresa su Man.

Mancini 5,5 – Spremuto al massimo in questo periodo ricco di impegni. Prova a cavarsela con l’esperienza contro un vivace Mihaila. Non ne esce vincente.

Ibañez 3 – Perseverare è diabolico. I suo mezzi fisici sono enormi, ma la potenza è nulla senza controllo. Come contro la Lazio si perde, tra dormite ed interventi di un’ingenuità inenarrabile. Di certo Fonseca non può pensare di affidare alla sua inesperienza le chiavi della difesa.

Kumbulla 4 – La buona prova in coppa ha annebbiato la vista a molti. In primis al tecnico che lo schiera sulla sinistra, in marcatura del rapidissimo Man. Scelta delittuosa che porta l’albanese a sbandare. Letteralmente asfaltato. (60′ Cristante 5,5 – Pesa la decisione di tenerlo fuori, soprattutto in fase di impostazione. Quando entra non trova una Roma spenta e lui stesso finisce nel caos negativo).

Bruno Peres 4,5 – Siamo alle solite. Parte malissimo sbagliando due cross da ottima posizione. Si fa costantemente anticipare da Pezzella e non aiuta neanche in difesa. Una croce. (60′ Reynolds s.v. – Sarebbe ingeneroso dargli un voto nel buio pomeriggio odierno. Contenti per l’esordio).

Pellegrini 5 – Uno dei pochi a crederci, almeno all’inizio. Un suo inserimento porta ad un dubbio episodio in area del Parma, su cui ovviamente il VAR sorvola. Finisce per perdere lucidità e posizioni, nascondendosi nella trequarti intasata. (79′ Mayoral 5 – Non dialoga mai con Dzeko. Più grave il fatto che non riesca ad addomesticare neanche un pallone).

Villar 4 – Sbaglia tutto il possibile. E’ bastato il dinamismo di Hernani e la grinta di Brugman (non certo Rijkaard o Matthaus) per annientarlo. Fallisce anche controlli basici o passaggi a tre metri. Non in giornata. (79′ Diawara s.v. – Altra esclusione inspiegabile. Entra troppo tardi al posto del peggior Villar stagionale).

Spinazzola 5,5 – L’impegno c’è, gli scatti pure. Ma quando arriva sul fondo spreca troppo. Ha il merito di tentare l’assalto fino al 90′, a volte sembra giocare da solo.

Pedro 4 – Quell’idea di caos che appare quando lo spagnolo ha il pallone riemerge totalmente al Tardini. Confusionario, si dribbla da solo e non va mai al tiro. Il tacco in area tentato su tiro-cross di Peres a inizio ripresa è da film dell’orrore. Nocivo. (60′ Perez 5,5 – Si presenta con un sinistro insidioso. Ma è troppo lezioso, tocca almeno 3-4 volte il pallone prima di calciare o scaricare).

El Shaarawy 5 – Le idee sono giuste, la lucidità non è di casa. Tra i più insidiosi della Roma, ma ancora lontano da una condizione accettabile.

Dzeko 4,5 – Al di fuori dalle questioni di spogliatoio, c’è l’impressione che atleticamente sia giunto al capolinea. Il pomeriggio di Parma è la sintesi della sua stagione, scollegata e mai convincente. Inutile dire che Osorio e Bani contro di lui giochino la miglior partita dell’anno. Da rimpiazzare.

All. Fonseca 4,5 – Purtroppo l’ennesima partita andata storta contro un squadra che gioca all’italiana. La stanchezza era da mettere in preventivo ma a maggior ragione bisognava proporre una gara diversa, più accorta. Come lo scorso anno si esce con le ossa rotte dal duello con D’Aversa, attualmente penultimo. Per andare in Champions anche la gestione del turn over diventa fondamentale e ancora su questo piano di commettono troppi errori.

Roma-Shakhtar, le PAGELLE: Pellegrini capobranco. Riecco il Faraone. Mancini eroico

Marco Tumminello (2nd-R) of A.S. Roma celebrates his goal with teammates Lorenzo Pellegrini (#7) and Maxime Gonalons (R) during the International Champions Cup (ICC) football match between Tottenham and A.S. Roma July 25, 2017 at Red Bull Arena in Harrison, New Jersey. / AFP PHOTO / Don EMMERT (Photo credit should read DON EMMERT/AFP/Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle di Roma-Shakhtar Donetsk, match d’andata degli ottavi di Europa League:

-ROMA-

Pau Lopez 7 – Chi ha pensato che fosse bravo più con i piedi che tra i pali sbagliava totalmente. Oggi dimostra con 3 ottimi interventi di essere sicuro nei riflessi. Meno eccelso invece quando è chiamato a gestire il pallone.

Mancini 7,5 – Gara ai limiti della perfezione. Attento, aggressivo, tatticamente intelligente. Resiste pure ad un pizzico sul flessore e segna il 3-0 che può mettere al sicuro la qualificazione. Leader in pectore.

Cristante 7 – Da difensore è rinato. Scelto al posto di Smalling, non fa rimpiangere il più esperto compagno giocando bene sia in fase di copertura, sia in impostazione. Annulla Junior Moraes senza mai rischiare nulla. Mattone.

Kumbulla 6,5 – Prima il Covid, poi la lesione muscolare. Finalmente l’italo-albanese ha ritrovato la condizione giusta e oggi ha dimostrato di poter essere utile. Inizia lasciando qualche corridoio insidioso per le discese di Dodò, poi cresce concentrato e tatticamente diligente. Anche lui positivo in questa serata da clean sheet.

Karsdorp 7,5 – Supera alla grande l’esame Ismaily, uno dei terzini più complicati da affrontare. Bravissimo a difendere e oggi anche a rendersi pericoloso in fase di contrattacco. Ormai è appurato, il treno olandese ha finalmente carburato e merita il posto da intoccabile.

Villar 6,5 – Nonostante qualche incertezza resta un tassello prezioso. Da gratificare è l’intraprendenza e le mille responsabilità che si prende in mezzo al campo. In fase di recupero non lesina interventi.

Diawara 7 – Potrebbe non sembrare agile o aggraziato, ma c’è sempre. Cerca con costanza di spezzare il gioco avversario tra le linee, sporca mille palloni e fa girare il gioco della Roma senza problemi. Prezioso. (79′ Ibañez 6 – Importante recupero in difesa).

Spinazzola 6,5 – Altro duello emozionante sulla sua fascia, contro un ottimo Dodò. Si sacrifica e corre con abnegazione, calando alla distanza per una condizione fisica non eccellente. (79′ Bruno Peres 6 – Fa rifiatare Spinazzola senza fronzoli).

Pellegrini 8 – Finalmente si prende la Roma sulle spalle, senza timori o angosce. La sua prestazione è da leader, perché cuce il gioco, smista palloni scomodi, rincorre avversari e sblocca la partita con un gol da centravanti. Si sdoppia nelle due fasi e porta la croce con disinvoltura. Il capitano. (79′ Perez 6 – Entra con vivacità, facendo quello che chiede il mister anche in fase di non possesso).

Pedro 6 – La sua gara si limita all’ottimo assist per il vantaggio di Pellegrini. Strano che un talento assoluto come lui non sfrutti le praterie lasciate dallo Shakhtar in contropiede. Esce dopo un battibecco tattico con Fonseca. (61′ El Shaarawy 7 – Approccia male la gara ciabattando un assist prezioso di Pellegrini. Ma si rifà con gli interessi, segnando il raddoppio con una giocata tipica e solitaria. Ha gamba ed entusiasmo, il Faraone sta tornando).

Mkhitaryan 6 – La degna conclusione di un periodo di stanchezza ed appannamento è l’infortunio al polpaccio che lo toglie dal match dopo mezz’ora. Rischia uno stop consistente. (35′ Borja Mayoral 5,5 – Forse l’unica nota stonata. Fa fatica nel far salire la squadra e si divora un’occasione d’oro sbagliando uno stop facile in area. Quando il livello sale, lo spagnolo si nasconde).

All. Fonseca 8 – Questa sera stravince su tutta la linea. Prepara bene la sfida azzeccando la scelta di Cristante e dell’attacco leggero. Nonostante le numerose assenze, la Roma ha un altro passo e chiude la qualificazione con 90’ di anticipo. Il suo stile di gioco si adatta assai bene al contesto europeo

-SHAKHTAR DONETSK-

Trubin 5.5; Dodo 6.5, Vitao 5.5, Matviyenko 5.5, Ismaily 6; Maycon 6; Teté 5 (Konoplyanka s.v.), Marlos 5.5 (Marcos Antonio s.v.), Alan Patrick 6.5 (Sudak

Fiorentina-Roma, le PAGELLE: Diawara is back.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Fiorentina e Roma dopo il match terminato poco fa allo stadio Franchi:

-FIORENTINA-

Dragowski 5.5; Milenkovic 6, Pezzella 6.5, M. Quarta 5.5; Venuti 6, Castrovilli 6 (Kokorin 4.5), Pulgar 6 (Caceres 5), Amrabat 6, Igor 6.5 (Biraghi 6); Ribery 6.5 (B. Valero 5.5), Vlahovic 6. All. Prandelli 5.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Tra i pali tutto bene, anche con qualche parata scenografica. Non mancano i soliti brividi quando il pallone transita dai suoi piedi.

Mancini 6,5 – Rispetto all’andata soffre di più i movimenti di Ribery, tanto da ‘costringerlo’ a frenarlo con una gomitata. Per il resto quasi impeccabile, con tanto di assist morbido per l’1-0 di Spinazzola. Difensore più in forma della Roma.

Cristante 6,5 – Diligente e sempre più a suo agio come centrale. Gli errori di reparto non mancano, ma fa il suo con impegno e senza traballare contro Vlahovic e compagni.

Kumbulla 6 – Torna giocando con attenzione, quasi come marcatore a uomo contro la fisicità di Vlahovic. Tiene botta, ma si fa ammonire (da diffidato) per uno sciocco ‘vaffa’ all’arbitro. (81′ Smalling s.v. – Rientro utilissimo. Qualche recupero aereo tanto per ritornare in campo).

Bruno Peres 6 – Alterna buone giocate ai suoi classici errori nei passaggi o controlli determinanti. Oggi si comporta con semplicità, senza lesinare ripiegamenti. (81′ Karsdorp 6,5 – Entra per l’assalto finale, ha la lucidità e il merito di mettere dentro il pallone giusto per il gol-vittoria).

Diawara 7,5 – Partita di sciabola e fioretto. In interdizione è dominante, recuperando una valanga di palloni. Il fioretto decisivo arriva nel finale, ricamando e definendo l’azione del 2-1. Un po’ appannato ad inizio ripresa, ma si rifà con un finale in crescendo. Poteva essere più utile anche col Milan. Ritrovato.

Veretout 6 – Fonseca aveva preparato la gara puntando sugli inserimenti tra le linee dell’ex di turno. Ma la soluzione è inceppata e il francese si limita al compitino in mediana. Una brutta lesione muscolare lo toglie dal match dopo un’ora. (62′ Pedro 6 – Il colloquio fitto nel pre-partita col mister ha dato frutti: meno caos e più decisione. Anche un paio di giocate brillanti in assistenza).

Spinazzola 6,5 – La sua prova, francamente, sarebbe da 8. Ma pesa troppo la goffa autorete che rimette la Fiorentina in partita. Quello che combina in attacco è sempre di spessore: un gol al volo da attaccante puro e giocate in velocità da ala pura. Utilissimo nel finale quando tiene da solo per 3 minuti i viola all’angolo.

Pellegrini 6,5 – Le sue idee sono sempre giuste, la realizzazione a volte difetta. Ciò che piace è l’energia e la corsa messe a disposizione della squadra, anche quando le gambe cominciano a farsi pesanti. Una prova da mediano, ma di qualità.

Mkhitaryan 5 – Esploso, letteralmente. Dopo aver tirato la carretta per mesi, l’armeno fa fatica. La sua prestazione è ricca di errori evidenti e marchiani, fin dai primissimi minuti. Fonseca dovrà certamente ipotizzare un turno di stop. (68′ El Shaarawy 6 – Entra con il piede sull’acceleratore, poi si limita a gestire palloni scottanti).

Borja Mayoral 5,5 – Come il suo collega Vlahovic, dimostra di essere ancora acerbo in diversi aspetti. Combatte ma non sempre ne esce vincitore, soffrendo la maturità e la forza fisica di Pezzella. Si divora anche un gol tutto solo davanti a Dragowski, col dubbio dell’off-side.

All. Fonseca 6,5 – Trova la vittoria che era l’aspetto più importante di questa serata. Non una prestazione brillantissima ma alla fine 3 punti meritati. Alcune scelte, come quella di Diawara, potevano tornar utili anche con il Milan. La squadra è apparsa più solida dal punto di vista difensivo, con il solito autogol a rompere le uova nel paniere. Per rimanere agganciati al treno del quarto posto non si possono fallire le prossime sfide con Genoa e Parma.

Roma-Milan, le PAGELLE: Veretout unico guizzo

(R.Rodio) –  Voti e pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Milan al termine del posticipo della 24.a giornata di Serie A:

-ROMA-

Pau Lopez 5,5 – Fa tutto bene tra i pali, comportandosi bene sotto gli assalti di Ibra e compagni fin dai primi minuti. Ma rovina completamente la sua prova dando il là all’occasione del 2-1 rossonero con un rilancio sballato. Errore ingiustificato.

Mancini 6 – Combattente, di gran lunga il migliore di una difesa tropo spesso in imbarazzo. Peccato si faccia aggirare troppo facilmente da Rebic nell’azione che regala i tre punti al Milan.

Cristante 6 – Fa il suo, adattandosi per l’ennesima volta a guida difensiva. Approfitta della serata no di Ibrahimovic e i suoi lanci per i movimenti di Spinazzola sono l’unica chiave di una Roma senza gioco.

Fazio 4 – Insufficienza da dividere con chi insiste nel schierarlo titolare. Dopo gli orrori di Benevento si complica la vita con gestioni assurde del pallone. Conclude la sua prova con il fallo da rigore su Calabria. Generoso il fischio di Guida quanto ingenuo il suo intervento. Speriamo sia l’ultimo scempio commesso. (62′ Bruno Peres 5 – Entra per dare spinta sulla fascia, cestina maldestramente un paio di palloni invitanti capitatigli in area di rigore).

Karsdorp 5 – La grinta e la voglia non mancano, ma viene subissato dalle progressioni di Theo Hernandez. Avversario di altro livello che mette a nudo i suoi limiti tecnici e tattici.

Villar 4,5 – Grosso passo indietro. Letteralmente annichilito dalla pressione gargantuesca di Kessie. Prova a metterla sulla tecnica, ma finisce per incaponirsi in possessi vani ed a volte nocivi del pallone. Ne ha ancora di strada da fare. (70′ El Shaarawy 6 – Pian piano sta trovando la giusta condizione. Subentra con voglia e regala a Mkhitaryan un ottimo assist, purtroppo non sfruttato).

Veretout 6,5 – Il più vivace e presente tra i giallorossi. Le sue corse solitarie alle spalle dei mediani rossoneri mettono in difficoltà la compattezza del Milan. Già nel primo tempo meriterebbe un fischio di Guida su un contropiede fermato da Tomori. Segna nella ripresa il suo 10° centro in campionato con un destro perfetto. (79′ Diawara s.v. – Non riesce a dare sostanza e precisione in un finale più caotico che mai).

Spinazzola 6 – Il duello con Calabria è rude e bello da vedere. Il romanista ne esce stremato, capace di dare profondità alla lenta manovra dei suoi. La pecca è spesso sull’ultimo passaggio, visto che non riesce mai a mettere il pallone giusto dentro l’area.

Pellegrini 5 – Siamo alle solite. Più il livello si alza, più il capitano si eclissa. Gara senza arte né parte. Spreca un’occasione ghiotta nel primo tempo, quasi scompare nella ripresa quando passa a fare il mediano.

Mkhitaryan 5,5 – Sembra affaticato dopo le fatiche degli ultimi mesi, ed il suo gioco ne risente. Ma è il più pericoloso dei suoi. Si divora il gol del vantaggio con un tocco sotto fallito davanti a Donnarumma. Nel finale si era anche guadagnato il rigore del possibile pari, ma il caro sig. Guida ha preferito sorvolare.

Borja Mayoral 5 – Acerbo per giocare a certi livelli. Come contro la Juventus soffre la fisicità dei difensori avversari e risulta impalpabile in zona conclusiva. Non male nel gioco di sponda, ma l’assenza di Dzeko si è sentita, eccome. (79′ Pedro 5 – Lontanissimo dai primi exploit stagionali. C’è un motivo se il Chelsea lo ha lasciato andar via a costo zero…).

All. Fonseca 4,5 – Purtroppo era tutto scritto dall’inizio. Schierare Fazio dopo Benevento è sembrato perlomeno avventato, specie sul centrosinistra, fuori ruolo con Juan Jesus in panchina. Bruno Peres primo cambio dopo un’ora di gioco, e dopo un dominio rossonero per buona parte del primo tempo, è difficile da spiegare. Continuare ad affrontare big match del genere con un centrocampo troppo leggero, a due, è davvero diabolico. In tutto questo c’è la giusta scusante di Guida. Su Mkhitaryan era rigore e forse staremmo parlando di un’altra partita.

-MILAN-

Donnarumma 6.5; Calabria 7, Kjaer 6.5, Tomori 6.5, Hernandez 6.5; Kessie 7, Tonali 5.5 (Meite s.v.); Saelemaekers 7 (Castillejo 5), Calhanoglu 5.5 (Diaz 5.5), Rebic 7.5 (Krunic 6); Ibrahimovic 5.5 (Leao 6). All. Pioli 7.

Benevento-Roma, le PAGELLE: Spinazzola sacrificato.

Inter Milan’s Spanish midfielder Borja Valero (L) and AS Roma’s Italian defender Leonardo Spinazzola go for a header during the Italian Serie A football match Inter Milan vs AS Rome on December 6, 2019 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

(R.Rodio) – Ecco i voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Benevento e Roma scesi in campo stasera nel posticipo della 23.a giornata:

-BENEVENTO-

Montipò 6.5; Depaoli 5.5, Glik 5, Barba 7, Foulon 6; Hetemaj 6 (Tello 5.5), Schiattarella 6.5, Viola 6 (Caldirola 6.5); Ionita 6, Caprari 6.5 (Insigne 6); Lapadula 6 (Moncini s.v.). All. Inzaghi 6.

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Difficile dare un giudizio completo. Subisce un paio di tiri facilmente disinnescati nel primo tempo, inoperoso per il resto della gara.

Fazio 5 – Rispunta nella formazione titolare dopo essere stato ad un passo dalla cessione sia in estate che a gennaio. Fa correre più di un rischio ai compagni. Fuori forma, si becca un’ammonizione che lo condiziona su ogni intervento. (71′ Juan Jesus 5 – Lo si ricorda solo per una manciata di falli commessi facendo perdere così tempo al Benevento).

Mancini 6 – Ingaggia per un tempo il solito duello scorbutico con Lapadula. Nella ripresa va al vano assalto del gol assieme ai compagni.

Spinazzola 6,5 – Per troppo tempo è costretto a mantenere una posizione difensiva per emergenza, nonostante sia tra i più in palla della Roma. Quando Fonseca lo sgancia è forse troppo tardi. Qualche pallone messo dentro doveva essere sfruttato meglio.

Karsdorp 5,5 – Troppo poco contro un avversario votato alla difesa. E’ sempre equilibrato nelle sue posizioni, ma quando c’è da attaccare e diventare incisivo in zona offensiva si perde. Puntualmente fallisce il cross decisivo. (72′ Pedro 5,5 – Tanto vivace quanto confusionario).

Villar 5,5 – Prevedibile e stavolta impreciso. Tocca una marea di palloni ma combina sempre la stessa cosa: passaggi da 5-10 metri e mai una verticalizzazione. Quando prova il tiro sbaglia e pure di tanto. Servirebbe un upgrade sull’ampiezza di gioco a certi livelli.

Veretout 5 – Fuori fase dopo le fatiche con il Braga. Si vede poco e non riesce neanche ad essere aggressivo in pressione. Cestina un buon cross di Spinazzola a inizio ripresa. (58′ Dzeko 5,5 – Ha mezz’ora per cambiare il volto della partita, ma non ci riesce. Da ricordare solo la sponda con cui per poco non manda in gol Pellegrini. Fisicamente in ritardo).

Bruno Peres 4,5 – Praticamente inutile. Largo a sinistra si spende per il solito compitino o con il classico passaggio indietro. Persino Dzeko lo rimprovera per le giocate troppo ritardate. Un mistero il motivo per cui resti in campo per 90 minuti interi.

Pellegrini 5,5 – Non trova il pertugio per illuminare, vagando nella metà campo campana senza meta. Ha il merito di essere l’unico a provarci realmente, con un sinistro non irresistibile nel primo tempo e con un inserimento aereo nel finale. Ma se non riesce a saltare mai l’uomo la manovra diventa lenta e prevedibile. Il problema non sono le foto con Immobile ma gli errori in campo.

Mkhitaryan 5 – Non è serata neanche per lui, e questa è una notizia. Ha poco spazio a disposizione e fatica sia ad accendersi che ad innescare i compagni. Sbatte contro un muro per tutta la sua partita e per la prima volta viene sostituito. Lo specchio di una serata giallorossa impalpabile. (82‘ El Shaarawy 6 – Quanto meno entra in campo con grande volontà. Aveva persino guadagnato un rigore d’oro, poi cancellato dal VAR).

Mayoral 5 – Pare proprio che queste non siano le sue partite. Inglobato dalla marcatura di Glik e Barba, non viene praticamente mai servito coi tempi giusti. Lui stesso si muove meno del solito, diventando invisibile dopo l’ingresso di Dzeko.

All. Fonseca 5 – Purtroppo quando le cose escono dal binario preparato si va in difficoltà. Inzaghi sa come imbrigliare la manovra e riesce nel perfetto piano partita, chiudendo tutti gli spazi. La Roma non riesce a concludere praticamente mai in porta nemmeno nella mezz’ora trascorsa con l’uomo in più. Oggi che bisognava insistere sulle fasce vara per la prima volta il doppio centravanti e il risultato non è positivo. Purtroppo per la legge dei grandi numeri una contro le piccole si poteva steccare, ma per come si era messa bisogna fare di più.

Roma-Udinese, le PAGELLE: Veretout mattatore, Mancini invalicabile. Villar oscura De Paul

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Udinese, scesi in campo nel lunch match della 22.a giornata:

-ROMA-

Pau Lopez 7 – Torna a brillare tra i pali. Dopo un primo tempo di ordinaria amministrazione salva i suoi con un’uscita pazzesca su Deulofeu dopo il ‘regalo’ di Cristante. Si ripete su Okaka, tutto vanificato per fuorigioco.

Mancini 7,5 – Partita praticamente perfetta, sia in fase difensiva che in impostazione. Copre benissimo sui tagli in profondità dell’Udinese e quando si propone in attacco sa essere deciso e preciso. Come quando pennella l’assist per l’1-0 aereo di Veretout. Leader.

Cristante 6,5 – Gioca una partita molto positiva, esprimendosi bene da centrale della difesa a tre. Il giro-palla con lui parte bene dal basso e si esibisce anche in un paio di coperture da applausi. Rischia di rovinare tutto col solito regalone a Deulofeu, ma viene salvato da Pau Lopez.

Ibañez 6,5 – Torna a giocare sul centro-sinistra, ma stavolta limita le distrazioni e si concede una domenica di concentrazione e rapidità. Un problemino al ginocchio fa tremare per un nuovo forfait, ma resta in campo con ardore.

Karsdorp 6,5 – La cosa positiva è che finalmente sta bene, soprattutto dal punto di vista atletico. Non si limita a tenere la posizione ma sa aggredire l’avversario diretto Zegelaar con costanza. Deve migliorare solo nella fase di assistenza finale.

Villar 7 – Nonostante le qualità tecniche indiscusse oggi si sacrifica, su richiesta di Fonseca, a svolgere il ruolo di ombra su De Paul, il più pericoloso tra i suoi avversari. Diligente e lodevole, anche se qualche errore di leggerezza va ancora limato. Maturo.

Veretout 8 – Il francese è dominante, disputa un primo tempo gigantesco che segna due gol e un assist perfetto, annullato poi dall’incomprensibile scelta di VAR e Giacomelli. Sradica palloni e attacca come un carrarmato, portandosi a 9 centri stagionali. Normale un calo nella ripresa. (78′ Pedro 6,5 – Torna in campo dopo un mese e ritrova il gol con un destro a giro, come all’andata. Buon auspicio per le prossime gare).

Spinazzola 6,5 – Quando accende il turbo non ce n’è per nessuno. Larsen e Molina vanno in affanno, ma l’impressione è che l’ex juventino tiri spesso il freno a mano limitando le sue potenzialità. Più lucido di una settimana fa a Torino. (88′ Bruno Peres s.v. – Solo il tempo di rovinare una gran giocata di Mkhitaryan buttando la palla sul fondo).

Pellegrini 7 – Galleggia tra le linee, in una posizione che ormai è sua di natura. I miglioramenti si notano dall’abnegazione con cui prova sempre a rimediare ad errori personali o di squadra. Nel finale si piazza anche a giocare da mediano classico. La sua assenza contro la Juve ha pesato, eccome. (88′ Diawara s.v. – Un po’ di sostanza nel finale).

Mkhitaryan 7 – La sua forza è la capacità di accendersi e rendersi pericoloso anche in una giornata meno continua e brillante del solito. Innesca a tempo quasi scaduto il terzo gol giallorosso con l’ennesima giocata personale.

Borja Mayoral 6 – Una gara un po’ alla Dzeko. Lavora tanto di sponda e sacrificio, muovendosi per non lasciare punti di riferimento alla difesa udinese. Peccato che manchi il suo apporto negli ultimi 16 metri. (69′ Dzeko 5,5 – Arrugginito. Così a mezzo servizio serve a ben poco).

All. Fonseca 7 – Solita ottima reazione dopo la sconfitta contro un big. Se è vero che con le prime la vittoria è praticamente un miraggio, gli va riconosciuto che al contrario non ne sbaglia una contro le compagini minori. La classifica gli sorride, così come il gioco propositivo che in queste giornate diventa incontenibile. Per una volta tanto anche chiudere con un clean sheet può essere di buon auspicio.

-UDINESE-

Musso 6.5; Bonifazi 5.5, Nuytnick 6, Samir 5; Larsen 5.5 (Molina 5), De Paul 5.5, Arslan 5 (Makengo 5.5), Walace 5 (Nestorovski s.v.), Zegelaar 5.5 (Ouwejan s.v.); Deulofeu 6, Llorente 5 (Okaka 5.5). All. Gotti 5.

Roma-Sassuolo, le PAGELLE: Pedro, peccato mortale.

Chelsea’s Spanish midfielder Pedro is seen on the pitch ahead of the English Premier League football match between Liverpool and Chelsea at Anfield in Liverpool, north west England on July 22, 2020. (Photo by PHIL NOBLE / POOL / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or ‘live’ services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. / (Photo by PHIL NOBLE/POOL/AFP via Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Sassuolo, al termine della sfida giocata oggi allo stadio Olimpico:

-ROMA-

Mirante 5,5 – Non appare mai troppo sicuro, né tra i pali né in uscita. Il VAR lo grazia, perché sul gol di Haraslin prima sbaglia il rinvio e poi si fa trovare impreparato.

Ibañez 5 – La sua straordinaria forza atletica a volta non basta a colmare le lacune tecniche. Quando tenta l’uscita palla al piede sbaglia costantemente. Il Sassuolo non ne approfitta ed è un bene.

Cristante 6 – Argina come può gli inserimenti di Djuricic e Raspadori, cavandosela tutto sommato. Dopo un primo tempo arduo, anche per le condizioni del campo, prende sicurezza nella ripresa.

Kumbulla 5,5 – Recuperare dall’inattività per colpa del Covid non è semplice. L’albanese ci mette un po’ a carburare ed è in parte colpevole dell’espulsione di Pedro, causa passaggio sanguinoso a centrocampo. Meglio nel secondo tempo, ma esce per energie esaurite. (88′ Juan Jesus s.v. – Qualche minuto per dare esperienza).

Karsdorp 6 – Come tutta la Roma per mezz’ora fatica ad accompagnare la fase offensiva, sbagliando anche un paio di comode ripartenze. Si ravviva quando prende le misure a Boga. Nonostante un problemino muscolare tifa fuori nel finale una grinta inaspettata.

Pellegrini 6 – Un primo tempo insufficiente, in particolare per l’occasionissima (poi annullata dal VAR) gettata alle ortiche solo davanti al portiere. Cresce e prende confidenza con la Roma rimasta in dieci, tra giocate da leader e maggiore sicurezza. Esce dopo l’ennesimo calcione subito. (83′ Diawara 5,5 – Entra per dare respiro e geometrie, ma non si vede mai).

Villar 6,5 – Fa le cose semplici e sbaglia pochissimo. Nonostante l’avvio aggressivo del Sassuolo dimostra sempre lucidità, sia nel difendere il pallone sia nel giocarlo rapidamente. Più utile anche in fase difensiva. Il suo percorso di crescita passa anche da gare così.

Spinazzola 7 – Il vero asso nella manica della manovra romanista. Costringe Berardi al ripiegare su di lui e annichilisce la leggera marcatura di Ayhan. Due sue giocate meritavano miglior sorte. Sempre pericoloso.

Pedro 4 – Momento nero. Lo si intravede dalle conclusioni sballate nella prima mezz’ora, anche da posizioni invitanti. Clamorosa l’ingenuità che lo porta al secondo giallo, un fallo tattico evitabile che costringe i compagni a correre il doppio per 50′. Deve riposare, si riprenderà.

Mkhitaryan 6,5 – L’unico che riesce a dosare qualità e quantità. Nessun difensore del Sassuolo è in grado di contenerlo quando parte palla al piede. Sfiora due volte il colpo grosso, peccato per il fallo di Dzeko su Locatelli che a fine primo tempo annulla il perfetto piazzato di sinistro dell’armeno.

Dzeko 6 – Lontanissimo dal centravanti totale spesso ammirato nella capitale, sempre causa post-Covid. Fallisce un paio di occasioni enormi, ma sa prendersi la squadra sulle spalle nel momento più difficile, regalando le solite sponde preziose. Quando ritroverà brillantezza sarà un’altra Roma. (85′ Borja Mayoral s.v. – Troppi pochi minuti per mettersi in mostra).

All. Fonseca 6 – La Roma strappa un punto nonostante l’inferiorità numerica per oltre un tempo. C’è però da rimarcare un primo tempo sotto tono anche in 11 contro 11, troppo passivo e in attesa di un Sassuolo tutt’altro che straordinario. La ripresa è di buon livello ma non porta ai 3 punti forse anche meritati. La constatazione è che appena si alza il livello degli avversari la Roma fa una fatica tremenda a vincere le partite, vuoi per un motivo vuoi per un altro. Spesso i numeri non mentono.

-SASSUOLO-

Pegolo 6; Ayhan 5, Marlon 5.5, Ferrari 6.5, Rogerio 6 (Kyriakopoulos s.v.); Locatelli 6.5, Obiang 5 (Bourabia 6); Berardi 5.5, Lopez 5 (Raspadori 5.5), Boga 4.5 (Haraslin 6.5); Djuricic 6 (Traoré 6). All: De Zerbi 6.

Le PAGELLE di Roma-Young Boys: Calafiori, colpi da predestinato.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate dopo il match tra la Roma e la squadra svizzera all’Olimpico:

-ROMA-

Pau Lopez 5,5 – Viene chiamato in causa solo sull’azione da gol di Nsame. La sua uscita a gambe aperte non convince. Per il resto semplice amministrazione.

Ibañez 5 – Deve riposare e si vede. Costretto agli straordinari per un tempo, viste le defezioni in difesa, si incaponisce in giocate più dannose che utili. Colpevole di lasciare solo Cristante nell’uno contro uno con Nsame. (46′ Spinazzola 6 – Nel turnover generale dà il cambio a Ibañez nel terzetto difensivo, prima a destra poi a sinistra. Non trova grosse difficoltà).

Cristante 5,5 – Va detto che finora da centrale adattato si è sempre comportato degnamente. Stasera va in difficoltà perché poco supportato dai compagni, soffrendo gli spunti di Nsame. Qualche errore di troppo anche in impostazione. (68′ Fazio s.v. – Torna dopo la lunga assenza per il Covid).

Juan Jesus 6 – Si fa trovare pronto quando chiamato in causa. Da terzo a sinistra in difesa si trova a suo agio, senza strafare né commettendo castronerie. Sempre concentrato in marcatura.

Bruno Peres 6 – Queste dovrebbero essere le partite per mettersi in mostra e permettergli di guadagnare spazio. Nel primo tempo difficilmente riesce ad affondare a destra, nella ripresa cresce e si guadagna gli applausi nell’azione del 3-1 di Dzeko.

Villar 6,5 – Ormai una costante. Dimostra la solita qualità in mezzo al campo, è forse l’unico vero metodista del centrocampo giallorosso e quando ha il pallone al piede è difficilissimo strapparglielo. Gran colpo di Petrachi, gliene va dato atto. (61′ Pellegrini 6 – Deve mettere minuti nelle gambe per ritrovare la condizione. Giostra bene, peccato per la solita ghiotta punizione calciata alle stelle).

Diawara 6 – Comincia a riacquisire fiducia e ritmo. Gioca una gara sufficiente, tra tocchi semplici e qualche contrasto vincente. Può ancora tornare molto utile, soprattutto per le giocate verticali.

Calafiori 7,5 – Diciotto anni e seconda presenza ufficiale in Europa. Si presenta dopo pochi minuti con un bel sinistro al volo che fa la barba al palo. Replica nella ripresa e trova l’angolino, scatenando la gioia di un ragazzo romano, romanista e dal talento enorme. Oltre al gol da segnalare un’altra prova massiccia e concreta. Benvenuto tra i grandi.

Carles Perez 6 – Naviga a vista, tra azioni travolgenti ed errori marchiani. Rischia di perdersi in un bicchier d’acqua nonostante le enormi qualità. Ottimi fraseggi, ma con quel sinistro deve fare di più.

Pedro 5,5 – Sta attraversando un momento di forma precaria e non si fatica a capirlo. Da uno come lui vedere stop sbagliati e comodi gol falliti non è comune. Anche stasera stranamente impreciso sotto porta e nelle assistenze ai compagni. Sembra perdersi nel momento decisivo. (46′ Mkhitaryan 6 – Si accende a sprazzi mettendo comunque in difficoltà la difesa. Causa la nervosa espulsione di Camara).

Borja Mayoral 7 – Crescita costante per lo spagnolo, al quarto gol ufficiale in giallorosso. Sponde precise, dialoghi azzeccati e anche un gol da centravanti puro. Non era facile calarsi così presto in un altro calcio. (61′ Dzeko 6,5 – Altro passo verso la migliore forma. Spunti da leader ed un gol ritrovato, che mancava da fine ottobre).

All. Fonseca 6,5 – La risposta alla debacle di Napoli è arrivata come sperato. Non sarà stata una strigliata quella dei Friedkin ma di certo ha messo una giusta pressione al gruppo. Il nervosismo del mister alla vigilia si è trasformato in un aspetto positivo. A parte la rete subita, la Roma domina il Match in lungo e in largo, strappando Il primo posto con una giornata di anticipo. Con il Sassuolo bisognerà dimostrare che Napoli è stata un’eccezione.

-YOUNG BOYS-

Von Ballmoos 6.5; Camara 4.5, Zesiger 6, Lefort 5.5; Hefti 5, Rieder 6 (Sierro 5), Aebischer 5.5 (Gaudino 6), Garcia 5 (Elia 5.5); Fassnacht 5, Nsame 6.5 (Siebatcheu s.v.), Ngamaleu 5.5 (Mambimbi 6). All: Seoane 5.5.

Le PAGELLE di Cluj-Roma: Veretout match-winner. Cristante baluardo. Perez nota stonata

(R.Rodio) – Ecco i voti e le pagelle assegnate dalla nostra redazione dopo il match Cluj-Roma di Europa League:

-CLUJ-

Balgradean 6; Susic 5.5, Manea 6, Burca 6, Camora 5.5; Itu 5 (Chipciu 6), Djokovic 5.5, Paun 5 (Carnat 5.5); Rondon 6, Debeljuh 4.5 (Vojtus 5.5), Pereira 5. All: Petrescu 5.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Può quasi rilassarsi nella nebbia della Transilvania. Sporca i guantoni solo nel finale, bloccando un paio di conclusioni insidiose.

Spinazzola 6,5 – Dove lo metti sta. Oggi, schierato da terzo centrale a destra, si disimpegna senza affanni e accompagna bene l’azione. Fonseca lo fa rifiatare dopo un’ora. (64′ Mkhitaryan 6,5 – Decisivo pur giocando al piccolo trotto e senza troppa enfasi. Si guadagna il rigore del raddoppio).

Cristante 7 – Pare proprio che il ruolo di centrale nella linea a tre sia cucito per lui. A certi livelli può destreggiarsi con naturalezza. Ha tutto il tempo per alzare la testa e impostare da dietro con risultati proficui. L’azione parte sempre da lui con tracce non banali. Bravo anche a richiamare i compagni alla giusta attenzione.

Juan Jesus 6,5 – Tosto e concentrato. Non sbaglia praticamente nulla, agevolato dal trovarsi di fronte una squadra quasi demotivata. Quando chiamato in causa, finora, non ha mai sfigurato.

Bruno Peres 6 – Diligente nel giostrare sulla fascia, anche quando si sposta a sinistra. Si divora il comodo 3-0 su assist di Milanese, errore imperdonabile a questi livelli.

Diawara 6 – Manca di ritmo partita e si vede. Cerca di rischiare il meno possibile con tocchi ravvicinati e rimanendo a disposizione dei compagni per la giocata. Minutaggio utile per ritrovare la forma migliore. (77′ Milanese 6 – Come all’andata si fa apprezzare per lucidità e intelligenza, con un assist al bacio che Peres cestina in curva).

Villar 6,5 – Ormai si trova ‘comodo’ nel far girare palla in mezzo al campo. Gioca sempre con lucidità, deve incrementare concretezza quando si avvicina all’area.

Calafiori 6 – C’era curiosità attorno al diciottenne terzino, finalmente disponibile post-Covid. Sbaglia qualcosa in fase propositiva, ma non si scompone e dimostra concretezza anche nel difendere. Nella ripresa si sposta a fare il centrale, mostrando anche duttilità.

Pellegrini 6 – Torna a giostrare sulla trequarti. Gioca al piccolo trotto, accelerando a sprazzi nel finale di primo tempo. Sa accendere la manovra, ma ci si aspetta sempre qualcosa di più dalle sue rinomate qualità, anche su palla ferma. (46′ Veretout 7,5 – Inizialmente a riposo, ma gli basta un tempo per diventare il match-winner. La sua punizione tagliata procura l’autorete di Debeljuh, poi trasforma il rigore del 2-0. Nel finale si piazza a fare il terzino con la solita enorme generosità).

Carles Perez 5,5 – Uno con quel sinistro (tanto per rimanere in tema di mancini di Dio) deve fare qualcosa in più. A volte si nasconde dalla linee di passaggio e diventa difficile servirlo. Il giallorosso più fuori contesto della serata. (84′ Tripi s.v. – Altro esordio dalla Primavera. Farà strada).

Borja Mayoral 6,5 – Crescita costante. In una gara scomoda e gelida riesce comunque a muoversi con costanza, procurando due pericoli evidenti alla porta rumena. La fiducia c’è. (64′ Dzeko 6 – Qualche sponda, vari scatti e pure un’ammonizione. Tutto in vista del Napoli).

All. Fonseca 7 –  Bisogna dargli atto che dopo un anno e mezzo la Roma è diventata una squadra “seria”. Gli esperimenti falliti con Luis Enrique e Di Francesco sembrano finalmente compiersi con il portoghese. Grande possesso palla e dominio del gioco, pressing per il recupero alto e diverse soluzioni di passaggio sulla trequarti. Il canovaccio è chiaro a tutti e anche con le riserve la macchina gira a dovere. Nonostante le critiche ha sempre mantenuto la calma. Chapeau.