I numeri di Roma-Chievo 3-1.

I gol di El Shaarawy, Dzeko e Perotti permettono alla Roma di chiudere in bellezza il 2016 regalando ai giallorossi il secondo posto solitario della Serie A.

Ecco qui di seguito 1 curiosità statistiche sulla gara dell’Olimpico…

1. La Roma ha vinto la 12ª partita interna consecutiva in campionato – non ci riusciva in Serie A dall’aprile 2008.

2. La Roma ha segnato almeno tre gol in otto delle ultime 10 partite interne di campionato.

3. La Roma ha effettuato 25 tiri contro il Chievo, non ne aveva mai tentati di più in una partita di questo campionato.

4. Il gol di El Shaarawy è stato il 50º segnato dalla Roma all’Olimpico nell’anno solare 2016.

5. 15 reti da palla inattiva per la Roma in questa Serie A, nessuna squadra ne ha fatte di più in questo campionato.

6. Per la prima volta in questa Serie A il Chievo ha perso una partita in cui si era portato in vantaggio.

7. Stephan El Shaarawy ritrova il gol in Serie A dopo sei partite, interrompendo il suo digiuno più lungo da quando è arrivato alla Roma.

8. Tutti e tre i gol di El Shaarawy in questo campionato sono arrivati in partite casalinghe.

9. 50ª presenza in Serie A con la maglia della Roma per Mohamed Salah.

10. Oltre al gol fatto e all’assist vincente per Dzeko, la prova di El Shaarawy è positiva sotto tutte le statistiche avendo accumulato in gara 6 palle recuperate, 8 contrasti vinti e 4 palloni intercettati.

Francesco Trinca

SERIE A I risultati. La Lazio batte la Fiorentina. Pioggia di gol a Napoli.

Dopo i tre anticipi di ieri, prosegue con le gare domenicali la diciassettesima giornata di Serie A. Ecco i risultati:

Già disputate
Empoli-Cagliari 2-0 (8′, 72′ Mchedlidze)
Milan-Atalanta 0-0
Juventus-Roma 1-0 (14′ Higuain)
Sassuolo-Inter 0-1 (47′ Candreva)
Chievo-Sampdoria 2-1 (9′ Meggiorini, 42′ rig. Pellissier, 90’+4 Schick)
Napoli-Torino 5-3 (13′, 18′ rig., 22′, 80′ Mertens, 58′ Belotti, 70′ Chiriches, 76′ Rossettini, 84′ rig. Iago Falque)
Pescara-Bologna 0-3 (7′ Masina, 41′ Dzemaili, 57′ rig. Krejci)
Udinese-Crotone 2-0 (43′, 61′ Thereau)
Genoa-Palermo 3-4 (5′ Simeone, 42′ Quaison, 57′ Simeone, 65′ Ninkovic, 69′ Goldaniga, 87′ Rispoli, 89′ Trajkovski)
Lazio-Fiorentina 3-1 (23′ Keita, 49′ Biglia, 65′ Zarate, 90′ Radu)

JUVENTUS Allegri: “Spalletti ha cambiato la mentalità alla Roma. Pjanic gioca”

La Roma è “in questo momento l’antagonista numero uno” della e “il pareggio non va bene”, anche se “è una partita che non decide il campionato”. Massimiliano Allegri si esprime così alla vigilia del big match contro i giallorossi, secondi in classifica a -4 ai bianconeri. “La Roma insieme al Napoli negli ultimi anni è stata l’antagonista della Juve. E’ una squadra molto forte e con giocatori di grande qualità, oltre che ben organizzata. A prescindere da chi scenderà in campo, troveremo una Roma tosta che rispetto all’inizio del campionato concede poco. Magari crea meno, ma ha più solidità difensiva”, avverte il tecnico della Juve in conferenza stampa. “E’ una partita che non decide il campionato, ma è importante per noi perché giochiamo praticamente con un punto di vantaggio. Se vogliamo rimanere in testa al campionato a Natale -spiega Allegri- dobbiamo fare risultato, perché poi la Roma gioca con il Chievo in casa e noi invece andiamo a giocare la Supercoppa a Doha”.

Massimiliano Allegri analizza poi la squadra giallorossa: “Mi aspetto una Roma tosta, ultimamente concede poco, magari crea di meno ma è più equilibrata”. Poi su Pjanic: “Domani gioca, perché c’è la Roma ed è giusto che giochi”.

“Spalletti ha cambiato la mentalità della Roma, il fatto che subiscano meno significa che qualcosa è cambiato anche in loro. Oltre alle individualità, Dzeko sta giocando su livelli ottimali” ha aggiunto Allegri.

Viene chiesto ad Allegri un parere su Spalletti e sui tecnici toscani, in voga nel campionato italiano. “Ultimamente è bravo anche a far l’attore…(ride, ndr). Spalletti è bravo, abbiamo un buon rapporto. In Toscana ci sono molti allenatori bravi, c’era Fascetti, Ulivieri”

La Juventus annienta la Dinamo Zagabria e certifica il dominio nel girone H.

La Juventus torna alla vittoria in Champions nel suo Stadium dopo un anno. E vince il Girone H.Le reti nella ripresa: bianconeri avanti al 7′ con Higuain, raddoppio diRugani al 28′. Il successo permette alla squadra di Allegri, già qualificata agli ottavi, di chiudere in bellezza.Come detto, primo hurrà stagionale allo Stadium, quarto in questa prima fase. A fronte di una prestazione non certo scintillante, vista anche la formazione ampiamente rimaneggiata, diverse le note positive per Allegri.La prima è certamente il ritorno al gol di Gonzalo Higuain: terzo centro stagionale in questa edizione della Champions League per il Pipita e fine di un digiuno che stava iniziando a preoccupare e soprattutto a innervosire lo stesso giocatore.Secondo gol in cinque giorni per Daniele Rugani, autore di una pregevole prestazione in difesa coronata dal colpo di testa del 2-0.

Ora non rimane che attendere il sorteggio, che sarà a rischio… non solo per la Juve però.

Derby della capitale, la Roma batte la Lazio grazie ai lampi di Strootman e Nainggolan.

La Roma batte per 2-0 la Lazio nel derby all’Olimpico e riaggancia il Milan al secondo posto in classifica, a -4 dalla Juve capolista. Decidono la stracittadina le reti di Strootman e Nainggolan. Poche emozioni nel primo tempo, le due squadre si annullano. La Lazio punge in un paio di occasioni con Immobile, è però la Roma a recriminare di più per un fallo di Biglia su Bruno Peres al limite dell’area biancoceleste: i giallorossi volevano il rigore. Ripresa, si accende finalmente Dzeko: Marchetti si deve superare sui due colpi di testa del bosniaco al 53′ e al 60′. La squadra di Spalletti passa in ogni caso al 65′: Wallace tenta un temerario dribbling su Strootman, che ringrazia, gli ruba il pallone e batte Marchetti. Dopo la rete dell’olandese si scatena la rissa in campo: Banti decide di espellere Cataldi, intervenuto dalla panchina, e di ammonire lo stesso Strootman per provocazione. La squadra di Inzaghi reagisce e si avvicina al pareggio con Milinkovic Savic, impreciso al momento del tiro dopo un rimpallo favorevole nell’area piccola dei giallorossi. Al 77′ il 2-0 che taglia le gambe ai biancocelesti: Nainggolan con una conclusione dalla distanza punisce un impreparato Marchetti e raddoppia, mandando in delirio il tifo giallorosso. Inzaghi cerca di scuotere i suoi inserendo Patric e Lombardi, senza successo: è 2-0 al triplice fischio.

Francesco Trinca

Il Genoa riapre il campionato. Simeone spietato. Juventus assente ingiustificata.

Il capitombolo inatteso, che riporta con i piedi per terra la Juventus e il campionato (Milan e Roma ora sono a -4). L’impegno, seppur vincente, in terra iberica deve aver tolto più energie del previsto agli uomini di Massimiliano Allegri. Il pesante 3-1 di Marassi subito dai campioni d’Italia vale più dei tre punti in classifica per i grifoni, perchè riapre i discorsi sulla corsa scudetto, alla quale si iscrivono risultati alla mano anche la sorprendente Atalanta e l’inattesa Lazio. Nel posticipo della domenica sera la Roma regola a fatica il Pescara (3-2) in una partita ricca di emozioni, che i giallorossi sembravano avviati a dominare, dopo essere andati sul 2-0 in 10′ minuti, con una doppietta di Dzeko. I bergamaschi dopo aver messo ko la Roma sette giorni fa agli ‘Azzurri d’Italia’, vincono anche in trasferta, superando un deludente Bologna 2-0. E sabato vanno in casa della Juve. La Lazio invece regola senza sofferenze il sempre più derelitto Palermo: 1-0, con gol di Milinkovic-Savic, che preparerà al meglio un derby di Roma finalmente di alta classifica. Al momento Gasperini e Inzaghi sono al 3/o posto, ad appena un punto dal Milan secondo, in attesa del posticipo serale della Roma, impegnata all’olimpico contro il Pescara, e a soli 5 punti dalla capolista Juventus.

Francesco Trinca

Uno strepitoso Dzeko e Perotti danno spettacolo all’Olimpico. Roma qualificata ai sedicesimi di Europa League.

La Roma non stecca all’Olimpico e approda al sorteggio dei sedicesimi di finale di Europa League da prima della classe. Nel penultimo turno del Girone E, i giallorossi mettono al tappeto il Viktoria Plzen per 4-1 con Dzeko, autore di una tripletta, e Perotti, che fa gol con la classica `rabona´. Privo in partenza di Totti, El Shaarawy, Florenzi, Nura e Mario Rui, Spalletti all’ultimora deve fare a meno anche di Manolas, fermato da problemi muscolari. Con De Rossi in panchina, la fascia di capitano va Nainggolan, trequartista con Salah e Iturbe sugli out e Dzeko punta unica. In porta c’è il portiere di coppa, Allison, in difesa tocca ad Emerson, a centrocampo Paredes fa coppia con Strootman.  L’Olimpico è semivuoto ma i padroni di casa hanno voglia di riscattare il ko contro l’Atalanta. Dzeko fa subito capire di voler incidere e all’11’ sigla un gol capolavoro: il bosniaco si infila sulla destra, si fa beffe della difesa ospite e spara un sinistro direttamente nell’incrocio. L’ex bomber del Manchester City ci prova anche all’13’ e al 15’, senza la necessaria cattiveria, ma la Roma sembra avere vita facile. Alla prima, vera ripartenza, invece, i cechi trovano il pari con uno stacco preciso di Zeman, in rete anche all’andata. I capitolini hanno un piccolo sbandamento ma alla mezz’ora si fanno rivedere con Salah, che chiama Kozacik alla parata. Nel finale di tempo, la Roma costruisce tre nitide palle gol: al 41’ Mateju salva col corpo su Emerson, al 42’ Dzeko si esibisce in una volee che termina fuori e soprattutto, al 45’, Salah sfrutta un errore della retroguardia ospite per incunearsi al centro e mandare la sfera a toccare il palo esterno. Subito due ghiotte chance per i giallorossi anche in avvio di ripresa. Al 4’, Paredes stampa la traversa con una gran punizione da fuori, al 5’ Salah, imbeccato da Nainggolan, trova la caviglia del portiere avversario, bravo e fortunato. Ancora la punta egiziana e Strootman tentano il colpaccio ma, al 16’, ci pensa ancora Dzeko a strappare applausi: grande cross al centro di Rudiger e il bosniaco incorna sull’angolo opposto. Duris, appena entrato, è il più vivo dei suoi, e tiene desta l’attenzione di Alisson ma, al 31’, è ancora Salah a divorarsi un gol, toccando malamente sotto porta l’assist al bacio di Nainggolan. Alisson, al 35’, si salva di istinto su Bakos, subito dopo Perotti impegna severamente Kozacik ma l’argentino è letale al 37’, con una `rabona´ sporcata che chiude di fatto la gara. Dzeko, in gran serata, sigla la sua tripletta al 43’: la Roma vince 4-1 e dà appuntamento, in Europa League, a febbraio.

Francesco Trinca

La Dea sogna in grande. All’Atleti Azzurri d’Italia non passa nemmeno la Roma.

Dopo l’Inter e il Napoli la super Atalanta di Gasperini stende in rimonta anche la Roma che crolla fisicamente nella ripresa facendo un favore non di poco alla Juve che, col successo nell’anticipo, si porta a +7 sui giallorossi. Può portarsi al secondo posto però il Milan in caso di vittoria nell’attesissimo derby del posticipo. Ma il 13/o turno lancia anche la Lazio al momentaneo terzo posto dopo il successo sul Genoa, il Torino che con una doppietta di Belotti vince a Crotone e la Fiorentina che strapazza l’Empoli nel derby toscano. Tornano al successo anche Bologna e Samp che rimontano Palermo e SassuoloGasperini sta confezionando il capolavoro della sua carriera: l’Atalanta dei giovani è un gruppo compatto che sa soffrire quando subisce e sa esaltarsi quando attacca. Alla quinta vittoria consecutiva (7 vittorie in 8 gare) non può più essere ritenuta una sorpresa ma una convincente realtà. Dott. Jeckyll e mr. Hide, la Roma domina e passa nel primo tempo, poi viene presa d’infilata e alla fine capitola.

Francesco Trinca

A San Siro il Milan batte 1 a 0 la Juventus grazie al gol del giovane Locatelli. Annulato nel primo tempo un gol a Pjanic.

Il Milan vince per 1-0 lo scontro diretto al vertice della Serie A contro la Juventus e si porta a 2 punti di distanza dai bianconeri, che guidano con 21 punti, contro i 19 dei rossoneri. Decide uno splendido gol di Locatelli al 65′. Nella giornata in cui la Juventus torna “a giocare bene”, utilizzando le parole di Allegri al termine della gara per definire la prestazione dei suoi, il Milan dimostra di poter stare nella parte alta della classifica, grazie ad una prova di grande applicazione e unità di intenti tra i suoi uomini. Sul risultato finale pesa un gol prima assegnato e poi annullato ai bianconeri su conclusione di Pjanic nel primo tempo. In avvio la Juventus, a ritmi comunque blandi, tiene il pallino del gioco, mentre il Milan si dedica maggiormente alla copertura e affida agli strappi di Niang le proprie azioni offensive. Occasioni ce ne sono poche da una parte e dall’altra, con i due portieroni poco impegnati. Passata la mezz’ora tegola in casa Juventus, con Dybala che lascia il campo per infortunio a Cuadrado. La ripresa si disputa sullo stesso canovaccio, con i bianconeri che concludono spesso e con poco profitto (alla fine i tiri totali degli ospiti saranno 17, di cui solo 3 nello specchio), mentre i rossoneri si vedono poco in attacco, ma quando lo fanno si dimostrano più precisi (3 conclusioni di cui 2 in porta). Il gol decisivo arriva al 65′, quando Locatelli controlla di sinistro un passaggio di Suso e fa partire un violento destro in diagonale che si infila sotto la traversa della porta difesa dall’incolpevole Buffon. Nel finale la Juventus prova l’assalto gettando in campo anche Mandzukic, ma Donnarumma sventa prima in uscita anticipando Pjanic e poi, all’ultimo secondo, devia splendidamente un tiro da fuori di Khedira. Montella festeggia il secondo posto, Allegri resta comunque primo e non dovrà più affrontare per questo campionato trasferte a San Siro.

Francesco Trinca

Belotti e Iago Falque mandano al tappeto la Roma. Totti questa volta non basta.

Un Torino bello e combattivo ha battuto la Roma per 3-1, vincendo con merito il lunch-match della sesta giornata della serie A. Allo stadio Olimpico Grande Torino i granata hanno mostrato una migliore organizzazione e piu’ cattiveria, contro i confusi e disorientati giallorossi. Decisivi Belotti, autore del primo gol del match, e l’ex Iago Falque, che ha firmato una doppietta. Per la Roma inutile la rete numero 250 nel massimo campionato dell’ormai quarantenne Totti. Nei padroni di casa, orfani degli squalificati Acquah e Vives e degli infortunati Ajeti, Molinaro e Maxi Lopez, Sinisa Mihajlovic ha confermato il modulo 4-3-3, inserendo in avvio De Silvestri, Rossettini, Castan e Barreca a protezione di Hart; Benassi, Valdifiori e Obi (sostituito al 22′ da Baselli) a centrocampo; con Iago Falque, Belotti e Boye’ nel tridente offensivo. Relegato in panchina, invece, il rientrante Ljajic.  Luciano Spalletti punta tutto sul 4-2-3-1, schierando dal primo minuto Florenzi, Manolas, Fazio e Bruno Peres davanti a Szczesny; De Rossi e Strootman nella zona nevralgica; con Salah, Nainggolan e Perotti alle spalle di Dzeko. In scena dopo l’intervallo (al posto di De Rossi) Totti, voglioso di festeggiare al meglio il suo 40° compleanno (in programma martedi’), applaudito da tutto il pubblico presente allo stadio. Subito scoppiettante la gara. Nei primi 5 minuti due buone occasioni per la Roma: prima Hart ha anticipato di pochissimo Dzeko, poi Nainggolan ha sfiorato il palo con un autentico missile. All’8′ poi i granata hanno sbloccato il risultato: dopo une bella parata di Szczesny su Iago Falque, Obi ha scodellato il pallone e Belotti ha colpito di testa. Tre minuti dopo Dzeko ha ciccato la sfera da due passi. Al 13′, dopo una grande giocata di Belotti, Iago Falque ci ha provato due volte, “sbattendo” prima contro il palo e poi sul portiere giallorosso. Al 28′ Hart ha chiuso bene su una girata di prima intenzione di Dzeko su cross da destra di Florenzi. Al 40′, su assit di Boye’, Belotti ha tirato con forza ma Szczesny ha chiuso bene. Vibrante anche la ripresa. Al 3′ il portiere granata ha “stoppato” l’ennesimo tiro (stavolta di testa) di Dzeko. Al 6′ Baselli si e’ addormentato nell’area giallorossa, mancando il 2-0, arrivato pero’ un minuto dopo. Bruno Peres ha steso Belotti: giusto penalty, trasformato da Falque (all’8′). Neanche il tempio di festeggiare e Totti (dal dischetto, al 10′) ha accorciato le distanze. Anche in questo caso corretto fischiare il rigore per il fallo di De Silvestri su Perotti. Dieci minuti ancora e il Torino ha chiuso la sfida: Belotti ha stoppato la sfera per Falque, il suo tiro, deviato da Fazio, e’ risultato poi imprendibile per il portiere polacco. A seguire i neoentrati Martinez e Zappacosta hanno sfiorato il poker granata, mentre Salah ha calciato malissimo da due passi. Poi e’ stata festa dell’ottimo Torino; dolori e lacrime invece per la Roma.
Francesco Trinca