Roma, Berardi come rimpiazzo di Mahrez ma senza essere un’alternativa

Simone Burioni – La telenovela di Mahrez non sembra voler finire. La Roma lo cerca, lui vuole la Roma, ma il Leicester non molla l’osso e tiene duro. Le offerte di Monchi, tre fino ad ora, sono state tutte rispedite al mittente e si vocifera che in settimana arriverà l’ennesima, ultima, proposta dei giallorossi per aggiudicarsi l’esterno algerino. Nel frattempo si valutano le alternative, il profilo da cercare è chiaro. Proviamo ad aprire Transfermarkt, noto sito di statistiche tedesco, e scriviamo: attaccante esterno offensivo, piede destro o mancino, non c’è differenza, perché “l’importante è che tenda ad accentrarsi”, con una valutazione tra i 20 ed i 40 milioni di euro. Inizia il caricamento. Ecco che appaiono venticinque nomi. Da Angel Di Maria, ad Angel Correa, passando per i vari LucasCuadradoThauvin, gli ex Lamela e Salah, fino ad arrivare a lui: Domenico Berardi.

Destinato alla Juventus, promesso all’Inter e accostato alla Roma. I bianconeri li ha rifiutati lui: ha detto “no” alla agli Agnelli per essere stato escluso dalla trattativa. Classica situazione di chi “fa i conti senza l’oste”. Dopo il “Gran Rifiuto” alla Vecchia Signora, anche perché “il suo cuore batte per l’Inter”, si aprono per lui le porte di Milano. Perisic out, Berardi in. Con Stefano Pioli sembrava fatta, ma Luciano Spalletti ha bloccato tutto: non è ancora pronto per il salto di qualità. In giallorosso, nel frattempo, è arrivato proprio Di Francesco, che ha portato Domenico per mano fino al successo. Glielo ha detto spesso, Eusebio al suo pupillo, ai tempi del Sassuolo: “Aspetta a firmare per l’Inter, perché se vado in una big ti porto con me”. Glielo ha ripetuto quando si sono incontrati a Trigoria. “Mister, portami con te”, pare abbia risposto il 22enne. Al giorno d’oggi però, contatti concreti tra il d.s. della Roma Monchi e il Sassuolo non ce ne sono stati. Berardi piace, più all’allenatore che al direttore sportivo, ma il costo del suo cartellino rallenta le advances: il Presidente Squinzi spara alto, chiedendo 45 milioni di euro. Se il prezzo scende intorno ai 35, si potrebbe chiudere. Per ora però la trama è bloccata: la Roma un pensiero lo ha fatto e lo continuerà a fare. Berardi, destinato alla Juventus, promesso all’Inter e accostato alla Roma, aspetterà, con ansia, il momento giusto per sbocciare, dove? Questo ancora non è dato saperlo.

Simone Burioni

Kolarov abbraccia la Roma: corsa e gol per dimenticare il passato

Gianluca Notari – Il suo è uno dei nomi che ciclicamente, ogni anno, viene accostato alla Roma. Finalmente questa litania terminerà, visto che Aleksandar Kolarov è ufficialmente un giocatore giallorosso. Il serbo torna nella Capitale dopo sette stagioni passate con la maglia del Manchester City, ma stavolta approda sulla sponda giusta del Tevere. Fu Walter Sabatini a portarlo alla Lazio ormai 10 anni fa, spendendo circa un milione di euro per strapparlo all’OFK Belgrado, squadra in cui il serbo ha militato solamente un anno dopo l’esperienza al Cucaricki Stankom e alla Stella Rossa, club in cui il nuovo acquisto giallorosso è cresciuto.

L’ACQUISTO – Chiamato a coprire un ruolo stregato per la Roma, Kolarov è il 12° terzino sinistro che il club giallorosso acquista in 7 anni: decisamente qualcosa non ha funzionato, ma la speranza è che l’ex City possa rappresentare un’assoluta garanzia per coprire finalmente quella posizione in maniera adeguata. Con l’infortunio di Palmieri sarà certamente lui a ricoprire il ruolo da inizio anno, almeno fino a quando l’italobrasiliano non sarà in grado di tornare a giocare e garantire una continua staffetta con il collega.
Per assicurarsi Kolarov, la Roma ha versato nelle casse del City ben 5 milioni di euro e 2,5 milioni per tre anni al giocatore. Una mossa che la Roma spera possa garantire una certa tranquillità alla squadra di Eusebio Di Francesco, sapendo quanto fondamentale sia il ruolo degli esterni nell’idea di calcio dell’allenatore ex Sassuolo.

PASSATO – Come detto, Kolarov non è nuovo nella Capitale. In pochi si saranno dimenticati della militanza del terzino tra le fila della Lazio, e in molti ricorderanno anche un gol che il serbo siglò in un derby terminato poi 4-2 per i biancocelesti. Probabilmente il nuovo acquisto giallorosso dovrà, almeno per i primi tempi, tapparsi le orecchie per evitare di ascoltare qualche critica di troppo per il suo passato.

CARATTERISTICHE – Fisico, veloce e con un gran piede sinistro: Kolarov è il terzino che ogni allenatore vorrebbe in squadra. Arriva alla Roma non più giovanissimo, ma le 40 presenze stagionali dello scorso anno con Guardiola dimostrano come il serbo abbia ancora diversi anni di calcio nelle gambe. Inoltre, molte di queste partite sono state giocate da difensore centrale, sintomo anche di una grande duttilità e di una sicura esperienza che certamente Kolarov metterà a disposizione della squadra. Ma oltre alla fase difensiva, è certamente in quella offensiva che il terzino riesce ad esprimersi al meglio: negli ultimi 30 metri Kolarov sa essere devastante, sia per il gran tiro di sinistro di cui è dotato sia per la precisione dei suoi cross, di cui Dzeko ha già beneficiato proprio al City: insieme hanno già vinto due Premier League, e chissà che i due non vogliano ripetersi in Italia.

Gianluca Notari

 

Mahrez e la Roma, un matrimonio che s’ha da fare

Gianluca Notari – Venduto Salah, la Roma è alla ricerca di un esterno destro – preferibilmente di piede sinistro – e, a meno di sorprese, sarà l’acquisto più costoso della campagna acquisti giallorossa. Il ds Monchi è da settimane alla ricerca dell’occasione giusta, e dopo aver sondato diverse piste, sembra che abbia messo nel mirino l’algerino Riyad Mahrez. Un nordafricano per un altro, dunque. La richiesta del Leicester, club proprietario del cartellino del giocatore, è molto alta: 40 milioni di sterline, quasi 50 milioni di euro. La Roma difficilmente potrà spingersi così in alto, ma la volontà del calciatore potrebbe fare la differenza.

LA TRATTATIVA – Come riportato dal sito specializzato nelle questioni Foxes, il leicestermercury.co.uk, Mahrez ed il suo entourage avrebbero raggiunto un accordo di massima con la dirigenza capitolina. Per il classe ’91, Pallotta e soci sarebbero pronti ad offire 30 milioni di euro, superando quindi l’offerta dell’Arsenal, che preferirebbe puntare su Lemar del Monaco. La trattativa non si preannuncia comunque facile, ma se la Roma sarà brava ad aspettare – ed il giocatore a spingere per la cessione allo stesso tempo – l’affare potrebbe andare in porto.

ALTERNATIVE – I giocatori che potrebbero rappresentare una valida alternativa all’acquisto di Mahrez non sono poi molti. Restano validi i nomi di Berardi e Schick, mentre più distanti sono Juan Mata, Forsberg e Medeiros, talentino portoghese in forza allo Sporting CP ma che, come Cengiz Under, difficilmente possono rappresentare una valida alternativa istantanea a Salah.

KOLAROV – Nel frattempo, Monchi sta per chiudere un’altra importante trattativa: Aleksandar Kolarov sta per diventare il nuovo terzino sinistro della Roma. Considerando l’infortunio subito da Emerson Palmieri nella partita dell’addio di Totti, che non permetterà all’italobrasiliano di tornare sui campi prima di ottobre, l’arrivo del serbo dal Manchester City rappresenta un’assoluta sicurezza: nonostante i 31 anni, nella scorsa Premier League ha totalizzato ben 29 partite, di cui 27 partendo dal primo minuto. Pensando anche al suo sinistro velenoso sui calci piazzati, Kolarov rappresenta certamente una freccia in più all’arco di mister Di Francesco. Con buona pace dei tifosi che si lamenteranno dei suoi trascorsi laziali.

Gianluca Notari

Riyad Mahrez, ecco chi è l’obiettivo numero uno di Monchi

Gianluca Notari – È il 2 maggio 2016, sono le ore 22.55 e si è appena conclusa Chelsea-Tottenham. Il 2 a 2 finale sancisce la fine del campionato, almeno per ciò che riguarda la lotta al titolo: il Leicester di Claudio Ranieri vince per la prima volta una storica Premier League. Per i giocatori delle Foxes la gioia è incontenibile, la stagione appena conclusa li consacra per sempre nella storia come i protagonisti della più incredibile delle avventure. Schmeichel, Huth e Morgan, Kante, Drinkwater, Okazaki, Vardy ma soprattutto lui: Riyad Mahrez, la vera stella di questa squadra.

Mahrez nasce il 21 febbraio del 1991 a Sarcelles, nell’Ile de France, da genitori algerini. Inizia la sua carriera nelle giovanili nella squadra della sua città, l’AAS Sarcelles, ma l’esordio tra i professionisti avviene con la squadra del Quimper. Successivamente, nel 2010 si trasferisce nella seconda squadra dell’AC Le Havre, entrando in pianta stabile in prima squadra dalla stagione 2011/2012. Nel gennaio del 2014 arriva la chiamata del Leicester, squadra di Championship che raggiunse la promozione in Premier League dopo un purgatorio di 10 anni, Mahrez successivamente racconterà che, alla prima chiamata delle Foxes, credeva si trattasse una squadra di rugby, ma superate le prime diffidenze accettò la proposta trasferendosi in Inghilterra. Mai scelta fu più azzeccata.

I primi sei mesi di Mahrez in Championship si chiudono con il bottino striminzito di 3 gol e 5 assist, ma al termine della stagione il club raggiunge la promozione in Premier League dopo 10 anni di purgatorio. Nel primo anno nella massima serie inglese l’algerino fatica ad imporsi: soltanto 3 gol e 4 assist nelle 32 gare stagionali, con il Leicester che riesce a salvarsi solamente alla fine del campionato grazie alla striscia di sette vittorie nelle ultime nove partite della stagione. Per motivi extra calcistici, e nonostante la salvezza raggiunta, il manager Nigel Pearson non viene confermato per la stagione successiva e a prendere il suo posto viene chiamato Claudio Ranieri, che torna in Inghilterra dopo l’esperienza con il Chelsea di 10 anni prima. Non lo sa ancora nessuno, ma questo è l’esatto momento in cui la storia prende una piega totalmente inaspettata. Dopo un’annata trionfale, il Leicester City vince la prima Premier League della sua storia: Mahrez e Vardy compongono un tandem da sogno, con l’algerino che strappa applausi e consensi in ogni stadio che lo vede protagonista. Il fantasista conclude la sua stagione con 18 reti e 10 assist, viene poi nominato calciatore africano dell’anno e arriva settimo nella classifica del Pallone d’oro 2016.

La stagione successiva rimane a Leicester per giocare la Champions League, ma a fine anno la sensazione è che ormai la sua dimensione sia un’altra. Monchi lo ha capito prima di tutti e sembra determinato ad assicurarsi l’attaccante nord africano per rimpiazzare Salah, volato a Liverpool. La richiesta delle Foxes sembra essere di 40 milioni di euro: una cifra importante, difficilmente raggiungibile per i parametri della Roma. Ma forse è arrivato il momento di osare per provare finalmente a vincere: per eventuali consigli, chiedere a Mahrez.

Gianluca Notari

Mercato Roma, numerosi club di Lega Pro e di Serie B su De Santis. Venezia in vantaggio

Simone Burioni – Il calciomercato è alle porte e gli interessamenti per i giovani della Roma Primavera sono numerosi. Un nome certamente caldo è quello di Eros De Santis, terzino titolare e capitano della squadra. Sul giocatore ci sono diverse squadre, sia in Lega Pro che in Serie B.

In particolare, sul classe ’97, come appreso dalla nostra redazione, sono piombate AscoliBresciaVirtus Entella e Venezia. Tuttavia ancora nessuna di queste società ha formalizzato un’offerta ufficiale alla Roma. L’intenzione è quella di cedere il ragazzo in prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto in favore dei giallorossi.

Tutto però dipenderà dalla qualità del progetto e dalla possibilità di raccogliere minuti. In questo senso, il Venezia di Filippo Inzaghi, salito dalla Lega Pro in questa stagione, sembrerebbe in vantaggio per accaparrarsi le prestazioni di Eros De Santis, ma tutto è ancora da decidere.

Il 19enne di Tivoli quest’anno, premiato e responsabilizzato con la fascia da capitano dall’allenatore Alberto De Rossi, ha totalizzato, contando tutte le competizioni, 37 presenze. E’ uno dei leader della Roma Primavera e a Trigoria si punta su di lui per il futuro: quest’inverno ha firmato col club urinnovo per ulteriori tre anni di accordo.

Simone Burioni

Tutti i numeri di Clement Grenier, talento e qualità da vendere al servizio di Luciano Spalletti.

Per formula e cifre, la Roma potrebbe aver piazzato il colpo migliore del mercato di gennaio in Serie A. Stiamo parlando di Clement Grenier, una scommessa che i giallorossi possono soltanto vincere. Classe ’91, Grenier ha compiuto 26 anni lo scorso 7 gennaio ed è stato prelevato dal Lione in prestito con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni di euro. Bruscolini per un giocatore che, se sta bene, fa tutta la differenza del mondo.  Purtroppo è doveroso usare il condizionale, perché Grenier rientra nella categoria dei ‘talenti di cristallo’. Nel 2014 il primo vero infortunio della sua carriera lo costrinse a saltare un Mondiale con la Francia che avrebbe meritato dopo l’ottima stagione al Lione. Cresciuto nelle giovanili del club francese, Grenier ha firmato il primo contratto da professionista a 17 anni e da lì a poco arrivò anche il debutto in prima squadra dopo la vittoria del titolo europeo con la nazionale Under 19. Tuttavia fu dopo il Mondiale Under 20 del 2011 che Grenier si prese un ruolo da protagonista al Lione. Con Garde in panchina divenne presto un titolare inamovibile, complce l’addio di Pjanic e i problemi fisici di Gourcuff. La stagione 2012/2013 è quella della sua esplosione: Grenier trascinò il Lione in Champions con goal fantastici, di destro ma anche di sinistro nonostante non sia il suo piede. Da Pjanic impara a battere le punizioni, vedere per credere quella contro il Nizza. Elegante, tecnico e con una visione di gioco sopraffina. In Europa ci mettono poco ad accorgersi di lui. Zidane consiglia a Florentino Perez di portarlo al Real Madrid, Villas Boas lo chiede esplicitamente al Chelsea che nel gennaio 2013 arriva a offrire quasi 10 milioni al Lione per convincerlo a privarsene. Il presidente Aulas però non vuole cederlo e non ascolta ragioni.  Nel frattempo Grenier in campo dà spettacolo, viene inserito nella lista dei pre-convocati della Francia per i Mondiali 2014, ma è proprio nel momento migliore che la sua carriera subisce una brusca frenata. Prima un infortunio, poi una ricaduta, poi un altro infortunio. Paragonato inizialmente a Gourcuff per gli aspetti positivi, grande tecnica e talento, Grenier finisce per ricordarlo anche per quelli negativi, primo fra tutti la grande fragilità fisica. Salta quasi totalmente la stagione 2014/2015, rientra in quella successiva ma si fa nuovamente male.

Francesco Trinca

Un mercato per sognare lo scudetto

Yuri Oggiano – Il calciomercato della Roma è sempre molto caldo, sin dal giorno della sua apertura, con un susseguirsi di operazioni in entrata e in uscita. Si comincia proprio da quest’ultime con Iturbe che ha raggiunto la colonia romana, composta da Ljajic, Iago Falque e Castan, al Torino, con la formula del prestito con diritto di riscatto. L’avventura in giallorosso per il paraguaiano termina con 68 presenze, 3 gol e 5 assist. L’operazione non è finita qui perché allo stesso tempo Cairo riscatta Iago Falque per 6 milioni di euro dando soldi freschi alla Roma per le operazioni in entrata. La società giallorossa deve sostituire Iturbe e Salah, che per almeno un mese resterà in Gabon, dove si gioca la Coppa d’Africa. Il nome più caldo è quello di Jesè Rodriguez, ex giocatore del Real Madrid, ora al PSG, dove però trova pochissimo spazio. Lo spagnolo, quest’anno, conta 9 presenze ed una sola rete in Ligue 1 dove è chiuso da Di Maria nel parco attaccanti di Emery. Più redditizia la scorsa stagione col Real dove Jesé è sceso in campo 28 volte segnando 5 gol ma soprattutto fornendo 7 assist. L’esterno potrebbe arrivare nella Capitale in prestito oneroso con diritto di riscatto. Sullo sfondo rimangono sempre Musonda, tornato al Chelsea dal Betis Siviglia, ed El Ghazi che però l’Ajax non vuole cedere in prestito. Più difficile arrivare a Defrel.

Il mercato giallorosso non dovrebbe fermarsi all’attaccante perché anche a centrocampo c’è bisogno di un acquisto per dare fiato a De Rossi, Strootman e Nainggolan. Gerson non dà tante sicurezze, Paredes cresce senza molti acuti e allora la Roma potrebbe puntare su Torreira della Sampdoria, un profilo che piace Spalletti e che ricorda David Pizarro. Non è da escludere nemmeno il ritorno di Pellegrini con la Roma che potrebbe sfruttare il diritto di recompra di 10 milioni dal Sassuolo. Di Francesco, però, rimane tranquillo forte della volontà della società di non smantellare la squadra a gennaio. Tra alti e bassi, tra rumors veri e bufale di mercato le strategie della Roma vanno avanti per dare a Spalletti una squadra che può insidiare ancora la Juventus per lo scudetto.

Yuri Oggiano

Thomas Rincon vola alla volta di Torino. La Juventus brucia la concorrenza della Roma.

La Juventus ha il suo nuovo generale in mezzo al campo, Tomas Rincon! All’apertura del calciomercato invernale il club bianconero ufficializza l’acquisto del mediano venezuelano che arriva dal Genoa e che si stava già allenando da tre giorni a Vinovo agli ordini di Massimiliano Allegri. Perso Witsel, volato in Cina, Marotta e Paratici sono andati subito a prendere Rincon per 8 milioni di euro bruciando la concorrenza della Roma. “El general”, questo il soprannome di Rincon, porta alla Juventus grinta, caparbietà e geometrie in mediana, doti che fanno del 28enne ex Amburgo un giocatore tra i migliori nel suo ruolo in serie A. Il giocatore ha firmato un contratto fino al 2020 e la Juventus ha sborsato 8 milioni di euro, più uno di bonus, per acquistarlo subito a titolo definitivo dal Genoa. Questa la nota ufficiale dei bianconeri: ” Juventus Football Club comunica di aver perfezionato l’accordo con la società Genoa per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Rincon Hernandez Tomas Eduardo a fronte di un corrispettivo di € 8 milioni pagabili in tre esercizi. Il valore di acquisto potrà incrementarsi di € 1 milione al maturare di determinate condizioni nel corso della durata contrattuale”.

Francesco Trinca

Bruno Peres è ufficialmente un giocatore della Roma. Prestito oneroso con obbligo di riscatto a 12 milioni.

La corsa contro il tempo è servita: la Roma inserirà questa sera Bruno Peres nella lista Uefa per averlo nel preliminare contro il Porto (probabilmente per la gara di ritorno). L’accordo con il Torino è stato raggiunto stanotte, in giornata è stato invece messo nero su bianco quello con il suo procuratore: prestito oneroso (1 milione) con obbligo di riscatto fissato a 12,5, più un milione e mezzo di bonus. Il Torino ha mantenuto una percentuale su una futura rivendita, lui firmerà un contratto di 5 anni a circa 2 milioni più premi. Jeans e maglietta bianca, un borsone in spalla, sorridente: il terzino è atterrato così a Fiumicino, da Linate, alle 16.10. “Sono felice, forza Roma”, si è limitato a dire prima di lasciare l’aeroporto e andare a Villa Stuart per le visite mediche. Ad accoglierlo pochi tifosi, a chi gli chiedeva se avesse già parlato con Spalletti ha risposto: “No”, a chi invece gli chiedeva di giocare sabato all’esordio in campionato contro l’Udinese non ha risposto. In serata la Roma ha ufficializzato l’acquisto di Bruno Peres. “L’AS Roma è lieta di annunciare l’ingaggio di Bruno Peres dal Torino FC – si legge nella nota del club -. Il contratto prevede l’acquisto a titolo temporaneo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore, a fronte di un corrispettivo di 1 milione di euro, con obbligo di acquisizione a titolo definitivo, condizionato al verificarsi di determinate situazioni sportive, per un corrispettivo di 12,5 milioni di euro. L’accordo include inoltre il pagamento di un corrispettivo variabile, fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro, per bonus legati al raggiungimento da parte del club e del calciatore di determinati obiettivi sportivi”. Nel comunicato della Roma ci sono anche le prime dichiarazioni del calciatore: “Sono estremamente felice di iniziare questa nuova avventura – così Bruno Peres -. Non vedo l’ora di conoscere i nuovi compagni e di mettermi a disposizione del mister. Nel frattempo farò il tifo davanti alla tv domani sera! Forza Roma!”.

Francesco Trinca

Titoli di coda per Iturbe alla Roma. Per l’ex Verona destinazione Bournemouth.

Da quando Juan Manuel Iturbe ha di fatto salutato i tifosi giallorossi su Instagram non si fa che parlare del suo sostituto da prendere durante la sessione di mercato di gennaio. Ad esempio, in queste ore in molti parlano di Diego Perotti, il ventisettenne argentino del Genoa. Ma la Roma un esterno offensivo migliore di Iturbe già ce l’ha e si chiama Alessandro Florenzi. Probabilmente l’intuizione tattica migliore di Rudi Garcia in questi anni alla Roma è stata proprio quella di spostare Florenzi più vicino alla porta. Garcia fece giocare Florenzi in quel ruolo già nella sua primissima partita sulla panchina giallorossa a Livorno nell’agosto 2013 e le cose andarono subito bene: la Roma vinse 0-2 e il secondo gol lo realizzò proprio Florenzi. Giocò da ala offensiva per tutto il campionato 2013/14 e andò bene: Florenzi segnò 6 gol e realizzò 8 assist. La stagione successiva cominciò a giocare spesso da terzino (e infatti segnò meno gol: 5). Questa stagione, in cui viene considerato dai più come il terzino destro titolare, Florenzi ha segnato fino ad ora 3 reti in campionato più l’eurogoal inChampions League contro il Barcellona. Sarà un caso, ma la sua miglior partita (quella in trasferta contro il Palermo dove ha realizzato un gol ed un assist) ha giocato da ala e non da terzino. Rudi Garcia gioca con due ali offensive. Oggi la Roma, dopo la partenza di Iturbe, ha in rosa Salah, Gervinho, Iago Falque e Florenzi. In questo ruolo, quindi, è coperta sia nei titolari che nei cambi. Perché, allora, sui mezzi d’informazione sportiva che si occupano della Roma si continua a insistere sul sostituto di Iturbe? La Roma ha bisogno di intervenire sul mercato in ben altri ruoli. Innanzitutto Sabatini dovrebbe prendere un terzino destro titolare.Maicon ha 34 anni, non si può fare affidamento su di lui. Torosidis ha dei mezzi tecnici limitati. Urge una soluzione. Prima di prendere un’altra ala offensiva, inoltre, la Roma dovrebbe portare a Trigoria un centrale di difesa titolare che possa fare coppia con Manolas (Castan evidentemente ha ancora dei problemi sennò non avrebbe giocato solo tre partite in campionato ed una in Coppa Italia, e Rudiger per ora non si sta dimostrando all’altezza) e un vice-Digne (Sead Kolasinac andrebbe bene, ma non sarebbe male cominciare a prendere in considerazione giocatori italiani visto che la Roma ne ha pochi e che ogni squadra deve avere 4 giocatori cresciuti nel proprio settore giovanile e altri 4 di formazione italiana). La capolista Inter dista dal quinto posto appena 4 punti. Comprando un terzino destro, un centrale di difesa, un terzino sinistro che possa dare il cambio a Digne – e con il ritorno di Kevin Strootman – la Roma potrebbe ancora vincere un campionato che sembrava ormai perduto. Utilizzare risorse economiche per un ruolo in cui si è già coperti sarebbe del tutto incomprensibile.

Francesco Trinca