Roma-Sassuolo 2-1, le pagelle: El Shaarawy fa gioire Mou, Rui Patricio salva tutto. Cristante l’equilibratore

Roberto Gentili –  La Roma fa il regalo a José Mourinho. Nella gara delle 1000 partite in carriera dello Special One, i giallorossi vincono 2-1 contro il Sassuolo. Cristante (37′) firma il vantaggio, Djuricic (58′) pareggia. I capitolini rischiano più volte di andare sotto, quando il risultato sembra essere destinato al pareggio El Shaarawy lascia partire un grande tiro a giro (90+2′) e fa impazzire Mou, lanciatosi in una corsa con i giocatori sotto la Sud. La festa sembra essere guastata da Scamacca: la rete viene annullata dal VAR per posizione di fuorigioco. La Roma è così prima in classifica insieme a Milan e Napoli.

Migliori in campo Rui Patricio e El Shaarawy. Il portiere portoghese è decisivo ai fini del risultato con almeno tre interventi: sontuose le due uscite a tu per tu con Berardi e Boga, ottima anche la parata sul tiro di Scamacca. In difesa è promosso solamente il reparto di centro-destra formato da Mancini e Karsdorp. Ibañez e Viña portano il peso degli errori in occasione del pareggio. A centrocampo oltre la sufficienza Veretout, egregio Cristante. In avanti Mkhitaryan sottotono, così come Zaniolo. Voglioso Pellegrini, stesso dicasi per Abraham, ancora sfortunato nelle gare di campionato in casa.

LE PAGELLE

Rui Patricio 7,5  I tiri di Boga e Berardi non sono imparabili, ma c’è comunque. La conclusione dell’ex enfant prodige Scamacca è più pericolosa, la risposta di Rui non cambia. Chiude bene lo spazio a Berardi, che lo colpisce in pieno. Si ripete su Boga lanciato a rete.

Karsdorp 6,5 – I primi spunti in profondità sono calibrati con troppa forza. Quello più equilibrato porta Abraham vicino al gol. Lopez lo impensierisce il giusto e viene controllato. Perfetta la scivolata in chiusura su Djuricic nelle prime battute del secondo tempo, lanciato in profondità. (Dal 90′ Reynolds SV)

Mancini 6,5 – Colto di sorpresa dai lanci in profondità per Raspadori, lo copre con l’ottima lettura dell’azioni. Spesso la prima costruzione parte da lui.

Ibañez 5,5 – Gli spauracchi del Sassuolo sono destinati nella sua zona ed è impreparato a controllarli. Forza un’apertura per Viña, intercettata da Berardi. Immeritata l’ammonizione per la scivolata su Toljan. Buca l’intervento sul cross di Berardi che vale il pareggio.

Viña 5,5 – Preme sull’acceleratore ed arriva spesso in area: qui però perde il brio, e la palla. Frettoloso in un paio di azioni difensivi: in uno – al 12’ – va a terra troppo presto, all’altro è disattento. Berardi gli danza davanti prima di servire Djuricic per il pareggio. Apprezzabile la voglia di esserci nonostante sia tornato dall’Uruguay solamente ieri mattina, forse però il riposo sarebbe stato più opportuno.

Veretout 6 – Insieme a Cristante forma una cerniera di centrocampo che si chiude (quasi) sempre con i tempi giusti. Rischia ogni tanto tenendo troppo la palla. Alto l’unico tiro. Nell’azione del tiro di Berardi parato da Rui, ha un atteggiamento passivo, lo stesso tenuto in Nazionale contro la Bosnia in occasione del gol di Dzeko. (Dal 74’ Shomurodov 6 – Si fionda su quel pallone che cercava un padrone nei pressi della linea dell’area, ma non riesce ad arrivarci).

Cristante 7 – Cervello della squadra in gran parte dell’evolversi della manovra. Si stacca magistralmente dalla marcatura neroverde per colpire con freddezza. Ruba e gestisce diverse palle insidiose. Spende il giallo per impedire la partenza di Boga.

Zaniolo 6,5 – Più dedito alla copertura: lotta e contrasta quasi tutti gli avversari, anche con scivolate nella metà campo giallorossa. In avanti, invece, non controlla un paio di inviti di Pellegrini e Karsdorp. Perde ingenuamente il pallone contro Boga. (Dal 74’ Perez 6 – Rischia di essere un’arma in più come una piaga, tutto nella stessa azione).

Pellegrini 6,5 – Geniale e perfetto nei tempi e nella forza l’assist su punizione per Cristante. Sempre presente quando c’è da ispirare. Colleziona due occasioni dopo il pareggio: Consigli e Chiriches gli negano la gioia. A quindi dalla fine manda di poco alto sopra l’incrocio destro di Consigli, dopo una serpentina elegantissima.

Mkhitaryan 5,5 – Non trova il gol contro la squadra che lo aveva battezzato in A. Sbaglia qualche pallone di troppo, come quello orizzontale attorno alla mezz’ora. Avvia poi un contropiede, venendo tuttavia fermato sulla trequarti. (Dal 69’ El Shaarawy 7,5 – Non arriva all’appuntamento col gol all’80’. Lo trova nel finale con un grandissimo tiro a giro).

Abraham 6,5 – Subito nel vivo dell’azione, nei primi istanti di gara con un tiro cross e poco dopo con un bel appoggio di petto. Chiuso da due avversari vicino alla bandierina, ne esce con un tocco smarcante alla Totti. Con una girata al volo ad incrociare, sfiora il gol del vantaggio, che arriva poco dopo per merito suo. La punizione che porta al gol di Cristante nasce infatti per un fallo subìto da Chiriches, costretto ad abbatterlo dopo l’ottima protezione palla. Subito dopo il pari del Sassuolo, ha la chance per il raddoppio: il brutto rapporto con i legni della porta sotto la Sud dice no.

Mourinho 7,5 –  Mille panchine e una notte indimenticabile. L’attesa del piacere è essa stessa il piacere. La vittoria nella millesima panchina arriva all’ultimo minuto, dopo una partita al cardiopalma. Gli viene regalata da El Shaarawy, ma soprattutto da Rui Patricio. La corsa al gol del Faraone ricorda quella al Campo Nou nell’anno del Triplete. Mou è immerso nel romanismo sempre di più.