(Federico Sereni) – Nel primo confronto tra Sarri e Mourinho, il primo esce vittorioso dopo un match avvincente non senza qualche polemica. La Roma segna due gol, ma questo non basta per evitare la sconfitta o per strappare un pareggio. La fragilità difensiva dei giallorossi e molte disattenzioni portano ad un risultato meritato per quello che si è visto in campo. Perché, se è vero come dice Mou che bisogna pazientare e mantenere l’equilibrio, è altrettanto vero che un campanello d’allarme comincia a venire fuori.
Al netto delle problematiche arbitrali che tanto hanno fatto infuriare lo Special One, la squadra è sembrata in affanno perché divisa per reparti: i quattro attaccanti non riuscivano a coprire le linee di passaggio, lasciando gli altri giocatori di movimento in balia dei veloci palleggiatori laziali. L’assenza di Pellegrini nello scacchiere iniziale deve aver inciso sullo sbilanciamento della squadra, considerando Mkhitaryan più offensivo che altro.
Decisamente sotto tono la prestazione di Gianluca Mancini, la prima nel derby da capitano: Immobile, Milinkovic e compagnia sono riusciti nell’intento di mandarlo in tilt. Sulla fascia Vina non ha dato quel contributo offensivo, probabilmente per via delle sgasate di Felipe Anderson. Nota di merito invece per Ibanez, al di là del gol, ha svolto una buona gara.
Ma Mourinho si dice tranquillo in vista dei prossimi impegni: “La squadra c’è sempre, anche nei momenti di difficoltà. Abbiamo faticato per dieci minuti, all’intervallo ho detto alla squadra che loro potevano farci male in contropiede, ma dovevamo prenderci questo rischio. Meritavamo un risultato diverso e in questo l’arbitro è stato decisivo. Però ci abbiamo messo orgoglio e siamo stati squadra“.
Eppure la difesa non manda segnali rassicuranti.