Pagine Romaniste (F. Belli) – Sei gol, tante giocate d’alto livello, parecchi errori arbitrali e molto spettacolo a San Siro, nel match del lunedì sera tra Milan e Roma. Gli uomini di Pioli, primi in classifica, non trovano la vittoria per la prima volta da inizio campionato, frenati dagli uomini di Fonseca. Tre volte in vantaggio, i padroni di casa si fanno rimontare sempre. Inizio sprint sia nel primo che nel secondo tempo: al 2′ minuto di ogni tempo, infatti, il Milan è riuscito a sbloccare la gara, con Ibrahimovic prima e Saelemaekers poi. Il primo pareggio giallorosso è a firma Dzeko, che su cross dalla bandierina di Pellegrini sfrutta un’uscita a vuoto di Tatarusanu e deposita in rete. Al 72′ poi, è Veretout a trasformare un rigore dubbio nato da un contatto tra Pedro e Bennacer. Giacomelli però si fa subito perdonare, se così si può dire, e regala un tiro dagli undici metri anche al Milan, che viene trasformato da Ibrahimovic. A 6 minuti dal termine, infine, Kumbulla deposita in rete con il destro sugli sviluppi di un calcio d’angolo da sinistra. Torniamo all’arbitraggio del direttore di gara, che ha fatto veramente una pessima figura. Due rigori sbagliati, errori evidenti di gestione e una partita nel pallone. Era difficilmente evitabile che il designatore degli arbitri di Serie A e B, Nicola Rizzoli, non prendesse provvedimenti nei confronti di Piero Giacomelli e Luigi Nasca, rispettivamente arbitro e Var lunedì sera nel posticipo di San Siro tra Milan e Roma, conclusosi sul 3-3. Provvedimenti che infatti sono stati presi. Troppo gravi i due errori, quelli che hanno portato al rigore per la Roma prima (trasformato da Veretout) e al rigore per il Milan poi (trasformato da Ibrahimovic). Seguirà un periodo di stop almeno fino alla pausa Nazionali e poi, dopo qualche designazione in Serie B, si deciderà per il suo reintegro graduale nel massimo campionato. Non si tratta, come ribadisce l’Aia, di voler punire l’arbitro: si tratta di cercare di fargli ritrovare serenità dopo un arbitraggio no.
Francesco Belli