Roma, si ferma Perotti: un calvario senza fine per ‘el Monito’

(Keivan Karimi) – La nuova stagione inizia come la vecchia per Diego Perotti. L’argentino, promosso subito titolare fisso in attacco dal neo allenatore Paulo Fonseca, si arrende ancora ai suoi soliti guai muscolari. Salterà sicuramente Roma-Genoa ed è probabile un forfait anche per il delicato derby del 1 settembre prossimo.

Accadde lo stesso un anno fa, nell’agosto 2018: dopo una buon precampionato agli ordini di mister Di Francesco, ‘El Monito’ si chiamò fuori alla vigilia della gara di debutto Torino-Roma. Da quel momento la sua stagione fu un vero e proprio calvario: infortunio alla caviglia, poi al bicipite femorale, il breve rientro a novembre per poi rifermarsi per un dolore al polpaccio. Un altro infortunio alla coscia in primavera ed un bottino di sole 15 presenze stagionali per complessivi 811 minuti giocati.

Non si discute la qualità tecnica di Perotti, che da calciatore sano è uno dei fantasisti più forti e determinanti del campionato. Ma i 31 anni ormai compiuti ed i ben 16 infortuni muscolari subiti da quando è alla Roma lo rendono un elemento inaffidabile e incostante. Lo stesso vale per Javier Pastore, anche lui quando è al top considerato uno dei calciatori più tecnici della rosa romanista ma sempre più inserito in un calvario di stop e guai fisici.

Più che la preparazione va dunque preso atto delle scelte tecniche di una Roma che forse non ha fatto molto per sostituire un calciatore come Perotti, non acquistando sul mercato (finora) un esterno d’attacco sano e concreto come lo era Stephan El Shaarawy, abile lo scorso anno a non far rimpiangere le assenze del compagno argentino. Oggi toccherà al baby Justin Kluivert, e ci si deve augurare che il figlio d’arte sia maturo abbastanza per prendere le redini della corsia mancina giallorossa.