Tommasi: “Alla FIGC serve una squadra che lavori al cambiamento con idee e passione”

Simone Burioni – Damiano Tommasi, presidente dell’AIC e papabile candidato alla presidenza della FIGC, ha parlato al margine della consegna dei Collari d’Oro, massima onorificenza conferita dal CONI per meriti sportivi. Queste le sue parole:

Bellissima cerimonia, uno spot per tutto lo sport italiano…
Un bel riconoscimento per i tanti atleti olimpici e paraolimpici che lo meritano per le loro qualità. Sicuramente vedendo i campioni del mondo dell’82 c’è rammarico nel non poter sognare quest’estate per quanto riguarda la nazionale di calcio che forse è lo sport di squadra più seguito anche per il senso di appartenenza. Per quanto riguarda la Federazione è inevitabile che questo stop imprevisto abbia portato a momenti di riflessione, che arriva dopo tantissimi anni e che certamente ci porta a pensare a medio lungo termine, almeno al periodo di scadenza elettorale. Sicuramente non sarà una sola persona che riuscirà a cambiare la rotta o ad accelerare gli investimenti che sono stati già fatti. Non penso sia il caso di indicare una sola persona, sarà un lavoro di squadra.

In questi momenti si cercano sempre persone nuove e idee nuove. La ricetta Tommasi in questo caso funzionerebbe?
Sicuramente come Assocalciatori ci stiamo confrontando al nostro interno cercando di capire le cose da fare. Chi le dovrà fare dovrà essere propenso al cambiamento, con ragionamenti a medio lungo termine. Ci saranno le elezioni e ci saranno tante risposte da dover fornire. Oltre alle idee e al cambiamento servirà molta passione.

Un parere da uomo di campo sul VAR? 
E’ un test, un anno di transizione. Da atleta dico che ogni strumento che possa ridurre o evitare gli errori è ben accetto. Sicuramente ci sono state le polemiche e ci saranno anche quando si arriverà alla perfezione. Sicuramente questo è un test importante e noi ci crediamo. Speriamo si migliori sempre di più.

Campionato combattuto…
Molto. Ci sono diversi interpreti per la lotta allo Scudetto, ma come ogni anno negli ultimi anni si dovranno fare i conti con la Juve.

Simone Burioni