Margherita Bellecca – E’ la serata in cui 60mila cuori hanno battuto all’unisono. Una serata dove si sentiva nell’aria il profumo dell’impresa. E’ la serata in cui l’impresa c’è stata veramente. E’ la serata di Roma-Barcellona 3-0. E’ la serata di Edin Dzeko, trascinatore in Champions League e vero mattatore del match dell’Olimpico. Va in gol, prende la palla da dentro la porta e la rimette in mezzo al campo perché c’è una partita da rimontare. Fa a spallate e si fa rispettare da Pique ed Umtiti, guadagna il rigore con cattiveria che De Rossi trasforma con clamorosa freddezza.
E’ la serata proprio del Capitano uscito a pezzi una settimana fa dal Camp Nou. Partita strepitosa sotto ogni punto di vista, non dà respiro a Messi tornando ad essere un muro davanti alla difesa. E quel rigore battuto come Ago 34 anni fa è solo la ciliegina sulla torta. E’ la serata di Manolas, altro beffato da quella maledetta notte di Barcellona. Il colpo di testa del greco, su magistrale angolo di Under, è un segno del destino, la palla subisce un effetto strano ed è spinta dentro da tutto il popolo romanista.
E’ la serata di Eusebio Di Francesco e di Patrik Schick. Il primo azzarda una un cambio di modulo mai visto in questi mesi venendo ripagato dal secondo che, all’esordio assoluto in Champions League, fa partire la sua riscossa con la Roma. E’ la serata di James Pallotta, giunto nella Capitale proprio per la partita contro i catalani. E’ la serata delle rivincite, del bagno nella fontana di Piazza del Popolo e di tutte le accuse che cadono giù come le foglie dagli alberi in autunno.
E’ la serata di tutti i romanisti, da chi era allo stadio, a chi l’ha vista in TV fino ad arrivare a chi non l’ha potuta vedere ma soltanto sentire per radio. E’ la serata in cui tutto passa in secondo piano, dove tutte le amarezza si cancellano, è la serata che ci porta in semifinale di Champions League. Ora sogniamo perché tanto non costa nulla.
Margherita Bellecca