Lavinia Colasanto – La selva oscura in cui si trovava la Roma sembra essere soltanto un ricordo. Con le vittorie contro Verona e Benevento, la diritta via che era smarrita è di nuovo sui navigatori di Trigoria. Sabato pomeriggio, alle 15, la squadra di Eusebio Di Francesco fa visita all’Udinese alla Dacia Arena. I friuliani, dopo un dicembre scintillante, hanno ricominciato il loro giro sulle montagne russe.
La Champions League è alle porte e il tecnico abruzzese potrebbe avere in mente dei cambi per centrocampo e attacco ma non per la difesa. Confermato in blocco il quintetto composto da Alisson in porta, Florenzi sulla fascia destra, Manolas e Fazio al centro e Kolarov sulla corsia di sinistra. In panchina Jesus e Peres. Graditi rientri in mezzo al campo perché Pellegrini tornerà dalla squalifica mentre De Rossi si andrà riprenderà il posto da mediano. Previsto un turno di riposo per Strootman. Sulla trequarti, nel 4-2-3-1, impossibile rinunciare a Nainggolan. Sarà lotta sugli esterni visto che in cinque si giocano due posti. In lizza Under, El Shaarawy, Perotti, Schick e Defrel. Avanti a tutti il turco e l’ala italiana. Il numero 14, invece, spera di dare un turno di riposo a Dzeko, anche se è più probabile un suo impiego dalla panchina per far trovare continuità al bosniaco dopo la rete segnata al Benevento.
L’Udinese, che con Oddo ha raccolto 7 vittorie su 14 partite in tutte le competizioni, dovrà fare a meno di Lasagna, out per una lesione al bicipite femorale della coscia sinistra. L’attacco, quindi, graverà tutto sulle spalle di Maxi Lopez che avrà l’aiuto di De Paul, diamante di un centrocampo che si completa con Barak, Behrami, Jankto e Ali Adnan. La difesa a quattro sarà composta da Nuytnick, Danilo, Samir e Widmer, vecchio pallino della Roma. In porta niente da fare per Scuffet, c’è ancora l’esperto Bizzarri.
I precedenti sono 93 e sorridono alla Roma avanti per 47 a 21, 25 i pareggi. In Friuli la musica cambia e lo scontro si fa equilibrato. I capitolini sono sempre in testa ma soltanto 19 a 15. In parità il duello tra Oddo e Di Francesco, una vittoria per parte.
Nel mezzo del cammin del campionato non sono più concessi passi falsi, soprattutto in un momento delicato come questo dove la Roma giocherà sei partite in 25 giorni. Tutto o niente, bianco e nero, giallo e rosso, per tre mesi che si spera siano a colori.
Lavinia Colasanto