Margherita Bellecca – Dopo il trionfo nel derby e la caduta indolore in Champions League, la Roma è pronta a sfidare il Genoa, domenica pomeriggio alle 15 a Marassi. La fatica accumulata nelle precedenti due partite, ma soprattutto, la voglia di punti del Grifone in piena lotta per non retrocedere, sono due armi che Di Francesco dovrà disinnescare. Morale in salita per i padroni di casa usciti con i tre punti dalla trasferta di Crotone alla prima di Ballardini in panchina, subentrato a Juric.
Il tecnico romanista continuerà a ruotare i giocatori in un turnover, che al momento, è stato vincente. Ancora da verificare le condizioni di Florenzi, non convocato per la partita contro l’Atletico per un’infiammazione al ginocchio non operato. Il terzino farà di tutto per esserci, altrimenti toccherà ancora a Peres comporre la difesa con Manolas, Jesus, pronto al rientro dal primo minuto, e Kolarov. A centrocampo si rivedrà De Rossi e potrebbe esserci una giornata di riposo per Nainggolan, che negli ultimi quattro giorni ha stretto i denti per poter giocare. Al posto del belga si scalda Pellegrini, voglioso di riscattare la brutta prova in Champions. Completerà il reparto Kevin Strootman. Di Francesco avrà l’imbarazzo della scelta in attacco, anche grazie alla possibile convocazione per Schick, la prima dal 28 ottobre, quando la Roma giocò contro il Bologna. Il ceco non partirà titolare e, forse, non entrerà nemmeno in campo a differenza di Dzeko, alla ricerca di quel gol che in campionato manca ormai da sei turni. A far compagnia al bosniaco si candidano El Shaarawy, dopo aver giocato pochi minuti contro l’Atletico, e Defrel, per far rifiatare Perotti. Ma attenzione alla possibile sorpresa Under mentre Gerson sembra tagliato fuori.
Pochi dubbi per Ballardini. Uno di questi riguarda l’attacco con l’ex laziale Pandev in ballottaggio col giovane Pellegri, che ha già segnato alla Roma nell’ultima giornata dello scorso campionato. A supportare una delle due punte ci sarà l’estro e il genio di Taarabt che sarà accompagnato dalla quantità di Rigoni, dalla velocità di Laxalt, dalle geometrie di Miguel Veloso e dalla grinta di Omeonga. In difesa il quartetto composto da Izzo, e gli ex Spolli, Zukanovic e Rosi. In porta Perin.
Sono 109 le partite giocate tra Roma e Genoa con i capitolini avanti per 52 a 35. Bilancio non confermato a Marassi dove il Grifone comanda 27 a 11. Sarà, invece, la terza sfida tra Di Francesco e Ballardini, un pareggio ed una vittoria per l’abruzzese.
Il ricordo più nitido è quel Roma-Genoa 3-2, con la bomba di Perotti scagliata alle spalle di Perin all’ultimo secondo. Ripartire da quella euforia che ha caratterizzato anche il post derby ma senza essere presuntuosi, come sottolineato da Eusebio Di Francesco dopo l’Atletico Madrid. Il campionato chiama e la Roma è pronta a rispondere ancora una volta presente.
Margherita Bellecca