Francesca Palmeri – Archiviata la qualificazione ai quarti di Europa League e scoperto dall’urna di Nyon chi sarà il prossimo avversario, la Roma torna con la testa al campionato. C’è una partita da affrontare, quella emotivamente più significativa, il derby della Capitale. Rivalità storica, Roma contro Lazio, curva sud contro curva nord. Unico obiettivo: vincere e portare a casa i tre punti. Oltre il primato della Capitale, c’è in palio il posto in zona Champions. I biancocelesti attualmente al terzo posto in classifica, sono due punti sopra i giallorossi. La Lazio dopo l’eliminazione di giovedì sera in Conference League, come unico obiettivo di questa stagione ha quello di raggiungere la zona verde della classifica. La squadra di Sarri arriva fisicamente più in forma rispetto ad una Roma ancora impegnata in Europa.
Il gioco di Sarri
I biancocelesti hanno un gioco piuttosto offensivo. Il loro punto di forza sta proprio nel reparto di attacco, con la capacità di andare in rete ripetutamente con tutti i suoi interpreti. A centrocampo la presenza di Milinkovic-Savic permette alla squadra di effettuare un pressing alto e la capacità di mantenere la squadra molto corta. Il sergente, soprannome dato dai tifosi biancocelesti al centrocampista, è l’uomo più tecnico è pericoloso della squadra di Sarri. Ad oggi ha fornito 7 assist. In fase di finalizzazione, nonostante l’assenza di Ciro Immobile giocatore fondamentale, la squadra riesce ad essere comunque molto pericolosa andando a sfruttare le fasce. I gol partono spesso da questa zona di campo tramite cross bassi. Il sistema di gioco schierato solitamente dall’allenatore è quello del 1-4-3-3, che cambia poi in fase di possesso o non possesso. Sarri è cambiato e con lui anche la Lazio. È stato in grado di mettere a posto la fase difensiva, uno dei punti deboli fino allo scorso anno. Sono 20 i gol subiti in meno rispetto al 2021-2022 con ben 14 clean sheet in Serie A.
Letale negli scontri diretti
Marcia in più, letale negli scontri diretti. In stagione battute Napoli, Inter, Milan, Roma e Atalanta. L’unica squadra in Serie A che è riuscita a sconfiggere la capolista per 1-0 e a far fischiare i tifosi al Maradona. In totale sono 15 i punti raccolti finora con le grandi squadre, proprio come il Napoli. La Lazio e Sarri sono in grado di giocare spesso a porta chiusa. L’allenatore cambia, sperimenta e adatta i suoi giocatori in base all’avversaria. Nel derby di andata finito per la squadra biancoceleste 0-1, la partita è stata decisa da un fatidico errore di Ibanez in difesa. La rete è stata segnata da Anderson dopo la prima mezz’ora. I giallorossi hanno ben pensato di risolvere il match iniziando ad alzare i palloni dentro l’area senza cercare, con la giusta determinazione le giuste combinazioni con la palla a terra per fare gol e sorprendere la Lazio. Una partita equilibrata determinata da un solo episodio negativo. Quello che c’è da aspettarsi è quindi una Lazio compatta, mentalmente pronta ad affrontare e colpire i punti deboli della Roma di Mourinho.