Ziyech e la Roma: ritorno al passato. Il marocchino per il dopo Zaniolo

Fabrizio Castellucci – Classe 1993, mancino raffinato, passaporto marocchino. Questo il bigliettino da visita di Hakim Ziyech, senza contare un mondiale da protagonista, con annesso record di piazzamento per una nazionale africana e un palmares da sogno (una Champions League e un Mondiale per Club, tra le altre cose con il Chelsea). Spesso accostato a squadre italiane, come il Milan, ma soprattutto la Roma di Monchi, con la quale fu ad un passo da chiudere il suo trasferimento ai tempi dell’Ajax. “Il Siviglia è stata un’opzione concreta la scorsa estate. È sicuramente un bel club, ma c’era il direttore sportivo Monchi che l’anno prima voleva portarmi alla Roma. Andava tutto bene fino a quando lui non si è fatto più sentire. Sarei quindi dovuto andare nel suo club? No”. Era l’estate del 2018, sono passati 5 anni da allora. Era un’altra Roma, un’altra presidenza, un’altra epoca.

Per completare tutti i tasselli nel mosaico di Tiago Pinto, ora è necessaria la cessione di Nicolò Zaniolo. Attualmente separato in casa, potrebbe fare il percorso inverso del fantasista dei Blues, con l’italiano in Inghilterra, su tutte Tottenham e Brighton, e Ziyech a calcare i campi di Serie A, in un tridente in cui ritroverebbe Tammy Abraham, con cui ha portato la Champions League a Londra, ed un mancino raffinato come quello di Paulo Dybala. A distanza di anni, Pinto starebbe lavorando per portare a termine un sodalizio che forse ha atteso troppo per essere celebrato. Nonostante la situazione scomoda per le casse giallorosse, ma complice la situazione del Chelsea, che ha speso oltre 400 milioni nelle sessioni di mercato relative a questa stagione ed ora deve vendere, oltre ad un cambio allenatore ai danni di Tuchel, Ziyech è finito sul mercato.

Se la Roma, in questi ultimi giorni di mercato, riuscisse a vendere come desidererebbe Zaniolo (con obbligo di riscatto come minimo), allora Tiago Pinto potrebbe regalare a Mourinho un fantasista con caratteristiche molto affini ai compagni di reparto che troverebbe in giallorosso. Visione, fraseggio, imbucate, fiuto del gol e dribbling, tutte caratteristiche che inciderebbero su un attacco, quello della Roma, che fatica a portare numeri importanti. L’alternativa resta lo spagnolo dell’Udinese, Deulofeu.