Roma, Pinto incontra il manager di Frattesi: il Sassuolo non arretra

(A. Ferrantino) – Giornata importante, ieri, nella trattativa che dovrebbe (ri)portare in giallorosso Davide Frattesi. L’agente del centrocampista del Sassuolo, Beppe Riso, ha infatti incontrato ieri il g.m. romanista Tiago Pinto per provare a limare le differenze che ancora ci sono con la società emiliana sulla valutazione del cartellino. Con il calciatore l’accordo c’è da tempo sulla base di uno stipendio di 2 milioni netti a stagione, la volontà di Frattesi è nota a tutti: vuole tornare in giallorosso e non ascolta altre offerte.

C’è però da convincere il Sassuolo, e questo sarà il ruolo di Riso nelle prossime ore: il club neroverde valuta Frattesi circa 30 milioni di euro, la Roma poco più di 20. La speranza della Roma è che ci si possa incontrare a metà strada, intorno ai 25, con la società giallorossa che ha in mano il «bonus» del 30% sulla rivendita che può scontare dal costo totale e che porterebbe a 17.5 milioni l’esborso economico.

La Roma ha poi comunicato a Riso quali sono le altre carte da giocare: bonus per aumentare il prezzo o l’inserimento di alcuni giocatori in una rosa di nomi che non prevede Bove, ma Volpato e anche Felix. L’obiettivo di Pinto è quello di portare Frattesi e Celik in ritiro in Portogallo – partenza il 12 luglio -, e accontentare così Mourinho che vuole una rosa il più possibile completa il prima possibile.

Fino a quando non si sbloccherà con il Sassuolo l’operazione Frattesi, rimarrà in stand-by anche la cessione di Veretout, che piace in Francia e che la Roma valuta intorno ai 15 milioni. Sempre in Francia dovrebbe finire Kluivert: è reduce da una buona stagione al Nizza, il Marsiglia è disposto a prenderlo a titolo definitivo e a Trigoria potrebbe portare tra i 10 e i 12 milioni. Villar e Carles Perez hanno mercato in Spagna: il centrocampista però ha avuto richieste anche dalla Sampdoria, che lo vuole in prestito mentre Pinto vorrebbe una cessione definitiva. L’esterno piace al Valencia, alla ricerca del sostituto di Guedes, obiettivo giallorosso: gli spagnoli non vogliono scambi, la Roma non vuole arrivare ai 35 milioni richiesti, così Perez potrebbe finire a Valencia in un’operazione distinta.

Serie A, ufficiale lo spareggio per lo scudetto

Roberto Gentili –  La Serie A ripartirà con una novità. O meglio, con il ripristino di una vecchia regola. A partire dal prossimo campionato, infatti, ci sarà lo spareggio sia per l’assegnazione dello scudetto che per la retrocessione. L’idea era stata proposta ad inizio mese ed è stata approvata dalla Figc.

Per cucire il tricolore sul petto o prendere l’ascensore verso la serie B, dunque, non saranno più presi in considerazione gli scontri diretti. Qualora due squadre in lotta per uno dei due obiettivi si trovassero con gli stessi punti alla fine del campionato, si procederà con una gara secca. E se le squadre in corsa forse tre, o di più, come si procederebbe? In tal caso, sarà valido il principio della classifica avulsa. Verranno così presi in esame diversi criteri: punti negli scontri diretti, differenza reti negli scontri diretti, differenza reti generali, gol segnati, sorteggio.

Discoro diverso, infine, per chi si contenderà l’accesso a Champions, Europa e Conference League. Rimarrà infatti valido il criterio degli scontri diretti. Lo stesso varrà per i premi legati alla classifica finale.

Di seguito la nota ufficiale della FIGC:

Il Consiglio Federale, tra le altre ha approvato le modifiche richieste per rendere definitiva la regola delle cinque sostituzioni (con la sesta aggiuntiva nelle gare che prevedono i tempi supplementari) e per introdurre la gara di spareggio per l’assegnazione dello scudetto (con i tiri di rigore, senza tempi supplementari, in caso di parità nei 90’) nel caso si verificasse la situazione di pari punti in classifica tra due squadre al termine del campionato di Serie A“.

Roma, Celik accende il gioco delle coppie

(A. Ferrantino)Con l’arrivo imminente di Zeki Celik, José Mourinho ha sistemato le fasce laterali. L’esterno turco colma una lacuna che la società giallorossa non era riuscita a colmare con Maitland-Niles, cioè quella del vice-Karsdorp. Se poi Celik diventerà titolare rispetto all’olandese, significherà la squadra si sarà rinforzata in un ruolo fondamentale.

Più difensore rispetto all’ex Feyenoord, l’arrivo dell’esterno turco darà a Mourinho un ventaglio di opportunità per gestire entrambe le fasce e per passare con disinvoltura dalla difesa a tre alla difesa a quattro: con Celik e Karsdorp da una parte, Spinazzola e Vina dall’altra, più il jolly Zalewski che può giocare su entrambe le fasce sia basso sia alto, lo Special One può letteralmente sbizzarrirsi. Mai come nella stagione che sta per iniziare, nel recente passato, la Roma ha avuto coppie di terzini così ben assortite.

Se a destra Karsdorp ha dato il meglio di sé giocando da quinto di centrocampo, con la difesa a tre, Celik può essere l’elemento giusto per tornare a difendere a quattro. Con lui da una parte e Spinazzola dall’altra, Mourinho avrebbe un terzino di spinta come l’azzurro e uno di contenimento. Volendo mantenere queste caratteristiche, si possono cambiare anche le coppie: con Kardorp e Vina schierati insieme, l’olandese sarebbe quello di spinta e l’uruguaiano quello di contenimento. La coppia più offensiva sarebbe naturalmente quella composta da Karsdorp e Spinazzola, ottimi se Mourinho dovesse decidere di passare alla difesa a tre, mentre quella più difensiva è quella formata da Celik e Vina.

Nicola Zalewski, grande rivelazione dell’ultima stagione, può entrare in tutte le rotazioni: esterno di centrocampo a sinistra e a destra con la difesa a tre, ma anche esterno alto (su entrambe le fasce) nel 4-2-3-1, soprattutto se i due davanti alla difesa dovessero essere due calciatori di contenimento come Matic e Cristante, oppure Douglas Luiz se la Roma riuscirà a prenderlo.

Va avanti con il Sassuolo la trattativa per Davide Frattesi, anche se ieri l’agente del calciatore ha gettato un po’ di acqua sul fuoco: «È presto – le parole di Beppe Riso – per parlare di un incontro con la Roma». In casa giallorossa si continua a monitorare con attenzione quello che succede in casa Inter con Dybala: la società nerazzurra non ha ancora chiuso e si è presa qualche giorno di tempo. A Trigoria (e a Londra, sponda Tottenham) rimangono vigili.

Lorenzo il Magnifico, dall’investitura di Totti alla maturazione con Mourinho

(Federico Sereni) – 26 anni oggi, romano, romanista e una carriera da dedicare alla Roma. Il personaggio è Lorenzo Pellegrini. Il Capitano giallorosso, la C maiuscola è d’obbligo, è diventato grande e non si parla dell’età, ma del Pellegrini giocatore. Per molto tempo, quasi tutti gli anni nella Capitale, si sono avute voci perlopiù negative su di lui: “Non può essere l’erede di Totti e De Rossi“, “Non sarà mai un grande calciatore“, “Non mi rappresenta“, solo per dirne alcune tra le più gettonate. Quest’anno il ragazzo di Cinecittà ha frantumato ogni dubbio ed ora tutta la tifoseria, anche se qualcuno ancora non si arrende, viaggia sulla stessa barca.

IL FATTORE MOU

Senza nulla togliere a Di Francesco e Fonseca, il salto di Pellegrini c’è stato con un allenatore carismatico, vincente e che non lascia nulla al caso. Per Mourinho, Lorenzo, è stato sempre al centro del progetto: “Avessi tre Pellegrini li farei giocare tutti“, una delle frasi iconiche rivolte al numero 7 (chissà presto 10). E lui non si è fatto attendere ed ha subito preso per mano la Roma. Nel vero senso della parola. L’ha trascinata fuori dal pantano (si pensi alla gara contro il Cagliari), l’ha fatta splendere (contro la Lazio), l’ha fatta vincere (il percorso in Conference League). Mourinho ha trovato il suo generale in campo, uno Special One aggiunto dotato di stesso carisma e tenacia.

L’INVESTITURA DI TOTTI

Uno che è arrivato molto prima su Lorenzo Pellegrini, anche quando si facevano dei paragoni con Florenzi per la successione della fascia da Capitano, è stato sicuramente Francesco Totti. Da sempre suo pupillo: “Non ho sentito Florenzi, ho sentito invece Lorenzo. Non ci credeva al mio addio, ora ci crederà. A lui ho promesso tante cose e spero che queste possano avverarsi. È un ragazzo speciale, forte, sia in campo che fuori. È una persona pulita, può fare bene alla Roma, può dare tanto a questa società e a questa maglia. Lui la onorerà fino alla fine, perché è un tifoso della Roma“, disse quando fece quella conferenza fiume al CONI. Ed ora suo possibile erede: “Per me potrebbe anche essere il nuovo 10 della Roma, non credo però la prenderà conoscendolo. È un grande giocatore, l’ho già detto“. Orgoglio romano come lo sono stati Totti e De Rossi, tra i più recenti, e leader indiscusso di questa Roma che lo segue e che non lo lascia mai solo. Tanti auguri Lorenzo.

Zeki Celik, chi è il terzino del Lille in arrivo alla Roma

(Federico Sereni) – La Roma pare abbia trovato il suo nuovo terzino destro. Stando ai rumours ci sarebbe l’accordo della società con Zeki Celik, terzino destro classe 1997 del Lille con cui si è laureato campione lo scorso anno. Ma andiamo a scoprire chi è il nuovo difensore giallorosso.

Chi è Celik?

Terzino dotato di una buona tecnica di base, Zeki Celik è un esterno basso di difesa a cui piace molto la spinta offensiva. Il suo piede preferito è il destro, e grazie anche ad un’ottima struttura fisica con i suoi 180 cm di altezza, riesce ad abbinare corsa, sostanza, e qualità nella sua fascia di competenza. All’occorrenza, il calciatore attualmente in forza al Lille, può ricoprire il ruolo di esterno di centrocampo; tuttavia, la sua duttilità gli permette di poter essere schierato come terzino in una difesa a quattro o all’occorrenza come centrocampista di fascia in un 3-5-2 o 3-4-3.

Lille, numeri di Celik

Zeki Celik grazie alle sue caratteristiche di spinta è stato determinante per la vittoria della Ligue 1 del Lille la passata stagione. Quest’anno invece, la squadra transalpina non è stata capace di ripetersi, il turco però ha ugualmente disputato un’annata di tutto rispetto collezionando 32 presenze condite da 2 gol e 3 assist nel campionato francese; in Champions League invece è sceso in campo 7 volte senza mai contribuire direttamente ad alcun gol. Celik fu scovato dal Lille nel 2018, all’epoca giocava nell’Istanbul spor, club turco con il quale il calciatore si mise in mostra attirando su di se l’interesse della squadra francese. Nel campionato in corso ha ottenuto 13 presenze, 1 gol e 2 assist in Ligue 1 a cui si aggiungono 2 presenze e 1 gol in Europa League.

Zaniolo parla e la Roma si irrita: è di nuovo gelo

(A. Ferrantino)È calato il gelo tra la Roma e Zaniolo, protagonista di una lunga intervista al settimanale «Sport week» della Gazzetta dello Sport, in cui l’attaccante parla (molto) della sua vita privata, ma anche del suo futuro che potrebbe essere lontano dalla Capitale. Tutto ciò in un momento cruciale della sua avventura romanista, con un contratto in scadenza nel 2024 in attesa di essere rinnovato o, in alternativa, di una cessione.

Le parole di Nicolò non hanno fatto piacere alla Roma, sicuramente nemmeno ai tifosi che dopo la sua esultanza sul pullman durante i festeggiamenti per la vittoria della Conference, non si aspettavano un’apertura così netta nei confronti di Juventus e (soprattutto) Milan. «L’interesse delle grandi squadre – uno dei passaggi “incriminati” – mi fa piacere. Questo non mi distrae, mi alleno ancora più motivato per dimostrare che sia giusto essere accostato a questi top club. Se dovesse succedere di andare via dalla Roma mi mancherebbero tante persone, non solo Abraham». Su Dybala. «Mi sembra eccessivo essere paragonato a lui, che è unico. La vita è imprevedibile, non si sa mai cosa succede».

Infine il commento su Ibrahimovic e la «gioia» per lo scudetto del Milan. «Tra gli obiettivi raggiunti in questa stagione c’è la nostra partita insieme, che hanno vinto loro 3-1, ma che per me è stata comunque bellissima. Ho coronato un sogno. Ibra è un fenomeno, sono contento che abbia vinto lo scudetto, lui ha riportato in alto il Milan e se lo meritava». Dichiarazioni che arrivano a qualche giorno di distanza da quelle del suo agente Vigorelli («L’interesse del Milan sarebbe una bellissima notizia»), che nei prossimi giorni incontrerà Pinto.

Se l’agente presenterà offerte soddisfacenti, la Roma, che valuta il calciatore almeno 50 milioni, le prenderà in considerazione; così come Vigorelli ascolterà la proposta di rinnovo dell club. Se non si dovesse arrivare ad un accordo si andrà avanti nella situazione attuale, con il rischio di uno stallo da separati in casa che nessuno, Mourinho per primo, vuole.

Intanto è in dirittura d’arrivo l’operazione col Lille per l’esterno destro turco Celik, che costerà circa ai giallorossi 7 milioni. In vendita da lunedì i mini abbonamenti validi per le tre gare del girone di Europa League e per gli ottavi di Coppa Italia.

Roma, è il giorno di Matic: Tiago Pinto stringe per Frattesi

(A. Ferrantino) – Oggi è il giorno di Nemanja Matic. Il centrocampista serbo questa mattina sbarcherà all’aeroporto di Ciampino, poi sosterrà le visite mediche e firmerà il contratto che lo legherà alla Roma almeno per i prossimi dodici mesi, prima di ripartire per le vacanze. Matic è il primo tassello della seconda Roma di Josè Mourinho, che lo ha voluto con forza quando ha capito che Mkhitaryan aveva deciso di declinare l’offerta giallorossa per accettare la corte dell’Inter.

Trentaquattro anni da compiere il primo agosto, Matic si legherà alla Roma con un contratto annuale e opzione per il secondo: il rinnovo scatterà automaticamente quando l’ex calciatore di Chelsea e Manchester United, che guadagnerà 3,5 milioni netti che i premi potranno arrivare a 4,2, raggiungerà la metà delle presenze. Dopo lo sbarco a Ciampino, il serbo andrà a Villa Stuart per sostenere le visite mediche prima di raggiungere Trigoria per le firme: ad attenderlo troverà Tiago Pinto, rientrato dopo qualche giorno di vacanza in Portogallo.

Il g.m. giallorosso in questi giorni lavora su più tavoli per dare una rosa il più possibile completa a Mourinho. Col Sassuolo va avanti la trattativa per Frattesi, mai stato così vicino al rientro a Trigoria. «È pronto per la Roma – ha dichiarato ieri Guido Angelozzi, ex d.t. della società neroverde, ora al Frosinone – è un ragazzo con una personalità impressionante. Quando l’abbiamo preso insieme a Marchizza e Mazzitelli abbiamo litigato con Massara perché non volevano cederlo. Alla fine l’abbiamo spuntata ma la Roma ha mantenuto il 30% sulla rivendita». Una percentuale che farà la differenza nella trattativa, così come il possibile inserimento di Felix o Volpato. In alternativa, si monitora Marc Roca, centrocon campista classe ’96 che il Bayern Monaco valuta 7 milioni.

Ancora da definire il futuro di Sergio Oliveira. La Roma vuole lo sconto dal Porto e non pagherà i 13 milioni previsti per il diritto di riscatto. La volontà del calciatore sarà decisiva, ma gli interessamenti di Napoli e Valencia potrebbero complicare i piani della Roma. Col Valencia, in Spagna ne sono sicuri, prosegue la trattativa per portare in giallorosso Guedes: l’esterno offensivo classe ’96 nei giorni scorsi ha detto chiaramente che vuole cambiare aria, il Valencia chiede 35 milioni.

Matic, in dirittura di arrivo. Esperienza, intelligenza e ordine al servizio di Mou

(Federico Sereni) – La prossima settimana sarà quella dell’arrivo di Nemanja Matic a Roma. Tra la giornata di lunedì e quella di martedì il centrocampista serbo è atteso nella Capitale per sostenere le visite mediche.  Il 4 luglio inizierà poi l’avventura con la maglia giallorosso. Per quella data è previsto infatti l’inizio del raduno a Trigoria. Matic arriva a Roma dopo essersi svincolato dal Manchester United. L’accordo col club capitolino è stato trovato sulla base di un contratto annuale a 3,5 milioni più bonus, che fanno lievitare la cifra fino a 4,2 milioni. L’operazione è realizzata usufruendo del Decreto Crescita giacché negli ultimi due anni Matic ha lavorato all’estero.

Colpo importante l’ingaggio del serbo che vanta ben 6 trofei in bacheca: 3 Premier League, 1 FA Cup e 1 Carabao Cup con il Chelsea, e 1 Taca da Liga con il Benfica. Duttile centrocampista, con grande visione di gioco e capacità offensive tanto che nasce addirittura da numero 10. Oggi Matic è soprattutto un mediano e a ritagliarli questo ruolo fu nel 2011 l’allora tecnico del Benfica, Jorge Jesus, che portò alla svolta nella sua carriera. Il centrocampista classe 1988 porterà sicuramente ordine, intelligenza tattica e appunto l’esperienza che serve soprattutto dopo l’addio di Mkhitaryan a parametro zero.

Ad incidere sulla trattativa, come sempre, la presenza di Josè Mourinho. Il rapporto tra i due è sicuramente solido e profondo. Lo Special One ha allenato il calciatore sia al Chelsea che al Manchester United. Qualche anno fa, ai tempi dell’esperienza con i Blues, il portoghese disse: “È cresciuto come giocatore in Portogallo ed è diventato un fantastico centrocampista a tutto tondo. Mi piace molto per la sua stabilità“. Tutti si augurano possa sorprendere anche in giallorosso.

 

Roma, bloccati Solbakken e Celik

(A. Ferrantino) – Sarà una Roma ad immagine e somiglianza di Josè Mourinho, quella della prossima stagione. Rispetto al recente passato, la sintonia con cui tecnico, g.m. e proprietà si sta rivelando un vantaggio nella costruzione della rosa. Mourinho, dopo un anno di «apprendistato» che si è concluso con la vittoria di un «titulo», probabilmente in anticipo rispetto alla tabella di marcia, sa benissimo su chi può contare e su chi no, chi deve andare e chi deve restare, e anche chi, tra i calciatori di prima fascia, può rappresentare un sacrificio per rendere più forte la rosa.

Il mercato romanista si svilupperà in più fasi. La prima è già partita e porterà a Trigoria almeno quattro calciatori necessari per allungare la rosa dei 13-14 che lo scorso anno è stata spremuta dal tecnico. La seconda prevede la vendita dei calciatori in esubero (Veretout, Diawara, Darboe) e dei rientranti dai prestiti (Kluivert, Villar, Bianda, Coric mentre Olsen è già andato). La terza l’arrivo di un colpo «alla Abraham», per il centrocampo o per l’attacco.

Due calciatori sono già praticamente presi: il primo è il portiere Svilar, il secondo è Nemanja Matic, con cui c’è accordo totale sullo stipendio (3.5 milioni netti più bonus legati alle presenze) e sulla durata del contratto (un anno con opzione di rinnovo automatico al raggiungimento del 50% delle presenze). Le visite mediche e la firma sul contratto dovrebbero esserci tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. In questa prima fase dovrebbero concludersi anche altre due operazioni: come esterno destro basso è stato bloccato Zeki Celik del Lille, mentre sempre per la stessa fascia, ma più offensivo, c’è un accordo da tempo con Ola
Solbakken del Bodo.

L’esterno turco ha un accordo con la Roma per un quinquennale a 2 milioni di euro netti. Il Lille chiede 10 milioni per il cartellino, Tiago Pinto è fermo a 6, è probabile che ci si possa incontrare a metà strada. Per Solbakken la Roma ha il coltello dalla parte del manico visto che il contratto del norvegese scade a dicembre: Pinto è disposto a pagare un «indennizzo» per averlo subito, anche se il Bodo non vuole liberarlo prima dei preliminari di Champions League che si giocheranno a luglio. Altro nome che nelle ultime ore è tornato di moda è quello di Davide Frattesi. La Roma qualche giorno fa ha formalizzato un’offerta di 15 milioni al Sassuolo, che lo valuta 25. Pinto può contare sullo sconto del 30% sulla futura rivendita del centrocampista cresciuto nel settore giovanile giallorosso.

Con il Sassuolo il discorso potrebbe allargarsi e coinvolgere Felix e Berardi, individuato come prima alternativa in caso di partenza di Zaniolo, ma prima bisognerà capire quale sarà il futuro dell’eroe di Tirana, in bilico tra rinnovo e cessione. Capitolo abbonamenti: ieri la Roma ha annunciato che è stata raggiunta quota 30mila tessere vendute.