Roberto Gentili – Roma ghiacciata ed umiliata. I giallorossi capitombolano nel freddo norvegese e scrivono un’altra pagina nera della storia europea cadendo indegnamente per 6-1 contro il Bodø/Glimt. Dopo i primi 20’ la compagine capitolina è subito chiamata a risalire la china del doppio svantaggio firmato Botheim (8’) e Berg (20’). Perez (28’) fa tirare su la testa, subito riabbassata con vergogna da Botheim (52’), Solbakken (71’), Pellegrino (78’) e di nuovo Solbakken (80’).
Nessuna sufficienza per una squadra i cui componenti hanno mostrato per la maggior parte imbarazzo, apparendo a tratti a dir poco inadeguata per certi livelli, per giunta modesti. Rabbrividevole la difesa. Kumbulla e Calafiori mettono il tappeto rosso in tutte le reti norvegese. Reynolds resiste per quanto può, Ibanez è l’unico a tenere alta la testa, fino al terzo gol. Lo stesso fa in avanti Perez: lo spagnolo predica nel vuoto e non trova l’assistenza del reparto. Darboe e Diawara si accodano al deragliamento. I cambi non incidono e – anzi – quasi sembrano peggiorare la situazione ed aumentare la confusione.
LE PAGELLE
Rui Patricio 3,5 – Battuto sul tempo nel primo gol, prende nello stesso modo il raddoppio per i consueti motivi: saltello e mancata apertura col piede destro. Attento e fortunato al tiro di Berg al quarto d’ora. A metà sul poker, subìto col pallonetto. Scivola anche lui nel finale e si inginocchia. Male anche con i piedi: messo in difficoltà dal largo retropassaggio di Calafiori nel primo tempo, sbaglia il passaggio verso Reynolds.
Reynolds 3 – A sbando nei primi venti minuti della frazione iniziale, le precise sprintate offensive gli fanno togliere ruggine, emozione e gelo fino alla ripresa. Non riprende il filo conduttore e torna a recitare la parte horror vista all’inizio. Spiegato come mai non sia stato impiegato sin qui, seppur non sia tra i condannati.
Kumbulla 3 – Il vento soffia e se lo porta via. Errori decisivi ogni volta che entra in causa. Sul primo gol esce per intercettare passaggio Berg: liscia ed è lento a rientrare. Insieme ad Ibanez lascia calciare Berg, ghiacciato sulla doppietta di Botheim e sul poker scandinavo. Alla fine si abbandona a sé stesso e lascia passare tutti.
Ibanez 3,5 – Più attento di Kumbulla, e non ci voleva tanto. Fin quando ne ha mette una pezza in tutti gli attacchi norvegesi. Resiste un tempo e poco più, poi da solo non può evitare il naufragio. Un affondamento di cui fa parte, anche se non da protagonista. La sponda di Botheim sul vantaggio, ad esempio, lo manda al bar.
Calafiori 3 – Solbaken lo imbarazza con estrema facilità. Non riesce ad intercettare il cross di Fet per Botheim, che scorre sotto le sue gambe. Fermo anche sulle altre reti, inesistente davanti.
Diawara 3,5 – Vede nascere la prima rete davanti a sé, cancella l’immagine incartando un perfetto assist per Perez. Apre con i tempi giusti, quelli che mancano di tanto in tanto nella gestione della manovra. E nell’intervento sul tris. (Dal 60’ Pellegrini 3 – Mezz’ora non gli basta per prendere in mano la situazione).
Darboe 3 – Aveva dichiarato che Mourinho riserva fiducia in lui. La prestazione odierna potrebbe farla vacillare. L’1-0 ed il 2-0 gli passano sotto gli occhi. L’indecisione di posizione manda in confusione i movimenti difensivi della squadra, costretto anche ad un giallo. (Dal 46’ Cristante 3 – Per quanto possibile, cerca di mantenere sul rettilineo la vettura giallorossa, già diretta verso lo schianto).
Perez 4,5 – Tarantolato dopo le due reti, fa di tutto per recuperare. Il primo tentativo è innocuo, servito da Diawara è però abile nel controllare ed insaccare. Sparisce come praticamente tutti nella ripresa in una gara in cui ha tentato in tutti i modi di tenere alta la bandiera giallorossa.
Villar 3 – Fatica a trovare la dimensione in una posizione non sua ed ardua da tenere per le sue caratteristiche. Qualche malinteso nei dialoghi, sistemati con tocchi intelligente. Sono però più le note stonate. (Dal 46’ Mkhitaryan 3 – Impalpabile contro la Juve, si ripete oggi).
El Shaarawy 3,5 – Quando rientra si ferma ad un metro dal portare a termine il compito: basta vedere il vantaggio dove Berg gli sfreccia sotto il naso. Lanciato in rete da Rui Patricio, vanifica il contropiede con un controllo impreciso. Sotto pressione, perde la palla che sarà il terzo gol. (Dal 61′ Abraham 3 – Invisibile).
Mayoral 3 – La maglia – blu, quella nuova – da centravanti titolare arriva finalmente su di lui, ma fatica a tenerla. Tardivo nel controllare e leggere tutti gli spunti fornitigli. (Dal 46’ Shomurodov 3 – Inserito per ribaltarla, non è mai un punto di riferimento. Due palle arrivano e le perde entrambe, anche per sfortuna).
Mourinho 3,5 – Arrivato fin in Norvegia per subire le prime 6 reti in una partita, è presto spiegato perché impieghi sempre gli stessi giocatori. Rimane il fatto che una sconfitta del genere è vergognosa, per tutti. La squadra è apparsa molla, in confusione e a tratti impaurita per qualche ripetizione eccessiva.